C.U.P. D61H N ELABORATO (DOCUMENT N )
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1 2.0 Febb_2015 F.B. D.M. P.B. Emissione Dic_2014 F.B. D.M. P.B. Emissione REV. DATA (DATE) REDATTO (DRWN.BY) FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT) CONTROL. (CHCK D) APPROVATO (APPR D) DESCRIZIONE (DESCRIPTION) INGEGNERIA DENOMINAZIONE IMPIANTO O LAVORO (PLANT OR PROJECT DESCRIPTION) IDENTIFICATIVO IMPIANTO (PLANT IDENTIFIER) C.U.P. D61H N ELABORATO (DOCUMENT N ) G1.2 ID DOCUMENTO (DOCUMENT ID) N COMMESSA (JOB N ) NOME FILE (FILE NAME) DENOMINAZIONE DOCUMENTO (DOCUMENT DESCRIPTION) RELAZIONE TECNICA IMPIANTO 2 SALTO GAS PALAGANO SCALA (SCALE) N FOGLIO (SHEET N ) DI (LAST) -- 1
2 2 INDICE 1 INTRODUZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO IMPIANTI DI RIDUZIONE DELLA PRESSIONE SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA CON PRESSIONE DI MONTE SUPERIORE A 24 BAR (2,4 MPA) CON ESCLUSIONE DI QUELLI AL SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA CON PRESSIONE DI MONTE SUPERIORE A 12 BAR (1,2 MPA) ED INFERIORE OD UGUALE A 24 BAR (2,4 MPA) CON ESCLUSIONE DI QUELLI A SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI Progettazione Costruzione IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA CON PRESSIONE DI MONTE SUPERIORE A 0,04 BAR (0,004 MPA) ED INFERIORE OD UGUALE A 12 BAR (1,2 MPA) CON ESCLUSIONE DI QUELLI AL SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA AD ESCLUSIVO SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI DIRETTAMENTE COLLEGATE ALLE RETI DI DISTRIBUZIONE SISTEMI DI MISURA COLLAUDI E VERIFICHE collaudo degli impianti collaudo delle condotte interrate controllo delle giunzioni saldate messa in esercizio degli impianti SORVEGLIANZA DEGLI IMPIANTI DI RIDUZIONE, DI ODORIZZAZIONE E ATTREZZATURE A PRESSIONE... 9
3 3 1 INTRODUZIONE Il presente progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di riduzione gas naturale sito in Comune di Palagano (MO) in Via Mogno. Tale impianto alimenterà la rete del gas naturale a servizio delle utenze del comparto artigianale della frazione di Monchio. Il manufatto per l alloggiamento del nuovo impianto è situato all interno di un area recintata con un accesso carrabile da Via Mogno. La presente relazione illustra i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di riduzione gas metano (attività 2/B). 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La progettazione è stata effettuata secondo le indicazioni delle seguenti Norme di riferimento: D.M. 16/04/2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8 DPR 01/08/2011 n 151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 20, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 20, n Recipienti a pressione: D.Lgs n.93 del 25/02/2000 Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione. DM n. 329 del 01/12/2004: Regolamento recante norme per la messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 25 febbraio 2000, n DM 24/07/2002: Elenco di norme armonizzate relative ai materiali impiegati per la fabbricazione delle attrezzature a pressione, adottate in attuazione della direttiva 97/23/CE D.Lgs n.81 del 09/04/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Norma UNI 9167 Impianti di ricezione, prima riduzione e misura del gas naturale Progettazione, costruzione e collaudo UNI 9571 Impianti di ricezione e prima riduzione del gas naturale - Conduzione e manutenzione CEI EN Atmosfere esplosive - Parte -1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas 3 IMPIANTI DI RIDUZIONE DELLA PRESSIONE 3.1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE L'impianto di decompressione del gas naturale di secondo salto avrà la funzione di prelevare il gas naturale dalla condotta di 3 specie, filtrarlo, decomprimerlo e quindi immetterlo nella condotta di distribuzione che alimenta il comparto artigianale della frazione di Monchio nel territorio comunale di Palagano ad un valore di pressione non superiore a 5 bar. L'impianto sarà realizzato in Via Mogno in Comune di Palagano (MO). Il presente progetto si propone di valutare gli aspetti legati alla progettazione, alla costruzione e all'esercizio degli impianti di riduzione della pressione nei sistemi di distribuzione del gas naturale, ed i relativi aspetti di sicurezza, ambiente e salute pubblica, al fine di garantirne la sicurezza e l'affidabilità. 3.2 IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA CON PRESSIONE DI MONTE SUPERIORE A
4 4 24 BAR (2,4 MPA) CON ESCLUSIONE DI QUELLI AL SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI Non applicabile al caso specifico. 3.3 IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA CON PRESSIONE DI MONTE SUPERIORE A 12 BAR (1,2 MPA) ED INFERIORE OD UGUALE A 24 BAR (2,4 MPA) CON ESCLUSIONE DI QUELLI A SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI PROGETTAZIONE Impianti La scelta progettuale è stata eseguita tenendo in particolare conto i fattori di sicurezza e di continuità di esercizio. L accessibilità a tutte le apparecchiature dell impianto sarà agevole ed ogni punto sarà raggiungibile con le attrezzature necessarie ad una corretta sorveglianza dell impianto. Sarà consentito un agevole esodo dall impianto in caso di emergenza. Gli impianti sono progettati e costruiti rispettando le disposizioni contenute nelle norme, UNI EN 1776, UNI EN 12186, UNI 9167 e norme applicabili in esse citate, o ad altre norme internazionali equivalenti e in conformità alle disposizioni nel seguito riportate. L impianto che s intende realizzare sarà ubicato all interno di un prefabbricato in calcestruzzo armato con pareti esterne rivestite in sasso e copertura a due acque. La potenzialità nominale prevista è pari a 1200 smc/h con pressione massima in uscita di 5 bar, e risulta dimensionato per la fornitura a tutte le possibili utenze esistenti nel territorio interessato. Tale impianto verrà realizzato tenendo conto alle seguenti funzioni principali: eliminazione delle impurità contenute nel gas metano a mezzo di appositi filtri, intercettabili singolarmente, posti in testa all'impianto; decompressione del gas mediante l'adozione di due riduttori per linea (sistema monitor - regolatore) dove il monitor interviene e sostituisce a tutti gli effetti il regolatore in caso di avaria di quest'ultimo. La distanza minima tra la recinzione e le altre parti fuori terra dell impianto sottoposte alla pressione del gas, escluse le tubazioni e le valvole, non sarà inferiore a m. Le connessioni smontabili saranno del tipo flangiato. Saranno ammesse connessioni filettate fino al DN 50, in quanto dimensionate per garantire la tenuta alla MOP e con i requisiti di sicurezza e resistenza richiesti Materiali Tutti i materiali utilizzati per la costruzione ed assemblaggio degli impianti di riduzione saranno idonei all impiego previsto e rispondenti alle norme, UNI EN 12186, UNI 9167 o altre norme internazionali equivalenti ad esclusione dei prodotti a pressione standard per i quali sarà richiesta la conformità al Dlgs del 25 febbraio 2000, n. 93 Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione. Tutte le tubazioni dell impianto dalla consegna della condotta di 3 specie alla valvola di sfioro saranno costituite da tubo in acciaio, grado L245GA o equivalenti (L235GA nel tratto interrato), con spessore non inferiore a 3,2 mm come risulta dal calcolo riportato al capitolo della norma UNI EN , maggiorato della tolleranza dello spessore della tubazione ammissibile dalla norma UNI EN 208-1, tutti i raccordi e le flange saranno realizzate almeno PN16. Le tubazioni a valle della valvola di sfioro saranno costituite da tubo in acciaio, grado L245GA o equivalenti (L235GA nel tratto interrato), con spessore non inferiore a 4 mm come risulta dalla norma UNI EN , maggiorato della tolleranza dello spessore della tubazione ammissibile dalla norma UNI EN 208-1, tutti i raccordi e le flange saranno realizzate almeno PN 16 Le tubazioni saranno verniciate esternamente di colore giallo RAL 21.
5 5 Il diametro minimo delle tubazioni impianto saranno (UNI 9167) pari a: Tubazioni e valvole a monte dei regolatori (impianto costituito da una linea in servizio e una a scorta) Dteo = (345,92 * Q * (1-0,002 * Prel)) / (v * (1+ Prel)) Dteo = (345,92 * 1200 * (1-0,002 * 6)) / (30 * (1 + 6)) = 44,192 dove: la temperatura del gas uguale a 5 C v = velocità massima in m/s come da tabella al punto della UNI 9167; 345,92 = costante numerica; Q = portata nelle condizioni standard, in m³/h; Prel = pressione relativa minima, in bar, in ingresso alla tubazione. Le tubazioni di progetto, di diametro nominale non inferiore a DN0 hanno pertanto un diametro superiore a quello minimo necessario per non superare la velocità massima ammissibile. Tubazioni e valvole a valle dei regolatori (impianto costituito da una linea in servizio e una a scorta) Dteo = (345,92 * Q * (1-0,002 * Prel)) / (v * (1+ Prel)) Dteo = (345,92 * 1200 * (1-0,002 * 5)) / (25 * (1 + 5)) = 52,34 dove: la temperatura del gas uguale a 5 C v = velocità massima in m/s come da tabella al punto della UNI 9167; 345,92 = costante numerica; Q = portata nelle condizioni standard, in m³/h; Prel = pressione relativa minima, in bar, in ingresso alla tubazione. Le tubazioni di progetto, di diametro nominale non inferiore a DN150 hanno pertanto un diametro superiore a quello minimo necessario per non superare la velocità massima ammissibile Circuito principale del gas Il circuito principale del gas, costituito da tubazioni, valvole, filtri, pezzi speciali, regolatori, ecc..., nei quali il gas fluisce per passare dalla condotta posta a monte dell impianto a quella di valle, sarà conforme alle prescrizioni indicate dalle norme UNI EN 12186, UNI 9167, o ad altre norme internazionali equivalenti ad esclusione dei prodotti a pressione standard per i quali sarà richiesta la conformità al Dlgs del 25 febbraio 2000, n. 93 Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione. Il circuito principale del gas comprende un impianto di filtrazione e riduzione della pressione composto da due linee (una linea in servizio e una a sorta) con filtro, regolatore monitor con funzione di sicurezza, regolatore di pressione di esercizio e da valvole di intercettazione. Dal punto di consegna alle valvole a valle dei riduttori di pressione saranno installate valvole a sfera. L impianto è stato progettato applicando gli schemi di flusso allegati alla norma UNI La quantità e l'ubicazione delle valvole, degli apparati e delle prese di pressione e temperatura è almeno quella
6 6 evidenziata in tali schemi. Le valvole avranno lo stesso DN della tubazione in cui vanno inserite. Le valvole di emergenza di monte saranno installate interrate all'esterno dell'eventuale locale di riduzione. I filtri avranno un grado di efficienza idoneo a trattenere sia le particelle liquide sia le particelle solide eventualmente presenti nel gas. Inoltre i filtri avranno una efficienza di filtrazione tale da assicurare il regolare funzionamento degli apparati dell impianto posti a valle del filtro stesso. L'elemento filtrante per il trattenimento delle sole parti solide sarà ricambiabile. La capacità di raccolta non sarà minore del 12% del volume totale del filtro e non interesserà la zona di passaggio del gas per evitare il fenomeno del trascinamento. Il filtro sarà equipaggiato con indicatore delle perdite di carico tra ingresso e uscita, corredato di valvole di intercettazione e di un eventuale by-pass. Il DN all'ingresso ed all'uscita del filtro non sarà inferiore al DN delle tubazioni ad esso collegate. Il sistema di controllo della pressione dovrà mantenere la pressione nel sistema di valle entro i limiti richiesti dalla norma UNI 9167, evitando che tale pressione non superi il livello massimo ammissibile. Il regolatore avrà una portata massima non inferiore alla Qlin, calcolata con una pressione in ingresso pari al valore minimo previsto Sezionamento dell impianto Ai fini progettuali il limite tra la pressione massima di esercizio di monte e quella di valle viene stabilito in corrispondenza del collegamento di uscita della flangia di uscita della prima valvola di sezionamento a valle del regolatore di pressione in quanto il regolatore è installato a valle dei dispositivi di sicurezza Intercettazione del flusso del gas Il circuito principale del gas sarà munito di apparecchiature di intercettazione generale posta all interno della recinzione, ma esternamente alla cabina Caratteristiche degli alloggiamenti e relative distanze di sicurezza Generalità L impianto sarà alloggiato in un area recintata, all interno di un prefabbricato in calcestruzzo armato con pareti esterne rivestite in sasso e copertura a due acque. Gli impianti sono muniti di apparecchiature di intercettazione generale poste all interno della recinzione ma all esterno della cabina, in posizione facilmente accessibile, ad una distanza minima di 5 m dalle pareti della cabina Impianto con cabina o altro alloggiamento L impianto sarà alloggiato all interno di una cabina fuori terra, collocata a più di 2 m dalla recinzione, dotata di aperture di aerazione di superficie complessiva non inferiore ad 1/ della superficie in pianta, poste in alto ed in basso per agevolare il ricambio d aria. Tutte le aperture sono protette con reticelle atte ad impedire l ingresso di corpi estranei Dispositivi per la limitazione della pressione Al fine di impedire, in caso di guasto, anomalia o funzionamento irregolare del regolatore di pressione di servizio, il superamento della pressione massima di esercizio (MOP) stabilita per la condotta di valle, sarà installato un regolatore di pressione di emergenza (monitor), posto in serie, nel senso del flusso del gas. La scelta del dispositivo di sicurezza e dell energia ausiliaria (il gas sotto pressione del sistema stesso), è stata fatta tenendo conto della necessità di garantire anche la continuità del servizio. Il dispositivo di sicurezza dovrà intervenire assicurando che la pressione effettiva non superi la pressione massima di esercizio (MOP) stabilita per la condotta di valle del % (MOP della condotta di valle inferiore a 24 bar e superiore a 0,04 bar. Al fine di ovviare all eventuale mancanza di perfetta tenuta in chiusura e di aumentare il livello di
7 7 sicurezza, è inoltre già installato a valle un dispositivo di scarico in atmosfera, di diametro utile pari ad almeno 1/ del diametro della condotta di valle, tarato a non più del 115% della pressione massima di esercizio stabilita. Per tale dispositivo di scarico all atmosfera è predisposta opportuna condotta di sfiato per il convogliamento del gas a conveniente altezza in zona sicura (non inferiore a 3 m dal piano di campagna) Apparecchi di riscaldamento a fiamma libera Non sono presenti apparecchi di riscaldamento a fiamma libera COSTRUZIONE La costruzione e l assemblaggio dei vari componenti costituenti l impianto sarà eseguita in conformità alle norme UNI EN 12186, UNI 9167, alle norme in esse citate o ad altre norme internazionali equivalenti. I pezzi speciali, le apparecchiature ed i tronchi di tubazione saranno realizzati ed installati in modo tale da consentire layout che privilegino l adozione di criteri di perpendicolarità, orizzontalità e parallelismo. Le tubazioni avranno di regola un percorso aereo o comunque ispezionabile, ad eccezione delle tubazioni di collegamento tra le valvole di intercettazione generale e l'impianto vero e proprio, che saranno posate interrate. All'atto dell'installazione le tubazioni, le connessioni ed i pezzi speciali dovranno risultare perfettamente puliti all'interno. Nella costruzione delle tubazioni saranno impiegati pezzi speciali quali: curve, tee, weldolets, flange, realizzati con materiali e dimensioni conformi alle appropriate norme di riferimento. Sarà ammessa la curvatura con apposite macchine purché vengano garantite le caratteristiche meccaniche necessarie. Nel rispetto di quanto contenuto nella legislazione vigente, per tutti i dispositivi di scarico all'atmosfera saranno predisposte opportune condotte di sfiato per il convogliamento all atmosfera del gas a conveniente altezza (non minore di 3 m dal piano di campagna), badando di non interessare le aree classificate come zone sicure nelle aree con possibile presenza di addetti ad attività di sorveglianza. In particolare la parte terminale degli scarichi sarà realizzata in modo da consentire lo scarico del gas verso l'alto e nel contempo evitare infiltrazioni di acqua piovana. La saldatura sarà eseguita da saldatori qualificati e secondo procedure qualificate. La saldatura delle tubazioni in acciaio sarà effettuata secondo la UNI EN e/o altre norme internazionali equivalenti. Per l'installazione degli apparati e degli eventuali collegamenti pneumatici saranno seguite le indicazioni fornite dalle Ditte Costruttrici. Dovrà essere inoltre garantita la praticità delle operazioni di sorveglianza quali il controllo e la taratura. Fra una linea e l'altra sarà lasciato lo spazio libero necessario agli operatori per gli interventi di sorveglianza di filtri e preriscaldatori, mentre nel caso questi siano installati in opere murarie particolari (manufatti in cemento prefabbricato autotrasportabili) sarà almeno garantita l eseguibilità delle operazioni di manutenzione. Qualora l'ispezione e la manutenzione dei filtri non sia possibile dal piano di calpestio, sarà prevista una piattaforma di servizio o l impiego di mezzi alternativi quali per esempio scale o altri sistemi per l accesso, nel rispetto delle leggi vigenti in materia di sicurezza. Gli spurghi degli apparati saranno portati all'esterno dell'eventuale cabina ed in posizione tale da garantire la massima sicurezza e l'agevole raccolta delle eventuali impurità. Tra una linea e l'altra sarà lasciato lo spazio necessario per gli interventi di sorveglianza delle linee di regolazione della pressione, mentre nel caso di installazione in opere murarie particolari (manufatti in cemento prefabbricato autotrasportabili) sarà almeno garantita l eseguibilità delle operazioni di manutenzione. In fase di progettazione sono inoltre stati adottati gli accorgimenti necessari a garantire in ogni momento la continuità e la regolarità del funzionamento. In sede di progettazione è stata posta particolare attenzione alla parte di impianto relativa all alimentazione degli apparati ausiliari di motorizzazione di varie apparecchiature quali, per esempio, i regolatori di pressione, per evitare disservizi dovuti a ostruzioni; a tal fine è stato adottato un accurato e specifico filtraggio del gas di alimentazione dei vari circuiti di motorizzazione. Per quanto possibile sarà ridotta al minimo la
8 8 lunghezza delle linee di processo. Tutte le superfici metalliche dei componenti dell impianto non direttamente interrate (tubazioni, valvole, regolatori, ecc.) saranno protette con adatto ciclo di verniciatura, con esclusione dei materiali già di per sé resistenti alla corrosione oppure quelli già appositamente trattati. Gli impianti elettrici sono stati progettati e saranno realizzati in conformità alle norme vigenti. In particolare sono state classificate le aree pericolose per la presenza di gas combustibili, selezionando apparecchiature idonee all installazione in tali luoghi Protezione contro le azioni corrosive Le strutture posate fuori terra, in relazione alle condizioni di aggressività ambientale, sono opportunamente trattate con appositi cicli di verniciatura. La parte interrata dell impianto di riduzione sarà opportunamente protetta mediante sistemi integrati di rivestimento isolante e protezione catodica; tali sistemi sono stati progettati e saranno realizzati in accordo con le norme tecniche vigenti al fine di proteggere l impianto dalle azioni di aggressione alla corrosione di natura elettrochimica. 3.4 IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA CON PRESSIONE DI MONTE SUPERIORE A 0,04 BAR (0,004 MPA) ED INFERIORE OD UGUALE A 12 BAR (1,2 MPA) CON ESCLUSIONE DI QUELLI AL SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI Non applicabile al caso specifico. 3.5 IMPIANTI DI RIDUZIONE E MISURA AD ESCLUSIVO SERVIZIO DI UTENZE INDUSTRIALI DIRETTAMENTE COLLEGATE ALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Non applicabile al caso specifico. 3.6 SISTEMI DI MISURA Non applicabile al caso specifico. 3.7 COLLAUDI E VERIFICHE Il circuito principale di riduzione sarà collaudato secondo le condizioni, i metodi di prova ed i relativi criteri di accettabilità di cui alle norme vigenti in materia COLLAUDO DEGLI IMPIANTI I valori minimi della pressione di collaudo dell impianto in oggetto saranno i seguenti: Circuito dal punto di consegna della condotta di 3 specie alla valvola di sfioro (impianto PN25) collaudo con almeno 1,5 volte la MOP per sezioni d impianto con MOP 24 bar. Circuito a valle della valvola di sfioro (impianto PN16) collaudo con almeno 7,5 bar per sezioni d impianto con MOP 5 bar. La prova sarà eseguita idraulicamente, fatta eccezione per le condotte di diametro non superiore a 0 mm e per quelle aventi la massima pressione di esercizio (MOP) inferiore o uguale a 5 bar per le quali potrà essere consentito l uso dell aria, gas inerte o del gas naturale. Per le condotte di diametro superiore a 0 mm, la prova ad aria o gas sarà realizzata solo in casi di difficoltà nell esecuzione della stessa, adottando tutti gli accorgimenti necessari all esecuzione delle prove in condizioni di sicurezza. Il collaudo potrà essere eseguito per tronchi fuori opera. Il collaudo risulterà favorevole se dopo almeno 4 ore la pressione si sarà mantenuta costante a meno delle variazioni dovute all influenza della temperatura. Dal collaudo saranno esclusi i riduttori di pressione, i contatori, i filtri e gli altri componenti per i quali è previsto il collaudo in fabbrica secondo le norme vigenti.
9 COLLAUDO DELLE CONDOTTE INTERRATE Come da UNI EN per condotte con MOP < 16 bar i valori minimi della prova di resistenza e di tenuta a pressione del circuito gas interrato dovranno essere almeno 1,5 volte MOP. Il collaudo potrà essere eseguito per tronchi fuori opera. Dal collaudo saranno esclusi i riduttori di pressione, i contatori, i filtri e gli altri componenti per i quali è previsto il collaudo in fabbrica CONTROLLO DELLE GIUNZIONI SALDATE Le giunzioni permanenti del circuito principale del gas aventi una pressione massima di esercizio (MOP) superiore a 5 bar, non sottoposte a collaudo secondo le modalità precedentemente descritte, saranno ispezionate con metodo non distruttivo. Le operazioni di controllo non distruttivo saranno effettuate da personale certificato secondo procedure di controllo qualificate. Le operazioni di controllo delle prove non distruttive devono essere effettuate da personale certificato secondo procedure di controllo qualificate MESSA IN ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI Prima della messa in servizio del nuovo impianto sarà formalizzata la conformità dei documenti progettuali e le attività di verifica svolte riguardanti il corretto funzionamento di quest ultimo. In particolare: - prova pneumatica di verifica della tenuta esterna ed interna eseguita alla pressione di rete esistente al momento della prova; - taratura definitiva dei dispositivi di regolazione e sicurezza; - verifica del corretto intervento dei dispositivi di sicurezza. Tutte le tipologie di collaudo e verifica dovranno avere evidenza oggettiva dell effettuazione delle suddette prove. 3.8 SORVEGLIANZA DEGLI IMPIANTI DI RIDUZIONE, DI ODORIZZAZIONE E ATTREZZATURE A PRESSIONE Il Gestore dell impianto, al quale dovrà essere consegnata copia della presente relazione, al fine di garantire la sicurezza e mantenere in efficienza l impianto e garantire la continuità di esercizio, dovrà attuare una sorveglianza come nel seguito indicato. L attività di sorveglianza include l attività di conduzione, di manutenzione periodica e verifiche di integrità con cadenze programmate. La manutenzione correttiva è quella da eseguirsi all'occorrenza. Le attività di conduzione e quelle di manutenzione ordinaria degli impianti dovranno essere eseguite in conformità a quanto prescritto dalle norme UNI 9571, UNI 702 e UNI EN In particolare, i prodotti marcati CE in base al D.Lgs. 25 febbraio 2000 n. 93 "Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione" dovranno essere sottoposti, ove previsto, anche ad una verifica di integrità a cura del distributore con personale qualificato sulla base di specifica formazione secondo la norma UNI ISO 9001 e UNI CIG attinenti e adeguata esperienza operativa in campo. Le verifiche dovranno seguire frequenze e modalità indicate nelle norme UNI CIG attinenti tenendo conto delle condizioni di esercizio e seguendo comunque le istruzioni del fabbricante dell'apparecchiatura. Nel caso emergessero delle non conformità ed in assenza di azioni correttive, la pressione ammissibile delle apparecchiature coinvolte dovrà essere adeguatamente ridefinita. Nel caso specifico gli accessori di sicurezza marcati CE in base al D.Lgs. 25 febbraio 2000 n. 93 dovranno essere oggetto di operazioni per la constatazione della loro funzionalità che potrà essere effettuata o con prove di simulazione a banco o in opera con le frequenze previste dalle norme e con personale specificatamente qualificato come sopra. La frequenza per le altre attività è specifica per ogni tipologia di attrezzatura e dovrà essere individuata tenendo presente le condizioni di esercizio e le modalità di gestione dell'accessorio stesso, anche sulla base di indicazioni del costruttore. L'analisi delle condizioni di esercizio e le modalità di gestione dell'accessorio potrebbero determinare l'esecuzione di tali verifiche con
10 frequenza diversa rispetto a quanto sopra indicato. Per gli accessori a pressione standard (valvole, riduttori, ecc.) e per i recipienti a pressione aventi volume minore od uguale a 25 litri e, se con pressione massima ammissibile inferiore od uguale a 12 bar (1,2 MPa), aventi capacita minore o uguale a 50 litri, le operazioni di ispezione e manutenzione dovranno essere quelle riportate nelle istruzioni per l'uso rilasciate dal fabbricante dell'attrezzatura stessa.
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