Contrazione degli habitat

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1 06 Uccelli :06 Pagina 253 Possibili minacce e fattori di rischio Contrazione degli habitat idonei alla nidificazione: boschi planiziali umidi adatti alla costituzione di garzaie. Uso di fitofarmaci ed insetticidi clororganici (DDT ed affini, oggi banditi) in agricoltura e nella disinfestazione da zanzare ed insetti molesti delle zone palustri. Inquinamento delle acque da metalli pesanti. Collisione con le linee elettriche. Varie forme di disturbo antropico: attività di pesca sportiva, birdwatching e fotografia naturalistica ad opera di dilettanti, uccisioni illegali, disturbo indiretto legato all attività venatoria nei siti di svernamento. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Mantenere o incrementare/ricreare gli habitat idonei alla sosta in periodo migratorio. Tutelare detti ambienti dalle forme di disturbo antropico sopra citate (es. interdizione alla caccia mediante l allestimento di oasi ai sensi della L.R. 29/94) ed altre (pesca sportiva, uso del greto dei corsi d acqua come ippovia o area per la ricreazione dei cani), mediante una mirata regolamentazione delle attività/presenze antropiche negli stessi. Vigilare sul rispetto delle norme per la salvaguardia degli habitat e delle specie ad essi legate. Individuare misure di mitigazione dell inquinamento degli habitat utilizzati per il reperimento di risorse trofiche. Sfruttamento conservativo della fauna ittica. Metodi di monitoraggio Censimento primaverile (aprile-maggio) degli individui presenti negli habitat idonei alla sosta, mediante conteggio per osservazione diretta. Segnalazione di presenze tardo estive-invernali (agosto-gennaio). Indicatori di presenza Presenza di habitat idonei alla specie. Bibliografia ALIERI R. & FASOLA M., 1992 Garzetta Egretta garzetta (Linnaeus, 1766). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna:

2 06 Uccelli :06 Pagina 254 ANDREOTTI A., Garzetta Egretta garzetta (Linnaeus, 1766). In Spano S., Truffi G. & Burlando B. (cur). Atlante degli uccelli svernanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: 50. BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CRAMP S. (Ed.), 1977 The Birds of the Western Palearctic. Vol. I. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. HAFNER H., FASOLA M., VOISIN C. & KAISER Y., 2002 Egretta garzetta Little Egret. BWP Update, 4 (1): SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. Autore Antonio Aluigi, Loris Galli, Silvio Spanò 254

3 06 Uccelli :06 Pagina 255 Nome scientifico Ardea purpurea Linnaeus, 1766 (Ciconiiformes Ardeidae) Nome comune Airone rosso 255 Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 3 stato di conservazione V. Identificazione Airone di grandi dimensioni (lunghezza cm, apertura alare cm) leggermente più piccolo e molto più slanciato del più diffuso e comune airone cenerino Ardea cinerea. In particolare, risulta sempre evidente, anche in condizioni di scarsa visibilità, l aspetto da serpente di capo e collo, dovuto al becco lungo ed affilato, al collo sottile ed al capo poco distinto da entrambi. In volo avanza in modo leggermente sobbalzante, con le lunghe zampe sporgenti posteriormente e con il collo ripiegato all indietro a formare un angolatura verso il basso molto pronunciata. L adulto presenta una colorazione generale bruno-scura con un disegno rossastro e nero su capo e collo; gola e parte anteriore del collo bianche, quest ultima con striature verticali nere; petto e fianchi rossicci; parti superiori del corpo grigio-scuro, con tinte brunastre sulle ali; becco giallo-brunastro, colorato più intensamente in periodo riproduttivo. Il giovane presenta una colorazione complessivamente bruno-chiaro, con parti superiori macchiettate di scuro ed inferiori fulvicce; la striatura lungo il collo risulta poco evidente. La livrea definitiva viene assunta a partire dalla seconda estate dopo la nascita, mentre già nel secondo inverno il piumaggio appare simile a quello dell adulto, pur persistendo aree fulve sul sopra ala. Distribuzione Nidifica in Europa e Russia a sud del 50 parallelo, Asia Minore, Cina orientale, Africa centrale e meridionale, regione biogeografica Orientale. In questi ultimi due comprensori geografici è stanziale e svernano anche i soggetti delle popolazioni migratrici più settentrionali. In Italia nidifica soprattutto nelle aree umide idonee del settore padano e di quello tirrenico centrale. In Liguria è avvistabile in periodo migratorio (soprattutto primaverile) quasi ovunque lungo i corsi d acqua e la fascia costiera.

4 06 Uccelli :06 Pagina 256 anfibi lucertole, ofidi e piccoli mammiferi. Fenologia: migratrice regolare. Cenni sulla biologia della specie Habitat: corsi d acqua e relativa vegetazione ripariale, canneti, lagune e sedimi costieri con vegetazione cespugliata. Alimentazione: carnivora l.s., si ciba principalmente di pesci ed insetti acquatici, ma anche insetti terrestri, Possibili minacce e fattori di rischio Distruzione o degradazione delle zone umide di nidificazione (vaste aree palustri e lagunari con canneti e cespuglieti). Inquinamento delle acque da pesticidi e metalli pesanti. Persecuzione diretta (bracconaggio). Collisione con le linee elettriche. Disturbo antropico (attività di pesca sportiva, birdwatching e fotografia naturalistica ad opera di dilettanti). Eccessive variazioni del livello delle acque in periodo riproduttivo. A livello globale, è di notevole rilevanza l impatto sulle popolazioni dovuto ai problemi ambientali nei quartieri africani di sosta e svernamento. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Mantenere o incrementare/ricreare gli habitat idonei alla sosta in periodo migratorio. Tutelare detti ambienti dalle principali forme di disturbo antropico ravvisabili per la specie (pesca sportiva, bruciatura e taglio delle canne, allestimento di orti ai margini dell alveo dei corsi d acqua ed uso del relativo greto come ippovia o area per la ricreazione dei cani), mediante una mirata regolamentazione delle attività/presenze antropiche negli stessi. Vigilare sul rispetto delle norme per la salvaguardia degli habitat e delle specie ad essi legate. Metodi di monitoraggio Censimento primaverile (aprile-maggio) degli individui presenti negli habitat idonei alla sosta, mediante osservazione diretta e conteggio. Indicatori di presenza Presenza di habitat idonei alla specie. 256

5 06 Uccelli :06 Pagina 257 Bibliografia BARBIERI F. & BRICHETTI P., 1992 Airone rosso Ardea purpurea Linnaeus, In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CRAMP S. (Ed.), 1977 The Birds of the Western Palearctic. Vol. I. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. Autore ANTONIO ALUIGI, LORIS GALLI, SILVIO SPANÒ 257

6 06 Uccelli :06 Pagina 258 Nome scientifico Phoenicopterus ruber Linnaeus, 1758 (Phoenicopteriformes Phoenicopteridae) Nome comune Fenicottero Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 3 stato di conservazione L. Identificazione Inconfondibile trampoliere di grandi dimensioni (lunghezza totale cm, apertura alare cm); si riconosce immediatamente per le zampe (palmate) ed il collo straordinariamente lunghi (e tenuti distesi in volo) ed il grosso becco a forma di boomerang. I giovani si distinguono dagli adulti per le dimensioni inferiori, l assenza delle tipiche sfumature rossorosa delle copritrici alari ed il piumaggio bianco sporco con macchiettature e striature grigio-brunastre su capo e parti dorsali. Possibilità di confusione solo con altri membri della famiglia occasionalmente sfuggiti dalla cattività (P. chilensis e P. minor), comunque distinguibili in base alle caratteristiche del piumaggio ed al disegno del becco. Distribuzione Specie nidificante e svernante localizzata nelle Americhe tra l Equatore ed i 30 nord, nell area mediterranea, in Africa centrale e meridionale, Russia, Asia Minore e regione Indiana. In Italia siti riproduttivi sono presenti nel delta del Po, nelle lagune del litorale toscano, negli stagni e lagune costiere della Sardegna meridionale, nella salina Margherita di Savoia in Puglia e, recentemente, nei Pantani di Vendicari in Sicilia meridionale. In Liguria è osservabile in periodo migratorio più regolarmente alle foci del Centa (SV) e del Magra (SP) e sporadicamente sull Entella (GE) ed altri corsi d acqua costieri; lo svernamento parziale è piuttosto regolare nell Albenganese (SV). Cenni sulla biologia della specie Habitat: acque marine costiere, lagune salmastre, foci dei fiumi. Alimentazione: per filtrazione, si ciba di piccoli invertebrati acquatici (insetti, crostacei, molluschi, anellidi,), protozoi, diatomee ed alghe. Fenologia: migratrice regolare e parzialmente svernante. 258

7 06 Uccelli :06 Pagina 259 Possibili minacce e fattori di rischio Distruzione o degradazione delle zone umide di nidificazione. Inquinamento delle acque da pesticidi e metalli pesanti. Persecuzione diretta (bracconaggio). Collisione con le linee elettriche. Disturbo antropico, soprattutto nei siti di nidificazione (birdwatching e fotografia naturalistica ad opera di dilettanti). Bracconaggio. Eccessive variazioni del livello delle acque in periodo riproduttivo. Presenza di cani randagi nei quartieri riproduttivi. Competizione con laridi e sternidi. Aumento delle popolazioni di gabbiano reale Larus cachinnans, predatore opportunista di uova e pulli. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Mantenere o incrementare/ricreare gli habitat idonei alla sosta in periodo migratorio ed allo svernamento. Tutelare detti ambienti dalle forme di disturbo antropico maggiormente impattanti (es. interdizione alla caccia mediante l allestimento di oasi ai sensi della L.R. 29/94, pesca sportiva, uso del greto dei corsi d acqua come ippovia o area per la ricreazione dei cani), mediante una mirata regolamentazione delle attività/presenze antropiche negli stessi. Vigilare sul rispetto delle norme per la salvaguardia degli habitat e delle specie ad essi legate. Metodi di monitoraggio Censimento autunnale (settembre-ottobre) degli individui presenti negli habitat idonei alla sosta, mediante conteggio per osservazione diretta. Segnalazione di fenomeni di svernamento parziale (dicembre-febbraio). Indicatori di presenza Presenza di habitat idonei alla specie. Bibliografia BRICHETTI P., 1992 Fenicottero Phoenicopterus ruber Linnaeus, In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna:

8 06 Uccelli :06 Pagina 260 BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CRAMP S. (Ed.), 1977 The Birds of the Western Palearctic. Vol. I. Oxford University Press, Oxford (UK). FIOR T., Fenicottero Phoenicopterus ruber Linnaeus, In Spano S., Truffi G. & Burlando B. (cur). Atlante degli uccelli svernanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: 52. GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. JOHNSON A., 1997 Phoenicopterus ruber Greater Flamingo. BWP Update, 1 (1): SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. Autore Loris Galli, Silvio Spanò 260

9 06 Uccelli :06 Pagina 261 Nome scientifico Pernis apivorus (Linnaeus, 1758) (Accipitriformes Accipitride) Nome comune Falco pecchiaiolo 261 Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 4 stato di conservazione S. Lista Rossa nidificanti in Italia: vulnerabile. Identificazione Il falco pecchiaiolo è un rapace simile alla ben nota e più comune poiana (apertura alare cm) dalla quale si può distinguere per la forma complessivamente più slanciata in cui il capo appare più stretto e prominente, la coda relativamente più lunga e, nella livrea tipica dell adulto, per la colorazione grigio colombaccio della parte superiore del capo ed una evidente striatura-macchiettatura bruna della porzione chiara delle parti inferiori, con una nitida banda scura lungo il margine posteriore dell ala e due alla base ed alla punta della coda (spesso figura una ulteriore banda nel terzo prossimale subito dietro quella basale). Distribuzione Nidifica in Europa meridionale, centrale e centro-settentrionale ed Asia centro-occidentale, sverna in Africa centrale e meridionale. La distribuzione italiana è praticamente sovrapponibile a quella dei boschi mesofili dell arco alpino e della catena appenninica (popolazione stimata coppie, relativamente stabile). In Liguria lo si può osservare durante il periodo migratorio (soprattutto in primavera) lungo la linea costiera e le principali zone di passo dell entroterra (passi, valichi montani e punti di affilo), mentre nel corso della stagione riproduttiva è distribuito nelle aree boscate collinari e montane, con maggior continuità nel ponente. Cenni sulla biologia della specie Habitat: boschi fitti (faggio, castagno, misti e pinete) intorno ai m alternati a prati ed ampie radure. Alimentazione: principalmente entomofaga, con dominanza di larve, pupe ed adulti d imenotteri sociali. In primavera preda anche altri insetti, ragni, anfibi, rettili, piccoli

10 06 Uccelli :06 Pagina 262 mammiferi, uova e nidiacei d uccelli. Fenologia: migratore regolare e nidificante certo. Il nido viene costruito su alberi sia di latifoglie che di conifere ad almeno 4-5 m di altezza dal suolo. Le uova (normalmente tre) vengono deposte tra la fine di maggio e la metà di giugno e sono incubate giorni da parte di entrambe i membri della coppia. I piccoli, accuditi più che altro dalla madre, mentre il padre procura loro il cibo, all età di giorni iniziano ad allontanarsi dal nido appollaiandosi sui rami ad esso adiacenti e a 45 giorni tentano il primo volo. Possibili minacce e fattori di rischio Il principale fattore di rischio per la specie è rappresentato dal bracconaggio: il falco pecchiaiolo, indicato al sud con il nome dialettale di adorno, è tradizionalmente oggetto di atti di bracconaggio nel corso del suo transito migratorio attraverso lo Stretto di Messina. Qui ogni primavera transitano migliaia di adorni provenienti da Capo Bon (Tunisia) e diretti verso i quartieri settentrionali di nidificazione; altrettanto regolarmente facinorosi armati ne abbattono diverse centinaia. Gli interventi delle autorità competenti (forestale e carabinieri) e dei volontari delle associazioni protezionistiche (LIPU, WWF, Legambiente) sono spesso stati vanificati dalle ricorrenti rappresaglie di costoro. Fortunatamente, a partire dal 1985, almeno sul fronte siciliano dello stretto, sembra che un massiccio dispiegamento di forze da parte del Corpo Forestale dello Stato sia riuscito a contenere il fenomeno. Localmente, in Liguria, salvo eventi sporadici di abbattimento illegale, non sono ravvisabili particolari fattori di rischio per la specie. Altri fattori limitanti di una certa importanza sono: la riduzione degli habitat idonei alla nidificazione, il disturbo antropico in periodo riproduttivo, l impatto con le linee elettriche ed i problemi ambientali nei quartieri di svernamento africani. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Salvo il rigoroso controllo finalizzato ad impedire eventuali atti di bracconaggio, non sembrano necessari interventi particolari. Il monitoraggio delle popolazioni nidificanti può costituire la chiave di lettura di eventuali ripercussioni a livello locale di problemi di più vasta portata. Di un certo rilievo, almeno nelle aree maggiormente vocate alla specie, potrebbero risultare una pianificazione di attività/interventi di carattere silvicolturale e di forestazione al fine di preservare aree idonee alla nidificazione, nonchè l analisi e la valutazione di attività potenzialmente impattanti per i contingenti migratori ai fini della gestione conservativa. 262

11 06 Uccelli :06 Pagina 263 Metodi di monitoraggio Avvistamento e relativo conteggio degli individui in transito in punti di passo noti secondo protocolli d osservazione standardizzati: si selezionano alcune giornate fisse (almeno 10 ogni mese) di rilevamento in maggio (preferenzialmente tra il 5 ed il 20) ed in settembre (preferenzialmente tra il 15 ed il 25), da monitorare nella fascia oraria Censimento delle coppie nidificanti mediante mappatura. Indicatori di presenza Presenza di habitat idonei alla specie. Avvistamento di individui in periodo riproduttivo (luglio-agosto). Bibliografia BAGHINO L., 1989 Falco pecchiaiolo Pernis apivorus. In Aa.Vv. Atlante degli uccelli nidificanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: 40. BAGHINO L., 1996 The spring migration of raptors over a site of western Liguria (Italia): results 1985 to In: Muntanerr J. & Mayol J. (Eds.). Biologia y Conservacion de las Rapaces Mediterraneas, Monografias n. 4, SEO, Madrid: BAGHINO L. & LEUGIO N., 1989 La migration printanière des Rapaces à Arenzano (Gênes, Italie). Nos Oiseaux, 40 (2): BAGHINO L. & LEUGIO N., 1990 La migrazione prenuziale degli Accipitriformes e Falconiformes in un sito della Liguria Occidentale nel 1988 e Avocetta, 14: BIJLSMA R.G., 1997 Pernis apivorus Honey Buzzard. In Hagemeijer W.J.M. & Blair M.J. (Eds.). The EBCC Atlas of European Breeding Birds. Their Distribution and Abundance. T & AD Poyser, London: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CHIAVETTA M., 1981 I rapaci d Italia e d Europa. Rizzoli, Milano. CRAMP S. (Ed.), 1980 The Birds of the Western Palearctic. Vol. II. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. 263

12 06 Uccelli :06 Pagina 264 KOSTRZEWA A., 1998 Pernis apivorus Honey Buzzard. BWP Update, 2 (2): MEZZALIRA G., 1993 Falco pecchiaiolo Pernis apivorus. In Meschini E. & Frugis S. (Eds.). Atlante degli uccelli nidificanti in Italia. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina, XX: 77. MEZZALIRA G. & IAPICHINO C., 1993 Falco pecchiaiolo Pernis apivorus (Linnaeus, 1758). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna: SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. Autore Luca Baghino, Loris Galli, Silvio Spanò 264

13 06 Uccelli :06 Pagina 265 Nome scientifico Milvus migrans (Boddaert, 1783) (Accipitriformes Accipitride) Nome comune Nibbio bruno 265 Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 3 stato di conservazione V. Identificazione Rapace di medie dimensioni (lunghezza totale cm, apertura alare cm), facilmente riconoscibile in volo per la coda leggermente forcuta (triangolare con un intaccatura centrale poco accennata, quasi impercettibile nel giovane). Il piumaggio dell adulto è omogeneamente bruno opaco, con capo leggermente più chiaro e striature scure diffuse; coda concolore col dorso, lievemente barrata; ala bruna con punta delle remiganti primarie esterne scura e finestra inferiore leggermente più chiara nel terzo distale, formata dalla base delle remiganti primarie esterne e da quelle più interne; iride da bruno pallido a giallastro; becco nero; cera e zampe gialle. Il giovane presenta capo fulviccio con un area scura attorno all occhio, un estesa macchiettatura chiara delle parti superiori ed una similmente chiara striatura di quelle inferiori; penne ventrali, sottocoda e coda piuttosto pallide; finestra sottoalare evidente, biancastra e nettamente barrata; parte superiore dell ala con una barra chiara in corrispondenza delle copritrici maggiori; iride bruno scuro. Distribuzione Nidifica in Eurasia fino ai 65 di latitudine nord, Australia ed Africa centrale e meridionale (Madagascar incluso). In queste ultime due aree, così come nella regione Orientale e nell est della Cina è stanziale e vi svernano individui migratori delle popolazioni nidificanti in Europa ed Asia centrale e centro-settentrionale. In Italia nidifica nella fascia prealpina, in parte della Pianura Padana, lungo la catena appenninica e, localmente sulle isole maggiori. Sverna in Italia centrale e meridionale ed in Sicilia. La Liguria è attraversata da linee di transito che seguono la fascia costiera ed intersecano i principali passi e valichi dello spartiacque tirrenico-padano. Cenni sulla biologia della specie Habitat: boschi radi, prati e coltivi.

14 06 Uccelli :06 Pagina 266 Alimentazione: predatore e necrofago molto adattabile, si ciba di uccelli (anche altri rapaci), mammiferi di piccole e medie dimensioni, rettili, anfibi, pesci ed insetti (ortotteri e coleotteri). Fenologia: migratore regolare. Possibili minacce e fattori di rischio Diminuzione degli ambienti idonei alla nidificazione (es. boschi planiziali in prossimità delle zone umide) e all alimentazione (chiusura delle discariche a cielo aperto in centro Italia). Diminuzione delle risorse trofiche (es. pesci, anfibi e rettili). Intossicazione da pesticidi e metalli pesanti assunti mediante la dieta diversificata. Uccisioni illegali (in certi casi incidentali a seguito delle attività di controllo dei nocivi ). Elettrocuzione. Disturbo antropico durante la nidificazione. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Salvo il rigoroso controllo finalizzato ad impedire eventuali atti di bracconaggio, non sembrano necessari interventi particolari. Si può piuttosto ipotizzare più genericamente un monitoraggio del flusso migratorio con concomitanti analisi e valutazione delle attività potenzialmente impattanti sui contingenti di passo, ai fini di una gestione conservativa di questa, così come di altre specie di rapaci migratori. Metodi di monitoraggio Avvistamento e relativo conteggio degli individui in transito in punti di passo noti secondo protocolli d osservazione standardizzati: almeno 15 giornate d osservazione (nella fascia oraria ) per ognuna delle due sessioni seguenti: 15 marzo 15 maggio; 10 settembre 10 ottobre. Bibliografia BAGHINO L., 1996 The spring migration of raptors over a site of western Liguria (Italia): results 1985 to In: Muntanerr J. & Mayol J. (Eds.). Biologia y Conservacion de las Rapaces Mediterraneas, Monografias n. 4, SEO, Madrid: BAGHINO L. & LEUGIO N., 1989 La migration printanière des Rapaces à Arenzano (Gênes, Italie). Nos Oiseaux, 40 (2):

15 06 Uccelli :06 Pagina 267 BAGHINO L. & LEUGIO N., 1990 La migrazione prenuziale degli Accipitriformes e Falconiformes in un sito della Liguria Occidentale nel 1988 e Avocetta, 14: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CHIAVETTA M., 1981 I rapaci d Italia e d Europa. Rizzoli, Milano. CRAMP S. (Ed.), 1980 The Birds of the Western Palearctic. Vol. II. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. PETRETTI F., 1993 Nibbio bruno Milvus migrans (Boddaert, 1783). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia.Vol. XXIX. Calderini, Bologna: SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. SPANO S.& TRUFFI G., 1989 Osservazioni di dubbia interpretazione. In: Aa.Vv. Atlante degli uccelli nidificanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: Autore Loris Galli, Silvio Spanò 267

16 06 Uccelli :06 Pagina 268 Nome scientifico Milvus milvus (Linnaeus, 1758) (Accipitriformes Accipitride) Nome comune Nibbio reale Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 4 stato di conservazione S. Identificazione Inconfondibile rapace di medie dimensioni (lunghezza totale cm, apertura alare cm), facilmente riconoscibile in volo per la coda forcuta (triangolare con una profonda intaccatura centrale, appena accennata nel giovane). Il piumaggio dell adulto è bruno rossiccio, con capo grigio-biancastro piuttosto contrastante e striature/barrature scure diffuse che rendono le parti superiori visibilmente screziate; coda inferiormente chiara lievemente barrata e con sottocoda bruno, superiormente rossiccia; ala bruna con punta delle remiganti primarie esterne scura; il sopra-ala presenta in volo un evidente banda diagonale pallida; il sotto-ala, invece, si caratterizza per una finestra bianca traslucida nel terzo distale, formata dalla base delle remiganti primarie esterne e da quelle più interne; iride da giallo chiaro a biancastro; becco giallo, leggermente brunito all apice; cera e zampe gialle. Il giovane presenta una colorazione più pallida e meno brillante; il petto appare più chiaro e striato di giallastro; il capo bianco-fulviccio risulta meno contrastante col resto del corpo; finestra sottoalare evidente; in volo, la parte superiore dell ala presenta, oltre alla tipica banda pallida che taglia diagonalmente il braccio, una barra chiara in corrispondenza delle copritrici maggiori; coda chiara con una debole, ma completa banda sub-terminale scura; sottocoda bruno pallido; iride grigio-bruna; becco grigio, con apice scuro e base giallastra. Distribuzione Nidifica in Europa, soprattutto a sud del 55 parallelo, dalla Penisola Iberica alle coste del Mar Nero. Le popolazioni più meridionali (Portogallo, Spagna, Francia centrale e meridionale, Italia meridionale ed insulare, Balcani e porzione sud-orientale del 268

17 06 Uccelli :06 Pagina 269 Mar Nero) sono per lo più stanziali e ad esse, in periodo invernale, si aggiungono individui migratori dei quartieri riproduttivi più settentrionali. In Italia è stanziale nidificante nella fascia appenninica centro-meridionale e meridionale e sulle isole maggiori. La Liguria è attraversata da linee di transito che seguono la fascia costiera ed intersecano i principali passi e valichi dello spartiacque tirrenico-padano. Cenni sulla biologia della specie Habitat: boschi radi, prati e coltivi. Alimentazione: predatore e necrofago molto adattabile, si ciba di uccelli (anche altri rapaci), mammiferi di piccole e medie dimensioni, rettili, anfibi, pesci ed insetti (ortotteri e coleotteri). Fenologia: migratore regolare. Possibili minacce e fattori di rischio Diminuzione degli ambienti idonei alla nidificazione (es. boschi planiziali in prossimità delle zone umide) e all alimentazione (chiusura delle discariche a cielo aperto in centro Italia). Modificazione dei sistemi di conduzione agricola e di allevamento del bestiame. Intossicazione da pesticidi assunti mediante la dieta. Uccisioni illegali (in certi casi incidentali a seguito delle attività di controllo dei nocivi ). Depredazione nidi. Elettrocuzione. Disturbo antropico durante la nidificazione (in certi casi si è appurato favorire la predazione di uova e pulli da parte della cornacchia grigia Corvus corone cornix). Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Rigoroso controllo finalizzato ad impedire eventuali atti di bracconaggio. Monitoraggio del flusso migratorio con concomitanti analisi e valutazione delle attività potenzialmente impattanti sui contingenti in transito, ai fini di una gestione conservativa dei rapaci migratori in generale. Metodi di monitoraggio Specie scarsamente presente in occasione dei passi non suscettibile di monitoraggio. 269

18 06 Uccelli :06 Pagina 270 Bibliografia BAGHINO L., 1996 The spring migration of raptors over a site of western Liguria (Italia): results 1985 to In: Muntanerr J. & Mayol J. (Eds.). Biologia y Conservacion de las Rapaces Mediterraneas, Monografias n. 4, SEO, Madrid: BAGHINO L. & LEUGIO N., 1989 La migration printanière des Rapaces à Arenzano (Gênes, Italie). Nos Oiseaux, 40 (2): BAGHINO L. & LEUGIO N., 1990 La migrazione prenuziale degli Accipitriformes e Falconiformes in un sito della Liguria Occidentale nel 1988 e Avocetta, 14: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CARTER I., 2001 The Red Kite. Arlequin Press, Chelmsford, Essex, UK. CHIAVETTA M., 1981 I rapaci d Italia e d Europa. Rizzoli, Milano. CRAMP S. (Ed.), 1980 The Birds of the Western Palearctic. Vol. II. Oxford University Press, Oxford (UK). FRATICELLI F., 1993 Nibbio reale Milvus milvus (Linnaeus, 1758). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia.Vol. XXIX. Calderini, Bologna: GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. TRUFFI G., 1989 Nidificazioni liguri note in letteratura ma non confermate. In: Aa. Vv. Atlante degli uccelli nidificanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: Autore Loris Galli, Silvio Spanò 270

19 06 Uccelli :06 Pagina 271 Nome scientifico Circaetus gallicus (Gmelin, 1788) (Accipitriformes Accipitride) Nome comune Biancone 271 Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 3 stato di conservazione R. Lista Rossa nidificanti in italia: in pericolo. Identificazione Il biancone è un rapace di dimensioni medio-grandi (apertura alare cm), inconfondibile per la testa voluminosa ed i grandi occhi giallo acceso piuttosto infossati e frontali. Simile ad un aquila, in volo si caratterizza, almeno nella forma più tipica dell adulto, per il piumaggio bianco con rare macchiettature sulle parti inferiori, spesso con la porzione anteriore del petto e la gola bruni. Le parti superiori, invece, sono sempre bruno-scuro. Distribuzione Nidifica in Eurasia centrale e meridionale e Maghreb, sverna nell Africa sub-sahariana ed in India (ove è sedentario). In Italia è nidificante lungo l arco alpino e la catena appenninica (popolazione stimata coppie). In Liguria è ampiamente rilevabile nel corso del periodo migratorio primaverile quasi ovunque lungo la fascia costiera e le principali direttrici di transito che attraversano lo spartiacque: in particolare si segnala una notevole importanza del ponente genovese (zona di Arenzano-Voltri) per il flusso migratorio autunnale della specie. Nidifica quasi ovunque nelle zone collinari e sub-montane, soprattutto sui versanti a solatio. Cenni sulla biologia della specie Habitat: boschi di conifere e lecceta matura in aree collinari alternati a prati e radure sui versanti a sud. Alimentazione: predatore principalmente di rettili, specialmente ofidi ed in misura minore lacertidi. Occasionalmente cattura anche anfibi, uccelli (nidiacei o adulti feriti) e piccoli mammiferi.

20 06 Uccelli :06 Pagina 272 Fenologia: migratore regolare e nidificante certo. Va segnalata inoltre la notevole importanza della Liguria come zona di transito di cospicui contingenti migratori di questa specie; il biancone sembrerebbe effettuare una migrazione post-nuziale di risalita per cui le popolazioni nidificanti sul versante tirrenico dell Italia centrale e centro-meridionale seguirebbero la linea di costa verso nord per concentrarsi in Liguria e di qui piegare verso ovest-sud-ovest alla volta dello stretto di Gibilterra e quindi l Africa (ove avviene lo svernamento). Possibili minacce e fattori di rischio Diminuzione degli habitat idonei: in particolare contrazione delle zone aperte adatte all attività di caccia come conseguenza della progressiva invasione delle stesse ad opera di essenze arbustive ed arboree (es. riforestazione per abbandono dei pascoli). Rarefazione dei rettili. Bracconaggio (fattore di rischio da tener presente ancor oggi per questa specie). Elettrocuzione. Disturbo antropico nel corso della nidificazione. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Per questa specie, almeno in Liguria, non sembrano necessarie particolari misure di conservazione che vadano al di là del mantenimento di habitat ad essa idonei: in particolare zone aperte e ben soleggiate con ricche popolazioni di rettili e roditori. Le pinete di rimboschimento a pino nero si sono rivelate di una certa importanza per la nidificazione del biancone, ma una logica di conservazione della biodiversità a più ampio respiro, con tutela e/o promozione delle essenze autoctone, ne rende ovviamente improponibili piantumazioni allo scopo di favorire questo rapace già piuttosto abbondante e diffuso in regione. In generale, pertanto, è auspicabile una pianificazione di attività/interventi di carattere silvicolturale e di forestazione al fine di preservare aree idonee alla nidificazione, nonché una gestione conservativa delle zone adatte al reperimento delle risorse trofiche (mantenimento delle aree aperte l.s.). Sarebbero altresì opportune: un analisi e valutazione, a livello di pianificazione territoriale ai fini della gestione conservativa, di attività potenzialmente impattanti per i contingenti migratori (struttture per telecomunicazioni, parchi eolici, disturbi ai migratori legati ad aeromobili in volo e ad attività ricreative) e di quelle eventualmente recanti disturbo alle coppie nidificanti. Metodi di monitoraggio Avvistamento e relativo conteggio degli individui in transito in punti di passo noti 272

21 06 Uccelli :06 Pagina 273 secondo protocolli d osservazione standardizzati: si selezionano alcune giornate fisse (almeno 10 ogni mese) di rilevamento in marzo (preferenzialmente tra il 5 ed il 20) ed in settembre (preferibilmente tra il 15 ed il 25), da monitorare nella fascia oraria Censimento delle coppie nidificanti mediante mappatura. Indicatori di presenza Presenza di habitat idonei alla nidificazione e all attività trofica della specie. Avvistamento di individui in periodo riproduttivo (maggio luglio). Bibliografia AGOSTINI N., BAGHINO L., PANUCCIO M. & PREMUDA G., 2002a A conservative strategy in migrating Short-toed eagles Circaetus gallicus. Ardeola, 49 (2): AGOSTINI N., BAGHINO L., COLEIRO C., CORBI F. & PREMUDA G., 2002b Circuitous autumn migration in the Short-toed eagle (Circaetus gallicus). J. Raptor Res., 36 (2): BAGHINO L., 1996 The spring migration of raptors over a site of western Liguria (Italia): results 1985 to In: Muntanerr J. & Mayol J. (Eds.). Biologia y Conservacion de las Rapaces Mediterraneas, Monografias n. 4, SEO, Madrid: BAGHINO L., 2003 Importanza del ponente genovese per la migrazione del Biancone Circaetus gallicus. Avocetta, 27 (1): 67. BAGHINO L. & LEUGIO N., 1989 La migration printanière des Rapaces à Arenzano (Gênes, Italie). Nos Oiseaux, 40 (2): BAGHINO L. & LEUGIO N., 1990 La migrazione prenuziale degli Accipitriformes e Falconiformes in un sito della Liguria Occidentale nel 1988 e Avocetta, 14: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. BRUNO S. & PERCO F., 1980 Considerazioni ecologiche ed etologiche sul Biancone (Circaetus gallicus). Natura bresciana, 17: CAMPORA M., 1999 Il Biancone nell Appennino Ligure-Piemontese. Musumeci Editore, Quart (AO). CAMPORA M., 2002 Sexual dimorphism and juvenile plumage in the short-toed Eagle, Circaetus gallicus (Gmelin, 1788). Riv. Ital. Orn., 72 (1):

22 06 Uccelli :06 Pagina 274 CATTANEO G., 1993 Biancone Circaetus gallicus. In Meschini E. & Frugis S. (Eds.). Atlante degli uccelli nidificanti in Italia. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina, XX: 77. CATTANEO G. & PETRETTI F., 1992 Biancone Circaetus gallicus (Gmelin, 1788). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna: CHIAVETTA M., 1981 I rapaci d Italia e d Europa. Rizzoli, Milano. CRAMP S. (Ed.), 1980 The Birds of the Western Palearctic. Vol. II. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. IVANOWSKY V., ONOFRE N. & ROCAMORA G., Circaetus gallicus Short-toed Eagle. In Hagemeijer W.J.M. & Blair M.J. (Eds.). The EBCC Atlas of European Breeding Birds. Their Distribution and Abundance. T & AD Poyser, London: MINGOZZI T., 1978 Il Biancone Circaëtus gallicus (Gmelin 1788) nelle Alpi occidentali piemontesi. Uccelli d Italia, 3: PIERETTI W. & SILVERI M., 1989 Biancone Circaetus gallicus. In Aa. Vv. Atlante degli uccelli nidificanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: 41. SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. TRUFFI G., 1998 Specie riscontrate in periodo invernale in anni precedenti l inchiesta e attualmente non confermate. In: Spano S., Truffi G. & Burlando B. (cur). Atlante degli uccelli svernanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: Autore Luca Baghino, Massimo Campora, Loris Galli, Silvio Spanò 274

23 06 Uccelli :06 Pagina 275 Nome scientifico Circus aeruginosus (Linnaeus, 1758) (Accipitriformes Accipitride) Nome comune Falco di palude 275 Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). Non-SPEC stato di conservazione S. Identificazione Rapace di medie dimensioni (lunghezza totale cm, apertura alare cm) con piumaggio molto variabile. Effettua voli planati mantenendo le ali nettamente ripiegate a V verso l alto; in caccia vola radente la bassa vegetazione con battute d ala pesanti, intervallate da planate. Il maschio adulto tipico è facilmente riconoscibile, soprattutto in volo, per le parti superiori a tre colori: nero all estremità delle ali, bruno-chiaro sul dorso e sulle copritrici alari, grigio sul resto dell ala e sulla coda; capo e bordo anteriore del braccio ocra più o meno chiaro. Da sotto appare complessivamente chiaro, con corpo bruno pallido, remiganti e timoniere biancogrigiastre, copritrici ocra pallido; solo la punta delle ali è bruno-scura. La femmina adulta, sensibilmente più robusta, presenta ali più lunghe e coda proporzionalmente più corta. Piumaggio complessivamente bruno opaco, con una visibile colorazione giallastra sul vertice del capo e sulla gola, spesso estesa ad interessare il bordo anteriore del braccio ed il petto. Da sotto, l ala appare piuttosto chiara, soprattutto sulle copritrici macchiettate. La coda, superiormente, mostra una caratteristica sfumatura rossiccia. Il giovane è simile alla femmina, ma con colorazione più cupa e brillante e parti chiare tendenti al fulvo-dorato. In volo, da sopra, la coda appare concolore col dorso e solitamente manca l area chiara lungo il bordo anteriore del braccio; da sotto, manca il collare chiaro nella porzione alta del petto per cui le parti inferiori appaiono omogeneamente scure. Distribuzione Nidifica in Eurasia tra i 35 ed i 65 di latitudine nord. Sverna in Africa centrale e sud-occidentale, nonché nella regione biogeografica Orientale. In alcuni siti dell Europa occidentale, del Maghreb, dell Asia Minore ed in Australia è stanziale. In Italia è stanziale nidificante soprattutto nel bacino padano (in paricolare nell area deltizia del

24 06 Uccelli :06 Pagina 276 Po), nelle lagune costiere e saline della Sardegna e nelle zone umide della Toscana. In Liguria è ampiamente rilevabile nel corso del periodo migratorio quasi ovunque lungo la fascia costiera e le principali direttrici di transito che attraversano lo spartiacque: sosta con una certa frequenza lungo i sedimi e le piane costieri, i prati umidi ed i corsi d acqua. Cenni sulla biologia della specie Habitat: piane costiere e alluvionali, foci dei fiumi, corsi d acqua e prati limitrofi. Alimentazione: carnivora l.s., preda principalmente piccoli mammiferi (specialmente roditori) ed uccelli che trova sul terreno in aree prative ed umide. Cattura anche anfibi, rettili, pesci e grossi insetti. Fenologia: migratore regolare. Possibili minacce e fattori di rischio Distruzione (bonifica aree palustri) e frammentazione degli habitat riproduttivi e di alimentazione (zone umide di acqua dolce o salmastra ricche di fitta vegetazione palustre, soprattutto fragmiteti). Bruciatura primaverile dei canneti. Uccisioni illegali. Elettrocuzione. Contaminazione da pesticidi clororganici. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Rigoroso controllo finalizzato ad impedire eventuali atti di bracconaggio anche se quasi tutti questi Circus passano in periodo di caccia chiusa. Monitoraggio del flusso migratorio con concomitanti analisi e valutazione delle attività potenzialmente impattanti sui contingenti di passo, ai fini di una gestione conservativa dei rapaci migratori in generale. Metodi di monitoraggio Avvistamento e relativo conteggio degli individui in transito in punti di passo noti secondo protocolli d osservazione standardizzati: almeno 15 giornate d osservazione (nella fascia oraria ) per ognuna delle due sessioni 15 marzo 15 maggio, 15 agosto 20 settembre. 276

25 06 Uccelli :06 Pagina 277 Bibliografia BAGHINO L., 1996 The spring migration of raptors over a site of western Liguria (Italia): results 1985 to In: Muntanerr J. & Mayol J. (Eds.). Biologia y Conservacion de las Rapaces Mediterraneas, Monografias n. 4, SEO, Madrid: BAGHINO L. & LEUGIO N., 1989 La migration printanière des Rapaces à Arenzano (Gênes, Italie). Nos Oiseaux, 40 (2): BAGHINO L. & LEUGIO N., 1990 La migrazione prenuziale degli Accipitriformes e Falconiformes in un sito della Liguria Occidentale nel 1988 e Avocetta, 14: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CHIAVETTA M., 1981 I rapaci d Italia e d Europa. Rizzoli, Milano. CRAMP S. (Ed.), 1980 The Birds of the Western Palearctic. Vol. II. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. MARTELLI D. & PARODI R., 1993 Falco di palude Circus aeruginosus (Linnaeus, 1758). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna: SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. Autore Loris Galli, Silvio Spanò 277

26 06 Uccelli :06 Pagina 278 Nome scientifico Circus cyaneus (Linnaeus, 1766) (Accipitriformes Accipitride) Nome comune Albanella reale Livello di protezione La specie è inserita nell allegato I della Direttiva Uccelli (79/409/CEE). SPEC 3 stato di conservazione V. Identificazione Rapace di medie dimensioni (lunghezza totale cm, apertura alare cm), con aspetto tipico del genere, coda relativamente lunga ed ali ad estremità arrotondata. In volo migratorio plana con le ali leggermente raccolte ed angolate, mentre in caccia rasenta il terreno o la vegetazione bassa, con serie di 5-10 battute, alternate a brevi planate con le ali tenute leggermente sollevate a V. Quando posato, la punta delle ali arriva a tre quarti della lunghezza della coda. Il maschio adulto presenta parti superiori, capo, gola e alto petto omogeneamente grigio-azzurrognolo; remiganti primarie più lunghe di colore nero; basso petto, ventre, parte inferiore della coda e delle ali (eccetto la punta nera) bianco candido; in volo spicca nettamente, vista dall alto, una banda bianca sul sopraccoda; iride gialla; becco nero, bluastro alla base; cera e zampe gialle. La femmina presenta parti superiori uniformemente brune con orli leggermente più scuri, ma che diventano color crema sulle copritrici del sopra ala; sopraccoda bianco; parti inferiori bianco-fulvicce con marcate striature più scure; timoniere e remiganti con ampie barre scure; capo con una piccola area chiara attorno all occhio ed una altrettanto chiara fascia semilunare lungo il margine posteriore delle auricolari; vertice e retrocollo più nettamente striati di scuro su fondo fulvo rossiccio; iride da ambra (3-5 anni) a giallo chiaro (individui di oltre 5 anni). In volo, osservata da sotto, le remiganti appaiono uniformemente barrate; petto e copritrici alari nettamente striati. Il giovane è molto simile alla femmina, ma la colorazione generale appare più calda, specialmente sul petto sfumato di fulvo e con striature scure meno evidenti. In volo il bianco sul sopraccoda è più esteso; le remiganti secondarie appaiono più scure delle primarie; visto da sopra le remiganti appaiono più brune e meno nettamente barrate, l area chiara sulle copritrici più netta e rossiccia, mentre una linea pallida corre lungo il bordo delle grandi copritrici. Iride bruna, ma nei maschi diventa grigia già prima dell involo e gialla nel corso del primo autunno. 278

27 06 Uccelli :06 Pagina 279 Distribuzione Nidificante in Eurasia e Nord-America tra i ed i 70 di latitudine nord; sverna in Europa occidentale a sud dei 60, Penisola Balcanica, Asia Minore, in tutta la fascia compresa tra i 20 ed i 40 nord dell Asia, negli Stati Uniti meridionali, Messico e Centro-America. È stanzialmente presente, spesso con apporti di contingenti migratori delle popolazioni più settentrionali, nel nord di Portogallo e Spagna, in Francia, Gran Bretagna, Irlanda e Stati Uniti a cavallo del 40 parallelo nord. In Italia, a parte casi sporadici ed irregolari di nidificazione in alcuni siti continentali e della Toscana, è da considerarsi migratrice regolare e svernante (popolazione complessiva stimata tra i ed i individui, fluttuante) in Val Padana, lungo le coste tirreniche, in Adriatico meridionale, Sardegna e Sicilia. La Liguria, soprattutto il Ponente Savonese e l Imperiese, è sede di svernamento. La specie è rilevabile nel corso del periodo migratorio lungo la fascia costiera e le principali direttrici di transito che attraversano lo spartiacque. Cenni sulla biologia della specie Habitat: pascoli e zone prative fino ai m di altitudine. Alimentazione: carnivora, preda soprattutto uccelli canori (giovani ed adulti), pulcini di uccelli nidifugi e piccoli roditori. Fenologia: migratore regolare e parzialmente svernante. Possibili minacce e fattori di rischio Sembra che a livello globale, sulla forte contrazione numerica e d areale delle popolazioni abbiano giocato specialmente le trasformazioni ambientali (meccanizzazione delle pratiche agricole, uso di pesticidi, industrializzazione) e la persecuzione diretta. Interventi gestionali utili per conservare o migliorare lo status delle popolazioni locali Rigoroso controllo finalizzato ad impedire eventuali atti di bracconaggio. Monitoraggio del flusso migratorio con concomitanti analisi e valutazione delle attività potenzialmente impattanti sui contingenti in transito, ai fini di una gestione conservativa dei rapaci migratori in generale.verifica della presenza di individui in svernamento e della relativa distribuzione ecologica al fine di individuare i target territoriali di gestione.valutazione del disturbo arrecato dall attività venatoria ed eventuale mitigazione dello stesso attraverso la proposta di opportune misure di regolamentazione in sede di pianificazione faunistico-venatoria provinciale. Metodi di monitoraggio Avvistamento e relativo conteggio degli individui in transito in punti di passo noti 279

28 06 Uccelli :06 Pagina 280 secondo protocolli d osservazione standardizzati: almeno 15 giornate d osservazione (nella fascia oraria ) per ognuna delle due sessioni 15 marzo 15 maggio, 10 settembre 10 ottobre. Segnalazione di individui svernanti in habitat idonei. Indicatori di presenza Presenza di habitat idonei alla sosta ed allo svernamento della specie. Bibliografia BAGHINO L., Albanella reale Circus cyaneus (Linnaeus, 1766). In Spano S., Truffi G. & Burlando B. (cur). Atlante degli uccelli svernanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: 74. BAGHINO L., 1996 The spring migration of raptors over a site of western Liguria (Italia): results 1985 to In: Muntanerr J. & Mayol J. (Eds.). Biologia y Conservacion de las Rapaces Mediterraneas, Monografias n. 4, SEO, Madrid: BAGHINO L. & LEUGIO N., 1989 La migration printanière des Rapaces à Arenzano (Gênes, Italie). Nos Oiseaux, 40 (2): BAGHINO L. & LEUGIO N., 1990 La migrazione prenuziale degli Accipitriformes e Falconiformes in un sito della Liguria Occidentale nel 1988 e Avocetta, 14: BRICHETTI P. & FRACASSO G., 2003 Ornitologia italiana. Vol. 1. Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. CHIAVETTA M., 1981 I rapaci d Italia e d Europa. Rizzoli, Milano. CRAMP S. (Ed.), 1980 The Birds of the Western Palearctic. Vol. II. Oxford University Press, Oxford (UK). GALLI L. & SPANÒ S., 2004 Uccelli e Mammiferi di Liguria. Regione Liguria, Grafiche Amadeo, Imperia. MARTELLI D. & PARODI R., 1993 Albanella reale Circus cyaneus (Linnaeus, 1766). In Brichetti P., De Franceschi P. & Baccetti N. (Eds). Aves I. Gaviidae-Phasianidae. Fauna d Italia. Vol. XXIX. Calderini, Bologna: SPANO S.& TRUFFI G., 1987 Gli uccelli della Liguria occidentale. Regione Liguria, Genova. TRUFFI G., 1989 Nidificazioni liguri note in letteratura ma non confermate. In: Aa. Vv. Atlante degli uccelli nidificanti in Liguria. Regione Liguria, Genova: Autore Luca Baghino, Loris Galli, Silvio Spanò 280

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