Regionale sulle. e Protocollo D.O.S. per gli accertamenti su strada

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1 Assessorato Politiche Sanitarie Assessorato Politiche Sociali P rogramma Regionale sulle Dipendenze Regione del Veneto - Azienda ULSS 20 Dipartimento delle Dipendenze Direttore Dott. Giovanni Serpelloni Progetto DRUGS ON STREET e Protocollo D.O.S. per gli accertamenti su strada Risultati del progetto per la prevenzione della guida sotto l effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti A cura di Giovanni Serpelloni Diana Candio Claudia Rimondo

2 Assessorato Politiche Sanitarie Assessorato Politiche Sociali P rogramma Regionale sulle Dipendenze Regione del Veneto - Azienda ULSS 20 Dipartimento delle Dipendenze Direttore Dott. Giovanni Serpelloni Progetto DRUGS ON STREET e Protocollo D.O.S. per gli accertamenti su strada Risultati del progetto per la prevenzione della guida sotto l effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti A cura di Giovanni Serpelloni Diana Candio Claudia Rimondo

3 Direzione scientifi ca del progetto Dott. Giovanni Serpelloni Per informazioni Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 Verona Programma Regionale sulle Dipendenze Regione del Veneto Via Germania, 20 - Verona Tel Cell. serv gserpelloni@dronet.org Responsabile progetto grafi co: Davide Filippini Copertina a cura di: Alessandra Gaioni Stampa: Cierre Grafi ca - Sommacampagna (Vr) Pubblicato in Italia, Agosto 2008 Pubblicazione no profi t - Vietata la vendita

4 Partecipanti al progetto Coordinamento Forze dell Ordine Prefettura di Verona Prefetto Italia Fortunati Questura di Verona Questore Luigi Merolla Gruppo interforze Polizia Stradale Sezione di Verona Comandante Primo Dirigente Daniele Giocondi Ispettore Capo Alberto Zantomio Carabinieri di Verona Comandante Colonnello Claudio Cogliano Guardia di Finanza di Verona Comandante Colonnello Giuseppe Magliocco Polizia Municipale di Verona Comandante Luigi Altamura Polizia Provinciale di Verona Comandante Davide Zeli Con la collaborazione di Protezione Civile Comune di Verona Laboratorio Analisi Chimico Cliniche Ospedale di San Bonifacio Istituto di Medicina Legale e Tossicologia Forense Università di Verona* Istituto di Medicina Legale e Tossicologia Forense Università di Padova* * per l esecuzione degli esami laboratoristici di terzo livello

5 Autori Diana Candio Stefano Gentili Teodora Macchia Sara Malesan Carla Neri Jennifer P. Pascali Claudia Rimondo Giovanni Serpelloni Consulente Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento del Farmaco, Reparto Tossicodipendenze, Farmacodipendenze, Doping Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento del Farmaco, Reparto Tossicodipendenze, Farmacodipendenze, Doping Laboratorio Analisi Chimico Cliniche, Ospedale di San Bonifacio, Azienda ULSS 20 Istituto di Medicina Legale e Tossicologia Forense, Università degli Studi di Verona Istituto di Medicina Legale e Tossicologia Forense, Università degli Studi di Verona Consulente Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20, Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto Elisabetta Simeoni Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 Franco Tagliaro Alberto Zantomio Monica Zermiani Istituto di Medicina Legale e Tossicologia Forense, Università degli Studi di Verona Polizia di Stato, Sezione Polizia Stradale di Verona Collaboratore, Istituto Fisiologia Clinica CNR, Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto

6 Indice 7 Presentazione, Prefetto Eccellenza Italia Fortunati 9 Prefazione, Direttore Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina 11 Introduzione, Direttore Dott. Giovanni Serpelloni PRESENTAZIONI 15 La collaborazione con le Forze dell Ordine 17 Gruppo di Coordinamento Polizia di Stato - Sezione Polizia Stradale di Verona 23 Arma dei Carabinieri - Comando Provinciale di Verona 25 Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Verona 27 Polizia Municipale - Comune di Verona 29 Polizia Provinciale di Verona 31 Staff del Dipartimento delle Dipendenze PARTE GENERALE 35 Sostanze psicoattive, guida e incidenti stradali 41 Descrizione del progetto Drugs on street: no crash 47 Descrizione fi gurativa della procedura utilizzata per gli accertamenti su strada 63 Criteri diagnostici di positività alle sostanze stupefacenti e violazioni dell art. 187 del Codice della Strada 65 Multitest rapidi utilizzati dall Unità Operativa di Diagnosi Clinica-Tossicologica 73 La strategia analitica tossicologico-forense negli accertamenti sull idoneità alla guida 83 La diagnosi di laboratorio: aspetti tecnici 109 Servizio di counselling: la gestione di un disagio negli interventi su strada 115 Conseguenze amministrative e penali del ritiro della patente: quattro situazioni esplicative 129 Minori e controlli su strada: alcuni aspetti legislativi 137 Operazione in località Torricelle gennaio 2008: controlli e descrizione dell intervento 5

7 RISULTATI DELL INDAGINE CONSIDERAZIONI LA COMUNICAZIONE 149 Analisi dei risultati degli interventi di prevenzione su strada 181 Iniziative volte ad incrementare il livello di sicurezza stradale a Verona 185 Analisi dell intervento di controllo sugli incidenti stradali nel Comune e nella Provincia di Verona 193 Analisi della sostenibilità fi nanziaria del progetto Drugs on street: no crash 197 La gestione della comunicazione nei progetti di prevenzione degli incidenti stradali mediante accertamenti su strada 203 Rassegna stampa del progetto Drugs on street: no crash ALTRE ESPERIENZE IN TEMA DI CONTROLLI SU STRADA CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA GENERALE ALLEGATI 223 Assunzione di sostanze psicoattive e comportamenti rischiosi alla guida: rassegna della letteratura internazionale 237 Indagini epidemiologiche nazionali sull incidenza dell uso di droghe e alcol nel determinismo degli incidenti stradali 247 Osservazioni conclusive sull attività per la prevenzione degli incidenti stradali 253 Bibliografi a 265 Riferimenti normativi 281 Modulistica utilizzata durante le attività di controllo su strada

8 Presentazione Prefetto Eccellenza Italia Fortunati Prefettura di Verona La incidentalità stradale rappresenta una piaga dei nostri tempi, sia in termini di mortalità, sia in termini di menomazioni invalidanti in maniera grave ed irreversibile. Le cause degli incidenti sono varie (eccesso di velocità, inosservanza delle normali regole comportamentali fi ssate dal vigente Codice della Strada, distrazione, ecc...), ma senza dubbio vi sono due componenti che andando ad alterare, sia pure in maniera diversifi cata, il normale funzionamento del sistema neurologico della persona, vanno a compromettere lo stato di attenzione, la percezione delle distanze e, in relazione a talune quantità di alcol ovvero di sostanze psicotrope, a determinare delle fasi allucinogene con sottovalutazione del pericolo dello stesso: mi riferisco all uso dell alcol oltre la misura fi ssata dal legislatore, con un tasso che nella maggior parte dei casi è di gran lunga superiore allo 0,50 g/l, ed all uso di sostanze stupefacenti. I dati di Verona e provincia sulle sospensioni di patenti per l art. 186 C.d.S. evidenziano una presenza molto estesa di persone alla guida in stato di ebbrezza (2376 patenti sospese nel corso dell anno 2007; 1032 patenti sospese da gennaio ad aprile 2008). I controlli stabilmente effettuati da Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizie Municipali, in particolare quella di Verona, sulla base di indirizzi di raccordo delineati sia nello specifi co Tavolo istituito in Prefettura nel 2006, con la presidenza dello scrivente, sia nella competente sede del Comitato (unitamente ad un monitoraggio sistematico), hanno messo in luce il predetto dato, sulla base del quale si è avviato un lavoro articolato su di un percorso fatto di prevenzione e di rigorosi controlli. Di particolare delicatezza e diffi coltà i controlli sugli assuntori di sostanze, per la complessità degli accertamenti e per i tempi richiesti. Nel contesto delle iniziative assunte nell ambito del Protocollo d intesa in materia di sicurezza stradale adottato nel maggio 2006, è stato avviato, pertanto, nell agosto scorso, grazie alla più ampia disponibilità del Dipartimento delle Dipendenze della ULSS n. 20 di Verona, il progetto sperimentale Drugs on street: no crash fi - nalizzato a favorire pianifi cati controlli sulle alterazioni psicofi siche derivanti dall uso di sostanze stupefacenti e alcoliche. L attività svolta sulla base degli indirizzi condivisi dal Tavolo della Sicurezza Stradale, da me presieduto, è stata effettuata nel corso dell estate 2007, in stretta sinergia 7

9 Progetto Drugs on street: no crash tra il Dipartimento delle Dipendenze della ULSS n. 20 di Verona e la Polizia Stradale con l utilizzo di una Unità Operativa di Diagnosi Clinica-Tossicologica. L esperienza maturata sotto la direzione scientifi ca del dott. Serpelloni e l impegno forte del dirigente della locale Polizia Stradale, dott. Giocondi, hanno fatto emergere un consuntivo in termini di assoluta positività sulla procedura sperimentata, considerata la validità del sistema nel rendere più agevoli i complessi accertamenti di cui all art. 187 C.d.S., consentendo così una applicazione degli stessi in maniera più estesa, nel pieno rispetto delle competenze e delle norme. La condivisa valenza del percorso sperimentato peraltro completamente innovativo il riscontro elevato dei soggetti risultati positivi all alcol, alle sostanze stupefacenti e spesso all uno ed all altro hanno fatto, pertanto, ravvisare la opportunità in sede di Tavolo della Sicurezza di proseguire nella iniziativa in questione durante i mesi invernali, allargando lo spazio di azione con il contributo anche dell Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e, per quanto possibile, della Polizia Provinciale. Sono state, pertanto, tracciate linee di progettualità conformi alle ulteriori collaborazioni ed è stata, conseguentemente, avviata una nuova campagna per la sicurezza denominata Drugs on street fase due che ha visto impegnati medici, infermieri e Forze dell Ordine in un unico team, coordinato nelle linee di indirizzo generali dallo scrivente, sul piano scientifi co dal Dirigente del Dipartimento delle Dipendenze dell Azienda ULSS 20 e sul piano operativo dal Questore attraverso specifi che ordinanze. Sulla base delle positività della metodologia posta in essere, nel marzo scorso previa l adesione al progetto da parte delle direzioni delle U.LL.SS. n. 21 di Legnago e n. 22 di Bussolengo, è stato concordemente deciso di proseguire ad operare durante il periodo aprile-luglio 2008, secondo i modelli già utilizzati, basati su di un forte impegno delle strutture sanitarie e delle Forze dell Ordine, e la disponibilità del Comune di Verona per ulteriori sviluppi e consolidamento del sistema. Sulla base degli esiti ad oggi perseguiti, ritengo di poter considerare in maniera assolutamente positiva la procedura sperimentata, la quale va letta sia in termini di contrasto, con un indispensabile impegno assunto dalle Forze dell Ordine e dalle Strutture Sanitarie, sia in un ottica di prevenzione-educazione. Auspico che il protocollo messo a punto in questo ambito provinciale possa diventare uno strumento validato anche sul piano normativo, considerata l effi cienza delle modalità operative poste in essere, tale da poter individuare nelle stesse un percorso valido per favorire l articolata e diffi cile applicazione degli accertamenti previsti dall art.187 del C.d.S. e consentire di contrastare quella fascia di incidentalità stradale collegata a stati di ebbrezza alcolica e da sostanze stupefacenti. 8

10 Prefazione Direttore Dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina Direzione Generale Azienda Ulss 20 - Verona Purtroppo anche nella nostra città, come in altre città italiane, è molto presente il fenomeno degli incidenti per la guida sotto l effetto di alcol o droghe con conseguenze importanti e spesso gravissime per la salute dei cittadini a vario titolo coinvolti. L Azienda ULSS 20 ha voluto concretamente contribuire alle attività messe in atto dalle Forze dell Ordine per contenere questo fenomeno con il proprio impegno e contributo tecnico scientifi co ed operativo in campo sanitario. Tutto questo con il chiaro intento di poter contribuire a ridurre il numero degli incidenti stradali e quindi la mortalità e l invalidità temporanea o permanente delle vittime di queste tragedie che comportano sofferenze non solo per l interessato coinvolto negli incidenti, ma anche per le loro famiglie. Il Dipartimento delle Dipendenze di questa Azienda, sulla base anche degli obiettivi del Programma Regione sulle Dipendenze che dirige, ha messo a punto un articolata e ben strutturata metodologia di accertamento clinico tossicologico su strada permettendo alle Forze dell Ordine di svolgere ancora meglio e con maggior effi - cacia il loro lavoro di prevenzione, in una interessante ed apprezzabile sinergia che ha portato a dei benefi ci per tutta la cittadinanza che di conseguenza potrà fruire di strade più sicure e meno a rischio di incidenti dovuti a guida in stato di ebbrezza. Questa pubblicazione, al fi ne di poter permettere anche ad altre organizzazioni sanitarie di poter replicare l intervento, riporta nel dettaglio la positiva esperienza e i risultati ottenuti dal progetto Drugs on street: no crash frutto dell attività di collaborazione tra il Dipartimento delle Dipendenze della ULSS 20, la Prefettura e la Questura di Verona, i Carabinieri, la Polizia Stradale, la Polizia Municipale, la Polizia Provinciale, la Guardia di Finanza. Considerati i risultati ottenuti, la fattibilità organizzativa e la sostenibilità delle attività oltre che i grandi benefi ci, anche da un punto di vista economico, in termini di patologie evitate, ottenibili da queste operazioni, si è ritenuto doveroso documentare con questa pubblicazione oltre che i risultati anche le metodologie e i protocolli utilizzati. Tutto questo per mettere a frutto l esperienza maturata nell ambito della diagnosi clinica e tossicologica e dell organizzazione dei dipartimenti per le tossicodipendenze, per defi nire un organizzazione stabile e permanente che applichi costantemente questo protocollo di intervento semplice e allo stesso tempo effi cace, a supporto dell attività di controllo e contrasto della guida in stato di alterazione da droghe e/o da alcol svolta dalle Forze dell Ordine. 9

11 Progetto Drugs on street: no crash In futuro pertanto sarà necessario prevedere la strutturazione in attività ordinaria di questa positiva esperienza, uscendo quindi dalla logica di progetto a termine e prevedendo l attivazione di Unità specifi che di diagnosi clinica-tossicologica potendo contare su un équipe formata e ben motivata quale quella del Dipartimento delle Dipendenze della Azienda ULSS 20 di Verona. 10

12 Introduzione Direttore Dott. Giovanni Serpelloni Dipartimento delle Dipendenze Azienda Ulss 20 - Verona Questo manuale riporta l esperienza fatta dagli operatori del Dipartimento delle Dipendenze, in collaborazione con le Forze dell Ordine, relativamente ad un intervento di prevenzione degli incidenti stradali mediante l individuazione delle persone alla guida di autoveicoli, in stato di ebbrezza o sotto l effetto di sostanze stupefacenti. Quando all inizio del 2007 continuarono ad essere pubblicati sui giornali numerosi casi di persone decedute in seguito ad incidente stradale provocato dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l effetto di droghe e, contemporaneamente, si percepiva una estrema diffi coltà ad identifi care ed attuare metodi di prevenzione più effi caci che andassero al di là della semplice e dovuta informazione, questo Dipartimento ha pensato di dover proporre e sperimentare un nuovo modello innovativo, che potesse mettere le Forze dell Ordine nelle migliori condizioni al fi ne di individuare le persone a rischio di incidente stradale, e metterli in condizione di non nuocere a sé stessi e ad altri. Considerata l esperienza nell ambito della diagnosi clinica e tossicologica e dell organizzazione dei servizi, derivante anche dai numerosi incarichi regionali e ministeriali svolti nei vari settori in questi anni, è stato messo a punto un modello di intervento semplice ed effi cace studiandone, contemporaneamente, la sostenibilità organizzativa e quella economico-fi nanziaria. Per poter meglio documentare questi fatti e trasmettere la nostra esperienza ad altri colleghi è stato scritto questo manuale, ricco di illustrazioni che ritraggono l operatività su strada e all interno delle strutture sanitarie, in modo che questa esperienza fosse comprensibile e replicabile. I dati hanno confermato senza ombra di dubbio l effi cacia, la semplicità organizzativa, la sostenibilità dell intervento, passando dalla fase di sperimentazione alla fase di attività ordinaria. Si ritiene, pertanto, che i Dipartimenti delle Dipendenze abbiano la possibilità concreta di poter prendere parte attiva nelle azioni di prevenzione degli incidenti stradali mettendo a disposizione l esperienza e le strutture, in collaborazione e in fruttuosa sinergia con le Forze dell Ordine, ricordando che i risultati di questo lavoro si traducono concretamente in numero di vite umane salvate e invalidità permanenti evitate. Se qualcuno avesse dubbi sul ruolo istituzionale dei Dipartimenti delle Dipendenze nell identifi care le persone sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcol, lo invitia- 11

13 Progetto Drugs on street: no crash mo a rifl ettere in modo approfondito sulla funzione che viene attribuita ai servizi di Sanità Pubblica e sulla necessaria sussidiarietà che è necessario applicare fra tutte le organizzazioni e le istituzioni investite del compito di tutelare, a vari livelli, la sicurezza e la salute dei cittadini. Credo che nessuno di noi si possa sottrarre a questo dovere tentando di scindere inopportunamente e, forse, anche un po demagogicamente, le funzioni rappresentative dei Dipartimenti delle Dipendenze dalle funzioni di prevenzione degli incidenti stradali mediante la collaborazione con le Forze dell Ordine, per azioni di controllo e sanzione dei comportamenti che generano morte e invalidità, sicuramente evitabili. L invito che rivolgiamo ai nostri colleghi, quindi, è quello di rivedere a questo proposito i modelli organizzativi dei Dipartimenti delle Dipendenze e di dedicare le poche risorse disponibili ad interventi concreti in grado di modifi care il fenomeno della guida sotto l effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. 12

14 Presentazioni Drugs on street

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16 La collaborazione con le Forze dell Ordine Prefetto Eccellenza Italia Fortunati Colonnello Dott. Claudio Cogliano Comando Provinciale Carabinieri di Verona Comandante Col. ST Giuseppe Magliocco Comandante di Compagnia Guardia di Finanza di Questore di Verona Dott. Luigi Merolla Comandante Primo Dirigente Dott. Daniele Giocondi Polizia Stradale Sezione di Verona Tavolo di Coordinamento Verona, 6 febbraio 2008 Comandante Dott. Luigi Altamura Polizia Municipale di Verona Comandante Dott. Davide Zeli Polizia Provinciale di Verona Foto illustrative delle Forze dell Ordine che hanno preso parte al progetto; fasi dell attività del progetto in modalità indoor, presso il Dipartimento delle Dipendenze e in modalità outdoor, sulla strada.

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18 Gruppo di coordinamento 2007 PREFETTURA DI VERONA QUESTURA DI VERONA Prefetto Italia Fortunati Piazza Dei Signori, Verona Tel Questore Luigi Merolla Lung Adige Galtarossa, Verona Tel Sede della Prefettura (in alto) Riunione con le Forze dell Ordine (in basso) Tavolo di coordinamento Verona, 6 febbraio

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20 Polizia di Stato Sezione Polizia Stradale di Verona Comandante Primo Dirigente Dott. Daniele Giocondi Polizia Stradale Sezione di Verona La pubblicazione di questo manuale vuole essere una collaudata guida per gli addetti ai lavori, di procedure e sistemi messi appunto grazie ad una intima collaborazione tra la Polizia Stradale di Verona, di cui ho l onore di essere il Dirigente provinciale, e il Dipartimento delle Dipendenze della ULSS 20 di Verona, diretto magistralmente dal dott. Giovanni Serpelloni, con il quale ho avuto il privilegio di collaborare ed al cui fi anco ho appreso molte nozioni utili e preziose per il mio lavoro. Il tutto nasce nel mese di luglio dell anno 2007 quando, in occasione di una seduta del tavolo della sicurezza presieduto dall Illustrissima Eccellenza Prefetto di Verona Italia Fortunati, costei ebbe a chiedere al sottoscritto la ragione e i motivi per cui i provvedimenti di sospensione della patente di guida emanati dalla Prefettura, attenessero solo in una misura minimale a denunce in stato di ebbrezza per uso di sostanze stupefacenti; il Prefetto, infatti, eccepiva come a fronte di lamentati, ingenti incrementi del fenomeno di assunzioni di stupefacenti, non se ne riscontrava analoga proiezione alle infrazioni elevate per le due tipologie di ebbrezze. La risposta che fornii al Prefetto Fortunati fu immediata ed assolutamente soddisfacente, essendo un problema che affl iggeva la Polizia Stradale da molti anni, peraltro alle prese con numerosi progetti testati nelle varie regioni d Italia e volti a rendere applicabile l art. 187 C.d.S., ma senza risultati signifi cativi. Chiarisco: mentre la guida in stato di ebbrezza da sostanze alcoliche, punito dall art. 186 C.d.S., è effi cacemente perseguibile da una qualsivoglia pattuglia dotata del noto etilometro, l art. 187 dello stesso Codice, che sanziona la guida in stato di ebbrezza da sostanze stupefacenti, è di diffi cile e articolata applicazione, non essendo in dotazione delle Forze dell Ordine uno strumento omologo dell etilometro. Non esistendo, quindi, il drogometro, la pattuglia si deve rivolgere 19

21 Progetto Drugs on street: no crash necessariamente ad un ospedale od a strutture sanitarie, perché il laboratorio d analisi dello stesso possa raccogliere la saliva e le urine e, se l utente lo consente, il sangue, per poterlo sottoporre alle prescritte analisi. Appare evidente come ciò comporti che: 1) la pattuglia debba abbandonare l itinerario e gli obbiettivi, trasportando a bordo del proprio veicolo il soggetto fermato per la distanza che esiste dal luogo del fermo a quello della struttura, distanza che può essere anche di alcuni chilometri; 2) la struttura debba essere dotata di un idoneo laboratorio con del personale che sia presente ed abilitato, sia per i prelievi che per l analisi, fornendo del loro esito valida documentazione. Poiché il manuale è rivolto agli addetti ai lavori, non elenco le ulteriori, numerose problematiche di cui ho fatto appena cenno, risparmiandole al lettore. Quanto riferito al Prefetto di Verona fu immediatamente recepito, condiviso e fatto oggetto di una successiva convocazione del tavolo della sicurezza, al quale venne invitato il dott. Serpelloni. Dalla seduta ne conseguì l affi damento al sottoscritto ed al dott. Serpelloni della ricerca e della messa a punto di una procedura effi cace per la risoluzione del problema de quo; dalla vivace e fattiva collaborazione che ne nacque, ne conseguì una meravigliosa intesa che diede subito i primi frutti, attraverso lo studio e la realizzazione di una strategia operativa che ha visto il sottoscritto con i suoi migliori collaboratori ed esperti nel settore dell applicazione delle norme del C.d.S., effettuare alcuni blitz notturni sulle strade di questa provincia, insieme ed a fi anco del dott. Serpelloni e dei suoi eccellenti collaboratori, quali medici, psichiatri, psicologi e tecnici. È bene precisare che il dispositivo, in tutti i suoi aspetti, ha avuto il bene placet della Procura della Repubblica di Verona, riguardando a fatti penalmente rilevanti, ad accertamenti e alla raccolta di mezzi di prova che richiedono l assoluto ed il naturale rispetto della legge, sia per la necessaria legittimità delle condotte degli operatori, sia, infi ne, per il buon fi ne dei procedimenti penali. Al termine della fase sperimentale, esitata con degli eccellenti risultati riferiti in dettaglio al Prefetto di Verona, questi disponeva che i servizi assumessero un profi lo routinario e che ad essi partecipassero tutte le Forze dell Ordine, pur sempre con l assistenza tecnico giuridica della Polizia Stradale che potesse fungere da fi ltro con il numeroso personale del Dipartimento delle Dipendenze che ha sempre fornito il proprio indispensabile supporto tecnico/scientifi co. L archetipo di un qualsiasi servizio prende, quindi, le mosse da una preliminare individuazione degli obiettivi e da un conoscitivo sopralluogo della zona dove si intende realizzarlo, pianifi cando a tavolino nell ambito di un opportuno e necessario briefi ng, il posizionamento delle strutture (tende, container... ), dei veicoli disponibili (camper e furgoni attrezzati, roulotte, ambulanze... ), delle pattuglie impiegate (personale, furgoni, automobili, veicoli da inseguimento... ) al fi ne di creare un vero e proprio percorso razionalmente individuato, collaudato anche in termini di sicurezza degli operatori tutti e degli utenti. Così la pattuglia di selezione degli utenti da fermare, applicando le nozioni possedute e frutto dell esperienza, provvede ad intimare l alt ad un veicolo interessante e ad identifi carne il conducente. 20

22 Progetto Drugs on street: no crash Dopo i preliminari controlli di rito, il soggetto sottoposto al controllo è sottoposto alla prova del precursore, apparecchio portatile simile ad un microfono all interno del quale il conducente soffi a. La tipologia di risposta del precursore, costituita dall accensione di luci signifi cative di diverso colore, costituisce un utile indicazione per la pattuglia. Vediamo le ipotesi che si possono considerare: I IPOTESI: il precursore dà risposta negativa (all alcol). Il soggetto viene affi dato al personale della ULSS che, dopo aver redatto una scheda di registrazione, lo sottopone al prelievo della saliva e delle urine al fi ne di verifi care se il conducente sia positivo agli stupefacenti. sub a): Ove anche questo test dia risposta negativa, l ipotetico sig. Rossi è riconsegnato nelle mani della Polizia Stradale che ne consente l allontanamento alla guida del proprio veicolo, dopo le eventuali contestazioni di altre commesse infrazioni. sub b): Nel caso in cui i test diano esito positivo, la procedura che attiva la ULSS è estremamente articolata e risolutiva, ma per questo rinvio alla premessa del dott. Serpelloni. Il IPOTESI: il precursore dà risposta positiva ma, non essendo questo di per sé suffi ciente per la verbalizzazione dell art. 186, il sig. Rossi è sottoposto alla prova dell etilometro. Ove questo fornisca il responso di positività oltre la soglia minima consentita, il personale procede alla contestazione. Subito dopo il conducente viene consegnato nelle mani del personale della ULSS 20 che procede: sub a): in caso le analisi della saliva e delle urine riscontrino un dato negativo ed il soggetto è riconsegnato nelle mani della Polizia Stradale, per la defi nizione del contesto dell art. 186 C.d.S. Viceversa. sub b): in caso di positività, si rimanda alla procedura di cui al punto sub b della I ipotesi. Per completezza di informazione e per rendere edotto il lettore della bontà di tali procedure, riporto i seguenti, signifi cativi dati. Nell anno 2007, la fl essione dei soli decessi da sinistro stradale è stata del - 20% a livello nazionale, a confronto con lo stesso periodo dell anno 2006; positiva conseguenza della legge n. 160 che ha introdotto un apparato sanzionatorio più severo. Nel solo Comune di Verona, focalizzando l analisi al secondo semestre dell anno 2007, corrispondente al periodo di realizzazione del progetto descritto, posto a confronto con l omogeneo periodo dell anno 2006, il calo dei morti è stato del - 30%! Quindi una ulteriore fl essione del -10% che non può che farsi risalire anche ai massicci servizi messi in campo in tutto quel periodo ed alla ricaduta mediatica conseguente. Sono molto soddisfatto del progetto a cui abbiamo dato un signifi cativo contributo e che ha visto un grande sforzo di tutti al raggiungimento dell obbiettivo indicato: più controlli = più sicurezza e meno morti sulle strade Polizia Stradale - Sezione di Verona Lung Adige Galtarossa, Verona (VR) Tel Fax

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24 Arma dei Carabinieri Comando Provinciale di Verona Colonnello Dott. Claudio Cogliano Comandante Provinciale dei Carabinieri di Verona L esercizio delle funzioni a tutela della sicurezza pubblica trova le sue più alte e concrete espressioni nell attività di controllo del territorio che rappresenta la principale forma di prevenzione in grado di incidere direttamente sulla soglia dell allarme sociale. L effettività di tale azione, coniugata opportunamente con il razionale impiego delle risorse disponibili, si rifl ette indubbiamente sulla percezione del rischio contribuendo in modo decisivo a rafforzare il senso di fi ducia nelle istituzioni. In tale contesto la vigilanza sulla circolazione stradale risulta essere un validissimo strumento per l assolvimento dei primari compiti istituzionali, connessi anche alla prevenzione e repressione dei reati. I controlli sulla circolazione stradale sono diventati ormai strumento fondamentale da parte delle forze dell ordine per poter avere una visione globale, concreta e dettagliata di quelli che possono essere i problemi di maggior rilievo del territorio in cui si opera. I servizi garantiscono un maggior risultato se vi è sinergia e coadiuvazione con le altre forze dell ordine e le altre branche della pubblica amministrazione inerenti soprattutto alla pubblica sanità, come si è potuto dimostrare con la stretta e utilissima collaborazione nel progetto Drugs on street, che ha visto l Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Verona cooperare con il Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 di Verona. Il lavoro svolto ha portato a risultati di rilievo grazie alla struttura di appoggio che la Sanità ha messo a disposizione, per mezzo della quale si è potuta svolgere una attività altrimenti di diffi cile attuazione e mettendo in mostra una realtà sociale fi no ad allora nascosta o comunque sottovalutata dalla comunità, quale forte uso di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti tra giovani mostrando principalmente una scarsa educazione stradale e senso civico di tutti coloro i quali si mettono alla guida sotto l effetto di queste sostanze sicuri del fatto di poter guidare ritenendosi estranei da ogni conseguenza. L obiettivo a cui si è tesi è la realizzazione di una profonda attività 23

25 Progetto Drugs on street: no crash preventiva come naturale conseguenza di una mirata ed incisiva azione di controllo tuttora in atto al fi ne di poter garantire in futuro continuativi e funzionali servizi mirati e fi nalizzati a contrastare il fenomeno, attuabili solamente con un sempre più costante ed indispensabile appoggio alla struttura del Dipartimento e agli operatori sanitari dei Comuni limitrofi appartenenti alla Provincia di Verona. Carabinieri - Comando Provinciale di Verona Via Salvo D Acquisto, Verona (VR) Tel Fax

26 Guardia di Finanza Comando Provinciale di Verona Comandante Col. Giuseppe Magliocco Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Verona Il dispositivo di contrasto al traffi co di stupefacenti posto in essere dalla Guardia di Finanza costituisce uno dei più complessi ed affi - dabili strumenti a disposizione dello Stato. Infatti, il Corpo può contare su un notevole apparato aeronavale per la sorveglianza delle vie marittime, sull azione di contrasto svolta dai Reparti preposti alla vigilanza dei confi ni terrestri dello Stato e da quelli operanti sul territorio, con la qualifi cata azione investigativa svolta dai Reparti specializzati: Gruppi Operativi Antidroga presso i capoluoghi di Regione e Sezioni Antidroga presso tutti i capoluoghi delle Province italiane. La Guardia di Finanza, nell azione di contrasto al fenomeno, impiega anche le unità cinofi le, composte da un conduttore ed un cane, specifi catamente addestrati. Spesso, le unità cinofi li del Corpo sono impiegate in collaborazione con le altre Forze di Polizia presenti sul territorio, in numerose azioni di servizio. Nel veronese, sono continuamente monitorati i luoghi ove maggiormente il traffi co può concretizzarsi: centri di aggregazione giovanile, zone particolarmente degradate e l Aeroporto di Verona - Villafranca, al fi ne di evitare che diventino un punto di riferimento per il traffi co di sostanze stupefacenti. Guardia di Finanza - Comando Provinciale di Verona Via Nicola Mazza, Verona (VR) Tel Fax

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28 Polizia Municipale Comune di Verona Comandante Dott. Luigi Altamura La funzione locale della polizia viene da molto lontano, dall esigenza di gestire la sicurezza e la quiete pubblica che le varie comunità territoriali hanno sempre avuto, per intervenire nelle controversie tra cittadini o proteggerli dai criminali. Per garantire una serena convivenza civile era necessario dotarsi di una fi gura vicina al cittadino, in grado di operare con profonda conoscenza del territorio: un tutore dell ordine con lo stesso codice (comportamentale, linguistico, culturale) di quei cittadini dei quali doveva risolvere i problemi. Con queste premesse sono nate tutte le Polizie Municipali d Italia, pur infl uenzate dalle particolarità locali o dalle diverse dominazioni straniere. Riforme più o meno recenti e la forte spinta al decentramento hanno attribuito ai Comuni sempre nuove competenze: i controlli edilizi, ambientali, commerciali e artigianali si sono così affi ancati ai tradizionali compiti di polizia stradale. La Polizia Municipale controlla ed interviene in tutte queste materie, e la circolazione stradale rappresenta solo una delle sue attività, tra l altro non la principale. Sulla strada i vigili sono in servizio ogni giorno, per rilevare incidenti e controllare veicoli o situazioni d ogni tipo. Un contesto particolare è stato il progetto Drugs on street, nel quale le pattuglie hanno potuto affrontare situazioni conosciute con nuovi strumenti: poter sottoporre alle prove gli automobilisti per verifi care se hanno assunto sostanze è una grande opportunità, visto che la Polizia ha strumenti veramente effi caci solo per combattere l abuso di alcol, l etilometro appunto. Posizionarsi all uscita dei locali dove i giovani si riuniscono e trascorrono le serate signifi ca aumentare la loro sensibilità su questo tema, informandoli e coinvolgendoli sulla necessità di adottare comportamenti consapevoli. Per quanto riguarda la Polizia Municipale, la disponibilità a ripetere questo tipo di esperienze non può che essere totale. Quando enti diversi collaborano, ciascuno affronta i problemi por- 27

29 Progetto Drugs on street: no crash tando le proprie professionalità e specifi cità, e già questo è un vantaggio che vale la collaborazione. Quando poi i controlli sono effi caci anche da un punto di vista prettamente operativo, non esiste più alcun dubbio. Polizia Municipale di Verona Via del Pontiere, 32/A Verona Tel Fax

30 Polizia Provinciale di Verona Comandante Dott. Davide Zeli Quest anno ricorre il decimo anniversario dell istituzione del Corpo di Polizia Provinciale di Verona, istituito il 28 maggio 1998 sulle basi del vecchio Corpo di Vigilanza A.V.I. (ambientale, venatoria, ittica) costituito negli anni 70. La Polizia Provinciale ha conosciuto nel corso degli ultimi anni, grazie all evoluzione del panorama normativo, un continuo ampliamento delle proprie competenze. Si sono aggiunte, infatti, a quelle storiche relative alla vigilanza sulla caccia e sulla pesca, anche la tutela della fl ora e della fauna inferiore, dei funghi, dell ambiente in senso lato (rifi uti, discariche, cave, ecc.), il controllo delle strutture agrituristiche, la complessa materia del Codice della Strada e, da ultimo, la sicurezza. Il Corpo di Polizia Provinciale svolge, pertanto, una serie composita e variegata di servizi che mirano, in estrema sintesi, alla prevenzione ed alla repressione delle infrazioni alle leggi e ai regolamenti riguardanti principalmente materie di competenza della Provincia. Nel marzo 2007, con decreto del Presidente della Provincia, il Corpo di Polizia Provinciale è stato scorporato dall Area servizi in campo ambientale e posto alle dirette dipendenze funzionali del Presidente, in adeguamento alle norme vigenti in materia e secondo quanto disposto dal Regolamento del Corpo. Tale scorporazione ha consentito al Servizio di Polizia Provinciale di avere l autonomia organizzativa da tempo auspicata alla luce delle delicate funzioni svolte e in virtù della atipicità della polizia locale nei confronti degli altri uffi ci dell ente. Attualmente il Corpo di Polizia Provinciale è composto da un Comandante e da 36 operatori, fra i quali un titolare della posizione organizzativa, un responsabile dell U.O. Contravvenzioni e Guardie Giurate, un coordinatore dell U.O. Progetto Sicurezza, 8 uffi ciali coordinatori di zona, 25 agenti di cui 7 assunti a tempo determinato e 1 in comando da altro ente. Il Servizio di Polizia Provinciale opera su un estensione territoriale di circa Kmq con una popolazione residente di circa abitanti. Le priorità indicate nel programma di governo della Provincia, sono volte ad incrementare le politiche relative alla sicurezza dei cittadini ed alla tutela del patrimonio ambientale. 29

31 Progetto Drugs on street: no crash Dal luglio 2007 il Corpo di Polizia Provinciale è impegnato attivamente a fi anco del Ministero dei Trasporti S.I.I.T. 3 Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino alto Adige, nella campagna di prevenzione sull abuso di alcol da parte degli utenti della strada. L iniziativa risponde ad un preciso obiettivo dell amministrazione provinciale rientrante nell ambito delle iniziative in ordine alla sicurezza ed al controllo del territorio, volute dall Assessore Provinciale alla Sicurezza, Giovanni Codognola. La campagna di sensibilizzazione ha portato il Corpo di Polizia Provinciale di Verona ad ottenere riconoscimenti positivi in termini di impatto comunicativo da parte dei principali siti internet dedicati alla sicurezza stradale. L adesione al progetto Drugs on street: no crash, sia pure in termini numerici limitati a causa della concomitanza dell iniziativa con altre attività di servizio, è la naturale prosecuzione delle iniziative volute dalla Provincia per la sicurezza stradale. A seguito dei primi importanti risultati conseguiti in termini di riduzione della mortalità stradale, l Amministrazione ha deciso di proseguire nelle iniziative di comunicazione e di prevenzione, potenziando l organico dedicato alla sicurezza ed implementando le strumentazioni tecnologiche del Corpo. Polizia Provinciale di Verona Via S. Maria Antica, Verona Tel Fax

32 Staff del Dipartimento delle Dipendenze Medici partecipanti al progetto Dott.ssa Donatella Bezzi, Medico Internista Dott. Oliviero Bosco, Medico Infettivologo Dott. Francesco Bricolo, Medico Psichiatra Dott. Giampaolo Brunetto, Medico Psichiatra Dott. Marco Faccio, Medico Psichiatra Dott.ssa Marina Malena, Medico Infettivologo Dott. Romualdo Mazzi, Medico Infettivologo Dott. Alberto Porta, Medico Psichiatra Personale infermieristico Erica Baccaglino, Infermiera Stefania De Rosa, Infermiera Sara Malesan, Tecnico laboratorio biomedico Bruna Mizzaro, Infermiera Anita Passilongo, Infermiera Antonio Russo, Infermiere Veronica Scolari, Infermiera Paola Verdari, Referente infermieristico Operatori Diana Candio, Sociologa Davide Filippini, Sociologo Marco Mozzoni, Filosofo Claudia Rimondo, Sociologa Operazione Verona, località Torricelle, 27 gennaio

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34 Parte generale Drugs on street

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36 Sostanze psicoattive, guida ed incidenti stradali Giovanni Serpelloni 1, Diana Candio 2, Claudia Rimondo 2 1 Direttore Dipartimento delle Dipendenze Azienda ULSS 20 Direttore Programma Regionale sulle Dipendenze - Regione del Veneto 2 Consulenti Programma Regionale sulle Dipendenze - Regione del Veneto Premesse Gli incidenti stradali rappresentano uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale, causa importante di morbilità e problemi sociali. Il numero di persone coinvolte ogni anno in incidenti mortali si aggira attorno a 1,2 milioni, oltre a 50 milioni quello delle persone ferite. L organizzazione Mondiale della Sanità prevede che, senza nuovi interventi ed iniziative, il tasso di mortalità e ferimento sia destinato a crescere del 65% tra il 2000 e il L entità e la gravità del fenomeno sono testimoniate dai rilevanti costi economici annui a livello mondiale stimati attorno ai 518 miliardi di dollari, 230,6 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti. Si tratta del valore economico del singolo soggetto, dei costi dovuti alla perdita di produttività, di risorse professionali e all impiego di risorse istituzionali per sopperire alle cure e all assistenza medica, costi di giustizia, danni materiali (WHO 2004). Tra i fattori che aumentano il rischio di incidentalità, una voce importante è rappresentata dalla guida sotto l effetto di sostanze psicoattive tra i conducenti, spesso associate all alcol. Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti dal National Institute on Drug Abuse (NIDA), il 30% degli studenti intervistati nelle scuole superiori ha dichiarato di aver guidato almeno una volta nelle ultime due settimane in stato di ebbrezza alcolica o sotto effetto di droghe, oppure di essere salito su un auto guidata da un conducente che si trovava in condizioni alterate (O Malley 2007). La prevalenza della guida in stato di ebbrezza varia da stato a stato, ma decenni di studi hanno dimostrato che un conducente ubriaco ha un rischio signifi cativamente più alto di essere coinvolto in un incidente stradale rispetto ad un conducente sobrio. A livello mondiale, nella maggior parte dei paesi ad alto reddito (Unione Europea, USA, Canada, ecc.), si stima che il 20% degli incidenti mortali è causato proprio dall alcol (WHO 2007). Alcuni dati Un trend positivo emerge invece dall Unione Europea, dove dal 2001 è stata intrapresa una politica volta a ridurre del 50% il numero di morti per incidenti stradali e salvare vite umane nel decennio , promuovendo interventi di tipo legislativo, di prevenzione ed educazione e rafforzamento dei controlli. Unione Europea 35

37 Progetto Drugs on street: no crash I risultati sono incoraggianti. Nel 2006 il calo osservato del numero dei morti è pari all 8%, sceso a rispetto ai decessi a causa di incidente stradale del La media europea nel 2006 è di 86 morti per milione di abitanti; i danni economici causati dagli incidenti stradali sono valutati attorno ai 200 miliardi di euro (2% del prodotto nazionale lordo europeo). Il principale killer sull asfalto continua ad essere l alcol, causa di un numero di morti che oscilla tra il 5% e il 30% a seconda dei Paesi (Commissione europea 2007, Sportello europeo 2007). In Italia si osserva un trend leggermente in crescita infatti, rispetto l anno precedente, nel 2006 il numero di morti per incidente stradale è cresciuto passando da agli attuali Nel periodo , si è registrato un trend negativo che segna la diminuzione del numero di incidenti (-7,2%), del numero di morti (-19,7%) e di feriti (-7,5%), in concomitanza con una crescita del parco veicolare (13,7%) e del volume di circolazione (19,9%). Tuttavia l Italia, con 95 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti, si colloca ancora al di sopra della media europea. Secondo le rilevazioni Istat riferite al 2006, su morti per incidente stradale, la fascia d età più colpita è quella compresa tra i anni (20,5%). Suddividendo la popolazione per classi d età, la più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali è quella anni, che paga il maggior tributo di vite (587 morti) e riporta il maggior numero di feriti (41.208). Il venerdì è il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti, il 15,4% del totale. Le frequenze più elevate di morti si osservano il sabato e la domenica, rispettivamente il 17,5% e il 17,7%, mentre il venerdì e il sabato si registra il numero maggiore di feriti, circa il 15%. Complessivamente, nel fi ne settimana avviene il 25,9% degli incidenti ed il 35,2% dei decessi. Durante la notte, nelle ore comprese tra le 21 e le 7 del mattino, si concentrano gli incidenti più pericolosi, con un tasso di mortalità doppio rispetto al mattino (4 morti ogni 100 incidenti a fronte di un valore medio sulle 24 ore di 2,4 morti ogni 100 incidenti). Gli incidenti del venerdì e del sabato rappresentano il 44,6% del totale degli incidenti notturni. Italia Sostanze psicoattive e guida Parlando di guida sotto l effetto di sostanze stupefacenti, è opportuno chiarire che le sostanze psicoattive sono quelle sostanze (legali ed illegali) in grado di interferire con le funzioni neuro-psichiche dell essere umano. Fanno parte di questa categoria le droghe (cannabis, cocaina, eroina, ecstasy, amfetamine, allucinogeni, ecc.), ma anche farmaci di diversa natura (sedativi, ipnotici) e le bevande alcoliche nelle varie forme e gradazioni (Serpelloni, Gerra 2003). Gli effetti delle sostanze psicoattive alterano il corretto funzionamento del Sistema Nervoso Centrale (SNC), compromettendo capacità di attenzione, di concentrazione ed adeguatezza di risposta ad un dato stimolo, che sono di fondamentale importanza in termini di sicurezza alla guida. L alcol, le droghe ed alcuni farmaci sono quindi in grado di compromettere in modo rilevante le performance alla guida. Esistono diversi studi epidemiologici ed evidenze sperimentali che dimostrano il coinvolgimento delle sostanze psicoattive nel determinismo di incidenti stradali. La valutazione dell abilità alla guida correlata all esposizione ad alcol, droghe e farmaci avviene tramite l ausilio di studi di interazione uomo-macchina che valutano le fun- Interferenze con le funzioni neuropsichiche 36

38 Sostanze psicoattive, guida ed incidenti stradali zioni neuropsico-motorie della persona. Tali studi avvengono mediante test svolti in laboratorio. L alcol è in assoluto la sostanza più frequentemente associata ad incidenti stradali e comportamenti a rischio, e causa disabilità alla guida con rischio di incidente correlato alla concentrazione ematica (grammi/litro). In corrispondenza di tassi alcolemici pari a 0,8 g/l, 1 g/l e 1,5 g/l, il rischio di incidente stradale aumenta rispettivamente di tre, dieci e quaranta volte. Gli effetti dell alcol alterano i processi di attenzione e lo stato di vigilanza, provocano disturbi visivi e una riduzione della visione laterale, rendono diffi coltosa la coordinazione dei movimenti e rallentano i tempi di reazione (Ferrara 2001). Tutte le sostanze psicoattive alterano la capacità di guida con tempi diversi rispetto al momento dell assunzione. Il grado di compromissione conseguente l assunzione di cannabis varia in relazione alla quantità di principio attivo assunto. I cannabinoidi compromettono l abilità di guida provocando defi cit di attenzione e dello stato di vigilanza, diffi coltà di coordinazione motoria e distorsioni percettive (Macchia 2006). Una particolare attenzione meritano gli psicostimolanti (cocaina, amfetamine e derivati) che rappresentano un fattore di rischio alla guida sottovalutato, a causa dell alterata percezione delle proprie capacità e dell incapacità di valutare i rischi connessi alla propria condotta (Ferrara 2000, Macchia 2006). Gli allucinogeni, siano essi di origine vegetale o di sintesi, agiscono invece alterando le funzioni neuro-psicomotorie, indipendentemente dalla quantità assunta. Infi ne gli effetti degli oppiacei si manifestano in relazione a diffi coltà di coordinamento, sonnolenza, modifi cazioni dell umore quali depressione ed euforia. Il rischio di condotte inadeguate alla guida e di incidenti stradali aumenta in caso di poliassunzione, ossia l uso associato e contemporaneo di più sostanze psicoattive. Si pensi, ad esempio, all uso associato di alcol, cocaina o cannabis, che ne amplifi ca e potenzia gli effetti. Sostanze alcoliche Sostanze stupefacenti Guida in stato psicofisico alterato A livello europeo, la risoluzione del Consiglio d Europa del 2003 per contrastare l impatto dell uso di sostanze psicoattive negli incidenti stradali, raccomanda un aumento dei controlli epidemiologici, lo scambio di informazioni sulle best practice e l adozione di misure appropriate per sanzionare i conducenti sotto l effetto di sostanze psicoattive. L Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze (OEDT), in occasione della pubblicazione della Relazione Annuale sull evoluzione del fenomeno della droga in Europa 2007, ha dedicato un approfondimento speciale all argomento dal titolo Drugs and Driving. I numerosi studi condotti per valutare la prevalenza d uso di droghe tra i conducenti si basano, principalmente, sui risultati degli esami tossicologici ed evidenziano come cannabis e benzodiazepine siano, dopo l alcol, le due principali sostanze psicoattive maggiormente utilizzate dai conducenti a livello europeo. Oltre all uso di droghe, emerge come fenomeno preoccupante l utilizzo non terapeutico di medicinali psicoattivi come sedativi ed antidepressivi. Un altro studio condotto in Scozia intervistando un campione rappresentativo di automobilisti, si è proposto di misurare la prevalenza di automobilisti che si metto- Unione Europea 37

39 Progetto Drugs on street: no crash no alla guida dopo aver consumato sostanze alcoliche, e di analizzare gli atteggiamenti che spingono a tale decisione. Le situazioni che gli intervistati hanno indicato, dove è maggiore la probabilità di guidare dopo aver bevuto, sono le serate del fi ne settimana. Numerose spiegazioni sono state fornite, soprattutto l incapacità di rendersi conto del proprio stato, di aver superato il limite legale consentito e di non essere in grado di guidare (Collins, 2008). Dall analisi dei dati disponibili relativi agli incidenti stradali del 2006, emerge come il controllo della guida in stato psicofi sico alterato rappresenti una delle priorità su cui concentrare le azioni di sicurezza stradale. Secondo i dati riferiti al 2006, in Italia gli incidenti imputabili ad uno stato psico-fi - sico alterato del conducente alla guida, ovvero ebbrezza, malore, sonno, sostanze stupefacenti, sono riconducibili nel 71% dei casi a stato di ebbrezza, e nel 7,2% dei casi all assunzione di sostanze stupefacenti, anche se è verosimile supporre che questo dato sia sottostimato, soprattutto a causa del ridotto numero di controlli effettuati in questa direzione. Tra le cause di incidente stradale che si riscontrano maggiormente nelle ore notturne, oltre alla velocità e al sonno, si trova l assunzione di alcol e droghe. Considerato, inoltre, che il consumo di sostanze appare sempre più diffuso, e che i giovani sono sempre più esposti a tale rischio, il controllo e l accertamento di comportamenti di guida a rischio per effetto di sostanze risultano, di conseguenza, sempre più necessari. Italia Il progetto Drugs on street: no crash Recenti studi e ricerche, tra cui il Progetto Icaro, una campagna di sicurezza stradale promossa dal Ministero dell Interno, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell Istruzione e con il sostegno dell Unicef, si rivolgono specifi catamente ai giovani per promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole del codice stradale. Tali indagini confermano che i giovani esaminati tendono ad adottare comportamenti volti alla ricerca costante di sensazioni ed emozioni forti, mostrando livelli di aggressività, manifestata anche durante la guida, attenendosi a due convinzioni. Con la prima pensano che il Codice della Strada non sia un sistema che garantisce i diritti di tutti i guidatori, bensì un sistema di vincoli che riduce la viabilità e la scorrevolezza del traffi co. Percepiscono gli aspetti sanzionatori ma non li mettono in relazione alla propria sicurezza. La seconda convinzione si riferisce all analisi delle cause degli incidenti stradali che non attribuiscono direttamente al comportamento del conducente ma ad eventi casuali, imprevedibili o legati solo alle responsabilità altrui. Essi vedono la messa in atto di comportamenti di sicurezza come sostanzialmente inutile perché questa non abbasserebbe la probabilità di incidenti. I numeri sopra riportati relativamente agli incidenti stradali, ai morti e ai feriti causati dalla guida in stato psico-fi sico alterato, evidenziano che le variabili psicologiche e le caratteristiche individuali del conducente possono confi gurarsi come fattori di esposizione al rischio di incidente stradale. Ogni volta che un guidatore giovane si pone alla guida di un veicolo in condizioni alterate mette in atto imprudenze, rafforzando la convinzione di essere immune da qualunque rischio. Progetto Icaro, Ministero dell Interno Origine del progetto Drugs on street: no crash 38

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