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1 Le verifiche periodiche del collegio sindacale 1 M I L A N O, 1 A P R I L E D O T T. D A N I E L E B E R N A R D I, B E R N A R D I & A S S O C I A T I

2 DOVERI (ART COD. CIV.) 2 Il collegio sindacale vigila sull osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul concreto funzionamento

3 DOVERI DI VIGILANZA 3 In sostanza il collegio sindacale è tenuto ad un CONTROLLO DI LEGITTIMITA sul rispetto formale e sostanziale di norme di legge, regolamenti, statuto, ad un CONTROLLO DI MERITO finalizzato ad accertare che non siano compiute operazioni non giustificabili in relazione all oggetto sociale e comunque tali da danneggiare la società.

4 OSSERVANZA DELLA LEGGE E DELLO STATUTO 4 Si tratta di una vigilanza che riguarda: - il rispetto delle norme statutarie; - il rispetto delle norme legislative e regolamentari che disciplinano il funzionamento della società; - i rapporti della società con gli organismi istituzionali; - il rispetto di tutte le disposizioni normative che disciplinano lo specifico settore di attività

5 CONTROLLO DI LEGITTIMITA 5 Il controllo di legittimità comprende anche il controllo PROCEDURALE inteso quale controllo circa il rispetto delle norme procedurali richieste dalla legge e dallo statuto per la corretta costituzione e il corretto funzionamento degli organi sociali.

6 IN PARTICOLARE (a titolo esemplificativo): 6 ó Rispetto dell obbligo di deposito preventivo di documentazione inerente l adunanza (es. deposito del bilancio per la delibera di approvazione); ó Avvenuta iscrizione di determinati atti presso il Registro delle Imprese, ove richiesta; ó Formalità di convocazione; ó Diritto di partecipazione dei singoli convenuti; ó Modalità di partecipazione; ó Raggiungimento del quorum costitutivo; ó Conformità degli argomenti trattati all ordine del giorno indicato nell avviso di convocazione; ó Modalità di votazione.

7 OSSERVANZA DELLA LEGGE E DELLO STATUTO 7 Tra i controlli formali è compreso anche il CONTROLLO SUI LIBRI E REGISTRI OBBLIGATORI imposti dalla normativa civilistica, dalle disposizioni fiscali e del lavoro, da altre disposizioni di norme speciali.

8 CONTROLLO LIBRI E REGISTRI OBBLIGATORI 8 Al momento del primo insediamento il collegio sindacale deve verificare: ó L esistenza presso la società di tutti i libri e registri obbligatori; ó La tempestività e la regolarità delle vidimazioni, ove richieste; ó L assolvimento delle tasse dovute. Nel corso del mandato il collegio sindacale deve verificare: - l aggiornamento dei libri e registri e la tempestività del medesimo nel rispetto dei termini di legge; - Il contenuto di quanto riportato sui singoli verbali rispetto al contenuto minimo imposto dalla normativa.

9 VIGILANZA SULL OSSERVANZA DI LEGGE E STATUTO ó Modalità di esercizio della vigilanza (1 di 2) La vigilanza viene esercitata attraverso: 9 rilevazione dell esistenza di un appropriata struttura organizzativa della società che consenta il rispetto delle norme ed esecuzione degli adempimenti da esse previsti acquisizione delle informazioni in merito dal revisore, per gli aspetti di sua competenza partecipazione alle riunioni degli organi societari rapporti con gli amministratori obbligo di riunione almeno ogni 90 gg. ai sensi dell art c.c.

10 VIGILANZA SULL OSSERVANZA DI LEGGE E STATUTO 10 ó Modalità di esercizio della vigilanza (2 di 2) La vigilanza viene esercitata attraverso: se, a seguito dell attività di vigilanza, della partecipazione alle riunioni degli organi societari, ovvero sulla base delle informazioni ricevute dagli amministratori, dal revisore o dai preposti al controllo interno, il collegio sindacale riscontri delle significative irregolarità, dovrà comunicarle agli amministratori, informando anche l assemblea dei soci (se del caso) le irregolarità saranno segnalate anche al revisore nei casi più gravi, le irregolarità saranno oggetto di denuncia al Tribunale ai sensi dell ultimo comma dell art c.c.

11 VIGILANZA SULL OSSERVANZA DI LEGGE E STATUTO 11 ó Significatività delle irregolarità la significatività deve essere valutata con riferimento: all incidenza delle irregolarità sul corretto funzionamento degli organi della società alle cause che le hanno determinate all entità delle perdite che ne possono conseguire Devono sempre ritenersi significative le irregolarità che costituiscono violazioni di norme penali

12 VIGILANZA SUI PRINCIPI DI CORRETTA AMMINISTRAZIONE 12 Si tratta di un controllo complessivo e generale dell amministrazione finalizzato ad appurare il costante perseguimento dell interesse della società, l assenza di comportamenti imprudenti. L attività del sindaco deve concentrarsi: - Sul processo decisionale degli amministratori; - Sugli atti di gestione in generale e sulle delibere degli organi di gestione; - Sul grado di assunzione dei rischi di impresa.

13 VIGILANZA SUI PRINCIPI DI CORRETTA AMMINISTRAZIONE 13 ó Contenuto della vigilanza Al collegio sindacale non compete un controllo di merito sull opportunità e la convenienza delle scelte di gestione degli amministratori, bensì l approfondimento degli aspetti di legittimità delle scelte stesse Tale vigilanza si sostanzia nella verifica della conformità delle scelte di gestione ai generali criteri di razionalità economica posti dall economia aziendale, senza mai sindacare sull opportunità gestionale della scelta Il collegio sindacale verifica che gli amministratori non abbiano trascurato di assumere sufficienti informazioni in merito alle operazioni che intendono realizzare e posto in essere tutte le cautele e verifiche preventive normalmente richieste per la scelta di quel tipo, operata in quelle circostanze e modalità I sindaci devono avere cognizione del procedimento decisionale degli amministratori e non effettuare la verifica della bontà e convenienza dell operazione

14 VIGILANZA SUI PRINCIPI DI CORRETTA AMMINISTRAZIONE 14 ó Contenuto della vigilanza I sindaci dovranno accertare che gli amministratori non compiano operazioni: estranee all oggetto sociale in conflitto di interessi con la società manifestamente imprudenti o azzardate che possano compromettere l integrità del patrimonio sociale palesemente pregiudizievoli ed in grado di porre in dubbio la continuità aziendale volte a sopprimere o modificare i diritti attribuiti dalla legge o dallo statuto ai singoli soci in contrasto con le deliberazioni assunte dall assemblea, dal consiglio di amministrazione o dal comitato esecutivo

15 VIGILANZA SUI PRINCIPI DI CORRETTA AMMINISTRAZIONE 15 ó Casi esemplificativi degni di considerazione nell esercizio della vigilanza sui principi di corretta amministrazione programmi di investimenti non coerenti concessioni di garanzie a terzi in misura eccessiva programmi di forte disinvestimento a prezzi non remunerativi esistenza di perdurante e rilevante squilibrio di tesoreria effettuazioni di operazioni con società situate in paesi a fiscalità agevolata operazioni con controparti non indipendenti; vendite concentrate in un numero limitato di clienti assenza di procedure per la valutazione del fido a clienti Rinvio alla slide 31

16 VIGILANZA SUI PRINCIPI DI CORRETTA AMMINISTRAZIONE 16 ó Modalità di esercizio della vigilanza Obbligo di riunione almeno ogni 90 gg. ai sensi dell art c.c. Tale attività di vigilanza potrà essere svolta in concomitanza agli altri obblighi di controllo imposti al collegio ed in particolare partecipando alle riunioni dell organo amministrativo e utilizzando informazioni e elementi anche raccolti da terzi Qualora il collegio sindacale riscontri il mancato rispetto dei principi di corretta amministrazione, deve: dapprima chiedere agli amministratori chiarimenti sul loro operato se i chiarimenti degli amministratori non sono convincenti, segnalare l operato degli amministratori al comitato esecutivo o al consiglio di amministrazione (se esistenti) o all assemblea dei soci (il collegio sindacale potrà richiedere direttamente la convocazione di tali organi)

17 OBIETTIVI ATTIVITA DI VIGILANZA Accertamento del comportamento degli amministratori ai quali è richiesto di agire con la diligenza propria dell incarico ricevuto; 2. Controllo che la struttura organizzativa sia idonea a soddisfare la richiesta che le operazioni da intraprendere determinano; 3. Verifica circa la consistenza del patrimonio e delle risorse aziendali al fine di accertare che siano sufficienti per il finanziamento delle operazioni; 4. Verifica che il grado di indebitamento sia compatibile con la capacità aziendale.

18 VIGILANZA SULLA CONTINUITA AZIENDALE 18 L organo di controllo nell ambito della propria attività di vigilanza deve attivare tempestivamente le azioni volte a salvaguardare la CONTINUITA AZIENDALE => CAPACITA DI PROSEGUIRE NEL TEMPO L ATTIVITA ECONOMICA A TUTELA DELLE DIVERSE CATEGORIE DI SOGGETTI PORTATORI DI INTERESSI : soci, finanziatori, creditori, dipendenti, clienti.

19 VIGILANZA SULLA CONTINUITA AZIENDALE 19 L attività di vigilanza sull esistenza del presupposto di continuità aziendale viene essenzialmente svolta nell ambito della vigilanza sulla gestione e nel corso dei controlli periodici, che devono essere articolati in modo da permettere una chiara comprensione dell andamento della gestione, dei rischi o dei problemi attinenti l azienda e delle procedure messe in atto dagli amministratori per farvi fronte.

20 VIGILANZA SULLA CONTINUITA AZIENDALE 20 In particolare dubbi sulla continuità aziendale possono essere suggeriti da indicatori gestionali, finanziari e societari inseriti in un apposita check list. Esempi : INDICATORI GESTIONALI - dimissioni cda; - Perdita dirigenti chiave senza sostituzione; - Perdita di mercati fondamentali, clienti primari, fornitori importanti; - Blocco durevole stabilimenti di produzione; - Consistenti perdite operative e cash flow negativi

21 VIGILANZA SULLA CONTINUITA AZIENDALE INDICATORI FINANZIARI - Situazione di deficit patrimoniale p ccn negativi; - Importanti squilibri nella struttura finanziaria; - Elevato indebitamento nei confronti di enti creditizi - Comunicazione di revoca fidi bancari - -. INDICATORI SOCIETARI - capitale ridotto al di sotto dei minimi legali; - Conflitti tra i soci; - Reiterata inattività assemblea - Sopravvenuta mancanza dei requisiti per il mantenimento delle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dell attività sociale 21

22 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 22 ó Ottenere dalla Direzione le informazioni relative a tutte le parti correlate e controllarne completezza e attendibilità; ó Verificare che per tutte le operazioni con i soggetti identificati come parti correlate sia richiesto un adeguato livello autorizzativo; ó Nel corso dell attività di controllo fare attenzione a: - Operazioni con condizioni finanziarie non standard; - Operazioni atipiche; - Operazioni contabilizzate in modo anomalo; - Operazioni prive di corrispettivo o con corrispettivi sproporzionati. TALI RAPPORTI POTREBBERO PERMETTERE UNA SIGNIFICATIVA INFLUENZA IN MERITO ALLE DECISIONI FINANZIARIE E OPERATIVE O CONSENTIRE OPERAZIONI FUORI DAI PARAMETRI DI MERCATO. Rinvio alla slide 31,40,41,42 e 43

23 OPERAZIONI ATIPICHE - INUSUALI 23 Sono quelle operazioni che in relazione al loro oggetto o alla loro natura sono estranee alla gestione ordinaria della società e quelle che presentano particolari elementi di criticità connessi alle loro caratteristiche e ai rischi inerenti alla natura della controparte o al tempo del loro compimento. Rinvio alla slide 31,40,41,42 e 43

24 OPERAZIONI ATIPICHE - INUSUALI 24 L ATTIVITA DEL COLLEGIO SINDACALE DEVE CONSISTERE NELLA VALUTAZIONE CIRCA LA LORO CONGRUITA E RISPONDENZA ALL INTERESSE DELLA SOCIETA.

25 Adeguatezza sistema organizzativo, amministrativo e contabile Esempio dei contenuti fondamentali previsti nel documento dell Alta Direzione di autovalutazione del sistema di controllo interno 25 Aspetti pertinenti l identificazione e gestione degli obiettivi aziendali e dei rischi ad essi connessi. ó Definizione della missione e dei valori aziendali, degli obiettivi ritenuti fondamentali per il successo aziendale e delle strategie di breve, medio e lungo periodo per perseguirli. ó Definizione di budget e piani coerenti con la missione, gli obiettivi, le strategie. ó Accertamento della coerenza interna di obiettivi, strategie, piani e budget e della coerenza con i rischi individuati. ó Identificazione dei rischi di fonte esterna rilevanti per l attività dell impresa (ciclo e congiuntura economica, mercati di approvvigionamento, mercati di sbocco, finanza, tecnologia ed innovazione, politica e regolamentazioni, fattori ecologici ed ambientali, ecc.). ó Identificazione dei rischi di fonte interna rilevanti per l attività dell impresa (risorse umane e relazioni industriali, logistica, sistemi informativi, risorse finanziarie, produzione, ecc.).

26 26 ó Per ogni rischio individuato, quantificazione della rilevanza per l attività dell impresa e della sua probabilità, definizione delle misure atte a prevenirlo / a gestirlo e delle conseguenti risorse necessarie. ó Esistenza di meccanismi aziendali per aggiornare costantemente l identificazione dei rischi, alla luce dei mutamenti interni ed esterni. ó Esistenza di procedure di controllo per accertare in generale i risultati conseguiti da ciascuna area operativa. ó Esistenza di un sistema di monitoraggio costante del rispetto delle procedure, con segnalazione al livello gerarchico pertinente delle carenze riscontrate. Modello classificazione rischi (esemplificativo) vedere allegato

27 Aspetti pertinenti ambiente di controllo 27 ó Esistenza di regole codificate di etica aziendale circa i comportamenti da seguire all interno della gerarchia aziendale, nei confronti dei terzi in rapporto con l impresa. ó Coinvolgimento dell intera struttura aziendale nello scoraggiare i comportamenti devianti. ó Regole interne per garantire che le diverse mansioni e funzioni aziendali siano affidate a soggetti competenti ed adeguatamente addestrati. ó Adeguamento a Codici di Autodisciplina. ó Regole interne per garantire che informazioni e fatti interni rilevanti siano portati alla attenzione del vertice aziendale. ó Grado di strutturazione dei rapporti gerarchici. ó Adeguatezza degli organici, politiche e comportamenti in tema di assunzioni, formazione, avanzamenti e incentivazione del personale.

28 Aspetti pertinenti il flusso informativo aziendale 28 ó Esistenza di reporting e/o di procedure funzionanti ed efficienti di raccolta, organizzazione e consuntivazione delle informazioni relative ai fatti aziendali e procedure di aggiornamento dei vertici aziendali. ó Esistenza di punti di controllo sull affidabilità delle informazioni e monitoraggio sulla loro operatività. ó Esistenza di procedure di raccolta delle informazioni esterne rilevanti per la definizione e l aggiornamento dei profili di rischio. ó Esistenza di procedure di distribuzione delle informazioni all interno ed all esterno dell impresa. ó Esistenza di canali diretti di accesso all Alta Direzione o al Comitato per il Controllo Interno da parte dei soggetti che effettuano l attività di monitoraggio sul sistema di controllo interno (es.: collegio sindacale, società di revisione, Internal Auditing, controllo di gestione).

29 CONCLUSIONI 29 ó Valutazione sulla capacità del sistema di controllo interno aziendale di conseguire gli obiettivi di economicità, affidabilità delle informazioni, conformità alle norme, fronteggiando i rischi aziendali (verifica dell autovalutazione della direzione). ó Identificazione dei rischi non sufficientemente fronteggiati alla luce della loro probabilità di manifestarsi, della loro rilevanza e dell analisi costi/benefici delle eventuali misure correttive. ó Identificazione dei punti di debolezza e delle azioni pianificate per il loro superamento.

30 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE ACQUISIZIONE DELLE INFORMAZIONI 30 A seguito di indagine, verifica e ispezione Attraverso dati e notizie acquisite da terzi e dagli organi di vigilanza delle partecipate Attraverso dati e notizie raccolte da dipendenti Attraverso dati e notizie raccolte dagli amministratori (rapporti con organo amministrativo) Partecipando (dovere) alle adunanze degli organi sociali Attraverso i rapporti da intrattenere con il soggetto incaricato del controllo contabile

31 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 31 Esempio di informazioni da acquisire dagli organi sociali (direzione) nel corso della verifica. A titolo puramente indicativo: ó ó ó ó ó ó ó ó ó ó ó ó ó ó ó - cambiamenti significativi nella struttura organizzativa; - operazioni di entità particolarmente significativa o caratterizzate da particolare rischiosità, incluse le voci anomale o a carattere eccezionale menzionate nel precedente punto; - informazioni circa i motivi di significativi scostamenti nei conti patrimoniali e nei conti di ricavi, costi e spese, rilevati dalla comparazione di cui al precedente punto; - contratti stipulati dalla società di eccezionale rilevanza o per operazioni di carattere straordinario; - acquisizioni, cessioni, o liquidazioni di significative attività, già verificatesi o previste, e relativo trattamento contabile; - modifiche nella struttura del capitale sociale e negli impegni obbligazionari; - cambiamenti nel trattamento contabile di operazioni aziendali o nei criteri di valutazione; - rettifiche contabili di entità significativa già rilevate o previste; - introduzione di nuovi prodotti e servizi e abbandono di linee di prodotto già esistenti; - andamento del portafoglio ordini o dei contratti da cui scaturiscono ricavi per la società; fluttuazioni nel volume d'affari; - impegni significativi assunti nel periodo, oltre a quelli derivanti dalla normale attività aziendale; - passività potenziali; nuovi procedimenti legali e sviluppi in quelli precedenti; - cambiamenti nella situazione finanziaria della società, nuovi prestiti, garanzie ricevute o concesse, eventuali difficoltà nell'ottenimento del credito o nel far fronte agli impegni assunti; - cause di perdite sostenute o previste, eventuale perdita di fasce di mercato, di clienti o di fornitori importanti per i quali vi è difficoltà di sostituzione, di importanti livelli della direzione aziendale; - operazioni significative con parti correlate

32 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE ACQUISIZIONE TRAMITE DATI E NOTIZIE RACCOLTE DAGLI AMMINISTRATORI 32 Le informazione richieste: riguardano in particolare: l attività svolta dalla società le operazioni di maggior rilievo (anche delle controllate) le operazioni in cui un amministratore abbia un interesse per conto proprio o di terzi (2391 per S.p.a., 2475 ter nelle S.r.l.) potranno essere ottenute in forma: scritta verbale in ogni caso dovranno sempre essere oggetto di verbalizzazione da parte del collegio. Se sono rilasciate verbalmente, il collegio notificherà il proprio verbale agli amministratori (rinvio all art cod. civ.).

33 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 33 ACQUISIZIONE TRAMITE RAPPORTI CON IL SOGGETTO INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE ó Il collegio ha rapporti «istituzionali» con il soggetto incaricato del controllo contabile in quanto: partecipa alla nomina e revoca dello stesso (art quater cod. civ.) attua un reciproco scambio di informazioni (art septies cod. civ.)

34 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 34 ACQUISIZIONE TRAMITE RAPPORTI CON IL SOGGETTO INCARICATO DEL CONTROLLO Il collegio sindacale dovrà organizzare il rapporto con il soggetto incaricato del controllo contabile, concordando con lo stesso tempi e modalità per lo scambio delle informazioni rilevanti per l espletamento dei reciproci incarichi. Salvo casi specifici che richiedano incontri più frequenti, è opportuno che il collegio sindacale: incontri il soggetto incaricato del controllo contabile (o i suoi responsabili se il soggetto è una Società di revisione) con periodicità trimestrale prefissare un calendario annuale di tali incontri

35 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 35 ACQUISIZIONE TRAMITE RAPPORTI CON IL SOGGETTO INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE Ogni riunione deve essere oggetto di specifica verbalizzazione nella quale si evidenziano: i dati e le informazioni ricevuti dal soggetto incaricato del controllo contabile i dati e le informazioni comunicati al soggetto incaricato del controllo contabile l inesistenza di dati e informazioni specificatamente richiesti al soggetto incaricato del controllo contabile, cui non sia seguita la dovuta comunicazione la mancanza di comunicazioni da parte del soggetto incaricato del controllo contabile

36 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 36 TRAMITE RAPPORTI CON IL SOGGETTO ACQUISIZIONE INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE I dati e le informazioni oggetto di reciproco scambio sono: tutti quelli ritenuti rilevanti, opportuni o utili per lo svolgimento dell attività di vigilanza; tutti quelli derivanti dalle verifiche del soggetto incaricato del controllo contabile in ordine: all osservanza della legge e dell atto costitutivo alla struttura organizzativa e al sistema di controllo interno alla continuità aziendale al sistema amministrativo contabile alla regolare tenuta della contabilità e corretta rilevazione dei fatti di gestione tutte le comunicazioni e richieste scritte e verbali del soggetto incaricato del controllo contabile agli Amministratori e dirigenti l esistenza di fatti censurabili rilevati dal soggetto incaricato del controllo contabile

37 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 37 ACQUISIZIONE TRAMITE RAPPORTI CON IL SOGGETTO INCARICATO DEL CONTROLLO CONTABILE In occasione delle fasi conclusive di verifica del bilancio, il soggetto incaricato del controllo contabile fornisce al collegio sindacale: la comunicazione del piano di revisione applicato e delle procedure svolte le notizie in ordine a problematiche relative al bilancio il contenuto delle relazioni che intende emettere

38 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 38 ó Indicazioni da fornire nel libro DEL Collegio Sindacale Per ciascuna verifica periodica dovranno riportare nel libro del CS le seguenti informazioni: 1) il periodo in cui la verifica è stata effettuata; 2) la descrizione sintetica di tutti gli accertamenti svolti; 3) le eventuali procedure particolari di verifica che siano state ritenute necessarie e le motivazioni della loro applicazione; 4) i fatti emersi che rivestono una significativa rilevanza, fornendo appropriati commenti; 5) i problemi emersi dalla verifica e le relative comunicazioni indirizzate alla società di revisione dal Collegio Sindacale, al Consiglio d'amministrazione e alla Direzione della società; 6) i nominativi e la qualifica delle persone che hanno partecipato alle verifiche.

39 ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE 39 ó A completamento dell'ultima verifica del periodo (perché possono durare più giorni), il CS dovrà riportare nel libro una conclusione riassuntiva dei controlli svolti del seguente tenore: ó 1. Nessuna irregolarità rilevata nel corso delle verifiche ó Diamo atto che dalle verifiche svolte non sono emersi fatti, irregolarità o fatti censurabili ó 2. Accertata la presenza di irregolarità non tempestivamente sanate ó Diamo atto che dalle verifiche svolte sono emersi i seguenti fatti e/o irregolarità che sono state portate all'attenzione di... (elencare) per le opportune azioni di competenza.

40 Appendice ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE Dati analitici (esempi delle notizie da acquisire) Operazioni atipiche ed inusuali: a)soggetti coinvolti, b)ammontare dell operazione, c)valutazione degli effetti sul C/E e sulla situazione finanziaria, d)modalità di assunzione della delibera, esercizio delle deleghe, e)esistenza di garanzie, accordi collaterali, f) artt. c.c. (rispetto) relativamente in particolare alla materia del conflitto di interessi, e)valutazioni del collegio circa la loro congruità e rispondenza all interesse sociale 40 (Fonte CONSOB, comunicazione /2001 e successivi aggiornamenti), scheda riepilogativa attività di controllo)

41 Appendice ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE Dati analitici (esempi delle notizie da acquisire) Operazioni atipiche ed inusuali con parti correlate: a)soggetti coinvolti, b)ammontare dell operazione, c)valutazione degli effetti sul C/E e sulla situazione finanziaria, d)modalità di assunzione della delibera, esercizio delle deleghe, e)esistenza di garanzie, accordi collaterali, f) artt. c.c. (rispetto) relativamente in particolare alla materia del conflitto di interessi, e)valutazioni del collegio circa la loro congruità e rispondenza all interesse sociale 41 (Fonte CONSOB, comunicazione /2001 e successivi aggiornamenti), scheda riepilogativa attività di controllo)

42 Appendice ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE re) Dati analitici (esempi delle notizie da acquisire) 42 Operazioni rilevanti sotto il profilo economico, finanziario e patrimoniale: a)soggetti coinvolti, b)ammontare dell operazione, c)valutazione degli effetti sul C/E e sulla situazione finanziaria, d)modalità di assunzione della delibera, esercizio delle deleghe, e)esistenza di garanzie, accordi collaterali, f) artt. c.c. (rispetto) relativamente in particolare alla materia del conflitto di interessi, e)valutazioni del collegio circa la loro congruità e rispondenza all interesse sociale (Fonte CONSOB, comunicazione /2001 e successivi aggiornamenti), scheda riepilogativa attività di controllo)

43 Appendice ESERCIZIO DEI POTERI DEL COLLEGIO SINDACALE, VERIFICHE PERIODICHE Dati analitici (esempi delle notizie da acquisire) Operazioni atipiche ed inusuali, con parti correlate, rilevanti sotto il profilo economico, patrimoniale e finanziario: 43 Valutazioni del collegio circa la loro congruità e rispondenza all interesse sociale IL COLLEGIO SINDACALE HA VALUTATO POSITIVAMENTE LA RISPONDENZA ALL INTERESSE SOCIALE DI TUTTE LE OPERAZIONE ELENCATE? SE NO, INDICAZIONE DEI MOTIVI E FORMULAZIONE DI SPECIFICHE OSSERVAZIONI (Fonte CONSOB, comunicazione /2001 e successivi aggiornamenti), scheda riepilogativa attività di controllo)

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