LA FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA A KM ZERO: L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ADRARA S. ROCCO

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1 LA FILIERA BOSCO-LEGNO-ENERGIA A KM ZERO: L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ADRARA S. ROCCO Relazione del Sindaco di Adrara San Rocco al convegno Factor20 Risorse locali per obiettivi globali: le piccole reti di calore a biomassa., 16 luglio 2013 Milano Buona giornata a tutti sono Alfredo Mossali Sindaco di Adrara San Rocco in Provincia di Bergamo e sono a relazionarvi sul nostro impianto a biomasse con teletrasmissione del calore realizzato in attuazione della FILIERA CORTA BOSCO LEGNO ENERGIA. Adrara San Rocco è un paese di 857 abitanti posto su una superficie di 9,5 km² dei quali 7 km² di bosco, 1,5 km² di aree prative ed 1 urbanizzate, il torrente Guerna, attraversa il territorio Comunale in tutta la sua lunghezza. La vita del paese scorre per secoli intorno alle attività agricole e boschive. Legna, carbone, pascoli e cura delle aree prative, con allevamento del bestiame e rigogliose coltivazioni sui terrazzamenti, caratterizzavano l economia del nostro territorio che, grazie a queste attività, era presidiato e curato sotto l aspetto idrogeologico, idraulico/forestale ed ambientale. Da circa 60 anni gli stili di vita sono progressivamente cambiati e l ambiente boschivo ed agricolo è stato abbandonato, 7 km² su 9 sono stati lasciati a se stessi, per cui sia il bosco ceduo, che l alto fusto, che il resinoso sono in grave dissesto e mettono a rischio la stabilità del territorio. L Amministrazione Comunale da sola non riesce ad intervenire, fino a quando circa 15 anni fa con il sostegno determinante della Comunità Montana del Monte Bronzone e Basso Sebino, iniziano le prime azioni di manutenzione boschiva sulle particelle ad alto fusto, in attuazione del Piano di Assestamento Forestale, con il sostegno finanziario di provvedimenti di settore. Finalmente con il Piano di Sviluppo Locale 2007/2013, che discende dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia, Adrara San Rocco coglie l'opportunità messa a disposizione dal GAL 4 Comunità, in ordine alla possibilità di realizzare una centrale termica alimentata a cippato forestale inserita all'interno di una filiera corta BOSCO/LEGNO/ENERGIA. L a strategia si basa su linee precise CULTURA AMBIENTALE MANUTENZIONE BOSCHIVA-ESBOSCO E CIPPATURA DEL LEGNAME PRODUZIONE E TELETRASMISSIONE DEL CALORE. Il disegno è chiaro, l'intervento di manutenzione o taglio boschivo toccherà tutti i boschi del Comune con interventi della dimensione media di 5 ha anno e con 1/3

2 l'estrazione di circa 8000 q.li anno di legna, dei quali 1500 q.li verranno usati per l'alimentazione della caldaia e 6500 q.li venduti, secondo questo piano in 40 anni tutto il bosco pubblico verrà rinnovato. Il legname di buona qualità viene esboscato in stanghe, accatastato, essiccato e portato in tre appositi piazzali già allestiti, uno in paese in prossimità della caldaia e due in montagna in mezzi ai boschi, dove con uno spaccalegna ed una cippatrice con braccio meccanico di proprietà Comunale possiamo produrre oltre 50 q.li/h di cippato, questo viene immediatamente trasportato e scaricato nel silos di alimentazione della caldaia, l'operazione si ripete mediamente ogni 40 giorni per avere sempre materiale fresco e non avere fermentazioni e maleodoranze fastidiose per i residenti a partire dalle scuole Elementari e Materna. L'impianto di proprietà Comunale, che ha una potenza di 400 kw è in funzione da più di un anno e riscalda circa 1400 m³ spegnendo n 8 caldaie delle quali 7 a gas metano ed 1 a gasolio. Il calore viene consegnato ai diversi impianti mediante scambiatori di calore attraverso una rete di teleriscaldamento di circa 200 ml di sviluppo per servire edifici che tra loro formano un unico blocco urbano dove sono concentrati tutti i servizi e le funzioni utili alla popolazione. Al servizio di questo sistema ed in attuazione delle attività boschive ad esso legate, su nostro progetto, la Regione Lombardia ha contribuito al finanziamento di una manutenzione boschiva su una particella di 10,5 ha già conclusa e ne ha finanziata una seconda su 6 ha dove i lavori, già iniziati e si concluderanno nel Questi due interventi produrranno circa 8000 q.li di legname che verrà trasformato in cippato ed alimenterà la nostra caldaia per 6 anni dando lavoro ad una squadra di 4 boscaioli per almeno 20 mesi e restituendo al Comune un bosco d'alto fusto che oltretutto si trova su un'area tematica Regionale denominata IL BOSCO E LA FAUNA di notevole bellezza per le presenze arboree e faunistiche. Inoltre avendo concluso nel mese di Giugno di quest'anno un taglio di utilizzazione su 18 ha di bosco ceduo che ha prodotto q.li di legna abbiamo già in vendita il taglio di un'altra particella boschiva di 48 ha che si realizzerà nei 5/6 anni a seguire, con una produzione di q.li di legna. Da questa operazione il Comune oltre a rigenerare il bosco otterrà risorse da investire almeno per il 30% nelle attività di miglioramento forestale e di manutenzione della viabilità agro/silvo/pastorale oltre a dare lavoro a d una squadra di 5 boscaioli per 5 anni, tenendo conto del ciclo completo di trattamento della legna. 2/3

3 Lavorare nel bosco è impegnativo, ma se lo si fa con un concetto d'impresa, con attrezzature adeguate ed in sicurezza è un lavoro dignitoso e remunerativo. L'Amministrazione Comunale sta facendo la Sua parte per migliorare l'accessibilità ai cantieri forestali ed ha già predisposto e finanziato con il sostegno Regionale tre progetti di miglioramento della viabilità agro/silvo/pastorale che consentiranno di migliorare l'accessibilità e di allestire stazioni e linee di esbosco meno impegnative in termini di costi e procedure, del primo di questi tre progetti sono già iniziati i lavori mentre gli altri due inizieranno entro il mese di Ottobre. A questo punto sarebbe auspicabile un'iniziativa di enti Istituzionalmente preposti per la formazione ed il sostegno nelle forme utili a squadre, gruppi, consorzi, cooperative, per avere sul territorio imprese boschive. La cultura ambientale è posta a presidio del nostro piccolo sistema ed a seguire chiederemo l'adesione alla strada Europea del legno. Intanto abbiamo realizzato, oltre all'inaugurazione il 25 Aprile 2012, un convegno il 4 maggio 2012, una giornata con la scuola Elementare il 25 maggio ed una in Novembre con la scuola media, un convegno il 19 settembre con imprenditori provenienti da diverse Regioni (Toscana-Liguria-Trentino Alto Adige- Sardegna Lombardia ), un convegno con la Provincia di Bergamo il 26 ottobre 2012 e due incontri in valle Imagna Provincia di Bergamo, infine stiamo collaborando con aziende vivaistiche che hanno installato caldaie a cippato e siamo in contatto con una società interprovinciale che ha allo studio un piano industriale per il recupero di biomasse, recuperando anche il materiale di scarto delle stazioni da esbosco. L'impianto di proprietà Comunale finanziato dal G.A.L. 4 Comunità sulle misure 321 e 122 del P.S.L. 2007/2013 della Regione Lombardia e con la partecipazione per la parte di competenza dell'amministrazione Comunale di Adrara San Rocco è in funzione dal 10 Febbraio 2012 e dopo i primi mesi di avviamento siamo in grado di presentare il bilancio di una intera stagione invernale. 3/3

4 L AMBIENTE

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14 Il disagio del bosco

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25 Il miglioramento del bosco

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28 Faggio Rovere

29 Castagno Ciliegio

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36 L IMPIANTO

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57 Potenza caldaia: 400 Kw Metri cubi riscaldati: le strutture riscaldate: Municipio, Scuole elementari e materna, Chiesa, casa parrocchiale, casa del curato e casa della scuola materna.

58 Spenti 8 impianti: 7 a metano, 1 a gasolio Il calore viene portato mediante scambiatori di calore.

59 RENDICONTO ECONOMICO RELATIVO ALL'IMPIANTO A BIOMASSA DEL COMUNE DI ADRARA SAN ROCCO STAGIONE 2012/2013 INIZIO FUNZIONAMENTO IMPIANTO 04/10/2012 FINE FUNZIONAMENTO IMPANTO 15/05/2013 GIORNI DI FUNZIONAMENTO 223 gg. ORE DI FUNZIONAMENTO DELLA CALDAIA h CONSUMO CIPPATO Kg. CONSUMO ORARIO DEL CIPPATO 39,7 Kg./h CENERE COMPLESSIVAMENTE PRODOTTA 150,0 Kg. INCIDENZA CENERE PRODUTTA SUL CONSUMATO 0,12% CONTENUTO ENERGETICO CIPPATO CONSUMATO KWh Di cui energia contabilizzata alle utenze KWh di cui perdite linea+fumi+ rendimento caldaia KWh RENDIMENTO COMPLESSIVO 83% ENERGIA ELETTRICA CONSUMATA 8.154,0 KWh COSTO RELATIVO ALLA PRODUZIONE DI CIPPATO DA MANUTENZIONE BOSCHIVA COSTO MUNTENZIONE BOSCHIVA RELATIVA A Q.LI ,00 meno CONTRIBUTO REGIONALE ,00 COSTO LEGNA RELATIVO A Q.LI ,00 COSTO ESBOSCO /Q.le 2, ,00 COSTO CIPPATURA E TRASPORTO PRESSO L'IMPIANTO /Q.le ,00 COSTO TOTALE DEL CIPPATO RELATIVO AI Q.li ,00 COSTO CIPPATO ALL'IMPIANTO RIFERITO AD 1 Q.le 10,00 COSTO DEL CONSUMO RELATIVO AL PERIODO 4/10/ /5/2013 costo del consumo del cippato riferito a Q.li ,00 rata mutuo annua per l'indebitamento assunto 6.800,00 costo personale impegnato (mediamente 1 ora al giorno) 4.500,00 costo energia elettrica consumata 3.050,00 manutenzione tecnica caldaia 2.000,00 costo manutenzione cippatrice 1.000,00 ammortamento costo cippatrice e spaccalegna, al netto contributi regionali 4.500,00 TOTALE COSTO ANNUO ENERGETICO RELATIVO ALL'IMPIANTO A CIPPATO ,00 CALCOLO DEL COSTO ENERGETICO RIFERITO AI SOLI CONSUMI DEGLI IMPIANTI RIMPIAZZATI (sono escluse le manutenzioni e i costi di ammortamento) costo consumo relativo agli impianti alimentati da metano ,00 costo consumo relativo agli impianti alimentati da gasolio ,00 TOTALE COSTO ANNUO ENERGETICO RIFERITO AGLI IMPIANTI RIMPIAZZATI ,00 RISPARMIO ANNUO DERIVANTE DALL'IMPIANTO A CIPPATO ,00 INCIDENZA DEL RISPARMIO CONSEGUITO 29,6%

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