Visto quanto sopra ricordato, le conoscenze sull entità della problematica risultano parziali e relative ai soli anni 2000 e 2001.
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- Ivo Verde
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1 2.7 AMBIENTE URBANO 2.7. Inquinamento acustico L inquinamento acustico rappresenta una delle problematiche ambientali maggiormente critiche, specialmente nell ambito delle aree urbane; infatti, numerosi studi confermano che il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità della vita nelle città. Il primo atto che disciplina in maniera organica la problematica del rumore è la legge n. 447/95, Legge quadro sull inquinamento acustico, che fissa i principi fondamentali, dispone l emanazione di alcuni atti normativi che diano concreta attuazione a tali principi e individua compiti e responsabilità di soggetti pubblici e privati. La legge prevedeva l emanazione di disposizioni normative di carattere generale quale la determinazione di valori limiti di emissione, immissione, attenzione e qualità, e una serie di atti normativi che avessero ad oggetto le diverse è più importanti sorgenti di rumore. Ad oggi numerosi decreti sono stati emanati anche se mancano ancora decreti importanti quale quello sull inquinamento acustico stradale. Dall analisi della normativa vigente, emerge che il risanamento ambientale dall'inquinamento da rumore è caratterizzato dalla necessaria integrazione di azioni e di soggetti diversi: Amministrazioni, Enti gestori o proprietari di infrastrutture di trasporto, realtà produttiva; esso comprende provvedimenti di varia natura: amministrativi (proposte ed indirizzi in sede di pianificazione territoriale), normativi e regolamentari (varianti al PRG, regolamenti comunali di diverso tipo), interventi concreti di tipo tecnico (installazione di barriere, interventi sugli edifici, ecc.). Inoltre il piano di risanamento è il passo immediatamente successivo alla zonizzazione acustica comunale: la normativa nazionale (L n. 447/95) prevede che i comuni provvedano all adozione e all approvazione di un piano di risanamento acustico qualora risultino superati i valori di attenzione di cui al DPCM 4//997. Va rilevato che, tutte queste azioni sono normate dal recepimento regionale della legge n. 447/95. La regione Umbria ha emanato la legge regionale in questo anno (Legge n. 8 del 6 giugno 22 Disposizioni per il contenimento e la riduzione dell inquinamento acustico ), pertanto molte delle azioni indicate dalla legge nazionale risultano rallentate dal mancato recepimento locale delle competenze in materia di inquinamento acustico. Visto quanto sopra ricordato, le conoscenze sull entità della problematica risultano parziali e relative ai soli anni 2 e 2. Un primo dato importante, riportato nella tabella 2.7., è l analisi dei comuni che hanno effettuato la zonizzazione del loro territorio e il relativo piano di risanamento. Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
2 Tab Comuni che anno elaborato la zonizzazione ed il piano di risanamento acustico. Elenco dei Comuni che hanno effettuato la Classificazione acustica del territorio Elenco dei Comuni che hanno effettuato il Piano di risanamento acustico comunale Comune di Provincia di Comune Provincia di Foligno Foligno Marsciano Spoleto Nota: non è considerato il comune di in quanto non compreso nei comuni di obiettivo 2. Occorre sottolineare che, nessuno dei comuni ha, ad oggi, approvato tali piani, inoltre vista la pubblicazione della legge regionali tali dati andranno rivisti proprio alla luce delle indicazioni della legge e dei regolamenti in fase di emanazione. Oltre alla zonizzazione ed ai piani di risanamento, un quadro indicativo sulla conoscenza dello stato acustico del territorio regionale può essere dedotto dal numero di sopralluoghi di misura effettuati dall Arpa Umbria negli anni 2 e 2. I controlli sono effettuati prevalentemente in seguito ad esposti di cittadini. Il grafico, di figura 2.7., riporta il numero totale di sopralluoghi suddivisi per macro tipologie di sorgenti indicando le situazioni di superamento dei limiti. 8 7 Numero sorgenti controllate Industriali Artigianali Agricole Pubblici esercizi e Circoli privati Strade extraurbane sorgenti controllate sorgenti per cui si è riscontrato almeno un superamento dei limiti sorgenti controllate sorgenti per cui si è riscontrato almeno un superamento dei limiti ANNO 2 ANNO 2 Grafico 2.7. Numero di controlli effettuati nella provincia di. Un analisi più dettagliata dell esposizione della popolazione ai diversi livelli di rumore indicati dalla normativa (ad esempio percentuale popolazione residente in Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
3 aree in cui LAeq diurno > 65 dba) è prevista nella stesura della Relazione sullo Stato dell Ambiente di prossima pubblicazione. Le problematiche sull inquinamento acustico risultano ancora tutte aperte, ma con l entrata in vigore della legge regionale n.8, ed i relativi decreti attuativi permetteranno una applicazione della normativa nazionale più efficace e soprattutto più omogeneo sul tutto il territorio regionale permettendo una spinta in avanti alla tutela dall inquinamento acustico negli ambienti di vita. Provincia Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Si definiscono radiazioni non ionizzanti (NIR) quelle radiazioni che per la loro energia non sono in grado di produrre la ionizzazione degli atomi e delle molecole, appartengono a questa categoria tutte quelle radiazioni prodotte da impianti per radiotelecomunicazione e dal sistema di produzione, distribuzione e di utilizzo finale dell energia elettrica. L uso sempre crescente delle nuove tecnologie ha portato negli ultimi decenni ad un aumento sul territorio nazionale della presenza di sorgenti di campo elettrico, campo magnetico e campo elettromagnetico rendendo sempre di maggiore attualità la problematica dell esposizione alle radiazioni non ionizzanti. Per una migliore analisi delle problematiche ambientali connesse con le sorgenti NIR, queste vanno suddivise in due tipologie: radiofrequenze (RF) che comprendono impianti radiotelevisivi e stazioni radio base per la telefonia mobile; frequenze estremamente basse (Extremelly Low Frequence ELF) che comprendono linee elettriche, cabine di trasformazione. Un primo passo per la quantifica delle fonti di pressione principali sul territorio per i campi a radiofrequenza è la conoscenza del numero di siti in cui sono installati gli impianti radiotelevisivi (RTV) ed impianti radio base della telefonia mobile (SRB) suddiviso per provincia ed il numero assoluto e normalizzato agli abitanti del numero di impianti sempre suddivisi per le due tipologie e per le due province (tabella e figura ) Tab Numero di impianti radiotelevisivi (RTV) radio base della telefonia mobile (SRB) (in valore assoluto e con normalizzazione alla popolazione). Numero impianti SRB Numero siti SRB Impianti SRB per abitante (per.) Numero impianti RTV Numero siti RTV Impianti RTV per abitante (per ) ANNO Totale Umbria Nota: nella provincia di terni sono inclusi i dati del comune di Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
4 2,, Densità impianti 2 Densità siti 2 8, N/popolazione 6, 4, 2,, RTV SRB RTV SRB Grafico N. impianti e N. siti normalizzazione alla popolazione: confronto tra RTV e SRB relativamente alle due province per il solo anno 2. Per quanto riguarda i campi a bassa frequenza le fonti principali di pressione sull'ambiente possono essere identificati con le linee aeree. Un indicatore è, pertanto, lo sviluppo in chilometri delle linee per i diversi livelli di tensione, in valore assoluto e normalizzati rispetto alla superficie. In tabella è riportata la lunghezza delle linee elettriche ENEL diversificate per tensione in valore assoluto e normalizzata alla superficie (S) regionale aggiornata al 2. Risulta evidente che la maggior parte della consistenza della rete elettrica italiana è costituita dalle linee a Media e Bassa Tensione (tensione < 4 kv), che rappresentano lo stadio finale del processo di produzione, trasmissione e distribuzione dell energia elettrica e che si presentano quindi con una densità nettamente maggiore sul territorio rispetto alle linee a tensione più elevata. E importante ricordare a tale proposito che, a parità di distanza dai conduttori, l intensità del campo elettrico generato dalle linee elettriche è proporzionale alla tensione di esercizio mentre l intensità del campo magnetico è proporzionale alla corrente elettrica circolante nei conduttori che costituiscono la linea; di conseguenza i campi generati da linee a tensione mediobassa risultano in genere di minore entità rispetto a quelli presenti in vicinanza di linee a tensione più elevata. Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
5 Tab Lunghezza (L) delle linee elettriche ENEL diversificate per tensione in valore assoluto e normalizzata alla superficie (S) regionale. L <4kV [km] L 4-5kV [km] L 22 kv [km] L 38 kv [km] L/S <4kV [km - ] L/S 4-5kV [km - ] L/S 22 kv [km - ] Umbria Fonte: Enel-ISTAT Lunghezza delle linee normalizzata alla superficie regionale (Km di linea per km 2 di territorio). L/S 38 kv [km - ] Un efficace quantificazione della risposta alla domanda della normativa per quanto riguarda l'attività di controllo e vigilanza è la descrizione dell attività in termini di pareri preventivi e di controlli strumentali sulle sorgenti ad alta frequenza (impianti radiotelevisivi e stazioni radiobase della telefonia cellulare) e su sorgenti a bassa frequenza (ELF). Nelle figure 2.7.3, 2.7.4, e vengono riportati per gli impianti radiotelevisivi RF e per gli impianti ELF rispettivamente, distinguendo per ogni provincia, i dati al 2 relativi al numero di pareri preventivi mediante simulazioni modellistiche e al numero di controlli Anno 2 Anno Grafico 2.7.3: Pareri Previsionali su Impianti RF (radiotelevisivi, stazioni radio base per telefonia mobile) Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
6 5 4,5 4 3,5 Numero pareri 3 2,5 2 Anno 2 Anno 2,5,5 Grafico Pareri previsionali su sorgenti ELF (linee elettriche, cabine) Numero pareri Anno 2 Anno Grafico Controlli di misura strumentali nei pressi di impianti trasmissivi RF (radiotelevisivi, stazioni radio base per telefonia mobile) Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
7 Anno 2 Anno Grafico Controlli di misura strumentali nei pressi di impianti ELF (linee elettriche, cabine) Occorre rilevare che dall attività di controllo strumentale sugli impianti radiotelevisivi si sono presentate situazioni di non conformità con la normativa vigente. In tabella vengono riportati per ogni provincia il numero di siti in cui è stato rilevato il superamento, e il numero di siti per i quali risultino programmati, in corso o conclusi i risanamenti previsti dalla legge. Tab Quadro dei superamenti e risanamenti per gli impianti radiotelevisivi (RTV), aggiornato a settembre 22 Provincia N. superamenti N.risanamenti N.risanamenti N.risanamenti Nessuna azione rilevati dal conclusi in corso programmati di risanamento Umbria 4 3 Un analisi più dettagliata dell esposizione della popolazione ai diversi livelli di campo indicati dalla normativa è prevista nella stesura della Relazione sullo Stato dell Ambiente di prossima pubblicazione. Radiazioni ionizzanti Si definiscono radiazioni ionizzanti quelle radiazioni che per la loro energia sono in grado di produrre la ionizzazione di atomi e molecole. Appartengono a questa Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
8 categoria tutte quelle radiazioni prodotte sia da macchine radiogene (ad uso diagnostico o terapeutico) sia da sostanze radioattive di origine naturale o artificiale. L incidente alla centrale nucleare di Chernobyl nell aprile del 996, evidenziando la carenza di un monitoraggio sistematico e puntuale della radioattività ambientale sul territorio nazionale, indusse il Ministero della Sanità a realizzare una Rete Nazionale di Sorveglianza, delegando alle regioni (Circolare Ministeriale n. 2 del 3/2/87), il compito del rilevamento della radioattività ambientale. Tutte le regioni pertanto individuarono, sul proprio territorio, una struttura tecnico operativa che andasse a costituire il punto regionale di riferimento della Rete. Oggi tale punto di riferimento è l ARPA. L attività svolta è in linea con quanto promosso e concordato in seno alle Reti Nazionali al fine di armonizzare il più possibile l attività svolta dai laboratori. Di seguito vengono riportate le matrici ambientali controllate con una breve descrizione delle matrici stesse. L analisi di queste matrici ha come obiettivo quello di poter evidenziare il quadro regionale dell impatto radiologico che le sorgenti di radiazione di qualsiasi origine determinano sulla popolazione e sull ambiente. Particolato Atmosferico La radiocontaminazione dell atmosfera è il primo segnale di deposizione nell ambiente di radionuclidi artificiali e pertanto un sistema di aspirazione automatico campiona giornalmente filtri di raccolta di particolato atmosferico. Tale attività è eseguita routinariamente a (postazione Policlinico Monteluce) mentre in maniera non ancora sistematica a. Misure di particolato atmosferico provenienti dalla postazione di M.te Terminillo dall Aeronautica Militare, stazione storica della Rete di Sorveglianza Aria, sono state condotte sino al 3/2/2. Su ogni filtro campionato vengono eseguite misure di beta totale, mentre su di un pacchetto costituito da 3 filtri vengono eseguite misure mensili di spettrometria gamma. E inoltre monitorato in continuo, sempre presso la postazione del Policlinico Monteluce, il valore della dose gamma in aria con 5 rilievi settimanali. Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
9 Anno Anno Terminillo Grafico Numero campioni per misure di radioattività in particolato atmosferico Deposizione al suolo La misura della deposizione permette di determinare eventuali ricadute di radionuclidi artificiali a livello al suolo. La raccolta separata delle fasi liquida e solida viene effettuata mensilmente nella postazione di Monteluce a, mentre le postazioni di sono monitorate in seguito a campagne puntuali. Misure di spettrometria gamma sulle singole fasi sono state condotte sino al 3/2/ Anno 2 Anno 2 5 Grafico Numero campioni per misure di radioattività in deposizione al suolo Acque superficiali Nell ambito delle Reti Nazionali di Sorveglianza della Radioattività Ambientale, la misura del Detrito Minerale Organico Sedimentabile (DMOS) è risultata preferibile a Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
10 quella dei sedimenti in quanto tale matrice si è rivelata un buon indicatore di situazioni di contaminazione radioattiva cronica di fiumi potenzialmente interessati da scarichi contaminati. La misura sistematica della concentrazione di radionuclidi nei corsi d acqua è importante per valutare sia la situazione degli stessi che il rischio che ne può derivare (ad es. a seguito di uso irriguo) ai vari comparti ad essi legati. Il campionamento è quadrimestrale, legato comunque a situazioni metereologiche che non comportino eventi di secca o di piena. I fiumi selezionati per il monitoraggio del DMOS, il Tevere ed il Nera, sono quelli di maggior interesse sia per la loro posizione che per il consistente utilizzo delle loro acque ad uso irriguo. Il DMOS prelevato è sottoposto in laboratorio a misure di spettrometria gamma ,8,6,4,2 Anno 2 Anno 2,8,6,4,2 Tevere Nera Grafico Numero campioni per misure di radioattività su acque superficiali (DMOS) Suolo e muschi I muschi sono ottimi bioindicatori per il monitoraggio della radioattività ambientale, in quanto bioaccumulatori della radioattività depositata al suolo ed anche perché di facile e rapido campionamento rispetto a quest ultimo. In concomitanza con il campionamento biennale di briofite nelle 5 stazioni di monitoraggio, selezionate sul territorio regionale in base a particolari caratteristiche del substrato ed alla indisturbabilità del luogo, in ogni stazione è stato effettuato, oltre ai 5 prelievi di muschio ed alle carote di suolo previsti, anche un campionamento di suolo con sagoma, allo scopo di valutare la contaminazione nei vari profili di terreno. Una misura di spettrometria gamma è stata eseguita su un campione composito di muschio (costituito da 5 subcampioni), su un campione composito di suolo (costituito da carote) e su ogni singolo strato di terreno prelevato con sagoma. Durante le fasi di prelievo in ogni postazione è stata inoltre eseguita una misura di spettrometria gamma in campo. Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
11 Tab S.Giovanni loc. Fonte del Pantano loc.la dell Acqua loc. Ponte loc. Pianezza Matrice loc. Antognolla Fravolosa Scheggia Santa S.Anatolia Cornale di Allerona Calvi dell Umbria Narco Suolo Briofita γ in campo Alimenti Le misure su campioni di alimenti costituenti la dieta alimentare sono effettuate in ottemperanza a quanto previsto dal Programma regionale coordinato per il controllo ufficiale dei prodotti alimentari (DGR n.9/ e successive modifiche e integrazioni) il quale tiene conto di quanto raccomandato a livello europeo per la valutazione della dose media da ingestione alla popolazione. Gli alimenti campionati sono di tipo lavorato e non, freschi e conservati, di uso comune nell alimentazione italiana ma anche tipici della produzione regionale. Essi sono prelevati ufficialmente da personale delle ASL o del Comando Carabinieri Sanità su tutto il territorio regionale e recapitati presso il laboratorio ARPA del Dipartimento Provinciale di, dove sono sottoposti a misure di spettrometria gamma Frutta e verdura (fresca e conservata) Graminacee (frumeno e farine) Latte e derivati Pane-Pasta-Biscotti (freschi e conservati) Spezie-Zucchero-Miele Pordotti scatolati-caffè-thé Anno 2 Anno 2 5 Carni Vino e Olio Pesce 5 Grafico Numero campioni per misure di radioattività su alimenti Autorità Ambientale dell Umbria Valutazione Ex-Ante Ambientale
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