La SPALLA TRAUMATICA
|
|
- Severino Maggio
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 S. BONZIGLIA - U. MARIOTTI La SPALLA TRAUMATICA Aspetti clinici e medico-legali Con la collaborazione di C. Brosio, M. Bertino, M. Bona, D. Bosio, F. Meliga EDIZIONI MINERVA MEDICA
2 ISBN: EDIZIONI MINERVA MEDICA S.P.A. CORSO BRAMANTE 83/ TORINO (ITALIA) Sito Internet: / minervamedica@minervamedica.it I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.
3 Prefazione La spalla è un articolazione spesso interessata da eventi di tipo traumatico acuto che possono verificarsi nelle molteplici attività della vita di carattere lavorativo, ricreativo, sportivo. Inoltre, per le sue caratteristiche anatomiche, è soggetta facilmente tanto a lesioni della parte ossea quanto a lesioni della componente capsulo-legamentosa e tendinea, e, in merito a queste ultime, il fattore traumatico acuto spesso viene a sovrapporsi a quadri degenerativi talora misconosciuti. Le lesioni della spalla e il corteo menomativo che ne discende, a volte particolarmente invalidante, sono quindi oggetto di notevole interesse sia da parte della Medicina Ortopedica e Riabilitativa che della Medicina Legale. Mentre il medico di diagnosi e cura qual è l ortopedico ricerca la causa delle patologie in ordine all impostazione del miglior trattamento a disposizione, con il fine ultimo della cura e, se possibile, della guarigione del paziente, nell ambito giuridico e medico-legale la ricerca della causa è rivolta all identificazione di un fatto o di un antecedente di rilevanza giuridica o di rilievo contrattuale cui rapportare una determinata lesione fonte di danno 1. Spetterà infatti il risarcimento del danno, diritto del danneggiato, da parte di colui che lo ha causato oppure ha contribuito a causarlo, qualora l attore ne dimostri la colpa (in ambito extracontrattuale) o (in seno alla responsabilità da inadempimento) ne alleghi l inadempienza senza che da controparte sia fornita prova liberatoria, cioè sia provato l esatto adempimento oppure l assenza di nesso causale; si parlerà di indennizzo, legato alla predeterminazione dei capitali di liquidazione del danno, rifacendosi alla volontà contrattuale delle parti 2, con il realizzarsi di condizioni stabilite o per legge o per particolari garanzie assicurative 3. GLI AUTORI 1 Macchiarelli L, Feola T. Medicina Legale. Torino: Edizioni Minerva Medica; Bonvicini E. Assicurazione facoltativa infortuni e malattie. Milano: Giuffrè; Loc. cit. sub 1.
4 Autori MARCO BERTINO Specialista Medico-Legale in Torino, Studio Medico-Legale Bruno-Bertino MARCO BONA Avvocato in Torino, Studio Legale MB.O, Bona Oliva & Associati SERGIO BONZIGLIA Specialista Medico-Legale e Ortopedico, Università degli Studi di Torino DAVIDE BOSIO SCDU Medicina del Lavoro II A.O. CTO, Maria Adelaide, Torino CESARE BROSIO Specialista Medico-Legale e Fisiatra in Torino UMBERTO MARIOTTI Specialista Ortopedico, responsabile dell Unità Operativa Chirurgia della Spalla traumatica - Aspetti clinici e medico-legali, Azienda Ospedaliera CTO di Torino FABRIZIO MELIGA SC Medicina del lavoro e prevenzione infezioni A.O. CTO, Maria Adelaide, Torino
5 Indice Prefazione... pag. III Autori... pag. V 1. Concetti generali...» 1 S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 1.1. Cenni di anatomia...» Fisiologia articolare...» Criteri valutativi...» Indicazioni tabellari...» 7 2. Instabilità scapolo-omerale...» 11 S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 2.1. Definizione...» Valutazione clinica...» Valutazione radiologica...» Classificazione...» Trattamento chirurgico...» Complicanze...» Trattamento riabilitativo...» Valutazione...» Proposta valutativa...» SLAP...» 23 S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 3.1. Definizione...» Fisiopatologia...» Classificazione...» Valutazione radiologica...» Lesioni associate...» Trattamento...» Valutazione...» Proposta valutativa...» 27
6 VI Indice 4. Lesioni della cuffia dei rotatori...» 29 S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 4.1. Fisiopatologia...» Semeiotica...» Trattamento riabilitativo... pag Il nesso causale...» Valutazione corrente...» Proposta valutativa...» Protesi di spalla...» 41 S. Bonziglia, C. Brosio, M. Bertino, U. Mariotti 5.1. Indicazioni...» Modelli protesici...» Valutazione clinica...» Trattamento riabilitativo...» Valutazione corrente...» Proposta valutativa...» Instabilità acromion-claveare...» 59 S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 6.1. Meccanismo lesionale...» Classificazione...» Quadro clinico...» Valutazione strumentale...» Trattamento...» Valutazione...» Proposta valutativa...» Frozen shoulder...» 65 S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 7.1. Definizione - epidemiologia...» Quadro clinico...» Valutazione strumentale...» Trattamento...» Valutazione...» Risvolti psichiatrici...» Idoneità lavorativa specifica nei soggetti sottoposti a intervento di protesi di spalla...» 69 F. Meliga, D. Bosio 8.1. Patologie muscolo-scheletriche degli arti superiori e fattori di rischio professionali...» 69
7 Indice VII 8.2. Metodi di valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico in ambito professionale...» Idoneità lavorativa alla mansione specifica nel soggetto sano...» Idoneità lavorativa alla mansione specifica nel soggetto affetto da patologia acuta o sottoposto a recente intervento di protesizzazione» Idoneità lavorativa alla mansione specifica nel soggetto affetto da patologia cronica o protesizzato...» Stati anteriori e concause di menomazione e di danno nelle patologie scapolo-omerali: il modello operativo tra medicina legale e diritto...» 81 M. Bona, S. Bonziglia 9.1. Premessa...» Causa e concause tra medicina legale, responsabilità civile e diritto delle assicurazioni: categorie, nozioni e principi...» Se, quando e come possono rilevare gli stati patologici pregressi del danneggiato: le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza...» Dal nuovo modello della Cassazione ad un diverso approccio del medico legale alla valutazione degli stati pregressi...» La valutazione medico legale degli stati pregressi nelle patologie scapolo-omerali: considerazioni conclusive...» 95 Appendice: tabelle riassuntive...» 99
8 1. Concetti generali S. Bonziglia, C. Brosio, U. Mariotti 1.1. Cenni di anatomia L articolazione scapolo-omerale o articolazione della spalla è un enartrosi. Le superfici articolari sono date dalla testa dell omero e dalla cavità glenoidea della scapola. La testa dell omero si presenta come un terzo di sfera. La cavità glenoidea è ovalare, poco profonda e meno estesa della testa omerale. Sul contorno della cavità si fissa un cercine fibrocartilagineo, il labbro glenoideo, che amplia la cavità articolare. I mezzi di unione sono dati dalla capsula articolare rinforzata da fasci fibrosi e da un legamento a distanza, il legamento coraco-omerale. Lo strato fibroso della capsula articolare ha la forma di un manicotto a tronco di cono la cui base minore si fissa al contorno della cavità glenoidea e alla faccia esterna del labbro glenoideo, mentre la base maggiore prende attacco sul collo anatomico dell omero, raggiungendo in avanti il collo chirurgico. Sul versante antero-inferiore la capsula è rinforzata dal legamento gleno-omerale superiore, medio e inferiore. Internamente la capsula è rivestita da membrana sinoviale, al pari del periostio del capo omerale. L articolazione scapolo-omerale, grazie alla scarsa congruenza tra le superfici articolari contrapposte, consente all omero un ampia libertà nei movimenti di flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione e circumduzione 4. L articolazione acromion-claveare è un artrodia che connette la clavicola alla scapola. Entrambi i capi ossei presentano una superficie articolare pianeggiante a contorno ovalare. Tra le superfici articolari si trova un disco fibrocartilagineo, raramente completo. I mezzi di unione sono rappresentati dalla capsula articolare e da un legamento a distanza, il legamento coraco-clavicolare. La capsula si inserisce a una certa distanza dal contorno delle superfici articolari ed è rinforzata superiormente dal legamento acromion-claveare e da fasci dei tendini dei muscoli trapezio e deltoide. Il legamento coraco-clavicolare unisce il processo coracoideo alla clavicola e si divide in due fasci decorrenti in piani diversi. Il fascio anteriore prende il nome di legamento trapezoide e ha forma quadrangolare, quello posteriore è denominato legamento conoide e ha forma triangolare. Il legamento trapezoide va dalla faccia superiore del processo coracoideo alla tuberosità coracoidea della clavicola, decorrendo obliquamente dal basso in alto e dall interno all esterno. Il legamento conoide decorre dal basso verso l alto dalla ra- 4 AAVV. Anatomia Umana. Milano: Edi-Ermes; 1993.
9 2 La spalla traumatica - Aspetti clinici e medico-legali dice del processo coracoideo, con fibre disposte a ventaglio, alla tuberosità coracoidea della clavicola. L articolazione non è messa in movimento dall azione di muscoli intrinseci bensì entra in gioco, contemporaneamente alla sterno-claveare, nell ambito di tutto il meccanismo articolare del cingolo toracico, per consentire i movimenti di scorrimento della scapola grazie ai quali la glena si orienta in modo da consentire una più ampia libertà di movimenti al braccio. I legamenti trapezoide e conoide scaricano l articolazione di parte del peso esercitato dall arto superiore e, limitando l escursione articolare, contribuiscono a fissare la scapola 5. Il cingolo scapolo-omerale è controllato nei movimenti da 26 muscoli. Di questi, quattro costituiscono con la loro inserzione tendinea all omero la cosiddetta cuffia dei rotatori. Partendo da un piano anteriore si incontrano: 1. il sottoscapolare, che origina dalla superficie anteriore della scapola e si inserisce sul trochine o piccola tuberosità. È innervato nei suoi 2/3 superiori dal nervo sottoscapolare superiore (radice C5) e nel terzo inferiore dal nervo sovrascapolare (radice C6) che proviene dal tronco superiore del plesso brachiale 6 ; 2. il sopraspinato, che origina dalla fossa sopraspinata della scapola inserendosi sulla parte superiore del trochite o grande tuberosità. È innervato dal nervo sovrascapolare (radici C5 e C6); 3. il sottospinato o infraspinato, che origina dalla fossa infraspinata della scapola e si inserisce sulla parte postero-laterale del trochite. È anch esso innervato dal nervo sovrascapolare dopo il suo passaggio sotto il legamento trasverso nell incisura della scapola; 4. il piccolo rotondo, che origina dal bordo laterale della scapola e si inserisce sulla parte inferiore del trochite. Nell intervallo dei rotatori tra sottoscapolare e sopraspinato passa il capo lungo del bicipite, che scorre tra la parte mediale e laterale del ligamento coraco-acromiale prima di entrare nel cosiddetto solco bicipitale 7. L irrorazione della cuffia dei rotatori è data per il sopraspinato dal ramo acromiale dell arteria toraco-acromiale 8. L arteria circonflessa posteriore e l arteria soprascapolare irrorano, formando un arcata anastomotica al di sopra della parte posteriore della cuffia, il sottospinato e il piccolo rotondo. Il sottoscapolare è invece irrorato dall arteria circonflessa anteriore insieme ad alcuni rami dell arteria toraco-acromiale 9. 5 Loc cit sub 4. 6 Bigliani LU, Dalsey RM, McCann PD et al. An anatomical study of the suprascapular nerve. Arthroscopy 1990;6: Fealy S, April EW, Khazzam M et al. The coracoacromial ligament: Anatomy, morphology and study of acromial enthesopathy. J Shoulder Elbow Surg 2005;14: Gerber C, Schneeberger AG, Vinh TS. The arterial vascularization of the humeral head. An anatomical study. J Bone Joint Surg Am 1990;72: Edelson JG, Zuckerman J, Hershkovitz I. Os acromiale: anatomy and surgical implications. J Bone Joint Surg 1993;75:551-5.
10 Concetti generali Fisiologia articolare La spalla, articolazione prossimale dell arto superiore, è la più mobile di tutte le articolazioni del corpo umano. Possiede tre gradi di movimento, che permettono l orientamento dell arto superiore in rapporto ai tre piani dello spazio. I movimenti di flesso-estensione sono eseguiti in un piano sagittale attorno a un asse trasversale. L estensione ha ampiezza modesta, da 45 a 50, mentre la flessione ha ampiezza di 180. Si impiegano spesso i termini di antepulsione per flessione e retropulsione per estensione. Tali termini possono creare confusione con i movimenti del moncone di spalla nel piano orizzontale. L adduzione sul piano frontale è meccanicamente impossibile per la presenza del tronco. È possibile se combinata con una estensione (adduzione molto modesta) o una flessione (adduzione tra i 30 e i 45 ). L abduzione allontana l arto dal corpo su un piano frontale attorno a un asse anteroposteriore. È importante notare come dal punto di vista dell azione muscolare e del gioco articolare l abduzione passi attraverso tre stadi: da 0 fino a 60 avviene a livello della sola scapolo-omerale; da 60 a 120 necessita della partecipazione della scapolo-toracica; da 120 a 180 utilizza anche l inclinazione del tronco dal lato opposto. L abduzione pura è un movimento poco utilizzato. Il movimento più utilizzato è l abduzione combinata a una certa flessione, ovvero l elevazione del braccio nel piano della scapola, formando un angolo di 30 anteriormente al piano frontale. La rotazione del braccio sul suo asse longitudinale è la rotazione volontaria e aggiunta delle articolazioni a tre assi e a tre gradi di libertà. La posizione di riferimento, detta di rotazione esterna-interna a 0, è assunta arbitrariamente. In pratica la posizione di partenza, o posizione di riferimento fisiologica, che è la più utilizzata in quanto corrisponde all equilibrio dei rotatori, è in rotazione interna di 30 in rapporto alla posizione di riferimento. La rotazione esterna ha ampiezza di 80 ; essa non arriva mai a 90, salvo che nei pazienti lassi ove può arrivare ben oltre i 90. È più importante funzionalmente in particolare nel settore compreso tra la posizione di riferimento fisiologica (rotazione interna di 30 ) e la posizione di riferimento classica. La rotazione interna ha ampiezza che va dai 100 ai 110. Per realizzarla bisogna necessariamente far passare l avambraccio dietro il tronco, cosa che si combina con un certo grado di estensione delle spalle. La libertà di questo movimento è indispensabile perché la mano possa raggiungere il dorso. È la condizione per l igiene perineale posteriore 10. La stabilità articolare della scapolo-omerale è data da stabilizzatori statici e dinamici. Tra i vincoli statici ricordiamo 11 : la retroversione media della testa omerale di ; la retroversione media di 7 della superficie glenoidea; 10 Kapandji IA. Fisiologia Articolare. Milano: Monduzzi Editore; Janwantanakul P, Margarey ME, Jones MA et al. Variation in shoulder position sense at mid and extreme range of motion. Arch Phys Med Rehabil 2011;82:840-4.
11 4 La spalla traumatica - Aspetti clinici e medico-legali il corretto indice gleno-omerale (1/3) con mismatch (<3 mm); il cercine glenoideo; la pressione intra-articolare negativa; la capsula articolare; i legamenti gleno-omerali (in varia tensione a seconda dei gradi di movimento); il legamento coaraco-omerale (starter della rotazione esterna automatica). Tra gli stabilizzatori dinamici 12 vi sono: la cuffia dei rotatori (che determina una compressione dinamica e il centramento della testa omerale sulla glena); i muscoli periscapolari (che posizionano la glena ortogonalmente all asse maggiore dell omero). Cuffia dei rotatori Classicamente la funzione fondamentale delle strutture della cuffia è, da una parte, quella di permettere la rotazione della testa dell omero e dall altra agendo come depressori della testa dell omero e come stabilizzatori dell articolazione gleno-omerale di permettere al deltoide di elevare il braccio. Il sopraspinato fornisce il 50% della forza torsionale durante l elevazione, mentre il sottospinato e il piccolo rotondo, i principali rotatori esterni, l 80% di forza durante l extrarotazione. Il sottoscapolare è il principale intrarotatore ed è una barriera dinamica alla lussazione anteriore della testa omerale. Studi recenti 13, 14 hanno dimostrato che: la parte anteriore del sopraspinato riduce la sua forza durante l abduzione in rotazione interna, mentre la parte posteriore riduce la sua forza durante la extrarotazione; il sottospinato agirebbe sia come extrarotatore che come abduttore; la rotazione esterna aumenterebbe la capacità della porzione superiore del sottoscapolare di elevare il braccio, confermando così come vi sia una interconnessione molto più intricata durante i movimenti sia semplici che complessi della gleno-omerale. Gli studi di Burkhart 15 hanno permesso di comprendere perché una lesione completa del sopraspinato, pur richiedendo un aumento di forza del deltoide, non modifichi la cinematica della spalla: il bilanciamento delle forze anteriori e posteriori permette la conservazione della stabilità. Una lesione anche completa del sopraspinato potrebbe agire trasmettendo gli stress intorno alla lesione, allo stesso modo in cui un cavo agisce nel sostenere un ponte. 12 Lee SB, Kim KJ, O Driscoll SW et al. Dynamic glenohumeral stability provided by the rotator cuff muscles in the mid range and end range of motion. J Bone Joint Surg Am 2000;82: Hughes RE, An KN. Force analysis of rotator cuff muscles. Clin Orthop Relat Res 1996;330: Otis JC, Jiang CC, Wickiewicz TL et al. Changes in the moment arms of the rotator cuff and deltoid muscles with abduction and rotation. J Bone Joint Surg Am 1994;76: Burkhart SS. Reconciling the paradox of rotator cuff repair versus debridement: a unified biomechanical rationale for the treatment of rotator cuff tears. Arthroscopy 1994;10:4-19.
12 Concetti generali 5 Non va poi dimenticata l importanza del capo lungo del bicipite nel partecipare, con la sua tensione e il suo effetto spaziatore, a stabilizzare la testa omerale pur in presenza di una lesione massiva della cuffia Criteri valutativi Un accurato esame della spalla non può prescindere dalla: 1. ispezione, eseguita in comparativa con la controlaterale, valutando la posizione dell arto nello spazio, il trofismo muscolare, le eventuali deformità; 2. palpazione delle strutture ossee e dei tessuti molli; 3. articolarità (range of motion), controllando in particolare elevazione, abduzione, rotazioni; 4. esecuzione di test funzionali. La motilità residua, e quindi la perdita di ampiezza articolare, costituisce uno dei principali elementi valutativi, dove l importanza maggiore è assegnata al movimento di abduzione e a quello di elevazione anteriore, seguiti dalla rotazione interna, quindi dalla rotazione esterna, dall estensione e dalla adduzione. Ponendo pari a 100 il valore dei movimenti completi della spalla può essere attribuito un coefficiente di 30 all abduzione al pari dell elevazione anteriore, di 26 all intrarotazione, di 6 all extrarotazione, di 4 ciascuna all adduzione e all estensione. Se l anchilosi di spalla in arto dominante viene abitualmente valutata al 25% con scapolo-toracica libera, l 1% di danno corrisponde a 4 punti del coefficiente di mobilità funzionale 17. Un ulteriore elemento valutativo è rappresentato dall intensità della forza muscolare, dalla resistenza allo sforzo, in parte desumibili da misurazioni perimetriche, dal grado di demineralizzazione ossea e dai test ergometrici. Il dolore e le sue caratteristiche potranno essere ricavati, oltre che dal racconto del paziente, dall esame obiettivo, dalla presenza di scrosci articolari, dai movimenti consentiti, dal modo di svestirsi e rivestirsi. Dolore e ipotonotrofie verranno a influenzare e saranno in parte determinati proprio dalle limitazioni funzionali: appare evidente che una spalla con movimenti limitati per le componenti articolari algiche verrà mobilizzata attivamente di meno e ciò comporterà inevitabilmente lo scadimento del tono e del trofismo muscolare. A questo punto è utile richiamare la classificazione di Gilbert-Raimondi che può tornare utile nella pratica medico-legale e che proprio per questo utilizzo è stata modificata 18 secondo il seguente schema: 16 Yamaguchi K, Riew KD, Galatz LM et al. Biceps activity during shoulder motion: an electromyographic analysis. Clin Orthop Relat Res 1997;336: Putz P. Indemnisation des raideurs articulaires et autres lesions fonctionelles de l épaule. Consilio Manuque 1984;11: Malcontenti R, Ventura F, Braidotti A et al. Le paralisi ostetriche degli arti superiori: considerazioni e valutazioni di natura medico-legale. Riv It Med Leg 2005;XXVII:837.
13 6 La spalla traumatica - Aspetti clinici e medico-legali grado 0: spalla completamente ciondolante; grado I: abduzione tra i 45 e 90, rotazione esterna assente; grado II: abduzione tra 90 e 120, rotazione esterna incompleta; grado III: abduzione di 120, rotazione esterna attiva. Nel lavoro sopra citato tale schema è stato integrato con altri analoghi, relativi alla funzionalità del gomito e della mano, che tornano utili nella valutazione delle paralisi ostetriche del plesso brachiale e che possono rappresentare una classificazione accessoria anche per stratificare esiti rappresentati da limitazione articolare di spalla. Secondo una proposta di autori francesi 19 è possibile tradurre il punteggio di Constant in percentuale di invalidità. Tale punteggio utilizza una scala di 100 punti, basata su indagini di tipo clinico. Un punteggio di 100 corrisponde a una spalla normale, con invalidità pari a 0%. Un punteggio di 0 nella scala di Constant viene invece a coincidere con la perdita totale di mobilità del complesso della spalla cui, nei barèmes francesi, viene attribuita una percentuale di invalidità pari al 30% (25% per il lato non dominante). Ponendo tali valori in un sistema di assi cartesiani in cui l indice di Constant trova collocazione sull asse delle ascisse e le percentuali di invalidità sull asse delle ordinate, gli autori hanno potuto tracciare una curva lineare di correlazione. Di seguito vengono riportati i criteri per il calcolo dell indice di Constant: A dolore nella vita quotidiana (15 punti calcolati come media tra i punteggi sotto riportati e la percezione soggettiva del paziente da lui quantificata numericamente tra 0 e 15): nullo oppure barosensibilità: 15; leggero (negli sforzi importanti): 10; moderato (negli sforzi minori): 5; permanente: 0. B attività della vita quotidiana (20 punti): difficoltà nell attività professionale o quotidiana (maggiore: 0; assente: 4); difficoltà nelle attività di svago (maggiore: 0; assente: 4); disturbo del sonno (maggiore: 0; assente: 2); altezza di utilizzo dell arto superiore (alla cintura: 2; al processo xifoideo: 4; al collo: 6; alla testa: 8; al di sopra del capo: 10). C mobilità attiva (40 punti): antepulsione: 0-30 (0); (2); (4); (6); (8); (10); abduzione: 0-30 (0); (2); (4); (6); (8); (10); rotazione esterna: mano dietro la testa, gomito in avanti (2); mano dietro la testa, gomito in dietro (4); mano sulla testa, gomito in avanti (6), mano sulla testa, gomito in dietro (8); mano al di sopra della testa (10); rotazione interna: alla coscia (0); al gluteo (2); al sacro (4); a L3 (6); a T12 (8); a T7 (10); D forza (25 punti): ogni kg vale 2 punti. 19 Giraud J. Èvaluation fonctionnelle de l épaule. Appliation à l expertise, Revue Française du Dommage Corporel 2005;31:7.
14 Concetti generali Indicazioni tabellari Di seguito vengono esposte le indicazioni valutative correnti relative alla limitazione funzionale della spalla espresse nei diversi ambiti di consueta applicazione medico-legale. La valutazione secondo gli orientamenti SIMLA 20 del danno biologico permanente conseguente alle menomazioni funzionali della spalla tiene conto della differente importanza dei vari movimenti e prevede in particolare le seguenti voci: Anchilosi scapolo-omerale (arto in posizione fisiologica): (d.) (n.d.) 1) Associata a immobilità della scapola 30% 25% 2) Con scapola libera 24% 20% Rigidità dell articolazione scapolo-omerale (d.) (n.d.) 1) Elevazione e abduzione possibili fino a 45 20% 16% 2) Elevazione e abduzione possibili fino a 90 12% 9% 3) Elevazione e abduzione possibili fino a 135 6% 4% 4) Limitazione delle rotazioni della metà 5% 4% 5) Sindromi algiche con disfunzionalità minimale 3% 2% La Guida di Luvoni, Mangili e Bernardi 21 riporta le seguenti voci: RC ANIA INAIL D. S. D. S. D. S. Anchilosi dell articolazione scapoloomerale con arto in posizione favorevole a) quando coesista immobilità della scapola b) con normale mobilità della scapola Limitazione funzionale della spalla con 7 5 Riferirsi Riferirsi 10 7 riduzione di 1/4 di tutti i movimenti alle alle percentuali percentuali RC RC Limitazione funzionale della spalla con 9 7 >> >> riduzione di 1/3 di tutti i movimenti Limitazione funzionale della spalla con riduzione di 1/4 di tutti i movimenti >> >> Bargagna M, Canale M, Consigliere F et al. Guida Orientativa per la valutazione del danno biologico. Milano: Giuffrè; Luvoni R, Mangili F, Bernardi L. Guida alla Valutazione medico-legale del danno biologico e dell invalidità permanente. Milano: Giuffrè; 2002.
15 8 La spalla traumatica - Aspetti clinici e medico-legali In Polizza Infortuni la tabella proposta da Bruno et al. 22 differenzia in rapporto alle tabelle ANIA e INAIL (DPR 30 giugno 1965, n. 1124): ANIA INAIL Anchilosi dell articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole e con immobilità della scapola Anchilosi dell articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole e con normale mobilità della scapola Limitazione dei movimenti di elevazione-abduzione: possibili per pochi gradi (0-10 ) possibili per 1/4 (0-45 ) ,5 2,5 possibili per 1/2 (0-90 ) possibili per 3/4 (0-135 ) 40 22, Limitazione dei movimenti di rotazione (interna-esterna): aboliti possibili per 1/3 ( ) ,5 possibili per 1/2 ( ) possibili per 2/3 ( ) Perdita dei movimenti di adduzione e di 3 2,5 6 5 proiezione posteriore La Guida di Ronchi, Mastroroberto e Genovese 23 propone la seguente griglia valutativa: Danno biologico (%)10 IP infortuni/malattia ANIA INAIL D Nd D Nd D Nd Anchilosi completa della scapolo-omerale in posizione favorevole (arto addotto al fianco ed elevato fra 20 e 40 ) con perdita del movimento anche della scapolo-toracica Anchilosi completa della scapolo-omerale in posizione favorevole (arto abdotto fra 20 e 50 ed elevato fra 20 e 40 ) senza limitazione della scapolo-toracica 22 Bruno G, Cortivo P, Farneti A et al. Guida alla valutazione del danno in abito dell infortunistica privata. Milano: Giuffrè; Ronchi E, Mastroroberto L, Genovese U. Guida alla valutazione medico-legale dell invalidità permanente. Milano; Giuffrè: 2009.
16 Concetti generali 9 Escursione articolare della scapolo-omerale limitata globalmente della metà (ad esempio: elevazione possibile per 70, abduzione per 80 e rotazioni per un mezzo, senza limitazione della scapolo-toracica) Escursione articolare della scapolo-omerale 9 7 7, limitata globalmente di 1/3 (ad esempio: elevazione possibile per 110, abduzione per 90 e rotazioni per due terzi) Nella Tabella delle menomazioni INAIL relative al danno biologico ai fini della tutela dell assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al DM 12 luglio 2000 emanata ai sensi dell art. 13, comma 2, lett. a) del Decreto Legislativo n. 38 del 23 febbraio 2000, sono riportate le seguenti voci 24 : 223 Anchilosi completa dell articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole; d. 25 n.d Limitazione dei movimenti dell articolazione scapolo-omerale ai gradi estremi; FINO a Esiti di lesione delle strutture muscolo-tendinee della spalla, apprezzabili strumentalmente, non comprensive del danno derivante dalla limitazione funzionale. FINO a 4 La Tabella delle menomazioni all integrità psicofisica compresa tra 1 e 9 punti di invalidità prevista dal DM del 3 luglio 2003 e la Tabella delle menomazioni prevista dall articolo n. 138, del D. Legislativo 7 settembre 2005 n. 209 riportano, integrate, le seguenti voci: Anchilosi completa della scapolo-omerale in posizione favorevole (arto abdotto fra 20 e 50 ed elevato fra 20 e 40 ) senza limitazione della scapolo-toracica Anchilosi completa della scapolo-omerale in posizione favorevole (arto addotto al fianco ed elevato fra 20 e 40 ) con perdita del movimento anche della scapolo-toracica Escursione articolare della scapolo-omerale limitata globalmente della metà (ad esempio: elevazione possibile per 70, abduzione per 80 e rotazioni per un mezzo, senza limitazione della scapolo toracica) Escursione articolare della scapolo-omerale limitata globalmente di 1/3 (ad esempio: elevazione possibile per 110, abduzione per 90 e rotazioni per due terzi) 25 d n.d. 30 d n.d. 13 d n.d. 9 d. - 7 n.d. 24 Cimaglia G, Rossi P. Danno biologico. Le tabelle di legge. Milano: Giuffrè; 2006.
17 10 La spalla traumatica - Aspetti clinici e medico-legali Nella Tabella delle percentuali di invalidità civile 25 sono previste le seguenti voci: anchilosi di spalla in posizione favorevole: 30%; anchilosi di spalla in posizione sfavorevole: 60%; anchilosi o rigidità di spalla superiore al 70% in posizione favorevole: 25%; anchilosi o rigidità di spalla superiore al 70% in posizione sfavorevole: 45%. 25 Decreto del Ministero della Sanità del 5 febbraio 1992.
IMC advanced education ARTO SUPERIORE
IMC advanced education ARTO SUPERIORE Ciascun braccio si articola con il tronco attraverso il cingolo scapolare. Esso è costituito dalla clavicola e dalla scapola, cui si connette l omero. La clavicola
DettagliSPALLA ANATOMIA PATOLOGIA
SPALLA ANATOMIA PATOLOGIA ANATOMIA L enartrosi : possiede una superficie convessa a forma di segmento di sfera che articola con una cavità pure sferica. Permette i movimenti di flessione e di estensione,
DettagliPrincipali leggi e decreti che regolamentano la valutazione del danno.
Principali leggi e decreti che regolamentano la valutazione del danno. L.118/1971; L.18/1980; D. Lgs 508/1988; L.289/1990(minori, indennità di frequenza) che riguardano a vario titolo l invalidità civile.
DettagliPatologie della spalla. www.sportrauma.net
CENTRO DI TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT E CHIRURGIA ARTROSCOPICA Resp. H. Schönhuber UNITA OPERATIVA DI RIABILITAZIONE SPORTIVA Resp. D. Tornese I.R.C.C.S. ISTITUTO ORTOPEDICO GALEAZZI - MILANO Patologie della
DettagliPROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Cingolo scapolare A.A. 2014 2015
DettagliL allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini
L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini La spalla del nuotatore è una patologia infiammatoria dell articolazione scapolo omerale che
DettagliL'esame obiettivo nelle patologie della cuffia dei rotatori. F.Battistella-E.Taverna
L'esame obiettivo nelle patologie della cuffia dei rotatori. F.Battistella-E.Taverna U.O.Ortopedia e Traumatologia I-II A.O. Ospedale Civile di Legnano La spalla è un articolazione complessa da un punto
DettagliLa spalla del pallavolista: problematica e prevenzione
Milano, 26 novembre 15 La spalla del pallavolista: problematica e prevenzione Moreno Mascheroni Fisioterapista Club Italia femminile Nazionale U20 femminile contenuto del corso cenni di anatomia e cinesiologia
DettagliLussazione di spalla:
Lussazione di spalla: Per lussazione si intende la perdita completa dei rapporti reciproci tra i capi ossei di una articolazione. Può essere congenita, ovvero presente alla nascita, od acquisita. Le condizioni
DettagliRiabilitazione della artroprotesi inversa di spalla
Riabilitazione della artroprotesi inversa di spalla Indicazioni : Omartrosi eccentrica secondaria a lesione massiva di cuffia ) Indicazioni : Revisione di Artroprotesi di Spalla Indicazioni : Omartrosi
DettagliINDICAZIONE E RIABILITAZIONE NELLA PROTESICA DI SPALLA
INDICAZIONE E RIABILITAZIONE NELLA PROTESICA DI SPALLA Giovanni Di Giacomo, M.D. Alberto Costantini, M.D. Andrea De Vita, M.D. TROCHITE TESTA DELL OMERO Concordia Hospital for Special Surgery Rome - Italy
DettagliIL DOLORE ALLA SPALLA
IL DOLORE ALLA SPALLA Anatomia 1. Strato superficiale Muscolo Deltoide Muscolo Grande e Piccolo pettorale Muscolo Trapezio 2. Borsa Sottodeltoidea Anatomia 3. Cuffia dei rotatori Supraspinato Infraspinato
DettagliPREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo
PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo L'articolazione scapolo-omerale si caratterizza per la capacità di permettere in maniera molto ampia i movimenti
DettagliIndice PARTE 2. L APPARATO LOCOMOTORE ATTIVO E PASSIVO
Indice PARTE I. ELEMENTI DI CITOLOGIA ED ISTOLOGIA 1.ELEMENTI DI CITOLOGIA ED ISTOLOGIA CENNI DI CITOLOGIA La struttura della cellula CENNI DI ISTOLOGIA Il tessuto epiteliale L epitelio di rivestimento
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliTENDINE DEL SOVRASPINOSO. Area ischemica o zona critica perinserzionale
TENDINE DEL SOVRASPINOSO Area ischemica o zona critica perinserzionale PROGRESSIONE DELLA LESIONE La lesione principale moltiplica lo stress meccanico sulle fibre adiacenti conducendo alla lesione di altre
DettagliRES 20 Edizione 2015 La Terapia Manuale nella spalla chirurgica
PROGRAMMA DEL CORSO: RES 20 Edizione 2015 La Terapia Manuale nella spalla chirurgica Responsabile scientifico: Ft. Diego Arceri DOCENTI: Campus Universitario di Savona - Via Magliotto, 2 Savona 28 e 29
DettagliLe lesioni muscolari
Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI
DettagliFt. Valentina Azzolini
Ft. Valentina Azzolini Basa la sua funzione su: Abbassamento dell omero Distalizzazione del centro di rotazione della nuova articolazione Medializzazione del braccio di forza del deltoide QUINDI: incremento
DettagliEVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA
EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA Dott. Nicola de Gasperis Dott. Giovanni Di Giacomo Dott. Alberto Costantini Dott. Andrea De Vita Concordia Hospital for Special Surgery Rome - Italy Per gettare un
Dettagli4 BIOFEEDBACK... 27 Obiettivo... 27 Tecnica... 28
1 APPROCCIO ALL INTEGRITÀ BIOPSICOSOCIALE.......... 1 2 VALUTAZIONE DELLA PATOLOGIA SPECIFICA............ 3 Scopi della valutazione............................ 3 Contenuti della valutazione.........................
DettagliLA "PERIARTRITE" DELLA SPALLA
LA "PERIARTRITE" DELLA SPALLA Il termine "periartrite" di spalla è stato modernamente abbandonato. Infatti rimane un termine vago, che include un gruppo di patologie differenti, semplicemente accomunate
DettagliLA SPALLA. Lezioni di M. Lemonnier. Boselli Marco e Bozzini Claudio (4to Anno)
LA SPALLA Lezioni di M. Lemonnier Boselli Marco e Bozzini Claudio (4to Anno) I problemi di spalla possono essere condizionati da : Arto superiore Rachide cervicale Rachide dorsale superiore Plesso brachiale
DettagliR.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili
SERVIZIO DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE R.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili Gli atleti che praticano sport in carrozzina sono ormai destinati a raggiungere carichi di allenamento
DettagliLe principali domande sulla tabella in approvazione
Le principali domande sulla tabella in approvazione D. Cosa regolamenta la tabella in approvazione? R. La tabella definisce i criteri per valutare il c.d. danno biologico permanente (si veda lo schema
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliSPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA
SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Gli esercizi descritti in questo opuscolo sono consigliati ai pazienti affetti da patologie delle spalle (periartriti, esiti di intervento, esiti
DettagliRELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: R. A.
Dr. CARMELO GALIPO Medico-chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni Via Appia Nuova, 153 00182 Roma Tel. 06/45654106-347/3589096 RELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: R. A. Ho
DettagliLa spalla. Articolazione più prossimale dell arto superiore. La più mobile del corpo
La spalla Articolazione più prossimale dell arto superiore La più mobile del corpo La spalla Il complesso articolare della spalla è formato da 5 articolazioni divise in 2 gruppi: 1 gruppo: Art. scapolo-toracica
DettagliUniversità degli Studi di Messina
Università degli Studi di Messina Guida alla Rendicontazione on-line delle Attività del Docente Versione della revisione: 2.02/2013-07 A cura di: Fabio Adelardi Università degli studi di Messina Centro
Dettagli2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994
2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza
DettagliLesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali
Lesioni micropermanenti: indicati i nuovi importi per il risarcimento dei danni da incidenti stradali Il ministero dello Sviluppo economico ha emanato il decreto (27 maggio 2010 pubblicato sulla Gazzetta
DettagliPROTOCOLLO DI RIABILITAZIONE DELLA SPALLA
PROTOCOLLO DI RIABILITAZIONE DELLA SPALLA Ospedale Sant Andrea Via di Grottarossa 1035, Roma +39 0633775344 Traumatologia dello sport Kirk Kilgour www.traumatologiadellosport.com Casa di cura Sanatrix
DettagliESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico
La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,
DettagliPiù che una protesi su impianto. Un sorriso naturale.
Informazioni per i pazienti: protesi fisse su impianti Più che una protesi su impianto. Un sorriso naturale. Più che funzionalità. Una ritrovata sicurezza. Soddisfatti della protesi tradizionale? Piccoli
DettagliSOFTWARE per ANALISI del MOVIMENTO e della POSTURA in 2D e 3D TEMPLO
SOFTWARE per ANALISI del MOVIMENTO e della POSTURA in 2D e 3D TEMPLO Misurazione di dati biomeccanici da differenti prospettive Il software è forte dell esperienza delle persone che lavorano per l azienda
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) Insegnamento di Metodi e Didattica degli SPORT DI SQUADRA MeD della PALLAVOLO
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliESERCIZI PER GLI ADDOMINALI
ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI BREVE ANATOMIA DEGLI ADDOMINALI La parete addominale è interamente rivestita da muscolatura la cui tonicità occupa importanza estetica e funzionale, garantendo la tenuta dei
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliRIABILITAZIONE SPALLA DOLOROSA. C.Fusco
RIABILITAZIONE SPALLA DOLOROSA C.Fusco RIABILITAZIONE IMPORTANZA DEI SINGOLI RUOLI PREPARAZIONE CULTURALE SPECIFICA E FONDAMENTALE E LA COMUNICAZIONE FRA: -MEDICO DI BASE -CHIRURGO ORTOPEDICO -FISIATRA
DettagliMAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL
Roberto Bagnoli MAUNUALE D USO DEL SYSTEM WALL www.climbingtraining.it DESCRIZIONE SW DA ALLENAMENTO 6 7 6 permettono invece di far lavorare soggetti di livello molto diverso sulla stessa inclinazione.
DettagliDimensionamento delle strutture
Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle
DettagliIL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO DELLA LESIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI
IL TRATTAMENTO FISIOTERAPICO DELLA LESIONE DELLA CUFFIA DEI ROTATORI PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI E la causa più frequente di dolore alla spalla nell elevazione elevazione dell arto superiore e
DettagliInformazioni per i pazienti per Prodisc -C, protesi di disco intervertebrale per la colonna cervicale.
Informazioni per i pazienti per Prodisc -C, protesi di disco intervertebrale per la colonna cervicale. Funzioni della colonna vertebrale Stabilità La colonna vertebrale umana costituisce l asse mobile
DettagliSoci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL
Ai gentili clienti Loro sedi Soci amministratori unici con tutela assicurativa INAIL Premessa L INAIL, con una nota, in risposta ad un quesito dell Ordine dei Consulenti del lavoro (prot. n. 60010 del
DettagliLO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico
LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità
Dettaglischeda 04.03 Chirurgia Chirurgia dell arto superiore
scheda 04.03 Chirurgia Cos è Il servizio di di MediClinic tratta in regime di day surgery tutte le patologie del polso, del gomito e della spalla che non richiedono degenza notturna post-intervento. Gli
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliRELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: C. A.
Dr. CARMELO GALIPO Medico-chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni Via Appia Nuova, 153 00182 Roma Tel. 06/45654106-347/3589096 RELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: C. A. Ho
DettagliModificazioni morfologiche della colonna vertebrale in calciatori professionisti in preparazione precampionato
Modificazioni morfologiche della colonna vertebrale in calciatori professionisti in preparazione precampionato Dott.ssa Elisa Parri*, Prof. Mario Marella*, Dott.ssa Elena Castellini*, Dott. Matteo Levi
DettagliECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO
ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO Dott. FRANCESCO BUSONI Radiologo Pisa La Diagnostica per Immagini vista dal Riabilitatore 2012 Lo studio ecografico del polso e della mano necessita di apparecchiature
DettagliCopertura delle perdite
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle
DettagliREGIONE DEL COLLO. Movimenti attivi della colonna vertebrale cervicale
Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale Linee guida per la formazione continua e l accreditamento del medico del lavoro: UE WMSDs Allegato 10 Manovre di semeiotica clinica (da Sluiter
DettagliSINTOMI PRINCIPALE:DOLORE AI MOVIMENTI DELLA SPALLA
1- NELLA SPALLA I TENDINI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI TRANSITANO FRA DUE ZONE OSSEE PRIMA DI INSERIRSI SULL OMERO 2- FREQUENTI MOVIMENTI DEL BRACCIO PROVOCANO RIPETUTE COMPRESSIONI SUI TENDINI PROVOCANDONE
DettagliRisoluzione n. 106/E. Oggetto: Istanza d interpello Imposta sulle assicurazioni Assicurazioni per rischio annullamento viaggio Legge n. 1216 del 1961.
Risoluzione n. 106/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 30 luglio 2004 Oggetto: Istanza d interpello Imposta sulle assicurazioni Assicurazioni per rischio annullamento viaggio Legge n. 1216
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. - su proposta dell Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche, Sig. Alberto Cerise; D E L I B E R A
LA GIUNTA REGIONALE - Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale che, all art. 242, comma 7, stabilisce che il provvedimento di approvazione del progetto operativo di
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliEsercitazione 5 Dinamica del punto materiale
Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal
DettagliAvv. Maurizio Iorio. Aggiornamento al novembre 2013
Avv. Maurizio Iorio Aggiornamento al novembre 2013 Domanda : Obbligo o meno per le aziende mandanti che non hanno sede in Italia di iscrivere ad ENASARCO gli agenti operanti in Italia Avendo letto un Suo
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
Dettagliwww.addiospalladolorosa.it
Addio Spalla Dolorosa Copyright 2014. AddioSpallaDolorosa.it. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo manuale o dei suoi documenti inclusi possono essere utilizzati, riprodotti o trasmessi
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLa forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara
La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliForza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA
Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi
DettagliIL DANNO DA VACANZA ROVINATA
Aspetti sostanziali: con danno da vacanza rovinata s intende: la lesione dell interesse del turista al pieno godimento del proprio tempo libero ed, in particolare, della occasione di svago e di divertimento
Dettaglia.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG
a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti
DettagliCONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA
CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione
DettagliIl mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.
Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Giorgio Bellan Obiettivi della ricerca: Indagare lo stato dell arte
DettagliIstituto Clinico Beato Matteo Vigevano. Unità di Ortopedia e Traumatologia. Dr. Fabio Bertaiola
Istituto Clinico Beato Matteo Vigevano Unità di Ortopedia e Traumatologia Esame obiettivo della spalla Dr. Fabio Bertaiola CUFFIA DEI ROTATORI CUFFIA DEI ROTATORI UNO SCRUPOLOSO ESAME OBIETTIVO FORNISCE
DettagliRESISTENZA DEI MATERIALI TEST
RESISTENZA DEI MATERIALI TEST 1. Nello studio della resistenza dei materiali, i corpi: a) sono tali per cui esiste sempre una proporzionalità diretta tra sollecitazione e deformazione b) sono considerati
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO DI FORMAZIONE IN OSTEOPATIA III ANNO PART TIME
PROGRAMMA DEL CORSO DI FORMAZIONE IN OSTEOPATIA III ANNO PART TIME OSTEOPATIA III Il Rachide cervicale superiore (C0-C1-C2) o Test analitici di mobilità delle vertebre cervicale. o Test di mobilità articolare.
DettagliSviluppo di strumenti per la valutazione funzionale e la riabilitazione nelle patologie della spalla
Sviluppo di strumenti per la valutazione funzionale e la riabilitazione nelle patologie della spalla Team di Progetto A.G. Cutti, D. Orlandini, R. Sacchetti, M.V. Filippi, G. Merolla, G. Porcellini 1 Centro
DettagliI GRUPPI TRANSFRONTALIERI.
I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate
DettagliCASI CLINICI. situazioni di grave atrofia ossea usando tecniche chirurgiche che sfruttano l anatomia
73 CASI CLINICI Sono stati scelti tre casi clinici di riabilitazione impianto protesica postestrattiva. Due casi sono esempi didattici per dimostrare come spesso sia possibile risolvere situazioni di grave
DettagliCosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo.
Introduzione Cosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo. riassunto Cosa determina il moto? Forza - Spinta di un
DettagliCorso di Laurea in Fisioterapia. Corso integrato di INTRODUZIONE ALLA MEDICINA RIABILITATIVA aa 2015-2016. Esame obiettivo
Corso di Laurea in Fisioterapia Corso integrato di INTRODUZIONE ALLA MEDICINA RIABILITATIVA aa 2015-2016 prof.ssa Laura Perucca IRCCS Istituto Auxologico Italiano UO Riabilitazione Neuromotoria Milano
DettagliI mezzi di allenamento muscolare a confronto (articolo del M.d.S. Stelvio Beraldo)
I mezzi di allenamento muscolare a confronto (articolo del M.d.S. Stelvio Beraldo) ESERCIZI CON GLI ELASTICI Consentono di eseguire una vastissima gamma di esercizi per tutti i gruppi muscolari del corpo
DettagliLA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA
LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso
DettagliUDI. La responsabilità civile. chi è terzo e chi non lo è, forme assicurative della responsabilità civile (RC) verso terzi
La responsabilità civile Responsabilità civile verso terzi chi è terzo e chi non lo è, forme assicurative della responsabilità civile (RC) verso terzi Responsabilità civile verso i prestatori d opera (RCO)
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliIL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA
IL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA Il principio informatore della materia in ambito civile stabilisce che qualsiasi comportamento antigiuridico che sia causa di danni a terzi obbliga chi l ha posto in essere
DettagliDINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi
DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato
DettagliClinica e terapia delle neuropatie disimmuni. Dario Cocito
Clinica e terapia delle neuropatie disimmuni Dario Cocito SEEd srl Piazza Carlo Emanuele II, 19-10123 Torino Tel. +39.011.566.02.58 - Fax +39.011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@edizioniseed.it Tutti
DettagliCriteri per la valutazione della performance individuale dei titolari di Posizioni Organizzative
Allegato B Criteri per la valutazione della performance individuale dei titolari di Posizioni Organizzative La valutazione dei risultati conseguiti avviene attraverso apposito provvedimento del Dirigente
DettagliScienze Motorie e Sportive
Scienze Motorie e Sportive GLOSSARIO DEI MOVIMENTI GINNASTICI E SPORTIVI (Testo e disegni di Stelvio Beraldo) DOCENTE: prof Pieraldo Carta CLASSI: 1^A, 1^B, 2^B A.S. 2013-2014 1 Atteggiamenti POSIZIONI
DettagliSCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg
SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli
DettagliSERVIZIO DI REUMATOLOGIA
SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,
DettagliContratto di collaborazione professionale non subordinata di tipo a progetto
Contratto di collaborazione professionale non subordinata di tipo a progetto Tra la Cooperativa in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in via, tel. partita IVA (o codice fiscale) n
DettagliLA NORMATIVA SULL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI
Lezione n.2 LA NORMATIVA SULL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali E' l'assicurazione sociale
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliCLeFFe News 2012.001 del 16 gennaio 2012
Argomento dell accordo è la formazione generica e specifica di cui al Titolo I del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni. L accordo stato regioni fissa durata, contenuti, date di applicazione,
DettagliDELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 822 DEL 26/11/2013
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 822 DEL 26/11/2013 OGGETTO: RISARCIMENTO DANNI BIOLOGICI PATITI
DettagliCERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA
CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Il tratto cervicale è la prima parte della colonna vertebrale. Quando si parla di cervicalgia si intende un dolore a livello del collo che
DettagliCircolare n. 30. Roma, 4 giugno 2014
Direzione generale Direzione centrale prestazioni economiche Sovrintendenza sanitaria centrale Circolare n. 30 Roma, 4 giugno 2014 Al Dirigente generale vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture centrali
DettagliPOLIZZA MULTIRISCHIO PER LE AZIENDE AGRICOLE. DISPOSIZIONI GENERALI Mod. AGRI 01 T
POLIZZA MULTIRISCHIO PER LE AZIENDE AGRICOLE DISPOSIZIONI GENERALI Mod. AGRI 01 T INDICE 1. NOTA INFORMATIVA ALLA CLIENTELA 3 2. DEFINIZIONI 4 3. IL CONTRATTO 13 4. IL FUNZIONAMENTO DEL CONTRATTO 14 5.
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
Dettagli