APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO. Progetto Integrato
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1 APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO Progetto Integrato SVILUPPO DELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA IN ALGERIA Report della Missione in Algeria 5-7 dicembre 2010
2 Il Comitato di Pilotaggio per il progetto APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO SVILUPPO DELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA IN ALGERIA, è stato confermato tramite l ambasciata italiana ad Algeri per il giorno 6 dicembre La delegazione Italiana che si è recata ad Algeri è stata costituita in maniera da poter contemporaneamente tenere il Comitato di Pilotaggio ma anche realizzare una missione tecnica relativa ad alcune attività del progetto. La delegazione Italiana era costituita da : Maria Francesca Scintu, coordinatore del progetto Simona Pilleri, rappresentante Regione Autonoma della Sardegna, Capofila Antonio Pirisi, esperto tecnologo lattiero caseario presso Agris Sardegna Elisabetta Simona Daga, esperta microbiologa lattiero casearia presso Agris Sardegna All arrivo ad Algeri il giorno la delegazione si è recata presso l Institut Technique des Elevages (ITELV) dove è si è svolto un incontro con il direttore generale dell ITELV Dr. BOUDJENAH Ahmed Hakim e con alcuni dei suoi collaboratori che partecipano alla realizzazione delle attività del progetto. Tra questi dr. Djamal Nekkab direttore del Dipartimento di Assistenza alla Produzione dell ITELV che ha compiuto una missione in Sardegna presso l Agris nel mese di maggio del Nel corso dell incontro sono state discusse alcune attività ed è stato confermato il piano operativo delle attività che dovranno essere realizzate a cura di Agris e ITELV dal mese di dicembre sino alla fine del progetto. È stata inoltre redatta la copia definitiva del protocollo di intesa portata alla firma, il giorno 6 dicembre 2010, presso il ministero dell Agricoltura.
3 La giornata del è stata organizzata in maniera che parte della delegazione potesse realizzare una visita tecnica presso aziende di trasformazione di latte e l altra partecipasse al Comitato di Pilotaggio. Comitato di Pilotaggio Ha avuto inizio alle ore ad Algeri presso il Ministero dell Agricoltura. Presenti per la parte italiana: dott.ssa Maria Francesca Scintu,, coordinatore del progetto; dott.ssa Simona Pilleri,, rappresentante Regione Sardegna Capofila; dott. Matteo Fiorenza, dell Ambasciata d Italia ad Algeri in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri. Presenti per la parte algerina: Ahmed Hakim Boudjenah, Directeur Général dell ITELV; Fatiha Baghous, Sous Directrice de la Cooperation Internazionale MADR; Sabrina Ichou, Sous Directrice de la Direction de la Régulation et du développement des Productions Agricoles (DRDPA) MADR; Nadhiv Aittahar, Secrétaire Général dell ITELV; Bey Feiza, Chef de Bureau DPIEE MADR; Karim Boughalem, Sous Directeur de la Direction Santé Animale (DSA) MADR. La dott.ssa Simona Pilleri ricorda ai presenti gli obiettivi del programma e che, oltre alla Sardegna, sono impegnate nella realizzazione del programma altre regioni italiane. Tra queste regioni la Sicilia, in particolare, sta lavorando in stretta collaborazione con l Università Mentouri di Constantina e l Istituto dell INATAA. Le attività in carico ad AGRIS e ITELV hanno avuto difficoltà ad essere avviate ma attualmente è stato predisposto un programma operativo dettagliato che dovrà essere realizzato entro il mese di Aprile La dott.ssa Scintu, fornisce alcune informazioni di carattere tecnico relative ai prodotti che si è deciso di caratterizzare: formaggio Bouezza, per la regione di Costantina e il formaggio Kemaria prodotto principalmente nella wilaya di GHARDAIA.
4 Ricorda anche gli aspetti di formazione e trasferimento tecnologico che potranno essere realizzati nell ambito del progetto. È stata discussa la possibilità di importare in Algeria animali vivi destinati alla produzione di latte. Tale possibilità attualmente è preclusa in quanto mancano accordi tra i due paesi che regolano questo tipo di scambio commerciale. Il dott. Fiorenza ha assicurato il supporto dell ambasciata per ciò che riguarda eventuali missioni sia in Algeria sia in Italia e per ciò che riguarda la possibilità di definire accordi relativi al movimento di animali tra i due paesi. Il dott. Boudjenah Ahmed Hakim informa del protocollo tra ITELV e AGRIS che sarà firmato nel corso della mattinata e dei contenuti del piano operativo allegato al protocollo che vedono impegnate, sino al mese di aprile 2011, le due istituzioni nelle seguenti attività: Sviluppo del controllo della qualità del latte e caratterizzazione dei prodotti Miglioramento delle produzioni foraggere Miglioramento genetico e riproduzione Viaggi di studio in Sardegna e Algeria Ribadisce anche, se venissero risolti i problemi di movimentazione del bestiame vivo tra i due paesi, l intenzione di importare pecore da latte di razza sarda e verificarne l adattabilità negli ambienti algerini. A termine del Comitato la dott.ssa Scintu in rappresentanza dell AGRIS Sardegna e il Dott. Boudjenan per l ITELV firmano il protocollo d accordo per la realizzazione di una rete di collaborazione tra i due Enti e per le attività da realizzarsi sino al mese di aprile 2011.
5 Algeri 6 dicembre 2010: Comitato di pilotaggio e firma del protocollo presso il Ministero dell Agricoltura
6 Visita tecnica alla regione di TIZI OUZOU e Commune rurale di Oucif Ore 7,00 partenza da Algeri per Tizi Ouzou capoluogo dell omonima Wilaya Partecipanti: Il gruppo coordinato da Djamal Nekkab dell ITELV oltre che dal dotto Antonio Pirisi e della Dott.ssa Elisabetta Daga dell Agris è costituito dalla responsabile del dipartimento ruminanti ITELV e da Abbache Nouredine, segretario generale dell ITELV Incontro a Tizi OUZOU All arrivo nella regione di Tizi Ouzou si è avuto modo di incontrare Monsieur RedJEM Khodja Youcef direttore dei servizi Agricoli della Wilaya ditizi Ouzou, il responsabile erano presenti anche due veterinari di cui uno è il responsabile dei servizi veterinari e una tecnologa che si è formata in Spagna.
7 Il gruppo ha poi proseguito per Oucifs per una visita tecnica presso l azienda di allevamento e trasformazione di Mr AIT Mr Abdelmalek.
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9 Mr AIT Mr Abdelmalek ha partecipato ad uno stage di formazione in Francia (Alsazia) sulla conduzione dell allevamento caprino e le tecnologie di fabbricazione del formaggio nell ambito di un progetto di sviluppo messo in atto grazie al partenariato ASMED (Association migrations, solidarités et èchanges pour le développement, Strasburgo Francia)/ ADPAAL (Association pour le développwement et la promotion de l artisanat local, Béni Yenni/Tizi Ouzou). Egli ha anche partecipato a uno stage sulla fabbricazione del formaggio in Algeria, la sua azienda è a conduzione familiare e viene utilizzata come fattoria scuola. Ha un estensione di 17 Ha di cui 10 in affitto. L attività principale è l allevamento di tipo estensivo basato essenzialmente sul pascolo con integrazione con alimenti concentrati (6kg/Vacca/giorno; 500g /capra/ giorno) e sottoprodotti quali sansa di olive per i bovini e ghiande. Alleva 13 bovini (8 vacche da latte) con produzione media 15L/vacca, 34 caprini (30 capre) produzione media 1,5L/capra. I prodotti ottenuti: latte, formaggi (Tomme di vacca, capra e a latte misto; formaggi stagionati di vacca, capra e misto; formaggi aromatizzati con erbe, pepe, uva passa; camembert di capra e vacca), yogurt vengono venduti al dettaglio. Durante la visita sono stati prelevati 2 campioni di formaggio (e uno di vacca) che verranno sottoposti ad analisi fisico-chimiche e microbiologiche nei laboratori di Agris. Si tratta di formaggi freschi uno di capra (le chevre du fermier) e l altro di vacca (Saint Amour). Nel pomeriggio la missione tecnica è proseguita con la visita di un impresa di trasformazione del latte e derivati situata nella città di Tizi Ouzou. Tale impresa è una EURL) (entreprise unitaire a revenue limité) fondata nel 2004 con i fondi nazionali per il controllo dello sviluppo agricolo (FNRDA) con 65 dipendenti. Essa produce formaggi a latte pastorizzato (Fermier, Brie, Chevre, Gallettes, Pate presse), latte di capra pastorizzato e L Ben. La produzione di latte pastorizzato e di L Ben è iniziata nell aprile Conferiscono il latte allo stabilimento 749 allevatori bovini e 69 allevatori caprini. La quantità di latte raccolto nel 2010 (novembre) è stata L (bovino) e L (caprino). La raccolta refrigerata è organizzata attraverso 5 veicoli (580L/veicolo) e 2 camion (2160L, 2080L) e si appoggia a 3 centri di raccolta: presso gli allevatori, Fréha (località nei pressi di Tizi Ouzou), stabilimento
10 medesimo con capacità rispettivamente di 8300, 6925, litri. Tutto il latte lavorato viene sottoposto a pastorizzazione in un pastorizzatore con capacità di 3000 L/h. Le cariche microbiche del latte conferito sono spesso molto alte ( cfu/ml) per cui è stata fatta la scelta di pastorizzare processo ad alte temperature (82 C) con tempi lunghi. A tal proposito il Dr Pirisi ha suggerito la possibilità di applicare un trattamento di pastorizzazione più blando. Nello stabilimento è presente un laboratorio in cui vengono effettuate analisi fisicochimiche (grasso, acidità, densità, test antibiotici, estratto secco) e microbiologiche (ricerca di patogeni e aerobi). Il latte viene pagato a qualità (materia grassa) e il prezzo è intorno a 0,40 euro/l (vacca), 0,70 euro/l (capra). Nel 2010 lo stabilimento ha prodotto (dati aggiornati ad ottobre): Le BRIE n Le fermier n La galette kg 522,69 La chèvre n La patte pressé lav. sperimentali Latte past. capra (LPC) L LBEN L Durante la visita sono stati prelevati campioni di formaggio caprino che verranno analizzati nei laboratori di Agris. Dopo la visita allo stabilimento la delegazione è stata ricevuta dal Direttore dei servizi agricoli. Durante l incontro è stata illustrata l attività svolta durante la giornata e il Dr Pirisi ha riportato ciò che è stato fatto dalla Regione Sardegna per il miglioramento delle aziende ovicaprine con l utilizzo di fondi comunitari e regionali. Egli ha sottolineato che lo sviluppo della filera è una scelta politica che necessita di cospicui interventi pubblici (in Sardegna l intervento arrivava sino al 30%). Lo stesso discorso vale per la certificazione, in quanto questa spesso non può essere sostenuta economicamente dai singoli produttori. Tali scelte derivano dall importanza strategica del sistema produttivo ovicaprino per l economia della Regione.
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14 Giornata del Riunione presso l Ambasciata di Italia Presenti: Dott.ssa Maria Francesca Scintu; Dott.ssa Simona Pilleri; Dott Antonio Pirisi; Dott.ssa Elisabetta Simona Daga; Dott. Mr Djamal Nekkab; Dott Matteo Fiorenza; Dott. Matteo Cristofaro Primo Segretario Commerciale Ambasciata d Italia ad Algeri. Nel corso dell incontro in ambasciata è stato riferito della visita tecnica nella regione di TIZI OUZOU e commune rurale di Oucif. Il dott. Cristofaro riferisce che l agroalimentare è tra gli argomenti che hanno riguardato il summit italo-algerino. Lo sviluppo del settore lattiero caseario è strategico per l Algeria Il dott. Mr Djamal Nekkab chiede anche all ambasciata di fornire supporto per cercare di superare le problematiche oggi esistenti per l importazione di bestiame vivo dall Italia. L ambasciata si dimostra disponibile ad agire da interfaccia e ad agevolare la comunicazione tra le due parti e le istituzioni interessate al progetto e più in generale al Programma di Sostegno alla cooperazione in Algeria. Partenza da Algeri e ritorno in Italia nella serata del
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