APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO. Progetto Integrato

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO. Progetto Integrato"

Transcript

1 APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO Progetto Integrato SVILUPPO DELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA IN ALGERIA Report della Missione in Algeria 5-7 dicembre 2010

2 Il Comitato di Pilotaggio per il progetto APQ Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo Linea di intervento 2.1 SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO SVILUPPO DELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA IN ALGERIA, è stato confermato tramite l ambasciata italiana ad Algeri per il giorno 6 dicembre La delegazione Italiana che si è recata ad Algeri è stata costituita in maniera da poter contemporaneamente tenere il Comitato di Pilotaggio ma anche realizzare una missione tecnica relativa ad alcune attività del progetto. La delegazione Italiana era costituita da : Maria Francesca Scintu, coordinatore del progetto Simona Pilleri, rappresentante Regione Autonoma della Sardegna, Capofila Antonio Pirisi, esperto tecnologo lattiero caseario presso Agris Sardegna Elisabetta Simona Daga, esperta microbiologa lattiero casearia presso Agris Sardegna All arrivo ad Algeri il giorno la delegazione si è recata presso l Institut Technique des Elevages (ITELV) dove è si è svolto un incontro con il direttore generale dell ITELV Dr. BOUDJENAH Ahmed Hakim e con alcuni dei suoi collaboratori che partecipano alla realizzazione delle attività del progetto. Tra questi dr. Djamal Nekkab direttore del Dipartimento di Assistenza alla Produzione dell ITELV che ha compiuto una missione in Sardegna presso l Agris nel mese di maggio del Nel corso dell incontro sono state discusse alcune attività ed è stato confermato il piano operativo delle attività che dovranno essere realizzate a cura di Agris e ITELV dal mese di dicembre sino alla fine del progetto. È stata inoltre redatta la copia definitiva del protocollo di intesa portata alla firma, il giorno 6 dicembre 2010, presso il ministero dell Agricoltura.

3 La giornata del è stata organizzata in maniera che parte della delegazione potesse realizzare una visita tecnica presso aziende di trasformazione di latte e l altra partecipasse al Comitato di Pilotaggio. Comitato di Pilotaggio Ha avuto inizio alle ore ad Algeri presso il Ministero dell Agricoltura. Presenti per la parte italiana: dott.ssa Maria Francesca Scintu,, coordinatore del progetto; dott.ssa Simona Pilleri,, rappresentante Regione Sardegna Capofila; dott. Matteo Fiorenza, dell Ambasciata d Italia ad Algeri in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri. Presenti per la parte algerina: Ahmed Hakim Boudjenah, Directeur Général dell ITELV; Fatiha Baghous, Sous Directrice de la Cooperation Internazionale MADR; Sabrina Ichou, Sous Directrice de la Direction de la Régulation et du développement des Productions Agricoles (DRDPA) MADR; Nadhiv Aittahar, Secrétaire Général dell ITELV; Bey Feiza, Chef de Bureau DPIEE MADR; Karim Boughalem, Sous Directeur de la Direction Santé Animale (DSA) MADR. La dott.ssa Simona Pilleri ricorda ai presenti gli obiettivi del programma e che, oltre alla Sardegna, sono impegnate nella realizzazione del programma altre regioni italiane. Tra queste regioni la Sicilia, in particolare, sta lavorando in stretta collaborazione con l Università Mentouri di Constantina e l Istituto dell INATAA. Le attività in carico ad AGRIS e ITELV hanno avuto difficoltà ad essere avviate ma attualmente è stato predisposto un programma operativo dettagliato che dovrà essere realizzato entro il mese di Aprile La dott.ssa Scintu, fornisce alcune informazioni di carattere tecnico relative ai prodotti che si è deciso di caratterizzare: formaggio Bouezza, per la regione di Costantina e il formaggio Kemaria prodotto principalmente nella wilaya di GHARDAIA.

4 Ricorda anche gli aspetti di formazione e trasferimento tecnologico che potranno essere realizzati nell ambito del progetto. È stata discussa la possibilità di importare in Algeria animali vivi destinati alla produzione di latte. Tale possibilità attualmente è preclusa in quanto mancano accordi tra i due paesi che regolano questo tipo di scambio commerciale. Il dott. Fiorenza ha assicurato il supporto dell ambasciata per ciò che riguarda eventuali missioni sia in Algeria sia in Italia e per ciò che riguarda la possibilità di definire accordi relativi al movimento di animali tra i due paesi. Il dott. Boudjenah Ahmed Hakim informa del protocollo tra ITELV e AGRIS che sarà firmato nel corso della mattinata e dei contenuti del piano operativo allegato al protocollo che vedono impegnate, sino al mese di aprile 2011, le due istituzioni nelle seguenti attività: Sviluppo del controllo della qualità del latte e caratterizzazione dei prodotti Miglioramento delle produzioni foraggere Miglioramento genetico e riproduzione Viaggi di studio in Sardegna e Algeria Ribadisce anche, se venissero risolti i problemi di movimentazione del bestiame vivo tra i due paesi, l intenzione di importare pecore da latte di razza sarda e verificarne l adattabilità negli ambienti algerini. A termine del Comitato la dott.ssa Scintu in rappresentanza dell AGRIS Sardegna e il Dott. Boudjenan per l ITELV firmano il protocollo d accordo per la realizzazione di una rete di collaborazione tra i due Enti e per le attività da realizzarsi sino al mese di aprile 2011.

5 Algeri 6 dicembre 2010: Comitato di pilotaggio e firma del protocollo presso il Ministero dell Agricoltura

6 Visita tecnica alla regione di TIZI OUZOU e Commune rurale di Oucif Ore 7,00 partenza da Algeri per Tizi Ouzou capoluogo dell omonima Wilaya Partecipanti: Il gruppo coordinato da Djamal Nekkab dell ITELV oltre che dal dotto Antonio Pirisi e della Dott.ssa Elisabetta Daga dell Agris è costituito dalla responsabile del dipartimento ruminanti ITELV e da Abbache Nouredine, segretario generale dell ITELV Incontro a Tizi OUZOU All arrivo nella regione di Tizi Ouzou si è avuto modo di incontrare Monsieur RedJEM Khodja Youcef direttore dei servizi Agricoli della Wilaya ditizi Ouzou, il responsabile erano presenti anche due veterinari di cui uno è il responsabile dei servizi veterinari e una tecnologa che si è formata in Spagna.

7 Il gruppo ha poi proseguito per Oucifs per una visita tecnica presso l azienda di allevamento e trasformazione di Mr AIT Mr Abdelmalek.

8

9 Mr AIT Mr Abdelmalek ha partecipato ad uno stage di formazione in Francia (Alsazia) sulla conduzione dell allevamento caprino e le tecnologie di fabbricazione del formaggio nell ambito di un progetto di sviluppo messo in atto grazie al partenariato ASMED (Association migrations, solidarités et èchanges pour le développement, Strasburgo Francia)/ ADPAAL (Association pour le développwement et la promotion de l artisanat local, Béni Yenni/Tizi Ouzou). Egli ha anche partecipato a uno stage sulla fabbricazione del formaggio in Algeria, la sua azienda è a conduzione familiare e viene utilizzata come fattoria scuola. Ha un estensione di 17 Ha di cui 10 in affitto. L attività principale è l allevamento di tipo estensivo basato essenzialmente sul pascolo con integrazione con alimenti concentrati (6kg/Vacca/giorno; 500g /capra/ giorno) e sottoprodotti quali sansa di olive per i bovini e ghiande. Alleva 13 bovini (8 vacche da latte) con produzione media 15L/vacca, 34 caprini (30 capre) produzione media 1,5L/capra. I prodotti ottenuti: latte, formaggi (Tomme di vacca, capra e a latte misto; formaggi stagionati di vacca, capra e misto; formaggi aromatizzati con erbe, pepe, uva passa; camembert di capra e vacca), yogurt vengono venduti al dettaglio. Durante la visita sono stati prelevati 2 campioni di formaggio (e uno di vacca) che verranno sottoposti ad analisi fisico-chimiche e microbiologiche nei laboratori di Agris. Si tratta di formaggi freschi uno di capra (le chevre du fermier) e l altro di vacca (Saint Amour). Nel pomeriggio la missione tecnica è proseguita con la visita di un impresa di trasformazione del latte e derivati situata nella città di Tizi Ouzou. Tale impresa è una EURL) (entreprise unitaire a revenue limité) fondata nel 2004 con i fondi nazionali per il controllo dello sviluppo agricolo (FNRDA) con 65 dipendenti. Essa produce formaggi a latte pastorizzato (Fermier, Brie, Chevre, Gallettes, Pate presse), latte di capra pastorizzato e L Ben. La produzione di latte pastorizzato e di L Ben è iniziata nell aprile Conferiscono il latte allo stabilimento 749 allevatori bovini e 69 allevatori caprini. La quantità di latte raccolto nel 2010 (novembre) è stata L (bovino) e L (caprino). La raccolta refrigerata è organizzata attraverso 5 veicoli (580L/veicolo) e 2 camion (2160L, 2080L) e si appoggia a 3 centri di raccolta: presso gli allevatori, Fréha (località nei pressi di Tizi Ouzou), stabilimento

10 medesimo con capacità rispettivamente di 8300, 6925, litri. Tutto il latte lavorato viene sottoposto a pastorizzazione in un pastorizzatore con capacità di 3000 L/h. Le cariche microbiche del latte conferito sono spesso molto alte ( cfu/ml) per cui è stata fatta la scelta di pastorizzare processo ad alte temperature (82 C) con tempi lunghi. A tal proposito il Dr Pirisi ha suggerito la possibilità di applicare un trattamento di pastorizzazione più blando. Nello stabilimento è presente un laboratorio in cui vengono effettuate analisi fisicochimiche (grasso, acidità, densità, test antibiotici, estratto secco) e microbiologiche (ricerca di patogeni e aerobi). Il latte viene pagato a qualità (materia grassa) e il prezzo è intorno a 0,40 euro/l (vacca), 0,70 euro/l (capra). Nel 2010 lo stabilimento ha prodotto (dati aggiornati ad ottobre): Le BRIE n Le fermier n La galette kg 522,69 La chèvre n La patte pressé lav. sperimentali Latte past. capra (LPC) L LBEN L Durante la visita sono stati prelevati campioni di formaggio caprino che verranno analizzati nei laboratori di Agris. Dopo la visita allo stabilimento la delegazione è stata ricevuta dal Direttore dei servizi agricoli. Durante l incontro è stata illustrata l attività svolta durante la giornata e il Dr Pirisi ha riportato ciò che è stato fatto dalla Regione Sardegna per il miglioramento delle aziende ovicaprine con l utilizzo di fondi comunitari e regionali. Egli ha sottolineato che lo sviluppo della filera è una scelta politica che necessita di cospicui interventi pubblici (in Sardegna l intervento arrivava sino al 30%). Lo stesso discorso vale per la certificazione, in quanto questa spesso non può essere sostenuta economicamente dai singoli produttori. Tali scelte derivano dall importanza strategica del sistema produttivo ovicaprino per l economia della Regione.

11

12

13

14 Giornata del Riunione presso l Ambasciata di Italia Presenti: Dott.ssa Maria Francesca Scintu; Dott.ssa Simona Pilleri; Dott Antonio Pirisi; Dott.ssa Elisabetta Simona Daga; Dott. Mr Djamal Nekkab; Dott Matteo Fiorenza; Dott. Matteo Cristofaro Primo Segretario Commerciale Ambasciata d Italia ad Algeri. Nel corso dell incontro in ambasciata è stato riferito della visita tecnica nella regione di TIZI OUZOU e commune rurale di Oucif. Il dott. Cristofaro riferisce che l agroalimentare è tra gli argomenti che hanno riguardato il summit italo-algerino. Lo sviluppo del settore lattiero caseario è strategico per l Algeria Il dott. Mr Djamal Nekkab chiede anche all ambasciata di fornire supporto per cercare di superare le problematiche oggi esistenti per l importazione di bestiame vivo dall Italia. L ambasciata si dimostra disponibile ad agire da interfaccia e ad agevolare la comunicazione tra le due parti e le istituzioni interessate al progetto e più in generale al Programma di Sostegno alla cooperazione in Algeria. Partenza da Algeri e ritorno in Italia nella serata del

Denominazione Corso:

Denominazione Corso: CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.

Dettagli

FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE MODALITA DI OTTENIMENTO DELLA LICENZA D USO DEL MARCHIO COLLETTIVO TUSCIA VITERBESE

FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE MODALITA DI OTTENIMENTO DELLA LICENZA D USO DEL MARCHIO COLLETTIVO TUSCIA VITERBESE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VITERBO FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE Aprile 2012 Disposizioni generali Il presente Regolamento riporta le norme e le procedure necessarie per

Dettagli

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto

La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto La gestione sanitaria a garanzia della sicurezza del prodotto Alfonso Zecconi Università degli Studi di Milano Dipartimento Patologia Animale Le tossinfezioni alimentari Problema comune a tutti gli alimenti

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Il Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del

Il Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del Oggetto: Definizione dei Programmi Operativi Annuali del Dipartimento per le Produzioni Vegetali e dei Servizi ad esso afferenti per l anno 2014. Il Direttore Generale VISTA la Legge Regionale 8 agosto

Dettagli

Valorizzazione della filiera lattiero casearia ovi caprina: il controllo della qualità del latte

Valorizzazione della filiera lattiero casearia ovi caprina: il controllo della qualità del latte Programma di Sviluppo Rurale 2007 2013 - Misura 111 Valorizzazione della filiera lattiero casearia ovi caprina: il controllo della qualità del latte 25 settembre 2015 Località Nuraghe Losa -Abbasanta (Or)

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale

Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale del giugno 0 La direttrice dell Istituto Universitario Federale per la Formazione

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

BRONTE TECNICO DEI SERVIZI TURISTICO-RICETTIVI BRONTE 8 200 OPERATORE DI VINIFICAZIONE BRONTE 8 200 TECNICO COMMERCIALE - MARKETING BRONTE 8 200

BRONTE TECNICO DEI SERVIZI TURISTICO-RICETTIVI BRONTE 8 200 OPERATORE DI VINIFICAZIONE BRONTE 8 200 TECNICO COMMERCIALE - MARKETING BRONTE 8 200 Nell ambito del programma Garanzia Giovani ti proponiamo l elenco dei percorsi di "Formazione mirata all'inserimento lavorativo" presentati dall IRIPA - SICILIA ed inseriti nel Catalogo dell'offerta Formativa

Dettagli

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014 Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMISSIONE E ATTIVITA'

REGOLAMENTO DI AMMISSIONE E ATTIVITA' REGOLAMENTO DI AMMISSIONE E ATTIVITA' 1. Regole di ammissione 2. Missione 3. Attività 4. Produttori SlowCooking Art. 1 REGOLE DI AMMISSIONE 1. Sono soci di SlowCooking tutte le persone fisiche maggiorenni,

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007-2013

Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007-2013 Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia/Francia Marittimo 2007-2013 ACRONIMO PROGETTO MA_R_TE + TITOLO PROGETTO OBIETTIVO GENERALE MARE, RURALITÀ E TERRA: POTENZIARE L UNITARIETÀ STRATEGICA Favorire

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

Deliberazione del Consiglio. del 27-06-2011 n. 22

Deliberazione del Consiglio. del 27-06-2011 n. 22 Deliberazione del Consiglio del 27-06-2011 n. 22 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DEL SITO WEB DEL PROGETTO COREM IL CONSIGLIO Richiamata la propria deliberazione n. 3 del

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo*

Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo* Supplemento 4.2007 111 Protocollo d intesa per la cooperazione nello spazio Alpi-Mediterraneo* LA REGIONE LIGURIA, rappresentata dal Presidente Claudio BURLANDO LA REGIONE PIEMONTE, rappresentata dalla

Dettagli

Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO

Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008

Dettagli

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.

PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione

Dettagli

ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA

ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA Allegato 1 al decreto n. ORGANISMO PAGATORE REGIONE LOMBARDIA Modalità e condizioni per la presentazione della domanda di contributo per le assicurazioni nel settore OCM Vitivinicolo Campagna 2010 1 Sommario

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio

Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio Parere n 52/2010 Indennità di posizione del segretario comunale in rapporto alla popolazione del Comune presso cui presta servizio Il Comune di (omissis) chiede se al Segretario Comunale, precedentemente

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

D.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2)

D.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2) D.Lgs. 81/08 - Prevenzione e protezione da agenti fisici negli ambienti di lavoro. Dubbi, quesiti, prospettive 8 aprile 2009 Auditorium Cav. Mario Magnetto - Almese La problematica della gestione dei rischi

Dettagli

qualità e certificazione

qualità e certificazione Globalizzazione, standard di qualità e certificazione Maria Angela Perito INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria Campobasso, 19 maggio 2008 Complessità del problema Cambiamenti delle esigenze del

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Gestione del rischio

Gestione del rischio FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI Gestione del rischio Roberto D Auria Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

L.R. n. 63/78 artt. 42 e 50

L.R. n. 63/78 artt. 42 e 50 REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO AGRICOLTURA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE E VALORIZZAZIONE DELL AGRICOLTURA L.R. n. 63/78 artt. 42 e 50 CREDITI DI GESTIONE ISTRUZIONI OPERATIVE Pagina 1 1. PREMESSE La

Dettagli

Il biologico in Toscana

Il biologico in Toscana Quaderno della Il biologico in Toscana 7 Chi promuove il progetto Filiera Corta Bio nella regione CTPB - Coordinamento Toscano Produttori Biologici - e un associazione nata nel 1983 a Firenze per iniziativa

Dettagli

CARTA QUALITA PNDB. Agroalimentare. Richiedente:. Riservato all Ufficio. Codice:. SGA - SGQ ISO 14001:1996 EN ISO 9001:2000. Pag.

CARTA QUALITA PNDB. Agroalimentare. Richiedente:. Riservato all Ufficio. Codice:. SGA - SGQ ISO 14001:1996 EN ISO 9001:2000. Pag. Pag. 1 di 7 CARTA QUALITA PNDB Richiesta della concessione d uso del marchio Settore AGROALIMENTARE Richiedente:. Riservato all Ufficio Codice:. Pag. 2 di 7 INDICE REQUISITI PER LA CONCESSIONE D USO DEL

Dettagli

AZIENDA AGRICOLA MOSSA

AZIENDA AGRICOLA MOSSA AZIENDA AGRICOLA MOSSA quando allevare gli animali significa curarne il benessere 1 L azienda agricola L azienda agricola Mossa pratica l allevamento della pecora di razza sarda. La conduttrice Francesca

Dettagli

ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura. ARCHIVIO INFORMATIZZATO delle Aziende Agricole che esercitano Agriturismo

ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura. ARCHIVIO INFORMATIZZATO delle Aziende Agricole che esercitano Agriturismo Agosto 2010 ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura Disciplina delle attività agrituristiche in Toscana l.r.- 30/2003 e s.m.i. ARCHIVIO INFORMATIZZATO delle Aziende Agricole che esercitano

Dettagli

Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio

Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio Oggetto: Costituzione Elenco regionale dei fornitori delle aziende agrituristiche. Il Direttore del Servizio VISTA la legge regionale 8 agosto 2006 n.13 di Riforma degli enti agricoli e riordino delle

Dettagli

I requisiti del latte alimentare

I requisiti del latte alimentare I requisiti del latte alimentare Le disposizioni delle Linee Guida e della Misura 215. Progetto Qualità Latte Premessa A partire dal 1 gennaio 2006, sono in applicazione le disposizioni previste dai regolamenti

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Circolare N.27 del 23 febbraio 2012. Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro

Circolare N.27 del 23 febbraio 2012. Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Circolare N.27 del 23 febbraio 2012 Certificati di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Certificazioni di malattia: nuovi servizi per il datore di lavoro Gentile cliente con la presente intendiamo

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE L 16/46 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 20.1.2005 REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE del 19 gennaio 2005 che attua il regolamento (CE) n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A. Appendice Settore Agroalimentare Pagina 1/5 APPENDICE I SETTORE AGROALIMETARE 1 - Obiettivo Il presente

Dettagli

Distretto Rurale. Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM

Distretto Rurale. Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM Distretto Rurale Franciacorta, Sebino e Valle Trompia GAL GÖLEM Introduzione I principali riferimenti normativi per l individuazione, l istituzione e la disciplina dei distretti agricoli sono: - A livello

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004

5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 5 CONVEGNO NAZIONALE FITOFARMACI E AMBIENTE PALERMO 20-21 OTTOBRE 2004 PIANI TRIENNALI PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI FITOFARMACI: RUOLO DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ R. DOMMARCO - E. FUNARI DIPARTIMENTO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto PROTOCOLLO D INTESA per la valorizzazione e promozione del Paniere lucchese dei prodotti agroalimentari tipici tradizionali e locali attraverso la creazione della Rete del gusto Lucca 11 Maggio 2006 Palazzo

Dettagli

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità

Campobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento

Dettagli

L ISCRIZIONE ALLA SEZIONE PROVINCIALE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI COSENZA

L ISCRIZIONE ALLA SEZIONE PROVINCIALE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI COSENZA L ISCRIZIONE ALLA SEZIONE PROVINCIALE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI COSENZA A cura del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza - Volontà

Dettagli

AGRIS SARDEGNA DIPARTIMENTO PER LA RICERCA NELLE PRODUZIONI VEGETALI AVVISO

AGRIS SARDEGNA DIPARTIMENTO PER LA RICERCA NELLE PRODUZIONI VEGETALI AVVISO AGRIS SARDEGNA DIPARTIMENTO PER LA RICERCA NELLE PRODUZIONI VEGETALI AVVISO PER L ACQUISIZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER L ESECUZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO IN AZIENDE SERRICOLE DEL

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE Approvazione della procedura per l accreditamento delle Fattorie Didattiche della Lombardia e la creazione di un elenco delle Fattorie accreditate. D.g.r. 11 ottobre 2002 n.7/10598 Approvazione dello schema

Dettagli

ANGELO PANDOLFO VIA RAFFAELE ACERENZA, 2-85100 POTENZA Telefono 0971/25749-0971/668657 Fax 0971/668751 anpandol@regione.basilicata.

ANGELO PANDOLFO VIA RAFFAELE ACERENZA, 2-85100 POTENZA Telefono 0971/25749-0971/668657 Fax 0971/668751 anpandol@regione.basilicata. C U R R I C U L U M V I T A E E L A B O R A T O S U L L A B A S E D E L F O R M A T O E U R O P E O INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ANGELO PANDOLFO VIA RAFFAELE ACERENZA, 2-85100 POTENZA Telefono

Dettagli

CLeFFe News 2012.001 del 16 gennaio 2012

CLeFFe News 2012.001 del 16 gennaio 2012 Argomento dell accordo è la formazione generica e specifica di cui al Titolo I del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni. L accordo stato regioni fissa durata, contenuti, date di applicazione,

Dettagli

-Dipartimento Scuole-

-Dipartimento Scuole- CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

Dettagli

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA

PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.

Dettagli

Masserie Giovannelli

Masserie Giovannelli Masserie Giovannelli La forza della famiglia rurale 1 L azienda Masserie Giovannelli si trova a 1.000 msl nel Comune di Cercemaggiore in provincia di Campobasso, zona riconosciuta come Sito di Interesse

Dettagli

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni

La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni La fase preparatoria al progetto di cooperazione Leader Alcune indicazioni Documento tecnico Novembre 2009 Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale e relative all'azione

Dettagli

LEGGE AGRICOLTURA Nuove norme in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere

LEGGE AGRICOLTURA Nuove norme in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere LEGGE AGRICOLTURA Nuove norme in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali

Dettagli

Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo al doppio rilascio del diploma d Esame di Stato e

Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo al doppio rilascio del diploma d Esame di Stato e Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo al doppio rilascio del diploma d Esame di Stato e del diploma di Baccalauréat 1 Il Governo della Repubblica

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

WORLD DUTY FREE S.P.A.

WORLD DUTY FREE S.P.A. WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

A relazione dell'assessore Cavallera:

A relazione dell'assessore Cavallera: REGIONE PIEMONTE BU11 13/03/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 10 febbraio 2014, n. 15-7093 Recepimento dell'accordo Rep. n. 146/CSR del 17/10/2013, recante "Linee guida l'adozione di piani di controllo

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE

MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE Il nuovo assetto organizzativo di PUGLIAPROMOZIONE è impostato sul modello dell azienda a rete evoluta, fondato sulla ripartizione dei processi di supporto e primari

Dettagli

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno)

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) L1. FINE E NATURA L'Associazione Laici PIME (ALP) è stata promossa dalla Direzione Generale del PIME in seguito all

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina

Dettagli

I.I.S. Astolfo Lunardi

I.I.S. Astolfo Lunardi Piano dell offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 1 di 1 POF - vers 02 - Copertina, 11/10/2010 Delibera CD n. 09 del 29/09/2010 Data stampa: 06/12/12 Delibera Cdi n. 17 del

Dettagli

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19 Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

Relazione attività e report utenza Gennaio-Dicembre 2013

Relazione attività e report utenza Gennaio-Dicembre 2013 Relazione attività e report utenza Gennaio-Dicembre 2013 INFORMAGIOVANI COMUNE DI ARCENE Per l informagiovani Tatiana Arzuffi L INFORMAGIOVANI P.zza Civiltà Contadina ANDAMENTO UTENZA GENNAIO-DICEMBRE

Dettagli

[ ] Per garantire questo, negli organi che decidono sulla

[ ] Per garantire questo, negli organi che decidono sulla Organismi di Certificazione [ ] ORGANISMI D I CERTIFICAZIONE O C IL SISTEMA DI CONTROLLO L agricoltura biologica rappresenta uno dei primi esempi di certificazione di filiera : ogni fase del processo produttivo

Dettagli

Cga capofila del progetto Genitori in rete

Cga capofila del progetto Genitori in rete Cga capofila del progetto Genitori in rete 09 dicembre 2015 - Prende il via il progetto Genitori in rete, con il quale il Comitato Genitori, che è capofila dei promotori, punta a realizzare una rete di

Dettagli

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana.

Facilitare, per quanto possibile, i contatti fra lo studente e la scuola italiana. Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti di Torino Mobilità degli Studenti - Regolamento d Istituto a.s. 2015/16 Il documento presente si rivolge ai Genitori, agli Studenti e ai Docenti e costituisce norma,

Dettagli

ISTRUZIONI APPLICATIVE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CARBURANTE AGRICOLO AGEVOLATO E RILASCIO DEL LIBRETTO UMA

ISTRUZIONI APPLICATIVE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CARBURANTE AGRICOLO AGEVOLATO E RILASCIO DEL LIBRETTO UMA DIPARTIMENTO AGRICOLTURA, SVILUPPO RURALE, ECONOMIA MONTANA UFFICIO SOSTEGNO ALLE IMPRESE, ALLE INFRASTRUTTURE RURALI ED ALLO SVILUPPO DELLA PROPRIETA ISTRUZIONI APPLICATIVE PER LA PRESENTAZIONE DELLE

Dettagli

Lo stage può essere svolto solo dopo il completamento del quarto semestre.

Lo stage può essere svolto solo dopo il completamento del quarto semestre. DIRETTIVE PER LO SVOLGIMENTO DELLO STAGE AL BACHELOR Regolamento degli Studi della facoltà di Scienze economiche, 19 dicembre 2007, Anni accademici 2008/2009 1. PREMESSA Art.1 Stage curriculare Nel corso

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

REGIONE SICILIANA ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO Sezione Operativa di Assistenza Tecnica Agricola N 82 M A R S A L A (TP)

REGIONE SICILIANA ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO Sezione Operativa di Assistenza Tecnica Agricola N 82 M A R S A L A (TP) REGIONE SICILIANA ENTE DI SVILUPPO AGRICOLO Sezione Operativa di Assistenza Tecnica Agricola N 82 M A R S A L A (TP) RELAZIONE ATTIVITA 2013 Progetti finalizzati Tecnici Alagna Giuseppe Angileri Antonino

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 293/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.11.2005 DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa a talune misure sanitarie di protezione contro la malattia vescicolare dei suini in Italia

Dettagli

CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T.

CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. La Carta Servizi è uno strumento di trasparenza messo a disposizione dal

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI

Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI PROTOCOLLO D INTESA fra il MINISTERO DELLO SVILUPPO

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 573 del 31-7-2014 O G G E T T O

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 573 del 31-7-2014 O G G E T T O REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 573 del 31-7-2014 O G G E T T O Modifica della composizione del Nucleo di Ricerca Clinica (N.R.C.) aziendale. Proponente:

Dettagli

Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Le Scuole aggregate

Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Le Scuole aggregate UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA - DIREZIONE STUDENTI - AREA POST LAUREAM Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Le Scuole aggregate Verona 20 dicembre 2011 Dott.ssa Maria Letizia

Dettagli