CNEL IMPRESE E RISORSA IDRICA NEL MEZZOGIORNO:SOGGETTI INDUSTRIALI, LAVORO E SPESA PUBBLICA
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1 CNEL IMPRESE E RISORSA IDRICA NEL MEZZOGIORNO:SOGGETTI INDUSTRIALI, LAVORO E SPESA PUBBLICA IMPRESA E LAVORO NELLA ATTUAZIONE DELLA 36/94: IL MERCATO DAL LATO DELLA OFFERTA Roma, 25 giugno 1999 IMPRESA E LAVORO NELLA ATTUAZIONE DELLA 36/94: IL MERCATO DAL LATO DELLA OFFERTA 1. LA LEGGE 2. LA TARIFFA 3. IL MERCATO DELL'OFFERTA 4. IMPRESA E LAVORO: UNA NUOVA CENTRALITA' 5. LE PERFORMANCES E LA NUOVA IMPRESA 6. IL LAVORO NELLA NUOVA IMPRESA 7. IL PERSONALE DELLE GESTIONI IN ECONOMIA ED I COMPITI DEGLI ENTI TERRITORIALI 8. LA DISCIPLINA REGIONALE DEL TRASFERIMENTO DEL PERSONALE 9. ALCUNI RAFFRONTI TRA IL CONTRATTO ENTI LOCALI ED IL CONTRATTO FEDERGASACQUA 1. LA LEGGE L' attuazione della legge di riforma sulle risorse idriche dovrà comportare, soprattutto nel Mezzogiorno, innovazioni radicali nel sistema delle imprese, nell'organizzazione di impresa e nell'organizzazione del lavoro. La legge 36/94 infatti delinea una pluralita' di soluzioni possibili che fondano una concreta possibilita' per Regioni ed Enti Locali di promuovere parti importanti di vera e propria politica industriale attraverso, in primo luogo, l'attivazione di una domanda trasparente nelle procedure e consapevole nei contenuti. Gli obiettivi di tale politica sono tesi a favorire da un lato i necessari equilibri tra esigenze sociali ed esigenze collettive di vincoli di bilancio e dall'altro la formazione di un mercato fortemente competitivo nel quale le imprese singole od associate siano in grado di proporre soluzioni alternative e competitive in grado di: adeguare il servizio idrico italiano agli standards europei; porre a carico delle gestioni la quota massima possibile di finanziamenti dei programmi di investimento. Ma questo processo non si riduce, come talvolta appare dalla letteratura corrente in materia, ad un adeguamento (sicuramente necessario) dei processi decisionali e delle tecnostrutture della Pubblica Amministrazione ma anche ad analoghi processi di trasformazione e di adeguamento delle imprese e del lavoro. 2. LA TARIFFA Un fattore di forte accelerazione del processo di creazione del mercato e di conseguente
2 industrializzazione dei servizi sarà costituito dalla presentazione della proposta di modifica del metodo normalizzato della tariffa di riferimento del S.I.I. La tariffa di riferimento dovra' infatti produrre una vera e propria rivoluzione nell'attuale sistema nel quale vigono circa tariffe di acquedotto ed canoni di depurazione e fognature. Ma, per la parte che qui si prende in esame, va rilevato innanzitutto come il metodo proposto dovrà tendere esplicitamente a premiare con aumenti tariffari gli investimenti indirizzati all'adeguamento delle infrastrutture e le gestioni piu' efficienti. Si vanno cosi' progressivamente delineando, nel corpus della legge di riforma, gli elementi che spingono verso processi radicali di innovazione nel sistema delle imprese. 3. IL MERCATO DELL'OFFERTA Il mercato che va delineandosi sara' dunque caratterizzato dal lato della offerta da: scomparsa di molte delle attuali gestioni (in particolare quelle "in economia"); forte competitivita' tariffaria; presenza di imprese (o gruppi di imprese) dimensionate su una domanda di bacino (medio) di 500/600 mila utenti rispetto ai attuali; processi di trasformazione (e/o acquisizione e/o verticalizzazione) per le imprese costruttrici e di servizio determinati dalla integrazione del ciclo dell'acqua (captazione / adduzione /distribuzione / depurazione); 4. IMPRESA E LAVORO: UNA NUOVA CENTRALITA' Impresa e lavoro saranno dunque chiamati a svolgere, insieme a Regioni ed Enti locali, un ruolo centrale nella attuazione della legge di riordino dei servizi idrici ed anche da loro dipendera' in maniera consistente il successo o l'insuccesso della riforma. Le modificazioni piu' radicali riguarderanno tra l'altro: "la forma" dell'impresa (soprattutto quella pubblica) e la sua natura giuridica; "la missione" della impresa, legata sempre piu' strettamente a problemi di efficienza progettuale, organizzativa e gestionale; "la cultura" di impresa propria dei soggetti (proprieta', managment e lavoro) che dovranno realizzare questi processi; "i sistemi di relazione" tra questi soggetti dentro l'impresa; "i sistemi di relazione" tra l'impresa e i soggetti istituzionali territoriali. L'insieme di questi elementi correlati determinera', in positivo od anche in negativo, le condizioni per il raggiungimento di efficienza imprenditoriale e di produttivita' gestionale. Cio' dovra' valere, pena la distorsione del mercato, per tutti e quali che siano le possibili forme di gestione definite dalle singole "Autorita' d'ambito". 5. LE PERFORMANCES E LA NUOVA IMPRESA Ciascuna impresa candidata a gestire un servizio idrico integrato dovra' infatti, qualunque sia la sua natura (pubblica, privata o mista), fare i conti con i medesimi fattori di competitivita' aziendale. La rapida predisposizione ed attivazione dell'osservatorio dei servizi idrici, in connessione in
3 particolare con i sistemi informativi delle Regioni risulta dunque particolarmente necessaria. In tal modo si può rendere operante il passaggio da un sistema di controlli burocratico-formale ad un un nuovo sistema basato sulla logica e sulle categorie analitiche proprie del mercato. Questo nuovo rapporto tra domanda ed offerta dovrà comportare altresì rilevanti processi di informazione e di formazione per l'insieme dei soggetti. 6 IL LAVORO NELLA NUOVA IMPRESA In questo quadro in movimento di assestamento tendenziale troveranno collocazione: i processi di trasferimento del personale ai nuovi soggetti gestori; i problemi di definizione del quadro contrattuale; i processi di omologazione delle strutture e degli istituti contrattuali per l'insieme di tutti i lavoratori del settore fino alla ipotesi di un unico contratto per tutti i lavoratori dell'acqua. 6.a La situazione contrattuale attuale Attualmente i CCNL dell'acqua sono così riassumibili: GESTIONE TIPO DI CONTRATTO SINDACATI FIRMATARI CONTROPARTI DATORIALI NOTE SULLA GESTIONE EX L.36/94 IN ECONOMIA pubblico funzione pubblica ENTI LOCALI non e' prevista MUNICIPALIZZ ATE O AZIENDE SPECIALI pubblico con caratteristiche di tipo privatistico energia (FNLE-CGIL FLERICA-CISL FLAEI-CISL FEDERGASAC QUA O FEDERELETTR ICA UILSP-UIL) CONCESSIONE A TERZI (A) CONCESSIONE A TERZI (B) privato energia ANFIDA privato energia ANIG SOCIETA' MISTE A MAGGIORANZ A PUBBLICA SOCIETA' MISTE A MAGGIORANZ A PRIVATA da definire energia da definire da definire energia da definire
4 CONSORZI DI BONIFICA con caratteristiche di tipo privatistico 6.b una prima comparazione agroindustria SNEBI la legge 36/94 (art.27) assegna ai consorzi una "facolta' fonte probabile di parecchi problemi non solo di carattere normativo Da una prima analisi comparativa tra i CCNL (EELL, FEDERGASACQUA, ANFIDA,ANIG) possono riassumersi i seguenti punti: Il contratto più "distante" sia in termini di struttura che di livelli retributivi è quello degli EELL (è un contratto pubblico regolato dall'art.5 del DPCM n. 539 del ). La comparazione tra i contratti FEDERGASACQUA e FEDERELETTRICA (CISPEL), ANIG e ANFIDA mette in risalto nella struttura retributiva di base differenziazioni relativamente minori. Differenziazioni maggiormente apprezzabili sono invece rinvenibili nella struttura delle relazioni industriali laddove i diritti di informazione (ad es.) sono maggiormente articolati e proceduralmente definiti nei contratti di FEDERGASACQUA e FEDERELETTRICA (CISPEL). 6.c un contratto nazionale unico di settore per le risorse idriche? E' possibile dunque ipotizzare che proprio la nascita dei nuovi Soggetti Gestori possa favorire la nascita contestuale di un nuovo ed unico CCNL Di SETTORE di natura completamente privatistica e modulata nel tempo verso l'ipotesi di un più ampio CONTRATTO DI SERVIZI AFFINI (come ad esempio il contratto del gas).un percorso per la contrattazione dovrebbe inoltre prevedere la riunificazione degli attuali contratti in un unico contratto valevole per tutti i lavoratori impegnati nei S.I.I ivi compresi i lavoratori dei servizi di depurazione e fognature. In questa direzione pare muoversi del resto l'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto di settore dell'acqua e del gas elaborato da Cgil Cisl e Uil ed attualmente sottoposto all'approvazione dei lavoratori. 7. IL PERSONALE DELLE GESTIONI IN ECONOMIA ED I COMPITI DEGLI ENTI TERRITORIALI La scomparsa delle oltre 6000 gestioni in economia pone problemi particolari per il passaggio del personale ai nuovi soggetti gestori. Si determinerà infatti per i dipendenti pubblici del settore una modifica sostanziale del quadro contrattuale determinato in primo luogo dalla diversa natura e struttura dei contratti: pubblica per gli Enti Locali; privata per Anfida e Anig; "di carattere privatistico" per Federgasacqua e Federelettrica. da definire per le società miste; Le tabelle allegate mostrano ad esempio che le differenze tra i contratti delle gestioni in economia e le "municipalizzate" riguardano praticamente l'insieme degli istituti contrattuali ed in particolare: inquadramenti; minimi tabellari;
5 trattamento accessorio; anzianità; straordinario etc.; Le condizioni sostanziali di maggior favore rinvenibili nei contratti presi in esame porterebbero ad ipotizzare una gestione adeguata del trasferimento di tale personale. Sarebbe purtuttavia opportuno che gli Enti Locali titolari delle gestioni in economia predisponessero in tempi opportuni: una informazione adeguata per il personale in oggetto; le forme ed i tempi della mobilità interna per il personale che, sulla base delle leggi che regolamentano il rapporto di lavoro pubblico, non optassero per il trasferimento ai nuovi soggetti gestori. Un problema specifico sarà infine determinato dall'importanza, nella fase di transizione,degli aspetti previdenziali. 8. LA DISCIPLINA REGIONALE DEL TRASFERIMENTO DEL PERSONALE L'intero processo dovrà essere attivato sulla base della relativa disciplina emanata dalle Regioni per così come espressamente dettato dal comma 3 dell'art. 12 della legge 36/94. Tale comma prevede esplicitamente che:"nel caso di passaggio di dipendenti di enti pubblici e di aziende municipalizzate o consortili a società private che esercitano le medesime funzioni. si applica, ai sensi dell'art. 62 del decreto legislativo n. 29, la disciplina di trasferimento di azienda di cui all'art.2112 del codice civile". Sarebbe oltremodo opportuno che, vista la complessità della materia, siano per tempo attivati tavoli regionali di confronto con le parti sociali al fine di rendere plausibile il varo di tale normativa in effettiva concomitanza con l'attivazione delle nuove gestioni. Questi stessi tavoli dovrebbero in particolare definire anche le linee delle attività di formazione per il personale da definire nella sede degli ambiti territoriali ottimali.
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