ASSESSORATO ALLA SOLIDARIETA DOSSIER TEMATICO N.1. a cura di Settore PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE Ufficio IMMIGRAZIONE

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1 R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLA SOLIDARIETA DOSSIER TEMATICO N.1 POLITICHE PER L IMMIGRAZIONE IN PUGLIA a cura di Settore PROGRAMMAZIONE SOCIALE E INTEGRAZIONE Ufficio IMMIGRAZIONE

2 Indice del Dossier 1. GLI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE IL PIANO REGIONALE PER L IMMIGRAZIONE I PIANI SOCIALI DI ZONA I PROGETTI A VALERE SU FONDI NAZIONALI 3 2. LA PRESENZA DI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI IN PUGLIA 4 3. LE POLITICHE E GLI INTERVENTI PER L ACCOGLIENZA ABITATIVA L ALBERGO DIFFUSO PER I LAVORATORI STRANIERI STAGIONALI IL SOSTEGNO PER L ACCESSO ALL ALLOGGIO E LE AGENZIE DI INTERMEDIAZIONE ABITATIVA FONDO DI GARANZIA PER L ANTICIPAZIONE SOCIALE 7 4. L INTEGRAZIONE SOCIALE E CULTURALE I CORSI DI LINGUA ITALIANA I CENTRI INTERCULTURALI LA LOTTA ALLA TRATTA 8 6. LE RISORSE FINANZIARIE 10 APPENDICE STATISTICA 12

3 1. Gli strumenti della programmazione 1.1 Il piano regionale per l immigrazione La l.r. n. 26/2000 (art. 4) prevedeva che la Regione approvasse, su proposta della Giunta Regionale, un piano triennale per l immigrazione. Dal 2001 al 2005 la Puglia non si è mai dotata del suo Piano, né ha mai attivato la Consulta per l Immigrazione o avviato un processo dedicato per la concertazione con il sistema delle Autonomie Locali degli interventi mirati per l inclusione delle persone immigrate. E solo a partire dal 2005 che la Giunta Regionale comincia ad approvare il Piano annuale di interventi per l Immigrazione, che ha avuto una dotazione finanziaria di Euro ,00 per l anno 2005 e di Euro ,00 per ciascuna delle annualità successive 2006, 2007,2008. Con il Piano Annuale di interventi per l Immigrazione la Giunta Regionale definisce gli interventi di iniziativa regionale che sono necessari per sostenere sperimentazioni, per mettere a rete e a sistema altri interventi attivati, per accrescere l efficacia dell azione amministrativa delle strutture regionali preposte. Dal 2005 in poi si è proceduto con la sola adozione del Piano Annuale, per ciascun anno, rinviando alla revisione normativa l attivazione di un nuovo ciclo di programmazione, che faccia soprattutto riferimento all obiettivo della integrazione delle politiche di settore di cui la popolazione immigrata deve poter beneficiare. 1.2 I piani sociali di Zona Il primo Piano Regionale delle Politiche Sociali (approvato con D.G.R. n del 4 agosto 2004) non prevedeva alcuna specifica priorità di intervento in favore dell immigrazione, in questo senso depotenziando significativamente gli strumenti di programmazione locale sul versante delle politiche per l immigrazione. Di fatto alcun vincolo veniva definito per i Comuni rispetto alla previsione di interventi specifici e la attivazione di strutture sociali per l integrazione dei cittadini stranieri immigrati, con l unico effetto che nel primo piano sociale di zona ( ) di molti ambiti territoriali non sono previsti interventi in favore dell immigrazione. Pur tuttavia sono circa il 30% dei 45 ambiti territoriali sociali pugliesi quelli che nei rispettivi PdZ hanno previsto interventi per l immigrazione, di cui si renderà conto più dettagliatamente a seguito della conclusione delle analisi statistiche sui PdZ che è attualmente in corso. 1.3 I progetti a valere su fondi nazionali La Regione Puglia è stata beneficiaria, a partire dal 2005 di significativi apporti finanziaria a valere sul Fondo Nazionale per l Immigrazione, che sono stati ripartiti dal Ministero per la Solidarietà Sociale sulla base di specifici accordi con tutte le Regioni. In particolare si citano: - il protocollo di intesa per la realizzazione dell Osservatorio Movimenti Migratori (assegnazione di risorse pari ad Euro ,00); - l accordo di programma per la realizzazione dei corsi di lingua italiana (assegnazione di risorse pari ad Euro ,00 per il 2007 e di Euro ,00 per il 2008). A partire dal 2007, inoltre, la Regione Puglia ha attivato una funzione di progettazione interna al Settore Programmazione Sociale, per costruire proposte

4 progettuali da candidare in procedure di evidenza pubblica per il finanziamento a valere su risorse finanziarie nazionali di interventi specifici in favore dell immigrazione, ricadenti sul territorio regionale. Sono stati fino ad ora ammessi a finanziamento i seguenti progetti: - il Progetto Le Città Invisibili I (ex l. n. 228/2003) per la tratta a fini di sfruttamento lavorativo a danno di cittadini stranieri immigrati annualità 2006: finanziamento ricevuto ,00; - il Progetto Le Città Invisibili II (ex l. n. 228/2003) per la tratta a fini di sfruttamento lavorativo a danno di cittadini stranieri immigrati annualità 2007: finanziamento ricevuto ,00; - il Progetto Diritto alla casa, diritto di cittadinanza (Fondo 2007 per l Immigrazione) annualità 2008: finanziamento ricevuto ,00. Gli ultimi due progetti citati sono in corso di realizzazione. 2. La presenza di cittadini stranieri immigrati in Puglia In Puglia risultano essere residenti al 1 gennaio 2007 complessivamente cittadini stranieri immigrati, cui si aggiungono circa stranieri immigrati regolarmente presenti sul territorio regionale perché dotati di permesso di soggiorno. In entrambi i casi l incidenza della popolazione minorile sul totale degli stranieri immigrati incide per circa il 20-22%. Complessivamente la popolazione straniera immigrata residente o regolarmente presente in Puglia incide per circa l 1,7% sul totale della popolazione residente, e si tratta di una incidenza assai inferiore al livello medio nazionale che nel 2007 ha raggiunto in Italia il 5,2%. Le elaborazioni contenute nell appendice statistica del presente Dossier sono state effettuati su dati ufficiali dell ISTAT e del Ministero dell Interno. E di tutta evidenza che non è semplice dai dati ufficiali ricavare indicazioni affidabili sul numero complessivo di stranieri presenti sul territorio regionale, volendo considerare in essi anche gli stranieri non dotati di permesso di soggiorno, perché richiedenti asilo, rifugiati, minori stranieri non accompagnati, o ancora irregolari. Nell anno scolastico 2004/2005 sono stati gli alunni con cittadinanza non italiana, con una netta prevalenza tra essi (tra il 50 e il 60%) degli alunni di cittadinanza albanese. Rispetto alla popolazione straniera complessivamente presente in Puglia, rileviamo la significatività dei cittadini immigrati dall Albania (37.7%), dal Marocco (9.4%), dalla Romania (4.5%). A livello nazionale, invece, è la Romania a configurarsi come il principale paese di provenienza dei titolari di permesso di soggiorno, ed in particolare per motivi di lavoro. Con riferimento alle motivazioni del rilascio di permessi di soggiorno si deve rilevare che in Puglia vi è una prevalenza di permessi rilasciati per motivi familiari rispetto ai permessi rilasciati per motivi di lavoro, che hanno una incidenza significativa proprio per i romeni (47,3% del totale dei permessi nel 2005). A livello nazionale nel 2005 a fronte di permessi di soggiorno concessi (per lavoro subordinato, studio, ricongiungimento familiare, motivi religiosi) si sono registrati provvedimenti di allontamento nei confronti di immigrati irregolari, pari a circa l 11,2%. Non avendo ulteriori elementi informativi, e volendo stimare il numero di cittadini irregolari sul territorio pugliese, potremmo applicare la stessa % al totale dei permessi di

5 soggiorno concessi in Puglia, per pervenire ad una stima di circa cittadini stranieri irregolari. A questi, tuttavia, occorre aggiungere il fenomeno dei cittadini stranieri immigrati neocomunitari che, a partire dal 2007 arrivano liberamente in Italia e in Puglia senza permesso di soggiorno e non è facile stabile per quanto tempo si fermano in Puglia come lavoratori stagionali (si pensi alla situazione del foggiano, dove non è facile stimare il numero complessivo di stranieri presenti). 3. Le politiche e gli interventi per l accoglienza abitativa 3.1 L albergo diffuso per i lavoratori stranieri stagionali Con Deliberazione n del 4 agosto 2006, la Giunta Regionale ha approvato il Piano regionale 2006 di interventi in favore degli immigrati, di cui agli artt. 4 e 5 della l.r n. 26/2000, che ha previsto, tra le altre azioni, il finanziamento di Progetti sperimentali di prima accoglienza per cittadini stranieri immigrati impiegati come lavoratori agricoli stagionali nelle zone degli ambiti territoriali di Foggia, San Severo e Cerignola, in quanto Comuni capofila degli stessi ambiti territoriali. Il Piano regionale, infatti, individuava in prima istanza l intera area della Provincia di Foggia, ed in particolare il Tavoliere di Puglia, quale area particolarmente esposta a flussi in entrata di cittadini stranieri attirati qui dalle campagne di raccolta dei principali prodotti agricoli e che permangono in misura massiccia per periodi di tempo limitati in genere la durata della raccolta e in misura per ora meno incisiva per periodi di tempo meno lunghi. E proprio con riferimento ai cittadini stranieri immigrati che arrivano nel Tavoliere per partecipare ad una o due campagne di raccolta di prodotti agricoli, si registrano i rischi maggiori di caduta nella rete dello sfruttamento lavorativo, che si connota anche e spesso trova le precondizioni nella assenza quasi totale di servizi di base per la mobilità, per l igiene personale, per il vitto e per l accoglienza abitativa, che lasciano il singolo immigrato o gruppi di connazionali alla mercè di un datore di lavoro e sempre più lontano dalla rete formale di accoglienza e di accesso anche ai servizi minimi essenziali per una vita dignitosa. La sperimentazione che il Piano regionale 2006 ha avviato, e che è attualmente in corso, è rivolta proprio a tentare di rompere la catena dello sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri immigrati ed impiegati come lavoratori agricoli stagionali nelle campagne pugliesi, offrendo agli stessi una accoglienza abitativa, in un contesto di sicurezza ma anche di protezione minima sociosanitaria. L albergo diffuso non è una struttura assistenziale in senso stretto, ma una struttura che presenta tra gli altri i connotati dell offerta abitativa e dell accoglienza sociale, per il cui funzionamento si debba anche far leva sulla capacità di autosostentamento, ancorché minima, dei singoli lavoratori stagionali il cui problema principale, infatti, non è concorrere al costo della prestazione residenziale, ma accedere ad un sistema di offerta abitativa legale e ad una rete di servizi sociosanitari, il più delle volte neppure conosciuti, per la assenza di un servizio di mediazione linguistico-culturale che costituisce il presupposto della integrazione sociale sul territorio. I Comuni di Foggia, Cerignola e San Severo hanno ricevuto dalla Regione Puglia, a fronte della sottoscrizione di apposita convenzione lo scorso 9 luglio 2007, i seguenti finanziamenti per ciascun progetto di albergo diffuso: - Euro ,00 - Bilancio Regionale 2006 per l allestimento e l avvio dei centri di accoglienza

6 - Euro ,00 Bilancio Regionale 2007 per il concorso alla gestione nella stagione estiva del Complessivamente la Regione Puglia ha investito risorse proprie regionali per Euro ,00 per l avvio dei primi tre centri di accoglienza sociale e abitativa degli immigrati lavoratori stagionali nelle campagne foggiane, I centri di Foggia e Cerignola sono già allestiti, sono stati inaugurati alla fine del 2007 e in queste settimane entrano nella piena fase operativa. Sviluppano ciascuno circa un centinaio di posti letto di accoglienza, nel rispetto dei vincoli posti dalla Prefettura di Foggia per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. Il centro di San Severo è in corso di allestimento e sarà operativo entro l estate Il sostegno per l accesso all alloggio e le agenzie di intermediazione abitativa Il 31 ottobre scorso La Regione Puglia ha presentato la propria candidatura per concorrere ai finanziamenti del Fondo Nazionale per l Immigrazione 2007, che finanziava, tra l altro, interventi innovativi per l accesso degli immigrati all alloggio. L Assessorato alla Solidarietà ha presentato il progetto Puglia aperta e solidale. Diritto alla casa diritto alla cittadinanza in adesione all Avviso n. 1/2007 del Ministero per la Solidarietà Sociale, in partenariato con le Province di Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto e Banca Popolare Etica. Di recente ammesso integralmente a finanziamento, il progetto ha l obiettivo principale di procedere alla costruzione di una rete di agenzie per l intermediazione abitativa da realizzarsi in ogni provincia pugliese e alla costruzione di opportunità di accoglienza abitativa per situazioni di emergenza in favore degli immigrati. Il progetto prevedeva un costo complessivo di 1,2 milioni di euro, di cui ,00 euro di cofinanziamento regionale, per il tramite delle Province, e ,00 euro di finanziamento richiesto al Ministero per la Solidarietà sociale. La valutazione molto positiva da parte del Ministero ha consentito alla Puglia di ottenere l intero finanziamento richiesto, che è una vera e propria boccata di ossigeno per la programmazione sociale regionale in favore delle persone immigrate e dei loro nuclei familiari. Finalità delle agenzie è quella di supportare gli enti locali e le principali organizzazioni del terzo settore che operano in favore degli immigrati nel sostenere l accesso alla casa per i nuclei familiari di immigrati. Le agenzie potranno contare, per i 18 mesi di durata del progetto, di gruppi di lavoro multiprofessionali, adeguatamente orientati al lavoro operativo per il funzionamento di sportelli unici, ma anche di opportunità di accoglienza abitativa per le situazioni di emergenza, attivate dalle stesse amministrazioni provinciali, da gestire in base a specifiche priorità di accesso. Tra le principali attività previste: una ricerca intervento per l analisi fabbisogni abitativi; l orientamento e l informazione per 30 operatori sociali selezionati per costituire l organico delle agenzie di intermediazione abitativa provinciali; l allestimento e la gestione delle agenzie di intermediazione abitative provinciali; l allestimento di opportunità di accoglienza abitativa per situazioni di emergenza (gruppi appartamento per adulti in difficoltà, piccoli nuclei abitativi in affitto, centri di pronta accoglienza), da affidare alla gestione delle Province e/o dei Comuni interessati secondo le modalità di gestione che si riterrà di adottare;

7 iniziative di sensibilizzazione e comunicazione sociale volte a promuovere un più dinamico incontro tra domanda e offerta di opportunità alloggiative e la diffusione di buone pratiche sul territorio regionale e rispetto ad altri contesti regionali. La realizzazione del progetto vedrà la costituzione di 5 gruppi di lavoro omogenei (per competenze specialistiche e strumenti di lavoro) per le agenzie di intermediazione abitativa provinciali e di 5 gruppi di lavoro di intermediazione abitativa provinciali, con i relativi protocolli operativi Fondo di Garanzia per l anticipazione sociale Ad integrazione del Progetto Puglia aperta e solidale. Diritto alla casa Diritto di cittadinanza, l Assessorato alla Solidarietà nell ambito del Piano Regionale per l Immigrazione 2007 ha istituito per la prima volta a livello regionale un Fondo di Garanzia per l anticipazione sociale rivolto a immigrati regolarmente residenti e loro nuclei familiari, al fine di facilitare l accesso a sistemazioni abitative dignitose, rimuovendo gli ostacoli che impediscono agli immigrati di prendere case in affitto e di trovarle in buone condizioni di manutenzione. La Regione Puglia ha sottoscritto a gennaio 2008 una specifica convenzione con Banca Popolare Etica, S.C. a r.l., che per la Puglia ha sede a Foggia, al fine di disciplinare i rapporti tra le parti per la costituzione in via sperimentale e per la gestione del Fondo di Garanzia, che si avvale di un capitale iniziale di Euro ,00 già deliberato dalla Regione Puglia, oltre ad ogni eventuale integrazione del capitale iniziale a carico di Banca Popolare Etica, per il tramite di ETICA S.G.R. (Società Gestione Risparmio). Il Fondo di Garanzia sarà depositato presso la Banca Popolare Etica, in ragione della specifica competenza a realizzare iniziative sociali di accesso al credito, e consentirà la erogazione di anticipazioni sociali ovvero microcrediti, di importi non superiori ad Euro 2.500,00 per ciascun nucleo familiare, vincolati al sostegno alla spesa per affitto ovvero per la manutenzione straordinaria degli alloggi presi in affitto dagli stessi immigrati.

8 4. L integrazione sociale e culturale 4.1 I corsi di lingua italiana A seguito degli stanziamenti del Ministero per la Solidarietà Sociale a valere sul Fondo Nazionale per l Immigrazione, annualità 2006 e 2007, la Regione Puglia ha ricevuto complessivamente Euro per la realizzazione di corsi di lingua italiana per immigrati residenti in Puglia, al fine di promuovere l integrazione linguistica e culturale degli immigrati, nei diversi contesti di vita sociale e lavorativa. A novembre del 2007 l Assessorato alla Solidarietà ha dato avvio alla realizzazione dei corsi di lingua italiana, definendo uno specifico protocollo di intesa con l Ufficio Scolastico Regionale, chiamato a realizzare gli stessi corsi con il concorso delle istituzioni scolastiche regionale. Per la prima annualità sono previsti n. 6 corsi di lingua italiana, di cui 3 per la conoscenza di base della lingua, e 3 corsi per la conoscenza avanzata e specialistica orientata ai lavoratori immigrati impiegati nel sistema manifatturiero pugliese e nei lavori di cura. Nel corso della prima annualità si prevede di formare almeno 150 immigrati. 4.2 I centri interculturali Nel corso del 2006 sono stati avviati i 4 Centri Interculturali previsti con Del. G. R. n. 2094/2004 e mai attivati prima. I Comuni prescelti per la costituzione dei Centri per l integrazione culturale degli immigrati sono Foggia, Bari, Lecce e Altamura. Lo stanziamento iniziale messo in campo dalla Regione è stato pari ad Euro ,88. I Centri sono tuttora operativi e richiedono un rifinanziamento per dare piena continuità alle attività avviate. A tale scopo l Assessorato alla Solidarietà destinerà circa ,00, rivenienti dal Fondo Nazionale per l Immigrazione 2007, per rifinanziare i 4 centri interculturali, a condizione che le Amministrazioni Comunali si impegnino a strutturare uno sportello per l integrazione degli immigrati e attività stabili di mediazione interculturale rivolte all orientamento delle famiglie di immigrati nella rete dei servizi sociali, educativi, sanitari. 4.3 La lotta alla tratta È rilevante il sostegno regionale alla fitta rete di accoglienza gestita da Soggetti di III Settore, che realizza anche ai sensi dell art. 18 del Testo Unico sull immigrazione molteplici interventi di aiuto, spesso in collaborazione con gli Enti locali ed in connessione con i progetti in materia di lotta alla tratta degli esseri umani, ai sensi dell art. 13 della legge 228/2003: Città invisibili della Regione stessa, Libera-Percorsi della Provincia di Lecce in collaborazione con le Province di Brindisi e Taranto e Aquilone della Provincia di Foggia. Progetti che offrono assistenza psicologica, sanitaria e legale ed accoglienza abitativa alle persone vittime di tratta e/o in condizione di schiavitù/servitù. L Assessorato alla Solidarietà e Flussi migratori non poteva, perciò, mancare di fare propria una presenza significativa nelle politiche migratorie, cogliendo l opportunità offerta dal Primo Avviso del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità per l applicazione dell art. 13 della legge 228/2003, in merito al quale ha presentato con Associazioni ed Enti di Terzo Settore, il Progetto Le Città Invisibili. Parte di un complesso di iniziative e di programmi a favore della legalità e dell inclusione sociale e, già nella sua titolazione,

9 marca la necessità di guardare ad un mondo che è dentro le nostre comunità, ma che raramente viene percepito. Ammesso a finanziamento nel 2007 e nel 2008, (rispettivamente per euro e euro, con una compartecipazione del 20% a carico della Regione), il Progetto Le Città Invisibili realizzato in partnership con l Oasi 2-Onlus, le Associazioni Micaela e Giraffah e la Cooperativa CAPS si pone l obiettivo di approfondireradicare-intensificare l azione complessa dell abitare le città invisibili che coesistono con le città visibili senza inquietarle, declinando la parola accoglienza come orizzonte sociale e culturale attraverso la pratica del prendersi cura di uomini e donne. Città invisibili sono quelle terre di nessuno dove ogni giorno centinaia di persone comunitarie, neo-comunitarie ed extracomunitarie (con e senza permesso di soggiorno) vivono, nelle campagne e nei centri abitati, vittime di forme vecchie e nuove di tratta: c è il fenomeno dello sfruttamento sessuale in crescita, il fenomeno dello sfruttamento lavorativo a livelli impressionanti spesso mistificato come lavoro nero e modalità miste di schiavitù sessuale e lavorativa. In sintesi, il Progetto prevede la declinazione concreta di tre tipologie, o focus d intervento, già sperimentate nel 2007 e via via in corso di più ampia implementazione: a) lavoro territoriale per facilitare l emersione di una domanda di aiuto attraverso il consolidamento di drop in e unità di strada, oltre che mediante l attivazione di sportelli informativi nel CPT di Bari (già operativo) e nei CPA di Bari e Foggia (da strutturare); b) accoglienza in dimore protette per uomini vittime di tratta a scopo di sfruttamento lavorativo e per donne (anche minorenni) vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo, prevedendo interventi di assistenza sanitaria, psicologica ed accompagnamento legale; c) sensibilizzazione delle comunità locali e dei Servizi e formazione nella logica della ricerca-azione con soggetti intermedi (organizzazioni di categoria, Confagricoltura, CIA, sindacati, Asl, personale delle organizzazioni che gestiscono i CPT ed i CPA), nonché con le Forze di Polizia, che spesso rappresentano il primo e più delicato vettore di contatto fra le potenziali vittime di tratta e le Istituzioni. Nel complesso, i dati finora raccolti documentano il forte sforzo volto al tentativo di agganciare le potenziali vittime di tratta (circa 300 soggetti contattati dall unità di strada), configurando una sorta di presa in carico leggera che favorisce la conoscenza/l emersione di mondi sommersi. Un lavoro certamente efficace, delicato ed anche rischioso, dovuto in particolare agli operatori degli Enti attuatori, cui va dato atto di grande impegno e competenza professionale. Altra questione è quella dei frutti di questa semina. Il dato relativo alle accoglienze realizzate ai sensi dell articolo 13 della legge 228/2003 nel primo anno di attuazione del Progetto circa 10 soggetti accolti in strutture dedicate potrebbe apparire fallimentare. Per la seconda annualità i percorsi di accoglienza già avviati sono 17, con un significativo incremento, dunque, della capacità di entrare in un mondo sommerso in cui la trappola dello sfruttamento è assai difficile da disattivare. In realtà occorre considerare la difficoltà, per chi vive in una condizione di sfruttamento (ma spesso ha alle proprie spalle una situazione peggiore di quella in cui si trova), di denunciare i propri sfruttatori. Peraltro la prospettiva della denuncia dello sfruttatore/degli sfruttatori apre a scenari di incertezza cui l ipotesi dell accoglienza prevista dall articolo 13 della legge sulla tratta (massimo sei mesi: tre mesi rinnovabili una sola volta!) non sembra garantire un futuro migliore. Né mancano i problemi per raccordare i programmi di assistenza ex-articolo 13 della 228/2003 con quelli previsti dall articolo 18 del Testo Unico sull immigrazione. Questi ostacoli, tuttavia, rappresentano ragioni che ci convincono dell importanza del lavoro che stiamo realizzando, nella consapevolezza della necessità di rompere

10 il silenzio ed illuminare le città invisibili che ci circondano. E in effetti il Dipartimento pari opportunità ha inteso premiare Le città invisibili concedendo una seconda annualità, e attualmente abbiamo già raggiunto la quota di accoglienze che avevamo totalizzato nel 2007, mentre il numero di contatti sulle strade e nelle campagne, effettuati dall unità di strada, non cessa di aumentare. Nell ambito di questo progetto, l equipe regionale di intervento ha chiesto e ottenuto, nel corso del 2007, dalla Prefettura e dalla Questura di Bari il permesso di svolgere parte della prevista attività di informazione e di ascolto anche nel CPT di Palese (BA). 6. Le risorse finanziarie Il quadro complessivo delle risorse finanziare disponibili per il triennio e impegnate e/o utilizzate dalla Regione Puglia Assessorato alla Solidarietà a partire dal primo piano di interventi (2005), elaborato sotto la responsabilità della Giunta Regionale presieduta dal Presidente Vendola, è così composto: Fonti di finanziamento Importi disponibili Piano per l Immigrazione 2005 (fondi reg.) ,00 Piano per l Immigrazione 2006 (fondi reg.) ,00 Piano per l Immigrazione 2007 (fondi reg.) ,00 Piano per l Immigrazione 2008 (fondi reg.) ,00 Cofinanziamento Fondo Emersione Sommerso ,00 Finanziamento naz per Corsi di lingua Italiana ,00 Finanziamento naz per Corsi di lingua italiana ,00 Finanziamento naz. Per Osservatorio Movimenti Migratori ,00 Progetto Città Invisibili I (finanziamento naz. 2006) ,00 Cofinanziamento reg ,00 Progetto Città Invisibili II (finanziamento naz. 2007) ,00 Cofinanziamento reg ,00 Progetto Sostegno all accesso all alloggio (finanziamento naz. 2008) ,00 Totale ,00 A queste risorse occorre aggiungere le quote di finanziamento dei Piani Sociali di Zona che alcuni Comuni e ambiti territoriali hanno ritenuto di destinare alle politiche per l immigrazioni.

11 Inoltre a partire dal 2008 interventi per la crescita della dotazione infrastrutturale sociale in favore degli immigrati e per la crescita delle opportunità di integrazione e inclusione sociale saranno finanziati nell ambito dell Asse III Linee di intervento 3.2 e 3.3. del PO FESR della Puglia. Le principali azioni previste a valere sulle risorse dei fondi strutturali sono le seguenti: - infrastrutturazione sociale (strutture di accoglienza per adulti in difficoltà, alberghi diffusi) - interventi per la formazione di figure professionali specifiche quali i mediatori linguistici e culturali - percorsi di tutoraggio individualizzato per l integrazione sociale e scolastica dei minori stranieri - percorsi di inserimento sociale e lavorativo per immigrati - percorsi di emersione del sommerso nei lavori di cura.

12 Appendice statistica

13 Tav.1 - Cittadini stranieri residenti per Regione - Valori assoluti (ISTAT, 2007) Codice Regione Regioni Totale Minorenni e oltre Totale 1 Piemonte , , , , , , , , , ,00 2 Valle D'Aosta 568,00 514,00 134, , , ,00 969,00 435,00 159, ,00 3 Lombardia , , , , , , , , , ,00 4 Trentino Alto Adige 6.160, , , , , , , , , ,00 5 Veneto , , , , , , , , , ,00 6 Friuli Venezia Giulia 6.208, , , , , , , , , ,00 7 Liguria 6.577, , , , , , , , , ,00 8 Emilia Romagna , , , , , , , , , ,00 9 Toscana , , , , , , , , , ,00 10 Umbria 6.002, , , , , , , , , ,00 11 Marche , , , , , , , , , ,00 12 Lazio , , , , , , , , , ,00 13 Abruzzo 3.858, , , , , , , , , ,00 14 Molise 296,00 446,00 141,00 883, , ,00 855,00 463,00 158, ,00 15 Campania 6.153, , , , , , , , , ,00 16 Puglia 4.073, , , , , , , , , ,00 17 Basilicata 479,00 604,00 222, , , , ,00 686,00 143, ,00 18 Calabria 2.221, , , , , , , ,00 984, ,00 19 Sicilia 6.618, , , , , , , , , ,00 20 Sardegna 1.196, ,00 586, , , , , ,00 779, ,00 TOTALE , , , , , , , , , ,00 Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT 2007.

14 Tav.2 - Cittadini stranieri residenti per Regione - Composizione per classi di età (ISTAT, 2007) Codice Regione Regioni Totale Minorenni e oltre Totale 1 Piemonte 10,1% 10,2% 3,1% 23,3% 21,6% 28,6% 16,9% 7,5% 2,0% 100,0% 2 Valle D'Aosta 10,3% 9,3% 2,4% 22,0% 23,1% 26,6% 17,5% 7,9% 2,9% 100,0% 3 Lombardia 10,8% 10,3% 3,0% 24,1% 21,0% 28,8% 17,4% 7,0% 1,7% 100,0% 4 Trentino Alto Adige 10,0% 10,4% 3,0% 23,4% 20,5% 27,4% 17,6% 8,0% 3,1% 100,0% 5 Veneto 11,1% 10,5% 3,1% 24,7% 22,5% 28,5% 16,2% 6,7% 1,3% 100,0% 6 Friuli Venezia Giulia 8,6% 9,5% 3,2% 21,2% 21,9% 26,7% 17,3% 10,2% 2,8% 100,0% 7 Liguria 8,1% 9,4% 3,1% 20,7% 21,2% 26,1% 18,4% 10,1% 3,5% 100,0% 8 Emilia Romagna 10,5% 10,3% 3,0% 23,8% 22,0% 27,8% 17,1% 7,7% 1,7% 100,0% 9 Toscana 9,2% 9,4% 3,1% 21,7% 22,4% 26,9% 17,1% 9,3% 2,6% 100,0% 10 Umbria 9,4% 10,2% 3,2% 22,9% 21,8% 26,0% 16,9% 9,7% 2,8% 100,0% 11 Marche 10,1% 10,8% 3,3% 24,2% 22,3% 27,0% 16,2% 8,0% 2,3% 100,0% 12 Lazio 8,5% 8,9% 2,9% 20,3% 19,7% 28,5% 17,0% 11,9% 2,6% 100,0% 13 Abruzzo 8,0% 9,8% 3,3% 21,2% 22,5% 27,7% 17,0% 8,8% 2,9% 100,0% 14 Molise 6,1% 9,2% 2,9% 18,3% 24,5% 26,7% 17,7% 9,6% 3,3% 100,0% 15 Campania 6,3% 6,7% 2,5% 15,4% 19,2% 30,2% 21,3% 11,7% 2,1% 100,0% 16 Puglia 7,9% 10,4% 3,3% 21,7% 22,1% 24,6% 18,4% 9,9% 3,4% 100,0% 17 Basilicata 7,1% 9,0% 3,3% 19,4% 23,1% 25,9% 19,2% 10,2% 2,1% 100,0% 18 Calabria 6,3% 8,7% 3,0% 18,1% 20,3% 26,2% 20,9% 11,7% 2,8% 100,0% 19 Sicilia 8,5% 10,3% 3,3% 22,1% 20,0% 25,6% 19,6% 10,1% 2,7% 100,0% 20 Sardegna 6,2% 8,2% 3,0% 17,3% 19,1% 26,4% 20,3% 12,8% 4,0% 100,0% TOTALE 9,7% 9,9% 3,0% 22,7% 21,3% 28,0% 17,4% 8,5% 2,1% 100,0% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT 2007.

15 Tav.3 - Cittadini stranieri residenti per Regione - Composizione territoriale (ISTAT, 2007) Codice Regione Regioni Totale Minorenni e oltre Totale 1 Piemonte 8,9% 8,9% 8,6% 8,8% 8,7% 8,8% 8,4% 7,5% 8,2% 8,6% 2 Valle D'Aosta 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,3% 0,2% 3 Lombardia 27,5% 25,9% 24,2% 26,3% 24,4% 25,5% 24,9% 20,5% 19,4% 24,8% 4 Trentino Alto Adige 2,2% 2,2% 2,1% 2,2% 2,0% 2,1% 2,1% 2,0% 3,1% 2,1% 5 Veneto 13,6% 12,6% 12,3% 13,0% 12,6% 12,1% 11,1% 9,4% 7,5% 11,9% 6 Friuli Venezia Giulia 2,2% 2,4% 2,6% 2,3% 2,5% 2,4% 2,5% 2,9% 3,2% 2,5% 7 Liguria 2,3% 2,6% 2,8% 2,5% 2,7% 2,6% 2,9% 3,3% 4,5% 2,7% 8 Emilia Romagna 11,7% 11,2% 10,7% 11,4% 11,1% 10,7% 10,7% 9,8% 8,6% 10,8% 9 Toscana 7,5% 7,6% 8,2% 7,6% 8,4% 7,7% 7,8% 8,7% 9,9% 8,0% 10 Umbria 2,1% 2,2% 2,3% 2,2% 2,2% 2,0% 2,1% 2,5% 2,8% 2,2% 11 Marche 3,5% 3,7% 3,7% 3,6% 3,5% 3,3% 3,1% 3,2% 3,7% 3,4% 12 Lazio 9,8% 10,1% 10,8% 10,1% 10,4% 11,4% 11,0% 15,6% 13,7% 11,2% 13 Abruzzo 1,3% 1,6% 1,8% 1,5% 1,7% 1,6% 1,6% 1,7% 2,3% 1,6% 14 Molise 0,1% 0,2% 0,2% 0,1% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,3% 0,2% 15 Campania 2,2% 2,2% 2,7% 2,3% 3,0% 3,6% 4,1% 4,6% 3,3% 3,3% 16 Puglia 1,4% 1,8% 1,9% 1,7% 1,8% 1,5% 1,9% 2,0% 2,8% 1,7% 17 Basilicata 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,2% 0,3% 0,3% 0,2% 0,2% 18 Calabria 0,8% 1,1% 1,2% 1,0% 1,1% 1,1% 1,4% 1,6% 1,6% 1,2% 19 Sicilia 2,3% 2,8% 2,9% 2,6% 2,5% 2,4% 3,0% 3,2% 3,4% 2,7% 20 Sardegna 0,4% 0,5% 0,7% 0,5% 0,6% 0,6% 0,8% 1,0% 1,3% 0,7% TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT 2007.

16 Tav 4 - Cittadini stranieri residenti per Province (ISTAT, 2007) Totale Minorenni e oltre Totale Province Bari ,2% Brindisi ,5% Foggia ,4% Lecce ,1% Taranto ,2% Regione Puglia ,7% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT Tav. 5 - Incidenza cittadini stranieri residenti sul totale della popolazione residente per Province (ISTAT, 2007) Incidenza % minori su totale stranieri Stranieri residenti Popolazione Residente Province Bari ,4% Brindisi ,0% Foggia ,4% Lecce ,2% Taranto ,7% Regione Puglia ,3% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT Tav. 6 - Permessi di soggiorno nel periodo Incidenza % su totale Province % su totale nazionale % minori su totale permessi % su totale stranieri % su totale residenti Bari , ,1% 1,8% Brindisi , ,0% 1,2% Foggia ,4 17,5 124,8% 1,8% Lecce ,3 20,7 101,5% 1,2% Taranto ,2 23,1 117,9% 0,9% Regione Puglia ,7 117,4% 1,5% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati MinInterno 2005 e ISTAT 2007.

17 Tav.7 - Cittadini stranieri residenti per Comune - Valori assoluti (ISTAT, 2007) Codice Incidenza % minori Totale su totale stranieri Comune Comuni Minorenni e oltre Totale Acquaviva delle fonti ,6% Adelfia ,8% Alberobello ,2% Altamura ,7% Andria ,4% Bari ,1% Barletta ,4% Binetto ,0% Bisceglie ,2% Bitetto ,0% Bitonto ,5% Bitritto ,5% Canosa di puglia ,4% Capurso ,8% Casamassima ,5% Cassano delle murge ,5% Castellana grotte ,2% Cellamare ,0% Conversano ,6% Corato ,2% Gioia del colle ,0% Giovinazzo ,7% Gravina in puglia ,8% Grumo appula ,8% Locorotondo ,6% Minervino murge ,0% Modugno ,9% Mola di bari ,1% Molfetta ,4% Monopoli ,2% Noci ,2% Noicattaro ,2% Palo del colle ,5% Poggiorsini ,1% Polignano a mare ,8% Putignano ,5% Rutigliano ,3% Ruvo di puglia ,0% Sammichele di bari ,6% Sannicandro di bari ,5% Santeramo in colle ,7% Spinazzola ,6% Terlizzi ,5% Toritto ,7% Trani ,0% Triggiano ,4% Turi ,5% Valenzano ,7% totale Prov. BA ,2% Brindisi ,9% Carovigno ,5% Ceglie messapica ,1% Cellino san marco ,0% Cisternino ,4% Erchie ,7% Fasano ,5% Francavilla fontana ,6% Latiano ,1% Mesagne ,4% Oria ,9% Ostuni ,0% San donaci ,6% San michele salentino ,7% San pancrazio salentino ,5% San pietro vernotico ,1% San vito dei normanni ,0% Torchiarolo ,0% Torre santa susanna ,9% Villa castelli ,7% totale Prov. BR ,5%

18 Codice Comune Totale Minorenni Incidenza % minori su totale stranieri Comuni e oltre Totale Accadia ,3% Alberona ,0% Anzano di puglia ,0% Apricena ,1% Ascoli satriano ,7% Biccari ,3% Bovino ,3% Cagnano varano ,6% Candela ,3% Carapelle ,0% Carlantino ,0% Carpino ,7% Casalnuovo monterotaro ,9% Casalvecchio di puglia ,0% Castelluccio dei sauri ,2% Castelluccio valmaggiore ,0% Castelnuovo della daunia ,2% Celenza valfortore ,0% Celle di san vito ,0% Cerignola ,7% Chieuti ,1% Deliceto ,4% Faeto ,0% Foggia ,1% Ischitella ,5% Isole tremiti ,3% Lesina ,7% Lucera ,8% Manfredonia ,4% Margherita di savoia ,5% Mattinata ,0% Monteleone di puglia ,0% Monte sant'angelo ,5% Motta montecorvino ,7% Orsara di puglia ,0% Orta nova ,8% Panni ,0% Peschici ,6% Pietramontecorvino ,8% Poggio imperiale ,8% Rignano garganico ,2% Rocchetta sant'antonio ,9% Rodi garganico ,4% Roseto valfortore ,0% San ferdinando di puglia ,1% San giovanni rotondo ,3% San marco in lamis ,2% San marco la catola ,0% Sannicandro garganico ,9% San paolo di civitate ,0% San severo ,0% Sant'agata di puglia ,6% Serracapriola ,4% Stornara ,0% Stornarella ,8% Torremaggiore ,8% Trinitapoli ,0% Troia ,4% Vico del gargano ,9% Vieste ,2% Volturara appula ,5% Volturino ,0% Ordona ,5% Zapponeta ,0% totale Prov. FG ,4%

19 Codice Comune Totale Minorenni Incidenza % minori su totale stranieri Comuni e oltre Totale Acquarica del capo ,9% Alessano ,7% Alezio ,9% Alliste ,1% Andrano ,3% Aradeo ,3% Arnesano ,3% Bagnolo del salento Botrugno ,0% Calimera ,3% Campi salentina ,5% Cannole ,3% Caprarica di lecce ,7% Carmiano ,6% Carpignano salentino ,3% Casarano ,9% Castri di lecce ,4% Castrignano de' greci ,6% Castrignano del capo ,9% Cavallino ,7% Collepasso ,0% Copertino ,4% Corigliano d'otranto ,5% Corsano ,5% Cursi ,4% Cutrofiano ,2% Diso ,0% Gagliano del capo ,2% Galatina ,9% Galatone ,7% Gallipoli ,9% Giuggianello Giurdignano Guagnano ,8% Lecce ,7% Lequile ,8% Leverano ,9% Lizzanello ,9% Maglie ,0% Martano ,7% Martignano ,5% Matino ,6% Melendugno ,2% Melissano ,6% Melpignano ,1% Miggiano ,1% Minervino di lecce ,0% Monteroni di lecce ,0% Montesano salentino ,8% Morciano di leuca ,3% Muro leccese ,0% Nardo' ,5% Neviano ,3% Nociglia ,0% Novoli ,5% Ortelle ,8% Otranto ,5% Palmariggi ,4% Parabita ,5% Patu' ,6% Poggiardo ,4% Presicce ,6% Racale ,5% Ruffano ,7% Salice salentino ,5% Salve ,0% Sanarica ,0% San cesario di lecce ,6% San donato di lecce ,6% Sannicola ,0% San pietro in lama ,0% Santa cesarea terme ,3% Scorrano ,0% Secli' ,0% Sogliano cavour ,3% Soleto ,2% Specchia ,6% Spongano ,0% Squinzano ,0% Sternatia ,3% Supersano ,0% Surano ,7% Surbo ,4% Taurisano ,3% Taviano ,1% Tiggiano ,2% Trepuzzi ,3% Tricase ,4% Tuglie ,7% Ugento ,2% Uggiano la chiesa ,3% Veglie ,1% Vernole ,7% Zollino ,0% San cassiano ,4% Castro ,0% Porto cesareo ,0% totale Prov. LE ,1%

20 Codice Comune Totale Minorenni Incidenza % minori su totale stranieri Comuni e oltre Totale Avetrana ,1% Carosino ,4% Castellaneta ,3% Crispiano ,8% Faggiano ,9% Fragagnano ,2% Ginosa ,0% Grottaglie ,9% Laterza ,6% Leporano ,7% Lizzano ,8% Manduria ,2% Martina franca ,4% Maruggio ,1% Massafra ,2% Monteiasi ,0% Montemesola ,4% Monteparano ,0% Mottola ,3% Palagianello ,8% Palagiano ,7% Pulsano ,4% Roccaforzata ,0% San giorgio ionico ,6% San marzano di san giuseppe ,5% Sava ,2% Taranto ,8% Torricella ,3% Statte ,7% totale Prov. TA ,2% Totale PUGLIA ,7% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT Tav.5 - Cittadini stranieri residenti per Province (ISTAT, 2007) Province e oltre Totale Bari ,2% Brindisi ,5% Foggia ,4% Lecce ,1% Taranto ,2% Regione Puglia ,7% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT Tav. 6 - Incidenza cittadini stranieri residenti sul totale della popolazione residente per Province (ISTAT, 2007) Stranieri residenti Popolazione Residente Province Bari ,4% Brindisi ,0% Foggia ,4% Lecce ,2% Taranto ,7% Regione Puglia ,3% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati ISTAT Tav. 7 - Permessi di soggiorno nel periodo Incidenza % su totale Province Totale Minorenni % su totale residenti Bari , ,1% 1,8% Brindisi , ,0% 1,2% Foggia ,4 17,5 124,8% 1,8% Lecce ,3 20,7 101,5% 1,2% Taranto ,2 23,1 117,9% 0,9% Regione Puglia ,7 117,4% 1,5% Fonte: Elaborazioni Osservatorio Regionale Politiche Sociali su Dati MinInterno 2005 e ISTAT % su totale nazionale % minori su totale permessi % su totale stranieri Incidenza % minori su totale stranieri

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