Lezione V. Teorie metriche della gravitazione e confronti sperimentali
|
|
- Gaetana Rocco
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Lezione V Teorie metriche della gravitazione e confronti sperimentali
2 Contenuto della Lezione V 1) Diverse Teorie Metriche 2) Tests della Relatività Generale 3) Il principio di Equivalenza Forte
3 Criteri di Attendibilità di una Teoria Gravitazionale LOGICA Completa: Dai principi primi devono essere derivate tutte le equazioni necessarie a descrivere il comportamento dei corpi nel campo gravitazionale. (Vago: Quantum gravity, singolarità, etc?. Utilizzate per vedere limiti eclatanti) Autoconsistente: La predizione dei risultati di un dato esperimento, ottenuta con metodi differenti, deve essere unica (Esempio: deflessione della luce calcolata considerando le Equazioni di Maxwell o il moto di particelle di massa nulla). Relativistica: Quando il campo gravitazionale è trascurabile le leggi della teoria si devono ricondurre a quelle della Relatività Speciale. Limite Newtoniano: Quando il campo gravitazionale è trascurabile e le particelle si muovono lentamente la teoria deve ritrovare le leggi della fisica Newtoniana. (*) SPERIMENTALE
4 Criteri di Attendibilità di una Teoria Gravitazionale LOGICA Completa: Dai principi primi devono essere derivato tutte le equazioni necessarie a descrivere il comportamento dei corpi nel campo gravitazionale. (Vago: Quantum gravity, singolarità, etc?. Utilizzate per vedere limiti eclatanti) Autoconsistente: La predizione dei risultati di un dato esperimento, ottenuta con metodi differenti, deve essere unica (Esempio: deflessione della luce calcolata considerando le Equazioni di Maxwell o il moto di particelle di massa nulla). Relativistica: Quando la gravità è trascurabile le leggi della teoria si devono ricondurre a quelle della Relatività Speciale. Limite Newtoniano: Quando il campo gravitazionale è debole e le particelle si muovono lentamente la teoria deve ritrovare le leggi della fisica Newtoniana. Milne (1948) : Nessuna predizione sul Red-Shift Gravitazionale SPERIMENTALE
5 Criteri di Attendibilità di una Teoria Gravitazionale LOGICA Completa: Dai principi primi devono essere derivato tutte le equazioni necessarie a descrivere il comportamento dei corpi nel campo gravitazionale. (Vago: Quantum gravity, singolarità, etc?. Utilizzate per vedere limiti eclatanti) Autoconsistente: La predizione dei risultati di un dato esperimento, ottenuta con metodi differenti, deve essere unica (Esempio: deflessione della luce calcolata considerando le Equazioni di Maxwell o il moto di particelle di massa nulla). Relativistica: Quando la gravità è trascurabile le leggi della teoria si devono ricondurre a quelle della Relatività Speciale. Limite Newtoniano: Quando il campo gravitazionale è debole e le particelle si muovono lentamente la teoria deve ritrovare le leggi della fisica Newtoniana. Varie teorie (Anni 60) : Violano l esempio indicato SPERIMENTALE
6 Criteri di Attendibilità di una Teoria Gravitazionale LOGICA Completa: Dai principi primi devono essere derivato tutte le equazioni necessarie a descrivere il comportamento dei corpi nel campo gravitazionale. (Vago: Quantum gravity, singolarità, etc?. Utilizzate per vedere limiti eclatanti) Autoconsistente: La predizione dei risultati di un dato esperimento, ottenuta con metodi differenti, deve essere unica (Esempio: deflessione della luce calcolata considerando le Equazioni di Maxwell o il moto di particelle di massa nulla). Relativistica: Quando la gravità è trascurabile le leggi della teoria si devono ricondurre a quelle della Relatività Speciale. Limite Newtoniano: Quando il campo gravitazionale è debole e le particelle si muovono lentamente la teoria deve ritrovare le leggi della fisica Newtoniana. Newton: Non relativistica SPERIMENTALE
7 Criteri di Attendibilità di una Teoria Gravitazionale LOGICA Completa: Dai principi primi devono essere derivato tutte le equazioni necessarie a descrivere il comportamento dei corpi nel campo gravitazionale. (Vago: Quantum gravity, singolarità, etc?. Utilizzate per vedere limiti eclatanti) Autoconsistente: La predizione dei risultati di un dato esperimento, ottenuta con metodi differenti, deve essere unica (Esempio: deflessione della luce calcolata considerando le Equazioni di Maxwell o il moto di particelle di massa nulla). Relativistica: Quando la gravità è trascurabile le leggi della teoria si devono ricondurre a quelle della Relatività Speciale. Limite Newtoniano: Quando il campo gravitazionale è debole e le particelle si muovono lentamente la teoria deve ritrovare le leggi della fisica Newtoniana. Birkoff (1943): Teorie che viola il limite Newtoniano SPERIMENTALE
8 Teorie della Gravitazione Teorie della Gravitazione Attendibili Non Attendibili Metriche Non Metriche Abbiamo classificato non attendibili un dato numero di teorie in quanto violano la validità della Fisica Newtoniana e della Relatività Speciale. Il loro grado di validità è stato discusso nelle lezioni precedenti.
9 Teorie della Gravitazione Teorie della Gravitazione Attendibili Non Attendibili Metriche Non Metriche Validità del principio di Equivalenza di Einstein (WEP + LLI + LPI)
10 Teorie della Gravitazione L unico campo che regola le equazioni del moto è la metrica g. Il ruolo degli altri campi che la teoria può contenere è solo quello di contribuire a generare la metrica. La materia crea questi campi che, insieme alla materia generano la metrica, ma la materia risponde solo alla metrica. (*)
11 Limite Newtoniano All interno del sistema solare la luce segue traiettorie rettilinee i corpi di test si muovono seguendo le leggi della fisica Newtoniana con approssimazioni di una parte su 10 5 dove In una teoria Metrica l accelerazione di un corpo in un campo gravitazionale statico si deduce a partire dall equazione delle geodetiche
12 Per rendere le due espressioni identiche Limite Newtoniano
13 Limite Newtoniano A grandi distanze dalla sorgente vale la metrica di Minkowski
14 Limite Newtoniano In questa approssimazione valgono le equazioni di Eulero della Fluidodinamica valide nella fisica Newtoniana e (con buona approssimazione) nel sistema solare LIMITE NEWTONIANO DI UNA TEORIA METRICA E LO SVILUPPO AL PRIMO ORDINE NELLE QUANTITA MENZIONATE
15 Limite Newtoniano U < 10-5 In tutto il sistema solare Le velocità dei pianeti, legate ad U dal teorema del viriale, sono piccole La pressione p all interno dei pianeti è più piccola della densità di energia gravitazionale ρu (p/ρ circa 10-5 nel sole e sulla terra) Il limite Newtoniano è valido per descrivere la fisica nel sistema solare con una precisione dell ordine di una parte su Già l avanzamento del perielio di Mercurio è un effetto su scala inferiore (5 x 10-7 rad su ogni orbita).
16 Limite Newtoniano U < 10-5 In tutto il sistema solare Le velocità dei pianeti, legate ad U dal teorema del viriale, sono piccole La pressione p all interno dei pianeti è più piccola della densità di energia gravitazionale ρu (p/ρ circa 10-5 nel sole e sulla terra) In altre parole, negli anni 70 il limite Newtoniano (cioè lo sviluppo al primo ordine era sufficiente a descrivere le osservazioni), Attualmente per lo studio di fenomeni ove è più forte la gravità non basta fermarsi al primo ordine ed in casi particolari addirittura va abbandonata la tecnica perturbativa
17 Lo Sviluppo Post-Newtoniano Il primo ordine dello sviluppo è associato a termini lineari nella velocità v ~ O(1) = ε Sviluppo della metrica nei parametri menzionati: U, v 2, p/ρ e Π v ε, U 2 ε 4, Uv ε 3 # # t " v &% $ # # t # # x "! L azione I NG per una singola massa neutra si può scrivere così ε 2 Il limite Newtoniano corrisponde a A cui corrisponde una langragiana L Newtoniano ε 2
18 Post-Newtoniano (ε 4 ) Lo Sviluppo Post-Newtoniano Correzioni al Primo ed al Terzo ordine nella Lagrangiana sono vietate dalla conservazione dell energia (Gravitation Par.39.6) Ciascuna teoria deve fornire gli sviluppi a questi ordini della metrica Ciascuna teoria potrebbe presentare la sua personale versione
19 Post-Newtoniano (ε 4 ) Lo Sviluppo Post-Newtoniano Correzioni al Primo ed al Terzo ordine nella Lagrangiana sono vietate dalla conservazione dell energia (Gravitation Par.39.6) La teoria è però obbligata a rispettare delle regole: ordine dello sviluppo, assenza di dimensioni, termini che vanno a zero almeno per 1/r, le correzioni siano date da prodotti delle grandezze di cui sopra, etc, etc, etc.. (Gravitation Par.39.8)
20 Lo Sviluppo Post-Newtoniano
21 I parametri Post-Newtoniani (*) Le teorie si distinguono una dall altra dai valori assunti dai parametri Post-Newtoniani
22 I parametri Post-Newtoniani Termini che regolano la dipendenza dalla metrica dalla velocità del sistema di riferimento rispetto ad un sistema di riferimento Universale Misurano se la teoria predice violazioni del momento
23 PPN in General Relativity Per i dettagli del calcolo vederec.will Par.5.2
24 PPN in Brans-Dicke
25 PPN in Brans-Dicke Per i dettagli del calcolo vedere C.Will,Par.5.3
26
27 Equazioni del moto per i fotoni
28 Equazioni del moto per i fotoni
29 Deflessione della Luce
30 Deflessione della Luce
31 Deflessione della Luce *+ 1 ' 4M (1 + ) % 2 & d = ( $ " # [(1 + cos! ) / 2] Traiettorie dei Fotoni nello sviluppo Post-Newtoniano Φ d " d! GRAZING PHOTONS d " d! "! 0 d 1 "# $ (1 +! )1"75 2
32 Deflessione della Luce Eddington (1919) Eclisse Solare: Misura della Posizione delle stelle prima e durante. 30% di Errore sugli 1.75 secondi d arco previsti. Very-Long-BaseLine Radio Interferometry Misure Ottiche Recenti pongono limiti al 10% Ogni anno il Sole raggiunge la minima distanza dalla linea visiva che congiunge la terra a gruppi di quasar. (Accuratezza di 100 µarcsec) (1 +! ) 2 = ±
33 Deflessione della Luce Eddington (1919) Eclisse Solare: Misura della Posizione delle stelle prima e durante. 30% di Errore sugli 1.75 secondi d arco previsti. Very-Long-BaseLine Radio Interferometry Misure Ottiche Recenti pongono limiti al 10% Deflessione della Luce da parte di Giove: 300 microarcsec verificate con accuratezze del 50%
34 Ritardo dell eco radar
35 Ritardo dell eco radar 0t. 1 2 &, (1 + / ) $ ln * % + d r 2 )# '! ("
36 Ritardo Radar 3 Differenti tipi di misure (1+γ)/2 misurato con accuratezze dello 0.1%
37 Il parametro γ! > ! " # 2 +!! > 3500 Ruolo ridotto del campo scalare
38 Avanzamento del Perielio di Mercurio
39 Avanzamento del Perielio di Mercurio
40 Avanzamento del Perielio di Mercurio
41 Avanzamento del Perielio di Mercurio che rappresenta un moto armonico per u=r -1 con una piccola perturbazione
42 Avanzamento del Perielio di Mercurio
43 Precessione del Perielio di Mercurio e parametri PPN
44 Precessione del Perielio di Mercurio e parametri PPN
45 Avanzamento del Perielio di Mercurio Sintesi Terra: R equat. e R polare differiscono di 1 parte su mille Sole: R equat. e R polare differiscono di 1 parte su 10 5 Sottraibile con ottima accuratezza Effetto dovuto alla Relatività Generale o teorie alternative Perturbazione dal moto dei pianeti: 500 per secolo Perturbazione dal momento di quadrupolo del sole Perturbazione dovuto al rapporto delle masse dei corpi (nullo in teorie puramente conservative)
46 Avanzamento del Perielio di Mercurio Sintesi! " # $ % & ' ' ( ) * * +, ' ( ) * +,. = mp R J m p m 2 ) 2 (2 6 1 ) 2 ( µ / Total Mass = m 1 + m 2 Reduced Mass Mean Radius of Sun m R A C J! = C ed A sono i momenti di inerzia rispetto all asse di rotazione e all asse equatoriale ) (1 2 e a p maggiore! = Avanzamento per ciascuna orbita ! " # J ! " # # sun merc m m m µ Trascurabile comunque
47 Avanzamento del Perielio di Mercurio Sintesi 1& & 1. 4, J 2 = 42".98$ ( / ) *. % )# '! (" Avanzamento per secolo Sotto l errore sperimentale L errore sperimentale dell osservazione Radar di Mercurio (dal 1966) è circa una parte su mille 1! 3 (2 + 2$! # ) 3 " 1± 10 2$! #! 1 < 3" 10! 3
48 Misure di quadrupolo del campo solare Nella prima lezione avevamo discusso come misurare il momento di quadrupolo del sole Dicke e Goldberg (1961): misura dell intensità della radiazione solare sulla superficie J = Q/2MR 3 = 2 x 10-5 (errore al 10%) Questo valore di J genererebbe un avanzamento del perielio pari a 3 sec arco per secolo rendendo le osservazioni compatibili con la teoria di Brans-Dicke. Hill e Stebbins (1975): Stessa tecnica smentirono la misura J = Q/2MR 3 = 1 x 10-6 (errore al 400%)
49 Misure di quadrupolo del campo solare Nella prima lezione avevamo discusso come misurare il momento di quadrupolo del sole Dicke e Goldberg (1961): misura dell intensità della radiazione solare sulla superficie J = Q/2MR 3 = 2 x 10-5 (errore al 10%) Questo valore di J genererebbe un avanzamento del perielio pari a 3 sec arco per secolo rendendo le osservazioni compatibili con la teoria di Brans-Dicke. Anni 80: Misura delle oscillazioni solari J = Q/2MR 3 = 2 x 10-7 (errore al 10%)
50 Il principio di Equivalenza Forte
51 L Effetto Nordvedt Nordvedt: Nel formalismo PPN dimostra che un corpo massivo in generale può violare il principio di Unicità del Free-Fall U m E a g "! " # $ % % & ' ( = ) !! " " # $ % & ' ' + ' ' ' ' =
52 L Effetto Nordvedt Nordvedt: Nel formalismo PPN dimostra che un corpo massivo in generale può violare il principio di Unicità del Free-Fall E g m "10!27 Laboraty-size objects E g m "10!5 Sun E g m # 4.6" 10! 10 Earth E g m # 0.2" 10! 10 Moon Polarizzazione dell orbita lunare # r 13.1" cos(! $! )t % 0 Moon Sun S 29.8 gg
53 L Effetto Nordvedt Polarizzazione dell orbita lunare # r 13.1" cos(! $! )t % 0 Moon Sun S Lunar Laser Ranging Experiments Apollo 11 ha piazzato nel 1969 dei retro-riflettori sulla superficie lunare. Un laser manda impulsi di fotoni della durata di 200 ps. 1 fotone ogni qualche secondo viene rivelato. Accuratezze dell ordine del cm (50 ps) sull orbita lunare. Calcolo delle Maree, Perturbazioni da altri pianeti, post-newtonian Gravitational Effects,.etc..! = 0.00 ±! = 0.001± (Williams et al., 1976) (Shapiro et al., 1976)
54 L Effetto Nordvedt Polarizzazione dell orbita lunare # r 13.1" cos(! $! )t % 0 Moon Sun S Lunar Laser Ranging Experiments Apollo 11: piazzati nel 1969 retroriflettori sulla superficie lunare Accuratezze dell ordine del cm (50 ps) Calcolo delle Maree, Perturbazioni da altri pianeti, post-newtonian Gravitational Effects,.etc.. Limite recenti su η ad una parte su 10 3 Limite sulla WEP accurata a 5 parti su 10 13
55 Materiale Didattico TESTI FONDAMENTALI Cap.4 dello Will per capire la logica complessiva dello sviluppo Post-Newtoniano e delle diverse teorie metriche. C.Will: The Confrontation Between General Relativity and Experiment, sul sito web. Capitolo 39 del Gravitation. TESINE POSSIBILI I 3 test standard della Relatività Generale (problematiche sperimentali) Approfondire il quadro Generale sui limiti per i vari parametri post-newtoniani
Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine
Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia
DettagliLA FORZA. Il movimento: dal come al perché
LA FORZA Concetto di forza Principi della Dinamica: 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso, densità pag.1
DettagliDINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi
DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato
DettagliE naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n
Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile
DettagliForze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie
Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una
DettagliProgramma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2015-2016 A. Ponno (aggiornato al 19 gennaio 2016) 2 Ottobre 2015 5/10/15 Benvenuto, presentazione
DettagliLA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE
GRAVIMETRIA LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE r La legge di gravitazione universale, formulata da Isaac Newton nel 1666 e pubblicata nel 1684, afferma che l'attrazione gravitazionale tra due corpi è
DettagliGrandezze fisiche e loro misura
Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da entità o grandezze misurabili.
DettagliIL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca. INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna
IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Ma l Universo è costituito solo da materia luminosa? La forza di gravità Galileo
DettagliI.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14
I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2013/14 KIT RECUPERO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSI SECONDE TECNICO GRAFICO SUPPORTO DIDATTICO PER ALUNNI CON
DettagliRelatività INTRODUZIONE
Relatività INTRODUZIONE Un po di ordine Einstein, nel 1905, dopo aver inviato alcuni articoli alla rivista scientifica «Annalen der physik» diventa subito famoso, uno dei quali riguardava la relatività
DettagliVerifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale
Scopo: Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Materiale: treppiede con morsa asta millimetrata treppiede senza morsa con due masse da 5 kg pallina carta carbone
Dettaglia t Esercizio (tratto dal problema 5.10 del Mazzoldi)
1 Esercizio (tratto dal problema 5.10 del Mazzoldi) Una guida semicircolare liscia verticale di raggio = 40 cm è vincolata ad una piattaforma orizzontale che si muove con accelerazione costante a t = 2
DettagliGIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω
GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,
DettagliConcetto di forza. 1) Principio d inerzia
LA FORZA Concetto di forza Pi Principi ii dll della Dinamica: i 1) Principio d inerzia 2) F=ma 3) Principio di azione e reazione Forza gravitazionale i e forza peso Accelerazione di gravità Massa, peso,
DettagliCap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton
Parte I Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton 3.1-3.2-3.3 forze e principio d inerzia Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6
EQUAZIONI DIFFERENZIALI.. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x log t (d) x = e t x log x (e) y = y 5y+6 (f) y = ty +t t +y (g) y = y (h) xy = y (i) y y y = 0 (j) x = x (k)
DettagliUsando il pendolo reversibile di Kater
Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità
DettagliNote a cura di M. Martellini e M. Zeni
Università dell Insubria Corso di laurea Scienze Ambientali FISICA GENERALE Lezione 6 Energia e Lavoro Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Queste note sono state in parte preparate con immagini tratte
DettagliFisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche
La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè
DettagliScheda di Lavoro Studio della seconda legge della dinamica
Scheda di Lavoro Studio della seconda legge della dinamica NOME.. SCUOLA.. COGNOME. CLASSE DATA. FASE 1 Verificare che una forza costante produce un'accelerazione costante A) Fissare il valore della massa
Dettagli. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d
Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche
Dettagli28360 - FISICA MATEMATICA 1 A.A. 2014/15 Problemi dal libro di testo: D. Giancoli, Fisica, 2a ed., CEA Capitolo 6
28360 - FISICA MATEMATICA 1 A.A. 2014/15 Problemi dal libro di testo: D. Giancoli, Fisica, 2a ed., CEA Capitolo 6 Lavoro, forza costante: W = F r Problema 1 Quanto lavoro viene compiuto dalla forza di
Dettagli2. Leggi finanziarie di capitalizzazione
2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M
DettagliGuida alla realizzazione della certificazione di qualità
Guida alla realizzazione della certificazione di qualità L ottenimento della certificazione di qualità è un processo che spaventa chi per la prima volta l affronta per i costi innegabili ad essa connessi
DettagliBasi di matematica per il corso di micro
Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione
Dettagliquale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un
CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione
Dettagli1. calcolare l accelerazione del sistema e stabilire se la ruota sale o scende [6 punti];
1 Esercizio Una ruota di raggio R = 15 cm e di massa M = 8 Kg può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2 = 30 0, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di
DettagliSpostamento Ampiezza Ciclo Periodo Frequenza
Vibrazioni e onde I corpi elastici sono soggetti a vibrazioni e oscillazioni Il diapason vibra e produce onde sonore Le oscillazioni della corrente elettrica possono produrre onde elettromagnetiche Le
DettagliCAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI
CAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI Abbiamo studiato successioni e serie numeriche, ora vogliamo studiare successioni e serie di funzioni. Dato un insieme A R, chiamiamo successione di funzioni
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliCAPITOLO 5 IDRAULICA
CAPITOLO 5 IDRAULICA Cap. 5 1 FLUIDODINAMICA STUDIA I FLUIDI, IL LORO EQUILIBRIO E IL LORO MOVIMENTO FLUIDO CORPO MATERIALE CHE, A CAUSA DELLA ELEVATA MOBILITA' DELLE PARTICELLE CHE LO COMPONGONO, PUO'
DettagliFISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.
01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliOSCURI PREDATORI DI LUCE
OSCURI PREDATORI DI LUCE LA CADUTA DI EUCLIDE IN UN BUCO NERO PAOLO DULIO DIPARTIMENTO DI MATEMATICA DI COSA PARLIAMO Ricerca e applicazioni I protagonisti di un viaggio fantastico Geometria dello spazio-tempo
DettagliPOLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA
1 POLITECNICO DI MILANO CORSO DI LAUREA ON LINE IN INGEGNERIA INFORMATICA ESAME DI FISICA Per ogni punto del programma d esame vengono qui di seguito indicate le pagine corrispondenti nel testo G. Tonzig,
DettagliREALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA
REALIZZAZIONE E STUDIO DI UN OSCILLATORE A DENTI DI SEGA ATTENZIONE: PERICOLO! In questa esperienza si impiegano alte tensioni. E fatto obbligo di fare controllare i collegamenti al tecnico prima di accendere.
DettagliFisica Generale 1 per Ing. Gestionale e Chimica (Prof. F. Forti) A.A. 2011/12 Appello del 29/01/2013.
Fisica Generale per Ing. Gestionale e Chimica (Prof. F. Forti) A.A. 20/2 Appello del 29/0/203. Tempo a disposizione: 2h30. Scrivere solamente su fogli forniti Modalità di risposta: spiegare sempre il procedimento
DettagliL EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare
L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio
DettagliI.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15
I.S.I.S. Zenale e Butinone di Treviglio Dipartimento di Scienze integrate anno scolastico 2014/15 KIT RECUPERO SCIENZE INTEGRATE FISICA CLASSI PRIME TECNICO TURISTICO SUPPORTO DIDATTICO PER ALUNNI CON
DettagliF S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.
Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,
DettagliCenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.
Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare
DettagliFUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE
FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE Funzione: legge che ad ogni elemento di un insieme D (Dominio) tale che D R, fa corrispondere un elemento y R ( R = Codominio ). f : D R : f () = y ; La funzione f(): A
DettagliModulo di Meccanica e Termodinamica
Modulo di Meccanica e Termodinamica 1) Misure e unita di misura 2) Cinematica: + Moto Rettilineo + Moto Uniformemente Accelerato [+ Vettori e Calcolo Vettoriale] + Moti Relativi 3) Dinamica: + Forza e
DettagliESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004
ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliAC6 Misure della massa delle stelle
AC6 Misure della massa delle stelle Stelle doppie e relative misure di parallasse. Ancora il satellite Hypparcos Doppie fotometriche Doppie eclissanti e misure fotometriche di massa Relazione empirica
DettagliQuantità di moto. Per un corpo puntiforme possiamo definire la grandezza vettoriale quantità di moto come il prodotto m v.
Quantità di moto Per un corpo puntiforme possiamo definire la grandezza vettoriale quantità di moto come il prodotto m v. La seconda legge di Newton può essere scritta con la quantità di moto: d Q F =
DettagliEnergia potenziale elettrica
Energia potenziale elettrica Simone Alghisi Liceo Scientifico Luzzago Novembre 2013 Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 1 / 14 Ripasso Quando spingiamo
DettagliMASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO
LEZIONE N. 9 1 In questa lezione trattereo di: VOLUMA, MASSA, PESO, DENSITÀ, PESO SPECIFICO VOLUME Il volue è inteso coe spazio occupato da un corpo in 3 diensioni. L unità di isura del volue nel S.I.
DettagliLaboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliIl transito di Venere (i transiti planetari)
La scuola adotta un esperimento per Esperienza InSegna 2012 Il transito di Venere (i transiti planetari) Luigi Scelsi & Antonio Maggio Gli aspetti principali del transito di Venere e dei transiti planetari
DettagliEFFETTI DEGLI INVESTIMENTI AMBIENTALI B.A.T. SULLA COMPATIBILITà AMBIENTALE
LEZIONE DEL 3 GIUGNO 2004 L articolo 15 comma 2 della direttiva IPPC prevede l obbligo di identificare quelle che siano le B.A.T ovvero le migliori tecniche disponibili in campo ambientale relative ad
DettagliRELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI
RELAZIONE TECNICA SULLA VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ANNO 2012 Aosta, ottobre 2012 IL DIRIGENTE DELL AREA FINANZIARIA - D.ssa Valeria Zardo - PREMESSE L ordinamento finanziario e contabile degli
DettagliDanilo Saccoccioni - LAVORO - - ENERGIA MECCANICA - - POTENZA -
Danilo Saccoccioni - LVORO - - ENERGI MECCNIC - - POTENZ - LVORO COMPIUTO D UN ORZ RELTIVMENTE UNO SPOSTMENTO Diamo la definizione di lavoro compiuto da una forza relativamente a uno spostamento, distinguendo
DettagliCosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo.
Introduzione Cosa determina il moto? Aristotele pensava che occorresse uno sforzo per mantenere un corpo in movimento. Galileo non era d'accordo. riassunto Cosa determina il moto? Forza - Spinta di un
DettagliRicordiamo ora che a è legata ad x (derivata seconda) ed otteniamo
Moto armonico semplice Consideriamo il sistema presentato in figura in cui un corpo di massa m si muove lungo l asse delle x sotto l azione della molla ideale di costante elastica k ed in assenza di forze
Dettaglix 2 + y2 4 = 1 x = cos(t), y = 2 sin(t), t [0, 2π] Al crescere di t l ellisse viene percorsa in senso antiorario.
Le soluzioni del foglio 2. Esercizio Calcolare il lavoro compiuto dal campo vettoriale F = (y + 3x, 2y x) per far compiere ad una particella un giro dell ellisse 4x 2 + y 2 = 4 in senso orario... Soluzione.
DettagliENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica
1 ENERGIA Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 2 Energia L energia è ciò che ci permette all uomo di compiere uno sforzo o meglio
DettagliESERCIZI CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE
ESERCIZI CINEMATICA IN UNA DIMENSIONE ES. 1 - Due treni partono da due stazioni distanti 20 km dirigendosi uno verso l altro rispettivamente alla velocità costante di v! = 50,00 km/h e v 2 = 100,00 km
DettagliIndice PREFAZIONE. Capitolo 5 LE LEGGI DEL MOTO DI NEWTON 58 5.1 La terza legge di Newton 58
Indice PREFAZIONE XV Capitolo 1 RICHIAMI DI MATEMATICA 1 1.1 Simboli, notazione scientifica e cifre significative 1 1.2 Algebra 3 1.3 Geometria e trigonometria 5 1.4 Vettori 7 1.5 Sviluppi in serie e approssimazioni
Dettagliu 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k
Capitolo 4 Serie numeriche 4. Serie convergenti, divergenti, indeterminate Data una successione di numeri reali si chiama serie ad essa relativa il simbolo u +... + u +... u, u 2,..., u,..., (4.) oppure
DettagliCampo elettrico per una carica puntiforme
Campo elettrico per una carica puntiforme 1 Linee di Campo elettrico A. Pastore Fisica con Elementi di Matematica (O-Z) 2 Esercizio Siano date tre cariche puntiformi positive uguali, fisse nei vertici
DettagliDefinire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive
Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare
Dettagli1 Serie di Taylor di una funzione
Analisi Matematica 2 CORSO DI STUDI IN SMID CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 CAPITOLO 7 SERIE E POLINOMI DI TAYLOR Serie di Taylor di una funzione. Definizione di serie di Taylor Sia f(x) una funzione definita
DettagliLunedì 20 dicembre 2010. Docente del corso: prof. V. Maiorino
Lunedì 20 dicembre 2010 Docente del corso: prof. V. Maiorino Se la Terra si spostasse all improvviso su un orbita dieci volte più lontana dal Sole rispetto all attuale, di quanto dovrebbe variare la massa
DettagliCONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA
CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA L introduzione dell energia potenziale e dell energia cinetica ci permette di formulare un principio potente e universale applicabile alla soluzione dei problemi che
DettagliIL CAMPO MAGNETICO. V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G.
IL CAMPO MAGNETICO V Scientifico Prof.ssa Delfino M. G. UNITÀ - IL CAMPO MAGNETICO 1. Fenomeni magnetici 2. Calcolo del campo magnetico 3. Forze su conduttori percorsi da corrente 4. La forza di Lorentz
DettagliModelli matematici e realtà:
Piano Lauree Scientifiche Matematica e Statistica 2010-11 Modelli matematici e realtà: sulle equazioni differenziali - prima parte R. Vermiglio 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica - Università
DettagliAPPUNTI DI GENERALE. by Andrea Grieco
APPUNTI DI RELATIVITA GENERALE by Andrea Grieco L ESTENSIONE PIU VASTA 1916 DIE GRUNDLAGEN DER ALLGEMEINEN RELATIVITÄTSTHEORIE ANNALEN DER PHYSIK La teoria esposta nel seguito costituisce l estensione
DettagliTermodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA
Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma
DettagliI.I.S. "PAOLO FRISI"
I.I.S. "PAOLO FRISI" Via Otranto angolo Cittadini, 1-20157 - MILANO www.ipsfrisi.it PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE DI FISICA Anno Scolastico:2014-15 CLASSI TUTTE III, IV E V LICEO DOCENTE : _ Rinaldi.
DettagliPALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.
PALI Si distinguono: 1. pali di piccolo diametro se D/L0,05 Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.
DettagliEQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.
EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti 1. Determinare la soluzione dell equazione differenziale (x 2 + 1)y + y 2 =. y + x tan y = 2. Risolvere il problema di Cauchy y() = 1 2 π. 3. Risolvere il problema
Dettagli2 R = mgr + 1 2 mv2 0 = E f
Esercizio 1 Un corpo puntiforme di massa m scivola lungo la pista liscia di raggio R partendo da fermo da un altezza h rispetto al fondo della pista come rappresentato in figura. Calcolare: a) Il valore
DettagliAnalisi redatta dall'analista Finanziario FILIPPO RAMIGNI, 15/06/2016
FTSE MIB ANALYSIS Analisi redatta dall'analista Finanziario FILIPPO RAMIGNI, 15/06/2016 La paura della Brexit ha fatto precipitare le quotazione del Ftse mib che in cinque sedute è passato da 18.000 a
DettagliOnde elettromagnetiche
Onde elettromagnetiche Alla metà del XIX secolo Maxwell prevede teoricamente le onde e.m. Sono scoperte sperimentalmente da Hertz Danno la possibilità di comunicare a distanza (radio, televisione, telecomandi
DettagliForze Conservative. Il lavoro eseguito da una forza conservativa lungo un qualunque percorso chiuso e nullo.
Lavoro ed energia 1. Forze conservative 2. Energia potenziale 3. Conservazione dell energia meccanica 4. Conservazione dell energia nel moto del pendolo 5. Esempio: energia potenziale gravitazionale 6.
Dettagli19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico
Moto di una carica in un campo elettrico uniforme Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale molto complesso; il problema risulta più semplice se il campo elettrico è uniforme,
DettagliEsercizi sui Compressori e Ventilatori
Esercizi sui Compressori e Ventilatori 27 COMPRESSORE VOLUMETRICO (Appello del 08.06.1998, esercizio N 2) Testo Un compressore alternativo monocilindrico di cilindrata V c = 100 cm 3 e volume nocivo V
DettagliNome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia
Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 8 VERIFIC DI FISIC: lavoro ed energia Domande ) Energia cinetica: (punti:.5) a) fornisci la definizione più generale possibile di energia cinetica, specificando l equazione
DettagliEsercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica
Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica (Gli esercizi sono suddivisi in base ai capitoli del testo di De Vincenti) CAPITOLO 3. IL MERCATO DEI BENI NEL MODELLO REDDITO-SPESA Esercizio.
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE MARIE CURIE Savignano s. R. (FC) CLASSE 3C ESERCIZI SU MOMENTO ANGOLARE-ROTOLAMENTO. Esercizio.
LICEO SCIENTIFICO STATALE MARIE CURIE Savignano s. R. (FC) CLASSE 3C ESERCIZI SU MOMENTO ANGOLARE-ROTOLAMENTO Esercizio Esercizio Esercizio Dati esercizio: I 1 =5,0 Kg m 2 I 2 =10 Kg m 2 ω i =10giri/sec
DettagliErrori di una misura e sua rappresentazione
Errori di una misura e sua rappresentazione Il risultato di una qualsiasi misura sperimentale è costituito da un valore numerico (con la rispettiva unità di misura) ed un incertezza (chiamata anche errore)
DettagliL'impulso di una forza che varia nel tempo
Lezione 13 approfondimento pag.1 L'impulso di una forza che varia nel tempo Un riassunto di quel che sappiamo Riprendiamo in esame il solito carrellino che si trova sopra la rotaia a basso attrito. Se
DettagliIL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti
IL FORMULARIO DI FISICA PER LE CLASSI DI 3 E 4 LICEO SCIENTIFICO Di Pietro Aceti ATTENZIONE Quest opera è stata scritta con l intenzione di essere un comodo strumento di ripasso, essa non dà informazioni
DettagliProva scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012
Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100
Dettaglil insieme Y è detto codominio (è l insieme di tutti i valori che la funzione può assumere)
Che cos è una funzione? Assegnati due insiemi X e Y si ha una funzione elemento di X uno e un solo elemento di Y. f : X Y se esiste una corrispondenza che associa ad ogni Osservazioni: l insieme X è detto
Dettagli1 Introduzione alla Meccanica Razionale 1 1.1 Che cos è la Meccanica Razionale... 1 1.2 Un esempio... 2
Indice 1 Introduzione alla Meccanica Razionale 1 1.1 Che cos è la Meccanica Razionale..................... 1 1.2 Un esempio................................. 2 2 Spazi Vettoriali, Spazio e Tempo 7 2.1 Cos
DettagliPLAFONIERA SNP2 Stellare
ILLUMINOTECNICA PLAFONIERA SNP2 Stellare APPARECCHIO DI ILLUMINAZIONE CON LED AD ALTA POTENZA DA 50 + 50 Watt INSTALLAZIONI AD INCASSO SU CONTROSOFFITTI A DOGHE E PENSILINE PER STAZIONI DI SERVIZIO Pag.2
DettagliAnno 3. Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza
Anno 3 Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza 1 Introduzione In questa lezione parleremo delle funzioni. Ne daremo una definizione e impareremo a studiarne il dominio in relazione alle diverse
DettagliTeoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S
Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le
DettagliSlide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche
Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle
Dettaglihttp://www.fisica.uniud.it/~soramel/fisicageneralei.html
Corso di Fisica Generale I A.A. 2004/05 Prof. Francesca Soramel e-mail soramel@fisica.uniud.it Orario ricevimento: martedì 14.00-16:00 Testo: R.Resnick, D.Halliday, Krane Fisica I (quinta edizione) Casa
DettagliDefinizioni del secondo ed evoluzione degli orologi
Definizioni del secondo ed evoluzione degli orologi Nel corso dei secoli vari strumenti aiutarono l'uomo a misurare il tempo; orologi solari, clessidre e orologi a pendolo definirono con minore o maggiore
DettagliLA FORMA DELLA TERRA
LA FORMA DELLA TERRA La forma approssimativamente sferica della Terra può essere dimostrata con alcune prove fisiche, valide prima che l Uomo osservasse la Terra dallo Spazio: 1 - Avvicinamento di una
DettagliLiceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016
Liceo Scientifico Statale A. Volta, Torino Anno scolastico 2015 / 2016 FISICA ELETTROMAGNETISMO FISICA MODERNA classe 5 B MAG. 2016 Esercitazione di Fisica in preparazione all Esame di Stato A.S. 2015-2016
Dettagli- Formazione delle immagini per riflessione: specchio sferico
Ottica geometrica: - condizione di validità: o occorre conrontare la lunghezza d onda λ della luce e le dimensioni degli oggetti su cui la luce incide. Se λ è MINORE, valgono le leggi dell ottica geometrica.
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
Dettagli