Progetto Educativo. Asili Nido del Comune di Lodi Assessorato alle Politiche Sociali Servizi alla Persona e alla Famiglia

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1 Asilo Nido Comunale Carillon Asilo Nido Comunale Girotondo Via Volturno 0371/ P.zza Gobetti 0371/34602 Asili Nido del Comune di Lodi Assessorato alle Politiche Sociali Servizi alla Persona e alla Famiglia Progetto Educativo

2 PROGETTO EDUCATIVO 1.INTRODUZIONE Questo è il Progetto Educativo degli Asili nido del Comune di Lodi. Ha impegnato tutto il personale per ore ed ore in osservazioni in sezione, riflessioni e momenti di confronto. Vuole essere il documento che identifica i nostri Nidi e che contribuisce a creare le condizioni per una sempre maggiore qualità del servizio. Attraverso il Progetto Educativo chi opera nel Nido accompagna il cambiamento del bambino garantendone il benessere e favorendo la costruzione della sua identità nel contesto di relazioni positive

3 2. STORIA Gli asilo nido comunali sono due, l asilo nido Carillon, ubicato nel centro storico della città, e l asilo nido Girotondo nel quartiere San Fereolo- Robadello. L esperienza dei nidi comunali è iniziata a gennaio 1977 con l inaugurazione del nido Girotondo. Il nido Carillon proviene invece da una lunga esperienza,infatti è una struttura ex ONMI. Il modello organizzativo dei nidi inizialmente si rifaceva al modello di cura,assistenza sanitaria tipica dell istituzione ONMI. In seguito il cambiamento culturale della società ha stimolato una riflessione più approfondita sui bambini da 0 a 3 anni e una revisione sul significato e sulla finalità dell asilo nido. In questo contesto gli operatori del nido hanno preso coscienza dell importanza che il nido riveste in ambito educativo e di come sia luogo di relazioni positive. Il punto di svolta è avvenuto nel 1985 quando sono stati rivisti gli spazi, passando da ampie sale ad angoli di interesse. Per passare da un modello assistenziale dei nidi ad un modello educativo, tutto il personale è stato coinvolto in un percorso di formazione che continua tutt ora. Il nido oggi si presenta alle famiglie della città come un servizio educativo che accompagna la crescita del bambino dai tre mesi a i tre anni, offrendosi come luogo di relazione, incontro, apprendimento e scoperta.

4 3. FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO L asilo nido è un servizio socio-educativo del comune di Lodi. Accoglie bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Asilo nido Carillon con capienza di 62 bambini, collocato in centro città. Asilo nido Girotondo con capienza di 72 bambini collocato nella periferia nord. I nidi sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore per gli utenti che effettuano l orario normale. I bambini i cui genitori dimostrano di avere necessità lavorative possono usufruire dell orario prolungato dalle alle E possibile anche utilizzare un tempo ridotto fino alle ore 13. Le chiusure del nido sono regolate da un calendario predisposto annualmente e reso pubblico all inizio di ogni anno educativo. Il servizio del nido è garantito anche nei mesi estivi in una sola struttura (causa ridotta frequenza dei bambini) con personale titolare.

5 4. ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL SERVIZIO Il personale dell asilo nido è composto da: coordinatore pedagogico, unico per entrambi i nidi. personale educativo che lavora a turnazione con i bambini e ha a disposizione un monte-ore annuale per la formazione e la gestione sociale. personale E.S.A. cuoche Entrambi i nidi sono divisi in 3 sale: sala piccoli sala medi sala grandi Ogni sala è suddivisa in angoli strutturati che favoriscono l interazione bambino-adulto e tra bambini, l autonomia e la possibilità di scelta del gioco (attività), seguendo i propri interessi. Nel nido sono presenti anche spazi comuni strutturati per esperienze di psicomotricità, di carattere sensoriale, di carattere logico-cognitivo ed espressivo. Entrambi i nidi hanno a disposizione uno spazio esterno strutturato in modo da permettere giochi e attività all aria aperta.

6 5. L IMPORTANZA DEGLI SPAZI NEL PROGETTO EDUCATIVO Progetto pedagogico e organizzazione degli spazi non sono concetti disgiunti fra di loro, ma strettamente correlati. Considerato che la qualità dello spazio è una risorsa importante per il lavoro dell educatrice e per lo star bene del bambino al nido, gli ambienti sono sempre oggetto di riflessioni e/o modifiche da parte del personale educativo.

7 6.SALA PICCOLI La famiglia che sceglie di affidarsi all asilo nido incontra qui per la prima volta l istituzione, con le proprie regole,scelte educative,motivazioni e linee metodologiche. Il nido si prepara ad accogliere per primi i genitori,iniziando cosi un esperienza basata sul dialogo giornaliero e su continui confronti che favoriscono l integrazione tra nido e famiglia e gettano le basi per un cammino parallelo. L educatore offre ai genitori l opportunità di confrontarsi sul ruolo educativo, di condividere domande e dubbi per arrivare ad una collaborazione quotidiana sulle pratiche educative. In questo modo l educatrice dell asilo nido diventa un punto di riferimento per le famiglie,soprattutto per quelle monoparentali e getta le basi per il legame di fiducia che necessariamente deve crearsi per la riuscita del percorso educativo. L ambientamento è il punto di partenza del cammino esperienzale del bambino all asilo nido ed avviene gradualmente nel rispetto della sua personalità, delle sue abitudini e delle sue tappe evolutive. Durante l ambientamento, i bambini e i genitori hanno l occasione di condividere l esperienza e di socializzare tra loro, accompagnati dalle educatrici, in particolar modo dall educatrice di riferimento che diventa risposta privilegiata ai bisogni della mamma e del piccolo in questo delicato momento. Per instaurare questo rapporto il primo approccio con la famiglia avviene attraverso un incontro in cui l educatrice accoglie esigenze,abitudini,peculiarità del bambino e del nucleo familiare e contemporaneamente mette a conoscenza la famiglia riguardo le regole e le routines del nido. A tal proposito è da ricordare che durante tutto il periodo di permanenza del bambino al nido, la famiglia avrà occasione di incontrare sia l educatrice di riferimento nei colloqui individuali programmati, sia il team delle educatrici e gli altri genitori in assemblee dove condividere esperienze, dialogare, riflettere insieme. Il bambino che arriva al nido può osservare,indagare e aprirsi alle prime relazioni ed iniziare ad accettare il nuovo ambiente, le nuove situazioni e le relative dinamiche interagendo sia con gli adulti che con gli altri bambini. Per favorire tutto ciò, l ambientamento avviene in modo graduale:all inizio il bambino si ferma al nido insieme al genitore che dopo qualche giorno,si allontana lasciando che l educatrice diventi la figura affettiva di riferimento. Si allungano così i tempi di permanenza del piccolo al nido fino a quando non si valuta che l ambientamento sia effettivamente concluso, anche in base alle risposte del bambino e alle esigenze dei genitori. Le stesse modalità si attuano in caso di ambientamenti in altre sezioni, la maggior parte,però, avviene in sala piccoli,dove il maternage ha un ruolo determinante. Per questo motivo vengono allestiti angoli morbidi costituiti da materasso e cuscini per i bambini più piccoli che necessitano maggiormente di uno scambio affettivo a livello fisico. A quelli che iniziano a stare seduti offre la possibilità di giocare da soli o con l educatrice che mette loro a disposizione materiali strutturati e non, come ad esempio il cesto dei tesori.

8 Il bambino può quindi esplorare l oggetto che preferisce attraverso i sensi. Sui divani le educatrici possono tenere in braccio e coccolare i bambini, leggere loro brevi storie Anche la sala da bagno ricopre una funzione di maternage in quanto, in questo spazio, viene effettuato l importante momento della cura del piccolo e della sua igiene personale; iniziano le prime conquiste dell autonomia per i più grandicelli che imparano ad esempio a lavarsi le mani da soli. Allo stesso modo anche il momento del pasto può essere inteso come un primo approccio al far da se a tavola per i più grandini. Nella sezione sono previsti anche: il mobile primi passi, strutturato con corrimano e passaggi,che dà al bambino la possibilità di sperimentare anche i primi concetti topologici ( dentro/fuori). parete a specchio dove il bambino può riconoscersi e giocare con la propria immagine. angolo preeuristico con il materiale riposto in sacche appese alla parete. angolo del primo gioco di imitazione in cui i bambini possono cominciare a sperimentare materiale di uso comune presente anche nel loro vissuto quotidiano e familiare (spazzole,pentolini ) nello spazio dei piccoli sono presenti anche camerette con i lettini per il riposo a richiesta dei bambini. La giornata in sala piccoli inizia con l accoglienza: l educatrice accoglie i bambini e i genitori, li aiuta a salutarsi, crea un ambiente sereno nel quale i bambini abbiano desiderio di restare. All accoglienza i bambini troveranno sempre un educatrice della sezione e a settimane alterne,l educatrice di riferimento. Si succedono poi i vari momenti: della cura personale (cambio del pannolino),del momento di riposo per chi ne ha necessità, una proposta di gioco strutturato e gioco libero. In seguito ogni gruppo si prepara per andare a tavola con la propria educatrice che cercherà di creare un ambiente sereno e tranquillo atto a rendere piacevole il momento del pasto. Dopo la pappa c è un nuovo momento di igiene personale (pulizia mani e viso e cambio pannolino). Arriva poi il momento del sonno che viene introdotto cercando di creare un atmosfera tranquillizzante;ogni bambino viene accompagnato nel proprio lettino con il ciuccio o un oggetto a lui caro. Le educatrici, a turno, sono sempre presenti durante il sonno e disponibili a cullare e coccolare i bambini che ne hanno bisogno. Dopo la nanna le educatrici preparano i bambini al momento della merenda: a mano a mano che i piccoli si svegliano,vengono accompagnati in bagno dove avverrà il cambio in modo che tutti siano pronti.

9 Al momento del ricongiungimento l educatrice accoglie i genitori raccontando brevemente i fatti salienti della giornata e attuando accorgimenti per gestire senza confusione il momento dell uscita. La programmazione e la scansione della giornata permettono al bambino di acquisire fiducia e sicurezza e di vivere la realtà nido in modo sereno e sempre più consapevole.

10 7.SALA MEDI La sala medi accoglie bambini di età compresa tra i mesi in questa sala il rapporto di fiducia con le famiglie,iniziato con l ambientamento in sala piccoli, si rafforza per completarsi poi in sala grandi. Il gioco libero, le routines, le attività strutturate,i conflitti portano all evoluzione della sfera affettiva-emotiva del bambino,contribuendo alla sua crescita. In sala medi è presente l angolo dei libri,dove i bambini hanno a disposizione libri di immagini o con semplici brevi storie. Attraverso la lettura il bambino si concentra,arricchisce e migliora il linguaggio, riconosce oggetti, animali e comprende brevi storie. A questa età il bambino inizia a utilizzare il linguaggi per esprimere i suoi bisogni,costruisce anche delle piccole frasi e ripete semplici canzoni accompagnandole con la gestualità. Con il gioco delle costruzioni (clipo,cubi di varie dimensioni,scatole di cartone e di metallo e altro materiale di recupero) il bambino impara a mettere gli oggetti uno sopra all altro,a raccoglierli e separarli,esercitando il coordinamento oculomanuale e sviluppando fantasia e creatività. Il gioco simbolico (travestimenti, bambole e cucina) proposto in questa sala dà la possibilità al bambino di sviluppare le capacità simboliche e semplici sequenze di comportamento, giochi di fantasia tra bambini e superamento dei ruoli tradizionali. Con il gioco dei travestimenti,inoltre,il bambino riconosce la propria immagine allo specchio,affina le capacità manuali nel vestirsi e nello svestirsi favorendo l autonomia e l imitazione. Il bambino ha a disposizione in questa sala oggetti trainabili di vario tipo, carretti di legno e macchine di media dimensione che gli danno la possibilità di consolidare la propria autonomia motoria ed affinare il coordinamento oculomanuale. E molto importante accompagnare i bambini nel comprendere che ogni oggetto o gioco a loro disposizione è collocato in un posto ben preciso della sala affinché il coinvolgimento del riordino,fatto con l educatore, sia come un gioco. Giocando i bambini imparano a conoscere se stessi, le loro potenzialità, il mondo circostante e le sue caratteristiche,imparano a diventare sempre più autonomi, sperimentando modalità di relazione con il mondo. Nel modo di giocare i bambini possono trovare una dimensione di cooperazione, ma anche di conflitto, dove l educatore deve attivare le sue capacità di negoziatore e mediatore, quindi gestendo i conflitti in modo armonico e meno frustrante possibile per i bambini. La sezione medi, oltre alla sala dove i bambini giocano, ha una sala pranzo, un bagno e uno spazio per il riposo pomeridiano. La sala pranzo è fornita di tavolini, sedie idonee ai bambini; sedie per adulti, piani d appoggio e tutto l occorrente per il pasto e la merenda per permettere all educatrice di concentrarsi esclusivamente su questo momento così importante della giornata. Ogni educatore siede al tavolo con il proprio gruppo: questa posizione favorisce sia i bambini che mangiano da soli, sia quelli che

11 possono avere bisogno di aiuto. Per affinare i gusti alimentari si passa gradatamente dal piatto unico alle pietanze proposte separatamente contemporaneamente all uso di stoviglie adeguate. L educatore gratifica i bambini quando riescono a mangiare da soli e accoglie le loro richieste. Il bagno viene utilizzato da un gruppo di bambini alla volta per permettere il rispetto delle prime norme igieniche, al momento del cambio il rapporto individualizzato educatore bambino permette lo scambio di coccole e carezze In questa fascia di età, se il bambino partecipa attivamente c è un primo approccio all uso del vasino. Lo spazio per il riposo pomeridiano è appositamente attrezzato adiacente alla sala stessa. In questa sala ai bambini viene proposto di dormire sulle brandine mantenendo le abitudini (uso del succhiotto, oggetto transizionale). Il sonno è preceduto da un momento di relax durante il quale si propongono storie o altre attività rilassanti.

12 8.SALA GRANDI La sala grandi è caratterizzata da spazi facilmente riconoscibili da parte di bambini che hanno dai 24 ai 36 mesi circa. Gli spazi così organizzati e i materiali a disposizione consentono loro di acquisire implementare le competenze. Le educatrici intervengono solo per guidare le scelte del bambino o in caso di conflitto. Le acquisizioni di abilità devono essere frutto delle esperienze personali opportunamente guidate e/o rafforzate dall adulto per facilitare sicurezza e stima di sé. L IMPORTANZA DELLE ROUTINES La cura della relazione e la promozione dell autonomia avvengono soprattutto attraverso i momenti di routines. La permanenza del bambino al nido è fatta di azioni e gesti che nella loro regolarità e pregnanza affettiva gli danno conferma, lo proteggono rassicurandolo e facendolo sentire accolto, offrendogli altresì un orientamento rispetto ai tempi della giornata. La giornata tipo del nido è stata in tal senso pensata dando particolare rilievo alla scansione dei diversi momenti: -l Accoglienza del mattino con tempi e rituali individualizzati di saluto ai genitori e l incontro con l educatrice ed i compagni. -il Cambio offre la possibilità di un contatto ravvicinato ed altre ad essere occasione privilegiata tra adulto e bambino è importante opportunità per la conquista delle autonomie. -il Pranzo è un occasione di condivisione e di piacere che permette al bambino di giungere a progressive conquiste. Per questo ritiene importante mangiare a piccoli gruppi, partecipare al momento dell apparecchiatura e sparecchiatura, mantenere il posto fisso e lo stesso gruppo nel tempo. -il Sonno segna una svolta nella giornata e viene favorito rispettando alcuni rituali che lo precedono (filastrocche, letture di libri,oggetto preferito). -il Ricongiungimento che segna l incontro con la famiglia, del ritrovarsi al termine della giornata e del ritorno a casa. Tutto ciò aiuta a dare un tempo e un senso ad ogni esperienza che il bambino vive al nido contribuendo a creare un clima di benessere e di fiducia indispensabile per favorire il suo processo di crescita.

13 ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI SALA GRANDI Nella sezione grandi sono presenti vari centri di interesse suddivisi in angoli ben delimitati: -un salotto lettura con divani, poltrone e tappeto. L offerta dei libri è varia; ci sono libri con storie più semplici, con racconti più complessi, con fiabe tradizionali e libri di semplici immagini spesso costruiti dalle educatrici stesse. I libri sono a disposizione dei bambini su una libreria a piani inclinati oppure vengono letti e/o guardati insieme alle educatrici. L utilizzo dei libri ha come obiettivo l acquisizione di un linguaggio sempre più ricco e appropriato, il piacere dell ascolto di una storia e la possibilità di vivere con i coetanei le emozioni sempre diverse che si vengono a creare. -un angolo cucina organizzato come un angolo di casa con tutti gli accessori (piatti, posate, pentole,ecc.). L angolo consente al bambino di sviluppare il gioco simbolico e di imitazione. Accanto vi è lo spazio dedicato alle bambole, dove esperimenta il gioco dei ruoli ed esterna il proprio vissuto interagendo e condividendo sequenze di gioco più complesse con i compagni. -l angolo dei travestimenti con indumenti facili da indossare, segue gli stessi intenti degli angoli precedentemente descritti. -l angolo delle costruzioni è ben definito e strutturato. La possibilità di usare vari tipi di materiale dà ai bambini l opportunità di consolidare la motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, la creatività e la fantasia. In ripiani accessibili trovano: lego, clipo, costruzioni di legno, pista con le macchinine. Oltre agli angoli strutturati in sala, i bambini hanno la possibilità di sperimentare attività e laboratori in altri spazi dell asilo nido. Queste attività/laboratorio vanno dai travasi alla manipolazione, dall attività psico-motoria all attività grafico pittorica e al laboratorio tattile. L organizzazione della giornata in sala grandi è volta a valorizzare le autonomie ed il loro percorso, non solo dal punto di vista fisico (controllo sfinterico, vestirsi/svestirsi, mangiare da soli.) ma anche dal punto di vista emotivo e relazionale. In questa fase si cerca di favorire la condivisione dei giochi e si limita l intervento dell adulto in caso di conflitto, gratificando la soluzione autonoma di piccoli litigi. Nel corso degli anni il nido si è fatto promotore di importanti iniziative Il segnalibro è una di queste e coinvolge tutti i bambini del nido con le loro famiglie; questo progetto è nato dall iniziativa nazionale Nati per leggere. Esso occupa uno spazio ben definito all interno della struttura nido. La finalità è quella di avvicinare il bambino e il genitore al piacere della lettura dei libri creando un rapporto speciale di intimità ed emozioni. Durante il periodo in cui i bambini si trovano in sala grandi vengono coinvolti nell iniziativa Nonni al nido. Questa proposta ha l intento di avvicinare il nonno/a, che è una figura importante nella vita di ogni bambino, alla realtà del nido e dà la possibilità ai nipotini di fare esperienze di gioco con un adulto

14 diverso dall educatrice. Con la mediazione di quest ultima i nonni propongono attività che vanno dal fare la torta, costruire oggetti di legno, suonare strumenti al costruire una storia, impariamo una lingua diversa dalla nostra. Anche il raccordo con la scuola materna fa parte dei progetti dedicati ai bambini della sala grandi. Sono previste assemblee con i genitori durante le quali le insegnanti presentano le proprie scuole dell infanzia. Si organizzano inoltre, delle giornate in cui i bambini si recano presso le scuole con la propria educatrice, per avere la possibilità di conoscere una struttura diversa e di giocare e confrontarsi con bambini più grandi. Ulteriori momenti socializzanti sono le feste organizzate presso il nido o in cascina per genitori e bambini giunti alla fine della loro esperienza al nido. In queste occasioni si consolidano e si confermano i rapporti di fiducia e collaborazione avviati all inizio dell ambientamento, L asilo si configura così come un importante centro di aggregazione dove riscoprire il piacere dello stare insieme.

15 9.CONCLUSIONI Considerata l importanza che per noi questo documento riveste, riteniamo necessario aggiornarlo continuamente, perciò esso sarà suscettibile di riflessioni e variazioni nel tempo. EMISSIONE del 1/4/2011

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