RIQUALIFICAZIONE VIALE MATTEOTTI DA PIAZZA I MAGGIO FINO A I

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2 C O M U N E D I C E R V I A TRAVERSA RIQUALIFICAZIONE VIALE MATTEOTTI DA PIAZZA I MAGGIO FINO A I

3 Sommario PREMESSA... 3 PROGETTO DELLE OPERE A VERDE... 3 LO STATO ATTUALE... 3 IL PROGETTO... 6 PRINCIPALI ACCORGIMENTI APPLICATI PER UNA BUONA RIUSCITA DELL INTERVENTO... 8

4 PREMESSA L intervento previsto per le opere a verde di progetto rientra nel completamento delle opere, avviate negli anni scorsi, per la riqualificazione di Viale Matteotti, asse viario rettilineo parallelo al mare che costituisce la principale via commerciale della città. L intervento si sviluppa da piazza I Maggio alla I Traversa e prevede il rifacimento delle pavimentazione, la sostituzione degli arredi e la riqualificazione del verde. Area interessata dal nuovo intervento PROGETTO DELLE OPERE A VERDE In questo senso l intervento si allinea con quanto iniziato in precedenza dalla Amministrazione Comunale per integrare e riqualificare l attuale assetto del viale che costituisce una delle principali arterie della città. Lo stato attuale La porzione di viale, interessata dall intervento, si presenta fiancheggiata su entrambi i lati da un doppio filare di pini (Pinus pinea) con un andamento leggermente discontinuo e con qualche mancanza.

5 L impianto in filare si presenta costituito da piante adulte di discrete dimensioni. I sesti di impianto in alcuni punti sono piuttosto serrati, specialmente in prossimità degli incroci stradali, determinando un concrescimento delle chiome definibile a chioma unica. Gli alberi sono attualmente praticamente privi di un cercine a permeabilità profonda e risultano costretti in aiuole che misurano poco più del diametro del tronco al colletto. Viale Matteotti incrocio Viale Romagna

6 Viale Matteotti Dettaglio pavimentazione esistente e aiuole alberi Il piano degli abbattimenti In linea con quanto espresso dal parere del Servizio Verde e Pinete, in sede di Conferenza di Servizi, in data , si è proceduto al VTA visivo prevedendo lo

7 strumentale dove necessario. Dall analisi è emersa la necessità di abbattere n.14 alberature; per il dettaglio delle piante in abbattimento si rimanda all elaborato DF.OP.7.R7 Piano degli Abbattimenti. Il progetto Il progetto del verde consiste nel ripristino delle piante di Pinus pinea abbattute cercando di colmare le fallanze del doppio filare a quinconce. Le piante ripristinate saranno n.5 Pinus pinea cfr. 35/40 cm a fronte delle 14 abbattute per equilibrare il filare senza ricreare l eccessiva densità di impianto che ha determinato la competizione e uno sviluppo anomalo delle piante esistenti. Inoltre in sede di rifacimento di tutta la pavimentazione su suolo pubblico sono previsti cercini liberi di 2 metri di diametro e la troppa vicinanza delle alberature ridurrebbe le aree di passaggio tra le aiuole rendendo laborioso il passaggio. Le aiuole saranno riempite con ghiaia e talvolta delimitate in parte da panchine semicircolari in graniglia di cemento levigata del tutto simili a quelle già messe in opera nel tratto oltre piazza I Maggio. Non è prevista la messa a dimora di arbusti o erbacee. Lo scavo, dove dovrà essere alloggiato l albero di nuovo impianto, dovrà essere profondo 100 cm e, dopo la messa a dimora del platano e dell impianto d irrigazione, dovrà essere rinterrato con una miscela di terra, formata da: 50% di terreno vegetale di medio impasto e dal restante 50% da lapillo e sostanza organica, il tutto concimato. Il livello di rinterro dovrà raggiungere e coprire il colletto dell albero. Gli alberi verranno messi a dimora con il sistema di ancoraggio a scomparsa in aggiunta a due pali tutori in legno. Il sistema di irrigazione verrà attivato per tutti gli alberi di nuovo impianto e sarà realizzato con sistema automatizzato con ala gocciolante a scomparsa appoggiata su tubo dreno. Il sistema sarà elettrificato con sistema di telecontrollo in uso nel Comune e dovrà essere collegato alla cabina Enel presente nella rotonda I Maggio e alimentato dall acquedotto comunale. La scelta degli arredi inseriti è stata fatta in continuità con gli stralci già realizzati. In questo senso il progetto prevede l inserimento di una panca semicircolare modulare tipo CEMENTARTE in graniglia levigata e trattata con idrorepellente, e i cestini portarifiuti tipo modello CORTE METALCO. Il cestino è composto da una struttura cilindrica in lamiera di

8 acciaio pre-zincato, verniciata a polvere poliestere ed è fissato direttamente al terreno grazie ad un tubo Ø40 mm saldato alla struttura. Panca tipo CEMENTARTE già messa in opera nel precedente stralcio Cestino tipo CORTE METALCO

9 Principali accorgimenti applicati per una buona riuscita dell intervento Si rende necessario, per una buona riuscita delle piantagioni porre non solo molta cura nella scelta delle piante, ma anche nella preparazione di condizioni microstazionali favorevoli per ospitare le piante che verranno messe a dimora. In riferimento a quanto detto, il Regolamento del Verde del Comune di Cervia, nell appendice 1 si esprime in materia di Criteri per la progettazione di nuove opere a verde pubblico art. 2. Data la forte esposizione delle piante alle intemperie e al vento proveniente dal mare, negli anni immediatamente successivi alla messa a dimora, il minor sviluppo dell apparato radicale e i forti venti potrebbero dare origine a problemi di stabilità. Per ovviare a questo problema, il progetto prevede che tutte le piante arboree di nuovo impianto siano fissate con un duplice sistema di tutoraggio che prevede non solo la presenza del palo tutore, ma anche un ancoraggio sotterraneo alla zolla costituito da cavi in acciaio ed ancore. Scopo fondamentale di un impianto di irrigazione è quello di reintegrare nel terreno l acqua che esso perde per l evaporazione ed il percolamento. Tale compensazione è assolutamente necessaria per conservare l equilibrio idrico indispensabile alla vita delle piante. La realizzazione di un impianto di irrigazione tramite anelli gocciolatori sotto terra appoggiati su tubo dreno, rappresenta sicuramente un impegno economico iniziale oneroso per la committenza; certamente la spesa iniziale si inserisce in un discorso di ampio raggio che porta a vedere gli impianti irrigui automatizzati come investimenti di lunga durata ammortizzabili in ragione della riduzione delle spese per consumo idrico e manodopera; inoltre, all aspetto monetario si aggiunge quello ambientale derivante dalla razionalizzazione dei quantitativi di acqua, in linea con le odierne tendenze dettate dalle crisi idrica ed energetica. La presenza di un impianto di irrigazione assicura una migliore qualità del verde perché permette uniforme distribuzione dei quantitativi di acqua, calcolo preciso dei quantitativi da apportare e possibilità di scegliere la tempistica migliore per un adacquamento più funzionale; in definitiva l irrigazione automatizzata garantisce sempre:

10 - la possibilità di irrigare nelle ore notturne per evitare alle piante stesse shock termici; - l eliminazione dello spreco di acqua e di energia elettrica. Grazie a sistemi di distribuzione automatizzata dell acqua sarà possibile avere: giusti quantitativi di acqua per pianta, sospensione della distribuzione stessa in caso di pioggia o aumento dei quantitativi stessi in caso di estati troppo calde; - il risparmio di tempo e manodopera, permette una cura costante ed equilibrata delle piante; una pianta ben nutrita (acqua ed elementi nutritivi) si sviluppa in modo più proporzionato ed equilibrato. Disponendo di un impianto di irrigazione non saranno necessari interventi manutentivi se non per il controllo del suo funzionamento. Il progetto, allineandosi con quanto richiesto dal Comune di Cervia Servizio Verde e Pinete, prevede la realizzazione di un impianto di irrigazione automatico, con sistema elettrificato tramite telecontrollo in uso nel Comune e collegato all acquedotto comunale partendo dalla rotonda I maggio. Per quanto riguarda l interferenza tra il verde di nuovo impianto e i sotto servizi esistenti e di progetto (gas luce acqua fibra ottica fogna bianca e nera) si raccomanda in sede di Progetto Esecutivo di valutare attentamente, sulla base degli asbuild dei tracciati, che tra il verde e le canalizzazioni siano rispettate sempre le distanze necessarie a non impedire il corretto sviluppo dell apparato radicale. Si suggerisce 100 cm in profondità e 150 cm lateralmente. Il Tecnico Incaricato Dott. Agr. Luisa Rinaldi Ceroni

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