Prove in campo CONCIMAZIONE E PACCIAMATURA DEGLI ORTAGGI. a cura di Carlo Cavalli

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1 Centro istruzione Professionale Agricola Assistenza Tecnica della Confederazione italiana agricoltori piazza Caiazzo Milano tel. 02/ fax 02/ cipa-at.lombardia@cia.it Progetto regionale di assistenza tecnica ad aziende biologiche Prove in campo CONCIMAZIONE E PACCIAMATURA DEGLI ORTAGGI a cura di Carlo Cavalli Realizzato con il contributo di Comunità Europea, Stato Italiano e Regione Lombardia nell ambito di Piano di Sviluppo Rurale

2 Prova in campo Concimazione ortaggi Premessa La fertilizzazione e la concimazione del suolo, fatte con la sola letamazione, diventano per le aziende biologiche, in particolare per quelle orticole, pratiche agronomiche sempre più impraticabile a causa delle ridotte quantità di letame disponibile sul mercato proveniente da aziende biologiche. Così, molte aziende biologiche sono alla ricerca d'altri fertilizzanti da utilizzare proprio in alternativa al letame. Per questi motivi, si è deciso di testare un nuovo fertilizzante biologico (ai sensi del Reg. CEE 2092/91), con nome commerciale AMICOFUNGO contenente alcune specie di FUNGHI MICORRIZICI e BATTERI P.G.P. (Plant Growth Promoting-Rhizobacteria). I funghi e i batteri agiscono in simbiosi tra loro e l'ambiente circostante (pianta-suolo-ambiente). L'attività svolta dagli organismi aiuta le piante a trovare acqua e sostanze nutritive, proprio laddove questi elementi sono presenti in maniera ridotta o poco assimilabile. Il prodotto funge quindi da inoculo riattivatore della biologia del terreno. La prova trova la sua naturale collocazione nell'ambito del progetto di assistenza tecnica attivato dal CIPA-AT Lombardia dal 1997 ed è stata condotta presso l'azienda orticola di PAOLO AMATO nell'annata agraria L'azienda Amato Paolo produce ortaggi biologici dal Circondata da boschi cedui e da alto fusto (castagno, quercia), l'azienda si estende per circa due ettari, a quota 430 s.l.m., su di un piccolo pianoro in località S. Gregorio, frazione di Cisano Bergamasco (BG). Fig. 1 Vista panoramica dell azienda 1

3 Obiettivo Verificare l'efficacia del prodotto Amicofungo nella concimazione degli ortaggi in pieno campo Metodologia La prova è stata condotta su pomodoro da mensa e su pisello, due colture che annualmente sono prodotte in azienda. La tecnica agraria, qui di seguito riportata, non è differente da quella impiegata negli anni precedenti a quello della prova. La prova di concimazione su pomodoro è stata condotta su due tesi a confronto. Nella tesi A la concimazione è stata effettuata con Amicofungo, nella tesi B con Organol. Entrambe le tesi sono state fertilizzate a febbraio dell'anno della prova con circa 400 q/ha di letame. a - pomodoro (Lerica, varietà da salsa) Tesi A - lavorazione terreno: fresatura su tutta la superficie - trapianto: 21 aprile. Piantine alte circa 40 cm. - concimazione al trapianto: 4g a piantina di Amicofungo - pacciamatura: su tutta la superficie con paglia (h = 20 cm) - sesto di impianto: 80 cm sulla fila; 100 cm tra le file - irrigazione a manichetta: da maggio una volta alla settimana con acqua proveniente dall acquedotto; - difesa: nessuno intervento - raccolta: da fine luglio alla terza decade di agosto Tesi B - lavorazione terreno: fresatura su tutta la superficie - trapianto: 21 aprile. Piantine alte circa 40 cm. - concimazione al trapianto: 8 q/ha di organol. Il concime è stato distribuito solo sulla fila; - pacciamatura: su tutta la superficie con paglia (h = 20 cm) - sesto di impianto: 80 cm sulla fila; 100 cm tra le file - irrigazione a manichetta: da maggio con frequenza settimanale, con acqua d acquedotto - difesa: nessuno intervento - raccolta: da fine luglio alla terza decade di agosto 2

4 b - pisello (varietà Utrillo) - lavorazione terreno: ripper e fresatura - semina: fine febbraio - concimazione: 1 q/ha di Amicofungo - irrigazione a manichetta: nessun intervento - pacciamatura: su tutta la superficie con paglia (h =20 cm) - difesa: nessun intervento - raccolta: da metà maggio alla prima decade di giugno Analisi dei dati Durante la prova si è controllato soprattutto lo sviluppo degli ortaggi e la qualità della produzione. La crescita del pomodoro all'inizio è sembrata stentata, normale dopo una diecina di giorni. Buona la fioritura, l'allegagione, la colorazione e la pezzatura delle bacche. La produzione totale è da ritenersi nella media aziendale. La coltivazione del pisello non ha mostrato particolari difficoltà. Le fasi fenologiche si sono susseguite con regolarità e la produzione finale è stata più abbondante di quella mediamente ottenuta in azienda. Conclusioni a - L'esito della prova su pomodoro evidenzia che la produzione ottenuta nella tesi A concimata con Amicofungo, nonostante il lento sviluppo iniziale, non differisce da quella prodotta nella tesi B concimata con Organol. b - L'incremento di produzione e il vigore delle piantine di pisello mostrano l'efficacia dell'amicofungo utilizzato come concime. Nonostante l'analisi economica non è tra gli obiettivi della prova, va comunque sottolineato che l'impiego di Amicofungo ha fornito produzioni economicamente più vantaggiose rispetto a quelle ottenute con altri tipi di concime utilizzati in azienda. Visto l'esito positivo della prova si propone all'azienda di approfondire la ricerca testando il prodotto su altri ortaggi (insalate, carote, patate ) e di individuare la dose ottimale di Amicofungo per ottenere coltivazioni orticole sempre più economiche. 3

5 Prova in campo Pacciamatura ortaggi in serra Premessa Il controllo delle erbe infestanti nella coltivazione degli ortaggi è ancora oggi uno dei principali problemi che l'azienda agraria biologica deve affrontare. Le lavorazioni meccaniche e la pacciamatura sulla fila con film plastici sono le tecniche più diffuse. Questo è vero soprattutto per le aziende di pianura, meno per quelle di collina e di montagna, dove il profilo orografico e le piccole dimensioni degli appezzamenti ostacolano all'applicazione di tali pratiche agronomiche. Si è pensato allora di utilizzare come prodotto pacciamante la paglia non trinciata da stendere sia sulla fila sia su tutta la superficie. La prova trova è stata svolta nell'ambito del progetto di assistenza tecnica attivato dal CIPA-AT Lombardia dal 1997 ed è stata condotta presso l'azienda orticola di PAOLO AMATO nell'annata agraria L'azienda Amato Paolo produce ortaggi biologici dal Circondata da boschi cedui e da alto fusto (castagno, quercia), si estende per circa due ettari su di un piccolo pianoro in località S. Gregorio, caratteristica frazione di Cisano Bergamasco (BG). Obiettivi La prova si propone due obiettivi: 1 - verificare l'effetto pacciamante della paglia sullo sviluppo delle infestanti; 2 - verificare l'effetto della pacciamatura con paglia sulla produzione. 4

6 Metodologia Le colture sono state pacciamate con paglia di triticale non trinciata. Lo spessore della pacciamatura è di circa 20 cm e ricopre tutta la superficie del campo. a) Su pomodoro (varietà Mercedes - tondo liscio -; Oscar - perino -) - lavorazione terreno: fresatura, circa 20 cm - trapianto: il 24/03/2000 Mercedes il 10/04/2000 Oscar - concimazione: 1 - letame, circa 4 t/ha, per la varietà Mercedes 2 - organol per la varietà Oscar - irrigazione a manichetta: ogni due giorni da metà aprile - difesa: nessun intervento fitosanitario - raccolta: da fine giugno a fine settembre Fig. 2 Pacciamatura del pomodoro coltivato in serra 5

7 b) Su zucchino (varietà Nuovo diamante) - lavorazione terreno: fresatura - trapianto: prima decade di marzo - concimazione: 1 - al trapianto 4 g di Amicofungo per buca 2 - in copertura 8 q/ha di organol - irrigazione con manichetta: a partire da fine aprile ogni due giorni - difesa: nessun intervento - raccolta: dalla prima decade di maggio a fine giugno Analisi dei dati Durante la prova si è soprattutto osservato l'effetto pacciamante e controllato le produzioni. a - si è constatata la riduzione del 60% delle erbe infestanti, soprattutto tra le file. Per questo non sono stati effettuati interventi di diserbo meccanico. b - alla raccolta, la qualità, la pezzatura e la produzione unitaria (kg/m 2 ) del prodotto sono risultati nella media aziendale. Conclusioni In relazione agli obiettivi della prova è possibile trarre le seguenti conclusioni: 1 - effetto pacciamante sulle infestanti: buono, sviluppo delle infestanti stentato e contenuto; 2 - effetto della pacciamatura sulle colture: la pacciamatura ha rallentato la crescita delle piantine nei primi stati di sviluppo tanto che il pomodoro ha iniziato a produrre circa 10 giorni dopo rispetto allo standard aziendale; 3 - produzioni: in media con quelle aziendali. La prova nel complesso ha fornito indicazioni tecniche buone, meno incoraggianti le considerazioni economiche. La paglia biologica costa di più di quella convenzionale, è difficile reperirla e la sua distribuzione sul campo richiede tempi di lavorazione molto più lunghi rispetto a quelli necessari alla stesura del film plastico che normalmente viene utilizzato nelle aziende. Per questi motivi la pacciamatura con paglia, per l'azienda, è stata economicamente sconveniente. 6

8 Fig. 3 Pacciamatura del pisello coltivato in pieno campo 7

9 Prova in campo Pacciamatura in campo Obiettivo Verificare l'efficacia della pacciamatura con paglia sia sulla fila sia nell'interfila per le colture: pomodoro, cipolla e pisello. Metodologia La prova è stata condotta su tre colture normalmente prodotte in azienda. Per motivi d'organizzazione dei lavori si è deciso provare la pacciamatura su tutto l'appezzamento coltivato a pomodoro e a pisello. Per la cipolla, invece, si è ritenuto più indicativo predisporre due tesi a confronto, una con superficie interamente pacciamata e l'altra con terreno nudo diserbato meccanicamente. La paglia di triticale utilizzata proviene da un'azienda cerealicola vicina a quelle in cui si è condotta la prova. Per ogni coltura si riporta una breve scheda colturale in modo da rendere possibile la comparazione dei dati ottenuti con altre esperienze produttive. a - Pomodoro La coltivazione del pomodoro è stata condotta solo su terreno (circa 700 m 2 ) interamente pacciamato con paglia di triticale non trinciata (h = cm). Scheda tecnica colturale: - varietà: Lerica (pomodoro da salsa) - lavorazione terreno: fresatura, circa 20 cm - trapianto: 21/04/ concimazione: letame organol (tesi B) Amicofungo (tesi A) 400 q/ha (prima delle lavorazioni) 8 q/ha (in copertura sulla fila) 4g per piantina (al trapianto) 8

10 - irrigazione a manichetta: ogni settimana - difesa: nessun intervento - raccolta: da fine luglio a fine agosto b - Pisello La coltivazione del pisello è stata condotta su terreno (circa 600 m 2 ) interamente pacciamato con paglia di triticale (h = 20 cm). Scheda tecnica colturale - varietà: Utrillo - lavorazione terreno: ripuntatura; fresatura circa 20 cm - semina: fine febbraio - concimazione: Amicofungo: 1 q/ha (post semina sulla fila) - irrigazione a manichetta: nessun intervento - difesa: nessun intervento - raccolta: scalare da metà maggio alla prima decade di giugno c - Cipolla La coltivazione della cipolla è stata condotta mettendo a confronto due tesi: tesi A: non pacciamata tesi B: pacciamatura (20 cm) con paglia di triticale su tutta la superficie (circa 600 m 2 ). Scheda tecnica colturale comune alle due tesi - varietà: Centurio - lavorazione terreno: ripuntatura; fresatura, circa 20 cm - semina: fine febbraio - concimazione: letame 400 q/ha (prima delle lavorazioni) - irrigazione: nessun intervento - difesa: nessun intervento - raccolta: fine luglio 9

11 Analisi dei dati Durante la prova si è soprattutto osservato l'effetto pacciamante e controllato le produzioni. a - pomodoro: υ riduzione del 80% delle erbe infestanti soprattutto tra le file. Per questo non si sono stati effettuati interventi di diserbo meccanico υ produzioni: alla raccolta, la qualità, la pezzatura e la produzione unitaria (kg/m 2 ) del prodotto sono da ritenersi nella media aziendale. b - pisello: υ erbe infestanti assenti υ produzioni nella norma. c - cipolla Tesi B (pacciamatura su tutta la superficie) υ controllo infestanti buono, efficace soprattutto sulla fila rispetto alla tesi A υ produzione uguale a quella della tesi A. Conclusioni L'analisi dei dati mostra l'efficacia della pacciamatura con paglia nel controllo delle infestanti; durante la stagione produttiva, infatti, sono stati ridotti gli interventi di diserbo meccanico e manuale. Nello specifico: a - pomodoro: - buono il controllo delle infestanti - leggero ritardo di maturazione (8 10 giorni) delle prime bacche rispetto ai tempi registrati in zona b pisello: - ottimo il controllo delle infestanti - produzione totale nella media aziendale c cipolla: - la pacciamatura ha ridotto sensibilmente lo sviluppo delle infestati nella tesi B - lo sviluppo del bulbo è stato maggiore nella tesi A (non pacciamata) 10

12 - nella tesi B si è registrato uno sviluppo stentato dei bulbi. Questo fatto è imputabile ad un abbassamento della temperatura del terreno dovuto proprio alla presenza dello strato di paglia. Anche per questa prova è da rilevare che, a fronte di un risultato tecnico positivo, non corrisponde un altrettanto valido risultato economico. Le cause sono da individuare soprattutto nell elevato costo della paglia, nel difficile reperimento della paglia biologica, nei tempi elevati di distribuzione della paglia in campo rispetto a quelli richiesti per la stesura del film plastico. Per questi motivi, l uso della paglia rispetto ai tradizionali metodi di pacciamatura impiegati per le produzioni biologiche è risultato antieconomico. Fig. 4 Pacciamatura della cipolla 11

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