Scheda per la rilevazione dei progetti di promozione della salute (predisposta dalla Regione Lombardia nell anno 2004)

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1 Scheda per la rilevazione dei progetti di promozione della salute (predisposta dalla Regione Lombardia nell anno 2004) PROGETTO n Anno di inizio ) TITOLO DEL PROGETTO: Salute dentro e fuori: incontri di educazione alla salute agli adolescenti di un Istituto Penale per minorenni 2) AREE TEMATICHE ADOLESCENTI - EDUCAZIONE SESSUALE - IGIENE PERSONALE - ALCOL DROGHE - CONTRACCEZIONE - GRAVIDANZA MATERNITÀ 3) RESPONSABILE DEL PROGETTO: Nome Alessandra Cognome Pepe Struttura sanitaria (ASL, AO, IRCCS, Casa di Cura accreditate, Ospedale Classificato..) ASL Città di Milano Servizio Educazione Sanitaria Indirizzo via Ricordi, Milano Telefono Fax e mail apepe@asl.milano.it 4) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO INTERNI ALLA STRUTTURA (Indicare negli appositi spazi il nominativo, la professione e l ambito di appartenenza (servizio, dipartimento, ecc ) ed infine la percentuale del tempo che si prevede di dedicare per il progetto in questione. Indicare al massimo n. 5 persone). 4.1) Numero dei componenti: 7 (Qualora il numero di componenti del gruppo superi il numero di 5, è opportuno indicare il numero complessivo delle persone coinvolte ed indicare quelle con le quali sia più frequente avere contatto dall'esterno della struttura di appartenenza). Nominativo Professione Ambito di appartenenza Lorena Bergamini Medico Dipartimento di Prevenzione Serv. Medicina Preventiva Comunità % tempo impiegato (h/mese) 5 Cristina Bergo Psicologa Dipartimento Dipendenze Coordinamento Attività di Prevenzione Specifica 3 Mara Gonevi Psicologa Dipartimento Dipendenze Servizio Area Penale Carceri 2 Raffaella Vimercati Assistente Sanitaria Dipartimento ASSI Servizio Famiglia 10

2 5) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO 5.1) Numero strutture collaboranti esterne 1 5.2) Strutture collaboranti TIPOLOGIA DENOMINAZIONE PROV. Associazione Comunità Nuova (Onlus) FASE DI COINVOLGIMENTO Progettazione Realizzazione Valutazione Altro (specificare) MI X X X TUTTE Il gruppo di progetto è allargato a consulenti esterni del Servizio Area Penale Carceri 6) STATO DI AVANZAMENTO E DURATA DEL PROGETTO fase progettuale X fase realizzativa X fase di valutazione X concluso interrotto data inizio progetto: (gg/mm/aa) 01/06/04 data fine progetto: (gg/mm/aa) 7) ANALISI DI CONTESTO (Diagnosi dei problemi di salute, dei comportamenti ad essi correlati nella impostazione dell intervento, peculiarità del territorio, ricerca di esempi di buona pratica e di prove di efficacia disponibili pertinenti alla diagnosi effettuata; dati epidemiologici; diagnosi educativa dei fattori che determinano i comportamenti correlati alla salute; esperienze già realizzate nel territorio interessato, alleanze e/o reti attivabili e/o di riferimento, normativa di riferimento, congruenza con PSN-PSSR )) scrivere minimo 20 righe, o massimo 60 righe. Con il riordino del sistema sanitario penitenziario avviato nel 1999, le attività di assistenza sanitaria negli istituti penitenziari rientrano nella sfera di competenza territoriale della Azienda Sanitaria Locale e tutti i detenuti hanno l iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. L assistenza sanitaria richiede la collaborazione tra l Amministrazione della Giustizia e gli enti competenti nella gestione del Servizio Sanitario Nazionale per l attuazione degli obiettivi previsti dai Piani sanitari anche attraverso sistemi di informazione ed educazione sanitaria. (alle Aziende Sanitarie Locali sono affidati la gestione e il controllo dei servizi sanitari negli Istituti) L applicazione di questo principio è graduale iniziando dalle competenze in materia di prevenzione. Nel maggio 2000 è pubblicato il Progetto Obiettivo per la tutela della salute in ambito penitenziario che indica come settori prioritari d intervento per il Servizio Sanitario Nazionale le aree di intervento già presenti nella medicina penitenziaria: la prevenzione l assistenza medica generica la medicina d urgenza le malattie psichiatriche la tossicodipendenza i problemi degli immigrati in carcere le malattie infettive l assistenza ai minori le attività di riabilitazione La tutela della salute acquisisce particolare importanza per i minori di 18 anni. Le esigenze in materia di salute dell utenza minorile sono, da un punto di vista strettamente medico, mediamente meno complesse di quelle della popolazione adulta. Basti pensare ad alcune patologie infettive 2

3 estremamente diffuse negli Istituti Penitenziari per adulti, come l infezione da HIV e le epatiti, e alle patologie cardio-vascolari la cui incidenza nella popolazione carceraria non soltanto è maggiore di quella della popolazione generale, ma colpisce una fascia di età più bassa. Tali patologie hanno un incidenza molto ridotta nella popolazione minorile e, dunque, il servizio sanitario negli Istituti minorili è prevalentemente orientato a finalità preventive e di diagnosi precoce. (fonte: Ministero della Giustizia ) Anche il Piano Sanitario Nazionale nel capitolo La promozione della salute dedica un paragrafo alla Sanità penitenziaria specificando è prevalentemente orientato a finalità preventive e di diagnosi precoce. (fonte: Ministero della Giustizia ) Tra le problematiche sanitarie di più vasto impatto in ambito penitenziario, individuate anche dal Progetto Obiettivo, vi sono le malattie infettive (specialmente epatiti virali, HIV, tubercolosi, scabbia e dermatofitosi), le tossicodipendenze e la salute mentale. E indispensabile prevedere misure di prevenzione, sistemi di sorveglianza e modalità di trattamento. Per contrastare tali patologie è di primaria importanza migliorare la formazione degli operatori sanitari e degli agenti di polizia penitenziaria e l informazione dei detenuti. La crescente presenza nelle carceri di cittadini provenienti da altri Paesi rende opportuno prevedere la presenza di mediatori culturali, persone qualificate non soltanto sul piano linguistico, ma anche culturale, che consentano di superare le difficoltà nei rapporti con questi detenuti. Obiettivi prioritari in questo campo sono i seguenti: - attivare programmi di prevenzione primaria per la riduzione del disagio ambientale e rendere disponibili programmi di riabilitazione globale; ( ) Nell anno 2006 gli ingressi nell Istituto Penitenziario Minorile (IPM) di Milano sono stati 272 (maschi e femmine) di cui 226 stranieri e 46 italiani, con una presenza media giornaliera di circa 74,3 ragazzi e ragazze. Nel primo semestre 2007 gli ingressi nello stesso IPM sono stati 121 (M e F) di cui 93 stranieri e 28 italiani, con una presenza media giornaliera di 69,7 ragazzi e ragazze. E sempre netta la prevalenza maschile sia per gli stranieri che per gli italiani (fonte: Ministero della Giustizia ) Motivazione all intervento di educazione sanitaria Oltre alle indicazioni che provengono dalle fonti normative, altri elementi inducono a attuare un programma di prevenzione e educazione sanitaria: la forte prevalenza di ragazzi stranieri e/o la provenienza spesso da situazioni socioculturali ed economiche disagiate, determina un differente e maggiore bisogno di informazione sui problemi di salute rispetto ai coetanei che appartengono a fasce a più basso rischio; la permanenza, anche breve, presso l IPM può essere per questi adolescenti la maggiore opportunità di ricevere un adeguata informazione sui comportamenti a rischio per la salute e su come evitare l insorgenza di alcune malattie; l esperienza diretta degli educatori e del personale sanitario dell Istituto che hanno rilevato una generale carenza di conoscenze riguardo alcuni comportamenti a rischio, non solo uso/abuso di alcol e droghe, ma anche educazione sessuale e malattie sessualmente trasmesse, malattie infettive e parassitarie, igiene personale, gravidanza e maternità ; alcune raccomandazioni sono infine espresse dall Ufficio centrale per la Giustizia minorile nel testo La tutela della salute del minore sottoposto a misura privativa della libertà (ed. FrancoAngeli ) 3

4 8) DESTINATARI (La scelta dei destinatari può essere integrata dalla motivazione dei criteri di scelta (perché sono stati scelti proprio loro? ), dal totale della popolazione individuata come destinatari, presente sul territorio di riferimento e dai destinatari che si intendono raggiungere, espresso anche in percentuale rispetto al n totale) DESCRIZIONE DESTINATARI Minori della sezione maschile in fase di accoglienza. Il numero di ragazzi presenti in fase di accoglienza giornalmente è di circa 15 con alcune variazioni settimanali. Tra il 70 e l 80% è costituito da ragazzi stranieri soprattutto rumeni, slavi, nord africani e rom Minori della sezione femminile dello stesso IPM (mediamente circa 10) di provenienza eterogenea prevalentemente nomade di diversa etnia e poche italiane o di altra nazionalità. Soggiorno medio di circa 6-7 mesi DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA Per i maschi 1. lavorare in fase di accoglienza permette di raggiungere tutti i ragazzi che transitano nell IPM 2. consente di affrontare una prima fase sperimentale dell intervento, da sviluppare e approfondire eventualmente in ambito di detenzione. Per le femmine 1. non c è sezione di accoglienza, la scelta è stata quindi dettata dall emergere di specifiche richieste/esigenze. 9) TIPOLOGIA PREVALENTE (è possibile indicarne più di una tra quelle proposte) INFORMAZIONE SANITARIA trasmissione di informazioni (es.: conferenza, materiale divulgativo, ecc ) EDUCAZIONE ALLA SALUTE processi di apprendimento consapevole che agiscono su conoscenza, competenza e consapevolezza per supportare, modificare e implementare stili di vita corretti (per es. educazione socio-affettiva e sessuale, educazione alimentare, prevenzione tossicodipendenze, attività fisica, ecc.) FORMAZIONE processi di apprendimento consapevole volti ad ampliare e/o modificare la cultura professionale di individui e di gruppi ( per es. formazione degli insegnanti, formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, formazione di volontari, ecc.) 10) DEFINIZIONE DEL PROBLEMA E FINALITA /OBIETTIVO GENERALE Per l intervento qui descritto l obiettivo generale è quindi quello di accrescere la consapevolezza sui principali rischi per la salute legati a comportamenti sessuali, a uso/abuso di alcol e droghe, alla trasmissione di malattie infettive e parassitarie, alla pratica di piercing e tatuaggi e le possibilità di prevenzione e accesso ai servizi sanitari. 4

5 11) OBIETTIVI SPECIFICI Descrizione dell obiettivo 1 2 Fornire conoscenze corrette e specifiche con informazioni chiare e semplici, attivare la riflessione e il confronto, rafforzare le competenze personali, su Per la sezione maschile di accoglienza mutamenti del proprio corpo durante l adolescenza rischio di rapporti sessuali non protetti uso del preservativo malattie a trasmissione sessuale e infezione HIV diversi effetti delle sostanze di abuso rischio di dipendenza modalità di trasmissione e prevenzione delle principali malattie infettive e parassitarie igiene del corpo, rischi legati alla pratica di piercing e tatuaggi Per la sezione femminile aspetti della sessualità e contraccezione, della gravidanza e maternità, della nascita e accudimento dei bambini modalità trasmissione, prevenzione e trattamento delle malattie infettive e parassitarie fattori di rischio legati all uso e abuso di alcol e droghe e valorizzazione dei fattori di protezione personali e sociali (metodo educazione alle life skills) Conoscere i servizi territoriali di riferimento e saperli utilizzare in caso di bisogno (presentazione dei servizi consultoriali e le relative modalità di accesso e fruizione; SerT, Medico di MG) 12) CRITERI E METODI DELLA VALUTAZIONE Alla fine di ogni singolo incontro sarà somministrata ai ragazzi una scheda di valutazione del gradimento (all.1), fatta con le faccine smile perché semplice e immediata Si utilizzerà inoltre una griglia di osservazione a cura del co-coduttore (all.2) E in corso di rielaborazione un questionario di conoscenza con domande semplici e comprensibili da somministrare al termine dell intero ciclo avvalendosi della collaborazione degli educatori interni oppure tramite gli stessi operatori del progetto. Indicatori * Risultati previsti Strumenti/Metodi attenzione: % o n di ragazzi sul totale del gruppo che seguono con nessuna o breve distrazione partecipazione: % o n di ragazzi sul totale del gruppo che interviene nella discussione interesse: frequenza di domande o di chiarimenti rispetto alla numerosità del gruppo > 50% dei ragazzi del gruppo segue con attenzione > 50% dei ragazzi del gruppo interviene nella discussione > 50% dei ragazzi del gruppo pone domande Griglia osservazionale gradimento: espressione finale di un giudizio o commento all incontro apprendimento: capacità di indicare il comportamento corretto in situazioni concrete descritte dal conduttore > 50% dei ragazzi del gruppo esprime commenti positivi > 50% dei ragazzi del gruppo indica comportamenti corretti Questionario di gradimento Questionario di apprendimento * INDICATORE = singolo fenomeno misurabile che verrà osservato per stabilire se l obiettivo specifico è stato raggiunto. 5

6 13) PIANIFICAZIONE OPERATIVA (Per ogni fase descrivere le azioni che la compongono, la loro durata e sequenza temporale. A questo scopo può essere utilizzato il diagramma di GANTT). Questo progetto si inserisce correttamente in un sistema integrato di servizi afferenti a diversi soggetti istituzionali pubblici (ASL Ministero di Giustizia) e del privato sociale (Comunità Nuova ) che dialogano e collaborano tra loro. Rappresenta inoltre un buon esempio di collaborazione tra Dipartimenti e Servizi interni della ASL che a diverso titolo si rivolgono all utenza del carcere. Per la sezione maschile L attività rivolta ai ragazzi detenuti nell istituto si articola in cicli di 5 incontri di un ora ciascuno, a cadenza settimanale, su tre diverse tematiche: 1. conoscenza del corpo, malattie sessualmente trasmesse e infezione HIV, uso del preservativo (a cura del Servizio Famiglia dell ASL e di un medico consulente del Servizio Area Penale Carceri) 2. malattie infettive e parassitosi, igiene personale, piercing e tatoo (a cura del Servizio MPC dell ASL) 3. uso e abuso di alcol e droghe (2 incontri a cura di Comunità Nuova - cui seguono colloqui individuali mirati). Gli educatori di Comunità Nuova, oltre a tenere gli incontri specifici sul tema di alcol e droghe, svolgono anche il ruolo di tutor nella gestione degli altri incontri, possibilmente introducendo in anticipo il tema che verrà trattato la settimana successiva, e stimolando i ragazzi a fare riflessioni e portare eventuali loro dubbi e domande. Ogni ciclo di incontri è seguito da una pausa di una-due settimane, in modo da corrispondere per durata al periodo medio di permanenza dei ragazzi nella fase di accoglienza. Per la sezione femminile Gli incontri sono realizzati in biblioteca e in palestra il mercoledì mattina con una periodicità trimestrale dell intero ciclo. Struttura di un ciclo: 7 incontri complessivi così suddivisi 1. 3 incontri per l area consultoriale su temi di area materno infantile per sviluppare le conoscenze e attivare le capacità relative agli aspetti della sessualità e contraccezione, della gravidanza e maternità, della nascita e accudimento dei bambini. Complementare a questi temi si aggiunge la presentazione dei servizi consultoriali e le relative modalità di accesso e fruizione 2. 3 incontri per l area uso abuso di sostanze su temi relativi ai fattori di rischio legati all uso e abuso di alcol e droghe e valorizzazione delle competenze e abilità personali e sociali come importanti fattori di protezione 3. 1 incontro per l area igiene sulle malattie infettive e parassitarie per conoscerne modalità trasmissione, prevenzione e trattamento L orario previsto degli incontri è dalle 9,30 alle 11, a disposizione per eventuali richieste di colloqui individuali. E sempre richiesta la presenza di un educatore con il ruolo di facilitatore del messaggio educativo sia durante l incontro che dopo. Per entrambi i gruppi al termine di ogni incontro viene effettuata una valutazione dell intervento tramite: un questionario di gradimento e d interesse una griglia osservazionale compilata dal tutor Al termine del ciclo d incontri viene verificato l apprendimento tramite un questionario con domande semplici e comprensibili I dati raccolti vengono elaborati ogni quadrimestre dal team di progetto in apposita riunione ed i risultati vengono descritti in relazioni trasmesse annualmente ai Servizi interessati e alla Direzione ASL, nonché ai soggetti esterni coinvolti. 6

7 Nella realizzazione del progetto viene rispettato il raccordo e il coordinamento con l équipe multidisciplinare del Servizio Area Penale e Carceri della A.S.L., attiva in I.P.M. Beccaria per gli interventi rivolti ai minori detenuti abusatori di sostanze stupefacenti. Tale raccordo, conforme a quanto disposto con l articolo 5 del Protocollo di Intesa tra Centro per la Giustizia Minorile e Direzione A.S.L. Città di Milano in materia di cura e riabilitazione dei minori detenuti tossicodipendenti, sottoscritto il 7 aprile 2006, prevede un confronto metodologico ed una condivisione delle problematiche sanitarie emerse negli incontri con i ragazzi, al fine di rinforzare le operatività delle differenti strutture socio-sanitarie attive in Istituto Penale collocandole in un quadro di collaborazione e di coerenza nell erogazione delle specifiche prestazioni. Descrizione delle azioni relative ad ognuna delle fasi M E S I Fase progettuale (già realizzata) Fase realizzativa Cicli di incontri x x x x x x x x Monitoraggio x x x Fase di valutazione x x Compilazione griglia x x x x x x x x Raccolta ed elaborazione dati x x x Revisione periodica x x Fase di comunicazione Diffusione risultati ai Servizi x x Diffusione risultati alla Direzione ASL e soggetti esterni x ) PIANO DI COMUNICAZIONE (Indicare: destinatari, mezzi previsti per raggiungere i destinatari, le modalità operative di diffusione) Formalizzazione del progetto da parte della Direzione ASL Il Piano di comunicazione prevede: la presentazione del progetto alle Direzioni aziendali e alla Direzione dell IPM la presentazione del progetto ai Servizi ASL attraverso la pubblicazione di un sunto nell house organ aziendale mensile ASL Informa la pubblicazione sul sito web ASL Città di Milano l inserimento del progetto nella biblioteca multimediale del Dipartimento ASSI eventuali pubblicazioni su periodici di settore comunicazioni/presentazioni a convegni, seminari ecc. 7

8 15-16) COSTI DI REALIZZAZIONE E RELATIVE RISORSE VOCI DI SPESA Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Totale Personale dipendente: Personale a contratto: (consulenza/borsa di studio, personale medico in convenzione) Missioni: Materiale di consumo (fotocopie, carta cancelleria, spese postali): Materiale inventariabile Pubblicazioni/organizzazioni convegni, ecc.: Elaborazione dati ecc.: Spese generali delle strutture coinvolte: Altro (specificare): Totale costi RISORSE ECONOMICHE Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Totale Budget aziendale: Finanziamenti istituzionali (Regione Lombardia, Ministero, UE, ecc.): Sponsor: Altro (specificare) Risorse umane non aziendali: Associazione Comunità Nuova 8 h/mese Totale risorse 8

9 17) RISULTATI (valutazione) Solo se il PROGETTO è CONCLUSO Obiettivi specifici Indicatori Risultati previsti Risultati ottenuti ) ELEMENTI DI PROBLEMATICITA EMERSI NELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (Solo per i progetti CONCLUSI, indicare in maniera dettagliata tutti i problemi emersi: di tipo organizzativo, metodologico, relazionale, motivazionale, ecc.) 19) MATERIALI RELATIVI AL PROGETTO DISPONIBILI PER LA CONSULTAZIONE/ARCHIVIAZIONE PRESSO BANCHE DATI, ECC Pubblicazioni Leaflet Poster Questionari CD ROM/VHS Pieghevoli, ecc. Relazione dettagliata del progetto Indagini, studi, ricerche Presentazione Power Point 20) RETE DI RIFERIMENTO (EVENTUALE) (si intendono i collegamenti con reti regionali o nazionali o internazionali (es: rete HPH lombarda, rete città sane, rete delle scuole che promuovono la salute, ecc ) struttura è aderente alla rete HPH lombarda si no altro:. 9

10 SI AUTORIZZA LA VISIBILITÀ COMPLETA DEI DATI DEL PROGETTO, RIEPILOGATI NELLA PRESENTE SCHEDA, SUL SITO INTERNET REGIONALE SI NO 10

11 all. 1 SCHEDA VALUTAZIONE DI GRADIMENTO GRADIMENTO DEGLI INCONTRI Argomenti trattati Linguaggio usato Tempo a disposizione 11

12 ELEMENTI DI VALUTAZIONE DEGLI INCONTRI : all. 2 Attenzione: % o n di ragazzi sul totale del gruppo che seguono con nessuna o breve distrazione = più di metà = circa metà = meno di metà Partecipazione: % o n di ragazzi sul totale del gruppo che interviene nella discussione = più di metà = circa metà = meno di metà Interesse: frequenza di domande o di chiarimenti rispetto alla numerosità del gruppo = più di metà dei ragazzi del gruppo pone domande = circa metà dei ragazzi del gruppo pone domande = meno di metà dei ragazzi del gruppo pone domande Gradimento: espressione finale di un giudizio o commento all incontro = più di metà giudizi o commenti positivi = circa metà giudizi o commenti positivi = meno di metà giudizi o commenti positivi Apprendimento: capacità di indicare il comportamento corretto in situazioni concrete descritte dal conduttore = più di metà = circa metà = meno di metà Considerata la difficoltà della lingua e spesso la scarsa capacità di concentrazione dopo 45 1 ora, gli elementi di valutazione non possono essere proposti ai ragazzi come questionario, ma saranno rilevati dai conduttori dei gruppi sotto forma di griglia di osservazione dei comportamenti e dell adeguatezza delle risposte. Saranno inoltre annotati commenti, osservazioni e suggerimenti per un elaborazione e confronto successivi. 12

13 VALUTAZIONE COMPLESSIVA DI UN CICLO ATTENZIONE Partecipazione INTERESSE GRADIMENTO APPRENDIMENTO Data Tema n ragazzi Data Tema n ragazzi Data Tema n ragazzi Data Tema n ragazzi Data Tema n ragazzi

14 OSSERVAZIONE SINGOLO INCONTRO ATTENZIONE Partecipazione INTERESSE GRADIMENTO APPRENDIMENTO Data Tema n ragazzi Conduttore/i Commenti 14

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