Newsletter Collegio IPASVI Biella e Fondazione 3BI

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1 Newsletter Collegio IPASVI Biella e Fondazione 3BI SOMMARIO Pg.1 Saluti del Consiglio Direttivo Saluti Del Consiglio Direttivo Cari Colleghi, il Collegio IPASVI di Biella, aggiunge un tassello alla propria strategia per favorire la crescita culturale dei propri iscritti attraverso stimoli di riflessione sulle politiche professionali e l aggiornamento continuo su argomenti clinici di interesse infermieristico. Nasce quindi l idea di proporre una newsletter periodica da trasmettere via mail ai propri iscritti. Iniziativa che abbiamo ritenuto di far nascere in collaborazione e convenzione con la Fondazione Biblioteca Biomedica 3BI che rappresenta un importante risorsa scientifica che opera a favore dei professionisti sanitari presenti sul territorio biellese, con lo scopo principale di incrementare un sistema di informazione/formazione che permette a chi opera in campo sanitario di tenersi aggiornato sui progressi medico-scientifici migliorando così qualità ed efficienza dell assistenza infermieristica. E principio ormai consolidato che solo attraverso una rete intersistemica si possono perseguire risultati orientati a risolvere problemi e mettere in campo energie di competenze diverse. La nostra professione è in continua crescita. Conosciamo bene le difficoltà e la fatica di ogni giornata ma per questo non dobbiamo ridurre né la tensione etica né il valore operativo del nostro lavoro. In quest ottica riteniamo fondamentale lo scambio comunicativo tra le conoscenze scientifico-professionali che noi mettiamo a disposizione e le esperienze di vita lavorativa che raccogliamo da tutti voi. Auguriamo a tutti buona lettura e Vi invitiamo a mandarci eventuali proposte e suggerimenti all indirizzo mail: ipasvi.biella@gmail.com Presidente e Consiglio Direttivo Collegio IPASVI Biella Pg.2/3 Pg.4 Pg.5 Pg.6 Piano Formativo triennale Corso infezioni Stage Quesiti iscritti Trasloco della sede LaFondazione 3BI Indirizzi utili

2 PIANO FORMATIVO Di seguito viene presentato il progetto formativo che il Consiglio Direttivo propone per il triennio di mandato istituzionale LA PROFESSIONALITÀ DELL INFERMIERE PUÒ ESSERE DEFINITA DA TRE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI: IL SAPERE (LE CONOSCENZE TEORICHE) IL FARE (LE ABILITÀ TECNICHE O MANUALI) L ESSERE (LE CAPACITÀ COMUNICATIVE E RELAZIONALI) L'assistenza infermieristica è un'arte e se deve essere realizzata come un'arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito di Dio. È una delle Belle Arti. Anzi la più bella delle Arti Belle. Florence Nightingale Una and the Lion, 1871 La formazione continua nelle professioni sanitarie comprende sia il mantenimento e miglioramento delle conoscenze e abilità tecniche e relazionali già acquisite, che il raggiungimento di nuove conoscenze e abilità. L infermiere ha, secondo il Codice Deontologico, l'obbligo di agire sulla base di conoscenze validate e aggiornate attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca (art. 11), trasferendo nella pratica le sue conoscenze e competenze professionali per offrire ai pazienti un assistenza di qualità. Per dare corpo a questi principi il Collegio ha strutturato un logo che vuole rappresentare quanto il sapere e l essere siano essenziali nella loro impalcatura, fondamentali per tradursi in fare. Questo logo accompagnerà le varie proposte formative in ambito residenziale di IPASVI Biella. Si può ipotizzare che gli infermieri si aggiornino in parte con la formazione residenziale ma anche attraverso altri strumenti, quali ad esempio: lettura di articoli pubblicati su riviste di pertinenza infermieristica o medica, discussione guidata di casi clinici, apprendimento da esperti di nuove procedure, tecniche o terapie, rielaborazione in équipe di procedure assistenziali e condivisione di saperi con i colleghi. L esperienza che il Collegio ha raccolto in questi anni, dalle pregresse formazioni proposte, soprattutto quelle a numero contenuto di partecipanti, ( max 30 ) ha fatto emergere il notevole bisogno di partecipazione e discussione delle esperienze vissute nei vari ambiti lavorativi, bisogni che emergono sia nel rapporto con i docenti che nei gruppi di lavoro. Pagina 2

3 Quanto sopra considerato e tenuto conto: del presumibile poco tempo disponibile da parte degli operatori da dedicare allo studio, legato anche alla difficoltà nell ottenere permessi studio o assentarsi dal lavoro; che la formazione continua dovrà essere sempre più mirata al proprio ambito di competenza professionale in previsione della certificazione del professionista; che la formazione è rivolta a discenti professionisti competenti LA PROPOSTA È COSÌ ARTICOLATA: Trovare modalità formative che rispondano alle attuali esigenze dei professionisti, dando per scontato un background di conoscenza e professionalità già acquisita. Proporre seminari composti da moduli di 4 ore di lezione ( tempo minimo per accreditamento ecm) all interno dei quali: sviluppare un argomento scientifico, tecnico o giuridico-deontologico con la docenza di uno o due esperti; proporre analisi e discussione di casi e problemi; incrementare il confronto e dibattito; compilare test di valutazione o e documentazione ecm fornire eventuali dispense e/o materiale didattico in formato elettronico attraverso il canale , prima del seminario. Tale modalità consente, al professionista che partecipa al seminario, di consultare eventuale materiale didattico (dispense, articoli, diapositive ecc.) prima del seminario e di avere elementi di riflessione rispetto al tema trattato. Per alcuni temi attinenti lo stesso argomento che hanno bisogno di approfondimento in più ore, sarà possibile lo svolgimento del seminario in 2/3 giornate distinte, mantenendo la caratteristica di modulo di lezione di 4 ore per giornata. Il seminario verrà accreditato per il numero di ore di formazione complessive. I seminari potranno essere proposti in più edizioni, svolti al mattino o al pomeriggio in modo da agevolare la più ampia partecipazione. Non ultimo si vuole dare risalto e importanza al progetto formativo, inteso come opportunità che il Collegio offre ai suoi iscritti, attraverso una formazione che sia di alto contenuto qualitativo, specifica per competenza, utilizzando contenuti di evidenza scientifica, strumenti per un virtuoso agire professionale. Nel 2015 si sono svolte tre edizioni del seminario Gestione delle multiterapie: Interazione tra farmaci e tra farmaci e alimenti. Ruolo dell infermiere. A cui hanno partecipato 96 infermieri.in3 La DETERMINA DELLA CNFC 23 LUGLIO OTTOBRE 2014 IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI ECM ha stabilito che: Art. 1 (Obbligo formativo triennio ) 1. L obbligo formativo standard per il triennio è pari a 150 crediti formativi. 2. È prevista la possibilità per i professionisti sanitari per il triennio , in virtù della formazione effettuata nel triennio precedente ( ), di avvalersi di una riduzione fino a 45 crediti, secondo gli stessi criteri relativi alle riduzioni individuati dalla determina della CNFC del 17 luglio Pagina 3

4 Per il 2016 sono state programmate diverse edizioni del seminario: LE INFEZIONI CORRELATE ALLA PRATICA ASSISTENZIALE. ATTREZZI PER LA VALIGIA DELL INFERMIERE. PREVENZIONE, CURA, EDUCAZIONE SANITARIA E DEONTOLOGIA. RAZIONALE DEL SEMINARIO: Nel panorama dei potenziali rischi per la sicurezza del paziente attribuibili all assistenza sanitaria, le complicanze infettive giocano un ruolo di primo piano in ragione delle dimensioni del rischio, della complessità dei determinanti e del trend epidemiologico in aumento. Negli ultimi anni l assistenza sanitaria ha subito profondi cambiamenti. Mentre prima gli ospedali erano il luogo in cui si svolgeva la maggior parte degli interventi assistenziali, a partire dagli anni Novanta sono aumentati sia i pazienti ricoverati in ospedale in gravi condizioni (quindi a elevato rischio di infezioni ospedaliere), sia i luoghi di cura extraospedalieri (residenze sanitarie assistite per anziani, assistenza domiciliare, assistenza ambulatoriale). Da qui la necessità di ampliare il concetto di infezioni ospedaliere a quello di infezioni correlate all assistenza sanitaria e sociosanitaria (ICA). Le ICA sono, almeno in parte, prevenibili. L adozione di pratiche assistenziali sicure, che sono state dimostrate essere efficaci nel prevenire o controllare la trasmissione di infezioni comporta la riduzione del 35% almeno della loro frequenza e, in questo ambito, l Infermiere assume un ruolo fondamentale sia per le sue competenze tecniche, educative e di relazione, sia deontologiche. Codice deontologico dell infermiere : art.1 l infermiere è il professionista sanitario responsabile dell assistenza infermieristica. art. 29 l infermiere concorre a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell assistito e dei familiari e lo sviluppo della cultura dell imparare dall errore. Partecipa alle iniziative per la gestione del rischio clinico. MODALITA DI ISCRIZIONE: Compilare la scheda di iscrizione pubblicata sul sito web: nella sezione Formazione (codice corso A16). Si accettano adesioni fino a copertura dei 30 posti disponibili. STAGE NEOLAUREATI: Visto il successo degli anni scorsi si ripropone una prima edizione dello stage per neolaureati presso le strutture per anziani convenzionate con il Collegio; Cerino Zegna nella sede di Occhieppo Inf. e Lessona, La Baraggia di Candelo e O.A.S.i. di Chiavazza. Avviso pubblicato su Pagina 4

5 QUESITI ISCRITTI Il Collegio IPASVI, nell ambito delle proprie varie attività istituzionali, risponde ai quesiti che gli iscritti pongono per approfondire temi o problemi inerenti i vari settori della Professione. Generalmente le risposte sono formulate dai consiglieri o dalla segretaria amministrativa, per quanto di sua competenza. Alcune volte, per esprimere una risposta adeguata, si rende necessario la consulenza di altri soggetti esperti della materia oggetto di quesito quali avvocati, giuristi ecc. Questa attività richiede un impegno da parte dei consiglieri, sia in termini di presenza presso l ufficio del Collegio, sia in termini di competenza. Nel 2015 per meglio comprendere in termini quantitativi e qualitativi la portata delle richieste pervenute si è predisposto un sistema di monitoraggio/registrazione attraverso la creazione di un file ad hoc. Sistema che ha raccolto n. 84 quesiti, suddivisi per mese e catalogati in macro argomenti generali: Esercizio professionale ECM Consulenze Libera Professione Assicurazione E stata classificata la modalità di presentazione della domanda identificando 3 canali comunicativi principali (di persona, telefonicamente o via mail) ed è stata registrata l età dei soggetti proponenti il quesito come pure i tempi di risposta. Dall analisi dei dati raccolti emergono numerosi spunti di riflessione che suggeriscono lo sviluppo di un progetto specifico. Di seguito si propongono alcuni obiettivi da approfondire, utili a formulare le risposte ai quesiti posti in modo competente e in tempi adeguati. Ridefinire le aree di monitoraggio dei quesiti per meglio dettagliare la raccolta dati; Creare una legenda utile alla classificazione dei quesiti e un sintetico regolamento per l elaborazione della pratica di risposta; Inserire i dati nell apposito file Identificare le aree di maggior richiesta di confronto poste dagli iscritti; Adeguare alcune delle attività, specie quelle formative, realizzate dal Collegio in funzione delle carenze conoscitive espresse dagli infermieri e identificate attraverso l analisi dei quesiti. Eventuale realizzazione di FAQ Si ipotizza che gli obiettivi specifici sopra elencati, possano produrre ulteriori ricadute positive per l attività del Collegio, quali: aumentare il supporto di competenza che il Collegio può dare ai propri iscritti ; rendere visibile la specifica attività attraverso report periodici da pubblicare sulla newsletter; individuare ed eventualmente sviluppare competenze dei consiglieri in aree specifiche, tali da diventare referenti dell argomento; orientare il consiglio direttivo nelle attività che possono sostenere più adeguatamente gli infermieri nell esercizio professionale; identificare consulenti esterni al Collegio adeguatamente preparati nel rispondere ai quesiti posti; aprire eventuali tavoli di confronto con organi istituzionali, Federazione nazionale, Coordinamento regionale, Enpapi, Università ecc. o Associazioni varie per definire aree di consulenza, produzione di linee guida o protocolli d intesa. Per ottenere la felicità, dovremmo accertarci di non restare mai senza un obiettivo importante. Florence Nightingale Pagina 5

6 Piazza Curiel, Biella Telefono: Fax: COLLEGIO PROVINCIALE BIELLA Trasferimento Sede Come stabilito in assemblea ordinaria 2015 è finalmente prevista per la primavera il trasferimento della sede attuale del Collegio presso SPAZIO LILT, Centro Oncologico Multifunzionale per la prevenzione, la diagnosi precoce e la riabilitazione oncologica, in Via Ivrea 22 a Biella. ipasvi.biella@gmail.com certificata: biella@ipasvi.legalmail.it orari apertura: Lunedì: dalle 15 alle 18 Mercoledì: dalle 10 alle 12 Giovedì: dalle 15 alle 18 La Fondazione 3Bi c/o Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella Via Dei Ponderanesi, Ponderano Telefono: Fax: Ricerca bibliografica: biblioteca@3bi.info Richiesta articoli: docdelivery@3bi.info orari apertura: Lunedì Venerdì dalle 9 alle 17 Offre l opportunità a tutti i professionisti biellesi, che operano nell ambito della sanità ed a tutti gli studenti di usufruire di un servizio di informazione bibliografica in rete al fine di preparare congressi, lavori di gruppo, tesi di laurea o semplicemente per tenersi aggiornati; la ricerca può essere effettuata gratuitamente in modo autonomo, sia dal proprio domicilio che presso i locali della biblioteca, attraverso il proprio PC, consultando le più importanti Banche Dati internazionali, previa registrazione al sito della Biblioteca Medica. Quando necessario gli utenti possono richiedere l assistenza del documentalista biomedico presente in biblioteca. Servizio di Document Delivery Il servizio offerto agli operatori sanitari ha la funzione di reperire articoli integrali (full text). Questi documenti sono ottenuti attraverso un circuito di interscambio bibliotecario a livello Italiano, attraverso consorzi nati tra Biblioteche Biomediche, mentre all estero presso la British Library di Londra. Spazio, materiali, assistenza per l'attività didattica Per favorire la ricerca e il lavoro degli utenti si è provveduto a creare spazi per studio personale e per la didattica, dove poter discutere, organizzare e preparare documentazioni per congressi e presentazioni o Comunità di Pratica. E sempre sempre disponibile uno spazio lettura dove poter consultare gratuitamente i quotidiani locali Corsi di aggiornamento e seminari Ogni anno si organizzano corsi e seminari rivolti al personale sanitario soddisfacendo le necessità di aggiornamento richieste dal Ministero della Salute attraverso il Sistema Regionale di accreditamento ECM Piemonte. Riviste infermieristiche italiane Da Febbraio è possibile consultare in biblioteca le riviste Assistenza Infermieristica e Ricerca e Professioni Infermieristiche. Pagina 6

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