Rinnovabili: le politiche a sostegno del settore
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1 + Rinnovabili: le politiche a sostegno del settore A cura di Alessandro Visalli Coordinamento FREE 22 ottobre 2015
2 Rinnovabili. Le politiche di sostegno del settore Storicamente le rinnovabili sono state incentivate alternando due meccanismi alternativi, «feed in premium» e «feed in tariff», a seconda se il gestore (GSE) ritiri l intera energia prodotta dall impianto, dietro corresponsione di una tariffa predefinita, o si limiti a premiare la produzione attribuendo un premio per i kwh prodotti. Espressione del primo meccanismo sono i «vecchi» Certificati Verdi (che dall anno prossimo dovrebbero cessare), gli incentivi al fotovoltaico (fino al IV CE), mentre del secondo gli incentivi alle altre FER tramite «Tariffe onnicomprensive». L energia prodotta e rimasta nella disponibilità dei produttori può essere ceduta al GSE stipulando un apposita convenzione (RID): Nello schema di incentivazione che sarà definito nel 2017 è possibile che si torni al «feed in premium» e che gli stessi siano correlati alle prestazioni degli impianti in riferimento allo stato della rete, cioè alla fornitura da parte degli stessi di «servizi di rete» (partecipazione alla riserva o fornitura di servizi di regolazione di frequenza e tensione), oltre alla generalizzazione del meccanismo delle aste.
3 oleaginose Spremitura ed estrazione Olio vegetale Tal quale in motori adatti biodiesel zuccherine Idrolisi e fermentazione Bio etanolo biomasse Fanghi e reflui zootecnici Digestione anaerobica biogas Combustione diretta solide pirolisi Bio olio (LEG) Gassificazione (syngas) idrolisi Su tetti fotovoltaico A terra solare FER termico Off shore tradizionale A concentrazione eolico On shore Alta entalpia geotermico Media entalpia Acqua fluente idroelettrico A bacino
4 Rinnovabili. Gli schemi di incentivazione 1- DM 6 luglio nuovo Decreto «Altre FER» 3- «Conto Termico» 4- «Cogenerazione ad Alto Rendimento» 5- Immissione in rete biogas 6- «Certificati Bianchi» 7- Crediti di imposta
5 Rinnovabili. 1- IL Decreto incentivazione «FER non FV» 1- Stato del DM 6 luglio meccanismo
6 Rinnovabili. IL Decreto incentivazione «FER non FV» 1- Stato del DM 6 luglio 2012 Il DM 6 luglio 2012 incentiva l energia prodotta dagli impianti di produzione da fonte rinnovabile diversa dal FV, attribuendogli per venti anni una Tariffa Onnicomprensiva diversa per tecnologia e taglia; L incentivazione cessa raggiunti i 5,8 Mld di euro di incentivi cumulati presuntivi. Tutti gli impianti di piccola taglia (inferiori a soglie differenziate per tecnologia) sono incentivabili direttamente dopo essere entrati in esercizio. Invece gli impianti di taglia superiore, ma inferiori a 5 MW possono accedere agli incentivi solo se riescono ad iscriversi in posizione utile in appositi «Registri» che sono aperti ogni anno. Quelli di taglia superiore se riescono vincitori di «Aste» parimenti aperte. Tutte le aste e registri previsti sono stati esperiti, La soglia dei 5,8 Mld è di imminente possibile raggiungimento.
7 Rinnovabili. 2- IL nuovo Decreto «FER non FV» 1- Nuovo decreto, stato procedura Una versione di nuovo decreto di incentivazione è stato firmato a settembre e inviato per i pareri alla Conferenza Stato-Regioni ed alla Autorità. Dopo questi pareri dovrà essere notificato a Bruxelles ed approvato anche dalla Direzione Energia. E immaginabile un tempo di iter di quattro-sei mesi da oggi.
8 Rinnovabili. IL nuovo Decreto «FER non FV» 2- meccanismo e variazioni Il Decreto è uno veicolo «ponte» in attesa della completa ridefinizione del meccanismo di incentivazione delle FER che dovrebbe scattare nel 2017 a seguito dell adeguamento alla nuova disciplina degli aiuti di stato europea. La scadenza di validità dello stesso è dunque limitata (31 dicembre 2016, o 30 gg dal raggiungimento della soglia dei 5,8 Mld previsti) Prevede nuove tariffe che entrano in vigore trascorsi 12 mesi dalla sua promulgazione. Che dunque non entreranno in vigore per gli impianti sotto soglia dei registri. Ma prevede l apertura di una procedura di «registro» (difficilmente se ne apriranno le due ipotizzate) e di «asta» per le quali sono appostate nuove quantità. Per questi, ove entrino in esercizio oltre un anno dall entrata in vigore del decreto si applicheranno le nuove tariffe. Queste sono «feed in premium» per gli impianti oltre 500 kw.
9 Rinnovabili. IL nuovo Decreto «FER non FV» 3- settori e prospettive Il settore eolico risulta seriamente penalizzato dalla regola che prevede l ammissione in posizione vantaggiosa degli impianti iscritti nei precedenti «registri» in posizione non utile, e dalla limitata quantità disponibile (60 MW). Inoltre, in particolare per gli impianti oltre i 5 MW per la base di «asta» di 110 /MWh, e per quelli a registro per il fattore premiale -10%. Il settore idroelettrico incontra la stessa problematica per il «registro» (dotazione 80 MW). Le biomasse hanno una dotazione per «registri» di 90 MW e tariffe seriamente ridotte. Nel Decreto rientra anche il Solare termodinamico con sue dotazioni (10 MW a «registro» e 110 MW ad «asta») e tariffe abbastanza premianti. Rientra anche l incentivazione degli ex-zuccherifici e gli impianti da rifiuti.
10 Rinnovabili. IL Decreto incentivazione «FER non FV» 4- osservazioni dell Autorità Chiede l abrogazione del trattamento preferenziale per la conversione degli impianti ex-zuccherifici. Chiede la riduzione delle tariffe riconosciute agli impianti rigenerati. Chiede che sia modificata la norma che fissa comunque al minimo di 0 la differenza tra la tariffa e il prezzo orario dell energia (anche quando questo fosse superiore) Chiede variazioni per gestire meglio il passaggio dal sistema dei «certificati verdi» in cessazione nel 2016 alla remunerazione a mezzo di TO prevista dal precedente Decreto.
11 Rinnovabili. 3- «Conto Termico» DM 28 dicembre 2012 incentiva interventi di piccole dimensioni per l incremento dell efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Si tratta di: sostituzione o nuova installazione di impianti di climatizzazione e/o produzione di acqua calda sanitaria alimentati a fonti rinnovabili (impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling, pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa), sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione); efficientamento dell involucro di edifici esistenti (coibentazione delle superfici opache, sostituzione serramenti e installazione schermature solari). E rivolto a Pubbliche Amministrazioni e Soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario. L incentivo è sostanzialmente un contributo alle spese sostenute per la realizzazione dell intervento ed è erogato in rate annuali per una durata variabile (fra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati. I fondi sono 200 mln di euro per gli interventi realizzati dalle Amministrazioni pubbliche e 700 mln di euro per gli interventi realizzati da parte dei soggetti privati.
12 Rinnovabili. 4- Immissione in rete e autotrazione biogas - Il biometano è prodotto dalla digestione anaerobica di biomasse opportunamente purificata (95% metano) - Attualmente l'incentivazione del biometano è disciplinata dal DM 5 dicembre 2013, in attuazione del Dlgs 28/2011 che prevede tre tipologie di incentivazione per il biometano: - un incentivo monetario per l immissione nella rete di trasporto o di distribuzione del gas naturale, senza specifica destinazione d'uso; - il rilascio di Certificati di Immissione in Consumo (CIC) per il biometano immesso nella rete del gas naturale con destinazione specifica per i trasporti; - un incentivo monetario per il biometano immesso nella rete del gas naturale e utilizzato in impianti di cogenerazione ad alto rendimento. - l incentivo è riconosciuto per venti anni e consente di raggiungere il doppio del prezzo medio del gas. - La delibera n. 46/2015/R/gas ha completato il quadro, dettando le regole tecniche di immissione,( - Il GSE ad agosto ha pubblicato le procedure per la qualifica degli impianti (
13 Rinnovabili. 5- «Cogenerazione ad alto rendimento» - La cogenerazione è la produzione combinata, in un unico processo, di energia elettrica - o meccanica - e calore. - Per il riconoscimento della condizione di Alto Rendimento (CAR) delle unità di cogenerazione, bisogna fare riferimento ai criteri stabiliti dal D.M. 4 agosto 2011 che ha completato l attuazione del Decreto Legislativo n. 20 del Per le unità di cogenerazione riconosciute CAR è previsto l accesso al sistema dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE), secondo le condizioni e le procedure stabilite dal Decreto ministeriale 5 settembre La qualifica è annuale e viene compiuta a consuntivo sull energia effettivamente risparmiata nell anno precedente (dunque un impianto può anche essere gestito in modalità CAR ad anni discontinui), - Questo è il link alle FAQ del GSE in materia:
14 Rinnovabili. 6- Titoli di Efficienza Energetica 1- attuale meccanismo I Titoli di Efficienza Energetica (TEE) sono un meccanismo di incentivazione del risparmio energetico negli usi finali dell energia. I TEE sono ottenibili previa la verifica e certificazione da parte del GSE dei risparmi energetici conseguiti da un determinato progetto. Il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica si fonda sull obbligo posto in capo alle aziende distributrici di gas e/o di energia elettrica con più di clienti finali, di conseguire un obiettivo annuo prestabilito di risparmio energetico. Il risparmio energetico è misurato in tep (tonnellate equivalenti di petrolio), che corrisponde all energia sviluppata dalla combustione di una tonnellata di petrolio. Un TEE corrisponde al risparmio di 1 tep Il valore dei Titoli di Efficienza Energetica dipende dagli esiti delle contrattazioni, che avvengono o sul mercato organizzato dal GME, oppure in virtù di accordi bilaterali (comunque registrati dal GME). Tali contrattazioni si hanno tra soggetti obbligati (acquirenti) e soggetti volontari (venditori).
15 Rinnovabili. Titoli di Efficienza Energetica 2- le nuove Linee Guida, modifiche attese Il MISE ha emesso un documento di consultazione che ha appena ricevuto il parere della Commissione Industria del Senato. In esso sono previste importanti modifiche rivolte: - Ad aumentare gli obblighi di capitalizzazione, o comunque garanzia, in capo ai soggetti che richiedono TEE (in particolare se chiedono anticipazioni sugli anni successivi); - A ridurre la vita tecnica (coefficiente tau) al massimo di 15 anni. - È richiesta l estensione ad alcuni altri settori (ICT, idrico, etc) - È enunciato il criterio di escludere tutte le FER diversamente incentivate e comunque non contribuenti strettamente al risparmio di energia primaria specifica dal meccanismo
16 Rinnovabili. 7- Crediti di Imposta Anche se è una misura annuale sempre a rischio revoca con la successiva finanziaria è possibile accedere anche alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione. In particolare: - chi sostituisce l impianto termico esistente con un generatore alimentato a biomasse, può usufruire delle detrazioni fiscali previste per gli interventi che migliorano l'efficienza di un edificio esistente. Si tratta di uno sconto da applicare alle imposte dovute dal contribuente, pari al 55% delle spese sostenute per l intervento eseguito, ripartito su dieci rate annuali di pari importo, entro un limite massimo di detrazione che varia secondo gli interventi effettuati. - Come tutte le detrazioni d imposta, l agevolazione è limitata all ammontare dell imposta annua del contribuente, derivante dalla dichiarazione dei redditi presentata, - Chi istalla impianti FV può usufruire della detrazione fiscale del 50%.
17 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Alessandro Visalli alessandrovisalli661@gmail.com pratichedisostenibilita@kyotoclub.org Prossimi Webinar: Martedì 27 ottobre alle ore :00: Strumenti finanziari per gli interventi di efficienza energetica per gli EELL A cura di Mauro Conti, Direttore BIT SpA, Coordinatore GDL Finanza Kyoto Club Giovedì 29 ottobre alle ore :00: Il vetro e la schermatura solare: un binomio inseparabile A cura di Patricia Ferro, Responsabile Formazione Kyoto Club e Luca Papaiz, Technical Advisor Pellini Spa
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