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1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA dei criteri e dei contenuti della schedatura del patrimonio edilizio del capoluogo di Impruneta INDICE Premessa pag. 1 Elenco degli elaborati pag. 1 Ambito di indagine e metodo di rilevazione pag. 2 Individuazione degli edifici schedati pag. 3 Informatizzazione dei dati pag. 4 Indagine sul patrimonio edilizio, alcune considerazioni di sintesi pag. 5 Fonti documentarie e cartografiche pag. 8 Allegato 1 pag. 10 Individuazione cartografica degli edifici schedati suddivisi per database 1

2 RELAZIONE ILLUSTRATIVA dei criteri e dei contenuti della schedatura del patrimonio edilizio del capoluogo di Impruneta Premessa La schedatura del patrimonio edilizio del capoluogo di Impruneta ha avuto come riferimento la schedatura di un numero limitato di edifici effettuata nell ambito della variante al PRG Progettazione urbanistica e varianti al PRG finalizzate alla realizzazione di interventi di riqualificazione e valorizzazione del centro storico del capoluogo redatta dal Prof. Arch. Romano Viviani e si inserisce nel più generale contesto dell indagine sull intero patrimonio edilizio del comune di Impruneta attivata ai fini della redazione del nuovo Piano Strutturale. I contenuti di quel primo campione di schede sono stati recepiti, ad esclusione della parte normativa in esse contenuta, e trasferiti su supporto informatico per aggiornare e adeguare gli strumenti urbanistici in uso alle attuali esigenze di gestione dei dati e di informatizzazione introdotte dalle recenti norme regionali sul governo del territorio. In questo modo le prime schede redatte nell ambito della variante urbanistica che comprende la Piazza Buondelmonti e le Vie Paolieri e Roma lato est e le nuove schede, in particolare quelle che completano l indagine sul capoluogo, possono facilmente prestarsi ad una lettura di insieme e anche ad una rapida omogeneizzazione dei supporti informatici. 1. Elenco degli elaborati In riferimento alla convenzione tra la sottoscritta Barbara Croci e il comune di Impruneta e al relativo disciplinare di incarico per la schedatura del patrimonio edilizio del capoluogo di Impruneta vengono trasmessi al comune i seguenti materiali: 1

3 - Relazione illustrativa dei criteri e dei contenuti della schedatura del patrimonio edilizio del capoluogo di Impruneta. - Allegato 1 contenente l individuazione degli edifici schedati suddivisa per database. - Schedatura del patrimonio edilizio organizzata in n. 12 database, files.dbf, contenuti in n.12 CD da 700 MB. - Tavola di individuazione dell ambito di indagine e degli edifici schedati in scala 1:2000, supporto cartaceo. - N. 1 CD contenente Relazione illustrativa file.pdf Allegato 1 file.pdf Tavola di individuazione dell ambito di indagine e degli edifici schedati formato.pdf e tutti i relativi files in formato.shp. 2. Ambito di indagine e metodo di rilevazione L ambito di indagine coincide con il perimetro del capoluogo di Impruneta così come individuato nel PRG vigente. Esso comprende sia l insediamento antico concentrato intorno alla piazza Buondelmonti lungo le direttrici stradali che partono dalla piazza stessa e nel Desco, sia le nuove costruzioni che hanno trasformato l agglomerato urbano e il paesaggio a partire dalla fine del secolo XIX comprese le espansioni recenti in prevalenza residenziali. Le qualità ambientali e le caratteristiche morfologiche e architettoniche sono dunque molto eterogenee, fatto che ha comportato qualche differenza di approccio durante la rilevazione e l informatizzazione dei dati. Si è proceduto infatti ad una rilevazione puntuale dell esterno e dell interno degli edifici solo nei casi di accertata origine storica dell immobile cioè nei casi di presenza in uno o entrambi i catasti storici presi come riferimento per la datazione dell unità schedata, il Catasto Generale Toscano o Catasto Leopoldino e il Catasto all Impianto riferito al periodo tra il 1835 e il Tutte le espansioni recenti che hanno interessato il capoluogo dal secondo dopoguerra ai nostri giorni, in accordo con la struttura tecnica comunale, sono state rilevate solo dall esterno e in modo più speditivo presentando esse minori necessità di tutela rispetto 2

4 alle qualità architettoniche e ambientali e prestandosi più ad una lettura per aree con omogenee caratteristiche tipologiche che ad una lettura puntuale dell unità catastale. Le rilevazioni sono state effettuate nel periodo che va dall autunno 2003 all estate del 2004 seguendo un calendario di appuntamenti presi strada per strada in collaborazione con l ufficio urbanistica del comune. Sebbene si è proceduto ad un'unica campagna di indagine che non prevedeva di tornare più volte nelle stesse aree ne di prendere appuntamenti con i singoli residenti è stato possibile visitare l interno di una buona percentuale di edifici storici potendo contare nella maggior parte dei casi sulla disponibilità dei cittadini a collaborare. 3. Individuazione degli edifici schedati L individuazione dell unità edilizia, corrispondente ad una scheda contraddistinta da un codice, non è stata operazione banale trattandosi di un agglomerato urbano con un tessuto prevalentemente compatto e i cui edifici hanno subito svariati accorpamenti e suddivisioni delle singole unità originarie che ne hanno reso a volte poco chiara anche la lettura tipologica. Il criterio scelto ha tenuto conto principalmente di due fattori: l unità del prospetto data da caratteri tipo-morfologici e dallo stato di conservazione e l unità catastale attuale così come individuata nelle mappe catastali messe a disposizione dagli uffici comunali. Può così accadere per esempio che un complesso edilizio corrispondente ad un unica particella catastale venga indagato su più schede nel caso si siano verificate differenze sostanziali nei prospetti riferibili a distinti numeri civici. Non accade mai invece che vengano riferite ad un unica scheda più particelle catastali coerentemente con la struttura del database fornito che non prevede l inserimento di più cifre nella casella Nuovo Catasto. Vale la pena ricordare che l indagine speditiva e la prima individuazione delle unità edilizie sono state effettuate con il supporto di mappe catastali non aggiornate riferite ai primi anni ottanta e che solo in un secondo momento l ufficio di piano si è dotato dell aggiornamento catastale. Questo ha naturalmente comportato una revisione del lavoro svolto terminata la quale sono risultate schedate nell ambito del capoluogo circa 590 unità edilizie. 3

5 4. Informatizzazione dei dati La fase più impegnativa del lavoro è stata la compilazione dei datatabase che ha comportato l analisi e la comparazione delle informazioni e dei materiali raccolti e la gestione di dati corrispondenti ad una quantità enorme di megabites. Proprio per superare le difficoltà di gestione e trasferimento dati si è proceduto ad organizzare i database in 6 files ciascuno suddiviso ulteriormente in due al momento del trasferimento su supporto esterno. Di seguito è riportato l elenco dei database definitivi rappresentati cartograficamente con individuazione delle singole unità edilizie schedate nell Allegato 1 : Database DB1-a Via Campora, Piazza Garibaldi, Viale della Libertà, Piazzatta delle Marangole, Viale Don Minzioni. Database DB1-b Via delle Case, Via della Croce, Vicolo della Croce. Database DB2-a Via Cavalleggeri, Via S. Antonio, Via Vanni. Database DB2-b Via Imprunetana per Tavarnuzze, Via Lottini, Via Aldo Moro, Via Paolieri, Via Roma. Database DB3-a Via Falciani, Via Ho Chi Min, Via Papa Giovanni XXIII Database DB3-b Via del Cappello, Via Europa, Via della Fonte. Database DB4-a Via Aldo Capitini, Via delle Fornaci. Database DB4-b Via Prachatice, Via Cafaggio. Database DB5-a Piazza Accursio da Bagnolo, Via Fabbiolle, Via Vittorio Veneto. Database DB5-b Via Luca della Robbia, Via del Ferrone, Via Luigi Longo, Via Pietro Nenni, Via Giuseppe Valarioti. 4

6 Database DB6-a Via del Desco, Via Imprunetana per Pozzolatico, Via del Limbo, Via Massole. Database DB6-b Via Sorelle Alberti, Via dei Codacci, Via Marianna Maltoni, Via Montecchio, Via Giovanni Falcone. Come accennato nel precedente paragrafo le unità edilizie sono contraddistinte da un codice unico che funziona come chiave nei database composto da sigle e cifre con un preciso significato in modo da facilitarne l uso. Si tratta di una sigla composta dalla lettera I che sta per Impruneta e si riferisce all ambito del capoluogo, di seguito un numero a tre cifre che indica il codice anagrafico della strada rilevata e infine il numero progressivo della scheda. Per motivi di grafica e leggibilità degli elaborati nelle tavole di individuazione degli edifici schedati chiaramente riferite al capoluogo il codice della scheda è così sintetizzato: codice stradale-numero progressivo. Così la scheda I si riferisce all edificio situato nel capoluogo in Piazza Accursio contraddistinta da codice anagrafico 1, corrispondente al numero 1-1 nella tavola di individuazione degli edifici. Per omogeneità un codice analogo è stato utilizzato per l indagine condotta in parallelo da altri rilevatori sul patrimonio edilizio dei centri minori e del territorio aperto dove ad esempio la sigla iniziale usata è TA che sta per Territorio Aperto, il numero seguente indica le zone in cui il territorio è stato suddiviso e ad esso succede il numero progressivo. 5. Indagine sul patrimonio edilizio, alcune considerazioni di sintesi Al termine dell indagine speditiva è risultato evidente come il centro di Impruneta si sia accresciuto e modificato durante tutto il secolo scorso fino a raggiungere la conformazione attuale profondamente mutata rispetto ai primi insediamenti. La comparsa di nuova edificazione è stata accompagnata da modifiche alla organizzazione della mobilità e dei percorsi storici. Le tappe salienti di questa evoluzione sono state la realizzazione della Piazza Accursio da Bagnolo tra la fine del secolo XIX e i primi anni del 900, la costruzione di edifici pubblici e villini borghesi durante gli anni 30 del secolo scorso, le espansioni lungo i 5

7 principali percorsi storici di crinale, le espansioni residenziali lungo la nuova viabilità realizzata come il Viale della Libertà o il Viale Aldo Moro e infine la realizzazione di aree residenziali recenti che hanno aggredito le pendici collinari limitrofe all abitato e inglobato piccoli aggregati ed edifici sparsi del territorio aperto. In questo contesto, come si è detto profondamente eterogeneo per qualità ambientali e caratteristiche tipo-morfologiche, è possibile individuare alcuni ambiti di particolare interesse architettonico e alcuni elementi ricorrenti che fanno pensare a interessanti percorsi tematici da valorizzare. Le situazioni di maggior pregio architettonico si riscontrano oltre che nella Piazza Buondelmonti qui non oggetto di indagine, nella ottocentesca Piazza Accursio che presenta caratteri architettonici omogenei e ricchezza di decorazioni in calce secondo lo stile revivalistico dell epoca in netto contrasto con i precedenti insediamenti e intorno alla Piazza Garibaldi detta Barazzina dove si trovano interessanti edifici pubblici e privati dell epoca fascista che in alcuni casi mantengono intatte le loro caratteristiche originarie sia all esterno che all interno. Altri ambiti di particolare interesse sono l insediamento del Desco e la zona delle fornaci a sud dell abitato. Il Desco, primo nucleo abitato del centro storico, è caratterizzato da un architettura molto semplice a due piani e quasi priva di decorazioni il cui pregio è quello di aver ben mantenuto le qualità ambientali dell insediamento medioevale e il rapporto con il territorio agricolo retrostante su cui le abitazioni si affacciano con il loro giardino o piccolo orto. All interno gli edifici non presentano particolari situazioni di degrado e hanno conservato in alcuni casi ingresso e scale in pietra originari mentre gli appartamenti sono stati adeguati alle moderne esigenze dei residenti attraverso modifiche e ristrutturazioni avvenute tra gli anni sessanta e gli anni novanta del secolo scorso con una particolare incidenza durante gli anni ottanta. La zona caratterizzata dalla presenza di numerose fornaci sia storiche che recenti compresa tra Via del Cappello, Via delle Fornaci e la località Presura non presenta particolari qualità ambientali o architettoniche ma risulta particolarmente interessante dal punto di vista storico e sociologico. L attività di produzione del cotto a Impruneta ha origini antiche e conosce momenti di grande sviluppo a partire dal Rinascimento periodo in cui le fornaci già si insediano intorno al centro del paese. 6

8 Durante l ottocento il lavoro si trasforma in senso industriale e si insediano alcune tra le principali fornaci presenti ancora oggi nell ambito oggetto di indagine come la R.E.F. in Via del Cappello o lo stabilimento Pesci in Via delle Fornaci. A testimonianza dell importanza di questo fenomeno per l economia e l identità collettiva della comunità si riscontrano numerose località del capoluogo che portano il nome di antiche famiglie di fornaciai come ad esempio i Falciani o i Lottini. Elementi ricorrenti all interno dell intero ambito di indagine e strettamente connessi alla identità del luogo sono i tabernacoli e le piccole edicole che ospitano quasi sempre immagini della Madonna dipinte o realizzate in cotto. Ve ne sono di antichi e prestigiosi come ad esempio quelli presenti lungo la Via del Desco o di recenti o piccolissimi presenti sui prospetti principali dell edilizia comune, tutti posti a testimonianza del forte culto mariano che è all origine della costruzione della Basilica di S. Maria e quindi della città. Proprio per questo si è cercato di documentarne la presenza attraverso fotografie e segnalazioni che nelle schede trovano corrispondenza nelle note e tra i caratteri decorativi degli edifici con la dicitura elementi significativi di arredo urbano ritenuta la più adatta tra le voci presenti anche se non perfettamente centrata. Un ragionamento simile vale per la diffusa presenza di pozzi e sorgenti presenti ai piani terreni e seminterrati delle abitazioni e purtroppo solo in parte documentata forse anche a causa delle difficoltà e resistenze da parte dei proprietari a mostrare locali caratterizzati spesso da umidità e degrado igienico. Tuttavia sono segnalati nelle note i casi verificati della presenza di questi elementi così fortemente legati alla natura geologica del terreno e quindi all identità dei luoghi. Una delle problematiche del patrimonio edilizio storico preso in esame ha proprio a che fare con la ricchezza di acqua del sottosuolo Imprunetino, si tratta della presenza di forte umidità e di infiltrazioni ai piani terreni e seminterrati. Le aree maggiormente interessate sono quelle edificate a ridosso del Monte San Antonio e del Monte delle Sante Marie che sono parte integrante, almeno dal punto di vista paesaggistico, del centro di Impruneta. Ai piedi dei due poggi la presenza di acqua si fa più frequente interessando particolarmente le Vie Cavalleggeri, Desco, Ferrone e Piazza Accursio, la mancanza di fondamenta e scannafossi facilita l evolversi del degrado delle murature. Recentemente in diversi casi di residenza di proprietari degli immobili il problema è stato affrontato mentre sembra restare irrisolto per la maggior parte degli affittuari. 7

9 Un altro problema ricorrente riguarda i retri degli edifici caratterizzati spesso dalla presenza di piccole capanne o tettoie, aggiunte o modifiche morfologiche dei prospetti. Proprio per la conformazione fisica del territorio fatto di poggi, vallecole e crinali non sempre questo disordine ambientale risulta visibile tuttavia dato il rapporto imprescindibile tra parti edificate e territorio aperto su cui spesso si affacciano i prospetti minori degli edifici, si è tentato di segnalare e documentare questo aspetto anche attraverso le fotografie. Infine sono stati segnalati da molti cittadini alcuni problemi legati al traffico veicolare, dalla sicurezza stradale alla carenza di posti auto per i residenti. Le difficoltà riguardano particolarmente strade del centro prive di marciapiede o altra protezione per i pedoni e quelle più intensamente transitate come la Via Imprunetana o la Via del Ferrone. Nelle schede di indagine è presente una classificazione di valore degli edifici che funge da sintesi della lettura del bene edilizio e di cui è utile esplicitare il criterio guida sia a supporto della definizione di regole gestionali sia ai fini di una comparazione tra le diverse schedature. La classe di valore più alta corrisponde al valore monumentale che nell ambito del capoluogo interessa solamente due complessi edilizi, la Basilica di S. Maria dell Impruneta e la settecentesca Villa Pasqui con i suoi aggregati e il parco, entrambi vincolati ai sensi del Testo Unico dei Beni Culturali. Segue il valore architettonico assegnato a quegli edifici storici che hanno ben conservato il carattere originario e che presentano tipologie, elementi architettonici o decorativi di pregio. Il valore ambientale è invece prevalentemente riferito al contesto insediativo ed evidenzia la capacità dell immobile di contribuire alla qualità urbana, fanno eccezione solamente gli edifici più recenti che presentano caratteri morfologici o tipologici in contrasto con l edificato preesistente o con il paesaggio nel quale sono inseriti ai quali viene assegnata la classe di valore ridotto. 6. Fonti documentarie e cartografiche - Elenco degli edifici vincolati ai sensi del D. Lgs 490/99 - Mappe del Catasto Generale Toscano - Mappe del Catasto all Impianto 8

10 - Mappe del Catasto Attuale Mappe del Catasto Attuale aggiornamento - Carta Tecnica Regionale - PRG vigente del comune di Impruneta - Studio sulle qualità ambientali del centro storico di Impruneta commissionato dal Comune di Impruneta al Dipartimento di Progettazione dell Architettura dell Università di Firenze. - Variante al PRG Progettazione urbanistica e varianti al PRG finalizzate alla realizzazione di interventi di riqualificazione e valorizzazione del centro storico del capoluogo. 9

11 ALLEGATO 1 Individuazione cartografica degli edifici schedati suddivisi per database 10

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