Omicidio Scazzi, confermate le condanne all'ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri

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1 Omicidio Scazzi, confermate le condanne all'ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri nella foto da sinistra Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri La Corte di Assise di appello di Taranto ha confermato la condanna all ergastolo nei confronti di Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri per l omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana (Taranto) strangolata e gettata in un pozzo il 26 agosto La lettura della sentenza inizialmente prevista per le 19 di ieri, dopo tre giorni di camera di consiglio, è stata emessa alle La Corte d assise d appello ha confermato la condanna a otto anni di reclusione per Michele Misseri, marito di Cosima Serrano e padre di Sabrina, per concorso in soppressione di cadavere. Michele Misseri durante l inchiesta si era in un primo momento autoaccusato del delitto. La Corte d assise d appello di Taranto ha ribadito il verdetto di primo grado. Anche per i giudici di secondo grado furono la zia Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, cugina della vittima quindicenne, ad uccidere Sarah Scazzi, il 26 agosto di cinque anni fa, a strangolare nella loro casa Sarah ed insieme con Michele Misseri (confermata la sua condanna a otto anni per soppressione di cadavere ) a eliminarne il corpo, che venne ritrovato in un pozzocisterna in contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana, dopo 42 giorni

2 Il dispositivo della sentenza è stato letto poco prima delle dal giudice Patrizia Sinisi presidente della Corte, a latere Susanna De Felice (più i sei giudici popolari). Nessuna reazione da parte della madre Cosima Serrano, mentre la figlia Sabrina Misseri è scoppiata in lacrime. Nessuna reazione invece da parte di Michele Misseri,padre di Sabrina e marito di Cosima, il quale sedeva tra i banchi accanto al suo avvocato. In aula non c era alcun esponente della famiglia Scazzi: Concetta la mamma della povera Sarah, ha preferito attendere il verdetto a casa, mentre suo marito Giacomo e il figlio Claudio sono al Nord Italia. Dai balconi all uscita di Michele Misseri, qualcuno della gente ha urlato assassino, mentre il furgone blindato della Polizia Penitenziaria con a bordo sua moglie Cosima e la figlia Sabrina lasciavano la sede della Corte di appello, in direzione del carcere tarantino. I giudici della Corte d assise d appello di Taranto hanno riformato parzialmente la sentenza di primo grado per alcuni imputati accusati di reati minori. Assolti, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, difesi entrambi dall avvocato Pasquale Lisco, i quali il 20 aprile 2013 erano stati condannati a un anno di reclusione per favoreggiamento personale perché il fatto non sussiste. Confermata la condanna nei confronti di Giuseppe Nigro, ad un anno e quattro mesi, imputato per lo stesso reato. La Corte ha inoltre rideterminato la pena riducendola per altri due imputati: un anno e quattro mesi a Vito Russo junior, ex legale di Sabrina Misseri (due anni in primo grado per favoreggiamento personale), cinque anni e 11 mesi a Carmine Misseri, fratello di Michele (sei anni in primo grado per soppressione di cadavere) difeso dall avvocato Lorenzo Bullo. Il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha iniziato così la sua requisitoria: Chi ha ucciso Sarah Scazzi ed ha poi aperto poi il suo ragionamento processuale d accusa con una immagine choc trasmessa sui monitor: l immagine del corpo di Sarah Scazzi che galleggiava nel pozzo in contrada Mosca prima di essere recuperato. L hanno ridotta così, ha commentato la Montanaro che ha successivamente ricostruito il giorno della sparizione di Sarah Scazzi : Sarah arriva a casa Misseri intorno alle del 26 agosto All interno avviene una lite furiosa con Sabrina. Sarah esce da casa in lacrime e si dirige verso l abitazione dei suoi genitori in via Verdi. Cosima e Sabrina si mettono in macchina, la Opel Astra guidata dalla madre raggiungono Sarah. Cosima scende dall auto e costringe la nipote a salire in macchina. In quel mentre incrociano il furgone di Giovanni Buccolieri, il fioraio che si sta recando dalla sua commessa Vanessa Cerra che abita di fronte casa Misseri con la

3 quale ha un appuntamento. Inizialmente l intenzione delle due donne non è quella di uccidere la ragazzina ma di calmarla. Ma una volta in casa la uccidono strangolandola, in due, con una cintura. Ognuno dei tre Misseri svolgono compiti diversi. Sabrina resta in casa con il telefono di Sarah per ritardare l arrivo dell amica Mariangela Spagnoletti con la quale devono andare al mare mentre Cosima e Michele trascinano il corpo di Sarah nel garage passando attraverso la porta interna. Michele prende il corpo di Sarah e la carica sulla Seat Marbella e insieme a Cosima puliscono le tracce di urina di Sarah lasciate sul terreno della cantina dove era stato poggiato il corpo. Soddisfazione per la sentenza ha detto all uscita dall aula processuale il procuratore generale Ciro Saltalamacchia non ne esprimiamo perchè c è gente condannata all ergastolo. Io, come capo dell ufficio, posso esprimere soddisfazione perchè la collega Montanaro ha fatto il suo dovere nel migliore dei modi possibili e nel modo più apprezzato. Il risultato è stato la conferma della sentenza e ci sta bene. Ma io per questo esprimo soddisfazione. È stato fatto un lavoro senza pensare poi al seguito, a Roma o a Milano o ai giudici che sono altrove ha concluso il procuratore generale con chiaro riferimento ai vizi procedurali evidenziati dalle arringhe degli avocati della difesa dalla difesa degli imputati Noi pensiamo al lavoro fatto bene. Cosima, la "Sfinge" di Avetrana, ha rotto il suo silenzio Cosima Serrano, ha rotto il suo silenzio, sciogliendosi in lacrime per tre volte. Non rendeva dichiarazioni dall udienza preliminare dinanzi al gup del 24 ottobre Nel corso del processo di primo grado si era avvalsa della facolta di non rispondere. Oggi dinanzi alla Corte d assise d appello di Taranto, la principale imputata insieme alla figlia Sabrina ha deciso di parlare per difendersi dalle pesantissime accuse di concorso in sequestro, omicidio e soppressione del corpo della nipote Sarah Scazzi. Lo ha fatto dando il consenso di essere ripresa dalle telecamere delle numerose tv tornate a Taranto per seguire il giallo più seguito in Italia negli ultimi vent anni. In primo grado il mio avvocato mi ha consigliato di non parlare tanto non sarebbe cambiato nulla. Per questo sono stata in silenzio. Infatti lei e la figlia sono state condannate all ergastolo. Sul

4 delitto ha detto: Dopo la scomparsa di Sarah ho pensato avesse avuto un incidente, magari è successo qualcosa in strada, forse l hanno investita e ho chiamato mia sorella dicendole di chiamare in ospedale ed ha voluto smentire le ipotesi di invidia nei confronti della sorella Concetta. Ripercorso il 26 agosto del Ha ribadito di essere andata al lavoro nei campi fra San Giorgio e Taranto e di essere tornata per poi andare a letto a letto a dormire. In sostanza, non poteva trovarsi per strada con Sabrina ad inseguire Sarah con la macchina. Come potevo correre? Avevo dieci chili più di ora?. Cosima Serrano ha tentato di smentire la supertestimone dell accusa Anna Pisano sostenendo di essere andata al lavoro e di non essere rimasta a casa la mattina del 26 agosto. Non ha detto la verità oppure non si ricorda bene. Ha ceduto alla commozione e si e messa a piangere quando ha parlato di Sarah, di sua sorella Concetta, ricordando quel maledetto pomeriggio quando andò a casa di sua sorella dopo la denuncia ai Carabinieri della scomparsa della ragazzina. Sulla porta interna che collegava la cucina al garage, secondo Cosima non c era nessun giallo. Sapeva, ha detto, che a Sabrina piaceva Ivano, non sapeva della sera in cui si erano appartati. Ma a suo avviso non c era nulla di più di un attrazione. Mia figlia era una ragazza con la testa sulle spalle. E, ha aggiunto, Non aveva nulla di cui vergognarsi. Non c era nulla di male se le piaceva un ragazzo, lo sapevano in tanti che le piaceva. Come dire: nulla che giustifichi il movente della gelosia. Il monologo di Michele Misseri in auto per Cosima ha un altra interpretazione rispetto a quella attribuita dall accusa. Non si riferiva a Sabrina ma a Concetta. I rapporti con Michele, ha raccontato, erano tesi. Reagiva con rabbia a qualsiasi richiesta mia,

5 anche banale, ha detto ricordando un giorno in cui in campagna le avrebbe tirato una pietra. Ha ceduto di nuovo alla commozione quando ha sostenuto la sua innocenza e lamentato di essere vittima di un pregiudizio popolare in forza del quale è stata emessa la sentenza di condanna. Tutti la vedevano come colpevole e sapevano del suo arresto. Ha concluso fra le lacrime la sua deposizione dopo un ora e mezza circa. Per la prossima udienza, il 13 marzo, l avv. Nicola Marseglia difensore di Sabrina ha preannunciato il deposito di una memoria tecnica predisposta da un consulente tecnico esperto di telefonia mobile. Deposito accordato dal presidente Patrizia Sinisi nonostante l opposizione dell accusa che è stata rigettata. Poi il processo entrerò nella fase cloù con la discussione. Il 27 marzo la parola al pg Antonella Montanaro, il 1 aprile ai difensori delle parti civili, ossia la famiglia Scazzi ed il comune di Avetrana, ed all avvocato Luca La Tanza legale di Michele Misseri, il 10 aprile toccherà ai difensori di Cosima, gli avvocati Luigi Rella e Franco De Jaco, il 17 aprile sarà la volta degli avvocati di Sabrina, Marseglia ed il prof. Franco Coppi, il 24 aprile infine i difensori degli altri imputati fra cui Gianluca Pierotti e Pasquale Lisco. Poi le repliche e infine il verdetto della Corte. Prima delle dichiarazioni della moglie di Michele Misseri, e stato ascoltato l audio di alcune intercettazioni non trascritte nel corso del dibattimento. Si tratta di conversazioni in dialetto di Avetrana, sulla cui fedeltà della traduzione la difesa ha sollevato alcuni dubbi. Avetrana. Il Gip di Taranto ha deciso: consentito l'utilizzo delle intercettazioni agli atti della processo Nella sede della Corte di Appello di Taranto,si è celebrato il processo d appello per l omicidio di Sarah Scazzi la giovane 15enne di Avetrana, in provincia di Taranto, strangolata e buttata in un pozzo lo scorso 26 agosto La Corte, presieduta dal giudice

6 Rosa Patrizia Sinisi, con a latere il giudice De Felice e sei giudici popolari ha di fatto praticamente respinto tutte le istanze depositate dagli avvocati difensori di Sabrina Misseri, la cugina della vittima, e sua madre Cosima Serrano le due principali imputate condannate entrambe in primo grado per sequestro di persona, concorso in soppressione di cadavere all ergastolo, che anche in questa udienza erano presenti in aula assistendo all udienza dalle vetrate della gabbia riservata agli imputati, ascoltando fredde e glaciali le parole dei giudici. E stata l assenza di nuovi elementi di novità che hanno determinato la Corte a respingere di fatto tutte le richieste di integrazione probatoria presentate dai difensori e dal procuratore generale, Antonella Montanaro. Quindi rigettate le richieste di un nuovo sopralluogo in casa Misseri, all interno della quale secondo gli investigatori della Procura sarebbe avvenuto il barbaro omicidio, poichè la descrizione dei luoghi è già consacrata in atti mediante fotografie e verbale di sopralluogo. Peraltro sia la casa che il garage non si trovano più nello stato in cui erano al momento del fatto e quindi un nuovo sopralluogo non potrebbe fornire un contributo e non rappresenta una prova nuova. ; la ripetizione della perizia sui tempi di percorrenza intercorrente fra l abitazione dei Misseri ed il luogo in contrada Mosca ove venne rinvenuto il corpo della vittima occultato in un pozzo, l acquisizione di una consulenza tecnica anatomopatologica di parte; ed un nuovo esame per il gestore del pub di Avetrana. La richiesta della difesa è considerata troppo generica. E stata accolta, invece, l utilizzo e trascrizione della registrazione della telefonata intercettata, intercorsa la notte tra il 6 ed il 7 ottobre del 2010 fra Michele Misseri (accusato di occultamento di cadavere) e sua figlia Sabrina, nel corso della quale il Misseri avrebbe confessato alla figlia il delitto, e quindi poterla confrontarla con quella precedente che è già agli atti. I Carabinieri e gli operai dell impresa di scavi in quel momento non avevano ancora rivenuto e recuperato in superficie il corpo di Sarah Scazzi quando Sabrina Misseri chiamò suo padre. Perchè non me lo hai detto subito papà?. Michele le rispose: Non mi aspettare più. Sabrina continuò : Però, papà, perchè lo hai fatto? Io non me lo so spiegare proprio, tu non hai fatto mai niente di male, perchè in quel momento cosa ti è venuto?. Il padre (Michele) le rispose: Non lo so. La Corte di Appello ha deciso che anche questa intercettazione dovrà essere trascritta in dialetto con la relativa traduzione in italiano, motivo per cui ha prestato giuramento il perito Francesco Abbinante, incaricato di trascrivere le tre intercettazioni telefoniche, il quale

7 per depositare la perizia ha richiesto 60 giorni, periodo di tempo ritenuto eccessivo dagli avvocati della difesa. Il processo è stato rinviato al 23 gennaio 2015 e in quella data potrebbe essere ascoltato anche il perito qualora abbia terminato le operazioni peritali e predisposto la sua relazione al Tribunale, accogliendo la richiesto della presidente Sinisi che rivolgendosi al consulente lo ha esortato affinchè Utilizzi bene questo periodo natalizio e cerchi di fare presto. Seconda udienza preliminare dell' appello per l'omicidio di Sarah Scazzi E ripreso questa mattina nella sede della Corte d appello, nel quartiere Paolo VI di Taranto, con la seconda udienza il processo d appello per l omicidio di Sarah Scazzi uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana (Taranto). La prima, svoltasi venerdì scorso, ha riservato nuovi copi di scena con la richiesta presentata dai legali di Sabrina Misseri che hanno chiesto un nuovo esame in aula di Michele Misseri il quale, secondo gli avvocati Coppi e Marseglia, sarebbe il reale autore materiale dell omicidio della ragazzina di Avetrana. In apertura di udienza la corte d assise d appello presieduta dalla giudice Rosa Patrizia Sinisi (a latere Susanna De Felice), ha dato lettura dell ordinanza con cui ha accolto la richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare chiesta dalla pubblica accusa rappresentata dal sostituto procuratore generale, Antonella Montanaro, nei confronti delle due imputate ( condannate all ergastolo) Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano che quindi resteranno in carcere per tutto la durata durata del processo di appello. Confermato per Michele Misseri l obbligo di dimora.

8 La Corte nella sua ordinanza ha motivato la propria decisione in conseguenza della complessità del processo, la gravità delle imputazioni e l ampiezza dei motivi di appello che comprendono numerosi fatti da esaminare collegati tra di loro, esame imputati, acquisizione di documenti, perizie, e richieste di sopralluoghi. Fra le altre istanze, quella depositata dall avvocato Rella, avocato di Cosima Serrano, che ha richiesto un nuovo sopralluogo a casa Misseri. in quanto a suo dire, la Procura di Taranto, avrebbe spostato il luogo del delitto, trasferendolo dal garage all interno della villetta di via Deledda, per supportare la sua tesi accusatoria. La Corte ha inoltre disposto la perizia dello stenografico delle telefonate intercettate, alcune delle quali intercorse nelle prime ore del 7 ottobre 2010 tra Sabrina Misseri e suo padre Michele, cioè quando l agricoltore rese possibile il ritrovamento dei resti di Sarah Scazzi in un pozzo nelle campagne di Avetrana. Disposta anche l acquisizione di alcuni documenti e sentenze, mentre non è stata sciolto la riserva sull istanza presentata dai difensori di Cosima Serrano di effettuare un nuovo sopralluogo nella villetta dei Misseri ad Avetrana, cioè sullo scena del delitto. Gli avvocati di Sabrina Misseri hanno chiesto alla Corte di assise di appello di Taranto di dichiarare non utilizzabili le dichiarazioni rese dallo loro assistita in qualità di persona informata sui fatti il 30 settembre 2010, alla polizia giudiziaria e al magistrato inquirente. L eccezione, secondo avv. Nicola Marseglia che ha effettuato una serie di eccezioni (cioè contestazioni) procedurali alla Corte, Sabrina era di fatto indagata e venne sentita quindi senza l ausilio di un difensore, pur non essendo iscritta nel registro degli indagati. Gli avvocati delle famiglie Biscotti e Gentile, per quanto riguarda le parti civili, in merito alla richiesta di riascoltare Michele Misseri, si sono detti Disgustati di vedere o sentire eventualmente Michele Misseri fare le sue sceneggiate, mentre Concetta Serrano,

9 madre di Sarah Scazzi rispondendo ai giornalisti, a latere dell udienza d appello per l omicidio della figlia quindicenne, che le hanno chiesto un proprio commento in relazione della richiesta del collegio difensivo di risentire in aula Michele Misseri, ha dichiarato Sentiamo cosa ha da dire Michele. In relazione alla possibilità di Cosima Serrano di parlare in aula, Concetta ha detto: Che parlasse ed in merito alla sua reazione nell avere di fronte Cosima e Sabrina, ha aggiunto: Sono reazioni che non si possono spiegare. Ma la Corte d appello ha respinto le richieste difensive di una nuova perizia e dell interrogatorio dell agricoltore di Avetrana. Omicidio Scazzi: «Sentire di nuovo zio Michele» La Corte di assise di Taranto aveva condannato in primo grado lo scorso 20 aprile 2013, Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, cugina e zia di Sarah Scazzi all ergastolo per omicidio volontario, sequestro di persona e concorso in soppressione di cadavere ; ad otto anni Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima per soppressione di cadavere ; Carmine Misseri e Cosimo Cosma (nel frattempo morto il 7 aprile scorso) fratello e nipote di Michele, a sei anni di reclusione ; Vito Russo jr. ex legale di Sabrina a due anni di reclusione. Tre favoreggiatori, Giuseppe Nigro, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano a pene comprese tra un anno e quattro mesi e un anno di reclusione. Dinanzi alla Corte di assise di appello di Taranto presieduta dal giudice dr.ssa Rosa

10 Patrizia Sinisi, a latere Susanna De Felice, oltre i giudici popolari, è iniziato il processo di secondo grado per l omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana (Taranto) strangolata e buttata in un pozzo tragicamente il 26 agosto Otto gli imputati. In aula erano presenti Sabrina e Michele Misseri, nonché Concetta Serrano, la madre di Sarah e sorella di Cosima. Il presidente Sinisi dopo aver dato lettura preliminarmente ai motivi di appello, ha lasciato la parola alle parti. Il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ha chiesto la sospensione dei termini cautelari nei confronti di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, entrambe detenute nel carcere di Taranto e condannate all ergastolo in primo grado, la quale contrariamente potrebbe lasciare il carcere il 20 gennaio 2015, considerata la particolare complessità del processo e nell eventualità di un rinnovo parziale dell istruttoria dibattimentale. I termini di custodia cautelare delle due donne scadono il 20 aprile LA RICHIESTA DELLA DIFESA: ASCOLTARE MICHELE MISSERI Fra i motivi dell appello presentato dai legali degli otto imputati balza agli occhi anche una richiesta per la parziale rinnovazione dell istruttoria dibattimentale che prevede quindi un nuovo esame per Michele Misseri, il quale, dopo essersi accusato inizialmente del delitto contribuendo al rinvenimento dei resti di Sarah Scazzi, accusò e chiamò in correità sua figlia Sabrina, accusandola del delitto, per poi successivamente autoaccusarsi a partire dalla fine del 2010 di ogni responsabilità del delitto ed anche della soppressione del cadavere. Ad uccidere Sarah Scazzi è stato lo zio Michele Misseri e il movente del delitto è di natura sessuale, questa E la posizione dei legali di

11 Sabrina Misseri, i quali per voce dell avvocato Prof. Franco Coppi, hanno spiegato i motivi delle proprie richieste difensive, adducendo circostanze che lo stesso Misseri ha ribadito in più occasioni mimando persino le fasi dell omicidio in alcune interviste alle televisioni. Il quadro emerso dal primo grado ha commenta l avvocato Nicola Marseglia, difensore di Sabrina insieme al professor Franco Coppi è troppo indiziario e gli elementi di prova non consentono di arrivare ad una condanna. La Procura della repubblica di Taranto ha aperto un procedimento per il reato di autocalunnia, nei confronti di Michele Misseri. I legali della figlia Sabrina Misseri hanno inoltre chiesto nei motivi di appello, anche la inutilizzabilita delle dichiarazioni rese dall imputata nel settembre 2010, quando era ancora persona informata sui fatti ; e si impugnano anche una serie di ordinanze emesse dalla Corte di Assise di Taranto, si chiedendo l acquisizione di una conversazione intercorsa tra Michele Misseri e la figlia, e persino le dichiarazioni rese dall agricoltore in una intervista televisiva. Ci auguriamo più serenità ha dichiarato l avvocato Franco Deiaco, difensore di Cosima Serrano, prima di entrare nell aula della Corte d Appello di Taranto ed una più dettagliata analisi degli elementi del primo grado. Non va dimenticato che Taranto è stata gia condannata per ingiusta detenzione. Il legale di Cosima Serrano ha quindi chiesto in aula un sopralluogo nella villetta della famiglia per potersi rendere meglio conto dei luoghi in cui sarebbe maturato l omicidio. Anche avvocato Luigi Rella, della difesa di Cosima, motivando la richiesta di appello ha sostenuto che la Procura della Repubblica avrebbe spostato il luogo del delitto dal garage della villa dei Misseri, trasferendolo all interno dell abitazione. L avvocato Luca Latanza legale difensore di Michele Misseri, ha chiesto una perizia psichiatrica sul suo assistito, davanti la quale richiesta si è opposta il procuratore Montanaro che rivolgendosi alla difesa dell agricoltore ha detto : Mettiamoci d accordo o Michele Misseri è in grado di intendere e di volere, e quindi può essere esaminato. Oppure si hanno dei dubbi, forse è pazzo e allora va fatta una perizia psichiatrica.

12 La Procura generale rappresentata dalla dr.ssa Montanaro inoltre si è opposta anche allealtre richieste presentate dal collegio difensivo degli imputati, richiedendo al Tribunale anche l acquisizione del contenuto di due telefonate intercorse, la prima intercettata il 7 ottobre 2010 tra Sabrina e la madre Cosima, e la seconda avvenuta il 7 novembre 2010 tra Sabrina e Carmine Misseri, fratello di Michele. DISGUSTATI, NON VOGLIAMO RIVEDERLO E disgustante vedere o sentire eventualmente Michele Misseri fare le sue sceneggiate. Continua la recita del trasformista hanno ribattuto gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, alla richiesta di interrogare ancora una volta Michele Misseri. L avvocato Biscotti ha ricordato che nell inchiesta ci sono due momenti che coinvolgono Michele Misseri, dalla straordinaria intensità: i momenti di silenzio che precedono l indicazione del luogo in cui ha gettato il corpo di Sarah, quando si libera da un peso» (6 ottobre 2010), e durante l incidente probatorio (19 novembre 2010) allorquando Misseri dichiarò ognuno deve assumersi le responsabilità. La Corte d Assise d Appello di Taranto, dopo aver svolto una breve camera di consiglio, ha quindi rinviato ed aggiornato lo stesso processo al prossimo 21 novembre. Nella prossima udienza la Corte scioglierà le riserve conseguenti alle numerose richieste avanzate dal collegio difensivo e dalla procura Generale.

13 Il 14 novembre parte il processo del "Caso Scazzi" in Corte d Assise d appello Si svolgerà il prossimo 14 novembre l inizio del processo in secondo grado innanzi ai giudici della Corte d assise d appello di Taranto per l omicidio della 15enne Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana in provincia di Taranto lo scorso 26 agosto Il corpo della povera ragazza venne ritrovato all interno di un pozzo nelle campagne adiacenti. Il dibattimento si terrà Il 20 aprile 2013 la Corte d assise di Taranto condannò all ergastolo Sabrina Misseri e sua madre, Cosima Serrano, a loro volta rispettivamente cugina e zia della vittima. Nei confronti di Michele Misseri, zio della vittima e marito di Cosima e quindi padre di Sabrina, furono inflitti otto anni di reclusione con l accusa di soppressione di cadavere. Altre pene inflitte per 2 anni all avv. Vito Russo, ex legale difensore di Sabrina Misseri, per intralcio alla giustizia. Nei confronti dei tre favoreggiatori, la Corte aveva comminato un anno di reclusione per Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano e di un anno e 4 mesi a Giuseppe Nigro, (pena sospesa) ed a 6 anni nei confronti di Carmine Misseri e di Cosimo Cosma (deceduto a causa di un tumore fulminante nella scorsa primavera), entrambi accusati di soppressione di cadavere, Per Sabrina Misseri e la mamma i termini di custodia cautelare scadranno il 20 gennaio 2015 e quindi il processo di appello dovrà essere definito entro quella data.in caso contrario le due imputate usciranno il carcere per decorrenza dei termini, e verranno quindi giudicate dal Tribunale a piede libero.

14 nella foto Michele Misseri durante il processo di 1 grado La condanna all ergastolo a carico delle due principali imputate e cioè Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri è avvenuta poichè la corte d assise in primo grado ha ritenuto di aver raccolto oltre ogni ragionevole dubbio, le prove necessarie a comprovare che Sarah Scazzi il pomeriggio del 26 agosto si recò a casa Misseri, ove avrebbe avuto una prima lite con le due donne, cercando di fuggire, ma venne raggiunta per la strada e riportata con la forza in casa, dove è stata uccisa, venendo strangolata secondo l accusa dalla due donne. Una ricostruzione all interno della quale vi è stata alcuna credibilità per le dichiarazioni di Michele Misseri, in quanto secondo i giudici il contadino di Avetrana «non ha ucciso Sarah Scazzi, non ha assistito al delitto, non ha appreso dai reali protagonisti i dettagli dell accaduto, non ha cognizione del contesto nel quale l omicidio si è verificato». Poche parole ma significative e necessarie per annientare le prove a sorpresa dei dei difensori di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, ed a dichiarare inattendibile la tesimonianza-sceneggiata del contadino di Avetrana, il quale si presentò davanti alla corte d assise, con una corda ad effetto scenico simile a quella con la quale con cui venne uccisa e strangolata la nipotina di 15 anni, non venendo ritenuto credibile.

15 nella foto l arresto di Cosima Serrano All interno delle motivazioni della sentenza letta dal presidente della Corte dr.ssa Rina Trunfio lo scorso 20 aprile del 2013, la figura ed il ruolo di Michele Misseri trovano uno spazio importante. Il ritrovamento del cadavere di Sarah Scazzi dopo 40 giorni di inutili ricerche da parte delle forze dell ordine, avvenne infatti grazie a lui, e sempre grazie a lui si arrivò all arresto di sua figlia, coinvolta dopo aver trascorso una settimana a meditare in una cella del carcere di Taranto. E sempre grazie a lui che si deve l incidente probatorio avvenuto il 19 novembre 2010, in cui, mentre ascoltava i singhiozzi e i lamenti della sua adorata figlioletta, ammise, dinanzi a tutte le parti processuali presenti, la sua verità, che venne cambiata decine di volte, tra programmi televisivi, fantomatiche interviste esclusive ma sicuramente poco attendibili, ed a un mare di lettere spedite alla moglie e la figlia mentre si trovavano in carcere. Chiaramente di parere opposto sono i suoi legali, il prof. Franco Coppi e l avvocato Nicola Marseglia i quali all interno della memoria d appello, da cui è scaturito il nuovo processo in secondo grado sostengono al contrario e chiedono alla Corte di Appello che «Sabrina Misseri va assolta dall accusa di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi per non aver commesso il fatto. E se la corte d assise d appello non ravviserà elementi a carico di Michele Misseri, chiuda il dibattimento senza colpevoli». Si preannuncia un acceso scontro processuale che puntualmente alimenterà i programmi televisivi. Mentre una povera innocente ragazza è stata uccisa senza alcuna colpa. Ed è questo secondo noi che i giudici dovranno ben tenere presente.

16 Corte di Cassazione, sentenzia: "Sabrina pericolosa niente domiciliari" Sabrina Misseri, già condannata in primo grado all ergastolo per l omicidio della cugina quindicenne Sarah Scazzi avvenuto ad Avetrana il 26 agosto 2010, dovrà restare in carcere e non potrà essere messa agli arresti domiciliari perchè ha «una personalità portatrice di accentuata pericolosità e propensione a delitti della specie» di quelli commessi. E quanto ha deciso e spiegato la Suprema Corte nelle motivazioni depositate ieri e relative al «no» alla scarcerazione della Misseri sentenziato nell udienza dello scorso 27 giugno. Secondo la prima sezione penale della Corte come deciso nella sentenza 34071, deve essere confermata la decisione del Tribunale di Taranto che lo scorso 18 febbraio aveva escluso che la Misseri potesse uscire dal carcere. Secondo la Cassazione, i giudici di 1 grado del Tribunale di Taranto hanno detto «no» alla scarcerazione con «argomenti esaurienti, in diritto corretti e non illogici in fatto, ancorati ai dati processuali e riferiti a condotte, allo stato positivamente accertate, costitutive di non uno, ma ben quattro delitti (sequestro di persona e omicidio, occultamento di cadavere e calunnia) e di una ritenuta costante e pervicace opera di depistaggio, inarrestabilmente proseguita anche dopo il delitto più grave, sino all arresto». Correttamente, sottolinea la Corte, queste «condotte sono state ritenute tutte nel loro complesso indice di una personalità portatrice di accentuata pericolosità e propensione a delitti» come quelli già commessi. «In altri termini continua la motivazione degli ermellini gli

17 articolati riferimenti alla molteplicità ed estrema gravità dei fatti delittuosi commessi, alla propensione manifestata dalla Misseri ad ostacolare l accertamento della verità, alle modalità odiose di consumazione dei delitti, all inquietante atteggiamento tenuto nelle interrelazioni familiari e parentali, al movente futile e alla spregiudicatezza manifestata, correttamente e non illogicamente risultano complessivamente valorizzati per escludere sia l insussistenza di esigenza cautelari sia la sussistenza di elementi specifici idonei a dimostrare positivamente che dette esigenze potevano essere soddisfatte con altre misure».

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