1 - QUANDO CONSIDERARE QUESTA SOLUZIONE
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- Annibale Pandolfi
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1 TELEFONO: 0523/ FAX: 0523/ INDIRIZZO: Via Tobagi 26 b, loc. Crocetta, Podenzano, PC Web: Mail : info@comtecsrl.net NOTE SULL EQUIPAGGIAMENTO DI ATTREZZATURE PER CARICHI SOSPESI SU CARRELLI ELEVATORI Stesura aggiornata 04/ QUANDO CONSIDERARE QUESTA SOLUZIONE Quando si ha necessità di movimentare carichi che devono essere sollevati e movimentati tramite un gancio si prospettano all utente diverse soluzioni. Le soluzioni da consigliare sono sempre e comunque quelle che contemplano l utilizzo di mezzi o strutture appositamente costruite per lo scopo : gru o autogru per gli spazi aperti, carroponti o gru delle varie tipologie per l utilizzo all interno. Tale scelta risulterà ottimale dal punto di vista della sicurezza e risulterà sempre migliore rispetto all utilizzo di una macchina adattata in un secondo momento a uno scopo differente da quello originale. Esistono tuttavia casi in cui quanto proposto dal mercato specifico risulta poco pratico, impossibile da utilizzare o difficilmente sostenibile a livello economico. Si pensi ad esempio ad un utilizzatore che si trovi a dover scaricare camion chiusi con l ausilio di un carroponte, oppure a dover stoccare materiale su scaffalature con un autogrù. In taluni casi si necessita di un mezzo altamente flessibile, che possa muoversi in ogni direzione e in spazi ridotti, che permetta un movimento di sollevamento perpendicolare al terreno e finemente regolabile. Il mezzo più diffuso con queste caratteristiche è il carrello elevatore, il nostro intento è quello di attrezzarlo adeguatamente in modo da rendere questo utilizzo il più possibile semplice e sicuro, mantenendo un giusto rapporto qualità/prezzo. 2 NORMATIVE E CERTIFICAZIONI Si definisce apparecchio di sollevamento Un apparecchio a funzionamento discontinuo destinato a sollevare e manovrare nello spazio carichi sospesi mediante gancio o altri organi di presa ( norma UNI-ISO ) L utilizzo di un apparecchio di sollevamento comporta alcuni obblighi, in sostanza occorre contattare l ISPESL della propria zona e predisporre un controllo iniziale da eseguirsi dopo l istallazione e prima della messa in esercizio. Saranno inoltre necessari controlli trimestrali su funi e catene e controlli periodici dell apparecchio secondo quanto disposto dal costruttore o dalla prassi INAIL al fine di garantire la funzionalità e la conservazione nel tempo dell apparecchio. Tali verifiche sono prevalentemente a carico di personale competente, fatte salve le verifiche da eseguirsi tramite organo di vigilanza secondo quanto disposto all allegato 7 del d. lgs. 81/2008 ( normalmente si tratta di verifiche biennali ). Le attrezzature di cui parliamo in questa breve guida consento di fatto l utilizzo del carrello elevatore come apparecchio di sollevamento e consentono il sollevamento e la movimentazione di carichi sospesi tramite gancio, è quindi indubbio l obbligo per il datore di lavoro che intenda utilizzarle di rispettare quanto prescritto nel d. lgs. 81/2008. Le attrezzature sono fornite di certificato di conformità rispetto alla direttiva macchine in vigore, sono conformi ovviamente anche a quanto prescritto nel decreto appena citato, tuttavia occorre avere ben chiaro che si tratta di attrezzature intercambiabili per carrelli elevatori e quindi occorre avere la certezza che anche l insieme carrello-attrezzatura rientri in quanto prescritto dalla normativa. A partire dal 24 dicembre 2012, con la circolare 30, INAIL ha introdotto alcune novità in merito alla garanzia di idoneità di queste attrezzature all accoppiamento con carrelli elevatori. Si è stabilito, nel caso in cui il produttore del carrello elevatore e il produttore dell attrezzatura non coincidano, che sia quest ultimo ad adempiere ai seguenti punti : 1
2 - Marcatura CE dell attrezzatura - Dichiarazione di conformità CE propria dell attrezzatura - Produzione di istruzioni utili al montaggio - Valutazione dei requisiti necessari a garantire la conformità dell accoppiamento tra attrezzatura e macchina di base - Individuazione della tipo ( o tipi ) di macchina di base sul quale si intende montare l attrezzatura Se da un lato si fa carico al costruttore ( della parte, tra le due, con valore economico minore ) di responsabilità e di oneri decisamente maggiori rispetto al passato, dall altro si permette di uscire da una situazione di stallo nella quale ci si era trovati a non capire chi avesse effettivamente il diritto e il dovere di fornire le indicazioni necessarie ad un utilizzo in sicurezza di queste tipologie di attrezzature. Visto e considerato che indicazioni di questo tipo erano già fornite in via ufficiosa anche prima dell uscita di questa circolare, come testimoniano la pubblicazione della stesura precedente a questa nello scorso agosto e innumerevoli scritture private, in quanto ritenute necessarie a garantire la sicurezza dell utilizzatore, tale novità non può che essere accolta con piacere. Comtec srl si impegna a fornire gratuitamente questo tipo di documentazione sia sulle nuove attrezzature prodotte, sia su quelle prodotte negli scorsi anni, richiedendo all utilizzatore la dovuta collaborazione nel fornire i dati necessari all individuazione del carrello elevatore utilizzato in accoppiamento. 3 COSA FARE PER OPERARE NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA 1. Verificare che la scelta di montare sul proprio carrello elevatore un attrezzatura del tipo descritto sia la scelta migliore possibile. 2. Prima di procedere all acquisto contattare la sede INAIL del proprio territorio e informarsi sugli obblighi da rispettare, su eventuali novità, sulla correttezza di quanto riportato in queste righe. Leggere quanto riportato nei paragrafi successivi, verranno fornite indicazioni utili a capire le problematiche principali riguardanti il movimento del carico e la stabilità del carrello che rappresentano il punto focale del discorso sicurezza. 3. Verificare che il carrello elevatore sul quale si intende montare l attrezzatura sia idoneo allo scopo, possiamo fornire in anticipo le tabelle con le portate per le quali garantiamo la stabilità della macchina, si veda con attenzione il paragrafo successivo 4. Una volta verificata la fattibilità dell accoppiamento attrezzatura - carrello e l effettiva funzionalità della soluzione considerata scegliere il prodotto e procedere all acquisto. 5. Contattare la sede INAIL con competenza sul territorio e accordarsi per il controllo iniziale prima del primo utilizzo. 4 SICUREZZA RISCHI CONNESSI ALL OSCILLAZIONE DEL CARICO RICHIESTA DI VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ CARRELLO - ATTREZZATURA L utilizzo del carrello elevatore comporta di per sé rischi dovuti al ribaltamento della macchina ( laterale in curva, frontale per sovraccarico o arresto non graduale ) e rischi dovuti alla perdita del carico ( il quale è normalmente sorretto dalle forche e vincolato a esse dal solo attrito ). Con l utilizzo di attrezzature munite di gancio si eliminano ( ad eccezione di situazioni che vedono rotture e cedimenti strutturali ) i rischi relativi alla perdita del carico, ma aumentano quelli collegati al ribaltamento. 2
3 Per valutare le portate per le quali la compatibilità è garantita ci occorrono i seguenti dati : PER ATTREZZATURE INFORCABILI - Portata del carrello elevatore ( esempio 3000 kg ) - Distanza del centro di gravità del carico spalla delle forche ( esempio 500 mm ) - Distanza tra spalla delle forche e asse ruote anteriore ( esempio 450 mm, spesso indicata a catalogo come x ) - Carreggiata del carrello ( esempio 1000 mm ) - Distanze dalla spalla delle forche alle quali si intende posizionare il gancio ( esempio 2500, 2200, 1900 e 1600 mm ) - Portata delle forche montate ( al momento dell offerta occorrerà conoscere anche sezione e lunghezza, ad esempio sez. 125x45 mm, lunghezza 1200 mm, portata 4200 kg a 500 mm ) PER ATTREZZATURE AGGANCIATE DIRETTAMENTE SULLA PIASTRA - Portata del carrello elevatore - Distanza del centro di gravità del carico dalla piastra porta forche - Distanza tra piastra e asse ruote anteriore - Carreggiata del carrello - Distanze dalla piastra alle quali si intende posizionare il gancio Ricevuti questi dati se ne supporranno diversi altri, la cui verosimiglianza andrà poi verificata, e vi verranno inviate delle tabelle analoghe a queste : Tabella 1 Movimentazione ad alta velocità TAB. 1 Portata nominale carrello 3000 kg con c.d.g. del carico a 0,5 m carico massimo dist. Spalla forca - perno gancio Dati generali considerati sostenibile [kg] 1,6 1,9 2,2 2,5 0, Velocità massima [m/s] 3, Spazio di frenata minimo 2, Decelerazione media [m/s 2 ] 1, Tempo di frenata [s] 1,7 altezza perno del gancio Angolo di brandeggio [gradi] 0, Dist. c.d.g. carico/perno gancio 1, Massima inclinazione fasce [gradi] 20, Avanzamento max c.d.g. carico 0, Quota X della macchina 0,45 Per conoscere il carico massimo movimentabile in sicurezza ( espresso in kg ) si legga il valore posto nella colonna di interesse ( a seconda di dove viene posto il gancio ) e nella riga di interesse ( individuabile a seconda dell altezza del da terra del perno del gancio. Si è supposta una velocità massima consentita che è simile alla massima ottenibile da un carrello elevatore elettrico medio a pieno carico( circa 11 km/h ). Si è imposto uno spazio di frenata minimo di 2,5 m ( anch esso è simile alla migliore prestazione ottenibile a pieno carico ), se lo spazio di frenata è maggiore o se viene rilasciato il freno durante la frenata la stabilità della macchina aumenta. La situazione è quella tipica di una distanza significativa da percorrere, a velocità sostenuta, con carico il più vicino possibile al suolo. In caso di arresto improvviso i valori massimi di carico riportati consentono di non superare la portata nominale del carrello elevatore anche considerando tutte le sollecitazioni aggiuntive legate al tipo di utilizzo ( si noti che il margine di sicurezza previsto dal progettista del carrello rispetto al ribaltamento resta intatto ). 3
4 Tabella 2 Manovre di precisione TAB. 2 Portata nominale carrello 3000 kg con c.d.g. del carico a 0,5 m carico massimo dist. Spalla forca - perno gancio Dati generali considerati sostenibile [kg] 1,6 1,9 2,2 2,5 0, Velocità massima [m/s] 0, Spazio di frenata minimo 0, Decelerazione media [m/s2] 0, Tempo di frenata [s] 1,2 altezza perno del gancio Angolo di brandeggio [gradi] 0, Dist. c.d.g. carico/perno gancio 1, Massima inclinazione fasce [gradi] 4, Avanzamento max c.d.g. carico 0, Quota X della macchina 0,45 In questo caso si è imposto uno spazio di frenata minimo consentito idoneo ad effettuare manovre precise ( 30 cm ) e si è imposta una velocità massima molto bassa. La situazione è quella tipica delle manovre di posizionamento del carico, anche ad altezze considerevoli, con movimento molto lento e movimenti oscillatori durante l arresto molto contenuti. Anche in questo caso i valori indicati consentono di non superare la portata nominale del carrello comprendendo nella valutazione anche le sollecitazioni aggiuntive connesse al particolare utilizzo. Tabella 3 Portate statiche TAB.3 Portata nominale carrello 3000 kg con c.d.g. del carico a 0,5 m dist. Spalla forca - perno gancio Dati generali considerati Carico statico max. sostenibile [kg] 1,6 1,9 2,2 2,5 Velocità 0 m/s tutte le altezze Angolo di brandeggio [gradi] 0,0 In questa tabella sono indicate le portate massime sollevabili con carrello elevatore fermo. Sono le più elevate ottenibili dalla macchina, senza oltrepassarne la portata nominale. In caso di attrezzature inforcabili vi è una voce aggiuntiva che indica la portata delle forche necessaria per garantire la massima portata sostenibile dal carrello, spesso è un valore ben più elevato di quello che ci si aspetta ( per grandi distanze tra carico e piastra le forche vanno scelte abbondantemente sovradimensionate, si veda la guida nella sezione forche ). A corredo delle tabelle 1 e 2 sono presenti due grafici che rendono l idea con più immediatezza dell andamento della portata sostenibile : 1195 Velocità di movimentazione TAB ,60 1,90 Distanza spalla/gancio 2,20 2, ,5 Altezza perno gancio Carico massimo [kg] Velocità di manovra TAB.2 Distanza spalla/gancio 1,60 1,90 2,20 2, ,5 Altezza perno gancio Carico massimo [kg] Come si nota il carico trasportabile scende gradualmente all allontanarsi del perno del gancio dalla spalla delle forche, nel caso di movimentazione ad alta velocità esso si riduce poi fortemente all aumentare dell altezza da terra. In questo caso i fattori destabilizzanti predominanti sono quelli connessi alle componenti orizzontali che si generano con la decelerazione del carrello. Nel caso di movimentazione a bassa velocità i fattori maggiormente incidenti sono invece quelli legati alle componenti verticali delle forze e all accelerazione di gravità. 4
5 Tabella 4 Percorrenza delle curve TAB.4 Velocità massima di percorrenza in curva Carreggiata anteriore carrello : 0,8 Velocità massima [ m/s ] distanza perno del gancio - terra ( m ) raggio di sterzata ( m ) 0,5 1 1, ,5 2,0 2,8 3,4 4,0 4,8 5,6 6,3 6,9 7,4 7,9 1 1,4 2,0 2,4 2,8 3,4 4,0 4,4 4,8 5,2 5,6 1,5 1,1 1,6 2,0 2,3 2,8 3,2 3,6 4,0 4,3 4,6 2 1,0 1,4 1,7 2,0 2,4 2,8 3,1 3,4 3,7 4,0 2,5 0,9 1,3 1,5 1,8 2,2 2,5 2,8 3,1 3,3 3,5 3 0,8 1,1 1,4 1,6 2,0 2,3 2,6 2,8 3,0 3,2 3,5 0,7 1,1 1,3 1,5 1,8 2,1 2,4 2,6 2,8 3,0 4 0,7 1,0 1,2 1,4 1,7 2,0 2,2 2,4 2,6 2,8 4,5 0,7 0,9 1,1 1,3 1,6 1,9 2,1 2,3 2,5 2,6 5 0,6 0,9 1,1 1,3 1,5 1,8 2,0 2,2 2,3 2,5 5,5 0,6 0,8 1,0 1,2 1,5 1,7 1,9 2,1 2,2 2,4 6 0,6 0,8 1,0 1,1 1,4 1,6 1,8 2,0 2,1 2,3 6,5 0,5 0,8 1,0 1,1 1,3 1,6 1,7 1,9 2,1 2,2 7 0,5 0,7 0,9 1,1 1,3 1,5 1,7 1,8 2,0 2,1 7,5 0,5 0,7 0,9 1,0 1,3 1,4 1,6 1,8 1,9 2,0 8 0,5 0,7 0,9 1,0 1,2 1,4 1,6 1,7 1,9 2,0 In questo caso i valori riportati non sono più inerenti al carico sollevabile, ma indicano le velocità massime di percorrenza in curva, in relazione al raggio di sterzata e all altezza da terra del perno del gancio. Si tratta di un discorso puramente geometrico, in sostanza la risultante delle forze agenti sul perno deve avere un azione stabilizzante ( ciò avviene quando essa punta all interno della carreggiata del carrello ). Entro questi valori il carrello risulterà lateralmente più stabile rispetto all impiego a vuoto. CONSIDERAZIONI COMPLEMENTARI I dati riportati in tabella sono frutto di calcoli eseguiti secondo quanto indicato nella precedente stesura della guida, in particolare sono stati considerati : - Gli effetti dei momenti ribaltanti generati sia dalle componenti orizzontali che verticali connessi alla massa del carico, dell attrezzatura e degli elementi sfilabili del carrello elevatore che guadagnano in altezza qualora si effettui un sollevamento. Questi momenti restano in gioco finché è in atto l azione frenante. - Gli effetti dei momenti ribaltanti connessi al movimento oscillatorio del carico, che restano in gioco riducendosi gradualmente anche dopo aver terminato la frenata. Non sono stati invece considerati, a titolo di tutela aggiuntiva, i seguenti effetti che hanno un effetto positivo sulla stabilità e sulla limitazione dell oscillazione del carico : - L effetto dell attrito tra gancio e perno e tra gancio e carico/organi interposti - L effetto della deformazione dei pneumatici, che sposterebbe in avanti il punto di ribaltamento rendendo più stabile la macchina - L effetto dissipativo degli urti tra gancio e collare, il quale è appositamente progettato per ridurre l oscillazione frontale ( di circa il 10% rispetto all allontanamento del carico ad ogni oscillazione ) Come già detto non sono intaccati i coefficienti di sicurezza già previsti per la macchina dal costruttore. L effetto del brandeggio sulla stabilità dipende sostanzialmente dal tipo di situazioni in cui ci si trova e dalla configurazione del braccio gru. In sostanza brandeggiando avanti il carico si abbassa ( riducendo l incidenza delle componenti orizzontali ), ma si allontana ( aumentando l incidenza delle forze verticali ). Brandeggiando indietro succede l opposto. 5
6 5 SCELTA DELL ATTREZZATURA OPZIONI DI CONFIGURAZIONE DELLA MACCHINA Una volta stabilita e verificata la portata massima sollevabile dal carrello alla distanza desiderata si aprono le seguenti possibilità : BRACCI GRU O TELAI AGGANCIATI - Scegliere il braccio gru idoneo al sollevamento della massima portata statica sostenibile dal carrello, in linea generale sui cataloghi troverete un analogia nelle sigle, una gru GR30 è idonea all accoppiamento con carrello di portata 3000 kg a 500 mm. ( scelta consigliata ) - Scegliere un braccio gru di portata superiore se si prevede di sostiuire il carrello, mantenendo però la stessa classe di aggancio. - Scegliere un braccio gru di portata leggermente inferiore nel caso in cui il carico da movimentare sia inferiore e sempre valutabile con accuratezza. BRACCI GRU O TELAI INFORCABILI - Scegliere il braccio gru idoneo al sollevamento della massima portata sostenibile dalle forche, in linea generale per forche di portata 4000 kg a 500 mm si scelga una GRI40 - Scegliere il braccio gru idoneo a sollevare la massima portata sostenibile dal carrello, eventualmente prevedendo una sostituzione delle forche con altre di maggiore portata, in questo caso si confrontino i dati della tabella 3 con le portate proprie delle attrezzature riportate nel catalogo - Scegliere un braccio gru di portata leggermente inferiore alla minore tra le due portate massime sostenibili nel caso in cui il carico da movimentare sia inferiore e sempre valutabile con accuratezza. GANCI INFORCABILI Scegliere il tipo di gancio a seconda del carico sopportabile dal carrello e dalle forche nel punto in cui si desidera applicarlo. Le differenze di prezzo sono minime, una regola generale può essere quella di scegliere un gancio con portata simile a quella del carrello per poi posizionarlo a partire da 500 mm dalla spalla delle forche. CONFIGURAZIONE DELLA MACCHINA E FORMAZIONE DEL PERSONALE Come è facile notare, per lavorare in sicurezza ( non solo con queste attrezzature, ma in generale con i carrelli elevatori ) è necessario possedere alcune capacità di valutazione, in particolare : - Valutazione della massa del carico da movimentare. Non sempre facile quando si trattano materiali eterogenei, è bene aiutarsi con etichettature oppure con l applicazione di un gancio pesatore posto tra il gancio originale della gru e il carico ( sono estremamente economici e reperibili ). - Valutazione delle altezze. Molto semplice, è possibile aiutarsi contrassegnando i punti di interesse sulle due parti mobili del montante ( la coincidenza delle lineee indica la quota premisurata ). - Valutazione delle velocità. Occorre aiutarsi con riferimenti spaziali ( piastrelli, campate ), contando i secondi che si impiegano per conoscere la propria velocità è sufficiente dividere i metri percorsi per il tempo impiegato. Procedere a 3 metri al secondo significa semplicemente che in un secondo si percorrono 3 metri. - Valutazione dello spazio di frenata. Piuttosto semplice, in generale se si avvertisse un alleggerimento della parte posteriore del carrello è opportuno allungare leggermente la frenata. Nel caso in cui si ritenessero i carichi da sollevare troppo vicini ai limiti imposti e non si ritenesse l utilizzatore della macchina in grado di effettuare valutazioni sufficientemente precise ( si ricorda che il margine di sicurezza della macchina, che può arrivare anche al 60% della portata nominale, non è stato sfruttato ) è 6
7 possibile procedere ad alcune regolazioni elettroniche possibili su molti dei carrelli elevatori prodotti negli ultimi anni. Si consiglia quindi di procedere come segue ( le operazioni vanno eseguite dai tecnici individuati dal produttore del carrello e autorizzati ) : - Individuare il carico massimo trasportabile e la distanza desiderata. - Limitare la velocità massima a quella indicata in tabella 1 e verificare che lo spazio di frenata a pieno carico non sia inferiore a quello riportato ( se così fosse limitare la coppia frenante ). - Individuare l altezza massima per la quale la movimentazione del carico è sicura e posizionare un microinterruttore sul montante in corrispondenza della quota. - All attivazione del microinterruttore limitare la velocità a quella riportata in tabella 2 e eseguire la verifica dello spazio di frenata ( come fatto in precedenza ). Non sono consigliate limitazioni del brandeggio e modifiche strutturali sul carrello elevatore. Le prove statiche in pedana sono da considerarsi inadeguate allo scopo, si consiglia invece di effettuare gradualmente e in sicurezza prove dinamiche direttamente con il carico da movimentare, aumentando di volta in volta l altezza da terra fino a raggiungere quella desiderata. Anche in questo caso, se si perdesse stabilità, è sufficiente interrompere l azione frenante e proseguire nel moto ( per la percorrenza di curva i limiti sono normalmente ampi, in caso di instabilità occorre allargare la curva ). Se si sono rispettate le portate indicate l azione destabilizzante dovuta all oscillazione del carico ( che permane brevemente anche dopo aver interrotto la frenata e che incide al massimo per un 20% rispetto alla somma delle azioni ), non è sufficiente a ribaltare la macchina. 6 CONCLUSIONI Questa guida ha lo scopo di aiutare nella comprensione delle problematiche sull argomento chiunque fosse interessato all acquisto o all utilizzo di un attrezzatura COMTEC per la movimentazione di carichi sospesi. Per qualsiasi dubbio o chiarimento, per qualsiasi osservazione o critica a questo piccolo scritto, nel caso in cui rilevaste inesattezze o errori, non esitate a contattarci. E possibile riportare quanto scritto ovunque vogliate, a patto che non si effettuino modifiche e che si abbia la correttezza di non promuovere questo modesto lavoro come proprio. Si ricorda che l assistenza, per quanto riguarda i nostri prodotti e quanto esposto in questo scritto, è gratuita. Si prega di collaborare nel miglior modo possibile al fine di mantenere questo servizio di consulenza il meno oneroso e il più piacevole possibile 7 MODIFICHE RISPETTO ALLA VERSIONE PRECEDENTEMENTE PUBBLICATA ( 2012 ) - Aggiornati i paragrafi 2 e 3 secondo le ultime direttive note. - Modificato il paragrafo 4, è stata rimossa la guida ai calcoli di compatibilità in quanto attualmente la procedura è da effettuare completamente a nostro carico ( una consulenza in merito è comunque sempre possibile ). E stata introdotta una guida alla lettura delle tabelle che accompagnano i nostri prodotti e le nostre offerte. - Aggiunto un paragrafo di guida alla scelta del prodotto, alla formazione del personale e alla configurazione della macchina. 7
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