Valute. Mensile. dollaro. Nota mensile. come il prezzo proiezioni della. privati e PMI. Mario Romani Analista Finanziario.
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- Silvio Franceschi
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1 Mensile Valute La possibile pausaa nei rialzi Fed deprime il dollaro EUR BCE: gli annunci di gennaio dovrannoo concretizzarsi a marzo, pena la sfiducia dei d mercati. Nella scorsa riunione Draghi ha confermato che i tassi rimarranno sui livelli attuali, o inferiori, per un lungo periodo di tempo e che la BCEE potrebbe riconsiderare la propria impostazione di politica monetaria in marzo, lasciando aperta la portaa ad un ulteriore rafforzamento dello stimolo espansivo. L eventuale nuova azione della BCE potrebbe avvenire attraverso un insieme molto ampio di strumenti, che tuttavia non sono stati discussi nella riunione di d gennaio, rimandando a marzo per maggiori dettagli. In particolare, sull inflazione Draghi ha sottolineato s come il prezzo del petrolio sia sceso di circa c il 40% rispetto al livello inserito nelle n ultime proiezioni della BCE, preparate per la riunione di inizio dicembre. Le stime di breve per l EUR/USD restano a 1,05 a un mese e a 1,06 a 3 mesi.. Sul medio-lungo termine prevediamo p 1,,08 a 6 mesi e 1,13 a 12 mesi; a 24 mesi laa previsione per il cambio si conferma in area 1,20. USD Fed: i dubbi sui futuri rialzi dei tassi indeboliscono il dollaro. La riunione della Federal Reserve di gennaio si è conclusa con la decisione di mantenere i tassi invariati nel range 0,25-0,,50% dopo il rialzo di dicembre. I toni del comunicatoo riflettono le turbolenze registrate sui mercati finanziari nel corso delle ultime settimane: il ritmo dei prossimi rialzi sarà graduale e comunque dettato dai dati macroeconomici domestici, in particolare quelli relativi a mercato m del lavoro e inflazione. Nelle ultime settimane, visto l aggravarsi dello scenario globale ed e il ribasso costante dei listini azionari e delle quotazioni del petrolio, si sono accentuate le pressioni sul dollaro, in netto sia sull'euro sia sullo yen. L'indebolimento dell'outlook d economico mondiale potrebbe rallentare in modo considerevole il ciclo di rialzo con evidenti contraccolpi sul dollaro, che infatti consolidaa il proprio trend di. GBP BoE: tassi e acquisto titoli fermi, sterlina in consolidamento. Ancora una volta il Board della Bank of England (BoE) ha confermato una politica monetaria volta al raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%, in modo da sostenere la crescita e l'occupazione. Nel N meeting di febbraio i membri hanno votato all unanimità (9-0) perr mantenere il livello dei tassi allo 0,5% e l acquisto di titoli a 375 miliardi di sterline. La strada che prenderanno i tassi nei prossimi anni dipenderà dalle circostanze economiche. Il mercato resta dell idea che il primo rialzo dei tassi da parte della BoE sia ormai da collocarsi nellaa seconda parte del 2016, come anticipato in modo evidente dalla dinamica della sterlina che, sulla scia delle titubanze della BoE, è inn marginale contro le principali valute daa qualche mese. JPY BoJ: annunciato, a sorpresa, un taglio dei tassi sullee riserve in eccesso. La BoJ haa sorpreso i mercati a gennaio annunciando un taglio dei tassi sulle riserve in eccesso da +10pb a -10pb. Kuroda non ha nascosto come ulteriori riduzioni potranno esseree attuate see giudicate necessarie. Invariato invece il programma di acquisti, con l obiettivo di aumento annuale della base monetariaa di +80 trilioni di yen. L obiettivo perseguito dalla BoJ è quello di abbassare ulteriormente la curva dei rendimenti e favorire il dello yen, eccessivamente rivalutato a causa del suo ruolo di valuta rifugio. r La nuova svolta espansiva è giustificata dalla recente volatilità sui mercati, unita al calo del prezzo del petrolio, che mettono a rischio la ripresa della crescita giapponese gravata dal forte effetto deflativo in essere. Previsioni tassi di cambio Cambio Euro Valore 1M 3M 6M 12M 24M 2 EUR/USD EUR/GBP 1,1197 1,05 1,06 1,08 1,13 1,201 0,7677 0,76 0,75 0,73 0,73 0,750 EUR/JPY Altre valute 130, GBP/USD 1,4587 1,38 1,42 1,48 1,55 1,601 USD/JPY GBP/JPY 116, , Fonte: previsioni Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Principali valute esteree vs. euro I dati del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all Avvertenza Generale. G Nota mensile Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PMI Mario Romani Analista Finanziario Titoli di Stato Scadenza Rendimento % T-Note 10A 1,,85 Bund 10A 0,,29 Gilt 10A 1,,55 JGB 10A 0,,03 R Cambi EUR/USD 1,1197 USD/JPY 116,82 GBP/USD 1,4587 EUR/CHF 1,1145 EUR/SEK 9,42 EUR/NOK 9,52 EUR/DKK 7,4629 USD/CAD 1,3726 AUD/USD 0,7221 NZD/USD 0,6738 USD/ZAR 15,8752 EUR/JPY 130,81 EUR/GBP 0,7677 EUR/CAD 1,5370 EUR/AUD 1,5507 EUR/NZD 1,6618 EUR/ZAR 17,776 EUR/ISK 142,40 EUR/HUF 310,56 R
2 EUR: a marzo la BCE agirà per contrastare l euro e l assenza di inflazione BCE: gli annunci di gennaio dovranno concretizzarsi a marzo, pena la sfiducia dei mercati. La BCE ha lasciato i tassi invariati (ill refi resta allo 0,05%, il corridoio vede il tasso di rifinanziamento marginale a +0,3% e quello sui depositi a -0,3%) a gennaio, con una decisione ampiamente a attesa. Nell ultima riunione Draghi ha confermato che i tassi rimarranno sui livelli attuali, o inferiori, per un lungo periodo di tempo e che la BCE potrebbe riconsiderare la propria impostazione di politica monetaria in marzo, lasciando aperta la porta ad un ulteriore rafforzamento dello stimolo espansivo. Draghi ha sottolineato che la BCE ha il potere, la determinazione e la volontà di agire se necessario e che non ci sono limiti alla sua azione, pur sempre all interno del mandato. L eventuale nuova azione della BCE potrebbe avvenire attraverso un insieme molto ampio di strumenti, che tuttavia non sono stati discussi nella riunione di gennaio, rimandando a marzo per maggiori dettagli. Draghi ha riconosciuto come i rischi verso il basso, sia in termini di crescitaa che d inflazione, si siano accentuati. In particolare, sull inflazione Draghi ha sottolineato come il prezzo del petrolio sia s sceso di circa il 40% rispetto al livello inserito nelle ultime proiezioni dellaa BCE, preparate per la riunione di inizio dicembre. Inoltre il Presidente ha ribadito come l aumento della volatilitàà dei mercati registrato in questo inizio di 2016 possa tradursi un condizioni di credito meno favorevole, nonostante l azione di segno opposto messa in atto dalla BCE attraverso il QE. EUR/USD: da qui al 10 marzo, data dellaa prossima riunione BCE, sarà importante capire quanto sarà incisiva l azione promessa da Draghi, al fine di reintrodurre inflazione nell Eurozona e contrastare l inatteso rialzo dell euro, chee non agevola la ripresa economica. L euro ha ampliato il proprio apprezzamento sul ribasso del dollaro, salendo da 1,09 a oltre 1,,11 (livello abbandonato dal cambio in ottobre). Se laa BCE tradirà le attese, il rialzo del cambio potrebbe protrarsi anche verso 1,14-1,15. Le stime di breve per l EUR/USD restano a 1,,05 a un mesee e a 1,06 a 3 mesi. Sul medio-lungo termine prevediamo 1,08 a 6 mesi e 1,13 a 12 mesi; a 24 mesi la stima per il cambio si conferma in area 1,20. EUR/GBP: sul cambio pesa l attesa per la nuova azione espansiva della BCE, anticipata nel meeting di gennaio da Draghi ma rimandata, nell implementazione, a marzo. Di contro, i dubbi circa il varo del ciclo di rialzo dei tassi inglesi, che ormai vienee collocato addirittura nel 2 semestre del 2016, stanno consolidando la fase di debolezza della sterlina, originatasi proprio coi primi timori di un eccessivo rinvio degli aumenti.. Nel breve, il cambio EUR/GBP dovrebbe stazionare in area 0,75-0,76 da 0,70-0,73; nel medio-lungo termine dovrebbe portarsi in area 0,73 da 0,68-0,70, per poi toccare area 0,75 (da 0,,74) a 24 mesi. marginalmente la dinamica dell EUR/JPY. Di contro, la BoJ ha sorpreso i mercati a gennaio con l annuncio di un taglio dei tassi, portando la remunerazionee delle riserve in negativo allo scopo, fra gli altri, di contrastaree l eccessiva rivalutazione dello yen. Le stime di breve, a uno e tre mesi, si concentrano su 129 e 1333 (da 122 e 129); quelle di lungo restano in area Cambio EUR vs. USD, GBP e JPY (da gennaio 2008) Tasso base ufficiale BCE (10 anni) ) rendimento T-Note 10A e Bund 10A Differenziale EUR/JPY: le attese modifiche in senso espansivo del QE BCE sono rimandate a marzo, influenzando della solo Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 2
3 USD: la Fed rallenta il ciclo di rialzo dei tassi, il dollaro si deprezza ancora Fed: i dubbi sui futuri rialzi dei tassi indeboliscono il dollaro. La riunione della Federal Reservee di gennaio si s è conclusa con la decisione di mantenere i tassi invariati nel range 0,25-0,50% dopo il rialzo di dicembre, il primo dall I toni del comunicato riflettono le turbolenze registrate sui mercati finanziari nel corso delle ultime settimane, anche a se la forward guidance complessiva non cambia: il ritmo dei prossimi rialzi sarà graduale e comunque dettato dai dati macroeconomici domestici, in particolare quelli relativi a mercato del lavoro e inflazione. Il giudizio della Fed sullo stato dell economia interna è sostanzialmente immutato: l istituto riconosce il rallentamento dell economia nell ultima parte del 2015, ma non appare preoccupato sull evoluzione dello scenario domestico, sospendendo il giudizio sulla crescita. Nelle ultime settimane, visto l aggravarsi dello scenario globale ed il ribasso costante dei listini azionari e delle quotazioni del petrolio, si sono accentuate le pressioni sul dollaro, in netto sia sull'euro sia sullo yen. Il Board dellaa Fed segnala che terrà conto del peggioramentoo delle condizioni di mercato, sommato all'indebolimento dell'outlook economico mondiale, scenario che potrebbe rallentare in modo considerevole il ciclo di rialzo, con evidenti contraccolpi sul dollaro (che infatti consolida il suo trend di deprezzament o). EUR/USD: l euro ha ampliato il proprio apprezzamento sul ribasso del dollaro, salendo da 1,09 a oltre 1,11 (livello abbandonato dal cambio in ottobre) infrangendo il range 1,,07-1,10 di EUR/USD in auge dal mese di dicembre dello scorso anno. Da qui al 10 marzo, data dellaa prossima riunione BCE, sarà fondamentale monitorare i dati USA: se resteranno incerti, ponendoo ulteriori dubbi sull azione restrittiva dellaa Fed, il rialzo del cambio potrebbe protrarsi anche verso 1,14-1,15. Le stime di breve per l EUR/USD restano a 1,05 a un mese e a 1,,06 a 3 mesi. Sul medio-lungo termine prevediamo 1,08 a 6 mesi e 1,13 a 12 mesi; a 24 mesi la stima per il cambio si conferma in area 1,20. GBP/USD: nonostante la recente fase di debolezza del dollaro, dettata dalle incertezze anche sul proseguo del ciclo di rialzi della Fed, la sterlina consolida le proprie posizioni rispetto alla divisa USA. Gli operatori, ormai certi del rinvio alla seconda parte del 2016 di ogni decisione circa il rialzo dei tassi da parte della BoE, confermano una certa titubanza nel prendere posizione a favore della sterlina. La BoE resta attendista, come si evince dall ultimo meeting, alla lucee della debolezza dell economia e della distanza dall obiettivo di inflazione. Nel breve, le stime per il GBP/USD stazionano nel range 1,38-1,42 (da 1,43-1,52) e, nel medio-lungo, a 1,48-1,55 (da 1,58-1,60), per poi salire a 1,60 (da 1,62) a 24 mesi. USD/JPY: l inizio anno di forte volatilità sulle piazze finanziarie ha generato la sensibile rivalutazione dello yen spingendo il governatore Kuroda ad agire dopo i precedenti annunci di disponibilità a stimoli più consistenti, volti a favorire la ripresa dell'inflazione. Alla luce delle nuove mosse della BoJ (taglio dei Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche tassi in negativo), lo scenario di strutturale della valuta nipponica contro dollaro appare ancora più valido, specie dopo il rialzo della Fed di dicembre (che consolida la divergenza di politica monetariaa fra le due Banche centrali). Nel breve, stimiamo il cambio in area (da ) ; il range di medio termine è (confermato), mentre l area di lungo resta 120. Cambio USD vs. EUR, GBP e JPY (da gennaio 2008) Tasso base ufficiale Fed (10 anni) ) rendimento T-Note 10A e Bund 10 Differenziale 3
4 Differenziale rendimento Gilt 10AA vs. T-Note 10A e Bund 10 A GBP: la BoE procrastina il cambio di politica monetaria, la sterlina consolida BoE: tassi e acquisto titoli fermi, sterlina in consolidamento. Ancora una volta il Board della BoE ha confermato una politica monetaria volta al raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%, in modo da sostenere la crescita e l'occupazione. Nel meeting di febbraio i membri hanno votatoo all unanimitàà (9-0) per mantenere il livello dei tassi allo 0,5% e l acquisto di titoli a 375 miliardi di sterline. Tutti i membri hanno convenutoo che, data la probabile persistenza delle turbolenze che pesano sull'economia, quando la BoE varerà il proprio ciclo di rialzo l implementazione sarà solo graduale e il livello finale dei tassi sarà probabilmente inferiore rispetto ai cicli di aumenti visti in precedenza. La strada che prenderanno i tassi nei prossimi anni dipenderà dalle circostanze economiche.. Il mercato resta dell idea che il primo rialzo da parte della Bank of England sia ormai da collocarsi nella seconda partee del 2016 come anticipato in modo evidente dalla dinamicaa della sterlinaa che, sulla scia delle titubanze della Banca centrale, è in marginale contro le principali valute da qualche mese. Il prossimo meeting BoE è in calendario il 17 marzo. EUR/GBP: i dubbi circa il varo del ciclo di rialzo r dei tassii BoE, che ormai vienee collocato addirittura nel 2 semestre del 2016, consolidano la fase di debolezza della sterlina, originatasi coi primi timori di un rinvio eccessivo del rialzo, complici l assenza di inflazione e la debolezza dell economia. Sul cambio EUR/GBP pesa anche l attesaa per la nuova azione espansiva della BCE, anticipata nel meeting di gennaio da Draghi ma rimandata, nell implementazione, a marzo. Nel breve, il cambio EUR/GBP dovrebbe stazionare in area 0,75-0,76 da 0,,70-0,73; nel medio-lungo termine dovrebbe rimanere inn area 0,,73 da 0,68-0,70, per poi toccare area 0,75 (da 0,74) a 24 mesi. GBP/USD: gli operatori, ormai certi del rinvio alla seconda parte del 2016 di ogni decisione circa il rialzo dei tassi da partee della BoE, confermano una certa titubanza nel prendere posizione a favore della sterlina. La BoE resta attendista, come traspare dall ultimo meeting ed alla luce della debolezza dell economia e della distanza dall obiettivo di inflazione. La L sterlina consolida il proprio sulla base di questo quadro, ormai sempre più concreto, nonostante la recente fase di debolezza del dollaro, dettata dalle incertezze sul proseguo del ciclo di rialzi della Fed. Nel breve, le stime per il GBP/USD stazionano nel range 1,38-1,42 (da 1,43-1,52) e, nel medio-lungo, a 1,48-1,,55 (da 1,58-1,60), per poi portarsi a 1,,60 (da 1,62) a 24 mesi. GBP/JPY: confermata la divergenza fra le politiche monetarie delle due Banche centrali. La BoE resta attendista, nonostante il rialzo tassi Fed, e procrastina il proprio ciclo di rialzo tassi. La BoJ si è mossa nuovamente, in senso espansivo a gennaio, per contrastare l inatteso rialzo dello yen nel suo ruolo di asset difensivo e visto il persistere di un gap col target di inflazione in assenza di nuovi stimoli. Le stime per il cambio c consolidano in area 180 a 1 e 3 mesi, nel medio passano a 185 e nel lungo a 190 e poi 195. Cambio GBP vs. EUR, USD, e JPY (da gennaio 2008) base ufficiale BoE (10 anni) ) Tasso Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 4
5 Differenziale rendimento JGB 10AA vs. T-Note 10A e Bund 10A JPY: la BoJ risponde all apprezzamento dello yen, tassi in negativo BoJ: annunciato, a sorpresa, un taglio dei tassi sulle riserve in eccesso. La Banca del Giappone (BoJ), ha sorpreso s i mercati a gennaio annunciando un taglio dei tassi sulle riserve in eccesso da +10pb a -10pb. Kuroda non ha nascosto come ulteriori riduzioni potranno essere attuate se giudicate necessarie. Invariato invecee il programma di acquisti,, con l obiettivo di aumento annuale della base monetaria di +80 trilioni di yen. L obiettivo perseguito dallaa BoJ è quello di abbassare ulteriormente la curva dei rendimenti, sia sul tratto breve sia sul resto dellee scadenze, con una combinazione di tassi negativi e acquisti di titoli: questa azione dovrebbe favorire il dello yen, eccessivamente rivalutato a causa del suo ruolo dii valuta rifugio. La Banca centrale ha specificato che i tassi potranno essere tagliati ulteriormente e che la politica attuale verrà mantenuta fino a quando non sarà raggiunto l obiettivo di inflazione al 2% %. La nuova svolta espansiva è giustificata dalla recente volatilità sui mercati globali, unita al calo del prezzo del petrolio (e delle altre materie prime) che mettono a rischio la ripresa della crescita giapponese, gravata dal forte effetto deflativo in essere. Il prossimo meeting sarà il 15 marzo. EUR/JPY: la BoJ ha sorpreso i mercati a gennaio annunciando un taglio dei tassi sulle riserve in eccesso, portando la remunerazione delle stesse in negativo con lo scopo, fra gli altri, di contrastare l eccessiva rivalutazione dello yen. Le turbolenze di inizio anno non hanno fatto altro a che accentuare il percorso di rivalutazione nei confronti dell euro, andando in netto contrasto con i desiderata di BoJ e Governo giapponese. Dal lato europeo, le attese modifiche in senso espansivo del QE della BCE sono rimandate a marzo influenzando solo marginalmente la dinamica dell EUR/JPY. Le L stime di breve, a uno e tre mesi, si concentrano su 129 e 133 (da 122 e 129); quelle di lungo restano in areaa USD/JPY: le turbolenze sui mercati che hanno generato laa forte rivalutazione dello yen hanno spinto il governatore Kuroda ad agire dopo che già il mese scorso aveva anticipato la propria disponibilità a stimoli più consistenti volti a favorire l'inflazione. Alla luce dellee nuove mosse della BoJ, lo scenario di strutturale della valuta nipponica, contro dollaro appare ancor più valido, specie dopo il rialzo della Fed di dicembre, confermando il divario di politica monetaria fra le due Banche centrali. Nel breve, stimiamo il cambio inn area (da ); il range di medio termine è (confermato), mentre l area di lungo resta 120. GBP/JPY: si amplia la divergenza fra le politiche monetarie di BoE e BoJ dopo che la Banca del Giappone si è mossa nuovamente a gennaio in senso espansivo, per contrastare l inatteso rialzo dello yen nel suo ruolo di asset difensivo e visto il persistere del gap col targett di inflazione, in assenza di nuovi stimoli. Ancora una volta la BoE resta prudente, nonostante il rialzo tassi Fed, su quando varare il proprio ciclo di aumenti. Le stime per il cambioo consolidano in area 180 a 1 e 3 mesi, nel medio passano a 185 e nel lungoo a 190 e poi 195. Cambio JPY vs. EUR, USD e GBP (da gennaio 2008) base ufficiale BoJ (10 anni) ) Tasso Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 5
6 Legenda Benchmark Parametro di riferimento Bilancia commerciale Differenza fra esportazioni ed importazioni di merci (quindi non le attività finanziarie) Bilancia dei pagamenti Differenza fra esportazioni ed importazioni di tutte le transazioni internazionali (anche le attività finanziarie) Bilancia delle partite correnti Registra tutte le transazioni che hanno ad oggetto attività non finanziarie, ossia scambi di merci (bilancia commerciale), prestazioni di servizi, trasferimenti di redditi (da capitale e da lavoro) e trasferimenti unilaterali (pubblici e privati) Bridge loans Prestiti a breve termine concessi in attesa che il prenditore ottenga un finanziamento alternativo (ad esempio un emissione di obbligazioni) Debito pubblico Consistenza delle passività (titoli emessi, debiti interni ed esteri) del settore pubblico (ovvero la somma algebrica di tutti i deficit passati) Debito estero Emissioni di titoli in valuta Default Insolvenza Disavanzo (o fabbisogno) pubblico Indebitamento netto, corrisponde alla differenza fra le entrate e le spese totali delle amministrazioni pubbliche Disavanzo (o fabbisogno o saldo) Deficit al netto degli interessi sul debito primario Disoccupazione (tasso di ) Rapporto tra numero delle persone in cerca di occupazione e totale forza lavoro Downgrade Peggioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Euribor Tasso interbancario lettera area euro Euromercato Mercato dei titoli emessi da non residenti in valuta diversa da quella dei paesi in cui avviene il collocamento (eurobbligazioni) Global bond Titolo obbligazionario emesso simultaneamente sull Euromercato e sul mercato interno del paese nella cui valuta il titolo è denominato Hedge funds Fondi comuni speculativi Investitori istituzionali Comprendono: assicurazioni, fondi pensione, OICVM e gestioni di patrimoni mobiliari Junk bond Titoli obbligazionari high yield (speculativi) con rating BB o inferiore Leverage Debiti netti/mezzi propri Moneta Gli aggregati monetari dell area dell euro comprendono: M1 (circolante e depositi in c/c); M2 (M1+depositi con durata fino a 2 anni); M3 (M2+p/c+quote di fondi comuni monetari + obbligazioni con scadenza originaria fino a 2 anni) Over The Counter (OTC) Mercato non soggetto al controllo di un apposita autorità che lo regolamenti Paesi emergenti Paesi in via di sviluppo (PVS), paesi dell Europa centrale e orientale, Paesi dell ex URSS, Economie di recente industrializzazione asiatiche, Israele Placement (private) Collocamento (privato) Prodotto interno lordo (PIL) Valore dei beni e dei servizi finali (cioè non utilizzati nei processi produttivi) prodotti nel territorio nazionale Produzione industriale Volume di ciò che viene prodotto dall industria, da miniere e dal settore pubblico di un paese Profit warning Annuncio di revisione di stime al ribasso Saldo partite correnti Differenza tra le transazioni di natura corrente fra residenti e non residenti Saldo in conto capitale Differenza tra le transazioni di natura finanziaria fra residenti e non residenti Upgrade Miglioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 6
7 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d Italia e Consob per lo svolgimento dell attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza mensile. Il precedente report è stato distribuito in data Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia, e verrà messo a disposizione della rete di Intesa Sanpaolo attraverso la intranet aziendale e potrà essere consegnato ai clienti interessati. Il presente documento sarà disponibile per i clienti di Banca IMI nella sezione Market Hub del sito internet di Banca IMI ( Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 7
8 Note Metodologiche Il presente documento è stato preparato sulla base della seguente metodologia. Tassi, Dati Macroeconomici e Livelli tecnici I commenti sui differenziali di tassi e dati macroeconomici vengono elaborati sulla base di notizie e dati macroeconomici e di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni macroeconomiche e sui tassi d interesse sono realizzate dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. Le previsioni sono ottenute mediante l analisi delle serie storico-statistiche rese disponibili dai maggiori data provider ed elaborate sulla base anche dei dati di consensus tenendo conto delle opportune correlazioni fra le stesse. I commenti sui livelli tecnici si basano sulle notizie e i dati di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni sui livelli tecnici di interesse sono realizzate dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli tecnici dedicati. Le previsioni sono ottenute mediante l analisi delle serie storico-statistiche rese disponibili dai maggiori data provider ed elaborate sulla base anche dei dati di consensus tenendo conto delle opportune correlazioni fra le stesse. Vi è inoltre un importante approfondimento di tipo grafico per individuare il price momentum migliore per entrare sul mercato delle valute e suggerire come prendere posizione sul cambio. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n del e successive modificazioni ed integrazioni, Intesa Sanpaolo ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento Policy per studi e ricerche e all estratto del Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo ( Certificazione dell analista L analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo è riportato nella prima pagina del documento, dichiara che: (a) le opinioni espresse nel documento riflettono accuratamente l opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse; (c) l analista citato nel documento è socio AIAF. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Team Nucleo Editoriale Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche 8
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