La BCE taglia i tassi e non esclude altre manovre espansive
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- Pietro Lamberti
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1 La BCE taglia i tassi e non esclude altre manovre espansive EUR: BCE, allo studio misure a sostegno del credito. La BCE non solo ha tagliato il tasso di riferimento di 25pb ma ha anche preso ulteriori misure per assicurare un ampia liquidità e favorire il credito. Nonostante non siano state definite concretamente, Draghi ha voluto segnalare per il momento la volontà di agire nei prossimi mesi, dopo una serie di consultazioni. L inefficacia del meccanismo di trasmissione della politica monetaria è sicuramente diventata uno dei nodi critici della Banca Centrale. Questo quadro di attesa, benché fiduciosa, rischia di consolidare la volatilità dell euro, che oscillerà ampiamente intorno agli attuali valori contro dollaro, e in generale contro le principali valute di riferimento. USD: la Fed conferma di essere attenta alla situazione in essere. La Fed ha annunciato esplicitamente di essere pronta ad aumentare o a ridurre il ritmo di acquisto dei titoli, nel proprio programma, in modo da mantenere un livello appropriato di espansione monetaria a seconda di come si evolveranno mercato del lavoro e inflazione. Se nel breve questo potrà avere un effetto contrastato sul dollaro, se non addirittura negativo, l effetto di medio termine potrebbe essere moderatamente positivo, sulla scia dell'interpretazione che sia la Fed a farsi carico dei problemi dell asfittica economia statunitense. Può infatti essere anche una strategia per rassicurare i mercati sul fatto che la Fed sia costantemente presente e pronta a intervenire nel modo più appropriato a quale che sia l evolversi della situazione. GBP: BoE, tassi e programma invariati. La Banca d'inghilterra ancora una volta resta attendista e lascia invariato il costo del denaro allo 0,5% (livello fermo dal marzo 2009), come previsto dagli operatori; inalterato anche il programma di acquisto titoli APF (Asset Purchase Facility), il cui obiettivo APT (Asset Purchase Target) resta confermato a 375 miliardi di sterline. Sterlina strettamente legata alle scelte della BoE dopo che Fitch ha declassato il Regno Unito, da AAA ad AA+ ma ha rivisto l Outlook da Negativo a Stabile, a causa della debolezza del quadro economico e fiscale. Salvo sorprese negative dal lato macroeconomico, che possano costringere a ulteriori interventi la BoE, la sterlina dovrebbe consolidare contro dollaro e contro euro, almeno nel breve-medio periodo. JPY: la BoJ conferma il ventaglio di misure espansive. Si è conclusa con una conferma votata all'unanimità l'ultima riunione dell'istituto centrale nipponico, che resta impegnato ad allargare la base monetaria al ritmo annuo di miliardi di yen. La Banca centrale punta al raggiungimento di un obiettivo di inflazione pari al 2% in un orizzonte di 2 anni. Sempre debole lo yen e immutato il target a quota 100 contro dollaro. Il sostanziale placet del G20 alla politica ultra-espansiva della BoJ, volta a reflazionare il sistema, rafforza questo obiettivo di breve termine. Previsioni tassi di cambio Cambio Valore 1M 3M 6M 12M 24M Euro EUR/USD 1,3171 1,28 1,26 1,30 1,28 1,27 EUR/GBP 0,8465 0,84 0,82 0,81 0,78 0,77 EUR/JPY 130, Altre valute GBP/USD 1,5560 1,52 1,55 1,60 1,64 1,65 USD/JPY 98, GBP/JPY 153, Fonte: previsioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Principali valute estere vs. euro I dati del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato dell Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all Avvertenza Generale EUR/USD EUR/GBP EUR/JPY 50 EUR/CHF EUR/YUAN Dec-07 Aug-10 Apr maggio 2013 Nota mensile Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PMI Mario Romani Analista Finanziario Titoli di Stato Scadenza Rendimento % T-Note 10A 1,80 Bund 10A 1,25 Gilt 10A 1,77 JGB 10A 0,60 Cambi EUR/USD 1,3171 USD/JPY 98,88 GBP/USD 1,5560 EUR/CHF 1,2305 EUR/SEK 8,55 EUR/NOK 7,57 EUR/DKK 7,4541 USD/CAD 1,0025 AUD/USD 1,0184 NZD/USD 0,8394 USD/ZAR 9,0038 EUR/JPY 130,23 EUR/GBP 0,8465 EUR/CAD 1,3204 EUR/AUD 1,2933 EUR/NZD 1,5692 EUR/ZAR 11,8588 EUR/ISK 154,68 EUR/HUF 293,13
2 10 maggio 2013 EUR: Draghi lasciaa intendere ulteriori manovre espansive qualora necessari io BCE: allo studio misure a sostegno del credito. La BCEE non solo ha tagliato il tasso di riferimento di 25pb ma ha anche preso ulteriori misure per assicurare un ampia liquidità e favorire il credito. Quanto alla liquidità, la riduzionee del corridoio dei tassi (il tasso di rifinanziamento marginale è stato ridotto di 50pb, da 1,5% a 1% %) contribuirà a mantenere basso il tasso Eonia anche dopo i rimborsi dei fondi concessi con le aste a lungo termine; inoltre, la BCE proseguirà l assegnazione dei fondi pronti contro termine a tasso fisso con modalità a rubinetto (allocazione illimitata) almeno fino all 8 luglio Draghi non ha escluso neppure un taglio al a tasso sui depositi, che diventerebbe negativo, sottolineando tuttavia come un tasso negativo potrebbe comportare anche conseguenze indesiderabili, a cui comunque la BCE è tecnicamente pronta a far fronte. Nonostante le misure future non siano state ancora definite concretamente, Draghi ha voluto segnalaree per il momento la volontà di agire nei prossimi mesi, dopo una serie di consultazioni. L inefficacia del meccanismo di trasmissione della politica monetaria è sicuramente diventata uno deii nodi critici della Banca Centrale. Questo quadro di attesa, benché fiduciosa, rischia di consolidare la volatilità dell euro,, che oscillerà ampiamente intorno agli attuali valori contro dollaro, e in generale contro le principali valute di riferimento. EUR/USD: Euro volatile nonostante il taglio dei tassi BCE per assicurare un ampia liquidità e favorire il credito. La valuta unica rischia di consolidare la propria volatilità v oscillando mpiamente intorno agli attuali valori contro dollaro. Di contro, la Fed ha annunciato esplicitamentee di essere pronta a intervenire modificando il ritmo di acquisto dei titoli. Resta l'idea che i margini di rialzo dell'euro non siano molto ampi, dato che i dati macroeconomici europei, e limitatamente anche quelli tedeschi, si sono rivelati molto meno brillanti, confermando i margini di futura manovra per la BCE. Si abbassa l area di stima dell euro/dollaro per la seconda parte del 2013 a 1,26-1,30. Nel lungo periodo resta probabile un riequilibrio sottoo area 1,30 (range 1,27-1,28). EUR/GBP: Le dichiarazioni di Draghi, che preludono a un ulteriore espansione dellee misure BCE nei futuri meeting dell istituto, minano il movimento di rialzo del cambio, sceso ormai stabilmente nell intervallo 0,84-0,86, consolidando anche dopo la decisione della BoE di restare attendista. La sterlina dovrebbe stazionare in area 0,82-0,84 nel breve periodo. Nel medio-lungo termine restano confermate le attese di un cambio che consolidi nell intervallo 0,77-0,78. EUR/JPY: Le parole di Draghi consentono inizialmente al cambio euro/yen di restare in area per poi, sullaa scia di un recupero della valuta unica, accelerare in area 130 dopo l indebolimentoo dello yen delle ultimissime sedute, fruttoo della ritrovata propensione al rischio degli investitori, che tornano Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche sulle valute speculative a più altoo rendimento,, abbandonando le divise rifugio. Il rialzo del cambio beneficia, come evidente, della politica accomodante della BoJ, ad opera del neo- 120, con le stime di breve nell intervallo e quelle di governatore Kuroda. Nel breve il livello da non violare resta lungo oltre il livelloo di 130 (rangee ). Cambio EUR vs. USD, GBP e JPY (da gennaio 2008) base ufficiale BCE (6 Tasso anni) rendimento T-Note 10A e Bund 10A Differenziale 2
3 10 maggio 2013 La Fed conferma di essere attenta alla situazione in essere. La Fed ha annunciato esplicitamente di essere pronta ad aumentare o a ridurre il ritmo di acquisto dei titoli, nel proprio programma, in modo da mantenere un livello appropriato di espansione monetaria a seconda di come si evolverannoo mercato del lavoro e inflazione. Se nel breve questo potràà avere un effetto contrastato sul dollaro, se non addirittura negativo, l effetto di medio termine potrebbe essere moderatamente positivo,, sulla scia dell'interpretazione che sia la Fed a farsi carico dei problemi dell asfittica economia statunitense. Può infatti essere anche una strategia per rassicurare i mercati sul fatto che la Fed sia costantemente presente e pronta a intervenire nel modo più appropriato a quale che sia l evolversi della situazione. Con la prossima riunione in agenda il 19 giugno, la Fed avrà due mesi di informazioni ulteriori sul mercato del lavoro e sulla dinamica dei prezzi. Col comunicato del 1 maggio appare evidente come in caso di peggioramento dei dati di crescitaa (o di restrizione fiscale) e occupazionali, oppure di contrazione eccessiva dell inflazione, la Fed potrebbe consideraree un aumento del programma di acquisto di titoli. E infatti in discussione il budget 2014, insieme a eventuali modifiche dei tagli automatici, ma in caso di stabilizzazione del quadro macro e rientro della debolezza, la Fed potrebbe comunque attendere ancora qualche mese prima di consideraree la riduzione degli acquisti. EUR/USD: Il cambio euro/dollaro rischia di consolidare la propria volatilità oscillando ampiamente intorno agli attuali valori. La Fed ha annunciato di essere pronta, se necessario, ad aumentare il ritmo di acquisto dei titoli. Se S nel breve questo potrebbe avere un effetto contrastato sul dollaro, nel medio potrebbe esseree moderatamente positivo, rafforzando l idea di una Fed in prima linea nel favorire la ripresaa economica USA. Si abbassa l area di stima dell euro/dollaro per la seconda parte del 2013 a 1,26-1,30. Nel lungo periodo resta probabile un riequilibrio sottoo area 1,30 (range 1,27-1,28). GBP/USD: Il recupero della sterlina in area 1,56 si è concretizzato anche grazie all esito della riunione BoE, che ha visto nuovamente la conferma di tassi e programma di acquisto titoli. Di contro, l allentamento della tensione sul dollaro (preferito in precedenza nelle scelte s difensive di investimento), inteso come valuta rifugio, ha favorito il rialzo del cable a ridosso di 1, 56, favorito anche a da unaa Fed ancora espansiva e attenta a non far mancare il sostegno al ciclo economico, con riflessi di debolezza sul biglietto verde. Il cambio GBP/USD è atteso nel range 1,52-1,55 nel breve, mentre nel medio-lungo termine ribadiamo l alta probabilità di un ritorno a 1,64-1,65. USD/JPY: Dopo che yen e dollaro hanno svolto appieno il proprio ruolo di valute rifugio nelle scorse settimanee di forte turbolenza sui mercati, le rassicurazioni delle Banche centrali Fed e BCEE e, in particolare, l approccio ultra-espansivo della BoJ spingono il Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche USD: i maggiori occupati negli USA e la Fed a sostegno rafforzano la valutaa cambio verso areaa 100, come target naturale di breve. Il sostanziale placet del d G20 alle mosse BoJ, voltee a reflazionaree il sistema, rafforzano questo obiettivo di breve termine. Nel breve, infatti, stimiamo il cambio c in areaa dal precedente 95-96; l intervallo di medio termine diventa da e la previsione nel lungoo periodo 104. Cambio USD vs. EUR, GBP e JPY (da gennaio 2008) base ufficiale Fed (6 Tasso anni) rendimento T-Note 10A e Bund 10A Differenziale 3
4 10 maggio 2013 rendimento Gilt 10AA vs. T-Note 10A e Bund 10 A Differenziale GBP: la BoE resta ancora attendist ta influenzando marginal lmente la valuta BoE: tassi e programma invariati. La Banca d'inghilterra ancora una volta resta attendista e lascia invariato il costo del denaro allo 0,5% (livello fermo dal marzo 2009), come c previsto dagli operatori; inalterato anche il programma di acquisto titoli APF (Asset Purchase Facility), il cui obiettivo APT (Asset Purchase Target) resta confermato a 375 miliardi di sterline; l ultimo incremento di 50 miliardi è ormai datato luglio I prossimi appuntamenti della BoE sono, prima, la pubblicazione dell Inflation Report il 15 maggio, importante per capire la dinamica dei prezzi interna e le intenzioni future dell istituto centrale. Successivamente, il 22 maggio, verranno pubblicati i verbali del meeting di ieri, ultimamente anch essi di un certo interesse per vedere quali siano le spaccature interne al Board circa l ampliamento o meno del programmaa di acquisto titoli. Sterlina e quadro macro. Sterlina strettamente legataa alle scelte della BoE. Dopo che Fitch ha declassato il Regno Unito, da AAA ad AA+ ma ha rivisto l Outlook da Negativo a Stabile, a causa della debolezza del quadro economico e fiscale, si sono susseguiti diversi dati positivi, dal PIL del 1 trimestre, che ha mostrato una ripresa della crescita contro attese di debolezza, al PMI Manifatturiero di aprile, salito più delle attese di consenso. Salvo sorprese negative dal lato macroeconomic co, che possano costringere a ulteriori interventi la BoE, la sterlina dovrebbe consolidare contro dollaro e contro euro, almeno nel breve-medio periodo. EUR/GBP: Minimi i mutamenti di quadro sulla sterlina, complici le parole di Draghi nella conferenza stampa post-bce, piuttosto accomodanti e volte ad aprire a ulteriori tagli dei tassi e/ /o misure espansive addizionali. Il cambio EUR/GBP consolida nell intervallo 0,84-0,86 dimostrando un certo accumulo dopo la decisione BoE e in seguito al taglio dei tassi BCE. La sterlina dovrebbe stazionare in area 0,82-0,84 nel breve periodo. Nel medio-lungo termine restano confermatee le attese di un cambio che consolidi nell intervallo 0,77-0,78. GBP/USD: L allentamento della tensione sul dollaro (preferito in precedenza nelle scelte degli investitori difensivi), inteso come valuta rifugio, ha favorito il rialzo del cable a ridosso di 1,56, dopo che era sceso fino sottoo area 1,50, complice l avversione all rischio sul mercato. Il recupero della sterlina in area 1,56 si è concretizzato anche grazie all esito della riunione della BoE, che ha visto nuovamente la conferma di tassi e programma di acquisto titoli. Il cambio GBP/ /USD è atteso nel breve nel range 1,,52-1,55, mentre nel medio-lungo termine ribadiamo l alta probabilità di un ritorno a 1,64-1,65. GBP/JPY: L effetto sul cambio della debolezza dello yen è amplificato anche dall attendismo della BoE, che consente alla sterlina di consolidare e spinge il cambio con loo yen stabilmente oltre 150. Permane infatti uno scenario comune fra Giappone e Gran Bretagna legato all espansione monetaria dei propri istituti centrali, volti a supportare il ciclo favorendo l uscita dalla crisi dei rispettivi sistemi economici. La BoJ resta impegnata ad allargare la base monetaria al fine di combattere la deflazione con l effetto di originare un evidente svalutazione competitiva dello yen. Le stime di breve cambiano, il nuovo livello a 1 e 3 mesi m diventa 150, mentre nel medio-lungo periodo il range è , che si sposa con lo strutturale indebolimento dello yen. Cambio GBP vs. EUR, USD, e JPY (da gennaio 2008) base ufficiale BoE (6 Tasso anni) Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 4
5 10 maggio 2013 Cambio JPY vs. EUR, USD e GBP (da gennaio 2008) base ufficiale BoJ (6 anni) Tasso rendimento JGB 10AA vs. T-Note 10A e Bund 10A Differenziale JPY: placet del G20 alla politica espansiva della BoJ, lo yen può svalutarsi La BoJ conferma il ventaglio di misure espansive. Si è conclusa con una conferma votata all'unanimitàà l'ultima riunione dell'istituto centrale nipponico, che resta impegnatoo ad allargare la base monetariaa al ritmo annuo di miliardi di yen. La Banca centrale punta al raggiungimento di un obiettivo di inflazione pari al 2% in un orizzonte di 2 anni. La deflazione a marzo diventa più marcata: infatti, il CPI cala di -0,9% a/a, dopo -0,7% a/a di febbraio. Le previsioni perr il PIL sono di una crescita del 2,9% nell anno fiscale 2013 (contro previsioni di 2,3% fatte a gennaio), dell 1,4% per il 2014, e dell 1,6% per il Nello scenario della BoJ, la crescita accelererà nella seconda parte del EUR/JPY: Reazione forte del cambio EUR/JPY, che sale inn area 130 (sulla scia degli esiti della riunione della BoJ, ma anche di Fed e BCE). Le rassicurazioni delle Banche centrali consentono un diffuso ottimismo sui mercati, che riduce l avversione al rischio e il conseguente appeal dello yen come valuta difensiva. Questi fattori, sommati alle politiche espansive della BoJ volte a contrastare la deflazione e a supportare il ciclo economico, spingono il cambio al rialzo. Nel breve il livello da non violare resta 120, con le stime di breve nell intervallo e quelle di lungo oltre il livello di 130 (range ). USD/JPY: Sempre debole lo yen e immutato il target a quota 100 contro dollaro. Il sostanziale placet del G20 alla politica ultra-espansiva della BoJ, volta a reflazionaree il sistema, rafforza questo obiettivoo di breve termine. L'istituto centrale nipponico resta impegnato ad allargare la base monetaria al ritmo annuo di miliardi di yen e punta al raggiungimento di un obiettivo di inflazione pari al 2% in un orizzonte di 2 anni. Nel breve, stimiamo il cambio in area dal precedente 95-96, l intervallo di medio termine diventa da e la previsione nel lungo periodo 104. GBP/JPY: Permane il quadro comune fra Giappone e Gran Bretagna legato all espansione monetariaa dei propri istituti centrali volti a supportare il ciclo favorendo l uscita dallaa crisi dei rispettivi sistemi economici. La BoJ resta impegnata ad allargare la base monetaria al fine di combattere la deflazione, manovra approvata a livello internazionale che provoca, come effetto derivato, una svalutazione competitiva dello yen. L effetto sul cambio della debolezza dello yen è amplificato anche dall attendismo della BoE, che consente alla sterlina di consolidare e spinge il cambio con lo yen stabilmente oltre 150. Le stime di breve cambiano: il nuovo livello a 1 e 3 mesi diventa 150, mentre nel medio-lungo periodo il range è , che si sposa con lo strutturale indebolimento dello yen. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 5
6 10 maggio 2013 Legenda Benchmark Parametro di riferimento Bilancia commerciale Differenza fra esportazioni ed importazioni di merci (quindi non le attività finanziarie) Bilancia dei pagamenti Differenza fra esportazioni ed importazioni di tutte le transazioni internazionali (anche le attività finanziarie) Bilancia delle partite correnti Registra tutte le transazioni che hanno ad oggetto attività non finanziarie, ossia scambi di merci (bilancia commerciale), prestazioni di servizi, trasferimenti di redditi (da capitale e da lavoro) e trasferimenti unilaterali (pubblici e privati) Bridge loans Prestiti a breve termine concessi in attesa che il prenditore ottenga un finanziamento alternativo (ad esempio un emissione di obbligazioni) Debito pubblico Consistenza delle passività (titoli emessi, debiti interni ed esteri) del settore pubblico (ovvero la somma algebrica di tutti i deficit passati) Debito estero Emissioni di titoli in valuta Default Insolvenza Disavanzo (o fabbisogno) pubblico Indebitamento netto, corrisponde alla differenza fra le entrate e le spese totali delle amministrazioni pubbliche Disavanzo (o fabbisogno o saldo) Deficit al netto degli interessi sul debito primario Disoccupazione (tasso di ) Rapporto tra numero delle persone in cerca di occupazione e totale forza lavoro Downgrade Peggioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Euribor Tasso interbancario lettera area euro Euromercato Mercato dei titoli emessi da non residenti in valuta diversa da quella dei paesi in cui avviene il collocamento (eurobbligazioni) Global bond Titolo obbligazionario emesso simultaneamente sull Euromercato e sul mercato interno del paese nella cui valuta il titolo è denominato Hedge funds Fondi comuni speculativi Investitori istituzionali Comprendono: assicurazioni, fondi pensione, OICVM e gestioni di patrimoni mobiliari Junk bond Titoli obbligazionari high yield (speculativi) con rating BB o inferiore Leverage Debiti netti/mezzi propri Moneta Gli aggregati monetari dell area dell euro comprendono: M1 (circolante e depositi in c/c); M2 (M1+depositi con durata fino a 2 anni); M3 (M2+p/c+quote di fondi comuni monetari + obbligazioni con scadenza originaria fino a 2 anni) Over The Counter (OTC) Mercato non soggetto al controllo di un apposita autorità che lo regolamenti Paesi emergenti Paesi in via di sviluppo (PVS), paesi dell Europa centrale e orientale, Paesi dell ex URSS, Economie di recente industrializzazione asiatiche, Israele Placement (private) Collocamento (privato) Prodotto interno lordo (PIL) Valore dei beni e dei servizi finali (cioè non utilizzati nei processi produttivi) prodotti nel territorio nazionale Produzione industriale Volume di ciò che viene prodotto dall industria, da miniere e dal settore pubblico di un paese Profit warning Annuncio di revisione di stime al ribasso Saldo partite correnti Differenza tra le transazioni di natura corrente fra residenti e non residenti Saldo in conto capitale Differenza tra le transazioni di natura finanziaria fra residenti e non residenti Upgrade Miglioramento delle stime oppure del giudizio oppure del merito di credito Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 6
7 10 maggio 2013 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d Italia e Consob per lo svolgimento dell attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza mensile. Il precedente report è stato distribuito in data Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia, e verrà messo a disposizione della rete di Intesa Sanpaolo attraverso la intranet aziendale e potrà essere consegnato ai clienti interessati. Il presente documento sarà disponibile per i clienti di Banca IMI nella sezione Market Hub del sito internet di Banca IMI ( Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 7
8 10 maggio 2013 Note Metodologiche Il presente documento è stato preparato sulla base della seguente metodologia. Tassi, Dati Macroeconomici e Livelli tecnici I commenti sui differenziali di tassi e dati macroeconomici vengono elaborati sulla base di notizie e dati macroeconomici e di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni macroeconomiche e sui tassi d interesse sono realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli econometrici dedicati. Le previsioni sono ottenute mediante l analisi delle serie storico-statistiche rese disponibili dai maggiori data provider ed elaborate sulla base anche dei dati di consensus tenendo conto delle opportune correlazioni fra le stesse. I commenti sui livelli tecnici si basano sulle notizie e i dati di mercato disponibili tramite strumenti informativi quali Bloomberg e Thomson Reuters. Le previsioni sui livelli tecnici di interesse sono realizzate dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, tramite modelli tecnici dedicati. Le previsioni sono ottenute mediante l analisi delle serie storico-statistiche rese disponibili dai maggiori data provider ed elaborate sulla base anche dei dati di consensus tenendo conto delle opportune correlazioni fra le stesse. Vi è inoltre un importante approfondimento di tipo grafico per individuare il price momentum migliore per entrare sul mercato delle valute e suggerire come prendere posizione sul cambio. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Ai sensi del Regolamento adottato con delibera Consob n del e successive modificazioni ed integrazioni, Intesa Sanpaolo ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento Policy per studi e ricerche e all estratto del Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo ( Certificazione dell analista L analista che ha predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, il cui nome e ruolo è riportato nella prima pagina del documento, dichiara che: (a) le opinioni espresse nel documento riflettono accuratamente l opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata dell analista; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Piero Toia Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Cecilia Barazzetta Analista Valute e Materie prime Mario Romani Editing: Cristina Baiardi Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche 8
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