Gruppo di lavoro Facciate degli edifici. Linee Guida Facciate

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1 Gruppo di lavoro Facciate degli edifici Linee Guida Facciate

2 Gruppo di Lavoro Facciate degli edifici Sommario Introduzione 1 La normativa delle facciate 2 Il capitolato speciale d appalto sulle facciate 3 L elenco prezzi delle facciate 4 Statica dei sistemi di facciata 5 Il vetro 6 Il fuoco 7 Facciate non standard 8 Le facciate verdi 9 Prestazioni delle facciate 10 Prestazioni acustiche delle facciate 11 Schermature solari 12 Posa in opera delle facciate 13 Verifica e controllo delle facciate 14 Certificazione energetica 15 Recladding delle facciate 16 Impiego, durabilità e manutenzione 17 Formazione sulle facciate Profilo dei redattori Colophon TIS innovation park 3

3 Introduzione a cura di Carlo Battisti Perché delle Linee Guida sulle Facciate, dove per facciate intendiamo soprattutto le facciate tecnologiche e complesse di edifici nuovi o da risanare? L involucro è diventato ormai il sottosistema più importante di un edificio, per tutti gli aspetti architettonici e di durabilità ad esso legati, ma soprattutto per lo scambio energetico tra interno ed esterno che esso rappresenta. E evidente quindi quanto sia importante conoscere al meglio le sue prestazioni reali e saper disegnare, calcolare, ingegnerizzare, produrre, realizzare e infine gestire le facciate degli edifici moderni in modo da ottenere un effettiva corrispondenza tra prestazioni reali e requisiti di progetto. Su questo tema lavora dal marzo 2012, presso il Cluster Edilizia del TIS innovation park di Bolzano, il Gruppo di Lavoro Facciate degli Edifici, che comprende i più importanti operatori del settore altoatesino delle facciate: aziende general contractor, fornitori specializzati, progettisti, committenti, centri di ricerca e laboratori, università. Specie in un territorio come quello dell Alto Adige, fatto di piccole e medie imprese, l innovazione in cooperazione è quanto mai importante e i partner del Gruppo stanno percorrendo questa strada con soluzioni indirizzate alla sostenibilità, al risparmio energetico e alla qualità architettonica. Nell ambito delle tre tematiche principali alle quali sta lavorando il Gruppo (formazione sulle facciate, normativa e capitolati prestazionali delle facciate, retrofit energetico delle facciate) è emersa l esigenza di fare il punto sullo stato dell arte nel settore delle facciate, con un particolare riferimento alle competenze sviluppate localmente. L ambizione era di raggruppare in un unico documento tutte le principali informazioni ritenute necessarie per una vasta platea di tecnici (ma non solo) interessati: progettisti di edifici con facciate complesse, aziende produttrici di sistemi e componenti delle facciate, committenti, studenti e ricercatori, e così via. Dopo il primo documento pubblicato nel 2012 (il Gruppo di Lavoro Facciate degli Edifici, con le schede sui partner, i prodotti innovativi e le principali attività del Gruppo) pubblichiamo pertanto questo secondo documento Linee Guida sulle Facciate, che non pretende di essere esaustivo, ma piuttosto di essere un manuale sintetico in grado di orientare i tecnici attraverso le principali tematiche legate alla progettazione e realizzazione delle facciate. Si va pertanto dal quadro normativo di riferimento, alle prestazione energetiche, agli aspetti di verifica, controllo, manutenzione, risanamento, fino a facciate innovative come quelle verdi o free-form. Il lettore troverà quindi, in modo facilmente accessibile e in unico documento, le principali informazioni utili sulle varie tematiche così come i riferimenti per approfondirle. Il documento è stato scritto a più mani da molti componenti del Gruppo Facciate, ai quali va il nostro ringraziamento. Un ringraziamento inoltre va ad UNCSAAL (Unione Nazionale Costruttori Serramenti Acciaio Alluminio e Leghe) per avere messo a disposizione i principali documenti elaborati per i propri soci, e a UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), del quale il Cluster Edilizia del TIS rappresenta il centro regionale di consultazione, divulgazione, informazione e formazione sulla normazione tecnica. Bolzano, settembre TIS innovation park TIS innovation park 5

4 1 LA NORMATIVA DELLE FACCIATE a cura di Francesco Giovine 6 TIS innovation park Questo documento si propone di elencare le principali normative in uso per l esecuzione di una facciata, ovvero di quelle opere che devono essere conformi alle più aggiornate normative italiane ed europee in materia di facciate continue e serramenti (leggi, regole e norme tecniche, direttive comunitarie etc.). I prodotti ed i materiali invece, soggetti obbligatoriamente a marcatura CE, devono essere accompagnati, prima della loro posa in opera, dalla relativa dichiarazione di conformità resa da parte del produttore in conformità alle relative norme europee armonizzate di prodotto. 1.1 Le norme ed i relativi organismi riconosciuti Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: norma è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie: a. norma internazionale (ISO) b. norma europea (EN) c. norma nazionale (UNI) Le norme, oltre che da numeri, sono identificate da sigle. Dalla sigla si può capire da chi è stata elaborata la norma e qual è il livello di validità. Le principali sigle che caratterizzano le norme sono: UNI: contraddistingue tutte le norme nazionali italiane e nel caso sia l unica sigla presente significa che la norma è stata elaborata direttamente dalle Commissioni UNI o dagli Enti Federati; EN: identifica le norme elaborate dal CEN (Commissione Europea di Normazione). Le norme EN devono essere obbligatoriamente recepite dai Paesi membri CEN e la loro sigla di riferimento diventa, nel caso dell Italia, UNI EN. Queste norme servono ad uniformare la normativa tecnica in tutta Europa, quindi non è consentita l esistenza a livello nazionale di norme che non siano in armonia con il loro contenuto; ISO: individua le norme elaborate dall ISO (International Organization for Standardization). Queste norme sono un riferimento applicabile in tutto il mondo. Ogni Paese può decidere se rafforzarne ulteriormente il ruolo adottandole come proprie norme nazionali, nel qual caso in Italia la sigla diventa UNI ISO (o UNI EN ISO se la norma è stata adottata anche a livello europeo). ETAG: Per i prodotti per i quali non è ancora possibile predisporre una norma, vi è una strada alternativa alle EN armonizzate, costituita dal rilascio di un Benestare Tecnico Europeo (ETA), ossia un approvazione dell idoneità all impiego, coerente con linee guida detta ETAG ovvero Guide per il Benestare Tecnico Europeo predisposte anch esse su Mandato CE da un apposita organizzazione europea l EOTA (European Organisation for Technical Approvals) composta da Amministrazioni Nazionali e Istituti competenti alla valutazione dell Idoneità tecnica di prodotti innovativi. 1.2 Le facciate A livello di normazione europea, la norma EN Curtain walling - Product standard definisce la facciata continua come: Curtain walling - Normalmente essa è costituita da un reticolo di elementi portanti verticali ed orizzontali tra di loro connessi ed ancorati alla struttura dell edificio, al fine di sostenere un rivestimento di facciata continuo e leggero che ha il compito di garantire tutte le funzione tipiche di una parete perimetrale esterna comprese la resisten- TIS innovation park 7

5 Montante Piastra/Fissaggio Ductal Cuscino ETFE Serraggio Guarnizio- Distanziale Pannello cm 5 Ductal Struttura portante Sigilatura strutturale copertina cm 5 ETFE trasmittanza 2 Layer/1 cuscino U = 2,9 w/m 2 K Guarnizione vetrocamera 3 Layer/2 cuscini U = 1,9 w/m 2 K Telaio contenimento modulo Ductal Piastra/Staffa Passerella Camminamento/Ispezione 4 Layer/3 cuscini U = 1,4 w/m 2 K Studio per facciata doppia per EXPO 2015, Padiglione Italia Milano - ABeC Studio per copertura in EFFE per EXPO 2015, Padiglione Italia Milano - ABeC za agli agenti atmosferici, la sicurezza nell uso, la sicurezza ed il controllo ambientale, ma che comunque non contribuisce alle caratteristiche portanti della struttura dell edificio. Sulla base di quanto indicato dalla norma europea UNI EN Facciate continue - Terminologia (ad esclusione quindi delle facciate ventilate e delle coperture trasparenti inclinate) può essere proposta una classificazione delle tipologie di curtain wall in relazione ai principali schemi di funzionamento che attualmente possono essere individuati all interno del panorama produttivo di questo specifico settore. Con il termine facciata, si intende identificare: Facciate continue a montanti e traversi; Facciate continue ad elementi (cellule); Facciate continue a fissaggio puntuale; Facciate continue ad incollaggio strutturale; Facciate continue a doppia pelle; Facciate e strutture speciali La terminologia da utilizzarsi è valida per tutte le tipologie di prodotti di cui sopra, ed è contenuta nelle seguenti norme: UNI EN Facciate continue - Terminologia ; UNI 7959 Edilizia. Pareti perimetrali verticali. Analisi dei requisiti; UNI 8369/1 Edilizia. Chiusure verticali. Classificazione e terminologia; UNI 8979 Edilizia. Pareti perimetrali verticali. Analisi degli strati funzionali. 8 TIS innovation park TIS innovation park 9

6 1.3 Il focus delle norme Quando parliamo di facciate le normative che maggiormente ci interessano sono quelle che regolano: la sicurezza in uso, gli aspetti prestazionali, il comportamento al fuoco ed il comportamento dei materiali che costituiscono la facciata stessa. La sicurezza in uso delle facciate continue La sicurezza in uso riguarda i seguenti aspetti: vento, peso proprio, carichi accidentali, resistenza agli urti, deformazioni strutturali dell edificio e tolleranze, movimenti termici. In base alla direttiva europea prodotti da costruzione (CPD 89/106), al nuovo Regolamento per i Prodotti da Costruzione 305/2011 (CPR), ed alla norma di prodotto UNI EN gli elementi strutturali costituenti la facciata devono essere considerati strutturali esclusivamente in relazione alla facciata e non in riferimento all edificio, in quanto non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche portanti dell intero edificio. Comunque, in quanto elemento dotato di funzione statica autonoma, la facciata deve essere correttamente verificata. Al fine di garantirne la rispondenza al requisito fondamentale di Sicurezza in uso prescritto dalla CPD, è necessario che tali verifiche siano condotte nei confronti sia dello stato limite di esercizio (SLE) sia dello stato limite ultimo (SLU) in riferimento alle azioni agenti su di essa (vento, urti, azione sismica, azioni orizzontali di esercizio, pesi propri). Ad ogni modo, nel panorama legislativo Italiano ed Europeo non esiste una norma tecnica di riferimento specifica per il calcolo statico delle facciate continue; è quindi necessario utilizzare e mutuare le informazioni e i processi di calcolo e verifica riportati nel corpo delle norme tecniche a disposizione, relative agli elementi strutturali dell edificio. Le normative di riferimento sono le NTC 2008 Norme tecniche per le costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008 e la Circolare applicativa 2 febbraio 2009 n. 617, gli Eurocodici, in particolare la UNI EN sulle azioni in generale e la UNI EN sulle strutture in alluminio. Ovviamente la facciata continua deve garantire, in condizioni di servizio, la sua piena funzionalità non solo nei confronti della sicurezza degli occupanti, ma anche nei confronti di quei requisiti che connotano la corretta fruizione dell immobile (controllo della permeabilità all aria, resistenza al vento e tenuta all acqua). Aspetti Prestazionali Sempre più gli aspetti legati al comportamento della facciata ed alla sua relativa prestazione sono oggetto di interesse da parte delle norme. Tra essi annoveriamo le prestazioni energetiche e termiche, le prestazioni acustiche, le prestazioni di tenuta all acqua/aria/vento e le prestazioni igrotermiche (come condensa superficiale e interstiziale). Comportamento al fuoco Riguardano prevalentemente le modalità costruttive dell attacco tra solaio e facciata e della trasmissione del fuoco tra un piano e l altro. Comportamento dei materiali Riguardano il vetro, i sigillanti, l alluminio e l acciaio, gli accessori e più in generale i materiali di rivestimento. 1.4 Le normative recenti UNI/ TR Vetro per edilizia E stato pubblicato ad ottobre 2012 il Rapporto Tecnico UNI TR Vetro per edilizia Determinazione della capacità portante di lastre in vetro piano applicate come elementi vetrari aventi funzione di tamponamento Procedura di calcolo. Il TR, sigla che sta per Rapporto Tecnico fornisce i criteri e le procedure per determinare, mediante il calcolo, la capacità portante delle lastre in vetro ai carichi agenti. Esso si applica a lastre di vetro piano in strutture secondarie e aventi funzione di tamponamento e riguarda l impiego di vetrazioni coperte dai mandati M101 (porte, finestre, chiusure, cancelli e relativi accessori per serramenti) e M108 (sistemi di facciata). L UNI/TR è il frutto dell impegno, durato oltre 2 anni, del gruppo di lavoro GL1 Vetro Piano della Commissione Vetro di UNI che ha analizzato in modo approfondito le norme in essere negli altri paesi della Comunità Europea (Austria, Germania, Francia) oltre che il lavoro svolto dal gruppo di lavoro della Commissione Europea CEN/TC/129, Working Group 8, da tempo impegnata alla predisposizione della pren Glass in building - Determination of the load resistance of glass panes by calculation and testing. Il rapporto tecnico è la risposta italiana alla pren che costituisce la base tecnica per il calcolo e verifica delle vetrazioni con funzione di tamponamento che abbiano almeno 2 lati in appoggio (non sono contemplate le vetrazioni a fissaggio puntuale). Il gruppo di lavoro UNI ha conseguentemente chiesto il ritiro della UNI 7143:1972 perché sostituita appunto dalla UNI TR 11463:2012 ed è pertanto da ritenersi superata. Le principali novità introdotte: La tensione di progetto è ridotta tramite coefficienti di sicurezza del materiale propri del tipo di vetrazione (γm) e tramite un fattore di durata del carico (kmod) Valuta uno spessore equivalente della vetrazione stratificata al fine di tener conto del contributo dell intercalare tramite il coefficiente di trasferimento dello sforzo ω Considera collaboranti entrambe le lastre della vetrocamera ripartendo l azione attraverso il rapporto di rigidezza delle singole lastre oltre che considerare la sollecitazione interna alla vetrocamera (pressione isocora) CNR DT 210/2012 Commissione CNR vetro strutturale (Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo di Costruzioni con Elementi Strutturali di Vetro) Questo documento ha l obiettivo integrare quanto previsto dalle NTC al fine di fornire delle basi comuni ai progettisti per il dimensionamento e la verifica di elementi strutturali in vetro, quali travi, pinne, solai come pure facciate, parapetti e piani di calpestio. Il mandato M108 Curtain walling esplicita chiaramente che le facciate sono prodotti privi di alcuna funzione strutturale in quando non partecipano alla stabilità dell edificio, ma rispondono unicamente al Requisito Essenziale 4 Sicurezza in uso, in accordo con la CPD. Il lavoro si basa sul rispetto degli Eurocodici (EN 1990), ma anche della pren 13474, ufficialmente licenziata dal TC 129/WG8. Al fine di rispettare le classi di conseguenza è stato condotto un lavoro di calibratura dei coefficienti che porta ad ottenere un coefficiente di sicurezza del materiale pari a M = 2,15 a differenza di quanto proposto nella pren (M = 1,80). L azione della folla non rientra in combinazione dei carichi, ma rimane una verifica locale, come previsto dalle NTC. Allo stato attuale le lastre presenti nelle facciate, nei parapetti e nei piani di calpestio, anche se aventi funzione di tamponamento, rientrano nell applicazione del documento e sono pertanto considerati elementi strutturali, anche se di classe di conseguenza 1. La classe di conseguenza consente di definire quando è possibile accettare la riduzione del fattore di sicurezza sulle azioni, in quanto il collasso delle strutture secondarie o dei pannelli di tamponamento non ha lo stesso effetto in termini economici e/o di vite umane del collasso delle strutture principali. 10 TIS innovation park TIS innovation park 11

7 1.5 Le normative in fase di revisione UNI 7697 Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie I lavori della commissione si sono resi necessari per integrare le applicazioni già previste e per chiarire alcuni dubbi interpretativi. pren Calcolo e dimensionamento delle lastre di vetro La pren 13474, cioè la bozza della norma è stata scritta, riscritta, messa in pubblica inchiesta, ritirata per la sua complessità e quindi ripresentata da parte del CEN TC 129. La nuova versione è stata ufficialmente licenziata e posta a fine 2012 in pubblica inchiesta definitiva. Mentre la versione precedente era risultata troppo complicata, questa si è semplificata ed ha l obiettivo di fornire al progettista e all applicatore (facciatista, serramentista e vetraio) i principi base della progettazione degli elementi vetrati (in accordo con gli Eurocodici). Infatti i principi ed i metodi di calcolo del progetto di norma sono in accordo con l Eurocodice EN 1990: Basis of structural design, mentre le azioni sono in accordo con l Eurocodice EN 1991: Action on structures. 1.6 Le commissioni tecniche al lavoro CEN/TC 33/WG6: Curtain walling In seno al CEN esistono una serie di commissioni tecniche (Technical Commission) a loro volta suddivise in gruppi di lavoro (Working Group). Il gruppo TC33/WG6, il cui mandato è ancora in essere, ha il compito di armonizzare le norme sulle facciate continue. Gruppo di lavoro facciate strutturali SSGS Attualmente le facciate con sistema strutturale di incollaggio del vetro sono escluse dall ambito di applicazione EN e non sono coperte da altra norma di prodotto armonizzata. Esiste l ETAG 002 che tuttavia propone una procedura lunga e complicata e la norma di prodotto EN relativa al solo componente sigillante. Il sistema SSGS è trasversale alle tipologie di prodotto: facciate e serramenti. Si è deciso quindi di approntare una norma di supporto relativa al sistema SSGS che possa essere richiamata nelle specifiche norme di prodotto (EN e EN 14351): i mandati M101 e M108 non escludono infatti i sistemi SSGS. I gruppi di lavoro coinvolti in seno al Cen sono: TC33/ WG6 (facciate), TC33/WG1 (serramenti), TC129/ WG6 (vetro). L intento è comunque quello di includere nella EN gli SSGS, rimandando alla specifica norma di supporto. Per queste facciate è possibile, ad oggi, richiedere un benestare tecnico europeo (ETA) sulla scorta delle linee guida ETAG 002 predisposte dall EOTA. Il benestare tecnico copre i sistemi per facciate continue SSGS, mentre, ad ogni modo, è possibile marcare secondo la EN le singole facciate continue che includono anche l applicazione di incollaggio strutturale delle vetrazioni. L attuale versione in vigore della EN 13830:2003 prevede i seguenti requisiti: 1. Reazione al fuoco 2. Resistenza al fuoco 3. Propagazione all incendio 4. Resistenza al carico di vento 5. Resistenza al peso proprio (carico permanente) 6. Resistenza all urto 7. Resistenza ai carichi orizzontali 8. Permeabilità all aria 9. Tenuta all acqua 10. Isolamento acustico 11. Trasmittanza termica 12. Permeabilità al vapor d acqua 13. Resistenza allo shock termico 14. Durabilità Attualmente la EN è in corso di revisione per un suo allineamento al CPR, cogliendo anche l occasione di aggiornarne i requisiti a fronte delle nuove esigenze costruttive e del panorama normativo in materia soprattutto di calcolo statico e termico. Sono pertanto state inserite le seguenti caratteristiche: Resistenza all azione sismica; Resistenza all azione della neve; Proprietà radiative (trasmissione luminosa e fattore solare). Altri requisiti sono stati eliminati (es. resistenza allo shock termico, permeabilità al vapore acqueo) o aggiornati (es. resistenza ai carichi orizzontali lineari, resistenza all azione del vento). La nuova versione della EN sarà disponibile, salvo rallentamenti nel processo di approvazione, verso la metà del Facciate ventilate Su questa tipologia di facciata l UNCSAAL sta elaborando attraverso apposito gruppo di lavoro, un documento operativo dal titolo Linee guida per la progettazione e la posa in opera delle facciate ventilate. Il documento conterrà le indicazioni per progettare le facciate ventilate (termica, acustica, etc.) e sarà principalmente rivolto ai progettisti. Questi alcuni tra i principali documenti presi come riferimento dal gruppo di lavoro: ETAG 034 Guideline for European technical approval of kits for external wall claddings - Part I: ventilated cladding elements and associated fixing devices ; Norma UNI 7959:1988 Edilizia. Pareti perimetrali verticali. Analisi dei requisiti; Norma UNI 11018:2003 Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico - Istruzioni per la progettazione, l esecuzione e la manutenzione - Rivestimenti lapidei e ceramici; 12 TIS innovation park TIS innovation park 13

8 Elenco norme Leggi e Decreti Regolamento prodotti da costruzione 305/2011 (CPR) e marcatura CE Decreto del Presidente della Repubblica 21 Aprile 1993, n Regolamento di attuazione della Direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione Sicurezza in uso Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni e circolare applicativa 2 febbraio 2009 n. 617 DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. DL 19 settembre 1994 n 626 Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE - riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. DL 19 marzo 1996 n Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994 n 626, recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. CNR-DT 207/ Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni; UNI EN , Eurocodice 9, Progettazione delle strutture di alluminio, Parte 1-1: Regole strutturali generali; Rendimento energetico in edilizia Legge 9 gennaio 1991 n Norme per l attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. DPR 2 aprile 2009, n. 59, Regolamento di attuazione dell articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, Disposizioni correttive ed integrative al DLGS 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione alla direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell edilizia; Decreto 2 aprile Modalità di certificazione delle caratteristiche energetica degli edifici e degli impianti ad essi connessi DDG n del Approvazione della procedura operativa per la realizzazione dei controlli sulla conformità degli attestati di certificazione energetica redatti ai sensi della DGR 5018/2007 e successive modifiche; DGR VIII/8745 del 22 giugno Determinazioni in merito alle disposizioni per l efficienza energetica in edilizia e pe la certificazione energetica. Acustica in edilizia Decreto Ministeriale 1 marzo Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5/12/97. Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici. Legge 26 ottobre 1995, n Legge quadro sull inquinamento acustico D.P.C.M. 31/03/98 - Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l esercizio dell attività di tecnico competente in acustica, ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera b), e dell art. 2, commi 6, 7 e 8, della legge 26 ottobre 1995, n, 447. Prevenzione incendi Lettera circolare prot. n 5643 del 31 marzo 2010 emanata dalla Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica - Guida tecnica per la determinazione dei requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili. Decreto 16 febbraio Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione. Decreto 9 marzo Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Decreto 10 marzo Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d incendio. Decreto 15 marzo Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo. Norme tecniche Facciate ventilate UNI Rivestimenti e sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico - Istruzioni per la progettazione, l esecuzione e la manutenzione - Rivestimenti lapidei e ceramici. ETAG Part 1 Guideline for European technical approval of kits for external wall claddings Ventilated cladding elements and associated fixing devices, edizione febbraio ETAG Part 2 Guideline for European technical approval of kits for external wall claddings Ventilated cladding elements and associated fixing devices, subframe and possible insulation layer, edizione febbraio Acustica UNI 8204 Serramenti esterni - Classificazione in base alle prestazioni acustiche. UNI EN ISO Acustica Valutazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edifici Isolamento acustico per via aerea. UNI EN ISO Acustica Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazione in laboratorio dell isolamento acustico per via aerea di elementi di edificio UNI EN ISO Acustica Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni in opera dell isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e di facciate. ISO Acustica Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni di laboratorio dell isolamento per via aerea di piccoli elementi di edificio. ISO UNI EN ISO (2000) Acustica. Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio. Misurazioni in laboratorio dell isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate. UNI EN ISO :2004 Acustica - Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Parte 14: Linee guida per situazioni particolari in opera UNI/TR Acustica in edilizia - Guida alle norme serie UNI EN per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici - Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale UNI EN Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti. UNI EN Acustica negli edifici Valutazione delle prestazioni acustiche degli edifici a partire dalle prestazioni dei prodotti Isolamento al suono aereo contro i rumori provenienti dall esterno. UNI EN Vetro per edilizia - Vetrazioni e isolamento acustico per via aerea Descrizioni del prodotto e determinazione delle proprietà 14 TIS innovation park TIS innovation park 15

9 UNI EN ISO 717-2:2007 Acustica - Valutazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio - Parte 2: Isolamento del rumore di calpestio ISO , Acoustics - Measurement of sound insulation in buildings and of building elements - Part /IX: Laboratory measurements of room to room airborne sound insulation of a suspended ceiling with a plenum above it (ISO 140-9, 1985). Lastre in gres ceramico UNI EN ISO:10545, parti da 1 a 13: Piastrelle ceramiche UNI EN Piastrelle di ceramica - Definizioni, classificazione, caratteristiche e marcatura Lastre in pietra naturale UNI 8458 Edilizia - Prodotti lapidei - Terminologia e classificazione UNI 9724/2 Materiali lapidei - Determinazione della massa volumica UNI 9724/4 Materiali lapidei - Confezionamento sezioni sottili e lucide UNI 9724/6 Materiali lapidei - Determinazione della microdurezza Knopp UNI 9724/ Materiali lapidei - Determinazione del modulo elastico semplice (monoassiale) UNI 9725 Prodotti lapidei - Criteri di accettazione UNI 9726 Prodotti lapidei (grezzi e lavorati)- Criteri per l informazione tecnica UNI EN 1926 Metodi di prova per pietre naturali - Determinazione della resistenza a compressione UNI EN 1936 Metodi di prova per pietre naturali - Determinazione della massa volumetrica reale e apparente e della porosità totale aperta UNI EN Metodi di prova per pietre naturali - Determinazione della resistenza a flessione sotto carico concentrato. UNI EN Metodi di prova per pietre naturali - Esame petrografico Facciate continue, finestre e porte UNI EN Facciate continue - Norma di prodotto UNI EN 14351/1 Finestre e porte - Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali - Parte 1: Finestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo UNI EN 13241/1 Porte e cancelli industriali, commerciali e da garage Norma di prodotto - Prodotti senza caratteristiche di resistenza al fuoco o di controllo del fumo UNI EN Tende esterne - Requisiti prestazionali compresa la sicurezza UNI EN Chiusure oscuranti - Requisiti prestazionali compresa la sicurezza ETAG Part 1 Guideline for European technical approval for structural sealant glazing systems (SSGS) - Part 1: Supported and unsupported systems ETAG Part 2 Guideline for European technical approval for structural sealant glazing systems (SSGS) - Part 2: Coated Aluminium Systems ETAG Parte 3 ETAG Part 3 Guideline for European technical approval for structural sealant glazing systems (SSGS) - Part 3: Systems incorporating profiles with a thermal barrier UN EN Finestre e porte finestre - Permeabilità all aria - Classificazione UNI EN Finestre e porte finestre Tenuta all acqua - Classificazione UNI EN Finestre e porte finestre Resistenza al carico del vento Classificazione UNI EN 1026 Porte e finestre - Permeabilità all aria - Metodo di prova UNI EN 1027 Porte e finestre - Tenuta all acqua - Metodo di prova UNI EN Porte e finestre - Resistenza al carico di vento - Metodo di prova UNI EN Facciate continue. Permeabilità all aria. Requisiti prestazionali e classificazione UNI EN Finestre e porte. Permeabilità all acqua. Classificazione UNI EN Facciate continue. Tenuta all acqua. Requisiti prestazionali e classificazione UNI EN Facciate continue. Resistenza al vento. Requisiti prestazionali e classificazione UNI EN Facciate continue. Permeabilità all aria. Metodo di prova UNI EN 1026 Finestre e porte. Permeabilità all aria. Metodo di prova UNI EN Facciate continue. Tenuta all acqua. Metodo di prova in laboratorio sotto pressione statica ENV Facciate continue. Tenuta all acqua. Metodo di prova in laboratorio sotto condizioni dinamiche di pressione d aria e spruzzo d acqua. UNI ENV Facciate continue. Tenuta all acqua. Prova in sito UNI EN Facciate continue. Resistenza al vento. Metodo di prova. UNI EN 947 Porte incernierate o imperniate - Determinazione della resistenza al carico verticale UNI EN 948 Porte incernierate e girevoli - Determinazione della resistenza alla torsione statica UNI EN 949 Finestre e facciate continue, porte e chiusure oscuranti - Determinazione della resistenza delle porte all urto con corpo molle e pesante UNI EN 950 Ante di porta - Determinazione della resistenza all urto con corpo duro UNI EN Finestre - Urto da corpo molle e pesante - Metodo di prova, requisiti di sicurezza e classificazione UNI EN Finestre - Classificazione delle proprietà meccaniche - Carico verticale, torsione e forze di azionamento UNI 9723 Resistenza al fuoco di porte ed altri elementi di chiusura. Prove e criteri di classificazione. UNI EN Prove di resistenza al fuoco e di controllo della dispersione del fumo per porte e sistemi di chiusura, finestre apribili e loro accessori costruttivi - Parte 1: Prove di resistenza al fuoco per porte e sistemi di chiusura e finestre apribili. UNI EN Prove di resistenza al fuoco per elementi non portanti - Parte 3: Facciate continue - Configurazione in grandezza reale (assemblaggio completo); UNI : Prove di resistenza al fuoco per elementi non portanti - Parte 3: Facciate continue - Configurazione parziale; UNI EN Finestre - Determinazione della resistenza al carico verticale UNI EN Finestre - Determinazione della resistenza alla torsione statica UNI EN 1192 Porte - Classificazione dei requisiti di resistenza meccanica UNI EN 1522 Finestre, porte e chiusure oscuranti Resistenza al proiettile Requisiti e classificazione UNI EN Facciate continue - Resistenza all urto - Requisiti prestazionali UNI EN 107 Metodi di prova delle finestre Prove meccaniche Comportamento termico UNI EN Facciate continue Calcolo della trasmittanza termica Metodo semplificato UNI EN ISO Trasmittanza termica di finestre, porte e schermi - Calcolo della trasmittanza termica - Parte 1: Metodo semplificato UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo numerico per i telai UNI EN ISO Isolamento termico di finestre e porte - Determinazione della trasmittanza termica con il metodo della camera calda - Finestre e porte complete UNI EN Tende e chiusure oscuranti - Benessere termico e visivo - Metodi di prova e di calcolo UNI EN 13363/1 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate - Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Parte 1: 16 TIS innovation park TIS innovation park 17

10 Metodo semplificato UNI EN 13363/2 Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate - Calcolo della trasmittanza solare e luminosa - Parte 2: Metodo dettagliato. UNI EN ISO 6946:2008 Componenti ed elementi per l edilizia Resistenza termica e trasmittanza termica Metodo di calcolo UNI EN ISO Prestazione igrotermica dei componenti e degli elementi per edilizia - Temperatura superficiale interna per evitare l umidità superficiale critica e condensazione interstiziale - Metodo di calcolo Acustica UNI 8204 Serramenti esterni - Classificazione in base alle prestazioni acustiche. UNI EN ISO Acustica Valutazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edifici Isolamento acustico per via aerea. UNI EN ISO Acustica Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazione in laboratorio dell isolamento acustico per via aerea di elementi di edificio UNI EN ISO Acustica Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni in opera dell isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e di facciate. ISO Acustica Misurazione dell isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Misurazioni di laboratorio dell isolamento per via aerea di piccoli elementi di edificio. ISO UNI/TR Acustica in edilizia - Guida alle norme serie UNI EN per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici - Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale UNI EN Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti. UNI EN Acustica negli edifici Valutazione delle prestazioni acustiche degli edifici a partire dalle prestazioni dei prodotti Isolamento al suono aereo contro i rumori provenienti dall esterno. UNI EN Vetro per edilizia - Vetrazioni e isolamento acustico per via aerea Descrizioni del prodotto e determinazione delle proprietà Vetrazioni UNI 7143 Vetri piani. Spessore dei vetri piani per vetrazioni in funzione delle loro dimensioni, dell azione del vento e del carico UNI 7697 Vetri piani Vetrazioni in edilizia Criteri di sicurezza UNI 7144 Vetri piani Isolamento termico UNI 7170 Vetri piani Isolamento acustico UNI EN 410 Vetro per edilizia Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate UNI EN 572/2 Vetro per edilizia Prodotti a base di vetro di silicato sodo-calcico Vetro float UNI EN 673 Vetro per edilizia Determinazione della trasmittanza termica (valore U) Metodo di calcolo UNI EN Vetro per edilizia - Prova del pendolo - Metodo della prova di impatto e classificazione per il vetro piano UNI EN ISO Vetro per edilizia Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza Definizioni e descrizione delle parti componenti UNI EN Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente - Parte 2 - Valutazione della conformità/norma di prodotto. UNI EN Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo calcico temprato termicamente e sottoposto a heat soak test - Parte 1: Definizione e descrizione UNI EN Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo calcico temprato termicamente e sottoposto a heat soak test - Parte 2: Valutazione della conformità/norma di prodotto UNI EN Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte1: Generalità, tolleranze dimensionali e regole per la descrizione del sistema UNI EN Vetro per edilizia - Vetrate strutturali sigillate - Parte 1: Prodotti vetrari per sistemi di vetrate strutturali sigillate per vetrate monolitiche supportate e non e vetrate multiple UNI EN Vetro per edilizia - Vetrate strutturali sigillate - Parte 2: Regole di posa UNI/ TR Vetro per edilizia Determinazione della capacità portante di lastre in vetro piano applicate come elementi vetrari aventi funzione di tamponamento Procedura di calcolo. Alluminio e leghe di alluminio UNI EN Alluminio e leghe di alluminio. Composizione chimica e forma dei prodotti semilavorati. Sistema di designazione sulla base dei simboli chimici. UNI EN Alluminio e leghe di alluminio Composizione chimica e forma dei prodotti semilavorati Composizione chimica UNI EN Alluminio e leghe di alluminio - Barre, tubi e profilati estrusi - Condizioni tecniche di fornitura e collaudo UNI EN Alluminio e leghe di alluminio - Barre, tubi e profilati estrusi - Caratteristiche meccaniche UNI 8634 Strutture di leghe di alluminio. Istruzioni per il calcolo e l esecuzione. UNI EN Profili metallici con taglio termico - Prestazioni meccaniche - Requisiti, verifiche e prove per la valutazione Accessori per serramenti 1 UNI FA 1 Edilizia. Accessori per finestre e porte finestre. Criteri di accettazione per prove meccaniche sull insieme serramento-accessori. UNI EN 1154 (+pra1) Accessori di serramenti Dispositivi di chiusura controllata della porta Requisiti e metodi di prova UNI EN 1155 (+pra1) Accessori di serramenti Dispositivi elettromagnetici ferma porta per porte girevoli Requisiti e metodi di prova UNI EN 1158 (+pra1) Accessori di serramenti Dispositivi per il coordinamento della sequenza di chiusura delle porte - Requisiti e metodi di prova UNI EN 179 (+A1) Accessori per serramenti Dispositivi per uscite di emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta Requisiti e metodi di prova UNI EN 1125 (+A1) Accessori di porte finestre Dispositivi per uscite di emergenza comandati da barra orizzontale Requisiti e metodi di prova. UNI EN 1935 Accessori per serramenti Cerniere ad asse singolo - Requisiti e metodi di prova. Acciaio UNI 7958 Prodotti finiti di acciaio non legato di qualità laminati a freddo. Lamiere sottili e nastri larghi da costruzione. UNI EN Definizione dei prodotti di acciaio e a quelle di riferimento per gli specifici prodotti. UNI Condizioni di fornitura relative alla finitura superficiale di lamiere, larghi piatti e profilati di acciaio laminati a caldo. Prescrizioni generali UNI Condizioni di fornitura relative alla finitura superficiale di lamiere, larghi piatti e profilati di acciaio laminati e a caldo. Lamiere e larghi piatti. UNI Condizioni di fornitura relative alla finitura superficiale di lamiere, larghi piatti e profilati di acciaio laminati e a caldo. Profilati. UNI EN Prodotti laminati a caldo di acciai non legati per impieghi strutturali. Condizioni tecniche di fornitura. UNI EN Lamiere e nastri di acciaio a 18 TIS innovation park TIS innovation park 19

11 basso tenore di carbonio, zincati a caldo in continuo, per formatura a freddo Condizioni tecniche di fornitura Acciaio inox UNI EN Acciai inossidabili Parte 1: Lista degli acciai inossidabili UNI EN Acciai inossidabili Parte 2: Condizioni tecniche di fornitura delle lamiere e dei nastri per impieghi generali. Finiture superficiali UNI 3952 Alluminio e leghe di alluminio - Serramenti di alluminio e sue leghe per edilizia - Norme per la scelta, l impiego e il collaudo dei materiali. UNI Alluminio e leghe di alluminio - Caratteristiche generali degli strati di ossido anodico per uso decorativo e protettivo. UNI EN Pitture e vernici - Rivestimenti di alluminio e di leghe di alluminio per applicazioni architettoniche - Parte 1: Rivestimenti preparati a partire da materiali in polvere UNI ISO 2081 Rivestimenti metallici. Rivestimenti elettrolitici di zinco su ferro o acciaio. UNI ISO Rivestimenti metallici ed altri rivestimenti inorganici. Metallizzazione termica a spruzzo. Zinco, alluminio e loro leghe. UNI 4720 Trattamenti superficiali dei materiali metallici. Classificazione, caratteristiche e prove dei rivestimenti elettrolitici di cadmio su materiali ferrosi. UNI EN Protezione dei materiali metallici contro la corrosione - Rivestimenti elettrodepositati di nichel, nichel più cromo, rame più nichel e rame più nichel più cromo UNI EN Protezione dei materiali metallici contro la corrosione - Rivestimenti elettrodepositati di nichel, nichel più cromo, rame più nichel e rame più nichel più cromo Direttive del marchio di qualità QUALICOAT dell alluminio verniciato (con prodotti liquidi o in polvere) impiegati in architettura Guarnizioni UNI Guarnizioni per serramenti. Classificazione e collaudo. UNI Edilizia. Guarnizioni per serramenti. Limiti di accettazione per guarnizioni compatte mono estruse UNI Guarnizioni a spazzolino per serramenti. Classificazione e terminologia UNI Guarnizioni a spazzolino per serramenti. Criteri di accettazione per tipi senza pinna centrale. UNI Guarnizioni a spazzolino per serramenti. Criteri di accettazione per tipi con pinna centrale. UNI Guarnizioni a spazzolino per serramenti. Metodi di prova. UNI EN Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre chiusure e facciate leggere - parte 1 Requisiti e classificazione UNI EN Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre chiusure e facciate leggere - parte 2 Prova della forza di chiusura UNI EN Accessori per serramenti - Guarnizioni per porte, finestre chiusure e facciate leggere - parte 3 Prova di deformazione (Deflection recovery test method) UNI EN Accessori per porte e finestre Guarnizioni per porte, finestre chiusure e facciate leggere parte 4 Prova di deformazione a lunga durata (Long term recovery test method). Sigillanti UNI EN ISO 9047 Edilizia - Sigillanti - Determinazione delle proprietà di adesione in condizioni di temperatura variabile. UNI 9611 Edilizia. Sigillanti siliconici monocomponenti per giunti. Confezionamento. UNI EN ISO Costruzioni edili - Sigillanti per giunti - Determinazione della variazione in massa e volume. UNI EN ISO Costruzioni edili - Sigillanti - Determinazione delle proprietà di adesione/coesione in condizioni di estensione mantenuta dopo immersione in acqua. UNI EN ISO Costruzioni edili - Sigillanti - Determinazione delle proprietà di adesione/coesione dopo immersione in acqua. UNI EN ISO Edilizia - Prodotti per giunti - Determinazione delle proprietà di adesione/coesione dei sigillanti dopo esposizione al calore, all acqua e alla luce artificiale attraverso il vetro. UNI EN ISO Costruzioni edili - Sigillanti - Determinazione della resistenza a compressione. UNI EN ISO Edilizia - Prodotti per giunti - Classificazione e requisiti per i sigillanti ISO Building construction - Jointing products - Specifications for test substrates. UNI EN Edilizia. Prodotti per giunti. Sigillanti. Vocabolario. UNI EN A1 Edilizia. Sigillanti per giunti. Determinazione delle proprietà tensili. UNI EN Edilizia. Prodotti per giunti. Sigillanti. Determinazione delle proprietà tensili in presenza di trazione prolungata nel tempo. EN Edilizia. Prodotti per giunti. Determinazione dell estrudibilita dei sigillanti monocomponenti. UNI EN Edilizia. Sigillanti. Determinazione delle proprietà di adesione/coesione a temperatura costante. UNI EN Edilizia. Prodotti per giunti. Determinazione dell estrudibilita dei sigillanti per mezzo di un apparecchio normalizzato. UNI EN Vetro per edilizia - Norma di prodotto per sigillante strutturale e/o resistente ai raggi UV (per impiego in vetrate strutturali sigillate e/o in vetrate isolanti con sigillante esposto). Materiali isolanti UNI EN 13162:2009 Isolanti termici per edilizia - Prodotti di lana minerale (MW) ottenuti in fabbrica - Specificazione UNI EN 13165:2009 Isolanti termici per edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) ottenuti in fabbrica Specificazione. 20 TIS innovation park TIS innovation park 21

12 2. IL CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SULLE FACCIATE a cura di Carlo Noselli 22 TIS innovation park Il capitolato speciale d appalto è un documento di grande importanza nell esecuzione di un opera, sia essa pubblica o privata: contiene infatti le norme e le prescrizioni di natura amministrativa e tecnica che regolano l esecuzione di uno specifico contratto d appalto. Il D.P.R. 5/10/2007 n Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/ CE e 2004/18/CE) costituisce un buon riferimento per la definizione del capitolato speciale d appalto e ne tratta i contenuti, nell ambito delle opere pubbliche, all Art. 43 individuando essenzialmente due parti: la prima contiene in genere tutte le indicazioni ritenute necessarie per una completa definizione dell appalto (di tipo amministrativo, economico ecc.) mentre la seconda comprende la descrizione delle modalità di esecuzione, le norme di misurazione delle singole lavorazioni, i criteri di accettazione dei materiali, la modalità di esecuzione di eventuali prove, essenzialmente quindi la specificazione delle prescrizioni tecniche. Volendo richiamare il citato articolo del D.P.R. 207/2007: Nella prima parte tutti gli elementi necessari per una compiuta definizione tecnica ed economica dell oggetto dell appalto, anche ad integrazione degli aspetti non pienamente deducibili dagli elaborati grafici del progetto esecutivo; Nella seconda parte le modalità di esecuzione e le norme di misurazione di ogni lavorazione, i requisiti di accettazione di materiali e componenti, le specifiche di prestazione e le modalità di prove nonché, ove necessario, in relazione alle caratteristiche dell intervento, l ordine da tenersi nello svolgimento di specifiche lavorazioni;. Il capitolato speciale d appalto è quindi un documento di natura contrattuale che normalmente viene compilato dal progettista sulla base di schemi tipo o modelli predisposti dalla stazione appaltante o da editori specializzati. I tecnici possono quindi avvantaggiarsi di documenti che raccolgono esperienze e conoscenze di settore di alto livello, senza però sottrarsi dall onere di integrarne i contenuti ove necessario, in relazione alle peculiarità dell opera di cui stanno curando la progettazione. Tra i documenti disponibili quelli della Provincia Autonoma di Bolzano costituiscono strumento di sicuro interesse e utilità: in particolare la seconda parte ovvero le Disposizioni Tecnico- Contrattuali (DTC). Frutto di un recente e significativo lavoro dell Amministrazione provinciale raccolgono le esperienze dell attività locale e di area tedesca e vengono aggiornate con una certa frequenza. Allo stato attuale vige la versione 2011 approvata con D.G.P. del n. 963 disponibile sul sito Il complesso sistema delle DTC della Provincia parte integrante dei singoli contratti della Provincia anche se non materialmente allegate - contiene oltre alle DTC Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia, 63 capitoli, ciascuno dei quali si riferisce ad una ben precisa lavorazione o gruppo di lavorazioni affini o omogenee. L organizzazione delle singole Disposizioni tecnico contrattuali è sempre la medesima ed è articolata in 6 punti: Istruzioni per la redazione del progetto Campo di applicazione Materiali elementi costruttivi Esecuzione Prestazioni accessorie e prestazioni particolari Contabilizzazione Il tema delle facciate viene trattato in un documento specifico lavori per facciate ma sono poi numerosi i capitoli di sicuro interesse che posso- TIS innovation park 23

13 no o meglio devono essere presi in considerazione: dalle opere da vetraio, alle opere metalliche, ai lavori in pietra naturale ecc. che completano il quadro complessivo. Il campo di applicazione della DTC Lavori per facciate riguarda le facciate continue in generale e i rivestimenti ventilati, comprende quindi due elementi costruttivi di natura non omogenea che spesso però si interfacciano tra loro. Viene quindi trattato l involucro di facciata con riferimento però ad ulteriori capitoli che trattano diffusamente aspetti maggiormente specifici come ad esempio le opere da vetraio. Plate Disp:DZ (mm) 1,00 [Pt:1648, Nd:5380] 0,24-0,34-0,91-1,48-2,05-2,63-2,82 [Pt:151, Nd:216] Di particolare rilevo appare in questa sede il punto 0 che, pur non costituendo clausola contrattuale, contiene le istruzioni ritenute presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto. Il capitolato individua con chiarezza alcuni contenuti significativi del progetto che dovrà quindi contenere precise indicazioni sul cantiere, sull esecuzione, su eventuali difformità rispetto alle DTC, sulle prestazioni accessorie e su quelle particolari e sulle unità di misura. Questo aspetto appare particolarmente innovativo e significativo nell ambito della realizzazione dell opera affidando centralità e precise caratteristiche al progetto quale presupposto per la realizzazione a regola d arte. Deformata delle sollecitazioni delle vetrate della scuola superiore per professioni sociali Marie Curie. Nuovo accesso palestra Di sicuro interesse sono poi i documenti proposti da UNCSAAL - Unione Nazionale Costruttori Serramenti Acciaio Alluminio e Leghe - in particolare il documento denominato UX27 Capitolato speciale per facciate continue elaborato in accordo con la norma di prodotto UNI EN nel 2009 UNCSAAL è partner efficace ed affidabile per i progettisti e, in generale, per i committenti del comparto dell involucro edilizio: i documenti, elaborati con la partecipazione dei principali attori del settore si caratterizzano per specificità e precisione dei contenuti e sono reperibili sul sito In particolare il documento UX 27 Capitolato speciale per facciate continue si propone come guida per la stesura di un capitolato tecnico per la richiesta di fornitura e posa di facciate continue che può essere utilizzato come parte speciale di un capitolato generale oppure separatamente ed indipendentemente da quest ultimo. E utilizzabile sia nel contesto di un intervento edilizio ampio e di carattere generale sia in quello di una situazione più specifica dove la fornitura e/o la posa in opera delle facciate continue costituisca l unico capo d opera oggetto del contratto. Nel documento sono reperibili supporti utili per definire caratteristiche e prestazioni che le facciate continue dovranno possedere e che dovranno essere calibrate sulle effettive esigenze progettuali e sulla conformità alla normativa vigente. Per ogni requisito o caratteristica viene pertanto suggerita la voce di capitolato (frequentemente esemplificata con un prospetto) e in corsivo sono riportati note, commenti, richiami alle regolamentazioni e alle norme UNI applicabili a questa categoria di opere. Il documento non è quindi un opera compiuta ma, piuttosto, uno strumento dinamico di guida. Ulteriori elementi di interesse possono essere reperiti nella cospicua produzione documentale di UNCSAAL. Il documento denominato UX 60 Guida alla posa in opera delle facciate continue elaborato recentemente (2012) tratta ad esempio in modo dettagliato le problematiche della posa in opera che deve essere effettuata in modo tale da garantire il rispetto dei principali requisiti tecnologici per i quali i rispettivi livelli di prestazione sono già stati individuati nell ambito del progetto (resistenza meccanica, tenuta all acqua, all aria, isolamento termico, acustico ecc.). Vengono infine trattate le modalità di controllo, di prova e collaudo in opera. Risanamento facciate Landhaus 2, Bolzano 24 TIS innovation park TIS innovation park 25

14 3. L ELENCO PREZZI DELLE FACCIATE a cura di Francesco Giovine 26 TIS innovation park 3.1 Le facciate e l importanza del giusto prezzo Il ruolo di un prezziario delle facciate è quello di descrivere in maniera univoca l oggetto della fornitura e le relative prestazioni da richiedere, con l obiettivo di avere un parametro economico attendibile e per questo utile a progettista e committente. Le informazioni necessarie al fornitore sono essenzialmente di quattro tipologie: descrittive (che definiscono le caratteristiche generali delle opere oggetto del capitolato), tecnologiche (relative ai materiali, ai componenti, alle finiture e alla posa in opera), prestazionali (che individuano i livelli di qualità attesa dei prodotti) e contrattuali (relative a competenze, responsabilità e oneri dei vari attori che intervengono nel processo edilizio in oggetto). Le caratteristiche e prestazioni che le facciate oggetto di una gara devono possedere, necessitano di essere pertanto calibrate sulle effettive esigenze progettuali e sulla conformità alla normativa vigente: solo in questo modo la determinazione del prezzo può essere realistica. Questo ci porta a ritenere di estrema importanza la specifica tecnica riferita alla nostra tipologia di facciata in quanto diversamente, ovvero in presenza di una descrizione omnicomprensiva e cioè con la presunzione di poter descrivere le diverse tipologie di prodotti oggi presenti sul mercato, si rischia di creare ampi varchi interpretativi con ripercussioni deleterie e non veritiere per progettista e cliente. Classificazione e criteri di scelta delle facciate continue: un problema di termini La suddivisione del curtain wall in diverse tipologie e sistemi costruttivi è una problematica non trascurabile in quanto non si è in presenza di un univocità terminologica e conseguentemente di prezzo; inoltre la stessa evoluzione tecnologica del settore introduce di continuo termini nuovi e specifici, in buona parte comprensibili solo agli addetti ai lavori. La definizione di curtain wall, come categoria particolare di pareti esterne non portanti, composti da elementi modulari ripetuti, eseguiti in officina e montati in opera, a cui vengono affidate tutte e sole le funzioni di separazione tra interno ed esterno, di per sé non è sufficiente a definirne correttamente gli aspetti tecnologici e funzionali in quanto tale definizione si applica in generale alle facciate di tipo leggero. In accordo con la norma di prodotto UNI EN 13830, con il termine facciate continue si intendono infatti diverse tipologie di prodotti che possono distinguersi principalmente tra metallici e non-metallici. La facciata continua è un prodotto metallico se realizzato con la combinazione di metallo, vetro ed altri materiali di rivestimento supportati o dotati di un telaio metallico. La facciata non metallica invece è una parete qualunque, di qualunque materiale, non progettata per sostenere carichi verticali e collocata all esterno delle solette di piano. Ma vediamo meglio le loro distinzioni: 1. Facciata continua metallica a montanti e traversi: facciata continua costituita da un telaio portante in montanti e traversi metallici, con partizioni vetrate apribili o no, con pannello cieco di parapetto (spandrel) con faccia esterna in vetro oppure metallica, pietra naturale o altro materiale di finitura esterna. 2. Facciata continua metallica a telai: facciata continua costituita da un ossatura portante in montanti e traversi metallici e da tamponamenti (del tutto simili a quelli del caso precedente) intelaiati e prefabbricati in officina e successivamente collegati in opera al reticolo di facciata mediante accoppiamento meccanico. TIS innovation park 27

15 Montante facciata Serraggio con farfalla Sigillatura strutturale Facciata montante - traverso per Parco Aquatico Santa Chiara, Rende (CS) - ABeC Studio per facciata strutturale per EXPO 2015, Padiglione Italia Milano - ABeC 3. Facciata continua metallica ad elementi o celle: facciata continua costituita da elementi di telaio a montanti e traversi metallici, dotata di una partizione vetrata apribile o fissa e dallo spandrel; tutti i pezzi, in alcuni casi anche la vetrazione, vengono assemblati interamente in officina e poi montati in opera. 4. Facciata continua strutturale: facciata realizzata con tamponature vetrate apribili o fisse, con struttura a montanti e traversi metallici; le lastre di vetro sono incollate al telaio metallico tramite l uso di sigillanti strutturali. Una facciata continua strutturale può essere realizzata sia con la tecnologia a montanti e traversi, che a telai oppure a elementi. 5. Facciata continua semi-strutturale: facciata realizzata con tamponature vetrate apribili o fisse, con struttura a montanti e traversi metallici (del tutto simile a quella del caso precedente) solo che le lastre di vetro sono fissate al telaio metallico con l uso di sigillanti strutturali e con accessori di trattenimento meccanico su due o su quattro lati. 28 TIS innovation park TIS innovation park 29

16 3.2 Descrizione e prescrizioni particolari del prezziario Il documento descrittivo della nostra facciata, affinché possa essere univocamente letto e ragionato dal fornitore/costruttore, deve contenere tutti i dati informativi e gli obiettivi tecnico-prestazionali. Occorre precisare le norme di riferimento e i valori prestazionali, loro classi e metodi di prova, le prove richieste in sito se presenti, la presenza di elementi antieffrazione e campionature al vero: tutti questi fattori possono determinare una sensibile oscillazione di prezzo se non esattamente individuate nel testo al quale è legato il prezziario. Esaminiamo quali sono all interno di ogni singola tipologia gli altri fattori che possono incidere sul prezzo unitario della nostra facciata: 1 Modulazione del reticolo di facciata (Ovvero interasse verticale ed orizzontale) 2 Tipologia e dimensioni dell apertura infisso (a battente apribile verso l interno, a vasistas, a sporgere ecc.) 3 Presenza di caratteristiche formali architettoniche rilevanti (Sporgenze, raccordi verticali e/o orizzontali) 4 Interfacce con opere al contorno 5 Attacchi (al piano terra, al corpo scale, alla copertura) 6 Raccordo a soffitto e al pavimento, logge, spigoli e altri elementi 7 Collegamento della facciata agli elementi strutturali dell edificio 8 Attacchi alla struttura portante (tipologia e consistenza delle staffe di sostegno) 9 Finiture superficiali dei telai metallici (spessore, resa, codici di riferimento) 10 Vetrazioni Quest ultime sono estremamente importanti. Di seguito elenchiamo alcuni tra i punti che occorre sempre indicare: se si tratta di tamponamenti opachi, oppure trasparenti fissi, o apribili la tipologia di vetro (vetrocamera o vetro singolo) se trattasi di vetro piano, curvo, float, stratificato, armato, temprato spessori (se trattasi di vetrocamera oltre allo spessore delle singole lastre costituenti deve essere indicato anche lo spessore dell intercapedine e l eventuale riempimento) se basso emissivo e/o a controllo solare e relativa faccia interessata dal coating i parametri termo-energetici e acustici Un prezziario razionale e facile da leggere a tutela della stazione appaltante Il fatto di avere un unica descrizione che comprenda le varie tipologie rischia di diventare approssimativo come metodo. La costruzione di un sistema che per mezzo di parametri e casistiche contempli tutte le condizioni al contorno, potrebbe invece avere maggiore efficacia. Questo si potrebbe ottenere riferendosi in parte all ottimo lavoro in tal senso già svolto da UNCSAAL, affinandone ulteriormente il metodo nello specifico per la provincia di Bolzano. Tale lavoro preparatorio al prezziario, consentirebbe di classificare e catalogare i vari raccordi e coronamenti nelle loro molteplici combinazioni e permetterebbe una facilitazione della stima economica da parte degli operatori. L obiettivo futuro è infatti realizzare un documento suddiviso nelle 5 tipologie individuate dalla norma di prodotto UNI EN 13830, e parametrizzato secondo le 3 dimensioni tipiche del modulo/reticolo di facciata in larghezza (cm 90, 120, 150), con una descrizione specifica, individuando poi un metodo che consenta -per interpolazione lineare- di quotare le altre dimensioni non comprese. Distinguendo poi tra intervento ex-novo e tra intervento sul patrimonio edilizio esistente, si riuscirebbe a essere ancora più precisi nella stima (questo per i diversi aspetti logistici e di cantierizzazione da considerare nei 2 casi in menzione). A chi è rivolto Il futuro nuovo prezziario sarà rivolto ai Progettisti e gli Enti Committenti privati e pubblici della provincia di Bolzano nella fase di computazione dei lavori e nelle gare di appalto. I prezzi presenti nel listino dovranno derivare dalla raccolta di dati omogenei, ovvero saranno riferiti ad elementi con le medesime caratteristiche tecniche, provenienti da aziende distribuite su tutto il territorio provinciale oltre che nazionale e rappresentative sia della produzione di Serramenti sia di quella delle Facciate Continue. Compito del Gruppo facciate in seno al TIS potrebbe essere infine quello di una successiva elaborazione secondo metodologia statistica e sulla scorta della banca dati che si andrà a creare. Attraverso apposite tabelle sarà possibile classificare le varie tipologie in modo semplice e sintetico e ciò aiuterà gli operatori del settore nella stima economica dei lavori. A tal proposito particolarmente interessante come punto da cui partire è il prezziario elaborato da UNCSAAL impegnata da anni in un lavoro di diffusione del listino presso le Camere del Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura italiane che, in molti casi, lo assumono come parte integrante dei propri prezziari. I prezzi di facciate continue aventi caratteristiche diverse da quanto indicato nelle descrizioni e nel capitolo Specifiche tecniche andranno comunque valutati di volta in volta. Ciò vale anche per quelle facciate che, per esigenze estetiche o strutturali, richiedono profilati con dimensioni che comportano pesi superiori a quelli indicati nelle descrizioni delle singole tipologie. La facciata continua in molti casi è dotata di pannelli inseriti all interno del reticolo di facciata di cui deve essere indicato il materiale dello strato esterno, la densità, la conducibilità termica, la finitura superficiale esterna e una trasmittanza termica complessiva. Tipi e posizione delle opere accessorie sono pure determinanti. Ad esempio i sistemi di protezione dall irraggiamento solare, di pulizia facciata, i dispositivi di ventilazione, zoccolini, velette o canaline per tende concorrono tutti a modificare i costi della facciata e devono essere specificati. I raccordi con pilastri, divisori e controsoffitto, le soglie su muretti o davanzali, i mobiletti copri fan-coils, come pure le controfodere interne o le canalizzazioni per passaggio impianti, sono opere accessorie le cui finiture spesso vanno a incidere sui costi della manodopera. Discorso assai delicato è quello sulla Sicurezza in caso di incendio che tradotto in termini economici può far alzare i valori economici delle nostre facciate. La richiesta di questa prestazione deve essere valutata in funzione dell uso previsto del prodotto e della destinazione d uso dell edificio. Qualora specificatamente richiesto, la facciata continua dovrà essere di classe di resistenza al fuoco nei riguardi della propagazione verticale dell incendio in facciata continua. A tal proposito in corrispondenza del collegamento con i solai, dovrà essere completata da idonei elementi taglia fuoco aventi classe di resistenza opportuna. Anche gli isolanti e le guarnizioni, in questo caso dovranno essere di classe di reazione al fuoco e avranno costi maggiori. Insomma tanto più generica e succinta è la nostra descrizione di facciata tanto più relativo sarà il valore di prezzo a esso associato; per questo, il lavoro che il gruppo facciate si propone di fare sarà utile a individuare il giusto budget oltre che a contenere danni e inutili dispendi monetari. 30 TIS innovation park TIS innovation park 31

17 4. STATICA DEI SISTEMI DI FACCIATA a cura di Francesco Giovine e Roland Rossi 4.1 Processo progettuale Punto di partenza dell analisi strutturale dell involucro risulta la sua concezione strutturale ovvero la definizione del ruolo che questo deve assolvere all interno del sistema-edificio. Questo vuol dire individuare perfettamente quali sono le azioni che andranno ad agire su di esso e come queste verranno assorbite o ridistribuite o trasferite alla struttura portante dell edificio. Generalmente le azioni che possono interessare l involucro sono le seguenti: peso proprio degli elementi costruttivi (profili, pannelli, lastre, moduli, elementi di fissaggio e di collegamento, elementi di finitura, accessori) carico del vento (pressioni e depressioni, divergenza torsionale, fenomeni del distacco dei vortici, fenomeni di sincronizzazione, oscillazioni galoppanti, flutter, buffeting) azioni di uragani, tifoni, grandine, calamità naturali azioni sismiche dilatazioni termiche movimenti differenziati tra i componenti interazione involucro/struttura carico neve azioni da manovre di apertura/chiusura atti vandalici azioni intrusive attentati terroristici bomb-blast azioni belliche fissaggio di schermature solari (tende a rullo esterne, brise-soleil, ecc.) fissaggio di sporti o pensiline supporto di insegne operazioni di trasporto e montaggio operazioni di manutenzione, riparazione, sostituzione e pulizia Accanto alle azioni sopra indicate esistono problematiche di ultima generazione legate a problemi molto specifici come: shock termici problemi di aerodinamicità problemi di ottimizzazione strutturale (formfinding) azioni dovute alla presenza di doppie pelli problemi di isolamento (tasselli a taglio termico) vibrazioni fatica failure, fessure, rotture comportamento post-rottura (fail-safe) In particolare il processo di progettazione strutturale può essere schematizzato come una serie di operazioni che vanno dall individuazione e dalla quantizzazione delle azioni agenti sulla struttura, all analisi delle tensioni e delle deformazioni generate, al dimensionamento delle sezioni e degli spessori in funzione delle tensioni e delle deformazioni calcolate, alla determinazione della sicurezza strutturale con opportuni fattori di sicurezza, per giungere alla produzione dei documenti e degli elaborati grafici di progetto necessari per trasmettere in maniera esaustiva e dettagliata i risultati. L analisi e il dimensionamento strutturale dell involucro deve essere strettamente collegata alle altre fasi del progetto (progetto architettonico, progetto della struttura portante, progetto degli impianti) al fine di verificare simultaneamente che tutte le esigenze siano soddisfatte. La progettazione strutturale viene così a interessare diverse fasi del progetto nel suo complesso, che vanno dalla concezione iniziale, alla modellazione, all analisi strutturale, alla definizione dei sistemi di fissaggio e ancoraggio, fino alla produzione delle tavole esecutive di progetto, confrontandosi continuamente con le esigenze architettoniche e impiantistiche. In fase di progettazione strutturale dell involucro è bene individuare la corretta suddivisione dei compiti che devono assolvere i diversi compo- 32 TIS innovation park TIS innovation park 33

18 nenti. Per questo motivo è necessario ricorrere a precisi schemi gerarchici che permettano di individuare il ruolo che i vari elementi strutturali sono chiamati a ricoprire ( prediction ). La finalità è quella di eliminare sovradimensionamenti e appesantimenti della struttura pur nel mantenimento dei prefissati livelli di sicurezza. Altro fattore molto importante nella progettazione strutturale è la creazione di ridondanze, ovvero di sistemi che permettano di supplire strutturalmente a eventuali deficienze strutturali o rotture di componenti (per esempio elementi di fissaggio, lastre di vetro, ecc.) durante le condizioni di esercizio senza negare la possibilità di utilizzo dell edificio o di sostituzione di componenti o parti di struttura in condizioni di sicurezza. Le fasi di progettazione strutturale devono inoltre prevedere le analisi delle strutture nelle diverse condizioni transitorie di trasporto e montaggio (o smontaggio) valutando sia il comportamento post-rottura che analizzando le azioni che potrebbe innescare la rottura di una lastra vetrata sul resto del sistema-struttura. La progettazione richiede pertanto accurate modellazioni e calcoli, necessitando anche dell uso di software e programmi FEM sia per le analisi globali che di dettaglio al fine di simulare e verificare il comportamento dell involucro nelle diverse condizioni di esercizio. Le fasi attraverso le quali andare a progettare staticamente una facciata sono: 1. acquisizione dei dati di progetto; 2. analisi dei carichi e loro combinazioni; 3. definizione schema strutturale; 4. analisi strutturale; 5. statica di dettaglio (nodi, ancoraggi, ecc.) I principali metodi di dimensionamento possono essere così riassunti: dimensionamento secondo il metodo delle tensioni ammissibili dimensionamento secondo la probabilità di rottura dimensionamento secondo il metodo degli stati limite (ultimo e di esercizio) Il metodo delle tensioni ammissibili consiste nel verificare che le tensioni presenti su tutti i punti del materiale non superino un prefissato valore ammissibile, considerando compromessa la stabilità della struttura nel momento in cui anche un solo punto entra in crisi. Il dimensionamento secondo la probabilità di rottura analizza invece il comportamento a rottura e il variare delle sollecitazioni in funzione del tempo, permettendo così di considerare lo sviluppo delle tensioni che agiscono per lungo tempo e su grandi superfici in maniera negativa. Infine il metodo di dimensionamento secondo gli stati limite considera diverse situazioni limite o scenari di cedimento della struttura. In questo modo vengono considerati sia la probabilità di un carico, sia il ruolo dell elemento nella stabilità della struttura in generale oltre che l effetto del cedimento dell elemento. Nel caso della progettazione strutturale di involucri in vetro, risulta particolarmente importante analizzare il cosiddetto post rupture behaviour. Risultando infatti il vetro un materiale fragile, in cui sono peraltro possibili rotture spontanee, sarà necessario analizzare il comportamento post-rottura al fine di garantire comunque il funzionamento dell intera struttura senza pregiudicarne la stabilità e la sicurezza (fail-safe). Da quanto detto emerge come sia piuttosto complesso concepire strutturalmente l involucro. Questo proprio perché i compiti che deve assolvere sono sempre più complessi e sofisticati e le prestazioni che devono essere raggiunte sono sempre più severe. 4.2 Resistenza meccanica e sicurezza in uso Sono 2 i documenti che richiamano questi due importanti concetti: La direttiva europea 89/106/ CEE e la UNI EN La direttiva europea 89/106/CEE: comunemente detta CPD (Construction Products Directive) è una direttiva europea del E rimasta in vigore fino al mentre dal 24 aprile 2011, è entrato in vigore parzialmente il Regolamento dei Prodotti da Costruzione (CPR - Construction Products Regulation). Poiché l entrata in vigore del CPR è solo parziale (vedi art. 68 del CPR stesso) la direttiva ha ancora parte della sua validità. Il 1 luglio 2013 il CPR avrà piena applicazione e la direttiva non sarà più applicabile. La CPD ha l obiettivo di assicurare che i prodotti da costruzione che vengono immessi sul mercato siano costruiti o realizzati in modo che l opera di costruzione nella quale sono integrati rispetti alcuni requisiti ritenuti essenziali per la sicurezza, la salute e altre esigenze di ordine collettivo dell utenza. Ciò significa che in quanto elemento dotato di funzione statica autonoma, la facciata deve essere correttamente progettata e verificata sotto il profilo del suo comportamento meccanico. La direttiva - recepita con il DPR n. 246 del 21 aprile 1993 all allegato A parla del requisito essenziale 4, che descrive il concetto di resistenza meccanica di una facciata continua come rispondente al requisito più generale di sicurezza in uso. La norma di prodotto UNI EN 13830: definisce la facciata continua come insieme di elementi strutturali verticali e orizzontali collegati insieme e ancorati alla struttura portante dell edificio e tamponamenti, a formare un involucro leggero continuo che garantisce tutte le funzioni normali di una parete esterna, ma che non assume alcuna delle caratteristiche portanti della struttura dell edificio. 4.3 Parete esterna e facciata La differenza fondamentale tra una facciata continua e una generica parete esterna consiste nella relazione con la struttura dell edificio. La facciata continua assolve tutte le funzioni proprie di una parete esterna ad esclusione del supporto di carichi verticali trasmessi dai solai, funzione assolta esclusivamente dalle strutture verticali dell edificio. Le facciate continue essendo portate dalla struttura dell edificio, non contribuiscono alla stabilità dell edificio. L esclusione della funzione di supporto dei carichi verticali ha consentito la realizzazione di sistemi di facciata leggeri, facciate con orditura metallica ed elementi di tamponatura opachi o trasparenti, composti con differenti materiali e tecnologie. Il sistema viene definito leggero proprio perché soggetto a carichi permanenti limitati al peso proprio dei componenti la facciata: l orditura metallica, gli elementi di tamponatura fissi e apribili, gli elementi accessori, elementi aventi peso proprio contenuto rispetto agli elementi costituenti le pareti in muratura e le pareti portanti in genere. Gli elementi strutturali costituenti la facciata devono essere considerati strutturali esclusivamente in relazione alla facciata e non in riferimento all edificio, in quanto non influiscono in alcun modo sulle caratteristiche portanti dell intero edificio. 4.4 Le verifiche da effettuare Per garantire il requisito fondamentale relativo alla sicurezza in uso prescritto dalla CPD, è necessario che tali verifiche siano condotte nei confronti sia dello stato limite di esercizio (SLE) sia dello stato limite ultimo (SLU) in riferimento alle azioni agenti sulla facciata (pesi propri, urti, azione sismica, vento, azioni orizzontali di esercizio). Cosa altro deve 34 TIS innovation park TIS innovation park 35

19 garantire la facciata in condizioni di servizio? La piena funzionalità: non solo nei confronti della sicurezza degli occupanti, ma anche nei confronti di quei requisiti che definiscono la corretta fruizione dell immobile (permeabilità all aria, resistenza al vento e tenuta all acqua). Nel verificare SLU e SLE in conseguenza alle diverse combinazioni delle azioni, occorre valutare anche la combinazione sismica e quella accidentale ove richiesto. La verifica allo SLU è una verifica di sicurezza mentre la verifica allo SLE è invece una verifica di corretto funzionamento che consiste nella valutazione che la deformazione sotto carico rientri nei limiti previsti dalle norme (UNI EN 13830): deformazione limite del montante soggetto ad azione orizzontale: L/200 o comunque non superiore a 15 mm; deformazione limite del traverso soggetto ad azione orizzontale: L/200 o comunque non superiore a 15 mm; deformazione limite del traverso soggetto ad azione del solo peso proprio verticale: L/500 o comunque non superiore a 3 mm. 4.5 Le norme di riferimento Nel panorama legislativo italiano ed europeo non esiste una norma tecnica di riferimento specifica per il dimensionamento statico delle facciate continue; è quindi necessario utilizzare e mutuare le informazioni e i processi di calcolo e verifica riportati nel corpo delle norme tecniche a disposizione, relative agli elementi strutturali dell edificio. Tra le norme tecniche che trovano applicazione per le facciate continue, è necessario ricordare principalmente: NTC 2008, Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008 e circolare n. 617; CNR-DT 207/ Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni; UNI EN , Eurocodice 9, Progettazione delle strutture di alluminio, Parte 1-1: Regole strutturali generali; UNI EN Facciate continue Norma di prodotto (norma armonizzata relativa alla marcatura CE). 4.6 Azioni e sollecitazioni Al fine di ottimizzare e rendere efficace la progettazione strutturale dell involucro è bene individuare le azioni e le sollecitazioni che andranno ad agire su di esso. Azioni che naturalmente dovranno essere strettamente legate al contesto geografico nel quale l edificio andrà collocato. Tra geografia e calcolo strutturale esiste infatti un forte legame dovuto principalmente al fatto che la localizzazione determina specifiche azioni di carattere sismico, carichi neve e del vento, caratteristiche geologiche, condizioni climatiche, oltre a richiedere eventuali prestazioni speciali come per esempio in caso di zone politicamente instabili (zone a forte presenza terroristica, zone di guerra, ecc.). Non ultimo la localizzazione geografica determina le normative di riferimento che andranno rispettate in fase di progetto e gli standard energetici ai quali fare riferimento. Ciò che rimane invariato risulta essere il processo di progettazione strutturale, ovvero le varie fasi di concezione, progettazione, calcolo e verifica dell involucro stesso. Le azioni da considerare principalmente nel calcolo della sollecitazione di una facciata continua sono di 2 tipi: permanenti e variabili. a) Permanenti peso proprio dell orditura della facciata (reticolo in alluminio, staffaggi e accessori); peso portato dalla facciata (tamponamenti ciechi e trasparenti, schermature); b) Variabili vento: azione espressa in kn/m2 (calcolata in conformità con il Paragrafo 3.3 delle NTC 2008 e alla Circolare applicativa 2 febbraio 2009 n. 617) o CNR-DT 207/ Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni); neve: applicabile nel caso di inclinazioni comprese tra 60 e l orizzontale, azione espressa in kn/m2 (calcolata in conformità con il Paragrafo 3.3 delle NTC 2008). E bene ricordare infine che ai fini della marcatura CE, è necessario che il Produttore sottoponga un prototipo della facciata a una serie di prove sperimentali di laboratorio finalizzate a certificarne le prestazioni (resistenza al vento, permeabilità all aria e tenuta all acqua) in condizioni sia di esercizio che di sicurezza. Particolare importanza assume la prova di resistenza al vento che permette di verificare sperimentalmente il comportamento deformativo e di resistenza della facciata continua sia in condizioni di esercizio, sotto l azione del carico di progetto del vento, che di sicurezza attraverso l applicazione di un carico incrementato di un fattore di sicurezza pari a 1,5. * 36 TIS innovation park TIS innovation park 37

20 5. IL VETRO a cura di Roland Rossi 38 TIS innovation park 5.1 Anforderungen und Bemessung von Glas Der Trend hin zu transparenten, filigranen, leicht wirkenden Strukturen und lichtdurchlässigen Bauwerken wird immer stärker. Glas gehört zu den Materialien im Bauwesen, die Architekten seit jeher besonders faszinieren. Neue Entwicklungen in der Glastechnologie und -verarbeitung sowie mit den mittlerweile sehr guten Dämmwerten ist es möglich innovative und bisweilen kühne Entwurfskonzepte für Gebäudehüllen umzusetzen. Genau hier kann die Projektgruppe TIS Fassaden ansetzen und als Schnittstelle zwischen Architektur und den Ingenieurdisziplinen, zwischen Architektur und Glasindustrie, zwischen Normung und Praxis fungieren. Hier werden die Aktivitäten mehrerer Institutionen, Hersteller und Dienstleister, die sich auf hohem wissenschaftlichem und technologischem Niveau mit dem Werkstoff Glas beschäftigen, effizient vernetzt. Um diesen Anforderungen gerecht zu werden braucht es Regelwerke zur Bemessung von Glaskonstruktionen und qualitativen bzw. experimentellen Beurteilungen. Auf nationaler Ebene gab es letzthin folgende Dokumente die Bewertungs-, Bemessungs- bzw. Konstruktionsregeln für Flachglas zum Inhalt hatten: UNI/TR 11463: 2012 Vetro per edilizia - Determinazione della capacità portante di lastre piane di vetro utilizzate come elementi di tamponamento UNI/TR 11404: 2011 Vetro isolante con ottima qualità ottica utilizzato per i serramenti CNR-DT 210/2012 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione e il Controllo, di Costruzioni con Elementi Strutturali di Vetro UNI in Überarbeitungsfase Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie pr EN 16612:2013. in inchiesta pubblica (ex pren ) Glass in building Determination of the strength of glass panes by calculation and testing Die Bemessung und Konstruktion von Verglasungen soll durch diese neue Normengeneration auf eine neue Grundlage gestellt werden. Der vorliegende Text gibt eine Übersicht über den derzeitigen Stand der Regelwerke und deren wichtigsten Inhalte. Dabei ist zu erwähnen, dass auch im Glasbau bei der statischen Bemessung auf das Teilsicherheitskonzept umgestellt wird. In der aktuellen Fassung der UNI/TR 11463:2012, welche sich an die pren13474 anlehnt, wird das neue Sicherheitskonzept eingeführt und ist somit konform mit dem NTC 2008 Norme tecniche per le costruzioni. Der europäische Normungsentwurf des CEN/ TC129/WG8 für die Bemessung im Glasbau pren 16612:2013 hat das Ziel der Schaffung einer einheitlichen Bemessungsregelung für Glas. Durch die Komplexität der Regeln und die besonderen Eigenschaften des Werkstoffs Glas sowie der Zwischenschichten, ist eine praktische Dimensionierung kaum möglich und bei einfachsten Verglasungen bedarf es aufgrund der vielen Lastfallkombinationen bereits spezieller Software. Die UNI/TR11463 hat zum Ziel, die wesentlichen und besonderen Parameter des Werkstoffs Glas wie z. B. die Zeitabhängigkeit der Festigkeit von Floatglas, Isolierglaseffekte, TIS innovation park 39

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