Capitale, funding e liquidità: una crescita possibile perbancheeimprese

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitale, funding e liquidità: una crescita possibile perbancheeimprese"

Transcript

1 Capitale, funding e liquidità: una crescita possibile perbancheeimprese di Matteo Coppola (*) Banche e imprese dovranno fare un salto di qualità nella gestione delle risorse finanziarie, oggi scarse e ad elevato costo, e trovare quindi un nuovo punto di equilibrio nel loro rapporto. Un mondo di risorse scarse Il sistema produttivo italiano è investito quotidianamente dalle gravi evoluzioni della crisi dei debiti sovrani, un rischio «ad effetto domino» giunto a mettere in gioco la stessa sopravvivenza dell euro. Solo per citare un elemento emblematico del quadro attuale, si registra come nella classifica mondiale della produzione manifatturiera l Italia sia scivolata dalla quinta all ottava posizione tra il 2007 e il Inoltre, secondo il Centro Studi di Confindustria, a rischio si trova «la stessa sopravvivenza di comparti importanti del tessuto produttivo nazionale». Un effetto che sì è stato prodotto, secondo gli analisti di viale dell Astronomia, dalla recessione, ma che poi è stato aggravato dal credit crunch. In effetti, al centro delle analisi di coloro che cercano di comprendere e contrastare la crisi attuale, c è proprio la relazione tra banche e imprese. Da una parte, gli istituti di credito nostrani, come del resto anche quelli stranieri, temono un eccessiva esposizione che possaminarnelasopravvivenzaesonooggisottoposti a vincoli che impongono dettami più rigidi nel rilascio dei prestiti: così, gli istituti hanno necessità di controllare il flusso di credito alle imprese. Dall altra, le aziende accusano le banche di essere troppo accorte nella concessione del credito e di non utilizzare i sostegni «istituzionali» - come nel caso dei due LTRO rilasciati dalla Bce guidata da Mario Draghi - per rilanciare o almeno sostenere l economia nazionale: così, le imprese si dicono costrette a chiudere. La realtà dei dati può aiutareacomprendere questi fenomeni. Da un lato, è innegabile che l aumento degli spread sui titoli di Stato a partire soprattutto dalla seconda metà del 2011 abbia avuto un impatto rilevante sul funding delle banche italiane, con un aumento del suo costo a livelli insostenibili e con un inaridimento delle fonti di finanziamento. Dall altro lato, va considerato come la crisi stia avendo un impatto diretto e molto incisivo anche sul conto economico delle banche, che se anche giocano indubbiamente un ruolo chiave a sostegno dell economia, sono esse stesse delle imprese con necessità di mantenere una loro sostenibilità economicofinanziaria. Si consideri ad esempio il livello dei cosiddetti non performing loans (NPL) che per le banche italiane è raddoppiato dall inizio della crisi, e continua tutt ora a crescere in modo preoccupante. Se si guarda però alla portata del credito in Italia (Tavola 1), sorprende come il livello degli impieghi alle imprese sia rimasto sostanzialmente invariato nel corso del 2011 e nei primi mesi del 2012, conservando un livello comparabile a quello di inizio 2011, con una riduzione inferiore al punto percentuale. Ben diversa appare la situazione per esempio in Spagna, dove il deleveraging ha portato a una contrazione importante del livello degli impieghi alle imprese. A sentire il mondo produttivo, sono proprio i cospicui LTRO della BCE ad essersi trasformati nelle smoking gun che accusano le ban- (*) Principal di The Boston Consulting Group, 70

2 che italiane: la liquidità generata dai prestiti dell istituto di Francoforte doveva andare a sostegno dell economia. Tra fine 2011 e inizio 2012, la Bce ha immesso negli istituti di credito continentali miliardi di euro: di questi, 267 sono andati alle banche italiane. Questa grande quantità di liquidità addizionale è stata in parte utilizzata per sostenere acquisti di obbligazioni governative (circa 60 miliardi ad oggi), e si è trasformata per una buona parte del rimanente, in autentico «fieno in cascina»: in pratica l ammontare complessivo dei due LTRO servirà in gran parte per coprire i fabbisogni di rifinanziamento dei prossimi due anni (circa 130 miliardi) e consentire un mantenimento del livello del credito. In generale, l intervento della BCE ha consentito di evitare, come ha dichiarato lo stesso governatore Draghi, «un ben più severo rischio di restrizione creditizia», permettendo di «comprare tempo» all intero sistema. I problemi che hanno indotto la crisi attuale sono, infatti, strutturali e la mancanza di liquidità è statasolounsintomodellascintilla scatenante la situazione congiunturale, non la causa. Infatti, la crisi dei debiti sovrani che ha investito il Vecchio continente trova motivazioni che nascono al di fuori del sistema bancario: debito pubblico insostenibile, bassa competitività e quindi bassa crescita. Una cosa è certa: la minore disponibilità di credito per le imprese non è un fenomeno transitorio. E ciò accade perché sono cambiati i presupposti e le prospettive operative degliistitutidicreditoacausadicondizioni oggettive, che in parte esulano dalla grave situazione congiunturale. Basilea III - accordo che prevede delle modifiche alle attuali regolamentazioni a cui sono soggetti gli istituti di credito - imporrà requisiti molto stringenti su capitale, funding di medio e lungo termine e liquidità a breve. Come si traduce questo nella restrizione del credito alle imprese? Alla fine dello scorso anno, la stima riportava una necessità di 354miliardidieurodicapitaleaddizionale o in alternativa 5000 miliardi di minori attività ponderate per il rischio (circa il 20% del totale) per le 145 maggiori banche mondiali (1). Insomma, parametri molto rigidi che necessitano la ricerca di un nuovo punto di equilibrio nel rapporto tra banche e imprese. Quali direttrici di evoluzione per le banche? Con meno risorse a disposizione a livello di stato patrimoniale e più stringenti requisiti (1) The Boston Consulting Group Risk Report annual. Tavola 1 - Credito alle imprese 71

3 La banca deve diventare un partner industriale, oltre che finanziario, per accompagnare il cliente nella crescita. di gestione del rischio, come dovranno comportarsi le banche? Innanzitutto dovranno fare un salto di qualità importante nella gestione dei rischi definendo in modo molto raffinato l allocazione delle risorse. Ad esempio, se prima il piano industriale si definiva in base alla crescita su ricavi e asset per occuparsi poi solo successivamente di organizzare il funding necessario, in futuro si dovrà partire dalla disponibilità di capitale, funding e liquidità di breve per decidere poi se procedere o meno su un progetto di finanziamento. Una delle conseguenze di questa nuova logica riguarderà direttamente il modello digoverno:ceo,cfo,croeresponsabili delle singole unità di business dovranno agire in modo molto più integrato, dovendo allineare visioni diverse per determinare i passi necessari verso la sostenibilità del business creditizio, considerando le interdipendenze tra risorse di stato patrimoniale ed effetti di conto economico. È questa la grande sfida che attende le banche: comprendere e adeguarsi alla nuova scarsità di risorse e quindi acquisire un ottica manageriale per valutare ed assistere il cliente. Non si tratta di un passaggio naturale, ma di una vera e propria rivoluzione copernicana. Il rapporto tra banca e impresa nel panorama italiano non potrà quindi più reggersi sui presupposti che finora lo hanno contraddistinto, dove la rischiosità del cliente e le potenzialità di ricavo derivanti dal progetto specifico segnavano, usando una metafora cartesiana, le ascisse e le ordinate entro le quali si stabiliva l ammontare e la durata del credito. In un sistema molto più prudenziale secondo quanto previsto da Basilea III e considerata la scarsità strutturale e l elevato costo di liquidità di breve, funding di medio termine e capitale, le banche dovranno procedere applicando un sistema di analisi «granulare» di ogni singolo business, prodotto e cliente. Un esempio di questo nuovo approccio relazionale tra istituti e imprese si legge in un recente studio (2) sul portafoglio Corporate di una grande banca italiana (Tavola 2). L analisi realizzata mostra la presenza di clienti con consumi e rendimenti anche molto differenti su capitale, liquidità e funding. È interessante ed estremamente utile ai fini dell analisi stessa aver riscontrato, ad esempio, che esistono cluster di clienti con presenza importante di linee di credito accordate ma non utilizzate, che in uno scenario di stress potrebbero richiedere molta liquidità. Tali clienti rendono necessario quindi lo stanziamento di asset altamente «liquidabili», come titoli a breve termine, con rendimento basso. Un altro esempio considerato nell analisi è stato identificare clienti con importanti assorbimenti di capitale e funding a medio termine legati al credito a loro concesso, ma con redditività molto bassa e limitato cross-selling di servizi: anche in questo caso i ricavi possono essere inadeguati se paragonati alle risorse assorbite. Per queste ragioni le azioni commerciali che interessano capitale, funding e liquidità dovranno tenere conto di impatti ed interdipendenze tra queste tre dimensioni. In ogni caso, per il sistema creditizio italiano, si potrebbe comunque usare l espressione «di necessità, virtù» visto che segmentare e studiare la propria clientela è sicuramente un percorso ottimizzante nella gestione del credito, dato che ciascun cliente consuma in modo differente le risorse che gli vengono assegnate e approfondirne i comportamenti o consigliarlo sulla gestione migliora l uso delle risorse: in pratica, la banca dovrà comprendere il consumo del credito e la sua stessa efficienza. A questo punto, i primi interrogativi che si pongono agli istituti riguarderanno la misurazione del rendimento di queste risorse e quindi i trade-off da applicare per i clienti che consumano le stesse risorse in modo diverso. Le banche si dovranno quindi organizzare per affrontare questo passaggio epocale, sviluppando nuovi modi di relazionarsi con le imprese clienti. Quali direttrici di evoluzione nella relazione tra banche e imprese? Il recente Corporate Benchmarking di BCG fornisce un indicazione della direzione da intraprendere. Nella Tavola 3 si vedono confrontati (2) Svolto da The Boston Consulting Group. 72

4 il mix ricavi del segmento mid-corporate italiano con quello di altri paesi Europei. Da quest analisi emerge la differenza tra la media italiana e quella europea nel mix e quindi nel ritorno economico, ma la differenza si amplia di quasi tre volte rapportando le banche italiane ai full service champions, cioè a quegli istituti di credito che hanno sviluppato un modello di relazione ampio e profondo con i loro clienti. Tali full service champions non sono solo un opzione operativa, ma un modello utile per rendere la relazione tra banca e impresa sostenibile economicamente nel nuovo panorama strutturale che affronteremo nei prossimi anni. Tavola 2 - Non tutte le imprese sono uguali Il primo passo, come già detto, è strategico più che tattico: la banca deve diventare un partner industriale, oltre che finanziario, per accompagnare il cliente nella crescita. Quindi bisogna ricordare che l eterogeneità elaqualitàsono valori che pagano: la banca dovrà quindi allargare la relazione a più prodotti, per poter servire in modo efficace i propri clienti, anche con pacchetti a basso assorbimento di capitale e/o funding, e in ogni caso l istituto dovrà offrire una service experience di eccellenza. Non si tratta di cambiamenti di poco conto, ma come già detto di una vera e propria rivoluzione copernicana nelle relazioni tra istituti Tavola 3 - Composizione ricavi nel segmento Mid-Corporate 73

5 italiani ed aziende. Infatti, da una parte le banche dovranno compiere un salto di qualità articolato nel proprio modello di servizio, mentre dall altro le imprese dovranno aprirsi con coerenza e costanza e lavorare più in un ottica di partnership con il settore bancario. Sono compromessi reciproci che i player dovranno assumersi visto lo stato dell arte dell economia globale. Nei prossimi anni - e già da adesso - la stretta del credito si pone come un dato di fatto, più che una minaccia: il mondo produttivo e quello creditizio dovranno trovare un percorso comune, imponendosi dei cambiamenti nell approccio specifico al fine di venirsi incontro. Guardando alle banche, già oggi si possono individuare delle direttrici importanti in grado di ottimizzare questo rapporto economico, senza per questo pregiudicare i bisogni bancari delle imprese. Per esempio le banche possono lavorare per offrire prodotti più efficienti a minore assorbimento di capitale (per es. asset based lending), oppurelavorare per rafforzare la qualità del collaterale, o anche fornire un vero e proprio advisory per migliorare il rating intervenendo sul profilo industriale e finanziario dell impresa. La necessità di incidere meno sullo stato patrimoniale delle banche sta già portando oggi alla disintermediazione, con l accesso diretto al mercato dei capitali (DCM), con emissioni obbligazionarie possibili anche per imprese di taglia inferiore rispetto alle imprese large corporate, con importanti benefici per le imprese anche in termini di profili di finanziamento con durate maggiori. In questo contesto, alcune grandi banche internazionali stanno anche sviluppando modelli innovativi distribute-to-originate, opposti ai tradizionali originate-to-distribute, dove in modo attivo si fanno partnership con investitori istituzionali per costruire un flusso di business da «originare», strutturato in modo tale da essere appetibile alla «distribuzione», non andando quindi ad incidere sullo stato patrimoniale bancario. Quali direttrici di evoluzione per le imprese? Guardando dall altro lato alle imprese italiane, bisogna sottolineare ancora una volta come le aziende nostrane dovranno affrancarsi 74 da un rapporto di forte dipendenza creditizia rispetto agli istituti bancari. Il livello di indebitamento delle imprese nazionali è andato crescendo in maniera rilevante dal 2000 (60% del PIL) ad oggi (quasi 90% del PIL). Analizzando nel dettaglio qualitativo il tipo di indebitamento delle imprese, si scopre come 2/3 dei debiti sono di natura bancaria e il 60% a breve scadenza (2 anni). Inoltre, c è scarso ricorso all equity da parte delle impreseescarsaèanche la propensione delle imprese di piccole e medie dimensioni ad avvicinarsialmercatodeicapitali.bastipensare cheinitalialeimpresequotateconcapitalizzazione inferiore ai 300 milioni di euro sono il 62%, mentre in Francia, Germania e Regno Unito sono all incirca l 80%. Il sistema imprenditoriale italiano deve evolvere: è necessario che le aziende crescano in dimensione per poter accedere con vigore ed efficacia al mercato dei capitali e in sofisticazione finanziaria per gestire in maniera equilibrata il bilancio aziendale. Questo dovrà avvenire con aumento dei livelli di patrimonializzazione ove possibile e con un attenta gestione dei rischi aziendali: in entrambi i casi, si tratta di alcuni dei cambiamenti che sono richiesti anche alle banche italiane. Così, è evidente come l unica possibilità di crescita per entrambi gli attori - banche e imprese - sia un percorso proficuo di partnership. Riflessioni conclusive Si attende un mondo diverso, dove le risorse economiche saranno scarse e quindi avranno un costo elevato: bisogna assumere questa condizione come un fatto, accettarlo e comportarsi di conseguenza. Questo elemento riguarda principalmente il rapporto tra bancheeimprese,chedovrannotrovareunnuovo punto di equilibrio per crescere sia attraverso un rapporto più ampio, profondo e per entrambi proficuo, sia trasformando gli istituti di credito in delle guide per le aziende, cioè in veri e propri advisor finanziari e industriali. Concretamente, entrambi gli attori dovranno compiere un salto di qualità. Perché la realtà della crisi dei debiti sovrani morde il tessuto economico e creditizio nazionale e solo uno sforzo congiunto di entrambi gli attori potrà consentire ad entrambi di affrancarsi e tornare a correre.

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

Dai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore. La evoluzione del rapporto Banche/ PMI

Dai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore. La evoluzione del rapporto Banche/ PMI Dai prestiti contro garanzie ai prestiti contro valore La evoluzione del rapporto Banche/ PMI Il contesto I riflessi della crisi sui criteri di valutazione delle PMI Esaurimento del modello un solo rating

Dettagli

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO?

IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? http://www.sinedi.com ARTICOLO 15 SETTEMBRE 2007 IL RAPPORTO BANCA IMPRESA STA CAMBIANDO? Fin dal passato il rapporto tra banca e soggetti economici non è mai stato stabile e lineare e questo dipende in

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

Il Factoring e le piccole e medie imprese

Il Factoring e le piccole e medie imprese Il Factoring e le piccole e medie imprese Uno strumento per migliorare le performance aziendali e ridurre i rischi finanziari delle PMI anche in ottica di Basilea 2 Marino Baratti Amministratore Delegato

Dettagli

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti!

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti! Accade spesso che la banca vada a visitare l azienda solo quando deve acquisirne la relazione o, successivamente, per collocare nuovi prodotti o chiedere maggiori flussi di lavoro o relazioni indotte,

Dettagli

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:

Dettagli

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI Firenze, 26 febbraio 2015 Crisi economica: si assiste ad un attenuazione del credit crunch per le imprese ma i prestiti sono ancora

Dettagli

IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?

IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE? II Forum annuale sulla Finanza d impresa Gli strumenti per affrontare la crisi e sostenere la crescita delle PMI Prato, 23 aprile 2009 Email: a.doti@centrofiditerziario.it

Dettagli

La gestione commerciale del rating Da sentenza a strumento di miglioramento della relazione con il cliente

La gestione commerciale del rating Da sentenza a strumento di miglioramento della relazione con il cliente La gestione commerciale del rating Da sentenza a strumento di miglioramento della relazione con il cliente Dott. Antonio Muto Vice Direttore Generale Banca di Roma 23 gennaio 2007 Agenda Basilea II e la

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Basilea III. Aprile 2013

Basilea III. Aprile 2013 Basilea III Aprile 2013 Basiela I, II, III,. 2 Basilea I 1988 Basilea II 2006 Basilea III 2013 Risposta del Comitato di Basilea alla crisi finanziaria Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria 3 Il

Dettagli

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

Guida alla SALVAGUARDIA della LIQUIDITÀ AZIENDALE. Piccole e Medie Imprese Professionisti

Guida alla SALVAGUARDIA della LIQUIDITÀ AZIENDALE. Piccole e Medie Imprese Professionisti Guida alla SALVAGUARDIA della LIQUIDITÀ AZIENDALE Piccole e Medie Imprese Professionisti GUIDA ALLA SALVAGUARDIA DELLA LIQUIDITÀ AZIENDALE Copyright 2015 CBF Soluzioni Indice Perché una guida alla salvaguardia

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento...

ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA a cura Giuseppe Polli SECONDA PARTE clicca QUI per accedere direttamente alla prima parte dell'intervento... 4 GLI INDICI DI LIQUIDITA L analisi procede con la costruzione

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey

23 Febbraio 2016. State Street Asset Owners Survey 23 Febbraio 2016 State Street Asset Owners Survey Introduzione Il sistema pensionistico globale si trova di fronte a sfide di enorme portata I fondi pensione devono evolversi e svilupparsi per riuscire

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Il mercato dei capitali in Italia: un opportunità per investitori e imprese. Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria

Il mercato dei capitali in Italia: un opportunità per investitori e imprese. Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Il mercato dei capitali in Italia: un opportunità per investitori e imprese Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Traccia dell intervento Negli ultimi mesi la situazione finanziaria

Dettagli

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Le scelte per la media impresa tra debito e capitale

Le scelte per la media impresa tra debito e capitale IFFI 10 edizione VALORIZZARE L IMPRESA E ATTRARRE GLI INVESTITORI La liquidità dei mercati finanziari per lo sviluppo delle imprese Le scelte per la media impresa tra debito e capitale MILANO, 11 Novembre

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre

Dettagli

Strategia d investimento obbligazionaria

Strategia d investimento obbligazionaria Strategia d investimento obbligazionaria Valutazione del mercato Analisi delle variabili del reddito fisso Strategia d investimento per gli asset obbligazionari Bollettino mensile no. 11 novembre A cura

Dettagli

Tavola rotonda CREDITO E PMI Roma, 6 dicembre 2011 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria

Tavola rotonda CREDITO E PMI Roma, 6 dicembre 2011 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria Tavola rotonda CREDITO E PMI Roma, 6 dicembre 2011 Valentina Carlini Fisco, Finanza e Welfare Confindustria La crescita economica in Italia (Centro Studi Confindustria Congiuntura flash, Novembre 2011)

Dettagli

Rassegna stampa 14/05/2014 Il Resto del Carlino

Rassegna stampa 14/05/2014 Il Resto del Carlino Rassegna stampa 14/05/2014 Il Resto del Carlino «L Idrovia rilancerà il welfare, ricerca e turismo», pag.20 La Nuova Ferrara Sull Idrovia ok all intesa tra Provincia e Comune, pag. 18 Estense.com Idrovia,

Dettagli

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese FONDAZIONE LEONE MORESSA Via Torre Belfredo 81/d 30171 Mestre (Venezia) Tel: 041-23.86.700 - Fax: 041-98.45.01 Email: info@fondazioneleonemoressa.org Web: www.fondazioneleonemoressa.org LA CRISI ECONOMICA

Dettagli

OBBLIGAZIONI SUBORDINATE: COSA SONO E PERCHÉ SONO RISCHIOSE

OBBLIGAZIONI SUBORDINATE: COSA SONO E PERCHÉ SONO RISCHIOSE 1 OBBLIGAZIONI SUBORDINATE: COSA SONO E PERCHÉ SONO RISCHIOSE I bond subordinati sono una speciale categoria di obbligazioni il cui rimborso nel caso di problemi finanziari per l emittente - avviene successivamente

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Strategia d investimento obbligazionaria

Strategia d investimento obbligazionaria Strategia d investimento obbligazionaria Valutazione del mercato Analisi delle variabili del reddito fisso Strategia d investimento per gli asset obbligazionari Bollettino mensile no. 8 agosto A cura dell

Dettagli

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva

IL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti

Dettagli

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento*

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento* Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento* *ma senza le note scritte in piccolo Allineare gli investimenti tecnologici con le esigenze in evoluzione dell attività Il finanziamento è una strategia

Dettagli

ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE?

ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE? 476 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE? 21 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I temi in agenda La ricapitalizzazione

Dettagli

Appendice 2 Piano di business preliminare

Appendice 2 Piano di business preliminare Appendice 2 Piano di business preliminare Sistema di valutazione di business idea e/o start-up innovative Piano di business preliminare DOCUMENTO DA RIEMPIRE A CURA DEL PROPONENTE Indice 1 Analisi tecnica

Dettagli

La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri

La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia Francesco Daveri 1 Le componenti del Pil nel 2008-09 (primo tempo della crisi).. (1) G ha svolto funzione anticiclica; (2) C diminuiti meno del Pil;

Dettagli

MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende

MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende MINI BOND Un nuovo strumento per finanziare la crescita delle Aziende LO SCENARIO MINI BOND Il Decreto Sviluppo ed il Decreto Sviluppo bis del 2012, hanno introdotto importanti novità a favore delle società

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto.

Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto. -omissis- 1.7 Il ruolo delle garanzie Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto. Riteniamo che queste affermazioni nascano

Dettagli

BUSINESS PLAN CESSIONI FUSIONI ACQUISIZIONI RISTRUTTURAZIONI FINANZIARIE REPERIMENTO RISORSE FINANZIARIE PERCHÈ MARCAP

BUSINESS PLAN CESSIONI FUSIONI ACQUISIZIONI RISTRUTTURAZIONI FINANZIARIE REPERIMENTO RISORSE FINANZIARIE PERCHÈ MARCAP BUSINESS PLAN CESSIONI FUSIONI ACQUISIZIONI RISTRUTTURAZIONI FINANZIARIE PERCHÈ MARCAP Concentrato nella complessa gestione della normale attività aziendale, l Imprenditore non sempre riesce a valutare

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli

Indagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011

Indagine 2011 Customer Satisfaction. Marzo 2011 Indagine 2011 Customer Satisfaction Marzo 2011 Obiettivi Per il terzo anno consecutivo, l UFFICIO MARKETING DI FIRE ha SVOLTO un indagine sul grado di soddisfazione dei propri CLIENTI, in base a un sistema

Dettagli

EVOLUZIONE E TENDENZE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO

EVOLUZIONE E TENDENZE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO EVOLUZIONE E TENDENZE DEL MERCATO BANCARIO ITALIANO Giorgio Gobbi Servizio Stabilità finanziaria Banca d Italia Traccia dell intervento La crisi segna uno spartiacque epocale per le banche italiane come

Dettagli

GLI ANDAMENTI TERRITORIALI 35 Macroarea Nord 35 Macroarea Centro 36 Macroarea Sud1 40 Macroarea Sud2 43

GLI ANDAMENTI TERRITORIALI 35 Macroarea Nord 35 Macroarea Centro 36 Macroarea Sud1 40 Macroarea Sud2 43 RAPPORTO BANCHE SOMMARIO E CONCLUSIONI 3 LA CONGIUNTURA BANCARIA IN EUROPA 7 L attivo bancario 8 Gli impieghi 8 I crediti deteriorati 14 I titoli in portafoglio 17 Le azioni e partecipazioni 19 Le passività

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

ALTRO CHE SALVA ITALIA!

ALTRO CHE SALVA ITALIA! 79 i dossier www.freefoundation.com ALTRO CHE SALVA ITALIA! Panorama, 18 ottobre 2012 18 ottobre 2012 a cura di Renato Brunetta 2 All inizio del disastro è stato l anticipo del pareggio di bilancio al

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

CRISI ECONOMICA E CONFIDI: IL CASO ITALIANO MAURO GORI COOPERFIDI ITALIA

CRISI ECONOMICA E CONFIDI: IL CASO ITALIANO MAURO GORI COOPERFIDI ITALIA 1 CRISI ECONOMICA E CONFIDI: IL CASO ITALIANO MAURO GORI COOPERFIDI ITALIA Foz Iguacu - 6 Giugno 2014 2 INDICE DEGLI ARGOMENTI 1. Le garanzie: strumento di politica economica per i soggetti pubblici 2.

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo

Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Cedolarmente. Una selezione di prodotti che prevede la distribuzione di una cedola ogni 3 mesi. Regolarmente.

Cedolarmente. Una selezione di prodotti che prevede la distribuzione di una cedola ogni 3 mesi. Regolarmente. Cedolarmente Una selezione di prodotti che prevede la distribuzione di una cedola ogni 3 mesi. Regolarmente. PERCHÉ UN INVESTIMENTO CHE POSSA GENERARE UN FLUSSO CEDOLARE LE SOLUZIONI DI UBI SICAV Nell

Dettagli

87083 Amministrazione e controllo. Fondata sulle informazioni tratte dalla contabilità

87083 Amministrazione e controllo. Fondata sulle informazioni tratte dalla contabilità 87083 Amministrazione e controllo delle aziende pubbliche Analisi Analisi di bilancio Fondata sulle informazioni tratte dalla contabilità finanziaria Analisi del bilancio preventivo Analisi del conto del

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

È importante la struttura finanziaria?

È importante la struttura finanziaria? CAPITOLO 17 È importante la struttura finanziaria? Semplici PROBLEMI 1. Si noti che il valore di mercato di Copperhead supera di molto il suo valore contabile: Valore di mercato Azioni (8 milioni di azioni

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

Nel seguito, viene presentato il punto di vista di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE sul tema new business model Articolazione dell intervento

Nel seguito, viene presentato il punto di vista di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE sul tema new business model Articolazione dell intervento MODELLI DI BUSINESS E MACCHINE UTENSILI UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE 1 Razionale Nel seguito, viene presentato il punto di vista di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE sul tema new business model Articolazione dell

Dettagli

20 gennaio 2016. a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente

20 gennaio 2016. a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 1001 TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUI «CREDITI DETERIORATI» DELLE BANCHE ITALIANE E NESSUNO VI HA MAI DETTO 20 gennaio 2016 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

Dal dato alla Business Information!

Dal dato alla Business Information! Dal dato alla Business Information! Tutte le informazioni disponibili sul mercato integrate nel tuo sistema di credit management analisi di bilancio - capacità competitiva - esperienze di pagamento - informazioni

Dettagli

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1 AZIONI SVILUPPO Ottobre 2007 infografica by 1 IL MOTIVO DELLE AZIONI SVILUPPO infografica by 2 IL MOTIVO 1 2 Dove siamo? Sistema Italia Tessuto industriale ricco di imprese a BMC (Bassa e Media Capitalizzazione,

Dettagli

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report L ANALISI DELLE DINAMICHE DELL EROGAZIONE DEL CREDITO CONFERMA IL TREND IN RIPRESA DELL IMMOBILIARE ANCE SALERNO: CAMPANIA LEADER NELLA RIPARTENZA DEI MUTUI I prestiti concessi alle

Dettagli

Commento al tema di Economia aziendale 2006

Commento al tema di Economia aziendale 2006 Commento al tema di Economia aziendale 2006 Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici Commerciali è incentrato sulla gestione finanziaria dell impresa ed è articolato in

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI?

Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? relazione di Eugenio Pavarani Dipartimento di Economia Università di Parma Collecchio,

Dettagli

L equilibrio finanziario della banca (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014

L equilibrio finanziario della banca (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 L equilibrio finanziario della banca (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Liquidity stress test: gli approcci Liquidity stress test : utilizzato per

Dettagli

Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING

Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING Il Comitato di Basilea viene istituito nel 1974 dai Governatori delle Banche Centrali dei 10 paesi più industrializzati. Il Comitato non legifera, formula

Dettagli

L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci. L approccio del valore. Cos è la creazione di valore? l approccio del valore

L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci. L approccio del valore. Cos è la creazione di valore? l approccio del valore L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci l approccio dello schema di raccordo degli indici l approccio dei flussi di cassa l approccio dello sviluppo sostenibile l approccio del valore l approccio

Dettagli

Imparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione Albert Einstein

Imparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione Albert Einstein Imparare è un esperienza, tutto il resto è solo informazione Albert Einstein! CAPITAL GROUP CAPITAL INSURANCE AGENCY CAPITAL BROKER kartilia Engineering Systems and Solutions LA REALE MISSIONE E VISIONE

Dettagli

ANIE ENERGIA: 2015 ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO

ANIE ENERGIA: 2015 ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO ANIE ENERGIA: 2015 ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO Un indagine di ANIE Energia analizza le possibili evoluzioni del mercato interno di inverter, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica.

Dettagli

Il Brasile per le imprese italiane

Il Brasile per le imprese italiane Il Brasile per le imprese italiane Massimo Capuano Amministratore Delegato Centrobanca Milano, 9 ottobre 2012 Assolombarda La partnership tra Centrobanca e Banco Votorantim Nel 2012 Centrobanca e Banco

Dettagli

Agenda. Il Gruppo Cariparma Friuladria. Lo scenario economico e bancario. Da Basilea 1 a Basilea 2

Agenda. Il Gruppo Cariparma Friuladria. Lo scenario economico e bancario. Da Basilea 1 a Basilea 2 Agenda Il Gruppo Cariparma Friuladria Lo scenario economico e bancario Da Basilea 1 a Basilea 2 L esperienza del Gruppo Cariparma FriulAdria: le garanzie Conclusioni 2 Crédit Agricole è una banca leader

Dettagli

Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia

Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia Roma, 12 novembre 2008 La CNA di Roma ha condotto dal 29 ottobre al 4 novembre 2008 un indagine tra

Dettagli

Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013

Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 Anna Maria Fontana Responsabile divisione VII DPS-DGPRUN Investimenti pubblici in infrastrutture

Dettagli

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria

Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria Il caso Fonti di finanziamento: l effetto positivo della leva finanziaria di Silvia Tommaso - Università della Calabria Nella scelta delle fonti di finanziamento, necessarie alla copertura del fabbisogno

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter

Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter 1 Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter predisporre, in tempo reale, azioni correttive e migliorative

Dettagli

TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE. INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE

TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE. INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE L'ARGOMENTO ODIERNO E' DI SICURO INTERESSE PER LE BANCHE IN GENERALE E PER BANCA MARCHE IN PARTICOLARE

Dettagli

Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti

Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Premessa Indice 1. A cosa serve il Fondo di Garanzia 2 2. Quali operazioni possono essere garantite ad un libero professionista

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli