Introduzione... 3 CAPITOLO 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Introduzione... 3 CAPITOLO 1"

Transcript

1 INDICE 1

2 Introduzione... 3 CAPITOLO 1 Il bisogno di alimentazione dell uomo Accenni di anatomia fisiologia del tratto gastrointestinale Metodi di accertamento nutrizionale Fabbisogno calorico nei pazienti con malattie croniche o acute La malnutrizione: valutazione nutrizionale nel paziente critico CAPITOLO 2 Definizione di nutrizione artificiale Quando iniziare la nutrizione artificiale Scelta della via della nutrizione enterale Le diete per le nutrizioni enterali CAPITOLO 3 Storia ed evoluzione Gastrostomia Endoscopica Percutanea Posizionamento e possibili complicanze Complicanze riguardanti la nutrizione enterale confronto con le altre tecniche di nutrizione enterale Monitoraggio giornaliero della nutrizione enterale...34 CAPITOLO 4 Assistenza infermieristica al paziente con P.E.G Il processo di assistenza e il piano di assistenza infermieristica Il ruolo dell infermiere nella gestione della P.E.G. nell unita operativa Attuazione dei protocolli in gastroscopia Esiti della nutrizione enterale Conclusioni Bibliografia Sitografia

3 INTRODUZIONE 3

4 La Nutrizione Enterale (NE) è una procedura terapeutica che permette di soddisfare i fabbisogni nutrizionali di soggetti che non possono assumere cibo in quantità sufficiente con l alimentazione naturale. La scelta del titolo Il Processo di Nursing della PEG in Ospedale ha come presupposto quello di stimolare una maggiore attenzione da tutti coloro che nell adeguata nutrizione dei malati vedono un importante e, spesso, fondamentale momento di terapia. Con il presente lavoro si cerca di fare emergere come la NE costituisce uno degli aspetti fondamentali che l infermiere si trova a dover svolgere nell assistenza ai pazienti ospedalizzati, assumendone così il ruolo di attore principale nella gestione nutrizionale. Inoltre si evidenziano gli aspetti tecnici della metodica e l incidenza di complicanze in corso di Gastrostomia Endoscopica Percutanea per la realizzazione della nutrizione enterale. Nel primo capitolo si parlerà di come il cibo si diffonde all interno degli organi vitali e di come il paziente riesce ad assimilarlo. È possibile anticipare già da ora che tratteremo di pazienti con difficoltà a raggiungere un determinato valore di fabbisogno calorico. La nutrizione artificiale si distingue in parenterale o enterale. La decisione su quale applicare sarà oggetto del secondo capitolo, dando particolare attenzione alla NE. L applicazione della NE è possibile grazie alla PEG, a cui dedicherò ampio spazio nel terzo capitolo. In conclusione, nel quarto capitolo si parlerà di come un infermiere dovrà assistere un paziente nella gestione della PEG nell unità operativa di rianimazione dell Ospedale San Luca di Vallo della Lucania (SA), dove ho svolto il mio tirocinio tecnico-pratico, sono in uso dei protocolli che forniscono un adeguata assistenza infermieristica ai pazienti con nutrizione enterale mediante PEG. Nel soffermarmi sugli aspetti descrittivi, ho cercato di dare gran risalto ai punti cardini della patologia, cercando di descrivere dal punto di vista, solo gli aspetti più salienti, a fine di rendere tale discussione più scorrevole e comprensibile, anche ad un pubblico non esperto in materia 4

5 CAPITOLO 1 Il bisogno di alimentazione dell uomo 5

6 1.1 Accenni di anatomia-fisiologia del tratto gastrointestinale Il tratto gastrointestinale ha inizio con la cavità orale che va dalle labbra all istmo delle fauci. Quest ultimo mette in comunicazione la bocca con la faringe (ipofaringe). All interno del cavo sono presenti vari organi: denti, lingua ed annessi dell apparato digerente e ghiandole salivari. Le ghiandole salivari hanno la funzione di rilasciare saliva, di ammorbidire il cibo, facilitando la deglutizione. Nella cavità orale avviene la masticazione e deglutizione del cibo, attraverso denti e lingua. Durante la deglutizione il cibo scivola nella faringe(ipofaringe), prosegue nell esofago attraversando in prima istanza lo sfintere esofageo superiore, agevolato dalla peristalsi, il cibo si porta nello stomaco, tramite l apertura della valvola del cardias. Lo stomaco è un organo cavo che porta alla formazione del chimo, rilasciando succo gastrico. Il chimo tramite metodo peristaltico viene portato nel duodeno, parte iniziale dell intestino tenue, grazie alla valvola pilorica, che collega lo stomaco al duodeno. Nel duodeno confluiscono sostanze rilasciate da ghiandole (pancreas e fegato). Il pancreas secerne il succo pancreatico tramite il dotto pancreatico principale, mentre il fegato rilascia la bile, tramite il dotto coledoco; queste sostanze attraverso lo sfintere di Oddi, confluiscono all interno del duodeno, la bile ed il succo pancreatico hanno la funzione di proteggere le pareti dell intestino, diminuendo l acidità del chimo. Il chimo prosegue il suo percorso tramite peristalsi, all interno del tenue. Il tenue tramite delle mucose, collocate sulla parete intestinale assorbe i principali nutrienti, è tramite l azione della peristalsi, avviene l apertura della valvola ileo-cecale che collega il tenue all intestino crasso (colon). Il colon anatomicamente viene diviso in tre parti: colon ascendente, trasverso, discente. Il colon spostandosi verso il retto, aumenta notevolmente di consistenza per riassorbimento di acqua, ed assume le caratteristiche delle feci che vanno ad occupare la parte terminale del colon, esse vengono espulse, tramite un orifizio, l ano, in quantità media di circa 150g/die. Le sostanze invece assorbite dal tratto intestinale, per dare energia e nutrizione all organismo, vengono assorbite dalla parete intestinale passano nel sangue o nella linfa e sono disponibili ed utilizzabili per i processi metabolici dell organismo. 6

7 1.2 Metodi di accertamento nutrizionale Il corpo umano per mantenersi in buona salute e funzionare a pieno regime ha bisogno di ricevere quotidianamente una giusta quantità di nutrienti e di energia alimentare, attraverso il consumo di un ampia varietà di cibi/alimenti sotto forma di sostanze. Tali sostanze sono: Carboidrati o Glucidi o zuccheri Grassi o Lipidi Proteine o protidi Vitamine Sali Minerali Esse come detto vengono assunte tramite il cibo, il quale, usufruendo del tratto gastrointestinale, vengono introdotti all interno dell organismo. Il metabolismo dei nutrienti ha inizio nello stomaco,prosegue nell intestino tenue e termina all interno dell intestino crasso. Questi ultimi hanno la funzione di scindere i nutrienti in piccole particelle che vengono assorbite dalle mucose gastriche ed intestinali proseguono nel circolo ematico e vengono assorbite all interno dei vari organi, tessuti e cellule. All interno delle cellule avviene un ulteriore metabolismo che consta di due fasi: L anabolismo ed il Catabolismo. Anabolismo è un insieme dei processi di rigenerazione della materia vivente. Si tratta di una fase progressiva del ricambio organico che consiste nella utilizzazione dei principi alimentari introdotti per sintetizzare macromolecole organiche più complesse nelle quali viene immagazzinata energia. Catabolismo è un insieme dei processi di degradazione della materia vivente. Si tratta della fase regressiva del ricambio della materia vivente che determina la demolizione di sostanze più complesse e la liberazione dell energia potenziale contenuta nei loro legami. La maggior parte dell energia il 75% è contenuta nei trigliceridi del tessuto adiposo, che consente al soggetto di sopravvivere e svolgere tutte le funzioni vitali tra un pasto e l altro. Il restante dell energia il 24% è contenuta nelle proteine che può essere mobilizzata nei casi di carenze alimentari o 7

8 digiuno e 1% è contenuta nel glicogeno epatico(disponibile per il rifornimento di glucosio nel sangue) e nel glicogeno muscolare (utilizzato quasi esclusivamente per il metabolismo delle fibrocellule muscolari). L entità del fabbisogno alimentare energetico è ampiamente variabile nei diversi soggetti ed è influenzata dal metabolismo, clima, alimentazione e dal tipo di attività svolta. Per determinare quantitativamente le necessità alimentari quotidiane di un individuo è necessario conoscere: la dieta a cui si sottopone giornalmente l individuo, ed il suo fabbisogno energetico giornaliero dell individuo che deve essere all incirca sui 1500 kcal giornalieri. Quando non si compie lavoro muscolare, quasi il 100% dell energia spesa dall organismo è liberata dai processi metabolici, che a sua volta viene convertita in calore corporeo, che porta alla perdita di energia. Per accertare la nutrizione di un soggetto è importante controllare il metabolismo basale ossia l entità della spesa energetica di un soggetto in completo riposo, ma in stato di veglia. Per effettuare la sua misurazione esistono vari criteri da rispettare come: - A digiuno da almeno 12 ore - Dopo una notte di sonno riposante - Nessuna attività fisica per almeno 1 ora - Eliminazione di fattori psicologici e fisici eccitanti - Temperatura ambientale compresa tra 20 e 27 C Dopo aver rispettato i criteri citati sopra viene usata la calorimetria, un insieme di tecniche di misurazione delle quantità di calore cedute o assorbite durante reazioni chimiche, passaggi di stato e altri processi chimici e fisici. Un altra importante metodica di accertamento nutrizionale viene effettuata tramite un anamnesi accurata comprensiva di un esame obbiettivo e una valutazione dell apporto dietetico di nutrienti. Il cosiddetto SGNA (Subjective Global Nutritional Assessment) è un metodo semplice che ha fornito risultati soddisfacenti nell identificazione di quadri di malnutrizione moderata o severa. Si basa sull anamnesi di disturbi gastroenterico (anoressia,vomito, nausea), di variazioni del peso corporeo e di modifiche nell assunzione di alimenti nei sei mesi precedenti la valutazione, e su un accurato 8

9 esame obiettivo per rilevare i segni di una riduzione di grasso sottocutaneo o di massa muscolare. Per ogni aspetto vengono attribuiti punteggi che permettono di classificare i pazienti in tre categorie: ben nutriti, mediamente malnutriti e severamente malnutriti. Altro tipo di metodica riguarda la misurazione del indice di massa corporea, ricavata da una formula scientifica: IMC = Peso (kg)/altezza 2 (m) Da questa formula è possibile capire se un paziente può essere considerato in ottimo stato nutrizionale o con delle disfunzioni a seconda dei ranch ai quali viene associato: Tabella 1: Ranch di massa corporea <16 Sottopeso grave Sottopeso moderato Sottopeso lieve Normopeso Sovrappeso Obeso >40 Grave obesità Altre metodiche che ci daranno conferma del grado di nutrizione del paziente e il dosaggio di alcune proteine circolanti nel sangue: - Albumina - Transferrina - L insulin-like Growth Factor I (IGF-1) 9

10 1.3 Fabbisogno calorico nei pazienti con malattie croniche o acute Per calcolare l apporto calorico nel paziente con malattia, si avvale della dietoterapia, ovvero quella branca della dietetica che si occupa della nutrizione in condizioni patologiche. Tante sono le applicazioni della dietoterapia, tra le quali: malattia del metabolismo, malattie dell apparato digerente, malattia cardiovascolari, insufficienza renale, cancerogenesi e disturbi del comportamento alimentare. Il fabbisogno calorico varia in base all entrate del paziente, tramite: cibi, bevande, acqua metabolica e tramite le uscite: urine (1-1.5 l/die), cute (circa ml/die), respirazione ( ml/die), feci ( ml/die). Altro fattore che influenza questo indice è il tipo di patologia che il paziente presenta. Un paziente con malattia cronica, ha bisogno di una quota proteica che si aggiri attorno ad 1,5-1,8 gr/kg al giorno, di una quota lipidica che si aggiri attorno al 25-30% delle calorie totali giornaliere, solo in presenza di steatorrea vengono somministrati acidi grassi a media catena, mentre la quota glucidica, corrisponde al 55-60% delle calorie totali, e vengono, inoltre, limitati gli zuccheri semplici visto il loro alto potere osmotico che favorisce la diarrea. La cronicità della malattia tende ad aumentare il fabbisogno calorico o energetico del corpo, soprattutto durante la fase in cui i sintomi sono attivi, anche se quanto detto non è di fatto assicurato. Le malattie sono spesso associate a cattiva digestione e malassorbimento di proteine, grassi, carboidrati, acqua e diversi tipi di vitamine e minerali. In questi casi vengono dati al paziente integratori vitaminici: Vitamina b12, Acido folico, Vitamina D oppure integratori minerali: Ferro, Potassio, Magnesio, Oligominerali, Calcio. Il fabbisogno calorico varia nelle varie patologie sopra citate, ed ogni patologia è associata una dietoterapia per l apporto calorico al paziente. Qui di seguito parlerò di alcune patologie dove risulta importante valutare il fabbisogno calorico. Nel paziente con patologie metaboliche, la dietoterapia si basa sulla perdita di peso, in questa patologia é raccomandabile far assumere al paziente nutrienti poco calorici, meglio se di origine vegetale, vitamine, fibre e Sali minerali più volte al giorno e legumi in sostituzione alle proteine maggiormente provenienti dalla carne. Un altra valida alternativa alla carne è il pesce ricco di omega-3. Anche 10

11 i cereali devono essere assunti quotidianamente, con piccole quantità di grassi. Nel paziente con patologia cardiovascolare è importante limitare il consumo di sodio grazie ad una dieta iposodica. È importante che il paziente faccia pasti piccoli e frazionati durante la giornata, evitando grassi, alcol, dolci, insaccati, zuccheri semplici e complessi in abbondanza. Le calorie ingerite devono essere leggermente inferiori a quelle che si ingerirebbero seguendo una dieta normale, deve essere diminuita la percentuale di grassi, preferendo quelli insaturi e di origine vegetale. Altra patologia cronica in cui bisogna tener conto e il fabbisogno calorico è l insufficienza renale cronica. In questo caso i fabbisogni del malato vengono costantemente modificati dal progresso patologico e il regime alimentare somministrato varia di conseguenza. Quando il paziente soffre di insufficienza renale le viene somministrata una dieta iposodica. In questo caso a differenza del precedente, l apporto proteico deve essere valutato esclusivamente in base alle perdite urinarie delle proteine plasmatiche. Questo perché i prodotti catabolici degli aminoacidi possano danneggiare un sistema già compromesso e la carenza proteica potrebbe incidere maggiormente sullo stato di salute del malato con manifestazione di edemi, anemia, ipoalbuminemia, carenza tissutale. Ecco perche è opportuno, in questi casi limitare drasticamente l utilizzo di alimenti contenenti elevate quantità di potassio e di fosforo. La terapia clinica, descritta sopra, deve essere rispettata con estrema precisione anche nel lungo termine, al fine di limitare gli eccessi e garantire un apporto energetico sufficiente al miglior mantenimento dello stato di salute. Nelle patologie dell apparato digerente bisogna calcolare e tener sotto controllo il fabbisogno calorico in base alla tipologia di tratto interessato e alle uscite che il paziente presenta. Gli obbiettivi principali sono la correzione del deficit di sostanze nutrienti, di vitamine e di minerali. I pazienti che presentano steatorrea marcata necessitano di un supplemento di vitamine liposolubili e di calcio. Una dieta altamente proteica, povera di grassi e un supplemento dietetico altamente calorico sono raccomandati nei pazienti con grave calo ponderale. Una dieta povera di grassi riduce la steattorea e la secrezione di Sali biliari, in particolare nei pazienti con resezione del piccolo intestino. I trigliceridi a catena media, somministrati come supplemento dietetico, sono preferibili in quanto sono idrolizzati più prontamente dalle lipasi pancreatiche e non è necessaria la formazione di micelle per il loro 11

12 assorbimento. Nella patologie digestive se non si riesce a compensare il fabbisogno proteico si interviene in prima istanza con la nutrizione parenterale, se questo fabbisogno si propaga nel tempo, si opta per una nutrizione enterale mantenendo il tratto digestivo funzionante. 1.4 La malnutrizione: valutazione nutrizionale nel paziente critico Quando l apporto dietetico non corrisponde alle reali necessità dell organismo si può riscontrare una malnutrizione per uno o più nutrienti (ferro,calcio,vitamina b12,etc), per una o più classi di nutrienti (minerali,vitamine,proteine,etc), oppure malnutrizione calorica. La malnutrizione proteica-calorica (MPC) rappresenta la forma più classica di malnutrizione per difetto. La International of Diseases distingue tre forme classiche di MPC: - Malnutrizione di tipo Marasma: Si intende uno stato di malnutrizione da deficit calorico,nel quale l organismo cerca di compensare questa condizione attingendo l energia da se stesso,quindi vengono spesso digeriti a fini energetici il tessuto adiposo, ma anche la massa muscolare. Questo provoca un forte dimagrimento del soggetto, che vede ridotto oltre che il proprio peso,anche il metabolismo basale. Il marasma è la forma di malnutrizione associabile all anoressia nervosa. - Malnutrizione di tipo Kwashiorkor: Si tratta di una forma ancora più grave rispetto al marasma, in quanto,oltre che ad un deficit energetico cronico, è presente anche un deficit cronico proteico. In questa condizione l azione compensativa dell organismo è ancora più estesa, per cui, oltre che al tessuto adiposo e alla massa muscolare, vengono riciclate a fini energetici anche le proteine viscerali. La principale conseguenza di questo processo è l istaurarsi di una forma di edema, con conseguente rigonfiamento addominale pronunciato tipico del Kwashiorkor. Negli ultimi tempi si sta evidenziando il fatto che tale fenomeno può essere accentuato, oltre che dal deficit proteico, anche da carenze di micronutrienti(specialmente antiossidanti). 12

13 - Malnutrizione Mista cosi definita perché nata da un mix delle precedenti forme di malnutrizione, Marasma e Kwashiorkor Com è facile intuire, queste due patologie sono molto frequenti nei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo, soprattutto in età infantile, con conseguente ritardo della crescita. In tal caso, il trattamento nutrizionale, è associato alla speranza di intraprendere uno stile di vita almeno dignitoso. Nel nostro paese, in cui la forma di malnutrizione più comune è il Marasma, forma più comune soprattutto negli anziani con problemi nell assunzione del cibo o che assumono determinati farmaci e nelle persone affette da disturbi alimentari (anoressia). E piuttosto rischioso parlare in questi casi di possibili trattamenti dietoterapeutici, poichè bisogna adeguarsi al caso specifico e considerare gli effetti che un trattamento nutrizionale non adeguato potrebbe scatenare in un organismo già molto debilitato. In molti casi si ricorre al trattamento enterale o parenterale; quasi sempre si prescrivono integratori alimentari per contrastare i deficit di micro e macro nutrienti. Ovviamente questi soggetti non devono rivolgersi solo a personale e strutture adeguate, che valuterebbero solo l aspetto nutrizionale, ma bisognerebbe tener conto anche di quelli psico-sociale che queste patologie comportano. Un accurata valutazione del fabbisogni nutrizionali è essenziale per controbilanciare in modo ottimale il deficit proteico ed energetico. La valutazione dello stato nutrizionale si articola in due fasi per cosi dire: la valutazione nutrizionale e quella metabolica. La valutazione dello stato nutrizionale utilizza le misura statiche dei compartimenti corporei ed esamina le alterazioni causate dalla malnutrizione. La valutazione metabolica include l analisi della struttura e della funzione dei sistemi organici, delle alterazioni del metabolismo ottenute in relazione alla perdita di massa magra del corpo o di altri compartimenti e della risposta metabolica all intervento nutrizionale (se favorevole o nocivo). La spesa energetica può essere calcolata o misurata direttamente. Il calcolo è abitualmente la via preferita nel paziente ambulatoriale perché la richiesta della misurazione diretta è disponibile soltanto in condizioni di malattie acute. Il primo passo è la determinazione del metabolismo basale, usando equazioni standard basate sull età, il sesso ed il peso del paziente. Una di queste formule è quella di Harris Benedict. Essa dovrebbe tuttavia essere usata con cautela nel paziente critico 13

14 perché è basata sulla valutazione di gruppi in individui sani. La valutazione del peso del paziente, può essere influenzata dalla presenza di edema o ascite. Le modifiche devono essere fatte per fattori di correzione come: l attività fisica, i fattori di stress (come trauma o ustioni) e questo introduce inevitabilmente delle variabili. Il metabolismo (domanda energetica) aumenta del 20% dopo chirurgia elettiva e del 100% dopo un ustione severa. Una ferita, un infezione o un trauma rientrano tra queste due estremità (aumento del 50%) o richiedono un fattore stress di 1.5. Il terzo passo è la determinazione del livello di attività fisica del paziente. L attività fisica viene adattata moltiplicando il metabolismo basale per un fattore di attività: paziente confinato a letto; paziente che deambulano. Le richieste energetiche quindi possono essere calcolate come segue: SPESA ENERGETICA= MB x fattore stress x fattore attività La spesa energetica basale o a riposo e di circa 25kcal/kg di peso corporeo ideale per giovani adulti e di circa 20kcal/kg per gli anziani. La spesa energetica dei pazienti traumatizzati o gravemente malati è di circa il 50% maggiore. I pazienti che hanno un deficit energetico e hanno perso peso richiedono un aumento del 50% oltre le calorie di mantenimento per la ricostruzione tissutale. Lo standard di riferimento per la misurazione della spesa energetica nelle diverse condizioni cliniche è la calorimetria indiretta. Quest ultima è una tecnica che misura il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica per il calcolo della spesa energetica. 1 litro di anidride carbonica prodotta genera 1.1kcal (4.60kJ). La terapia nel paziente critico, deve essere orientata nei confronti della sepsi, correggere lo shock e l ipovolemia. E importante assicurare un coretto apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti. E fondamentale, inoltre: - mantenere un adeguata pao2 e paco2 - regolare l equilibrio acido- base - preservare il volume plasmatico - mantenere il tasso d emoglobina(>10g/l) 14

15 - assicurare la perfusione tissutale Una volta che il paziente è metabolicamente stabile,la terapia nutrizionale deve provvedere a garantire in requisiti nutritivi per la via più appropriata nello sforzo di favorire la funzione immunitaria e preservare la perdita della massa magra. La terapia nutrizionale pertanto dovrebbe assicurare un adeguato apporto di energia (calore), proteine e altri nutrienti nella fase critica del ricovero del paziente. Alla spesa basale va aggiustata in base allo stato clinico del paziente (fattore di attività e fattore di aggressione o di stress), secondo la formula di Long: BEE x fattore di attività x fattore d aggressione Recenti lavori hanno messo in evidenza una sovrastima dei valori ottenuti con la formula di Long. Questa differenza si spiega,almeno in parte, con la diffusa utilizzazione, nei pazienti più gravi,di tecniche di analgesia e sedazione che riducono il consumo energetico. Nel soggetto malnutrito e di fondamentale importanza riportare dei buoni livelli nutrizionali di proteine,glucidi,lipidi. Nel dettaglio: Proteine: Un soggetto ha bisogno di un apporto proteico raccomandato di 0,8 g/kg/die, ovviamente varia in funzione dell età,del sesso. La reintegrazione delle proteine nel bambino dovrà essere intorno a 4g/kg,mentre nell adulto 2g/kg. Le proteine sono indispensabili per la funzione contrattile dei muscoli, per l architettura del tessuto connettivo, per il trasporto del plasma in molte molecole, per la coagulazione, per la formazione di ormoni,enzimi,anticorpi e molto altro. In carenza proteica vengono mobilitate le riserve lipidiche, vengono prodotti corpi chetonici e avviene una degradazione muscolare, con rallentamento della deplezione di proteine viscerali a spesa delle masse muscolari. Glucidi o Carboidrati: Essi non sono esclusivamente una fonte di calorie, ma devono essere presenti in quantità superiore al 60% dell energia totale assunta giornalmente allo scopo di evitare una pericolosa situazione di chetosi. Il glucosio in soluzione acquosa sterile è la fonte energetica più utilizzata. Si tratta del monossacaride più importante, poiché svolge la funzione di fonte energetica; ha un 15

16 effetto protein sparring ed è anabolizzante per azione mediata dall insulina, è essenziale per il metabolismo cerebrale e dei globuli rossi. Il glucosio può essere metabolizzato da tutte le cellule dell organismo, viene utilizzato quasi completamente, favorisce il passaggio del k+ attraverso le membrane cellulari, è monitorizzabile tramite il dosaggio della glicemia e della glicosuria. La dose orientativa necessaria e di 2-5g/kg/die. Il glucosio può essere tossico oltre i 500g/die dando luogo a steatosi,della fosfatasi alcalina e della bilirubina. I carboidrati esercitano un effetto di risparmio delle proteine e sono indispensabili anche se in teoria l organismo può sintetizzarli,in particolare dagli aminoacidi, tramite gluconeogenesi. Lipidi o Grassi: Hanno funzione di fonte di energia, di deposito energetico, sono componenti fondamentali delle membrane cellulari, rappresentano il veicolo delle vitamine liposolubili e sono una fonte di acidi grassi essenziali. La quantità di AGE (acidi grassi essenziali) che viene raccomandata,alla settimana è di 80g, nei pazienti più gravi c è il rischio di accumulo ed è necessario controllare periodicamente la trigliceridemia. La dose orientativa è 2g/kg/die. I Glucidi e Lipidi è possibile se non esistono controindicazioni alla somministrazione di una delle due sostanze e se il livello energetico supera le kcal, somministrarle contemporaneamente. 16

17 CAPITOLO 2 Definizione di nutrizione artificiale 17

18 2.1 Quando iniziare la nutrizione artificiale Il ricorso alla nutrizione artificiale si ha per trattare lo sviluppo della malnutrizione. La Nutrizione Artificiale (NA) non cura alcuna malattia e non modific a l evoluzione delle patologie, può, tuttavia essere determinante nella gestione delle patologie. La NA è la somministrazione di macronutrienti (proteine, carboidrati, lipidi) e micronutrienti (elettroliti, vitamine e oligoelementi) per via artificiale al fine di coprire in parte o del tutto i fabbisogni nutrizionali del paziente. Si ricorre a questo tipo di nutrizione nelle situazioni in cui la malnutrizione è già sviluppata e non si è in grado di risolverla con un apporto alimentare corretto. Con più precisione si tratta di condizioni che precludano un adeguata alimentazione per via naturale per periodi > 7-10 giorni; o quando lo stato di malnutrizione è tale da inficiare l evoluzione della patologia clinica di base. La NA può essere condotta per periodi brevi, per sopperire a fasi di ridotta assunzione calorica, come, per esempio, durante una terapia antineoplastica, o anche per mesi e anni se il paziente, per effetto della malattia o della terapia, non può più alimentarsi o assorbire il cibo adeguatamente. La NA riguarda pazienti con profili metabolici differenti. L apporto calorico deve essere adattato al dispendio energetico del paziente, tenendo conto delle situazioni di ipometabolismo o di ipermetabolismo. Da qui nasce il problema della valutazione della spesa energetica. In pratica la spesa energetica viene calcolata attraverso formule: - Formula di Harris Benedict: Uomo: kcal/24h + (13,75* kg) + (5*cm) + (6.8 *età) Donna: 655,1 + (9,6* kg) + (1,8*cm) (4,7 *età) - Formula di Long: Long e Kinney, calcolando la spesa energetica, hanno rilevato che oltre il fattore di attività, bisogna associare un fattore di gravità per stimare i bisogni reali del paziente: Uomo: 66,5 + (13,75*kg) + (5*cm) (6,8*età) Donna: 655,1 + (9,6*kg) + (1,8*cm) (4,7*età) 18

19 Fattore di attività: pz. Allettato= 1,2 pz. Non allettato = 1,3 Fattore di gravità: intervento minore: 1,2 trauma: 1,35 sepsi: 1,60 ustione grave: 2,10 Riassumendo, gli autori concordano nel dire che i bisogni calorici sono i seguenti: - Stati non ipermetabolici: da 25 a Calorie/kg/die - Stati ipermetabolici: da 40 a 50 perfino 60 kcal I bisogni idro-elettrolitici sono approssimativi poiché variano in funzione delle entrate e delle uscite (diuresi, perdite digestive, sudorazione, feci se diarrea profusa) e dipendono dalla patologia propria del paziente. La NA può essere somministrata anche a domicilio e generalmente non limita l attività fisica e lavorativa del paziente. I migliori risultati ed i minori rischi si ottengono quando la nutrizione artificiale è erogata da centri con esperienza nel campo del supporto nutrizionale al malato di cancro. Con il termine nutrizione artificiale, si intende solo la somministrazione di nutrienti attraverso vie artificiali,e cioè sonde o stomie per la enterale (NE), acessi venosi di vario tipo per la parenterale (NP). - Nutrizione Enterale (NE): infusione di miscele nutritive nella via digestiva (stomaco - digiuno) attraverso un sistema artificiale (sonda o stomia) - Nutrizione Parenterale (NP): infusione di soluzione nutrizionale in un vaso venoso, periferico o centrale. 2.2 Scelta della via della nutrizione enterale La Nutrizione Enterale (NE) viene preferita alla Nutrizione Parenterale (NP) in quanto più fisiologica, più semplice, meno costosa, meno duttile in condizioni dismetaboliche, con rare complicazioni. Questa pratica esige che vi sia funzionalità del tubo digerente e che si mantenga trofismo intestinale, per questo 19

20 motivo può essere utilizzata in tutti i pazienti che presentano e abbiano un intestino funzionante. Come in tutte le procedure mediche ci sono situazioni in cui può essere usata, e, altre, in cui è sconsigliato farlo. La NE può essere usata per quei pazienti che presentano i seguenti disagi: Non vogliono mangiare: - Anoressia nervosa e psicopatie - Anoressia neoplastica Non possono mangiare: - Alterazioni della coscienza - Malattie neurologiche con alterazioni della deglutizione - Traumi e chirurgia maxillofacciale Non devono mangiare: - Periodo postoperatorio - Fistole digestive alte (esofago, stomaco, duodeno) - Pancreatite croniche recidivanti - Fibrosi cistica Non mangiano abbastanza : - Pazienti ipercatabolici (Trauma, Sepsi, Ustioni) - Paziente Neoplastico Come ogni pratica anche la NE presenta delle controindicazioni, infatti non è possibile usarla nei casi in cui il paziente sia affetto da: - Fistole digiunali o ileali ad alta portata (output > 500 cc/die) - Occlusione o sub occlusione intestinale - Diarrea secondaria a malassorbimento (output > 600 cc/die) - Intolleranza alla NE 20

21 Nella gestione della nutrizione c e bisogno di un team competente e ben strutturato che determini un miglioramento della qualità dell assistenza e di conseguenza una riduzione globale delle complicanze e della spesa sanitaria. 2.3 Le diete per la nutrizione enterale Le formulazioni (o diete) per NE sono impiegate per inte grare o sostituire temporaneamente, per periodi più o meno lunghi, la dieta di soggetti che non riescono a coprire i fabbisogni nutrizionali attraverso l alimentazione normale. Si tratta di prodotti liquidi o in polvere da ricostituire con un determinato volume di acqua o altre bevande (es. latte) sommin istrati attraverso sonda e formulati per rispondere a esigenze nutrizionali diverse, sia in pazienti adulti che bambini. Quando si ricorre a questi prodotti, sono molti i fattori da considerare prima di procedere alla scelta, occorre infatti valutare: se serve una semplice integrazione della dieta piuttosto che un semplice integrazione completa dell alimentazione normale, considerando l età e lo stato metabolico del paziente nonché la presenza di patologie (es. diabete, insufficienze d organi, cardiopatie, eventuali intolleranze). Per far fronte a queste molteplici condizioni ed esigenze, in commercio vi sono numerosi prodotti, diversi tra loro per caratteristiche e indicazioni d uso e di cui non è sempre facile orientarsi nella scelta. Per comprendere meglio le descrizioni riportate nella scheda tecnica e/o sull etichetta dei singoli dietetici e per capirne le caratteristiche e le indicazioni d uso è importante essere a conoscenza di alcune semplici ma essenziali informazioni. I prodotti per NE contengono, in percentuale variabile a seconda delle indicazioni d uso, tutti i nutrienti fondamentali o solo alcuni di essi. - Le PROTEINE: possono essere di origine animale e/o vegetale,intere o idrolizzate fino ad arrivare ai singoli aminoacidi, allo scopo di renderle più facilmente digeribili. La miscela, inoltre, può essere arricchita in aminoacidi essenziali. - Gli ZUCCHERI: sono rappresentati sia da polisaccaridi, che da mono e disaccaridi come il fruttosio e il saccarosio. 21

22 - I GRASSI: sono costituiti da oli vegetali (che forniscono un buon apporto di acidi grassi essenziali), lecitina di soia, trigliceridi a catena media (MCT) e lunga (LCT). - VITAMINE e SALI MINERALI: sono presenti in quantità variabile. Il contenuto vitaminico delle diete enterali garantisce, in condizioni in cui il prodotto rappresenta l unica fonte di nutrimento, la copertura, anche eccedente, del fabbisogno giornaliero. I Sali minerali sono, invece, generalmente sotto dosati, in modo da consentire l impiego del prodotto anche in pazienti in cui è particolarmente importante mantenere sotto controllo il bilancio idroelettrolitico (es.cardiopatici). - Il contenuto d ACQUA: varia, in genere, dal 60% all 85%. Qualora l alimento artificiale rappresenti l unica fonte nutrizionale, determina il quantitativo di liquidi assunto dal paziente. Condiziona, inoltre, la conservabilità del prodotto. L assenza di glutine nelle diete per NE le rende utilizzabili anche nei pazienti celiaci,mentre per i soggetti con intolleranza al lattosio esistono formulazioni che ne sono prive. Quando nella composizione rientrano tutti i nutrienti fondamentali, le formule si definiscono Nutrizione Completa e possono rappresentare, se necessario, l unica fonte di sostentamento per il paziente. Vengono, invece, definite incomplete quando contengono un solo nutriente (es. Promod Abbott, un integratore proteico; Polycose Abbott, un integratore glucidico) o sono fortemente sbilanciate a favore di uno o più nutrienti (es. Resource Meritene Novartis, fornisce il 38% delle kcal come proteine ed il 60% come zuccheri) e sono destinate all integrazione di una dieta naturale o artificiale, quando questa non fornisce un apporto adeguato di quel/quei nutriente/i. Le diete nutrizionalmente complete sono bilanciate quando contengono tutti i nutrienti in proporzioni a quelle che rispecchiano quelle di un alimentazione normale equilibrata. Per questo tipo di diete il 50-65% delle kcal totali è fornita sotto forma di zuccheri, il 15-20% di proteine ed il 20-30% di grassi (es. Isosource Abbott). Esistono poi diversi prodotti in cui il rapporto reciproco dei vari nutrienti si può discostare da queste proporzioni(diete non bilanciate) per adattarli alle varie esigenze dell utilizzazione finale. Cosi, ad esempio, nei prodotti destinati a pazienti che necessitano di un apporto proteico ridotto, le proteine non rappresentano più il 5-6% dell apporto calorico (es. Renalcare Abbott); mentre arrivano a fornire anche il 30-40% delle kcal totali nelle diete destinate ai pazienti con un aumento del fabbisogno di proteine, ad esempio pazienti debilitati, con ulcere o ustioni estese 22

23 (es. Cubitan Nutricia, 30% di proteine). Per soddisfare le esigenze di pazienti che necessitano di un apporto glucidico superiore sono disponibili prodotti più ricchi di zuccheri (es. Peptisorb Nutricia, dove i carboidrati rappresentano il 75% circa delle kcal totali) ed esistono, infine, prodotti in cui il contenuto in grassi arriva a coprire il 55% delle kcal totali (es. Pulmocare, Oxepa). Il trat tamento descritto sopra, è destinato a quei pazienti con funzionalità respiratoria ridotta, in cui è necessario limitare la produzione endogena di anidride carbonica derivante dall ossigenazione degli alimenti. C è da sottolineare, però che il loro ruolo in questi casi non è adeguatamente dimostrato. Il ridotto contenuto di fibre di molti prodotti (es. Ensure Plus Abbott) è finalizzato all utilizzo in condizioni in cui è necessario ridurre la presenza di scorie intestinali(es. patologie infiammatorie intestinali, periodo postoperatorio dopo interventi chirurgici all apparato digerente). All opposto, i prodotti addizionati di fibre (es. Novasource GI CONTROL Novartis) sono indicati soprattutto per stimolare la funzione intestinale in pazienti con scarso apporto alimentare di queste sostanze e/o con stipsi dovuta ad ipomotilità dell apparato gastrointestinale. In base alle caratteristiche dei nutrienti, le diete complete in commercio si possono dividere in diete Elementari o Semielementari e diete Polimeriche. Le diete Elementari o Semielementari contengono nutrienti in forma assimilabile e trovano, quindi, indicazione in caso di compromissione delle capacità digestive (es. pazienti con insufficienza pancreatica, sindromi da malassorbimento). Sono somministrabili pressoché esclusivamente per sonda. Le diete Polimeriche, quelle di più largo consumo sono costituite da nutrienti e sono, per questo, adatte ai pazienti che hanno una normale capacità digestiva. Le formulazioni normocaloriche forniscono circa 1kcal/ml, mentre le ipercaloriche forniscono 1,5 kcal/ml ed hanno un quantitativo di acqua più ridotto(60% circa, rispetto all 85% circa delle normocaloriche), essendo per lo più indicate quando per i pazienti che necessitano di un apporto calorico adeguato limitando, nel contempo, il volume di liquidi da somministrare. 23

24 CAPITOLO 3 Storia ed evoluzione 24

25 3.1 Gastrostomia endoscopica percutanea La gastrostomia endoscopica percutanea è stata descritta per la prima volta da Ponsky e Gauderer nel La European Society for Clinical Nutrition and Metabolism (ESPEN) suggerisce di prendere in considerazione la gastroscopia endoscopica percutanea nei casi in cui la nutrizione enterale si protrae per più di 30 giorni e il paziente abbia un apporto nutrizionale inadeguato sia qualitativamente sia quantitativamente da almeno 2 o 3 settimane. In passato la gastrostomia endoscopica percutanea era usata nei soggetti con una scarsa aspettativa di vita o nei pazienti con demenza in stadio avanzato. Oggi, invece, è considerata una valida alternativa per i soggetti con malattie a prognosi benigna. Si tratta di una tecnica di scelta per la nutrizione enterale nei pazienti con disfagia secondaria a patologie neurologiche acute (traumi cranio-encefalici, accidenti cerebro-vascolare), croniche (sclerosi laterale amiotrofica, malattia di Parkinson, tumori cerebrali, paralisi cerebrale) e nei soggetti con patologie oncologiche (distretto cervico -cefalico e gastroenterico alto). Nel paziente oncologico, la gastrostomia endoscopica percutanea può avere indicazioni a scopo sia nutrizionale sia decompressivo di lunga durata. Inoltre e utilizzata nei soggetti con AIDS, in caso di sindrome di intestino corto, chirurgia ricostruttiva maxillo-facciale, coma prolungato, politraumi, morbo di Crohn, fibrosi cistica, insufficienza renale cronica. La nutrizione enterale con gastrectomia endoscopica percutanea si utilizza anche in ambito pediatrico, soprattutto in caso di patologie neurologiche e oncologiche. La gastrectomia è utile per garantire una nutrizione artificiale prolungata in soggetti con disturbo di deglutizione, deficit di crescita o ritardo mentale. Dal momento che l inserimento endoscopico di una sonda per nutrizione enterale è una procedura elettiva invasiva è necessario ottenere il consenso del paziente. Nella nutrizione post operatoria a lungo termine la tecnica preferita è la stomia, se è possibile eseguirla chirurgicamente durante l intervento. Prima di ricorrere alla sonda naso-enterica va valutata la tollerabilità da parte del paziente e la difficoltà di gestione se si verificano episodi ostruttivi ricorrenti, fattori che possono far decidere per il passaggio alla gastrectomia endoscopica percutanea. Le sonde utilizzate per l accesso al tubo digerente sono in poliuretano, eritrotano o in gomma di silicone. Questi materiali sono indicati perché biocompatibili e perché a temperatura 25

26 corporea sono morbidi e flessibili. Per il rapporto tra diametro interno ed esterno si tende a preferire il poliuretano e l eritrotano rispetto al silicone. La sezione del calibro del sondino dipende dalla miscela nutrizionale che deve essere somministrata e dal sistema di infusione. In particolare con il sistema a caduta vengono consigliati sondini di grosso calibro (almeno 15 F) per evitare l occlusione. Nella pratica clinica abituale si utilizzano sondini che hanno un calibro compreso tra 14 e 22 F. La sonda gastrica ha un rigonfiamento interno (costituito da un disco, una cipolla o un palloncino tipo foley) che serve ad ancorarla per evitare lo sfilamento, e un disco esterno che serve per evitare spostamenti verso l interno. Se la sonda è del tipo rimovibile dall esterno, avrà un disco interno sufficientemente morbido che tirando dall esterno si potrà deformare e passare attraverso il buco della parete addominale. Questo tipo di sonda potrà essere sostituita anche in casa. La sonda non rimovibile invece ha un disco interno rigido (bumper) e va sostituita per via laparoscopica. Un particolare tipo di sonde gastrostomiche sono quelle a basso profilo o bottoni gastrici poiché hanno la peculiarità di sporgere esternamente con uno spessore molto ridotto quindi di nascondersi sotto i vestiti. Si consiglia di sostituire una sonda tradizionale già posizionata con una a basso profilo in situazioni particolari ossia quando un paziente è giovane, nei soggetti a rischio di rimozione della sonda tradizionale. I set per infusione sono costituiti da un deflussore in cloruro di polivinile con una camera di gocciolamento collegata alla sonda da un connettore. Secondo la normativa vigente tale connettore deve essere incompatibile con qualsiasi catetere per infusione endovenosa. I contenitori per le soluzioni nutrizionali sono dispositivi graduati, trasparenti in polietilene. Devono essere sterili e monouso. Si raccordano al deflussore nella parte inferiore, l apertura superiore ne consente il riempimento. Il volume della siringa utilizzata per lavare e irrigare il tubo enterale non deve essere inferiore a 30 ml. 3.2 Posizionamento e possibili complicanze Negli anni la tecnica di inserimento ha subito diverse evoluzioni e oggi all endoscopia si stanno affiancando nuove alternative come la gastroscopia 26

27 laparoscopica (PLG), con guida sonografica (PSG) o fluoroscopia (PFG). Le tecniche per le applicazioni sono 3: - La tecnica pull: che prevede l introduzione nello stomaco, tramite un ago, di un filo di seta, ed estratto dal cavo orale con l ausilio di un endoscopio. Una volta uscito dal cavo orale la sonda gastrostomia si lega al filo e viene tirata dall esterno sino al posizionamento, fuoriuscendo in regione epigastrica. - La tecnica push: consiste nel far si che sul filo guida flessibile si faccia scorrere la sonda gastrostomica dal cavo orale alla parete addominale. - La tecnica introducer: mediante la realizzazione o meno di una gastropessia permette la rimozione l ago, lasciando in situ una guida metallica flessibile lungo la quale si posiziona la sonda gastrostomia. Se non esistono impedimenti anatomici al transito della protesi gastrostomia le tecniche di scelta sono la pull e la push. La tecnica introducer va, invece preferita in caso di stenosi serrata che non permette il transito della sonda per via organica. Normalmente la manovra viene eseguita in day surgery o con degenza di uno o 2 giorni, l esame viene eseguito in endoscopia, la mattina dell esame il paziente deve essere digiuno, l equipe per effettuare quest esame deve essere composta da medici ed infermieri della UO di Gastroenterologia. Fasi del posizionamento della PEG: - Controllare la documentazione, la preparazione e le condizioni del paziente. - Consenso del paziente o tutore legale al posizionamento della PEG e all anestesia. - Esecuzione tricotomia e detersione addominale ( da eseguire immediatamente prima della procedura). - Posizionamento del paziente in decubito supino con il capo ruotato a sinistra e posizionamento del boccaglio. - Applicazione del saturimetro, degli elettrodi per monitoraggio elettrocardiografico, sfigmomanometro per monitoraggio PA. - Posizionare occhialini nasali per erogare O2. - Preparare l addome con betadine. 27

28 - Lavaggio delle mani con antisettico, indossare copricapo, mascherina, guanti e camice sterile. - Preparazione del campo sterile, su un carrello servitore, utilizzando un telino sterile e predisponendovi il materiale occorrente (garze steri li, set della PEG, telo sterile, siringa sterile con anestetico locale). - Disinfezione della sede d incisione con movimenti circolari, uni-direzonali, dalla sede prescelta verso l esterno. - Esecuzione dell anestesia/sedazione quando necessario. - Esecuzione di una gastroscopia standard. - Il gastroscopio viene, quindi, posizionato in cavità gastrica, direzionando la luce dello strumento verso la parete gastrica anteriore e insufflando nello stomaco. - Praticare l anestesia locale nel punto d inserzione e inserire l ago introduttore perpendicolarmente alla parete addominale, sino ad entrare in cavità gastrica. - Praticare una piccola incisione di circa 1 cm nella sede di inserzione dell ago. - L infermiere aiutante collabora con il medico endoscopista nel posizionare l ansa aperta nelle vicinanze della sede prescelta. - Rimuovere il mandrino metallico dell ago ed inserisce il filo guida che verrà afferrato dall ansa. - Sfilare l endoscopio dalla bocca ed il filo viene trascinato verso l esterno. Praticare un cappio facendo passare la parte distale costituita da un anello della PEG sulla guida, retrae la PEG chiudendo un nodo, applicare il lubrificante sterile sulla PEG. - Ritirare la guida che farà passare la sonda dalla bocca alla breccia addominale. - Seguire il percorso della sonda fino a che non sia quasi appoggiata alla parete gastrica interna. - Posizionare il fermo cutaneo esterno lasciando un margine di 1-2 cm dal piano cutaneo, verificando che sia il dispositivo esterno che interno possano ruotare in modo completo. - Inserire un adattatore di connessione regolando la lunghezza della sonda; applicare medicazione e raccordare una sacca di raccolta che dovrà essere mantenuta per almeno 3-4 ore. - Refertazione indicando il tipo di PEG posizionata e la distanza del fermo cutaneo esterno/fermo cutaneo interno. 28

29 - Monitoraggio post procedura in sala osservazione. - Invio del paziente presso il setting di degenza. Come tutte le procedure invasive si possono presentare delle complicanze, ed in questo caso l equipe deve essere brava a scongiurarle. Uno dei problemi più frequenti sul lungo periodo è il deterioramento della cute peristomale. Si può verificare arrossamento, irritazione della stomia o infezione peristomale. La fuoriuscita di materiale gastrico è la causa più frequente di arrossamento o irritazione della stomia. In alcuni casi però potrebbe trattarsi di una reazione allergica (per esempio a saponi o alle creme utilizzate). La zona arrossata va pulita con acqua tiepida, cambiando il detergente. L infezione peristomale si verifica dal 5,4 al 30% dei casi ma soltanto l 1,6% dei pazienti richiede trattamenti medici o chirurgici importanti. I soggetti più a rischio sono quelli con patologie concomitanti come diabete, obesità, malnutrizione o in trattamento con corticosteroidi. La profilassi immediata dopo posizionamento della sonda con antibiotico ad ampio spreto si è rilevata utile per ridurre il rischio di infezione. Le infezioni del sito di inserimento nel 70% dei casi rispondono alle terapie locali o sistemiche, per questo non è indicato fare una coltura o un analisi dell essudato aspirato con una siringa anche nei pazienti a maggiore rischio infettivo. Il posizionamento della gastrostomia con la tecnica introducer sembra provochi meno infezioni della tecnica push, pull, perché il tubo non passa attraverso l orofaringe. Altri problemi comuni nei pazienti che hanno subito una gastrostomia endoscopica percutanea sono: - L allargamento della stomia; - Il cattivo posizionamento del tubo enterale; - La rimozione accidentale della gastrostomia endoscopica percutanea; - L ostruzione del tubo; - La fuoriuscita della soluzione nutrizionale o del contenuto gastrico; - La buried bumber syndrome (BBS). L allargamento della stomia si manifesta con perdita di succo gastrico. In questi casi occorre pulire accuratamente la cute attorno la stomia, medicare e sostituire la medicazione quando é umida. Può essere utile applicare pomate o paste che creino 29

30 una barriera protettiva sulla superficie cutanea. Se il problema non si risolve va sostituita la sonda. L ostruzione del tubo è una delle complicanze più frequenti (circa il 20% dei casi). Spesso è causata dalla coagulazione della soluzione nutrizionale o da un insufficiente lavaggio soprattutto dopo la somministrazione di farmaci che precipitando formano concentrazioni nel tubo. La curvatura del tubo o l uso di un tubo troppo lungo che viene piegato troppo possono contribuire all ostruzione. Per risolvere il problema bisogna innanzitutto fare un lavaggio con acqua tiepida; se non è sufficiente si può utilizzare bicarbonato di sodio al 5% iniettandone ml o una compressa da 500 mg da diluire in 10 ml di acqua calda. E consigliato anche l uso di enzimi pancreatici attivati. Non sono consigliati, invece, lavaggi con succo d ananas, di mirtillo, coca cola, e altre bevande dolci o gassate. Sembra infatti che queste bevande in particolare la coca cola e il succo di mirtillo, possano causare una denaturazione delle proteine presenti nella soluzione nutrizionale. Se l ostruzione non si risolve con questi accorgimenti si può provare a rimuovere l ostacolo meccanicamente con uno spazzolino per citologico, oppure con appositi scovolini. Se non si riesce a disostruire la sonda si deve avvisare il medico. La fuoriuscita della soluzione nutrizionale o del contenuto gastrico attraverso lo stoma si verifica nell 1-2% dei casi a causa di un infezione nel sito di inserimento della gastrostomia, di un aumento della secrezione gastrica, di una pulizia locale eccessiva con acqua ossigenata, di una curvatura eccessiva del tubo o di una inadeguata stabilizzazione. Rimuovendo la causa è possibile risolvere il problema. A livello cutaneo bisogna applicare pomate protettive per esempio a base di ossido di zinco che possono prevenire le irritazioni. L uso di medicazioni avanzate, o schiume (poliuretano) è più efficace delle medicazioni semplici con garza perché permette l assorbimento degli escreti e quindi la cute rimane asciutta. Le garza, restano costantemente umide, irritando ulteriormente la cute. Oltre alla fuoriuscita di liquidi possono insorgere infezioni micotiche da trattare con antimicotici specifici. La buried bumper syndrome (BBS) è la parziale o completa crescita di mucosa gastrica nel sistema di bloccaggio interno(bumper) della sonda. Il bumper può migrare attraverso la parete gastrica e si può bloccare in un tratto di stomaco. Si manifesta in genere con i segni e sintomi di infezione o con la fuoriuscita di liquido nella sede peristomale. Si osserva immobilità del tubo, dolore 30

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente

L importanza importanza mportanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una g uida guida per per ilil p aziente paziente L importanza della Nutrizione nella Sclerosi Laterale Amiotrofica Una guida per il paziente 1 Che cos è la Sclerosi Laterale Amiotrofica? La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa

Dettagli

GESTIONE GASTROSTOMIA

GESTIONE GASTROSTOMIA GESTIONE GASTROSTOMIA UN PO DI SIGLE N.A.: Nutrizione Artificiale N.E.: Nutrizione Enterale S.N.G.: Sondino Naso Gastrico P.E.G.: Gastrostomia Endoscopica Percutanea P.E.Y: Digiunostomia Endoscopica Percutanea

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELL UOMO

ALIMENTAZIONE NELL UOMO ALIMENTAZIONE NELL UOMO Alimentazione e Nutrizione Corpo umano come macchina chimica che utilizza l energia chimica degli alimenti (quando si spezzano i legami chimici tra gli atomi che formano le macromolecole

Dettagli

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

La gastrostomia può essere realizzata per via chirurgica, endoscopica, radiologica o laparoscopica.

La gastrostomia può essere realizzata per via chirurgica, endoscopica, radiologica o laparoscopica. Gestione della PEG Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da seguire, gli esercizi

Dettagli

NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA. Dott. Adolfo Affuso

NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA. Dott. Adolfo Affuso NUTRIZIONE IN TERAPIA INTENSIVA Dott. Adolfo Affuso La nutrizione artificiale è parte integrante della terapia del paziente Un adeguato apporto nutrizionale migliora l outcome del malato INDICAZIONI ALLA

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

L APPARATO DIGERENTE. un laboratorio chimico naturale

L APPARATO DIGERENTE. un laboratorio chimico naturale L APPARATO DIGERENTE un laboratorio chimico naturale Come fa il nostro organismo a sfruttare i principi nutritivi nascosti nel cibo? Il nostro apparato digerente, attraverso la digestione, demolisce le

Dettagli

MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO

MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO FABBISOGNO ENERGETICO Apporto di energia, di origine alimentare, necessario a compensare il dispendio energetico di individui

Dettagli

L APPARATO DIGERENTE. E formato da un insieme di organi e di strutture che servono a TRASFORMARE ( cioè DIGERIRE) gli alimenti per poterli ASSORBIRE.

L APPARATO DIGERENTE. E formato da un insieme di organi e di strutture che servono a TRASFORMARE ( cioè DIGERIRE) gli alimenti per poterli ASSORBIRE. L APPARATO DIGERENTE E formato da un insieme di organi e di strutture che servono a TRASFORMARE ( cioè DIGERIRE) gli alimenti per poterli ASSORBIRE. Disegno molto semplificato ma efficace che rende bene

Dettagli

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze. I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici Prof. Carlo Carrisi Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti: servono a nutrire l organismo, derivano dalla digestione, vengono

Dettagli

L apparato digerente

L apparato digerente L apparato digerente Distinguiamo le due fasi: DIGESTIONE e ASSORBIMENTO. Attraverso la digestione facciamo entrare i cibi nel nostro corpo, li spezziamo in molecole più piccole; con l assorbimento forniamo

Dettagli

Quanto dura l effetto. Limite di età A partire dai 12 anni A partire dai 18 anni. Dove agisce. Modalità d assunzione

Quanto dura l effetto. Limite di età A partire dai 12 anni A partire dai 18 anni. Dove agisce. Modalità d assunzione Bruciore di stomaco? La conoscete? È quella sensazione bruciante dietro lo sterno, ad es. dopo aver mangiato determinati cibi o in situazioni di stress. Oppure quel liquido dal sapore acido o salato, nella

Dettagli

Alimentazione e sport

Alimentazione e sport Momenti di Gloria La medicina incontra lo sport: i muscoli Genova 18 aprile 2013 Alimentazione e sport Luca Spigno La dieta dello sportivo è diversa da quella del soggetto sedentario? Come dobbiamo nutrirci

Dettagli

NOTA INFORMATIVA PER IL PAZIENTE

NOTA INFORMATIVA PER IL PAZIENTE Pag. 1 di 5 NORMA UNI EN ISO 9001:2008 REG.N.3000/GA1-A GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA NOTA INFORMATIVA PER IL PAZIENTE Gentile Signora/e,come le è stato detto dal medico, Dott., per proseguire

Dettagli

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS LOTTO A ALLEGATO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS Lotto 1/A Dieta Polimerica Standard Dieta enterale pronta all'uso, per sonda, polimerica standard, liquida, completa,

Dettagli

La DIGESTIONE. I principi nutritivi sono: le proteine, i glucidi, i lipidi, le vitamine, i sali minerali e l acqua.

La DIGESTIONE. I principi nutritivi sono: le proteine, i glucidi, i lipidi, le vitamine, i sali minerali e l acqua. La DIGESTIONE Perché è necessario nutrirsi? Il corpo umano consuma energia per muoversi, pensare, mantenere la temperatura costante, ma anche solo per riposarsi. Il consumo minimo di energia è detto metabolismo

Dettagli

1. VALUTAZIONE NUTRIZIONALE

1. VALUTAZIONE NUTRIZIONALE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA AZIENDA PER L ASSISTENZA SANITARIA N. 4 FRIULI CENTRALE Via Pozzuolo, 330 33100 UDINE Partita IVA e Codice Fiscale 02801610300 ALLEGATO

Dettagli

Cosa è il diabete mellito

Cosa è il diabete mellito Cosa è il diabete mellito Il diabete mellito è una malattia a carico del metabolismo. L'origine del nome diabete mellito è greca, e fa riferimento alla caratteristica del miele di essere particolarmente

Dettagli

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione Sembrerà strano ma essere in sovrappeso non necessariamente significa avere grasso in eccesso; allo stesso modo essere normopeso non è sinonimo di

Dettagli

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Lega Friulana per il Cuore CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della

Dettagli

Acqua: nutriente essenziale

Acqua: nutriente essenziale Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette

Dettagli

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE 1. Perché l allattamento al seno è importante 3 Sessione 1 PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE Introduzione Prima di imparare come aiutare le madri, dovete capire perché l allattamento al seno è

Dettagli

Capitolo 1. Dimagrimento e calo ponderale

Capitolo 1. Dimagrimento e calo ponderale Introduzione Numerosi anni di esperienza nel settore Fitness come Personal Trainer mi hanno consentito di assistere ai meravigliosi e strabilianti mutamenti fisici di centinaia di persone; le loro manifestazioni

Dettagli

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI

Dettagli

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci STOMACO Nel loro insieme i secreti delle ghiandole formano il succo gastrico, fortemente acido (ph circa 1). Nella mucosa gastrica sono disposte tra le ghiandole cellule mucose, che producono un muco che

Dettagli

Scritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51

Scritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51 La colite ulcerosa e il morbo di Crohn sono malattie che colpiscono l apparato intestinale e vengono definite generalmente col nome di malattie infiammatorie dell apparato intestinale. La colite ulcerosa

Dettagli

GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA ASPETTI GESTIONALI

GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA ASPETTI GESTIONALI GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA ASPETTI GESTIONALI Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Responsabile : Dr. Francesco Cupella Fondazione Salvatore Maugeri La Gastrostomia Endoscopica Percutanea

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito. LA CONTA DEI CARBOIDRATI (CHO) La conta dei CHO è un metodo consigliabile a tutti i pz diabetici di tipo 1 e 2. E particolarmente utile per i pz in terapia insulinica (multiiniettiva o con il microinfusore)

Dettagli

CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI

CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI CAPITOLO 1 CONCETTI GENERALI 1.1 Il digiuno Prima di affrontare il capitolo dedicato alla malnutrizione calorico-proteica è bene focalizzare l attenzione sul digiuno e sul suo ruolo nel condizionare la

Dettagli

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS

LOTTO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS LOTTO A ALLEGATO A DIETE PER NUTRIZIONE ENTERALE SOMMINISTRABILI PER SONDA O PER OS Lotto 1/A CIG 628875901A Dieta Polimerica Standard Dieta enterale pronta all'uso, per sonda, polimerica standard, liquida,

Dettagli

Azienda Sanitaria di Pistoia Dott. Luca Lavacchi

Azienda Sanitaria di Pistoia Dott. Luca Lavacchi Nutrizione Artificiale nel Paziente Oncologico Azienda Sanitaria di Pistoia Dott. Luca Lavacchi Direttore UF Aziendale Cure Palliative e Hospice La Limonaia Corso di Formazione MMG 26 gennaio PISTOIA Spesso

Dettagli

L educazione alimentare

L educazione alimentare L educazione alimentare Educazione alimentare: alimenti e nutrienti Sono ALIMENTI tutte le sostanze che l organismo può utilizzare per l accrescimento, il mantenimento e il funzionamento delle strutture

Dettagli

Il pediatra e il nutrizionista

Il pediatra e il nutrizionista Milano, 17 Ottobre 2015 Il pediatra e il nutrizionista Dott. ssa Sophie Guez UOSD Pediatria ad Alta Intensità di Cura Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico Milano Bisogni energetici

Dettagli

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L uomo è ciò che mangia Ippocrate 400 a.c. Una sana e adeguata alimentazione

Dettagli

Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico

Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico Intorno al concetto del giusto peso si sono formulate tante teorie, a volte vere, altre assolutamente prive di valenza scientifica. Nella grande

Dettagli

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB L alimentazione nella ll disciplina di i li Bocce Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma Centro Tecnico Federale FIB Michelangelo Giampietro

Dettagli

SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO

SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO SC GERIATRIA Direttore Dott. Paolo Bonino LA GESTIONE DELLA MALNUTRIZIONE NELL ANZIANO LA MALNUTRIZIONE LE CAUSE LE CONSEGUENZE COS È COME CONTRASTARLA COS È LA MALNUTRIZIONE? La malnutrizione è un alterazione

Dettagli

COS E IL DIABETE. Il diabete questo mondo sconosciuto:

COS E IL DIABETE. Il diabete questo mondo sconosciuto: ASSOCIAZIONE DIABETICI DEL MEDIOBRENTA AULSS n.15 C.A.D. - Cittadella 35013 (Zona Pontarolo) Tel.049/9424646 Cod. Fisc. 90003450286 Associazione di Volontariato Sanitario 2 COS E IL DIABETE Il diabete

Dettagli

Ferro funzionale: mioglobina, enzimi i respiratori Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto: transferrina

Ferro funzionale: mioglobina, enzimi i respiratori Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto: transferrina L anemia sideropenica (cause ed effetti) FERRO (Fe) TIPOLOGIE NELL ORGANISMO Ferro funzionale: emoglobina, mioglobina, enzimi i respiratori i Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto:

Dettagli

Dedicarsi una pausa RIGENERA e RICARICA

Dedicarsi una pausa RIGENERA e RICARICA Dedicarsi una pausa RIGENERA e RICARICA IL NOSTRO LAVORO CONSULENTI DEL BENESSERE Cosa facciamo ogni giorno? Informiamo le persone su come ottenere un maggiore BENESSERE GENERALE condividendo le nostre

Dettagli

L'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

PERCHE DIABETE MELLITO?

PERCHE DIABETE MELLITO? PERCHE DIABETE MELLITO? La definizione di Diabete Mellito la si deve al medico inglese Willis, che nella seconda metà del XVIII secolo, scoprì, assaggiando l urina dei diabetici, che essa era dolce come

Dettagli

Diabete Mellito 'insulina pancreas un aumento dell appetito accompagnato da una perdita di peso corporeo aumentare la diuresi della sete

Diabete Mellito 'insulina pancreas un aumento dell appetito accompagnato da una perdita di peso corporeo aumentare la diuresi della sete Diabete Mellito Il Diabete mellito è una comune malattia endocrina causata da una carenza relativa o assoluta di insulina. L'insulina è un ormone prodotto da particolari cellule del pancreas (cellule beta)

Dettagli

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 L ALIMENTAZIONE DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 Un approccio operativo ai concetti di alimentazione e di nutrizione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ricostruire lo scopo

Dettagli

PERDERE GRASSO, NON MUSCOLO!

PERDERE GRASSO, NON MUSCOLO! PERDERE GRASSO, NON MUSCOLO! UNA LINEA DI INTEGRATORI A BASE PROTEICA PER NUTRIRSI MEGLIO E DIMAGRIRE BENE Solo i prodotti LineaMed, per la loro composizione dietetico-nutrizionale, sono compatibili con

Dettagli

UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione!

UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione! UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet La soluzione! Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute. Ippocrate Il secondo millennio

Dettagli

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE. Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO

L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE. Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO L IMPORTANZA DELLA DIETOTERAPIA NELLA MALNUTRIZIONE Linee Guida Nutrizionali in ambito Chirurgico SERVIZIO DIETETICO MALNUTRIZIONE E DEFINITA COME QUALSIASI DISORDINE DELLO STATO NUTRIZIONALE,INCLUSI DISORDINI

Dettagli

NUTRIZIONE CORRELATA ALLA FASE DELLA PATOLOGIA E AL TRATTAMENTO CHIRURGICO Valutazione dello stato nutrizionale MNA-SGA Misure antropometriche Anamnesi alimentare 1. abitudini 2. preferenze 3. cambiamenti

Dettagli

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE

NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE RIF. DESCRIZIONE PRODOTTO CONFEZ.TO POZZUOLI ISCHIA GIUGLIANO FRATTA.RE TERRITORIO TOTALE NUTRIZIONE ENTERALE DIETE POLIMERICHE DIETA LIQUIDA COMPLETA, AD ELEVATA PALATABILITA, NORMOCALORICA, PRIVA DI FIBRE, GUSTI VARI 250 ML CA 1 381 200 100 681 DIETA LIQUIDA COMPLETA, AD ELEVATA PALATABILITA,

Dettagli

I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011

I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Proteine: 1-1,2 g/kg/die; Calorie: 20-30/kg/die Es.: anziano di 60 kg 60-72 g di proteine; 1200-1800

Dettagli

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO PROGETTO ALIMENTAZIONE E CULTURA Impariamo a nutrirci per crescere meglio CIRCOLO DIDATTICO DI ARICCIA Centro Studi Regionale per l Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare (CSRA) - IZS Lazio e

Dettagli

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza

La prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza La prevenzione delle lesioni da pressione a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza Le lesioni da pressione: Sono aree localizzate di danno della cute e del tessuto sottostante che si realizzano

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

Allegato C.5 al Decreto n. 86 del 21 OTT 2015 pag. 1/13

Allegato C.5 al Decreto n. 86 del 21 OTT 2015 pag. 1/13 giunta regionale Allegato C.5 al Decreto n. 86 del 21 OTT 2015 pag. 1/13 Allegato 5 al Disciplinare di Gara REGIONE VENETO Segreteria Regionale per la Sanità Coordinamento Regionale Acquisti per la Sanità

Dettagli

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso. Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,

Dettagli

OBESITA. 11 Aprile 2013

OBESITA. 11 Aprile 2013 OBESITA 11 Aprile 2013 L obesità è una patologia cronica caratterizzata dall eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell organismo ed è causata da fattori ereditari e non ereditari che determinano un introito

Dettagli

I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura vs selvatico

I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura vs selvatico UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CAGLIARI Dipartimento di Scienze della Vita e dell Ambiente Laboratorio di Analisi Chimica degli Alimenti - Food Toxicology Unit I prodotti ittici e la salute umana: Acquacoltura

Dettagli

MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como

MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE. Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como MISCELE PER NUTRIZIONE PARENTERALE Como, 20 giugno 2011 Dr.ssa Marica Carughi Servizio Farmaceutico e Nutrizionale Azienda Ospedaliera Sant Anna Como Nutrienti per miscele e loro fonti Liquidi Azoto acqua

Dettagli

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio Abbiamo visto che i carboidrati sono la principale fonte di energia nell'alimentazione umana. Nella nostra dieta, sono sopratutto presenti nella forma di amido, ma anche il saccarosio è presente in una

Dettagli

Elementi di bioenergetica

Elementi di bioenergetica Elementi di bioenergetica L uomo è paragonabile a una macchina e come tale necessita di un combustibile per le funzioni vitali Le immagini sono prese da vari siti internet, se qualcuno ne rivendica l esclusività

Dettagli

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare

Dettagli

L alimentazione del cane e del gatto anziano

L alimentazione del cane e del gatto anziano L alimentazione del cane e del gatto anziano Età alla quale cani e gatti sono da ritenersi anziani Cani di taglia piccola Cani di taglia media Cani di taglia grande Cani di taglia gigante Gatti Peso (kg)

Dettagli

Fisiopatologia della Nutrizione e Diagnosi di Malnutrizione

Fisiopatologia della Nutrizione e Diagnosi di Malnutrizione Fisiopatologia della Nutrizione e Diagnosi di Malnutrizione Francesco Lombardi Riabilitazione Neurologica Intensiva Ospedale S. Sebastiano di Correggio AUSL di RE Malnutrizione = Terapia sbagliata non

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

FAME, APPETITO E SAZIETA

FAME, APPETITO E SAZIETA FAME, APPETITO E SAZIETA 1 FAME Necessità di un organismo ad assumere cibo Nel sistema nervoso centrale, a livello ipotalamico, si distinguono due zone il centro della fame il centro della sazietà La prima

Dettagli

l metabolismo è l'insieme dei processi biochimici ed energetici che si svolgono all'interno del nostro organismo; tali reazioni hanno lo scopo di

l metabolismo è l'insieme dei processi biochimici ed energetici che si svolgono all'interno del nostro organismo; tali reazioni hanno lo scopo di Il metabolismo Metabolismo basale Il metabolismo basale rappresenta la quantità di energia impiegata in condizioni di neutralità termica, dal soggetto sveglio, ma in uno stato di totale rilassamento fisico

Dettagli

con la dissoluzione di rocce (magnesio, calcio, solfato, idrogeno) e altri elementi (CO2). Donat Written by l, d F Y H:i - Last Updated l, d F Y H:i

con la dissoluzione di rocce (magnesio, calcio, solfato, idrogeno) e altri elementi (CO2). Donat Written by l, d F Y H:i - Last Updated l, d F Y H:i Rogaška Slatina vanta una delle sorgenti più preziose in tutta Europa. Già da molti secoli viene scelta come meta da numerosi ospiti, che vogliono ripristinare nel proprio corpo l'equilibrio dei sali minerali

Dettagli

A cosa serve lo iodio?

A cosa serve lo iodio? Iodio e Salute Che cos è lo iodio? Lo iodio, dal greco iodes (violetto), è un elemento (come l ossigeno, l idrogeno, il calcio ecc) diffuso nell ambiente in diverse forme chimiche. Lo iodio presente nelle

Dettagli

ALIMENTAZIONE E PERFORMANCE SPORTIVA AMATORIALE E PROFESSIONISTICA Prof. IVO PULCINI Prof. ANGELO PULCINI PREMESSA Una dieta sana ed equilibrata spesso non basta a soddisfare le richieste nutrizionali

Dettagli

Diretto tramite il servizio 118

Diretto tramite il servizio 118 ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE GRANDE USTIONATO (in regime di ricovero e ambulatoriale) Angela Giovanelli «I martedì dell Ordine» Parma, 15 ottobre 2013 Servizio attivo 24h su 24h Accesso: Dal

Dettagli

ANALISI NUTRIZIONALE DI UN FRULLATO DI FRAGOLA, BANANA E GELATO ALLA VANIGLIA

ANALISI NUTRIZIONALE DI UN FRULLATO DI FRAGOLA, BANANA E GELATO ALLA VANIGLIA ANALISI NUTRIZIONALE DI UN FRULLATO DI FRAGOLA, BANANA E GELATO ALLA VANIGLIA Lavoro svolto nella classe 3AB, IIS "S.G.Bosco", sede staccata di Gazoldo degli Ippoliti (MN) - in collaborazione fra i docenti

Dettagli

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate

COLESTEROLO. l insidioso killer del cuore. A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate COLESTEROLO l insidioso killer del cuore A cura della Dott.ssa Anna Maria Marcellini Direttore Tecnico del Laboratorio Gruppo Ippocrate Cos è il COLESTEROLO Il Colesterolo è una sostanza che appartiene

Dettagli

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano

Dettagli

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due

Dettagli

ENERGIA CONCENTRATA NEI TUOI MUSCOLI.

ENERGIA CONCENTRATA NEI TUOI MUSCOLI. CARBOIDRATI. I carboidrati rappresentano la principale fonte di energia delle cellule. Essi fungono da combustibile di pronto e facile impiego e di maggior rendimento. I CARBOIDRATI possono essere divisi

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

Applied Nutritional Medicine

Applied Nutritional Medicine Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad

Dettagli

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche.

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche. L etanolo, nonostante l elevato valore energetico, non può essere considerato un nutriente poiché: non svolge una funzione plastica non è essenziale. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente

Dettagli

Alimentazione e Nutrizione

Alimentazione e Nutrizione Alimentazione e Nutrizione Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE

la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE la base del benessere ph Basic AIUTA L EQUILIBRIO ACIDO-BASE Il ph è l unità di misura dell acidità che va da 0 (acido) a 14 (basico o alcalino). 7 è il valore neutro. Il metodo più facile per avere un

Dettagli

CORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana

CORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana CORSA E ALIMENTAZIONE Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana Un alimentazione corretta in chi pratica attività sportiva permette di: - ottimizzare il rendimento

Dettagli

I macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it

I macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it I macronutrienti 1 Ogni alimento può essere composto da: Carboidrati Proteine Grassi Questi sono conosciuti come macronutrienti 2 Il cibo va forse valutato solo in funzione del suo apporto calorico? ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Insufficienza Renale Cronica

Insufficienza Renale Cronica Insufficienza Renale Cronica Le nefropatie croniche si classificano in: - Nefropatia con filtrazione glomerulare (FG) normale [ > 90 ml/min/1,73 m²]; - Nefropatia con diminuzione lieve del FG [89-60 ML

Dettagli