Scuola come comunità integrante

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1 PROGETTO DI INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA Scuola come comunità integrante PREMESSA La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell inclusione delle persone e dell integrazione delle culture, considerando l accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. La scuola consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana promuovendone la piena integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie educative del territorio. Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell offerta formativa. Per affrontare difficoltà non risolvibili dai soli insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell apporto di professionalità specifiche come quelle dei docenti di sostegno e di altri operatori. (Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo per della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione) Il successo formativo di ogni allievo con difficoltà più o meno gravi, dipende da quanto la scuola è capace di essere una comunità integrante. Una elevata qualità dell integrazione scolastica presuppone l individuazione di procedimenti stabili, flessibili, in grado di rispondere efficacemente ai molteplici bisogni educativi speciali che si presentano. A tal fine è indispensabile che ogni figura coinvolta nel processo educativo abbia una specificità di ruolo e di funzioni che deve essere riconosciuta e legittimata, in un ottica di corresponsabilità, nella costruzione di una comunità educante; è necessario sollecitare e potenziare le relazioni tra membri- attori con competenze specifiche. Nel nostro Istituto Comprensivo son iscritti 36 alunni diversamente abili, 20 con DSA, 121 con bisogni educativi speciali su una popolazione scolastica di 1133 alunni. Finalità del presente progetto è quella di realizzare un intervento sistemico che garantisca l integrazione e l inclusione reale degli alunni con disabilità, con DSA e BES. Un Integrazione intesa come percorso di maturazione di esperienze significative - sia nell apprendere che nel socializzare; l ampliamento delle capacità comunicative - anche attraverso specifici ausili; l acquisizione di competenze e abilità che favoriscano l autonomia, attraverso sostegni educativi (obiettivi, metodi, mezzi, servizi) adeguati alle caratteristiche, alle difficoltà e ai bisogni educativi specifici di ciascuno studente.

2 Le diagnosi funzionali, i PDP, il GLHI indicano Disturbi generalizzati dello sviluppo Disabilità sensoriali Disturbi specifici di apprendimento Disturbi dell attenzione e iperattività Bisogni educativi speciali Bisogni relativi Autonomia personale Autonomia sociale Impiego di tecniche compensative e dispensative Strategie di ascolto e di autoregolazione Coerenza e coesione di tutti gli interventi Laboratori per l integrazione e l inclusione 2. psicomotricità 3. grafico-pittorico 4. informatico 5. lim 6. musicoterapia- psicomotricità Finalità ed obiettivi Promuovere un sistema energico per attuare una comunità integrante: o Potenziare alleanze psico-educative fra scuola- famiglia-enti-associazionivolontariato o Valorizzare le competenze, le risorse, le esperienze di ogni soggetto o Consolidare il lavoro sinergico- condiviso di tutti i soggetti coinvolti in ogni attività laboratoriale o Sviluppare, consolidare competenze trasversali Aa o o Favorire e sostenere la ricerca educativa e l innovazione metodologica-tecnologica nell integrazione degli alunni diversamente abili attraverso workshop e peer education Ottimizzare l uso delle risorse presenti nell Istituto destinate alla formazione e all aggiornamento del personale docente in servizio, dei collaboratori e di tutti gli operatori coinvolti

3 Nello specifico: -Promuovere lo sviluppo identitario, di consapevolezza di sé, di autoefficacia e di autostima; Obiettivi rivolti agli alunni -Favorire esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell ambiente e che promuovano forme di cooperazione e di solidarietà; -Promuovere l acquisizione di competenze e abilità che favoriscano l autonomia e riducano il gap tra le perfomances degli alunni con difficoltà e quelle dei compagni di classe. -Promuovere la corresponsabilità/condivisione del progetto da parte di tutti gli attori del servizio scolastico, dai docenti al personale ATA, ai genitori; -Promuovere il lavoro di rete, di coordinamento e di integrazione degli interventi; Obiettivi rivolti al sistema scolastico -Assicurare raccordi tra PEI e progettazioni di sezione/classe, predisponendo percorsi didattici specifici congruenti ed integrati; -Adottare metodologie specifiche per favorire l integrazione e inclusione degli alunni, anche attraverso mediatori didattici e l utilizzo di tecnologie informatiche e multimediali; -Valorizzare il contributo educativo delle famiglie. -Organizzazione di convegni, corsi di formazione su temi relativi alle problematiche dell integrazione; Obiettivi rivolti al territorio -Creare eventi che vedano coinvolti tutti gli alunni, con difficoltà e non, per dare visibilità al potenziale educativo di un integrazione reale (drammatizzazioni, progetti di arricchimento dell offerta formativa).

4 DESTINATARI Considerata la finalità e gli obiettivi del Progetto, individuiamo tre tipologia di destinatari, ovvero: - la Scuola nel suo insieme, ivi compresi il personale ATA e la componente genitori, esperti interni formati, per garantire l efficacia dell intervento attraverso un sistema coerente di valori ed atteggiamenti; - gli alunni con disabilità, con DSA, con Bisogni Educativi Speciali iscritti nel nostro Istituto; - il Territorio, allo scopo di avviare la creazione di una cultura dell integrazione anche all esterno della scuola, affinché l alunno possa trovarvi adeguato inserimento nelle figure di: Comune- ASL- Associazioni sportive- Cooperative- Volontari-esperti, esterni laureati in scienze motorie e in scienze dell educazione. AZIONE SINERGICA DIRIGENTE REFERENTE SETTORE H- DOCENTI DI CLASSE- DOCENTI DI SOSTEGNO Accoglienza: - Raccolta di informazioni sugli alunni, attraverso la documentazione di rito: fascicolo personale; certificazioni, Diagnosi Funzionale (D.F.), Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.), Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.); - Organizzazione di incontri con le famiglie per acquisire, attraverso la trasmissione delle loro esperienze quotidiane, il percorso di vita dei loro figli; - Predisposizione di colloqui con i docenti dei precedenti anni scolastici; - concertazione di incontri con gli operatori dei servizi sociali e sanitari (Servizio di N.P.I.), nonché con terapisti e operatori della riabilitazione; - azioni mirate alla sensibilizzazione/formazione di tutto il personale della scuola e dei genitori; - azioni mirate alla sensibilizzazione del Territorio. Formazione delle classi: - continuità, ove possibile, dei docente di sostegno; - individuazione del gruppo-classe e dei compagni che possano svolgere funzioni tutoriali da affiancare all alunno; - adozione di modalità organizzative flessibili, classi aperte, didattica laboratoriale.

5 Insegnante di sostegno e curricolare - principale referente nei rapporti con la famiglia, gli operatori ASL e le agenzie educative e riabilitative; - mediatore della relazione tra alunno e gruppo-classe; - facilitatore del processo di apprendimento; - in quanto contitolare, il docente di sostegno partecipa alla progettazione educativa e didattica rivolta alla sezione/classe e condivide con gli insegnanti curricolari le attività di compresenza nella conduzione delle attività di gruppo; - affianca l alunno nella gestione di strumenti e materiali e ne facilita l apprendimento, adottando specifiche strategie. RISORSE - Gruppo G.LH (ai sensi della L. 104/92); - GLH di Istituto -GHLI per l inclusione - tutti i docenti con funzione strumentale; - Consigli d Intersezione e d Interclasse; - genitori; - Educatori professionali- Educatori di assistenza alla persona per l autonomia e la comunicazione - operatori ASL - Servizio SMREE; - personale ATA per i servizi di supporto; - operatori delle agenzie educative e riabilitative presenti nel Territorio. RISORSE MATERIALI -Spazi polifunzionali della scuola, nonché disponibilità di luoghi attrezzati (palestre, laboratori, biblioteche, giardini, laboratori multimediali e postazioni PC con programmi specifici per alunni con disabilità, con DSA e BES); -Beni già in dotazione della scuola (televisori con videoregistratori e lettori DVD, registratori portatili, LIM). ELEMENTI PROGETTUALI SIGNIFICATAMENTE INNOVATIVI DEL PROGETTO: Workshop e Peer education Un workshop inteso come un evento formativo supervisionato da uno o più docenti professionisti che ha l'obiettivo di fare esperienza rispetto ad una specifica abilità o tecnica. L'attenzione è quasi

6 tutta sull'aspetto pratico, sul fare. Il workshop indicato nel progetto ha finalità formative in quanto i soggetti interessati vi partecipano,in un clima di alleanza educativa. La peer education inteso come metodo educativo in base al quale un piccolo gruppo di alunni "pari" (pari è chi condivide uno stesso gruppo sociale come riferimento identitario) opera attivamente per informare ed influenzare il resto. La peer education rappresenta una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio "di conoscenze, d emozioni e d esperienze" da parte di alcuni alunni del gruppo ad altri alunni del gruppo stesso; un intervento, secondo questa prospettiva, che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un esperienza formativa e da un forte atteggiamento di sintonia tra i soggetti coinvolti.con l'approccio educativo della peer education, gli allievi diventano soggetti attivi della propria formazione, non più solo recettori di contenuti, valori, esperienze trasferite dall'educatore. METODOLOGIA Nel POF di questo Istituto sono presenti le modalità organizzative che in tema di autonomia ogni istituzione scolastica delinea per un fattivo processo di integrazione. Tra esse è contemplata la realizzazione di classi aperte per la costituzione di gruppi eterogenei di alunni che frequentano ed utilizzano i laboratori le cui attività sono programmate alla luce delle Diagnosi Funzionali, dei PDP e delle potenzialità da sviluppare. Il gruppo alunni è costituito da un massimo di 10 unità: all interno di esso, si attuano le metodologie di modeling e tutoring, anche con l aiuto del personal computer provvisto di software specifico. Il laboratorio rimane un luogo privilegiato per la valorizzazione e l apprendimento degli alunni con difficoltà perché coniuga conoscenze ed abilità in una dimensione operativa e progettuale, costituisce un momento significativo di relazione interpersonale e di collaborazione costruttiva. MODALITA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Metodologia, tecnologia, organizzazione, processi e procedure devono integrarsi in un modello di servizio che per sua natura è complesso e che deve essere concepito in modo da poter ottenere, con efficienza ed efficacia, i risultati previsti, assicurando al tempo stesso un ritorno adeguato in termini di positivo impatto organizzativo e di benefici. Questa Istituzione investe nella costruzione di strumenti di monitoraggio e valutazione al fine di garantire il controllo e la gestione della qualità del progetto, in termini di: qualità progettata e prevista (nella fase della ideazione della proposta progettuale e del piano esecutivo); qualità prestata (nella fase di attuazione del progetto e di erogazione degli interventi formativi); qualità raggiunta/percepita (durante l erogazione degli interventi formativi e al termine del progetto). Ciò si traduce, dal punto di vista del processo di monitoraggio e valutazione, in un attenzione alla qualità che: ex-ante, si concentra sulla verifica di coerenza del progetto rispetto all insieme delle condizioni che possono garantire il raggiungimento degli obiettivi generali di carattere politico-istituzionali, che hanno originato il progetto stesso, e di quelli specifici, che rappresentano il focus dell offerta formativa; in itinere (monitoraggio in senso proprio), prevede il controllo delle strategie di attuazione e delle azioni sviluppate nelle fasi del progetto; ciò al fine di fornire il necessario supporto manageriale e decisionale e aiutare i diversi attori coinvolti a presidiare costantemente il processo formativo per apportare le opportune modifiche ed interventi correttivi; ex-post, rileva i risultati del progetto, in termini formativi (trasferimento di conoscenze di base, aggiornamento delle conoscenze/competenze, riqualifica) attuando un confronto analitico e critico con quanto previsto in fase di progettazione o riprogettazione. F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO

7 DOTT.SSA MATILDE NANNI

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