A cura del centro ricerche Cosmogamma

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1 A cura del centro ricerche Cosmogamma

2 PREFAZIONE: Lo scopo di questa pubblicazione è quello di fornire elementi di base alla comprensione dei meccanismi che intervengono durante il trattamento ad ultrasuoni nella terapia fisica. Proprio perchè non vuole essere un trattato di ultrasuoni terapia, ma un insieme di note ed osservazioni che possono risultare utili a chi opera con apparecchiature per ultrasuoni, I utilizzo di questo materiale dovrà essere fatto con questo intendimento. Per la natura stessa degli argomenti trattati che prendono a prestito affermazioni appartenenti a campi diversi (elettronica, biochimica, etc.), per quanto sia stata posta cura nella raccolta e nella stesura dei testi, è ammissibile che qualche argomento o parte di esso non risulti sufficientemente chiaro o siano presenti inesattezze. Per ogni argomento sono stati indicati i riferimenti bibliografici nei quali il lettore potrà trovare approfondimenti. L autore 1

3 PREFAZIONE:... 1 TERAPIA AD ULTRASUONI... 3 INTRODUZIONE... 3 GENERAZIONE DI ULTRASUONI... 3 EFFETTI DELLA TERAPIA CON ULTRASUONI SUI TESSUTI BIOLOGICI... 3 EFFETTO TERMICO... 4 EFFETTI MECCANICI... 4 EFFETTI BIOLOGICI... 4 TECNICHE DI APPLICAZIONE... 5 TRATTAMENTO SUBACQUEO... 5 CONTATTO DIRETTO... 5 DOSAGGIO... 5 ACCOPPIAMENTO DIRETTO... 5 DOSAGGIO IN CONDIZIONI CRONICHE... 6 INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CON ULTRASUONI... 6 TRATTAMENTO DEL DOLORE... 6 ENDEMA CRONICO... 6 APPLICAZIONI SPECIALI DEGLI ULTRASUONI... 7 TECNICA DELLA TERAPIA COMBINATA... 8 INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI... 8 CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE ALL UTILIZZO DEGLI ULTRASUONI... 9 RISCHI... 9 TAVOLE APPLICATIVE...10 TAVOLE APPLICATIVE...11 ALCUNE MAPPE DELLE AREE DA TRATTARE A SECONDA DELLE DIVERSE PATOLOGIE...12 BIBLIOGRAFIA

4 TERAPIA AD ULTRASUONI INTRODUZIONE L orecchio umano percepisce le vibrazioni sonore sulle frequenze che vanno da 30 Hz a 20 KHz. Gli ultrasuoni superano nettamente questi limiti e le frequenze utilizzate in terapia si trovano intorno ad 1 MHz o 3 MHz. GENERAZIONE DI ULTRASUONI La sorgente di ultrasuoni vera e propria é un componente dalle proprietà fisiche particolari, detto trasduttore piezoelettrico. Esso si deforma se viene sottoposto ad una differenza di potenziale variabile trasformando le oscillazioni della corrente elettrica in oscillazioni meccaniche (vibrazioni). Un apparecchiatura per terapia con ultrasuoni é quindi costituita fondamentalmente da un generatore di corrente elettrica ad alta frequenza (1 MHz, 3 MHz), la quale viene trasmessa attraverso un cavo al circuito del trasduttore piezoelettrico posto sulla testa di trattamento. Internamente al circuito di controllo del trasduttore, la corrente elettrica é applicata all elemento piezoelettrico il quale a sua volta é applicato al frontale metallico della testa di trattamento. Qualsiasi oscillazione meccanica dell elemento piezoelettrico viene trasmessa alla superficie della testa emittente generando onde ultrasonore di frequenza 1 MHz o 3 MHz. L intensità degli ultrasuoni prodotti da un trasduttore viene misurata in watt/cmq. Quando l onda ultrasonora passa attraverso un mezzo, la sua intensità si riduce per effetto di due fenomeni: assorbimento (l energia dell onda ultrasonora viene convertita in calore dai tessuti) e dispersione (l onda solitamente parallela si disperde progressivamente nel passare attraverso il mezzo). Questi due fattori riducono l intensità dell oscillazione ultrasonora di una frazione costante per cm, così che, ad una certa profondità sotto la superficie, l intensità dell onda ultrasonora risulta dimezzata. Questa profondità (d) viene chiamata valore medio di penetrazione. Dopo una distanza totale pari a 2d, l intensità dell onda sarà pari ad un quarto di quella di superficie. Il valore medio di penetrazione per i tessuti molli varia in relazione alla frequenza ed é quindi ad 1 MHz sostanzialmente diverso da quella a 3 MHz. L aria non trasmette le onde ultrasonore perció, nel trattamento con gli ultrasuoni, deve essere prestata grande attenzione per evitare che tra la testina di trattamento ed il paziente permanga dell aria. Per eliminare l aria dallo spazio presente tra la testina di trattamento e la superficie cutanea viene impiegato un mezzo di accoppiamento (gel per ultrasuoni). Purtroppo nessun liquido di accoppiamento puó permettere una trasmissione perfetta. Per evitare possibili rifrazioni, il trattamento dovrebbe essere somministrato con la maggioranza delle onde ultrasonore che viaggiano lungo la normale (e cioé perpendicolarmente alla superficie della cute). I generatori di ultrasuoni permettono di selezionare un emissione di ultrasuoni continua o pulsata relativamente all effetto biologico prevalente che si ricerca con il trattamento. EFFETTI DELLA TERAPIA CON ULTRASUONI SUI TESSUTI BIOLOGICI Gli effetti sui tessuti biologici sono rappresentati da: Effetti termici Effetti meccanici Effetti biologici e chimici 3

5 EFFETTO TERMICO Quando le onde ultrasoniche vengono assorbite, esse sono convertite in energia termica (calore). La quantità del calore prodotto dipende da vari fattori come ad esempio il numero delle volte in cui il trasduttore passa sopra alla parte del corpo trattata e la potenza (watt/cmq) utilizzata. Quando si ricerca una prevalenza dell effetto termico é importante usare una corretta dosimetria. Un rilevante effetto termico non é indicato nel trattamento in fase acuta di distorsioni, strappi muscolari ed ematomi. Al fine comunque di evitare concentrazioni termiche la testina emittente deve essere sempre mantenuta in movimento durante il trattamento. In tali condizioni di continuo movimento il flusso circolatorio é in grado di diffondere l energia termica dalle zone esposte direttamente ai tessuti circostanti. Gli ultrasuoni ad emissione pulsata (frequenza di pulsazione f = 100 Hz, cioé 10 ms di emissione e 10 ms di non emissione) hanno un effetto termico limitato poiché il calore prodotto nei 10 ms di emissione viene riequilibrato durante i 10 ms di non emissione. Gli ultrasuoni ad emissione pulsata sono quindi indicati nel trattamento di affezioni in fase acuta nel quale l effetto termico costituisce una controindicazione. Esiste anche un applicazione speciale denominata trattamento fisso che si attua con una testa emittente dedicata (con una superficie di contatto superiore a quella della testa massaggio) e che lavora solo ad emissione pulsata e con potenze ridotte. EFFETTI MECCANICI L effetto meccanico viene prodotto dai cambiamenti di pressione intratissutale causati dalla trasmissione delle onde ultrasonore. La cavitazione é una condizione nella quale, come risultato del trattamento con ultrasuoni, vengono a formarsi bolle di gas nei tessuti. La cavitazione non é pericolosa per i tessuti quando le bolle rimangono intatte e oscillano stabilmente senza alcun danno nei limiti del campo ultrasonoro; quando invece sono transitorie, la cavitazione risulta dannosa per i tessuti (la bolla cresce e crolla rapidamente causando così ingenti aumenti della temperatura). In pratica, il pericolo di un danno ai tessuti a causa del fenomeno della cavitazione viene ridotto al minimo grazie ai seguenti accorgimenti: 1- utilizzo di potenze inferiori ai 3 watt/cmq. 2- utilizzo di una fonte pulsata di ultrasuoni. 3- spostamento della testina durante il trattamento. Un altro effetto meccanico di rilievo che si ricerca con il trattamento ad ultrasuoni viene detto micromassaggio. L effetto di micromassaggio degli ultrasuoni ha luogo a livello cellulare dove le cellule vengono compresse reciprocamente e poi nuovamente allontanate. Questo fenomeno é simile al massaggio e si ritiene che produca effetti sui fluidi intercellulari riducendo, in questo modo, gli edemi e gli edemi cronici induriti. EFFETTI BIOLOGICI Uno degli effetti prodotti dall onda ultrasonora consiste in un flusso unidirezionale di componenti cellulari, in particolar modo a livello delle membrane cellulari. É stato visto che il flusso produce cambiamenti nella velocità della sintesi proteica e potrebbe anche svolgere un certo ruolo nella stimolazione della riparazione tissutale. Gli ultrasuoni hanno un effetto antalgico. Sebbene questo possa essere attribuito all effetto termico ottenuto con un onda continua, l eliminazione del dolore viene anche conseguita con un emissione pulsata a basso effetto termico. Il meccanismo analgesico potrebbe essere conseguente alla stimolazione dei meccanocettori tissutali i quali agirebbero modulando l afferenze dolorifiche secondo l ormai nota teoria del cancello (gate control). 4

6 TECNICHE DI APPLICAZIONE TRATTAMENTO SUBACQUEO Le teste di trattamento possono di norma essere immerse completamente nell'acqua perché a tenuta ermetica. Per le zone dolenti al contatto diretto con la testina o per le parti con protuberanze ossee come ad esempio mani e piedi, é possibile utilizzare un trattamento subacqueo. La parte del corpo da sottoporre a trattamento viene immersa nell'acqua e la testina a massaggio viene tenuta a 1-2 cm dalla superficie della cute. La testina puó essere utilizzata in posizione fissa o puó essere mossa in cerchi concentrici tenendo la superficie della testina parallela alla superficie della pelle per ridurre al minimo il fenomeno della rifrazione. La comune acqua di rubinetto presenta il problema che le bolle di gas si dissociano dall'acqua, si accumulano sulla pelle del paziente e la testina di trattamento e riflettono l'onda ultrasonora. Se non é possibile evitare l'uso dell'acqua comune, é necessario rinuovere frequentemente le bolle di gas dalla superficie e pulire la zona di erogazione della testina alla fine del trattamento. Nel trattamento in acqua non degasata, l'attenuazione della potenza ultrasonora é più alta rispetto al contatto diretto per cui sono necessari dosaggi più elevati. Quando invece si usa acqua priva di gas, il dosaggio deve essere uguale a quello utllizzato nel contatto diretto. CONTATTO DIRETTO Se la superficie da trattare risulta abbastanza regolare, basta interporre un gel di accoppiamento al fine di eliminare l'aria presente tra la pelle e la testina di trattamento e trasmettere efficacemente l'onda ultrasonora ai tessuti. La testina di trattamento-viene mossa in piccoli cerchi concentrici sulla cute al fine di evitare la concentrazione di energia in un unico punto, assicurandosi di tenere sempre la superficie della testa in diretto contatto con la superficie cutanea. L'emissione viene comunque attivata solo quando la testa é in condizioni di buon contatto con i tessuti del paziente. DOSAGGIO Il dosaggio rappresenta probabilmente l'argomento più controverso quando si discute di ultrasuoni. Le discussioni riguardano sia la scelta del modo di funzionamento pulsato o continuo sia le potenze terapeuticamente efficaci. L'esperienza diretta del terapista e la sua metodologia di lavoro giocano il ruolo più importante e perció, in questa sede, verranno forniti esclusivamente dei principi e delle indicazioni generali. Quando si sottopone un paziente al trattamento con ultrasuoni, é importante ricordare che l'intensità degli ultrasuoni che parte dalla testina di trattamento non corrisponde all intensità che viene applicata ai tessuti profondi. In questi tessuti l'intensità é stata ridotta per effetto di: 1. Assorbimento nel mezzo di accoppiamento 2. Attenuazione del raggio per i fenomeni di assorbimento e dispersione 3. Rifrazione del raggio a livello delle interfacce dei tessuti, fenomeno che puó far deviare l onda dal tessuto affetto. Tutti questi fattori devono essere presi in considerazione al momento di scegliere il dosaggio appropriato per il trattamento. Un elemento di grande importanza da prendere in considerazione, inoltre, é se la condizione da sottoporre a trattamento é acuta o cronica. ACCOPPIAMENTO DIRETTO Dosaggio in condizioni acute. Come nel caso di qualsiasi condizione acuta, il trattamento viene applicato con cautela per evitare qualsiasi inasprimento dei sintomi. Negli stadi iniziali viene usata una dose bassa (0.5-1 watt/cmq) per 5 minuti. L utilizzo di un regime pulsato ridurrà l effetto termico che potrebbe provocare la riacutizzazione dei sintomi. Se la condizione migliora non é necessario aumentare progressivamente la dose e si puó mantenere la medesima anche nei trattamenti seguenti. Un mancato miglioramento potrebbe richiedere un leggero aumento dell intensità fino a 1.2 watt/cmq o l aumento di 1 minuto della durata dell erogazione delle onde per ogni singolo trattamento. L aggravio dei sintomi non sempre deve essere considerato come un segnale negativo dal momento che puó anche indicare che stanno avendo luogo dei processi riparatori. In caso di netto peggioramento, puó essere necessaria una riduzione del dosaggio, sia nell intensità sia nella durata, oppure si puó sospendere il trattamento con gli ultrasuoni fino a quando i sintomi ritornano al loro livello di partenza. 5

7 DOSAGGIO IN CONDIZIONI CRONICHE Le condizioni croniche possono essere trattate sia in regime pulsato (75%) sia in continuo. In regime continuo, l intensità massima degli ultrasuoni da utilizzare é quella che produce un calore moderato. Questo solitamente si verifica intorno ai wat/cmq. Inizialmente viene somministrato un dosaggio basso(0.8 watt/cmq per 4 minuti) per accertarsi che non vi siano effetti negativi. Se una dose produce effetti benefici viene ripetuta la volta successiva. Nel caso in cui non vi siano miglioramenti la dose puó essere aumentata gradualmente, incrementando l intensità (watt/cmq) o il periodo di erogazione fino a quando non si rilevano effetti positivi. É possibile provare un aumento progressivo ed adeguato dei dosaggi nel modo pulsato come segue: a 0,8 watt/cmq per 4 min. a 1 watt/cmq per 5 min. a 1.5 watt/cmq per 5 min. a 1.5 watt/cmq per 6 min. a 1.5 watt/cmq per 7 min. a 1.5 watt/cmq per 8 min. a 1.5 watt/cmq per 9 min. a 1.5 watt/cmq per 10 min. a 2 watt/cmq per 10 min. (raramente) Una dose di 2 watt/cmq per 10 minuti solitamente viene considerata il dosaggio massimo consentito. Se non viene ottenuto alcun miglioramento utilizzando questa progressione di trattamento, allora vi sono seri dubbi che gli ultrasuoni possano ottenere notevoli benefici. INDICAZIONE AL TRATTAMENTO CON ULTRASUONI Lesioni recenti ed infiammazioni Gli ultrasuoni vengono spesso utilizzati nelle affezioni post traumatiche dei tessuti molli poiché l effetto meccanico aiuta a rimuovere l esseduato traumatico e riduce il pericolo di formazione di aderenze. L analgesia prodotta dagli ultrasuoni consente un rapido recupero nell uso della parte e rende la sintomatologia più tollerabile. Le infiammazioni trattate con dosi adeguate di ultrasuoni, rispondono altrettanto efficacemente. TRATTAMENTO DEL DOLORE Gli ultrasuoni vengono spesso utilizzati nel trattamento del dolore nelle patologie del sistema locomotore. INDICAZIONE Reumatismi Artriti Artrosi Nevralgia Nevrite ZONA DI APPLICAZIONE sulla parte dolorante sulla parte dolorante sulla parte dolorante sulla parte dolorante sulla parte dolorante EDEMA CRONICO L effetto meccanico degli ultrasuoni influenza l edema cronico e contribuisce al suo trattamento. Esso contribuisce alla scomposizione delle aderenze formatesi tra strutture adiacenti. 6

8 APPLICAZIONI SPECIALI DEGLI ULTRASUONI 1) Ultrasonoforesi: si intende con questo termine, un trattamento medico che per mezzo dell utilizzo dell energia ultrasonica introduce nel corpo sostanze medicamentose. In pratica è un diverso sistema, oltre a quello classico, di introduzione di sostanze medicamentose a livello cutaneo tramite il massaggio. Sappiamo che esistono degli inconvenienti del massaggio che sono riconducibili al fatto che non si può applicare con facilità ai tessuti ipersensibili e con questo metodo non si ha una penetrazione in profondità. Un altro sistema di introduzione di medicamento si ottiene mediante l utilizzo di una corrente galvanica (ionoforesi); in questo caso la penetrazione delle sostanze risulta maggiore che non con il massaggio. Il sistema sicuramente più efficace, quando applicabile, è senz altro l introduzione del medicamento nel corpo, attraverso la cute intatta, mediante l energia ultrasonica. Esistono dimostrazioni pratiche che indicano una penetrazione della pomata all idrocortisone dove il corticosteroide ha raggiunto una profondità di 6 cm. L effetto quindi di combinare l energia ultrasonica ad un componente che può essere assorbito dalla pelle si rivela sicuramente molto efficace nel caso in cui sia possibile attuarlo. É chiaro che l energia ultrasonica con la possibilità di introdurre medicamento all interno della cute, essendo un massaggio meccanico, non determina alcun effetto di tipo galvanico. Inoltre sapendo che nella zona sottoposta a effetto ultrasonico si ha un aumento di permeabilità delle diverse membrane, possiamo comprendere che le sostanze possono penetrare nel corpo più in profondità. Alcuni medicamenti si presentano in formato tipo pomate che sono facilmente somministrabili per via ultrasonica. Altre sostanze in formato liquido possono essere strofinate sulla cute (con un tampone di cotone), dopodichè si può applicare il mezzo di contatto (gel) sulla zona da trattare. I medicamenti attivi più indicati nell utilizzo con ultrasonoforesi possono essere: a) farmaci con effetti sulla circolazione come: l istamina, il mecolil o il nicotinato di metile che sono potenti vasodilatatori ottimi per i processi reumatici e infiammazioni asettiche o disturbi circolatori periferici. b) Medicamenti ad azione anti-infiammatoria la cui maggioranza contiene corticosteroidi molto utilizzati nel trattamento di borsiti o reumatismo dei tessuti molli, tendinopatie e infiammazioni asettiche. 2) Combinazione di ultrasuoni con correnti a media e bassa frequenza: si intende come terapia combinata l applicazione simultanea di ultrasuoni e correnti elettriche. In questo caso si utilizza la testa dell ultrasuoni come un elettrodo; quindi risulterà che dalla testa verrà erogata la corrente in questione e contemporaneamente la stessa testa erogherà la vibrazione ultrasonica. É chiaro che l efficacia di questo trattamento è data dal fatto che i due effetti somministrati separatamente e in sequenza uno rispetto all altro ottengono un effetto terapeutico inferiore rispetto all effetto della combinazione. Altro fatto molto importante è la riduzione di tempo nella soluzione del problema. 3) Combinazione di ultrasuoni con correnti a bassa frequenza monodirezionali: si utilizzano comunemente in combinazione con gli ultrasuoni, le correnti diadinamiche. Comunque sono indicati anche altri tipi di corrente, come la corrente di Traebert, o qualsiasi altra corrente continua o interrotta a bassa frequenza. 4) Combinazione di ultrasuoni con correnti a bassa frequenza bidirezionali: é importante sottolineare che si preferisce al giorno d oggi utilizzare in combinazione una corrente come la TENS che è una bidirezionale e quindi elimina completamente i leggeri fastidi causati dall erogazione delle correnti monodirezionali (v. diadinamiche e correnti di Traebert) e quindi potendo utilizzare più liberamente questa erogazione si possono ottenere migliori risultati terapeutici. 5) Combinazione di ultrasuoni ed elettroterapia con correnti a media frequenza: è sicuramente più indicato utilizzare la combinazione con una corrente bidirezionale come già detto per la corrente tens, e a maggior ragione con una corrente a media frequenza (interferenziale AMF) in tensione costante. Questo perchè come è noto sono correnti di più facile tollerabilità. Inoltre esistono altri vantaggi nell uso di correnti bidirezionali come TENS e AMF: a) L apertura e chiusura del circuito elettrico non causano al paziente una sensazione sgradevole. b) Non si verifica un eccitazione aggressiva, non esiste in pratica nessun effetto di tipo galvanico. c) Posizionando correttamente l elettrodo si riesce ad ottenere un azione in maggior profondità in modo da permettere applicazioni anche nei punti più profondi. Relativamente alla combinazione tra ultrasuoni e correnti elettriche sono state eseguite prove ottenendo dei risultati notevolmente interessanti, perchè l applicazione dell ultrasuoni e di una corrente elettrica contemporaneamente favoriscono la maggior penetrazione in profondità dell effetto della corrente. Questo perchè durante il trattamento con l energia ultrasonica aumenta notevolmente la permeabilità del tessuto cutaneo facilitando l introduzione della corrente elettrica che, quindi, liberata in parte dalla resistenza cutanea, raggiunge strati molto più profondi. In questo caso l intensità ultrasonica deve rimanere abbastanza bassa perchè l effetto terapeutico combinato per ottenere risultati non ha bisogno di un energia ultrasonica notevole. Allo stesso modo si può utilizzare una corrente di intensità più ridotta. É chiaro quindi che utilizzando una potenza ultrasonora e una corrente ridotte si possono effettuare trattamenti più lunghi senza rischio di produrre effetti indesiderati sulla cute. Per effettuare il trattamento la testa dell ultrasuoni deve essere possibilmente sempre a contatto con la zona da trattare perchè se staccata con frequenza dalla superficie chiaramente apre il circuito della corrente elettrica. In questo caso è consigliabile utilizzare sempre un erogazione di corrente elettrica a tensione costante che evita problemi di disturbo al paziente. Nel caso in cui si utilizzi un erogazione con corrente costante la rimozione e riapplicazione della testa di trattamento risulta sgradevole per il paziente soprattutto alla chiusura del circuito. 7

9 TECNICA DELLA TERAPIA COMBINATA Non siamo in grado di fornire elementi con precisione assoluta perchè chiaramente possono essere scelte correnti con parametri diversi a seconda dei casi da trattare. Diamo comunque delle indicazioni di carattere generale. Consigliamo una regolazione di potenza dell ultrasuono a circa 0,5 Watt/cmq. L elettrodo deve essere messo in posizione opposta rispetto a quello attivo (testa). L elettrodo attivo viene utilizzato sulla parte da trattare. é consigliabile utilizzare sempre un abbondante quantità di mezzo di contatto (gel) per ridurre al minimo l eventualità che si apra il circuito. L intensità di corrente deve essere appena percepita dal paziente, chiaramente tale intensità è consigliato sia determinata in un area in cui si possa pensare che non esista un eccitabilità patologica dei tessuti. Con la combinazione di corrente con questa intesità e circa 0,5 Watt/cmq di emissione ultrasonica è molto più semplice ricercare i punti che mostrano un deciso aumento della sensibilità. Muovendo la testa dell ultrasuoni si reclutano distretti differenti interessando alla terapia tutta l area affetta e le zone limitrofe ottenendo un effetto generale sicuramente più efficace. INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI Come è già stato spiegato la combinazione è applicabile a tutti i casi che vengono comunemente trattati con l utilizzo di una corrente elettrica terapeutica. Pertanto la gamma di indicazioni per questa terapia corrisponde esattamente a quella dell elettroterapia con frequenze bassa e media. Possiamo affermare che non esistono controindicazioni specifiche per la terapia combinata. Le possibili controindicazioni potrebbero corrispondere a quelle dei due trattamenti separati: ultrasuoni e corrente elettrica. 8

10 CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE ALL UTILIZZO DEGLI ULTRASUONI Condizioni vascolari Condizioni come ad esempio le tromboflebiti, nelle quali la somministrazione di ultrasuoni puó provocare la rottura di emboli, non vengono trattate con gli ultrasuoni. Sepsi acuta Una zona affetta da sepsi acuta non deve essere trattata con gli ultrasuoni a causa del pericolo della diffusione dell infezione. Radioterapia La radioterapia produce un effetto contrario sui tessuti per cui gli ultrasuoni non devono essere applicati alle zone sottoposte a radiazioni prima che siano trascorsi sei mesi dalle irradiazioni stesse. Tumori I tumori non devono essere sottoposti agli ultrasuoni perché potrebbero stimolarne la crescita e/o causare metastasi. Gravidanza Un utero gravido non deve essere trattato con gli ultrasuoni poiché questi potrebbero provocare danni al feto (la scansione con ultrasuoni come strumento diagnostico durante la gravidanza é diversa da quella utilizzata per scopi terapeutici). Malattie cardiache I pazienti che hanno sofferto di malattie cardiache vengono trattati con intensità basse al fine di evitare dolori improvvisi e le zone come ad esempio il ganglio cervicale ed il nervo vago devono essere evitate a causa del rischio di un azione cardiaca. I pazienti portatori di pacemaker solitamente non vengono trattati con gli ultrasuoni al torace o colonna perché il generatore di ultrasuoni puó avere un effetto sulla funzionalità del pacemaker. RISCHI SurriscaIdamento del periostio La rifrazione di un onda ultrasonica sull osso puó produrre una concentrazione di energia termica che provoca dolore localizzato al periostio. La rifrazione degli ultrasuoni puó verificarsi a livello delle interfacce tissutali, producendo un effetto termico concentrato su quel punto. Ció é particolarmente possibile che accada nell interfaccia tra periostio ed osso (fig. 1). Quando si verifica la rifrazione dall osso, l intensità degli ultrasuoni nella regione del periostio raddoppia, con surriscaldamento localizzato e di norma si manifesta sotto forma di dolore. In pratica questo significa che, quando possibile, é sempre meglio evitare di passare la testina ultrasonora sopra prominenze ossee e se inevitabile eseguire il trattamento subacqueo. Ustioni Se viene utilizzato un raggio continuo e lo si lascia fisso in un punto, é possibile che Si accumuli un energia termica eccessiva nei tessuti e che si possa eventualmente arrivare ad un ustione endogena. Tale pericolo viene efficacemente eliminato mantenendo la testina di trattamento in movimento, usando un emissione pulsata ed evitando, quando possibile, le prominenze ossee. 9

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13 ALCUNE MAPPE DELLE AREE DA TRATTARE A SECONDA DELLE DIVERSE PATOLOGIE NEVRALGIA OCCIPITALE TENDINOPATIE DEL CAPO LUNGO DEL BICIPITE E DELLA CUFFIA DEI ROTATORI CAPSULITI-BORSITI DELL ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA EPICONDILITE 12

14 EPITROCLEITE TENDINITE DEGLI ESTENSORI DELLA MANO TENDINITE DEI FLESSORI DELLA MANO SINDROME DEL TUNNEL CARPALE 13

15 LOMBALGIA DOLORE ALLA REGIONE SACROILIACA PATOLOGIE DEL MUSCOLO QUADRICIPITE 14

16 TENDINITE DEL ROTULEO BORSITE PREROTULEA E SOTTOROTULEA PATOLOGIE DEL LEGAMENTO COLLATERALE MEDIALE ARTROSI FEMOROTIBIALE PATOLOGIE DEL COMPARTIMENTO MEDIALE DELLA CAVIGLIA 15

17 TENDINITE DELL ACHILLEO DOLORE ALLA REGIONE PARASCAPOLARE 16

18 BIBLIOGRAFIA PHYSICAL PRINCIPLES EXPLAINED John Low & Ann Reed Butterworth Heinemann Isbn CLAYTON S ELECTROTHERAPY W.B. Saunders Company ltd Oval Road Isbn ELECTROTHERAPY EXPLAINED Butterworth Heinemann Isbn TERAPIA FISICA STRUMENTALE Edi Ermes srl Milano Isbn FISIOTERAPIA CLINICA PRATICA Edi Ermes srl Milano Isbn

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