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1 Associazioni di volontariato private che operano nel campo dell'inclusione sociale e lavorativa di persone diversamente abili possono partecipare al bando in oggetto in qualità di partner e rientrano tra i soggetti privati ammessi alla presentazione dei progetti come previsto dall'articolo 5 dell'avviso? Associazioni con esperienza nel campo dell inclusione sociale e lavorativa di persone disabili possono partecipare ai progetti in qualità di partner dell ATS, costituita o costituenda, che presenterà il progetto alla Regione Toscana. Tali soggetti, conformemente a quanto indicato all Art. 5 dell Avviso, dovranno preventivamente essere stati selezionati all esito della procedura di evidenza pubblica indetta dalle SdS (o, ove non costituite, dal soggetto espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci) ed aver partecipato al processo di co progettazione che si svolgerà sotto il coordinamento e la supervisione del soggetto pubblico che ha indetto tale procedura. Un Ente di formazione può far parte del partenariato e quindi dell ATS, qualora fra le attività facoltative, previste dall art. 2, sia prevista attività formativa? Un Ente di formazione, con esperienza documentata nell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, può far parte del partenariato e quindi dell ATS, per attività coordinate ed integrate di Progettazione, Valutazione del livello di occupabilità dei partecipanti, Orientamento dei partecipanti, Accompagnamento in azienda per i partecipanti, Tutoring? Un Ente di formazione può far parte del partenariato e quindi dell ATS, qualora fra le attività facoltative, previste dall Art. 2, sia prevista attività formativa. Un Ente di formazione, con esperienza documentata nell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, può far parte del partenariato e quindi dell ATS, per attività coordinate ed integrate di Progettazione, Valutazione del livello di occupabilità dei partecipanti, Orientamento dei partecipanti, Accompagnamento in azienda per i partecipanti, Tutoring qualora stabilito nell ambito del processo di co progettazione svolto sotto il coordinamento e la supervisione dell SdS (o, ove non costituita, del soggetto espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci).

2 All'interno della rete di partenariato può essere capofila una associazione di promozione sociale (APS) iscritta all'albo regionale oppure una ONLUS, non accreditate presso il sistema regionale degli organismi che svolgono attività di formazione? Le Associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nel Registro regionale delle Associazioni di Promozione Sociale, non accreditate quali organismi formativi presso il sistema regionale, possono ricoprire all interno delle ATS sia il ruolo di partner che di soggetto capofila/proponente. Le ONLUS non accreditate quali organismi formativi presso il sistema regionale possono ricoprire all interno delle ATS sia il ruolo di partner che di soggetto capofila/proponente. Cosa si intende per soggetti privati? sono comprese le associazioni? Nel caso in cui siano ricomprese le associazioni come si deve intendere il rinvio agli artt. 5 e 10 dell'avviso regionale? Tra i soggetti ammessi alla presentazione dei progetti (Art. 5 dell Avviso e, di rimando, Art. 6 dell All. 3), già definiti dal PAD FSE (Provvedimento Attuativo di Dettaglio), sono incluse le associazioni che operano nel recupero socio lavorativo di soggetti svantaggiati. Esse dovranno attenersi a quanto indicato nell Avviso, e quindi anche a quanto specificato all Art. 5 Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti e all Art. 10 Documenti da presentare. Come specificato all Art. 6 dell Avviso pubblico, l All. 3 Procedure e modelli per manifestazione di interesse alla co progettazione costituisce uno schema che riporta gli elementi minimi per l avvio della procedura di selezione pubblica dei soggetti interessati; le Società della Salute (o, ove non costituite, il soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei Sindaci) potranno svilupparlo o contestualizzarlo sulla base di specifiche necessità. Se una Società della Salute (o, ove non costituita, il soggetto espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci) non assumesse il ruolo di capofila della ATS ma solo ruolo di partner ed il capofila fosse un soggetto del terzo settore sarebbe comunque obbligatoria la ricerca dei partner mediante evidenza pubblica?

3 La procedura di evidenza pubblica per la scelta dei soggetti privati e l individuazione dei soggetti pubblici dovrà essere avviata dalla Società della Salute, (o, ove non costituita, dal soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci) a prescindere dal ruolo che essa potrà assumere o meno all interno dell ATS. Può la Società della Salute (o, ove non costituita, il soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci) effettuare la progettazione coinvolgendo solo enti pubblici? (esempio enti consorziati? ) e non soggetti del terzo settore? In questo caso è obbligatoria la procedura di evidenza pubblica? La procedura di evidenza pubblica è obbligatoria per la scelta dei soggetti privati e l individuazione dei soggetti pubblici per l attività di co progettazione e l elaborazione dei progetti da presentare in risposta al presente Avviso. Qualora, agli esiti della procedura di evidenza pubblica di cui sopra, i soggetti privati che vi abbiano partecipato non risultassero idonei, la SdS, (o, ove non costituita, il soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci), potrebbe svolgere il processo di progettazione con i soli soggetti pubblici, nel qual caso però, verrebbe meno il concetto di progettazione partecipata pubblico/privato, che ha ispirato il presente Avviso. Si fa riferimento ad una specifica normativa per quanto riguarda la definizione di "soggetto svantaggiato"? La normativa di riferimento vigente per la definizione di soggetto svantaggiato è costituita dalla Legge n. 381 del 1991, Disciplina delle cooperative sociali, Art. 4.; nel caso dell Avviso in oggetto si ricorda che i destinatari degli interventi dovranno rispondere alle caratteristiche descritte all Art. 3 dell Avviso regionale. Un ente di ricerca che si è occupato di inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità (attraverso attività di ricerca e formazione) può partecipare al bando in oggetto in qualità di partner?

4 Un ente di ricerca che si è occupato di inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità (attraverso attività di ricerca e formazione) è ammesso alla presentazione dei progetti qualora la sua manifestazione di interesse alla co progettazione sia stata valutata positivamente dalla Società della Salute (o, ove non costituita, dal soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale di sindaci). All'art. 5 del D del 23/12/15, si legge che sono ammissibili "i soggetti pubblici e privati che operano nel recupero socio lavorativo di soggetti svantaggiati". In tal senso, vorrei sapere se le associazioni di categoria, possono essere soggetto ammissibile. Le Associazioni di Categoria sono ammesse alla presentazione dei progetti qualora le attività e le competenze che esse metteranno a disposizione dei progetti da presentarsi alla regione toscana riguardino il recupero socio lavorativo di soggetti svantaggiati e qualora la loro manifestazione di interesse alla co progettazione sia valutata positivamente dalla Società della Salute (o, ove non costituita, dal soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale di sindaci). 1) Alla luce di quanto stabilito nell'avviso a pag 27 punto a Criteri di ammissibilità dei costi relativi alle risorse professionali chiedo se il personale interinale in somministrazione presso gli enti pubblici dovrà essere considerato "interno" oppure "esterno"? 2) C'è un limite da rispettare nel rapporto tra l'ammontare del costo del personale interno (dipendente) ammesso a rendicontazione e quello del personale esterno o incarichi esterni? Quesito n. 1: come indicato nelle Procedure di gestione degli interventi formativi del POR FSE (Allegato A della DGR 635 del 2015), SEZIONE B9, paragrafo d: Nel caso di ricorso a lavoro somministrato, è ammissibile il costo sostenuto dal soggetto attuatore che utilizza il lavoratore; tale costo comprende: - il rimborso degli oneri retributivi e previdenziali pagati dall'agenzia di somministrazione lavoro, nei limiti dei massimali di costo orario stabiliti per il personale esterno (cfr. il punto e) seguente); - il servizio di fornitura di personale offerto dall agenzia. In tal caso la documentazione da produrre è rappresentata da:

5 - contratto di somministrazione tra il soggetto attuatore e l agenzia di somministrazione lavoro; - fattura emessa dall agenzia di somministrazione lavoro (contenente il riferimento al progetto, la specifica delle ore di lavoro svolte e il costo orario applicato, gli oneri retributivi e previdenziali pagati per il lavoratore e l importo dovuto per il servizio di fornitura di personale); - documento attestante il pagamento della fattura (ricevuta di bonifico, dichiarazione di quietanza, ecc.); - relazione descrittiva delle attività svolte e time card firmata. Quesito n. 2: Non c'è un limite da rispettare nel rapporto tra l'ammontare del costo del personale interno (dipendente) ammesso a rendicontazione e quello del personale esterno o incarichi esterni. Informazioni dettagliate sui massimali di costo per risorse professionali esterne al soggetto attuatore sono riportate al paragrafo e, SEZIONE B9 delle sopracitate Procedure di gestione degli interventi formativi. Delega a terzi: se il soggetto che svolgerà le attività di formazione fa parte dell ATS, è necessaria? Nel caso il progetto includa attività di formazione e il soggetto incaricato di svolgere tale attività sia parte dell ATS non è necessario, per quanto riguarda le attività sopramenzionate, attivare delega a terzi. Siamo zona distretto: ritengo che gli altri comuni della zona, in quanto appartenenti alla Conferenza dei Sindaci, non debbano manifestare il proprio interesse. Mi confermate? Rispetto all ATS: poiché siamo zona distretto, gli altri comuni e la ASL devono indicare l intenzione di costituirsi in ATS? Nel caso un Comune o una ASL intendano divenire soggetto attuatore al fine di realizzare direttamente qualunque tipo di attività del progetto (ivi compreso l utilizzo di personale interno) è necessario che essi siano individuati in sede di candidatura e vengano successivamente inseriti come partner effettivi e formali dell ATS. Questo renderà ammissibili i costi sostenuti dai consorziati partner.

6 Art. 6: trattandosi di procedura di evidenza pubblica, che prevede, qualora approvato il progetto, l accesso a risorse economiche, è sufficiente la pubblicazione sul sito del Comune o occorre rispettare le norme sui contratti pubblici e, quindi, pubblicare su MEPA o Start, ecc.? La procedura per manifestazione di interesse alla co progettazione e l esecuzione dell eventuale progetto approvato si configurano come procedure di evidenza pubblica a tutti gli effetti. Per la messa in opera di tali attività si rimanda quindi alla normativa vigente in materia. I soggetti disabili certificati legge 104 oppure con invalidità civile, in carico ai servizi sociali che non siano iscritti negli elenchi della legge 68, possono rientrare nella fattispecie di soggetti destinatari? Come specificato all Art. 3 dell Avviso regionale i destinatari degli interventi dovranno essere "persone in carico ai servizi socio assistenziali, sanitari e/o socio sanitari: in condizione di disabilità e iscritte negli elenchi previsti dalla L. 68/1999, non occupate; oppure certificate per bisogni inerenti la salute mentale in base alle normative vigenti, non occupate." I soggetti disabili certificati in base alla L. 104/1992 oppure con invalidità civile in carico ai servizi sociali, ma non iscritti negli elenchi della L. 68/1999 non rientrano quindi tra i possibili destinatari.

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