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1 Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali Ufficio IV ex DGRUERI Sintesi dei contenuti discussi durante il Consiglio Informale dei Ministri dell Unione Europea tenutosi a Dublino il 3-4 marzo 2013.

2 1. La 1 sessione dei lavori del Consiglio Informale dei Ministri della Salute è stata dedicata alla discussione della tematica Sovrappeso ed obesità infantili. La Presidenza ha ricordato come si stia registrando una marcata tendenza all'aumento del fenomeno in tutto il mondo occidentale, e come quest ultimo continui a preoccupare le autorità sanitarie anche in funzione della conseguente previsione di aumento dell'insorgenza di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari nell adulto. Il Libro Bianco sulla strategia europea sull alimentazione, il sovrappeso e l obesità adottato nel 2007 indica che l aumento dell obesità nei bambini europei è rilevabile soprattutto tra le categorie di popolazione collocate al più basso livello socio-economico. Il Gruppo di Alto Livello sulla Nutrizione e l Attività Fisica e la Piattaforma sulla Dieta e l Attività Fisica coordinati dalla Commissione Europea svolgono un attività essenziale per orientare le politiche nutrizionali dell Unione Europea. In particolare, tali forum di discussione hanno focalizzato la propria attenzione sulle modalità per limitare la commercializzazione di alimenti ad alto contenuto di grassi, sale e zuccheri. Hanno inoltre fornito sostegno alla divulgazione del programma Frutta nelle Scuole coordinato dalla Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea e alla strategia sull attività fisica. I Ministri della Salute hanno discusso sui fattori determinanti che influenzano il sovrappeso infantile e l obesità e sulle possibili azioni volte a promuovere un alimentazione sana e una vita attiva tra i giovani ed una cultura che favorisca la consapevolezza dell importanza del controllo del peso nel corso di tutta la vita, in quanto -insieme all attività fisica nei bambinicomportano una riduzione del rischio di sviluppare malattie correlate allo stile di vita in età adulta. Le delegazioni hanno generalmente concordato che un approccio coordinato e multisettoriale può amplificare gli effetti positivi diretti sulla salute ed il benessere dei bambini. In tale ottica, le strategie di prevenzione dovrebbero facilitare l accesso a cibi salutari a prezzi accessibili, promuovere l attività fisica quotidiana ed affrontare la complessa serie di determinanti che influenzano la dieta e gli stili di vita nella società moderna. Da parte italiana, il Ministero della Salute ha ricordato che i trend europei in tema di sovrappeso e di obesità sono purtroppo simili a quelli nordamericani e che è necessario dunque impegnarsi per migliorare la qualità nutrizionale degli alimenti, oltre che perseguirne la massima sicurezza, eventualmente sviluppando un Contrassegno di qualità nutrizionale europeo, con il coinvolgimento dei produttori, relativamente alla riduzione delle quantità di zucchero, grassi saturi e sale. L autorità ministeriale nazionale ha concluso il suo intervento ricordando l importanza della comunicazione diretta ai più piccoli per indurli ad una alimentazione più sana, citando l esperienza del cartoon Capitan Kuk, prodotto in Italia in collaborazione con il Ministero della Salute, vincitore del premio Fiction Festival di Roma e trasmesso sulle reti tematiche per bambini della Rai, nel quale si insegna ai bambini a consumare più frutta e verdura. 2. Nel corso del dibattito sui Disturbi complessi dello sviluppo dei bambini, comprendenti anche l autismo, è stato affrontato il tema della condivisione delle informazioni e dello scambio di buone prassi in materia di politiche sanitarie per la tutela dei bambini con disturbi di sviluppo complessi. La strategia europea sulla disabilità (EDS) annuncia un rinnovato impegno da parte dell Unione Europea e degli Stati membri per migliorare le prospettive economiche e sociali delle persone con disabilità e garantire la loro piena e attiva partecipazione nella costruzione della società. Tale strategia mira inoltre a facilitare l applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con

3 disabilità a livello europeo, nonché a sostenere gli Stati Membri nei loro processi di attuazione. La Presidenza ha sottolineato che l obiettivo generale è quello di promuovere la parità di accesso ai servizi sanitari ed alle relative strutture per persone con disabilità, pur riconoscendo che è responsabilità degli Stati Membri organizzare e fornire servizi sanitari e assistenza medica. È stata riconosciuta l importanza di un approccio basato sui bisogni delle persone con disabilità. Un sostegno appropriato è importante per poter garantire l accesso all istruzione, ma anche la piena e attiva partecipazione dei disabili nella vita adulta. L impegno attivo delle parti interessate è un elemento critico nel processo di cambiamento. Il settore sanitario dovrebbe lavorare per un riconoscimento precoce, ed a stretto contatto con il settore dell istruzione, per lo sviluppo dei programmi di prevenzione. La Commissione ha ricordato come nel proprio documento di lavoro che accompagna la EDS si faccia riferimento alla condivisione delle informazioni, alla raccolta di dati, all utilizzo di statistiche, allo scambio di buone pratiche ed alla promozione dell apprendimento reciproco al fine di monitorare la situazione delle persone con disabilità. Lo Stato italiano ha sollecitato gli altri partner europei ad adottare procedure condivise per la diagnosi precoce dei disturbi comportamentali complessi e dei disturbi dello sviluppo nei bambini fin dalla primissima infanzia. Ha inoltre sottolineato l importanza di un azione comune per attuare una sorveglianza a largo spettro con lo scopo di identificare i segni precoci dell autismo. Ha infine richiesto alla Commissione di redigere un report annuale sulle attività realizzate nei diversi Stati membri per permettere a tutti gli Stati un migliore scambio di informazioni. 3. La sessione successiva di discussioni ha riguardato il tema Ambienti privi di fumo, che la Presidenza ha inquadrato nell ambito più generale riferibile al negoziato di revisione della Direttiva 2001/37/EC sulla commercializzazione dei prodotti del tabacco. La Raccomandazione sugli ambienti privi di fumo, adottata nel 2009, invitava gli Stati membri a intraprendere una serie di azioni volte a fornire un efficace protezione dall esposizione al fumo nei luoghi di lavoro, nei locali pubblici, sui trasporti pubblici ed anche in altri luoghi considerati pubblici. Esortava inoltre gli Stati membri a sviluppare e rafforzare strategie e misure per ridurre l esposizione al fumo passivo dei bambini e degli adolescenti e ad integrare le politiche antifumo con misure di sostegno. Nel corso del dibattito, la Commissione ha illustrato la relazione al Consiglio sull attuazione della raccomandazione negli Stati membri, fornendo elementi sui progressi compiuti in relazione alle legislazioni individuali in materia di ambiente privo di fumo applicabili ai luoghi pubblici e privati, all applicazione di tali normative, alla tutela dei minori e degli adolescenti, alle misure intraprese per favorire la cessazione, all approccio multisettoriale e ed all impatto di tali legislazioni. Molte delegazioni hanno sostenuto di aver conseguito buoni progressi nello sviluppare le azioni proposte nella raccomandazione del Consiglio. Altri Paesi (in particolare Portogallo, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria e Turchia) hanno riferito di aver avviato iniziative di prevenzione ma di avere ancora alcuni problemi di attuazione e di condivisione interna delle misure da applicarsi. Per parte italiana, il Ministero della Salute ha sottolineato che occorre procedere con convinzione nella revisione della Direttiva del 2001/37. Il contrasto all uso di tabacco ed al suo consumo soprattutto da parte dei minori è un principio non negoziabile di ogni vera politica della salute e di ogni politica sanitaria. La riserva generale posta dall Italia sul progetto di revisione della Direttiva 2001/37 nella fase iniziale della discussione della nuova normativa è un indice della notevole attenzione all analisi dell efficacia delle innovazioni che quest ultima introduce. La proposta italiana è di approfondire l analisi dell impatto della nuova regolamentazione, così da dimostrare alle amministrazioni più refrattarie la bontà delle medesime innovazioni. Il Ministero ha sottolineato in particolare la necessità di approfondire l esame di alcune misure come l estensione delle aree smoke free, il divieto o

4 la limitazione delle sigarette slim, il divieto per pacchetti contenenti meno di 20 sigarette, l adeguato spazio sui pacchetti riservato ai pictorial warnings, il divieto di pubblicizzazione degli aromi. Il Ministero della Salute ha sollecitato anche una riflessione sulle sigarette elettroniche la cui diffusione è contraria agli sforzi di disincentivare la moda dell uso di sigarette e l aggiramento dei divieti, sia sulle aree smoke free che sui minori, ed inoltre perché potrebbero contenere nicotinoidi. 4. Il quarto tema affrontato nel corso del Consiglio Informale è stato quello della Sicurezza dei pazienti correlata alle infezioni associate all assistenza ospedaliera. Negli ultimi decenni, la sicurezza dei pazienti ha assunto una connotazione di tipo globale. Gli effetti indesiderati che risultano da cattive condizioni di salute dovute a bassi livelli di sicurezza dei pazienti rappresentano un grave pericolo per la salute pubblica ed un notevole onere economico per tutti i sistemi sanitari, ma particolarmente per quelli che dispongono di limitate risorse finanziarie. Le infezioni associate all assistenza sanitaria (ICA) sono una delle principali cause di danni evitabili per i pazienti e sono in grado di provocare ogni anno alcune migliaia di decessi. La Raccomandazione del Consiglio sulla sicurezza dei pazienti, comprese la prevenzione e il controllo delle infezioni nosocomiali adottata nel giugno 2009, fornisce orientamenti per lo sviluppo di politiche nazionali in materia di sicurezza dei pazienti come la segnalazione degli eventi sfavorevoli, la promozione, l istruzione e la formazione del personale sanitario ed il sostegno alla ricerca. Prende inoltre in considerazione la creazione di un meccanismo intersettoriale o di un sistema equivalente per l attuazione coordinata delle strategie preventive. La Presidenza ha ricordato come la Raccomandazione sia complementare ad altre iniziative nel settore della sicurezza dei pazienti tra cui il lavoro dell Organizzazione Mondiale della Sanità, quello dell Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, quello del Gruppo di lavoro sulla sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure e quello che nell ambito del Settimo programma quadro di ricerca prevede il finanziamento di progetti di ricerca sulla sicurezza dei pazienti generale. La Commissione ha sottolineato come la prevenzione e il controllo delle infezioni nosocomiali sia legata al controllo ed alla prevenzione della resistenza antimicrobica (AMR). Ha inoltre illustrato al Consiglio la relazione sull attuazione della Raccomandazione negli Stati membri riassumendo i principali risultati riguardo alle azioni intraprese a livello nazionale entro giugno Il Ministero della Salute italiano ha sottolineato l utilità dell adozione di programmi di monitoraggio delle infezioni e di formazione del personale sanitario, anche attraverso la costituzione di gruppi di interesse a livello aziendale, l adozione di pratiche igieniche più sicure e la conduzione di audit ispettivi. La Commissione dovrebbe fornire sostegno tecnico-giuridico affinché ogni Stato membro istituisca un gruppo di coordinamento nazionale in grado di definire e diffondere linee guida e di indirizzo, anche in relazione all antibiotico-resistenza. Tale sostegno potrebbe avvenire anche attraverso periodiche campagne di comunicazione rivolte sia agli operatori sanitari, sia alla popolazione generale. 5. Nel corso della colazione di lavoro, i Ministri della Salute hanno affrontato la problematica dell' Impatto della crisi economica sui sistemi sanitari. A tale riguardo il rappresentante italiano ha affermato che la sostenibilità dei sistemi sanitari è oggi legata alle sfide poste dall invecchiamento della popolazione, dall'aumento delle malattie croniche, dalle aspettative di cura e dall impiego delle nuove tecnologie. Tali sfide possono essere ragionevolmente vinte non mediante l applicazione di tagli lineari ma mediante la riorganizzazione, un universalismo più solidale e la lotta agli sprechi e all inappropriatezza clinica e organizzativa. Sarebbe essenziale inoltre favorire un autonomismo più responsabile che privilegi gli investimenti in prevenzione, ed il tema dovrebbe essere gestito congiuntamente dai Ministri della Salute e dell Economia e delle Finanze, onde

5 evitare che prevalga la logica dei tagli lineari rispetto all universalismo consapevole ed alla cultura della riorganizzazione. 6. Alle Varie ed eventuali è stato affrontato il tema dell importazione dei Principi attivi farmaceutici (API). A partire dal 2 Luglio p.v. le partite di API provenienti da Paesi terzi dovranno essere scortate dalla dichiarazione scritta dell Autorità Competente del Paese speditore che sono stati rispettati i criteri di buona fabbricazione stabiliti per i principi attivi farmaceutici prodotti nell Unione Europea. Tutti gli intervenuti (Spagna, Lussemburgo, Regno Unito, Francia, Polonia, Ungheria, Cipro, Svezia e Lituania) hanno convenuto che la Commissione debba insistere con i Paesi terzi più riluttanti nel voler produrre le dichiarazioni scritte (Cina e India) affinché questi ultimi si adeguino nei tempi previsti. Il Ministero italiano ha dichiarato che l ipotesi di prevedere un periodo di transizione ulteriore nel quale, in assenza di dichiarazione scritta sia la Persona Qualificata del sito di produzione dell API a certificarne la qualità, debba essere considerata come extrema ratio da applicarsi solo per casi accertati di carenza di medicinali rilevanti per la salute pubblica, per i quali le Autorità non possono assicurare l ispezione dei produttori in tempi brevi.

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