CENSIMENTO DELLA FAUNA ITTICA NEI LAGHI ALPINI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE LOMBARDIA

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1 CENSIMENTO DELLA FAUNA ITTICA NEI LAGHI ALPINI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE LOMBARDIA STATO DI AVANZAMENTO SETTEMBRE

2 Il progetto di Censimento della fauna ittica nei laghi alpini nel territorio della Regione Lombardia è in dirittura di arrivo. Buona parte delle attività è stata portata a compimento e i risultati ottenuti sono frutto dell ottima collaborazione tra l RTI (GRAIA srl CNR-ISE) e EAWAG - Aquatic Research, e i funzionari regionali e provinciali, la Polizia Provinciale nonché i pescatori di professione, che hanno sostenuto il progetto fornendo un prezioso contributo. I risultati definitivi verranno presentati entro Dicembre 2014, data di chiusura del progetto, ad eccezione di quelli riguardanti la Macroattività 3 Monitoraggio dell Anguilla, per la quale è stata concordata una proroga al 31 marzo A causa, infatti, delle avverse condizioni idrologiche degli emissari da campionare conseguenti a periodi di incessanti piogge, le attività di monitoraggio dell anguilla sono state avviate con inevitabile ritardo, rendendo necessario un prolungamento delle attività. La Macroattività 1, denominata Censimento del popolamento ittico dei Laghi di Garda, Maggiore, Como, Iseo, Idro, Varese e Mezzola è finalizzata a descrivere le comunità ittiche e le strutture di popolazione delle specie che le compongono nei 7 principali laghi lombardi. I risultati ottenuti sono al momento in fase di elaborazione per la definizione dello stato di qualità della fauna ittica mediante il Lake Fish Index (LFI), come previsto dalla Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e dal DM 260/2010, e per il raggiungimento degli altri obiettivi prefissati (analisi dei fattori di alterazione che incidono sulle classi di qualità; definizione del catturato per unità di sforzo -CPUE). In corso d opera, il protocollo ufficiale è stato modificato ed è stata proposta una nuova versione attualmente in fase di approvazione definitiva da parte dell ISPRA, alla quale ci siamo adeguati. Nel corso del 2013 sono stati campionati i Laghi Maggiore, Garda e Varese per tutta la loro estensione, realizzando elettropesca nell area litorale e posizionando reti branchiali multimaglia, come da protocollo. Nel 2014, il censimento è stato condotto con le medesime metodologie sui laghi di Como e Iseo nei mesi di luglio e agosto, mentre nei mesi di settembre e ottobre sono fissati i campionamenti sui mancanti laghi di Mezzola e Idro, oltre alle ultime pescate sul Sebino necessarie a completare il protocollo. Il nuovo protocollo prevede che nel caso in cui si proceda al campionamento di un grande lago (>160 km 2 ), come i Laghi di Garda e Maggiore, è necessario suddividere il corpo idrico in 2 sottobacini, da trattare come laghi indipendenti. Qualora il bacino lacustre abbia una profondità massima superiore a 10 metri è necessario effettuare campionamenti anche con reti pelagiche e non solo bentiche. Nello specifico, il nuovo protocollo prevede il campionamento stratificato lungo colonna d acqua, da eseguire da luglio a ottobre con Reti Branchiali Multimaglia, distinte in bentiche, posizionate sul fondo in numero variabile a seconda della superficie e della profondità del lago (ogni rete possiede dimensioni di 30 m x 1,5 m ed è composta da 12 pannelli con maglia 5-55 mm) e pelagiche, galleggianti e collocate a varie profondità, in numero anch esso variabile in dipendenza della tipologia lacustre (ogni rete possiede dimensioni di 27,5 m x 6 m ed è composta da 11 pannelli con maglia 8-55 mm). In totale sono state posizionati circa mq di reti (sia bentiche che pelagiche) nel Garda e nel Maggiore, oltre mq nel Lago di Como e circa 4000 mq nel Varese, posate nei vari bacini lacustri in 34 giornate di lavoro. In aggiunta alla posa di reti è in corso di completamento l attività di campionamento con elettropesca in ambiente litorale, con le modalità previste dal protocollo. 2

3 Figura 1. Attività di censimento ittico con reti multimaglia sul Lago di Garda Figura 2.Attività di censimento ittico sul Lago Maggiore Figura 3. Attività di censimento con reti multimaglia sul Lago di Varese 3

4 Figura 4. Attività di censimento mediante elettropesca sul Lago di Varese I soggetti pescati nell ambito della Macroattività 1 sono stati sottoposti alle seguenti operazioni: - Riconoscimento della specie; - Misurazione di lunghezza (mm) e peso (g); - Prelievo delle scaglie per lettura dell età in laboratorio; - Verifica del sesso e dello stadio di maturazione delle gonadi. Nella tabella seguente è specificato il numero delle misurazioni di cui sopra effettuate. Misure Rilevamento Rilevamento Misure peso Corpo idrico lunghezza sesso stadio maturità Prelievo scaglie L. Garda L. Maggiore L. Como L. Iseo L. Varese Totale Tabella 1. Numero di misure effettuate Figura 5. Attività ittiologiche 4

5 Tinca Luccio Coregone Scardola Persico sole Pseudorasbora Pesce persico Alborella Agone Salmerino Figura 6. Alcune specie catturate nei censimenti ittici 5

6 In totale, sono state censite 33 specie ittiche: la maggiore biodiversità è stata riscontrata nel Lago Maggiore (26), mentre il numero minore di specie è stato rinvenuto nel Lago d Iseo (13). Nel Lago Maggiore si segnalano, inoltre, altre 2 specie, osservate ma non catturate con il protocollo standard, ovvero il barbo comune (Barbus plebejus) e lo spinarello (Gasterosteus aculeatus), mentre nel Garda si segnala la sanguinerola (Phoxinus phoxinus), anch essa non campionata con le metodiche ufficiali ma segnalata. In assoluto, in tutti i laghi sinora campionati, la specie più abbondante è il pesce persico. Dove presente (solo nel Verbano e nel Varese), anche il gardon è particolarmente abbondante. Nel pelago lacustre dei laghi Garda e Maggiore abbondano i coregonidi (rispettivamente lavarello e bondella) mentre l agone risulta molto abbondante solo nel Benaco; molto scarsa o nulla la presenza dell alborella, nettamente al di sotto delle sue potenzialità, in tutti i laghi censiti. Numerose le specie alloctone presenti - circa una decina - percentualmente più abbondanti nel Lago di Varese. Come attività integrativa, è stato realizzato un approfondimento relativo alla biologia di due specie alloctone del Lago Verbano, attualmente presenti in misura consistente e potenzialmente dannose per le specie ittiche autoctone e/o di interesse commerciale: il gardon (Rutilus rutilus) e l acerina (Gymnocephalus cernuus), quest ultima tra l altro rinvenuta solo in questo lago. L obiettivo è di caratterizzarne l accrescimento lineare e ponderale, il regime alimentare, la mortalità, la lunghezza alla maturità sessuale e la fecondità relativa ed assoluta. Assenti fino alla prima metà degli anni 90, queste due specie hanno fatto la loro comparsa sempre più massiccia nei primi anni Il gardon, in particolare, in brevissimo tempo è andato incontro ad una vera e propria esplosione demografica, tanto da arrivare a costituire una minaccia reale per altre specie ittiche, quali, ad esempio, il pesce persico o i coregoni. Anche per questa ragione, le istituzioni preposte alla gestione della pesca, hanno promosso azioni di contenimento di questa specie, da un lato favorendo e sostenendo economicamente campagne di prelievo selettivo e dall altro spingendo affinché la pesca commerciale riuscisse ad utilizzare questa specie a scopo alimentare. L acerina, invece, segnalata sporadicamente nel Lago Maggiore nella prima metà degli anni 90, dopo un periodo di adattamento di circa anni, ha mostrato un progressivo incremento di abbondanza ed è attualmente diffusa in tutto il lago, sebbene non mostri ancora caratteristiche numeriche tali da poter essere considerata invasiva. Le informazioni di letteratura, tuttavia, indicano la potenziale pericolosità di questa specie, in particolare per la sua adattabilità e flessibilità alimentare che la portano spesso a cibarsi delle uova degli altri pesci ed in particolare, durante il periodo invernale, di quelle dei coregonidi. Per l insieme di tutte queste ragioni, è sembrato interessante svolgere qualche approfondimento circa la biologia ed ecologia di queste due specie. Al momento sono state svolte le seguenti attività relative allo studio della biologia del gardon: Studio dell accrescimento lineare e ponderale; Definizione della lunghezza alla maturità sessuale; Analisi del regime alimentare; Studio della mortalità; Stima della fecondità relativa ed assoluta. Figura 7. Il gardon o rutilo 6

7 Figura 8. Acerina L obiettivo finale della Macroattività 2, denominata Approfondimenti specifici applicati alla gestione delle specie di maggior interesse per la pesca professionale, è la razionalizzazione del prelievo di pesca sulle specie ittiche di maggior interesse commerciale (specie target) attraverso la calibrazione della maglia delle reti e la determinazione del massimo sforzo di pesca sostenibile. Le specie target individuate per ciascun lago sono: - Lago di Garda: coregone e agone. - Lago Maggiore: coregoni (lavarello e bondella) e agone. - Lago di Como: agone e salmerino alpino. - Lago d Iseo: coregone e agone. - Lago di Varese: pesce persico e lucioperca. - Lago d Idro: pesce persico e alborella. - Lago di Mezzola: coregone e bottatrice. Le specie sopra elencate sono state oggetto di una serie di 3 pescate consecutive a cadenza quadrimestrale (pescata estiva, autunnale e invernale/primaverile) con reti multimaglia calibrate per la cattura di tutte le classi di età, e pertanto l attività è considerata conclusa. L attività è stata svolta con successo grazie al grande contributo dei pescatori di professione e della Polizia Provinciale dei laghi coinvolti, che hanno collaborato ai campionamenti mettendo a disposizione le loro attrezzature e imbarcazioni. In totale sono stati catturati circa 4400 pesci. Tutti i soggetti pescati sono stati sottoposti alle seguenti operazioni: - Riconoscimento della specie; - Misurazione di lunghezza (mm) e peso (g). Per un subcampione, invece, sono state effettuate anche queste attività: - Prelievo delle scaglie per lettura dell età in laboratorio; - Verifica del sesso e dello stadio di maturazione delle gonadi; - Misurazione della circonferenza opercolare e della circonferenza massima (mm). 7

8 Figura 9. Macroattività 2 sul Lago d'iseo Figura 10. Macroattività 2 sul Lago di Mezzola Figura 11. Macroattività 2 sul Lago d'idro 8

9 Figura 12. Macroattività 2 sul Lago di Como Figura 13. Agoni pescati sul Lago di Como Figura 14. Attività ittiologiche 9

10 La Macroattività 3, denominata Attività di monitoraggio dell anguilla europea (Anguilla anguilla), è finalizzata a verificare la smonta autunnale delle anguille e ad assolvere l obbligo di monitoraggio, in conformità a quanto previsto dal Piano Nazionale Anguilla (Reg. CE 1100/2007), con particolare riferimento al Contributo di Regione Lombardia al Piano Nazionale per azioni locali sul territorio lombardo. L Azione si prefigge i seguenti obiettivi: - Valutazione dell abbondanza della popolazione di anguilla nei corpi idrici indagati, che tenga conto anche dei dati acquisiti attraverso le attività di caratterizzazione dei popolamenti ittici lacustri. - Elaborazione di una scala di priorità regionale, sulla base di un analisi costi-benefici, degli interventi strutturali necessari per garantire sia la risalita delle giovani anguille sia la smonta delle anguille argentine. - Analisi critica delle normative che regolano il prelievo dell anguilla e la formulazione di eventuali proposte migliorative ai fini della conservazione della specie. Al fine di adempiere a tali obiettivi, è in corso l attività di monitoraggio della smonta delle anguille argentine nei primi tratti degli emissari lacustri attraverso campagne di cattura con elettropesca condotte in 4 stazioni di campionamenti per ogni corpo idrico, collocate a distanza crescente dal lago, in periodo autunnaleinvernale. Stazioni di monitoraggio sul Fiume Bardello Stazioni di monitoraggio sul Fiume Ticino 10

11 Stazioni di monitoraggio sul Fiume Adda Stazioni di monitoraggio sui Fiumi Oglio e Chiese Figura 15. Cattura di anguilla A causa delle avverse condizioni idrologiche degli emissari da campionare conseguenti a periodi di incessanti piogge, le attività di monitoraggio dell anguilla sono state avviate con inevitabile. Si sottolinea, tuttavia, che il periodo utile per la cattura della specie in smonta va da ottobre sino ad inverno inoltrato, rendendo 11

12 comunque attendibili i campionamenti condotti. La campagna di monitoraggio verrà replicata nell inverno È, inoltre, stata avviata la ricerca conoscitiva sullo status della specie nelle acque lombarde realizzando interviste con i pescatori di professione, che una volta pescavano in modo selettivo la specie, e con gestori/guardiani/tecnici operanti in impianti idroelettrici, grazie alle quali sono state raccolte importanti informazioni. Già dai primi dati, con pochi individui censiti sia nei laghi che negli emissari di tutti i laghi, emerge ancora una volta la situazione critica di questa specie. I risultati dei campionamenti effettuati confermano l attuale status dell anguilla di specie Critically Endangered, essendo risultata sporadica nell ambito del reticolo idrico indagato. Gli esemplari catturati hanno evidenziato sia la morfologia tipica dello stadio di accrescimento ( anguilla gialla ) sia quella tipica della fase pre-riproduttiva ( anguilla argentina ). Ciò lascia ipotizzare che la popolazione, sia pure estremamente rarefatta, continui a mantenere un minimo di vitalità riproduttiva. Figura 16. Confronto tra anguilla gialla (in accrescimento) e argentina (in smonta) 12

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