Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA in DIETISTICA
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1 Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA in DIETISTICA Corso di Laurea in Dietistica DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE Presidente: Prof. Nino Carlo Battistini SEZIONE DI FISIOLOGIA Segretario: Prof.ssa Francesca Carubbi Via Campi, MODENA Coordinatore AFP: dott.ssa Patrizia Pedrazzi Tel /5459 Fax Testo approvato dal CdL GUIDA ALLA REDAZIONE DELLA TESI DI LAUREA PREMESSA Quanto scritto in questa Guida è da intendersi come indicazione e ausilio alla redazione dell elaborato di tesi. Tutti gli aspetti di tipo formale vanno in ogni caso verificati col relatore/correlatore con l unico obiettivo di produrre un lavoro di qualità. 1) La struttura della tesi La tesi deve essere strutturata in Indice, Introduzione, Scopo dello studio, Materiali e Metodi, Analisi statistica, Risultati, Discussione, Bibliografia, nel caso di tesi sperimentali, oppure Revisione della letteratura nel caso di tesi compilative, (organizzato in capitoli e paragrafi), quindi Conclusioni, Bibliografia, Iconografia. Possono inoltre essere presenti Appendici (cioè eventuali trattazioni sintetiche, a cura del laureando, di argomenti collaterali a quelli trattati nella tesi), ed Allegati (cioè eventuali raccolte di materiali relativi a singole parti della tesi stessa: ad esempio matrici degli strumenti utilizzati, report dei dati rilevati, brani tratti da testi di riferimento, dettaglio di questionari utilizzati, prescrizioni, ecc.). E preferibile, quando possibile, di concerto con il relatore, adottare una struttura tradizionalmente simile a quella degli articoli biomedici: Indice, Introduzione, Scopo dello studio, Metodologia, Risultati, Discussione, Bibliografia. Lo svolgimento di una tesi di ricerca prevede generalmente: una prima parte compilativa, in cui si illustra, in forma critica, tutto ciò che è noto sull'argomento di studio, con opportuni riferimenti bibliografici; una seconda parte, in cui si descrivono analiticamente le ipotesi della ricerca, le caratteristiche del campione indagato, le tecniche utilizzate nell'indagine, le metodologie di misurazione/analisi statistica ed infine i risultati ottenuti; una terza ed ultima parte, in cui si espongono gli elementi di raccordo o di contrasto con quanto è contenuto nella letteratura critica illustrata nella prima parte; questa ultima parte funge da conclusione. 1a) L Indice del lavoro di regola presenta la seguente struttura: INTRODUZIONE Cap. 1 TITOLO DEL CAPITOLO 1.1 TITOLO DEL PARAGRAFO 1.2 TITOLO DEL PARAGRAFO. 1
2 Cap. 2 TITOLO DEL CAPITOLO 2.1 TITOLO DEL PARAGRAFO 2.2 TITOLO DEL PARAGRAFO. Cap. 3 TITOLO DEL CAPITOLO 3.1 TITOLO DEL PARAGRAFO 3.2 TITOLO DEL PARAGRAFO. CONCLUSIONI Appendice 1 TITOLO DELL APPENDICE Appendice 2 TITOLO DELL APPENDICE. Allegato 1 TITOLO DELL ALLEGATO Allegato 2 TITOLO DELL ALLEGATO. BIBLIOGRAFIA ABSTRACT 1b) L Introduzione deve contenere, in forma concisa e comprensibile anche a non specialisti del campo: l argomento della tesi, specificando se si tratta di una ricerca originale (teorica, d indagine sul campo, sperimentale) o di una rassegna di studi già esistenti; le motivazioni per la ricerca, la rilevanza del problema affrontato e gli obiettivi; l organizzazione dell elaborato. Si raccomanda di evitare, specialmente nelle tesi di ricerca sperimentale, l eccessiva dilatazione della parte introduttiva, per non produrre l effetto di una tesi nella tesi : a tal fine, l introduzione in una tesi di ricerca sperimentale dovrebbe attenersi alla spiegazione sintetica dei presupposti dell ipotesi presa in esame nell indagine, rimandando la citazione dettagliata di quanto già noto e pubblicato sull argomento ad un capitolo a parte (o alla sezione Discussione), in sede di esame critico e comparato dei risultati. Si rammenta che l Introduzione ha lo scopo (appunto) di introdurre l oggetto dell elaborato. Anche nelle parti più libere (a discrezione del candidato) come un eventuale prefazione o un eventuale pagina di ringraziamenti, si suggerisce di evitare un linguaggio familiare-affettivo ed eccessive dichiarazioni a favore di familiari, supporters, particolari attività didattiche del Corso di Laurea. 1c) I Capitoli della tesi devono corrispondere all organizzazione concettuale della tesi stessa. 1d) Bibliografia Nella bibliografia finale, è opportuno l uso di un modello standard. Quanto all ordine con cui le singole voci devono essere citate, le regole sono le seguenti: 2
3 seguire l ordine alfabetico delle iniziali del cognome dell autore (o del primo autore, nel caso di opere di più autori); citare prima tutte le voci in cui lo stesso autore appare come autore unico, e dopo quelle in cui compare come primo autore; in ognuno dei due gruppi, citare le opere in ordine crescente di anno di pubblicazione (prima le più antiche). Nel caso di opere pubblicate lo stesso anno, usare, dopo l indicazione dell anno, lettere successive dell alfabeto per distinguere le opere, secondo l ordine in cui sono citate nella tesi. Eventualmente, le voci bibliografiche possono essere raggruppate in categorie diverse (ad esempio: Fonti; Letteratura critica; Opere generali ed enciclopediche; Strumenti e manuali specifici della disciplina; Saggi, ecc.), in ciascuna delle quali vanno rispettate le regole soprascritte. Lo studente potrà comunque chiedere al relatore ulteriori precisazioni, tenuto conto che gli aspetti formali della bibliografia (uso del corsivo, uso di virgole, punti, ecc.) possono variare leggermente da disciplina a disciplina. Si raccomanda di scegliere voci bibliografiche aderenti alle affermazioni riportate, preferibilmente da articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali del settore, di rilevante autorevolezza. Non citare abstracts, se non indispensabile. 1e) Abstract Deve essere redatto in lingua Italiana in 7 copie con la seguente struttura: frontespizio, indice, sintesi della tesi, bibliografia. L abstract non può superare le 3 pagine aventi lo stesso formato testo della tesi. 2. Citazione testuale, riassunto e parafrasi Tutte le affermazioni fatte nel corso della tesi di laurea devono avere un rinvio verificabile, il che significa imparare a fare riferimenti omogenei e corretti, corredati da opportuna voce bibliografica. Occorre perciò distinguere tra citazione testuale, riassunto e parafrasi di un brano. Citazione testuale significa attingere da un testo utilizzando le stesse parole del testo in questione; riassunto significa ricapitolare in forma essenziale una serie di argomenti da un testo; parafrasi significa proporre con parole proprie i concetti espressi in un testo ampliandoli e chiarendoli. In tutti tre i casi sopra descritti deve essere chiaramente riconoscibile la fonte, che può essere individuata in uno dei seguenti modi: 2a) Sistema citazione nota In questo caso si ricorre ad un numero in esponente con il relativo rinvio in nota a piè di pagina, specie se si tratta di un autore nominato per la prima volta. Esempio: ( ) Più recentemente R. Brambilla ha affermato: «lo scopo fondamentale di una scienza è quello di stabilire delle leggi» 1 2b) Sistema autore - data In questo caso invece si inserisce tra parentesi tonda il nome dell'autore e data di pubblicazione dell'opera subito dopo la citazione, rinviando alla bibliografia finale le informazioni complete. Esempio: ( ) Più recentemente R. Brambilla ha affermato: «lo scopo fondamentale della scienza è quello di stabilire delle leggi» (Brambilla, 1996, p. 47). 1 R. BRAMBILLA, Il ruolo della scienza nella società moderna, Milano, Edizioni del Sole, 1996, p
4 Più recentemente è stato affermato: «lo scopo fondamentale della scienza è quello di stabilire delle leggi» (Brambilla, 1996, p. 47). 2c) Il sistema citazione - nota, rispetto a quello autore - data tra parentesi, è più immediato perché indica subito al lettore a quale opera ci si riferisce. Il sistema però impone una duplicazione, in quanto tutte le opere citate in nota dovranno poi apparire nella bibliografia finale. Lo scopo delle note è quello indicare da dove sono state tratte le idee contenute nel testo e di fornire al lettore ulteriori indicazioni bibliografiche (note di rinvio), consentire il confronto con altri documenti per eventuali approfondimenti (note di discussione), proporre le traduzioni dei brani riportati nel testo, che devono sempre essere in lingua originale (note di traduzione). Se si sceglie il sistema citazione nota (citare in nota a piè di pagina), occorre indicare NOME E COGNOME DELL AUTORE, titolo come sta nel frontespizio, luogo d edizione e data d edizione, pagine a cui ci si riferisce; nel caso di saggi in miscellanee occorre indicare anche il titolo dell opera, i curatori; nel caso di saggi su riviste il «Titolo completo della rivista», l annata in numero arabo e l anno solare - ad es. 79 (2004) -, e separati da virgole eventuali numeri di fascicolo, le pagine. 2d) Il sistema autore data alleggerisce molto il testo, ed è di solito quello più utilizzato negli articoli scientifici. Qualunque sistema poi si adotti, è importante citare SOLO le opere direttamente consultate, evitando il malcostume diffuso di citare citazioni. Nel caso in cui sia assolutamente necessario citare un brano di un opera a sua volta citato in un altro libro si deve correttamente scrivere: (Rossi, come citato da Bianchi, 1996, p. 27). 2e) Citazione testuale Perché la citazione di un testo altrui all'interno del proprio elaborato risulti fedele, il testo va trascritto così come è stato steso. Qualora si dovessero tralasciare delle parti, l'omissione va segnalata ricorrendo a due parentesi al cui interno vanno posti tre puntini: ( ). Se la citazione è di due o tre righe, può essere inserita nel corpo del capoverso tra virgolette " ". Se la citazione supera le tre - quattro righe, è invece più indicato metterla a spazio che rientra con un carattere lievemente più piccolo. Le virgolette che si possono utilizzare per inserire le citazioni sono di due tipi: le virgolette doppie (" "), le cosiddette virgolette all'inglese, oppure le virgolette ad angolo () o italiane. Per tutto il corso della tesi è bene seguire una sola modalità di segnalazione e non passare dall'una all'altra indifferentemente. 2f) Riassunti e parafrasi Per quanto riguarda i riassunti e le parafrasi, si ricorre ad un numero in esponente per il relativo rinvio alla nota in cui si indica il testo originario da cui si è riassunto o parafrasato il pensiero. Esempio: ( ) Il carattere attivo ed operativo della scienza permette all'uomo di agire sulla natura e dominarla mediante la previsione dei fatti resa possibile dalle leggi 2. Oppure si può inserire nel testo stesso, tra parentesi, al termine della esposizione del riassunto l'abbreviazione cfr. con l'indicazione completa del brano di provenienza, o il cognome dell'autore e la data di pubblicazione (rimandando alla bibliografia finale le rimanenti informazioni). L'abbreviazione cfr. sta per: confrontare, vedere anche, riferirsi a... 2 In nota si indicherà: F. Bacone, Novum Organum, II, 2. 4
5 Esempio: bla bla bla (cfr. Popper, 1934). 2g) Esempi di citazioni bibliografiche: Articolo di rivista (sistema autore-data) Nordgren S., Fridlund B. (2001) Patient s perceptions of self-determination as expressed in the context of care, J Adv Nurs. 35 (1): Meltzer SJ., Ahnen DJ., Battifour H., Protooncogene abnormalities in colon cancers and adenomatous polyp. Gastroenterology.1987; 92: Saggio di un solo autore Battistini N., La valutazione nutrizionale, Roma, SEU, 2007 Raccolta di saggi con curatore/i Castellucci A, Saiani L., Sarchielli G., Marletta L. (a cura di), Viaggi guidati, Milano, Franco Angeli, 1997 Capitolo in un libro (sistema autore-data) Folgheraiter F. (1993a), La relazione di aiuto nel metodo di Robert Carkhuff, in Carkhuff R. (1993), L'arte di aiutare. Manuale di autoformazione al colloquio di aiuto, Trento, Erickson Folgheraiter F. (1993b), La relazione di aiuto nel Counseling e nel Lavoro sociale, in Mucchielli R. (1993), Apprendere il counseling. Manuale di autoformazione al colloquio di aiuto, Trento, Erickson Documento o articolo reperito in Internet Caplam P., Cataloging Internet resources, documento accessibile via World Wide Web: data di consultazione. 3. Stile di scrittura e criteri formali La tesi corrisponde a un saggio scientifico. Il supporto bibliografico deve dunque essere consistente e aggiornato, tenendo presente che ciò non ha lo stesso significato all interno dei diversi settori disciplinari: ad esempio, nelle scienze mediche, la bibliografia è solitamente costituita da articoli di riviste internazionali, citate dal Citation Index, pittosto che volumi. E inoltre opportuno adottare il sottocodice della lingua tecnico-scientifica di riferimento, evitando l uso di un registro linguistico tipico del parlato o delle forme narrativo-diaristiche. Il linguaggio deve essere chiaro (che dia la sensazione al lettore che chi scrive conosca bene il problema): in tal senso, vanno evitate il più possibile termini, espressioni o sigle inusitate e, nel caso sia necessario introdurli, vanno immediatamente definiti. E bene anche evitare frasi eccessivamente complesse, eccesso di avverbi ed aggettivi, digressioni. I vocaboli stranieri sono da utilizzarsi quando rientrino effettivamente nel linguaggio tecnico-scientifico dell argomento (per esempio triage,) e quando non esista un equivalente italiano adeguato. Il linguaggio deve inoltre dimostrarsi ortograficamente e sintatticamente corretto; per questo motivo, si sollecita un attenta revisione delle bozze in fase finale. Si consiglia di evitare le abbreviazioni: se occorre utilizzarle, deve essere aggiunta dopo l introduzione una LEGENDA con l esplicazione dei termini / parole complete cui si riferiscono le abbreviazioni utilizzate. 4. Formato del testo Per quanto concerne la formattazione del testo, occorre attenersi alle seguenti norme: 5
6 Tipo di carattere: Times New Roman, Courier, Helvetica, Arial Corpo del carattere: 12 nel testo; 10 nelle note a piè di pagina Interlinea: 1,5 nel testo; 1 nelle note a piè di pagina Numero di battute per riga: Numero di righe per pagina: Rientri: la prima riga di ogni capoverso Bordi pagina: di norma 3 cm; per il bordo sinistro 3,5 4 cm a seconda della rilegatura che si sceglie di fare Posizione numeri di pagina: in basso centrato Figure e tavole: formato UNI (A4, A3) Le pagine stampate sia a fronte sia sul retro sono preferibili. È bene definire subito l'impostazione della pagina che verrà usata nella stesura definitiva della tesi. Questo facilita il lavoro successivo di revisione e consente sempre di avere la dimensione esatta su quanto è stato scritto su un certo argomento. 5. Utilizzo di una lingua straniera per la redazione della tesi E consentito agli studenti che ne facciano richiesta al proprio relatore di formulare tesi in lingua inglese e in ogni altra lingua straniera di uno stato dell Unione Europea, purché il testo venga preceduto da una sintesi (dell ordine di 2-3 pagine) dei contenuti in lingua italiana. All atto della presentazione dei prescritti moduli in Segreteria studenti, il titolo della tesi dovrà essere definito sia in lingua italiana sia nella lingua straniera ed entrambe le formulazioni dovranno essere riportate sull intestazione della tesi stessa (SA del 16/02/ /12/2002). 6. Consegna Tesi Le copie dell elaborato di tesi per la Segreteria Didattica sono: - 1 in formato cartaceo, rilegata a colla in cartoncino - 3 in formato elettronico su CD-ROM (di cui una copia andrà consegnata alla Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Modena) in copertina trasparente sottile, formato PDF, riportante sulla copertina l indicazione dell Università, Facoltà, CdL, titolo della tesi, nome e cognome del candidato, nome del relatore con firma autografa di entrambi, anno accademico (allegato 5). - 7 abstract I dati relativi al corso di laurea, al relatore e al candidato, anno accademico devono essere riportati anche sul CD-ROM mediante etichetta e devono essere apposte entrambe le firme, con pennarello indelebile (vedere fac-simile). Non saranno accettate copie di tesi non firmate. Per motivi organizzativi e per consentire la consultazione degli elaborati da parte dei componenti delle Commissioni, lo studente, inoltre, deve presentare n. 7 copie dell abstract in lingua italiana dell elaborato (frontespizio, indice, sintesi della tesi, bibliografia per un massimo di 2-3 pagine), da distribuire ai membri della Commissione. Il termine tassativo per la consegna delle copie della tesi di laurea è di 15 giorni prima della seduta di Laurea, in orario d ufficio. Coloro che non avranno presentato le copie delle tesi non saranno ammessi a sostenere l esame finale. 6
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