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3 INTRODUZIONE L agricoltura rappresenta un interessante patrimonio da comunicare ai giovani in maniera semplice e intuitiva. Le fondamenta per il domani della nostra società, infatti, sono i bambini e facendoli avvicinare fin da subito al mondo della natura, possono apprenderne la centralità e la sua straordinaria valenza per la vita dell uomo, in un ottica di sensibilità e rispetto. I progetti di educazione alimentare, in coordinamento con le scuole, e i laboratori didattici sono diventati nel tempo un importante mezzo di comunicazione sul valore del cibo, inteso non solo come necessità alimentare, ma anche cultura e identità. La consapevolezza di scelte razionali, la tracciabilità di ciò che si consuma e le adeguate informazioni sulla provenienza dei prodotti attraverso la trasparenza dell etichettatura rafforzano l importanza della filiera corta e l intimo legame che si instaura tra produttore agricolo e consumatore. Le Fattorie Didattiche nel contesto della filiera corta offrono servizi qualificanti da cui emerge Un nuovo ritratto dell agricoltore con profondi valori sociali e con solide basi culturali dotato di una provata capacità professionale rafforzata dall esperienza e da percorsi di formazione continua. Ed è proprio per questa spiccata sensibilità verso i bisogni generati dal proprio territorio che l imprenditore accentua il suo protagonismo nella società e sempre più orienterà l offerta di beni e servizi in funzione anche dell importante appuntamento dell Expo Coldiretti Lombardia sostiene lo sviluppo in agricoltura di nuovi servizi dedicati alla conoscenza della natura, dell ambiente e dell alimentazione attraverso le attività formativodidattiche non solo rivolte ai bambini, ma anche ad adulti, anziani e diversamente abili. Un opportunità e una nuova sfida per una programmazione a medio e lungo termine in linea con le tematiche dell Expo: alimentazione, energia, pianeta vita. Il direttore Giovanni Benedetti Il Presidente Ettore Prandini 1

4 Attività di informazione mis. 111/B anno 2012 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia; cofinanziato dall Unione Europea attraverso il FEASR Coordinatore del progetto: Valeria Sonvico La presente pubblicazione, a carattere informativo-divulgativo, non sostituisce la normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento. 2

5 INDICE L imprenditore agricolo e la didattica 4 La Fattoria Didattica accreditata 6 La rete delle Fattorie Didattiche 7 Come si diventa Operatore di Fattoria Didattica 7 Il Corso Iter di iscrizione all albo operatori fattoria didattica Domanda di accreditamento Istruttoria provinciale Elenco provinciale e elenco regionale Gli impegni: la Carta della Qualità Accoglienza Sicurezza I progetti della Regione 15 L imprenditore e le scuole 16 I potenziali beneficiari I temi didattici Come e Perché comunicare Spunti per i vostri laboratori 19 Il ciclo dell acqua L orto delle meraviglie Cereali frumento Dai fiori al miele Il riso Laboratorio del gusto Riferimenti normativi 47 3

6 L IMPRENDITORE AGRICOLO E LA DIDATTICA L art del codice civile recita: E imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento degli animali e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per silvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività volte alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dall imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall allevamento degli animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi, mediante l utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell azienda normalmente impiegate nell attività agricola esercitata, ivi comprese quelle di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge. Un nuovo ritratto dell agricoltore con profondi valori sociali e con solide basi culturali dotato di una provata capacità professionale rafforzata dall esperienza e da percorsi di formazione continua. Pertanto, emerge una nuova figura dell Imprenditore Agricolo caratterizzato da un elevata capacità professionale supportata da una sensibile attenzione verso il territorio in cui opera. L attività didattica interpreta a pieno la definizione sopraccitata e l interesse da parte del cittadino per la didattica presso le imprese agricole si conferma con la continua crescita del settore e crea nuovi stimoli agli imprenditori per sentirsi sempre più coinvolti a valutare la fattibilità per la propria azienda dell inserimento di servizio didattico, anche in forma esclusiva. 4

7 Sono diversi i motivi che spingono l imprenditore a questa scelta. Oltre ad una forma di integrazione di reddito agricolo, la didattica può sostenere altre offerte dell azienda agrituristica e stimolare la conoscenza del mondo agricolo di grandi e piccoli. L azienda che intende intraprendere l attività didattica può inquadrarsi come: azienda agrituristica didattica; Fattoria Didattica accreditata da Regione Lombardia agricola/agrituristica; Rimandando al paragrafo successivo l approfondimento per l iter Fattorie Didattiche, si segnala che l azienda può intraprendere la didattica anche fuori dal circuito riconosciuto da Regione Lombardia. In questo caso l azienda inquadra la didattica come servizio dell agriturismo: Frequentazione obbligatoria del corso di formazione 40 ore per operatori agrituristi; Richiesta del certificato di connessione in cui verranno definite le giornate di attività didattica in relazione alla potenzialità agricola aziendale espressa in monte ore di lavoro agricolo rispetto al monte ore del servizio didattico che si intende svolgere e che non deve essere prevalente; Iscrizione all elenco operatori agrituristici presso la Provincia in cui ricadono le strutture dove viene svolto l esercizio; Presentazione della Scia (Segnalazione di Inizio Attività); Molte aziende scelgono inizialmente questa soluzione al fine di comprendere meglio l eventuale utenza di scuole e famiglie e quindi successivamente strutturare un servizio più mirato e riconosciuto in una rete di promozione regionale, nonché iniziare a eseguire interventi strutturali specifici, requisiti obbligatori per chi intende diventare Fattoria Didattica accreditata. Alcune aziende decidono di rimanere agriturismi didattici, uno dei motivi è da rintracciare nella portata economica degli investimenti economici richiesti dall accredito, ciò nonostante vengono proposte attività non di inferiore qualità. 5

8 Si ricorda che l attività didattica è soggetta all applicazione dell IVA al 21%, fa eccezione chi rientra nel circuito accreditato che è esente IVA ai sensi della Risoluzione n. 53/E del 15 marzo La didattica in agricoltura principalmente per: Avvicinare il cittadino al mondo rurale; Far conoscere l attività agricola; Stabilire uno stretto legame tra agricoltura - alimentazione salute -ambiente; Educare ad un buon rapporto con la terra e l ambiente; Promuovere i prodotti alimentari del territorio ed un loro consumo consapevole; Valorizzare la cultura e le tradizioni del mondo agricolo; LA FATTORIA DIDATTICA ACCREDITATA Rientrano tra le Fattorie Didattiche le aziende agricole o le aziende agrituristiche che intendono far parte di un circuito che, come prerequisiti, prevede degli impegni per garantire una maggior attenzione. Gli impegni che le aziende assumono sono contenuti nella Carta dei requisiti di Qualità e l adesione al circuito è di carattere volontario. Le Fattorie Didattiche della Lombardia sono aziende disponibili ed impegnate nell educazione del pubblico ed in particolare nell accoglienza e nell educazione di gruppi scolastici e/o di giovani accompagnati da adulti nell ambito delle loro attività scolastiche e/o extrascolastiche. A tal fine le Fattorie Didattiche offrono l opportunità di conoscere l attività agricola ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale, i mestieri ed il ruolo sociale degli agricoltori, per educare al consumo consapevole ed al rispetto dell ambiente. La proposta educativa nasce, quindi, dal rapporto con l agricoltura intesa come 6

9 attività economica, tecnologica e culturale, di allevamento e di produzione di beni e servizi in equilibrio con i cicli della natura e dell ambiente. L attività educativo/formativa proposta è strettamente correlata a quella agricola, che rimane l attività principale, secondo il parametro tempo/lavoro. Alla base della proposta educativa vi sono i principi della pedagogia attiva, per mettere in condizione gli ospiti di apprendere facendo. L azienda agricola che intende aderire deve avere un attività di produzione animale e/o vegetale ed essere iscritta negli elenchi nominativi dei coltivatori diretti e/o degli IAP, presso l Inps, ai sensi di legge o essere iscritta come cooperativa agricola di produzione nella sezione dedicata. LA RETE DELLE FATTORIE DIDATTICHE COME SI DIVENTA OPERATORE FATTORIA DIDATTICA Il Corso Per poter accreditare l azienda al circuito delle Fattorie Didattiche è necessario che l imprenditore agricolo sostenga un corso di formazione della durata di 120 ore. Il corso è così strutturato generalmente da tre moduli formativi: Modulo Area Agricola (biodiversità/agricoltura biologica); Modulo Area Economica (Legge di orientamento, multifunzionalità, aspetti fiscali,elementi di primo soccorso, marketing, pianificazione aziendale); Modulo Area Pedagogica (psicologia dell età evolutiva, elementi di comunicazione e dell apprendimento, l uso dei sensi, elaborazione delle attività didattiche); Non è previsto un esame finale, ma al fine di conseguire la qualifica di operatore Fattorie Didattiche è necessario frequentare il 75% delle lezioni. 7

10 Alle aziende verrà rilasciato idoneo attestato che dimostri la partecipazione al corso di abilitazione. L operatore abilitato per mantenere la propria qualifica si impegna a seguire successivi corsi periodici di aggiornamento per almeno 30 ore all anno. Sono ritenute valide esperienze formative di settore purchè riconosciute da enti pubblici sino al raggiungimento del fabbisogno formativo abilitante. Per quanto riguarda la formazione degli operatori: la valutazione dei titoli degli operatori che svolgono attività didattiche per le scuole e le famiglie, al fine di un eventuale scomputo di una parte di ore del corso, verrà effettuata da un gruppo di lavoro composto dal funzionario regionale competente per materia, dal funzionario provinciale competente per territorio e materia e da un funzionario incaricato per ciascuna delle tre organizzazioni professionali regionali o provinciali. Il legale rappresentante della Fattoria Didattica dovrà presentare un curriculum riguardante la formazione propria e dei collaboratori, specificando i corsi seguiti. Iter di iscrizione all albo operatori Fattoria Didattica Solo le Fattorie Didattiche in grado di soddisfare i requisiti previsti possono fregiarsi del marchio delle Fattorie Didattiche della Lombardia. I competenti uffici delle Province verificano la sussistenza dei requisiti previsti dalla Carta della Qualità nel momento in cui l azienda richiede l accreditamento, avvalendosi, eventualmente, per la valutazione del progetto formativo, del referente per l educazione alimentare e dell apporto di professionalità esterne. Le Province possono disporre controlli e verifiche in ogni momento e procedere, in caso di gravi inadempienze, alla revoca dell accreditamento. 8

11 Domanda di Accreditamento Il legale rappresentante dell'azienda agricola/agrituristica che intende aderire alla rete delle Fattorie Didattiche della Lombardia deve richiedere l'accreditamento alla Provincia competente per territorio, presentando la seguente documentazione: modulo di richiesta di accreditamento debitamente compilato; copia della Carta della Qualità di cui alla d.g.r. 11 ottobre 2002 n.vii/10598, sottoscritta dal richiedente che si impegna a rispettare gli impegni in essa contenuti; una relazione con l'offerta didattica, messa a punto dall'azienda, con la descrizione delle attività a disposizione dell'utenza (dovrà contenere le seguenti informazioni basilari: target di riferimento, percorsi didattici, di animazione, attività disponibili per la scolaresca, materiali in distribuzione, ecc.); una relazione con la descrizione dell'azienda, sia della parte strutturale che dell' attività agricola, nonché sull'organizzazione complessiva; fotocopia della carta d'identità del legale rappresentante; Qualora l'azienda agricola si estenda in più Province, si fa riferimento a quella in cui ha sede operativa l'azienda. Nel caso in cui l'azienda coinvolga il territorio di altre Regioni, l'accreditamento, in attesa di una normativa nazionale, può avvenire in Lombardia se le strutture di accoglienza si trovano nel suo territorio come pure la sede operativa. I modelli della domanda di accreditamento sono scaricabili dal sito e e disponibili in forma cartacea o informatizzata presso le Province o presso gli uffici delle Associazioni di Categoria. 9

12 Istruttoria Provinciale Le Province, attraverso i competenti Uffici degli Assessorati Agricoltura, effettuano l istruttoria entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta in forma cartacea, con le modalità di seguito precisate. L'istruttoria consiste nella verifica della completezza e validità della documentazione presentata integrata, eventualmente, da una visita in loco, da realizzarsi a cura del funzionario istruttore. La Provincia può inoltre chiedere dichiarazioni e/o documentazioni integrative o di rettifica; tali richieste comportano la sospensione dei termini per l istruttoria di accreditamento. Eventuali integrazioni alla documentazione dovranno pervenire entro 30 giorni dalla richiesta. Al termine del procedimento istruttorio, di cui viene redatto apposito verbale, il funzionario/dirigente provinciale competente comunica l esito dell istruttoria al soggetto richiedente e, nel caso di riscontro positivo, provvede all'iscrizione dell'azienda nell'elenco provinciale. A conclusione dell istruttoria positiva ed a seguito del provvedimento di accreditamento, la Provincia trasmette copia dell'atto amministrativo al Sindaco del Comune dove l azienda svolge l attività didattica e contemporaneamente alla Direzione regionale Agricoltura. A supporto di una corretta e univoca attuazione della presente procedura, si precisano alcuni ulteriori elementi : Per sistemi agricoli di produzione ecocompatibile si intendono modalità produttive di un azienda operante secondo le norme di buona pratica agricola, come definito nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia, tenendo il registro aziendale come previsto dal Manuale OPR. Per quanto riguarda la formazione degli operatori: la valutazione dei titoli degli operatori che svolgono attività didattiche per le scuole e le famiglie, al fine di un eventuale scomputo di una parte di ore del corso, verrà effettuata da un gruppo di lavoro composto dal funzionario regionale competente per materia, dal funzionario provinciale competente per territorio e materia e da un funzionario incaricato per 10

13 ciascuna delle tre organizzazioni professionali regionali o provinciali. Il legale rappresentante della Fattoria Didattica dovrà presentare un curriculum riguardante la formazione propria e dei collaboratori, specificando i corsi seguiti.. I contenuti essenziali dei moduli formativi sono indicati e definiti nel d.d.g. 20 dicembre 2002 n adeguamento strutturale: le aziende hanno tempo un anno, dalla data dell atto di accreditamento, per la predisposizione di un bagno specifico per disabili, fermo restando che due bagni devono essere disponibili sin dall'inizio dell'attività. La verifica del rispetto della normativa igienico sanitaria dovrà essere certificata dalla competente ASL. Elenco Provinciale ed elenco Regionale La Provincia redige e gestisce l elenco provinciale delle Fattorie Didattiche. Annualmente la Provincia trasmette, entro il 30 giugno, l elenco aggiornato delle Fattorie Didattiche, in forma cartacea ed informatizzata, alla Direzione Generale Agricoltura. Entro il 31 luglio di ogni anno viene approvato l'elenco regionale, con decreto del Direttore Generale della Direzione Agricoltura che ne dispone la pubblicazione sul BURL, sul sito e su quello La Direzione regionale Agricoltura ne promuove inoltre la conoscenza utilizzando tutti gli altri canali di promozione connessi alle attività proprie della Direzione. La cancellazione dall'elenco delle aziende accreditate avviene a seguito di recesso volontario da parte del titolare che ne dà comunicazione alla Provincia competente per territorio oppure è effettuata d'ufficio nel caso la Provincia adotti un provvedimento di revoca dell'accreditamento, a seguito di verifica di non conformità ai requisiti obbligatori della Carta della Qualità, previa diffida. La cancellazione dall'elenco regionale ricorre dalla data della notifica del provvedimento di revoca o dalla data di comunicazione di recesso da parte del titolare dell'azienda. Una nuova richiesta d'accreditamento può essere presentata 11

14 dopo la messa in regola dell'azienda ed il riavvio della procedura istruttoria di accreditamento. Gli impegni: la Carta della Qualità Le Fattorie Didattiche, prima di ogni visita, concordano con i docenti il programma da realizzare con la classe e gli obbiettivi educativi. Gli agricoltori si dichiarano disponibili ad interventi in classe, prima e successivamente alla visita, se propedeutici ai programmi proposti, e possono stipulare convenzioni con gli Istituti Scolastici. Ogni azienda si impegna: a fornire informazioni sull abbigliamento necessario alla visita in ragione della stagionalità, delle condizioni atmosferiche e delle attività proposte; a fornire informazioni precise per raggiungere l azienda, specificando se è facilmente raggiungibile da un pullman e se vi sono spazi adeguati, in azienda o nelle vicinanze, per le manovre, nonchè se sono disponibili rampe di accesso per i disabili. In caso di presenza di disabili saranno presi accordi specifici per facilitare la loro presenza e la loro partecipazione alle attività proposte; a segnalare agli accompagnatori le aree con divieto di accesso, che saranno comunque evidenziate e richiedere ai docenti l eventuale presenza di ospiti con allergie, intolleranze o problemi particolari che possano compromettere la partecipazione alle attività previste. Accoglienza L azienda dispone di ambienti accoglienti e curati, di spazi attrezzati, sufficienti per svolgere le azioni educative ed in particolare di locali coperti per lo svolgimento delle attività anche in caso di maltempo. L azienda è dotata almeno di due servizi igienici (di cui uno almeno per disabili) e di lavabi con acqua potabile adeguati al numero dei ragazzi ospitati. Sono disponibili aree attrezzate e delimitate dove gli ospiti possono consumare la 12

15 merenda e/o giocare in libertà e sicurezza. Gli agricoltori accolgono in modo cordiale gli ospiti e spiegano tutte le attività agricole svolte in azienda, permettendo ai visitatori di rapportarsi in condizioni di sicurezza agli animali allevati. Il numero dei partecipanti alle visite e alle attività educative deve essere adeguato agli spazi aziendali ed all efficacia delle azioni previste e, comunque, non superiore a 60/65 utenti. L accoglienza viene proporzionata al numero degli operatori presenti in azienda ed il loro rapporto varierà in funzione dell età dei partecipanti e delle attività proposte. Il rapporto operatori/utenti non potrà in nessun caso essere superiore a 30. L accoglienza, la visita e le attività saranno condotte dall agricoltore o da suoi familiari o da personale aziendale in possesso della abilitazione coinvolto anche nella attività produttiva. Detto personale potrà essere coadiuvato da altri collaboratori aziendali e/o familiari dell agricoltore. L azienda deve comunque garantire, in ogni momento della visita e in ogni gruppo di attività, la presenza di un operatore abilitato. E cura dell azienda fornire alle classi ospitate eventuale materiale didattico di supporto e /o testimonianze della visita. In ogni azienda possono essere disponibili schede di valutazione, ed essere realizzati interventi per verificare l efficacia delle attività proposte. Ogni azienda predispone un elenco delle classi in visita per monitorare l andamento del settore, riportante data della visita, denominazione ed indirizzo della scuola, classe e numero dei partecipanti Sicurezza L azienda è dotata dei sistemi di sicurezza previsti dalle normative vigenti. L azienda si impegna a mettere in atto ogni precauzione per evitare situazioni di pericolo ai partecipanti da parte di animali, attrezzature o sostanze pericolose. I visitatori saranno comunque resi coscienti che un azienda agricola è un luogo di 13

16 lavoro, e conseguentemente i locali o depositi di attrezzi e sostanza pericolose devono essere resi inaccessibili. Eventuali limitazioni d accesso in aree determinate sono ben segnalate e vengono comunicate agli accompagnatori, prima della visita o comunque all inizio della stessa e delle attività educative. Tutti gli animali allevati in azienda vengono sottoposti a periodici controlli profilattici dei Servizi veterinari delle Asl, in particolare per le malattie ritenute trasmissibili all uomo. I locali di ricovero sono puliti regolarmente e disinfestati. Durante le visite e le attività educative i partecipanti vengono coperti da assicurazione e responsabilità civile comprendente, nel caso di ristoro, il rischio di tossinfezione. Se l azienda fornisce ai propri ospiti spuntini, merende o prodotti alimentari si dota di un sistema di autocontrollo. L azienda possiede attrezzature di primo soccorso efficaci e in buono stato di conservazione e gli operatori hanno frequentato corsi di primo soccorso ai sensi della legge 81/

17 I PROGETTI DELLA REGIONE Dall ottobre 2011 al febbraio 2012 Regione Lombardia con la collaborazione dell Università di Milano Bicocca ha attivato un progetto Dalla terra alla tavola. Metodi sostenibili per la produzione di cibo, avente come tema centrale quello di ricostruire il passaggio che unisce il cibo con la sua origine, il cibo e il mondo da cui proviene, individuando quella fitta rete di relazioni che esistono tra alimentazione, ambiente e agricoltura. Tematiche quali natura e tecnologia, ciclicità e stagionalità e altre ancora trovano declinazioni operative all interno dei percorsi didattici, progettati dagli insegnanti partecipanti alla sperimentazione. Le metodologie adottate in questo percorso di Ricerca-formazione, allo scopo di documentare e prendere in esame i processi formativi e conoscitivi sono stati i seguenti: interviste e focus-group con testimoni privilegiati del mondo agricolo-ambientale; osservazione nelle classi; documentazione con audio e video; registrazioni e ogni altro materiale utile; La metodologia messa in atto nelle attività formative fa riferimento all approccio del cosiddetto experiencial learning (approccio laboratoriale) e, in particolare, il lavoro di gruppo e la discussione, la visione di video e immagini, l analisi di diversi tipi di testi, la scrittura autobiografica, le visite guidate, il role playing, le esperienze in campo. 15

18 L IMPRENDITORE E LE SCUOLE I potenziali beneficiari Scuola dell infanzia; Scuola primaria; Scuola secondaria di primo e secondo grado; Famiglie; Adulti; Diversamente abili; I Temi Didattici I processi educativi comportano il coinvolgimento di tutta la persona (sfera psicomotoria, cognitiva e affettiva): implicano scoperta, esperienza, acquisizione di concetti, riconoscimento ed adesione ad alcuni valori. A come AGRICOLTURA L Agricoltura costituisce l attività primaria e fondante del mondo rurale e collocandosi all origine dei prodotti alimentari che ci garantiscono la sussistenza. La storia millenaria del suo sviluppo ruota attorno ai cicli naturali della Terra, ponendola da sempre in confronto con le caratteristiche ambientali dei diversi territori. A come AMBIENTE Ecco dunque stabilito il primo legame con la A di Ambiente, dove nella relazione con il mondo rurale che adatta e modella il paesaggio alle proprie necessità, la geografia di un territorio diventa equilibrio tra paesaggio naturale e impatto antropico, sfruttamento ed eco- 16

19 sostenibilità, patrimonio naturalistico e tradizione rurale, ricchezza del suolo e ricchezza culturale, di cui il cibo che portiamo in tavola e che porta le matrici di tutti questi elementi costituisce l espressione più viva e quotidiana. A come ALIMENTAZIONE Alimentazione, elemento costituente dell Uomo non solo in termini di sopravvivenza e buona salute, ma di nutrizione nell accezione più ampia, comprendendo nel consumo degli alimenti prodotti in agricoltura anche l acquisizione di conoscenze, abitudini e comportamenti reciprocamente intrecciati al territorio in cui viviamo e alla sua identità culturale. A come ALLEANZA CON IL TERRRITORIO Nel patto con il territorio che si colloca la A di Alleanza, un modo nuovo di concepire il rapporto Uomo-Natura frutto dell evoluzione e della nuova consapevolezza di cui il mondo rurale è concreta espressione e che vede appunto nella relazione tra Agricoltura, Ambiente e Alimentazione l opportunità di recuperare, rafforzandole, le radici della nostra Storia personale e collettiva. Come e Perché comunicare E importante seguire i corsi di formazione e aggiornamento per poter gestire la propria attività e migliorare le forme di comunicazione. Ogni visita in azienda deve essere pianificata e programmata strutturando un percorso a tappe diversificato a seconda dell utente a cui ci si rivolge al fine di valorizzare pienamente l attività e l indirizzo produttivo dell azienda. Instaurare un rapporto con i docenti delle scuola è la premessa non solo per far conoscere meglio le proprie proposte e calibrarle sulle esigenze del programma scolastico 17

20 affinché vengano approfondite alcune esperienze rispetto ad altre, ma anche dare continuità all esperienza in azienda. Un passaggio importante è occuparsi della soddisfazione del cliente un semplice strumento potrebbe essere predisporre questionari di gradimento per i ragazzi e gli insegnanti per accertarsi dell esito dell iniziativa al fine di migliorare sempre più il servizio. Pillole per un Piano di marketing: Analisi di mercato; Scelta del segmento di mercato: A quale tipologia di utente si rivolge la proposta? Analisi della domanda o dei bisogni dei consumatori; Obbiettivi: Perché si realizza una specifica attività? Quali vantaggi scaturiscono? Che cosa si vuole che l utente impari? Cosa Proporre: Quali temi vengono affrontati e approfonditi? - Con quale modalità procedo? Quali strumenti metodologici utilizzo (esercitazione, gioco, laboratorio, lezione frontale, ecc)? Tempi di realizzazione e quanto tempo dedico alla singola attività: breve- medio - lungo termine? Quanto deve durare un attività? Spazi dedicati: Dove realizzo l offerta? Gestione delle leve di marketing (prezzo distribuzione prodotto pubblicità) che consentono all azienda di interagire con il mercato Ogni visita rappresenta un opportunità irripetibile per conoscere e farsi conoscere ed è necessario che l operatore sappia sfruttare al meglio il tempo a disposizione l esperienza aziendale accompagnerà l utente, anche fuori dalla Fattoria. Un concetto base semplicissimo: l imprenditore agricolo offrendo l esperienza diretta è di immediata credibilità e non deve agire in modo da mettere in discussione questo presupposto. Ma per rafforzare e sostenere l essere credibili l Imprenditore deve impegnarsi a stimolare interesse nei suoi interlocutori così da mettere a proprio agio i partecipanti e a livellare le diversità del gruppo. 18

21 Per ben comunicare occorre: Conoscere il destinatario; Usare appropriati veicoli di trasmissione; Saper suscitare interesse; Informare esaurientemente; Ascoltare e valutare le reazioni del destinatario; Migliorare se necessario, il contenuto dell informazione trasmessa, usando differenti e più efficaci mezzi di comunicazione; Suscitare interessi con nuovi stimoli; Riascoltare e valutare di nuovo le reazioni del destinatario, sempre, all infinito; SPUNTI PER I VOSTRI LABORATORI Questa parte è stata sviluppata affrontando alcune macrocategorie su cui l Azienda può strutturare l attività didattica. Si sono sintetizzati concetti tecnico-scientifici, già di padronanza dell imprenditore, in un linguaggio semplice e riproponibile anche in previsione di un attività in classe. Alle volte l imprenditore agricolo, pur lavorando quotidianamente con gli elementi, trova difficoltà a individuare temi su cui basare la proposta didattica, soprattutto all inizio dove, spesso, gli spunti e le idee sono molte, ma altrettanto è il disorientamento. Ogni azienda è unica per il proprio indirizzo produttivo, per il luogo in cui si trova e per gli obbiettivi che si pone per i clienti a cui si rivolge. Una diversità preziosa che deve mantenersi nel tempo e che è indice di successo. 19

22 Il Ciclo dell Acqua Materia: Scienze Livello: Elementare Argomento: Acqua Obbiettivo cognitivo: comprendere il ciclo dell acqua attraverso i concetti di evaporazione e condensazione. Le parole utili da cui prendere spunto Evaporazione - Il processo attraverso il quale l acqua allo stato liquido diventa vapore acqueo; Condensazione - Il processo attraverso il quale le molecole di vapore acqueo si uniscono formando goccioline di acqua liquida; Atmosfera - Strato d aria spesso migliaia di chilometri che avvolge la terra; PIANETA ACQUA- LA STORIA Due terzi della superficie della Terra, ben il 71 per cento, sono coperti dall acqua e oltre la metà sono mari profondissimi. La quantità totale di acqua sulla Terra è stimata in un volume di 1,5 miliardi di km cubi. La maggior parte dell acqua contenuta negli oceani (97,3%); l acqua continentale per la maggior parte compresa nei ghiacciai e nelle falde sotterranee; l acqua presente nei fiumi, nei laghi, nell atmosfera e nel corpo degli organismi viventi ammonta complessivamente a 11 milioni di km3, pari allo 0,015%. La quantità d acqua complessiva presente sulla Terra non varia nel tempo: è sempre la stessa acqua che passa dallo stato liquido a quello solido o di vapore, dai continenti agli oceani, con un processo ciclico che non ha un inizio n. una fine. La Terra può anche perdere o acquistare acqua: infatti nelle parti più alte dell atmosfera la luce solare opera la scissione fotochimica delle molecole di vapore acqueo, liberando idrogeno e ossigeno. Mentre l ossigeno, più pesante, ritorna negli strati più densi dell atmosfera, l idrogeno può facilmente perdersi nello spazio. 20

23 L ACQUA, LE SORGENTI, LA PIOGGIA L acqua nutre le piante. L acqua disseta le persone e gli animali. L acqua pulisce le cose. Tutela la fauna marina. Diverte i bambini. L acqua dei fiumi, dei laghi, del mare, della pioggia. L acqua rende fertile la terra. L acqua dei torrenti straripa dagli alvei e distrugge ogni cosa in pochi istanti. L acqua erode le rocce e le montagne in milioni di anni. Troppa acqua. Poca acqua. E davvero impressionante come oggi in Italia a causare disastri ambientali con bilanci da strage siano pacifici (per gran parte dell anno) torrenti d acqua che si riversano occasionalmente sul territorio con violenza. Non tanto a causa di uragani, ma per semplici alterazioni dei normali fenomeni meteorologici. Le omissioni all origine dei disastri riguardano tanto il monte quanto il piano. Se al monte si agisce in maniera dissennata colpendo con ferite mortali i boschi che svolgono la funzione di drenaggio delle acque, poi, al piano, se ne piangono amare conseguenze. Come avvenuto negli anni in Valtellina, in Piemonte, in Versilia, in Liguria, in Campania, dove le alluvioni hanno cancellato tutto quello che potevano. ACQUA BENE LIMITATO DA NON SPRECARE Con sempre maggior forza negli ultimi anni è emerso il problema dell utilizzazione razionale delle risorse idriche. Le cause della carenza d acqua sono ravvisabili nella diminuzione delle precipitazioni piovose che si vanno concentrando in pochi mesi dell anno, nell aumento della temperatura media, aggravati dalla generale inefficienza del sistema di trasporto ed utilizzo dell acqua. L aumento dei consumi interessa tutta la collettività, il fabbisogno delle famiglie, la società civile, l industria, l agricoltura per irrigare i campi. La popolazione mondiale, inoltre, aumenta con progressione geometrica e l esigenza di acqua se fa sempre più pressante. Grande la responsabilità di ciascun individuo nell utilizzazione intelligente del bene acqua. Occorre, quindi, evitare ogni minimo spreco e va razionalizzato l uso per ciascuna necessità. 21

24 Ogni piccola goccia di acqua risparmiata e nulla in confronto all oceano, ma una parte importantissima di una risorsa indispensabile per l ambiente e il benessere dell umanità. LA SICCITA : IL BISOGNO DI ACQUA Mancano interventi concreti per affrontare la siccità che ovunque divenuta un male endemico con il quale l agricoltore si confronta tutto l anno. La pioggia caduta in inverno è stata insufficiente e si fa sempre più consistente il rischio di danni sia alle produzioni agricole sia per l approvvigionamento delle città che devono ricorrere a turni per l erogazione idrica. Sempre più raramente si può contare su precipitazioni continue e non violente, per favorire l assorbimento graduale dell acqua da parte delle colture ed evitare danni alle produzioni in campo. L Italia è ricca di acqua. Certo, le sue risorse non sono confrontabili con quelle del Canada, ma in quanto a disponibilità idrica il territorio italico può contare su ghiacciai, fiumi,laghi, grandi acquiferi e pioggia, tanta pioggia. Sulla penisola cade annualmente più acqua (circa 300 miliardi dimetri cubi, di cui il 41% al Nord, il 22% al Centro, il 24% al Sud e il 13% nelle Isole) che in Germania o in Francia. I dati Istat del 1996 indicano una superficie irrigata in Italia pari a circa tre milioni di ettari che solo il 20 per cento della superficie agricola utilizzata complessiva e un po più della metà della superficie irrigabile secondo le potenzialità esistenti. In pratica ci sono in Italia circa ettari di terra senza acqua. BERE ACQUA FA BENE ALLA SALUTE Bere acqua fa bene, quanta più possibile e non solo in estate: bene bere abbondantemente quando si fanno attività sportive, quando si vive per molte ore al giorno in luoghi con l aria condizionata, quando si ha la tendenza a mangiare saporito e salato. A dimostrazione del fatto che l acqua sia l elemento più importante della nostra dieta il fatto 22

25 stesso che il corpo umano composto in massima parte da acqua e che l essere umano riesce a sopportare per più tempo la privazione del cibo che non la mancanza d acqua. La mancanza in dosi eccessive di acqua può provocare alterazioni a livello di termoregolazione e problemi motori, crampi e, nei casi più gravi, perdita di conoscenza ed allucinazioni. La soluzione a questi problemi è il reintegro immediato dell acqua e dei sali minerali persi,ricordando che più è lo sforzo richiesto al corpo, maggiore è la quantità di liquidi che si perdono. In media, il corpo umano ha un bisogno quotidiano pari a circa 2 litri d acqua, mentre quando si fa ginnastica a livello non agonistico piò arrivare anche a 3-4 litri: l acqua da bere meglio se naturale e a temperatura ambiente, d estate appena fresca ma sicuramente non gelata; ma si beve anche attraverso succhi di frutta, centrifugati di verdure e verdure sane. Meglio non eccedere con le bibite in lattina, che contengono calorie e zuccheri vari, oltre a coloranti. L acqua è poi un alleato insostituibile nel caso di diete perché permette il trasferimento dei nutrienti e lo smaltimento delle scorie, regola il volume delle cellule e la temperatura del corpo, favorisce i processi digestivi ed apporta sali minerali. 23

26 L Orto delle Meraviglie Materia: Scienze Livello: Elementare Argomento: orticoltura, l importanza del suolo, dell acqua, dell aria e dell energia solare per la produzione di frutta e verdura e la interrelazione dell agricoltura con l ambiente. Obbiettivo cognitivo: comprendere la germinazione e lo sviluppo del seme, elenco delle specie orticole e frutticole che si riescono a vedere in campo, conoscere le specie orticole e frutticole maggiormente presenti nel proprio territorio produzioni tipiche e patrimonio biologico, apprendere l esistenza di piante annuali, biennali, pluriennali. Progettazione e realizzazione di un orto. STORIA DELL ORTO Presso i Romani era hortus tanto il giardino ornamentale, quanto il luogo in cui si coltivavano verdure ed erbe ad uso alimentare e curativo. La storia dell orto è antichissima e ripercorrerla significa tracciare l evoluzione dell agricoltura e della tecnica, della scienza e della società. L orto, fin dalla più remota antichità, costituiva una fonte di sussistenza per poveri nuclei familiari e tribali e un motivo di vanto per faraoni, re e nobili ricchissimi, all interno o nelle immediate vicinanze di ville o palazzi e veniva riservato a sperimentazioni delle più svariate colture, esotiche e no. Orti di quest ultimo genere, curatissimi e sgargianti, erano assai frequenti in Mesopotamia a Babilonia, in Egitto ad Alessandria, in Grecia e a Roma. Gli orti romani dei plebei venivano coltivati dalle donne di casa. Vi si coltivavano soprattutto cavoli, lattughe, cardi e in genere prodotti che venivano consumati anche senza bisogno di olio o di altri condimenti. L innalzamento del tenore di vita che si verificò all inizio dell età imperiale (I secolo d.c.) cambiò le abitudini dei Romani; cibi raffinati comparivano assai frequentemente sulle 24

27 mense e la coltivazione nei dintorni di Roma, più vicini ai mercati a garanzia di freschezza dei prodotti, degli ortaggi più prelibati divenne via via più remunerativa. La prospettiva di vantaggi economici spinse molti contadini e proprietari terrieri a incentivare l orticoltura e indicò agli agronomi un nuovo e importante settore. LA STAGIONALITA IL CICLO DELLA FRUTTA E DELLA VERDURA Nell immaginario collettivo da sempre la stagione fredda s identifica con una sorta di sonno della natura. Come sempre in natura nulla accade per caso. Consumare, quando possibile, prodotti di qualità; Scegliere prodotti di stagione al giusto punto di maturazione e, preferibilmente, che siano coltivati nel territorio in cui si vive; Preferire le varietà locali a quelle moderne; Porre attenzione alle reazioni dell organismo per individuare quali mangiare, quando e in quali quantità; Mangiare a pranzo e a cena ortaggi crudi e cotti; Non consumare la frutta tutta insieme ma gustarla in piccole quantità più volte nell arco della giornata; Lavare accuratamente frutta e verdura; Fare la spesa almeno due volte la settimana per acquistare prodotti freschi; Consumare preferibilmente la frutta fresca e altrettanto buone sono le macedonie preparate sul momento; Se si è mangiato fino a oggi poca frutta e verdura e si decide di mangiarne di più, aumentare la frequenza e la quantità con moderazione per dare tempo all organismo di abituarsi; Frutta e verdura, come tutti gli alimenti, se consumate in eccesso, non sono più benefiche; Imparare a osservare, toccare, annusare e gustare, come fosse sempre la prima volta! 25

28 LE SERRE Dalla necessità di gestire il clima, particolarmente avvertita nel comparto agricolo, nacque e si sviluppò la serra che, prima ancora di essere una struttura fisica è un concetto, un idea rivoluzionaria: mantenere un clima controllato per proteggere colture particolarmente pregiate e sensibili. Un concetto che, nato nel XVIII secolo. Gli elementi-base della vita (e di quella vegetale in particolare) sono la luce solare ed il condizionamento della temperatura. Ecco, allora, che le serre sfruttano i principi termici ed atermici del vetro, facendo perno sulle peculiarità del vetro stesso; prima e più evidente, fra tutte, la trasparenza alla luce. Ecco perchè l avvento in architettura delle grandi superfici vetrate (diretta conseguenza delle nuove acquisizioni tecniche) ha portato un contributo determinante alla realizzazione delle serre moderne, caratterizzate da pareti e soffitto in vetro. Forma e struttura di una serra variano, ovviamente, a seconda della funzione, che può essere la mera conservazione delle piante o la riproduzione e coltivazione. Queste funzioni impongono variabili anche nella selezione delle temperature ed è questa la discriminante tra le varie serre, che perciò si suddividono in: fredde, temperate e calde. Oltre alle serre in vetro si usano altri sistemi di protezione costituiti da tunnel in materiale plastico oppure da coperture in plastica del suolo al livello del terreno. La serra in vetro consente di trattenere calore e garantire alle piante umidità controllata. Le coperture in plastica, che sono molto più economiche, si utilizzano per lo più per colture di ciclo produttivo breve come gli ortaggi. BIODIVERSITA : SALVIAMO I SEMI TRADIZIONALI I semi tradizionali delle nostre specialità vegetali, selezionate in millenni di esperienze umane, rappresentano la memoria storica e biologica dell agricoltura. Rappresentano una risorsa preziosa e inesauribile dal punto di vista genetico che, nel loro insieme, possono essere definite come è biodiversità. Molte specie antichissime coltivate in 26

29 orti familiari o su piccola scala, sono arrivate ai giorni nostri conservando tutte quelle preziose qualità come la mela cotogna. UN ORTO IN AZIENDA O UN ORTO IN CLASSE 1. Progettazione degli spazi e assortimento di semi; 2. Concetti di germinazione e momenti basilari del metodo scientifico; 3. Sviluppo di tre o quattro ipotesi relative alla germinazione Alcune ipotesi possibili sono: I semi hanno bisogno di umido per germinare; I semi hanno bisogno di luce per germinare; I semi hanno bisogno di terriccio per germinare; 4. Ogni gruppo svilupperà un ipotesi e relazionerà il proprio lavoro le procedure seguite le osservazioni; 5. Dopo che le pianticelle si saranno un poco sviluppate, germinando qualche fogliolina, seguire le fasi di crescita e tenere traccia del loro sviluppo su un calendario; 6. Fare le domande all agricoltore sulle produzioni; 27

30 CEREALI FRUMENTO Materia: Scienze Livello: Elementare Argomento: Cereali - frumento Obbiettivo cognitivo saper identificare in sequenza gli stadi di vita di una pianta e individuare le parti principali della pianta; osservare una pianta di grano incluse le radici e farsi spiegare le fasi vegetative del grano (semina, germinazione, maturazione); prova attiva: la semina. Le parole utili da cui prendere spunto Semina: dopo l aratura del terreno viene messo il seme in campo ad una profondità di due o tre centimetri. Quest operazione varia con il clima: nelle regioni settentrionali in pianura inizia in ottobre, in quelle meridionali nella seconda metà di novembre. Allo scopo di evitare danni da freddo non può essere né troppo anticipata né troppo ritardata; Germinazione: avviene con temperature minime di 2-4 C e con la giusta quantità d acqua prima fuoriesce la radichetta embrionale e poi il coleoptile che emerge dal terreno; Levata: in questa fase la spiga cresce rapidamente fino a raggiungere la sua massima altezza; Maturazione: il frumento viene raccolto quando la spiga è giunta alla fine del suo ciclo di crescita. L epoca cambia con la varietà, con il clima e con la zona di coltivazione: luglio-agosto nel settentrione, maggio-giugno nel meridione. La mietitrebbiatrice falcia la pianta e sgrana la spiga separando i chicchi di grano da paglia e pula. Parti della pianta: Radice. Parte della pianta che consente di assorbire l acqua e gli elementi nutritivi dal terreno. 28

31 Stelo. Organo della pianta che serve a traslocare l acqua e gli elementi nutritivi a tutta la pianta. Foglia. Capta i raggi solari che servono come energia per digerire l acqua e gli elementi nutritivi. Spiga. Frutto della pianta che contiene i semi. Seme. Organo di riproduzione della pianta. Barba. Protezione del seme dagli uccelli che, se non ci fosse, si mangerebbero i chicchi. CEREALI I cereali di più largo consumo sono: frumento, mais, riso, orzo, segale, avena e miglio. Abitualmente si considera cereale anche il grano saraceno, che tuttavia appartiene alla famiglia delle Poligonacee. Rappresentano gli alimenti energetici per eccellenza per l elevato contenuto in glucidi. Dopo essiccazione e pulitura il cereale viene macinato e si ottiene la farina, oltre ad altri prodotti come la crusca e il germe (utilizzati nei prodotti dietetici e negli integratori alimentari). Se ne possono ricavare anche oli commestibili. FRUMENTO - Il frumento o grano è di gran lunga il cereale più diffuso ed esiste in diverse varietà, le quali si differenziano per colore, forma, compattezza e caratteri colturali. Il frumento si distingue in tenero (utilizzato prevalentemente per la panificazione) e duro (utilizzato per la produzione della pasta) e viene coltivato in zone calde e secche. Il grano è il prodotto agricolo alla base del pane e dei suoi derivati, della pasta, delle pizze e di altre preparazioni analoghe, dei biscotti, delle torte, delle merendine e di un numero difficile da commensurare di preparazioni alimentari attraverso l uso più comune che se ne può fare, ovvero la farina. Ma anche se i più incalliti carnivori non lo sanno, in realtà anche bistecche, uova e latte derivano in qualche modo dal grano e dai cereali impiegati per l alimentazione degli animali. Così come una bevanda di larghissimo consumo come la birra. 29

32 Ogni abitante del mondo consuma in media 323 chili di pane all anno. Non esiste nel pianeta nessun altro tipo di alimento che possa vantare consumi simili, anche se rimane nella nostra cultura l idea che il pane sia in qualche modo uno degli alimenti base della nutrizione umana. Le varietà di grano coltivato differiscono a seconda del clima. Nei paesi caldi e aridi prevalgono generalmente i grani duri che possono produrre anche con precipitazioni minime. I grani duri in Italia sono alla base della fabbricazione della pasta. In altre nazioni, specialmente in America settentrionale, i grani duri sono utilizzati anche nella panificazione, come correttivo dei grani teneri. RISO - é il cereale più ricco di carboidrati, ed è un alimento fondamentale per più di metà della popolazione mondiale, per la quale è un importante fonte d energia e di proteine. Il riso è facilmente digeribile ed è un alimento adatto praticamente a tutti, dall infanzia alla vecchiaia, peri sani e per gli ammalati, è privo di glutine ed è quindi adatto a chi ha intolleranza per il grano. MAIS - Il mais o granturco viene coltivato praticamente in tutto il mondo. Originario dell America centrale. Questa graminacea, a differenza degli altri cereali, presenta la pannocchia con grani grossi invece della spiga. Il colore giallo intenso dei grani è dato da un carotenoide, la zeaxantina, ad azione antiossidante. La farina gialla che si ottiene dalla sua macinazione viene utilizzata per preparare la polenta, mentre dai germi si estrae l olio di mais. ORZO L orzo (Hordeum vulgare) viene coltivato soprattutto in Cina, USA ed Europa; in Italia è diffuso particolarmente nelle aree del centrosud. Le più importanti sottospecie coltivate si possono ripartire, secondo la disposizione delle granelle, in tre categorie d orzo: esastico, tetrastico e distico, ossia formate rispettivamente da sei, quattro e due file di chicchi sulle spighe. Fondamentalmente queste varietà si suddividono, al pari del 30

33 frumento, in orzo duro e orzo tenero. L orzo duro è destinato all alimentazione umana per preparare minestre diuretiche, antinfiammatorie e leggermente lassative. L orzo tenero viene invece utilizzato per la produzione di malto d orzo destinato all industria della birra e per la produzione di whisky. SEGALE- é una graminacea che ha una composizione simile a quella del frumento e viene quindi adoperata per la panificazione, per la preparazione della birra e, insieme all avena, del whisky; è anche utilizzata nell alimentazione del bestiame. Il pane di segale si conserva per lungo tempo. GRANO SARACENO- Il grano saraceno non è una graminacea, ma ha una composizione che si avvicina a quella degli altri cereali. Viene tuttora consumato in Alta Italia sotto forma di farina per la preparazione di due specialità gastronomiche: la polenta taragna ed i pizzoccheri (un tipo di pasta originario della Valtellina). FARRO - Era l alimento base degli Assiri e degli Egizi, di tutti i popoli antichi del Medio Oriente e dell Africa settentrionale; le legioni di Roma spesso venivano pagate a farro. Il farro è povero di amminoacidi essenziali, ma questa carenza viene facilmente compensata dall accostamento gastronomico con i legumi. AVENA - Trova impiego come foraggio per cavalli, sia allo stato fresco (erba), che essiccato (fieno) o come granaglie (biada); nell alimentazione umana usata per preparare prodotti dietetici, la farina, miscelata ad altre, viene utilizzata per produrre prodotti da forno. I fiocchi d avena come cereali per la prima colazione. Dal punto di vista nutritivo l avena un alimento molto energetico. 31

34 LA MIETITURA La mietitura, al pari della vendemmia, ha un posto particolare nel calendario della campagna. Tra le attività dell azienda agricola è uno dei momenti più significativi. E sempre stata l ultima operazione dell annata agraria prima di San Martino e della raccolta delle uve. Ma è anche la prima delle operazioni di raccolta dei cereali maturi che consiste nel taglio delle piante. La mietitura del grano si pratica in epoche diverse ritardandosi la maturazione in relazione alla temperatura, dai paesi più caldi a quelli più freddi, dai frumenti precoci ai frumenti tardivi. La mietitura del riso va dai primi di settembre alla metà di ottobre, a seconda della precocità della specie coltivata. Oggi la raccolta delle spighe è un operazione che viene svolta con macchine mietrebbiatrici imponenti, grandi come palazzi, che raccolgono le spighe e separano immediatamente i chicchi, passando alle rotoimballatrici i residuati che vengono subito trasformati nelle balle tonde, che hanno preso il posto dei covoni di paglia. La mietitura una volta era seguita dall altra operazione di riunire in fasci o covoni le spighe. 32

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