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1 Appun% per: SEMINARIO GIURIDICO FISCALE CHECK-LIST LEGGE 398/91 e AGEVOLAZIONI FISCALI ALLE ASD A cura di Rag. Roberto Fulgini% La Spezia, 10 MAGGIO

2 QUADRO GENERALE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI ALLE A.S.D. esclusione dall applicazione della norma sulla perdita della natura di ente non commerciale (L. 289 art. 90 co.11) esclusione dall applicazione della tassa sulle concessioni governative applicazione dell imposta di registro a tassa fissa detrazione del 19% dall imposta per erogazioni liberali erogati fino ad un massimo di annui riduzione dell accisa gas metano agevolazioni fiscali, previdenziali e assicurative nei confronti dei compensi corrisposti sia ai soggetti che svolgono esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche sia ai collaboratori di ASD con funzioni amministrativo-gestionali defiscalizzazione dei corrispettivi specifici versati dai soci o tesserati FNS e E.P.S.(Quote corsi, servizi specifici) art.148 comma 3 TUIR Legge 398/91 (semplificazioni contabili e determinazione forfetaria delle imposte sui redditi e l Iva) esclusione da imposta sulla pubblicita della cartellonistica collocata all interno di impianti con capienza non superiore a 3000 posti.

3 QUADRO GENERALE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI ALLE A.S.D. -Detrazione del 19% delle spese di iscrizione ai corsi fino a. 210,00 annui -Contributo del 5 per mille

4 ATTIVITA COMMERCIALE Prestazione di servizi a non soci/associati Pubblicita e sponsorizzazione Vendita materiale sportivo ed altri beni Organizzazione di attivita ed eventi aperti al pubblico con ingresso a pagamento Cessione diritti sulle prestazioni sportive Ai sensi dell Art. 148 comma 4 sono tra l altro tassativamente commerciali tra l altro: ü cessione di nuovi prodotti per la vendita; ü somministrazione pasti ü prestazioni alberghiere, di alloggio, di trasporto OBBLIGO APERTURA PARTITA IVA E SCELTA REGIME CONTABILE /FISCALE

5 ATTIVITA ISTITUZIONALE Ø Quote associative Ø Quote di frequenza (corrispettivi specifici decommercializzati) da soci e tesserati (Art. 148 Tuir Art. 4 DPR 633/1972) Ø Corrispettivi per prestazioni di natura istituzionale effettuate in favore di altre associazioni facenti parte della medesima organizzazione locale o nazionale Ø Elargizione a titolo di liberalita da privati e/o enti pubblici Ø Corrispettivi percepiti dalla vendita di pubblicazioni cedute prevalentemente agli associati (giornalino sociale) Ø Altri incassi e pagamenti inerenti l attivita istituzionale

6 Regime contabile di favore -Legge 398/1991 Presupposti per l applicazione 1) ASD senza scopo di lucro che svolgono attività sportive dilettantistiche; 2) Affiliazione alle federazioni sportive nazionali o agli enti nazionali di promozione sportiva riconosciuti ai sensi delle leggi vigenti e iscritte al registro telematico CONI (riconoscimento sportivo) ; 3) Indicazione nella denominazione della finalità sportiva e del carattere dilettantistico dell attività; 4) Adeguamento dei contenuti dello statuto e dell atto costitutivo con clausole previste ai commi 17 e 18 della legge 289/2002 e successive modificazioni; 5) Proventi relativi all esercizio di attività commerciali conseguiti nel periodo d imposta precedente per un importo non superiore a ragguagliato ad anno per le Associazioni neo costituite (Ris. 63/e-2006); 6) Opzione esercitata mediante le modalità di cui al D.P.R. n. 442/1997 (c.d. comportamento concludente) consigliabile comunicazione

7 Check-list sui limiti di ricavi per accedere al regime PROVENTI CHE CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL PLAFOND - Proventi aventi natura di ricavi commerciali ex art 85 TUIR; - Proventi aventi natura di sopravvenienze attive ex art. 88 TUIR; PROVENTI ESCLUSI DALLA FORMAZIONE DEL PLAFOND: - Proventi di natura istituzionale (inclusi contributi pubblici per attività istituzionale); - Proventi realizzati per il tramite della raccolta pubblica di fondi effettuata in conformità all'articolo TUIR : - Proventi realizzati nello svolgimento delle attività commerciali connesse agli scopi istituzionali per un numero di eventi non superiore a due per anno e per un importo non superiore a ,69 (al limite di valore e numerico concorrono anche i proventi del punto precedente); - Proventi cc.dd. decommercializzati art TUIR; - Proventi derivanti da prestazioni di servizi rese in conformità alle finalità istituzionali senza organizzazione e verso pagamento di corrispettivi che non eccedono i costi di diretta imputazione; - Proventi derivanti dalla cessione di beni strumentali nuovi e plusvalenze ex art. 86 TUIR; - Premi di addestramento e di formazione tecnica;

8 LEGGE 398/1991 SEMPLIFICAZIONE ADEMPIMENTI CONTABILI E DEGLI OBBLIGHI IVA E AGEVOLAZIONI FISCALI NELLA DETERMINAZIONE DEI TRIBUTI DOVUTI la determinazione forfetaria del reddito imponibile (sulla base di un coefficiente di redditività); un sistema forfetario di determinazione dell Iva; l esonero dall obbligo di tenuta delle scritture contabili (libro giornale, libro degli inventari, registri Iva, scritture ausiliarie e di magazzino, registro beni ammortizzabili); l esonero dalla redazione dell inventario; l esonero dagli obblighi di fatturazione e registrazione (tranne che per sponsorizzazioni, cessione di diritti radio - Tv e pubblicità).

9 Il regime forfettario nelle imposte sui redditi ENTRATE E PROVENTI DERIVANTI DA ATTIVITA ISTITUZIONALE RICAVI DERIVANTI DA ATTIVITA COMMERCIALE (es: pubblicità, sponsorizzazioni, diritti televisivi, ecc.) PLUSVALENZE PATRIMONIALI NESSUNA IMPOSIZIONE IMPOSIZIONE AL 3% IMPOSIZIONE AL 100%

10 ASD: il regime forfettario legge 398/91 nell iva Alle ASD, che optano per l'applicazione delle disposizioni di cui alla legge 398/1991, si applicano, per tutti i proventi conseguiti nell'esercizio di attività commerciali (anche a quelli non riferiti ad attività spettacolistiche), connesse agli scopi istituzionali, le disposizioni di cui all'articolo 74.6 del dpr 633/72 DETRAZIONI FORFETTARIE 50% PER I PROVENTI COMMERCIALI GENERICIpubblicità 10% PER LE SPONSORIZZAZIONI 1/3 PER LE CESSIONI O CONCESSIONI DEI DIRITTI DI RIPRESA TELEVISIVA E DI TRASMISSIONE RADIOFONICA

11 ASD: il regime forfettario nell Irap D. Lgs n.. 446/97 Alle ASD che svolgono solo attività istituzionale la base imponibile dell IRAP è determinata dalla somma delle seguenti componenti : - retribuzioni corrisposte al personale dipendente (esclusi CFL e apprendisti); - redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 50 TUIR); - compensi erogati per collaborazioni coordinate e continuative ; - compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionali;

12 ASD: il regime forfettario nell Irap D. Lgs n. 446/97 Alle ASD che svolgono attività istituzionale è attività commerciale in regime di 398/1991 la base imponibile dell IRAP è data dalla somma delle seguenti componenti: - Reddito forfettizzato + - retribuzioni corrisposte al personale dipendente (esclusi CFL e apprendisti) + - Plusvalenze + - compensi erogati per collaborazioni coordinate e continuative + - compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionali + - interessi passivi

13 Gli esoneri dagli obblighi documentali e contabili LE ASD sono esonerate : - dalla fatturazione delle operazioni (salvo eccezioni); - dal rilascio dello scontrino fiscale o della ricevuta fiscale (salvo eccezioni) - dalla tenuta del registro IVA acquisti; - dalla tenuta del registro IVA dei corrispettivi e delle fatture emesse; - dalla presentazione della dichiarazione annuale IVA; - dal versamento dell acconto IVA; - dalla presentazione della comunicazione annuale IVA; LE ASD devono : - emettere fatture attive relative a sponsorizzazioni, pubblicità, cessioni e concessioni di diritti di ripresa televisivi e di trasmissione radiofonica; - certificare i corrispettivi derivanti da spettacoli sportivi con il rilascio di titoli di accesso;

14 Gli obblighi documentali e contabili inoltre le ASD devono : - conservare e numerare progressivamente, per anno solare, le fatture emesse; - conservare e numerare progressivamente, per anno solare, le fatture di acquisto; - annotare, anche con una unica registrazione, entro il giorno 15 del mese successivo, l'ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguiti nell'esercizio di attività commerciali, con riferimento al mese precedente, nel modello di cui al DM ; - annotare distintamente nel modello predetto i proventi decommercializzati, delle plusvalenze patrimoniali, nonchè delle operazioni intracomunitarie; - versare l Iva entro il giorno 16 del mese successivo al trimestre di riferimento; - redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell esercizio, e conservare un apposito rendiconto dove risultino in modo chiaro e trasparente le entrate e le uscite riguardanti ciascuna manifestazione; - presentare dichiarazione redditi, irap e dei sostituti d imposta (Mod.770, -Modello unico) nonché rilasciare le eventuali certificazioni

15 RIEPILOGO CALCOLO DELLE IMPOSTE in regime l. 398/91 L'Ires e L'Irap si determinano: FORFETTARIAMENTE (Art. 2, comma 5, L. 398/91) il reddito imponibile è determinato applicando all'ammontare dei proventi conseguiti (incassati??- circ. 1/1992) nell'esercizio di attività commerciali il coefficiente di redditività del 3% aggiungendo le plusvalenze patrimoniali

16 CALCOLO IRES IN L. 398/91 Esempio: IRES: Proventi commerciali conseguiti : Reddito imponibile: 30 Ires dovuta: (aliquota 27,5%): 8,25

17 CALCOLO IRES IN L. 398/91 PAGAMENTO DELLE IMPOSTE Andrà effettuato: Saldo: Entro il 16 del 6^ mese successivo alla chiusura dell'esercizio sociale, Acconti: 1^ acconto, entro 16 del 6^ mese successivo alla chiusura dell'esercizio e 2^ acconto, entro il 30 del 11^ mese successivo alla chiusura

18 RIEPILOGO CALCOLO DELL IVA IN L. 398/91 CALCOLO DELL'IVA L'Iva si determina: FORFETTARIAMENTE (Art. 74 DPR 633/72 )

19 CALCOLO DELL IVA IN LEGGE 398/91 CALCOLO DELL'IVA (principio di cassa o di fatturazione??) Sull'Iva si applicano le seguenti percentuali forfettarie di detrazione : 10% sull'iva inerente le sponsorizzazioni 1/3 sull'iva inerente le cessioni o concessioni di diritti di ripresa televisiva 50% sull'iva inerente i proventi commerciali in tutti gli altri casi 0% sull'iva inerente la cessione di beni ammortizzabili

20 CALCOLO DELL IVA IN CALCOLO DELL'IVA Esempio: LEGGE 398/91 L'associazione TENNIS ASD ha emesso nel mese di dicembre 2013 le seguenti fatture: FATT. N. IMPONIBILE IVA TOTALE CAUSALE ,00 220, ,00 CARTELLO PUBBLICIT ,00 110,00 610,00 SPONSORIZ ,00 440, ,00 VENDITA CESPITE

21 CALCOLO DELL IVA IN LEGGE 398/91 CALCOLO DELL'IVA L'Iva da versare viene cosi determinata: FATT. N. IVA % DETRAZIONE IVA DOVUTA 1 220,00 50% 110, ,00 10% 99, % 440,00 Totale Iva dovuta: euro 649,00

22 CALCOLO DELL IVA IN LEGGE 398/91 VERSAMENTO DELL'IVA L'Iva si versa: TRIMESTRALMENTE -1 trimestre: (1 gennaio 31 marzo) scadenza pagamento: AA - 2 trimestre: (1 aprile 30 giugno) scadenza pagamento: AA - 3 trimestre: (1 luglio 30 settembre) scadenza pagamento: AA - 4 trimestre: (1ottobre 31 dicembre) scadenza pagamento: AA +1 L'Iva ha sempre come periodo di riferimento l'anno solare (01 gennaio 31 dicembre) indipendentemente dall'esercizio sociale adottato dall'associazione che può non coincidere. VERSAMENTO CON F24 TELEMATICO (CODICI TRIBUTO )

23 Le regole sulla raccolta fondi Per le ASD, - comprese quelle non riconosciute dal CONI o dalle Federazioni sportive nazionali purché riconosciute da enti di promozione sportiva, che si avvalgono dell'opzione di cui all'articolo 1 della L. 398/1991, NON CONCORRONO A FORMARE IL REDDITO IMPONIBILE per un numero di eventi complessivamente non superiore a due per anno e per un importo non superiore a ,69: - a) i proventi realizzati dalle associazioni nello svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali; - b) i proventi realizzati per il tramite della raccolta pubblica di fondi effettuata in conformità all'articolo 143 TUIR.

24 I CHIARIMENTI DELL AGENZIA DELL ENTRATE FORNITI CON LA CIRCOLARE N. 9/E del 24/04/2013 Non costituisce causa di decadenza dal regime agevolato L. 398/91 1) La mancata tenuta /compilazione del modello di cui al DM (registro dei contribuenti minori ) purchè l ente sia in grado di fornire all A.F. i riscontri contabili, quali fatture, ricevute, scontrini fiscali ovvero altra documentazione idonea ai fine della corretta determinazione del reddito e dell Iva. In caso contrario (violazione divieto di distribuzione degli utili od indiretta, proventi commerciali superiori ad ,00, violazione dell obbligo di tracciabilità dei pagamenti e superamento del limite dei 516,46 ) l associazione decadrà dal regime agevolato. 2) La mancata rendicontazione dei proventi di cui alla Legge 133/99, articolo 25, comma 2, se in sede di controllo, sia comunque possibile fornire una documentazione idonea ad attestare la realizzazione di proventi esclusi dal reddito imponibile

25 In caso contrario tali ricavi concorrono alla formazione del plafond dei Euro. La conseguenza di tali violazioni è sanzionata da ,00 ad 7.746,00. 3 ) Violazioni formali degli obblighi statutari concernenti la democraticità e l uguaglianza dei diritti di tutti gli associati : a ) La difformità dello statuto rispetto al dettato normativo comporta l automatico disconoscimento del regime di vantaggio ; b) Se lo statuto è conforme --- verifica materiale della sua applicazione. Ad esempio se la convocazione dell Assemblea avviene con sistemi diversi da quelli tradizionali (ad esempio via ) o se, occasionalmente, non viene inserito l elenco dei soci nei verbali di Assemblea, non necessariamente verrà disconosciuta la Legge 398/91, purchè vengano posti in essere comportamenti che garantiscono la medesima finalità.

26 PERDITA AGEVOLAZIONI L. 398 (circ.9/e) Il dettato normativo di cui all articolo 90 comma 18, Legge 289/2002 s intende violato, con conseguente decadenza del regime agevolato, quando : 1) Mancano in assoluto forme di comunicazione che rendano edotti gli associati delle convocazioni assembleari e delle decisioni degli organi sociali ; 2) Siano presenti diverse quote associative, a cui sono correlati diversi diritti e prerogative del socio o la diversa possibilità di fruizione di beni e servizi-???????????????????????????????????; 3) Il diritto di voto dei soci è limitato in relazione alle varie deliberazioni (esercizio limitato del voto ) Non condivisibile la perdita del regime 398/91-ma la perdita del requisito di associazione sportiva dilettantistica

27 CHECK LIST ADEMPIMENTI ASD A) VERIFICA CONFORMITA STATUTARIA/ADEMPIMENTI FORMALI Come primo approccio gli accertatori, in caso di verifica prendono possesso oltre che degli altri documenti dello statuto dell associazione e verificano (nel caso in cui l associazione usufruisce delle agevolazioni fiscali) se lo statuto stesso ha recepito le clausole antielusive dettate dalla normativa 460/97 e dall art. 90 legge 289/2002 e successive modifiche.

28 CHECK LIST ADEMPIMENTI B) ISCRIZIONE AL REGISTRO CONI - VERIFICA DELL AVVENUTO RINNOVO DELL ISCRIZIONE

29 CHECK LIST ADEMPIMENTI C) CONTROLLO DEGLI ADEMPIMENTI CONTABILI- FISCALI Controllo della normativa di favore prevista per l incasso delle quote associative sociali e specifiche (Art. 148 TUIR e Art. 4 DPR 633/72) per l attivita svolta verso i propri iscritti od associati: tale controllo può essere effettuato attraverso il contenuto dei libri sociali, acquisizione delle specifiche informazioni dalle persone che risultano o risultavano associati all ente sportivo con riguardo al reale funzionamento dell associazione e le dinamiche che caratterizzano l attivita effettivamente esercitata. MODELLO EAS

30 CHECK LIST ADEMPIMENTI D) CONTROLLO PRIMA NOTA CONTABILE (FUNZIONALE PER LA REDAZIONE DEL RENDICONTO) Per le associazioni che svolgono solo attivita istituzionale, possono limitarsi alla semplice tenuta di una prima nota contabile, nella quale devono essere annotati tutti i movimenti in entrata ed in uscita. Distinzione tra operazioni in contanti (cassa) rispetto a quelle effettuate movimentando conti correnti bancari o postali. IMPORTANZA RENDICONTO ECONOMICO FINANZIARIO

31 CHECK LIST ADEMPIMENTI E) DIVIETO PAGAMENTI/INCASSI IN CONTANTI VERIFICA DEI CORRENTI BANCARI E DEI PAGAMENTI O VERSAMENTI L estratto conto può essere controllato analizzando le singole voci e, specialmente per i prelevamenti, collegando ad ognuno di essi ad una causale; i rimborsi spese dovranno essere documentati. Ricordiamo che con la legge 133/99 modificata con l art. 37 della legge 342/2000 (per euro 516,64) ha previsto l obbligo di transitare obbligatoriamente per banca o posta, gli importi superiori alle somme di cui sopra.

32 CHECK LIST ADEMPIMENTI Le sanzioni in caso di inottemperanza a tale disposizione sono: a) perdita del regime agevolativo della legge 398/91 ( in caso di associazione in possesso di P.Iva); b) sanzione pecuniaria pari ad un importo che varia da 258, 22 euro a 2065,83 (decreto legislativo 471 art. 11 in caso di associazioni in possesso del solo codice fiscale (esempio se l associazione paga l affitto di 600 euro in contanti incorre in sanzione).

33 CHECK LIST ADEMPIMENTI F) CONTRATTUALISTICA La normativa relativa agli istruttori ha introdotto la figura del compenso sportivo come reddito diverso ex art. 67 del decreto legislativo 344/2003 con le agevolazioni previste nell art. 69 del decreto in oggetto; questo rapporto di lavoro deve essere supportato da idonea documentazione con contratti, autocertificazioni, ricevute di compensi. L eventuale attività di verifica mirerà proprio a controllare la modulistica dei contratti, la regolare tenuta della contabilità collegata ai compensi, il pagamento dei compensi (con riguardo al controllo tramite banca se superano euro e le autocertificazioni per usufruire delle agevolazioni).

34 CHECK LIST ADEMPIMENTI G) CONTROLLO FORMALE E SOSTANZIALE DELLA CONTABILITÀ FISCALE Tenuta delle fatture di acquisto, loro numerazione (nel caso di soggetti in regime 398/91) e, nel caso delle fatture attive, i verificare se sono state registrate nell apposito registro di iva minori ex d.m. 11/02/1997; verifica del versamento dell iva e le dichiarazioni dei redditi, nonché eventualmente altri modelli (770, ecc.).

35 CHECK LIST ADEMPIMENTI H) VERIFICA DELLA REGOLARITA SOSTANZIALE ED EFFETTIVITA RAPPORTO ASSOCIATIVO Ø Effettivita del rapporto associativo/tesseramento Ø Corretta procedura iscrizione/cancellazione soci Ø Effettiva convocazione assemblee/consigli direttivi Ø Corretta verbalizzazione riunioni e conservazione libri sociali Ø Regolarita documenti contabili e ricevute

36 REQUISITI SOSTANZIALI Sussistenza principi di democraticita / effettivita rapporto associativo GIURISPRUDENZA PRINCIPI ANTIELUSIVI Non e sufficiente la sussistenza dei meri requisiti formali (Statuto in regola etc), ma e necessario che l attivita dell ente non commerciale si svolga CONCRETAMENTE nel pieno rispetto delle prescrizioni previste dagli specifici regimi agevolativi La Corte Costituzionale, con sentenza 5 del novembre 1992, n. 467 afferma l insufficienza dell autoqualificazione dell ente (come associazione politica, sindacale, di categoria, religiosa, culturale ecc) sulla base della sola definizione statutaria e, quindi, la necessita di una valutazione della reale natura dell ente e dell attivita in concreto esercitata.

37 REQUISITI SOSTANZIALI Sussistenza principi di democraticita /effettivita rapporto associativo ACCERTAMENTO INDICI DI COMMERCIALITA : SENTENZA CASSAZIONE 4147 DEL 20/02/2013 La Corte di Cassazione con la sentenza n del 20 febbraio 2013, in materia di associazioni sportive dilettantistiche, ha confermato il proprio orientamento secondo cui per poter godere del regime di favore (art. 148 T.U.I.R.) occorre considerare la natura dell attivita esercitata in concreto e non solo la forma. Secondo la sentenza: i principi essenziali per accedere ai regimi fiscali agevolati sono: 1) Non e sufficiente la mera appartenenza alla categoria delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e neppure la conformita dello statuto alle norme stabilite per il riconoscimento della relativa qualifica, ma e necessario accertare in concreto che l attivita si svolga materialmente nel rispetto da tali principi.

38 CONTROLLI SOSTANZIALI Sussistenza principi di democraticita / effettivita rapporto associativo 2) Non sono sufficienti i requisiti meramente formali previsti dalla Legge. 3) L onere di provare la sussistenza dei requisiti che giustificano l applicazione del regime fiscale di favore spetta all associazione che intende difenderne la natura di attivita istituzionale. 4) Gli enti associativi non godono di uno status di extrafiscalita che li esenta da ogni prelievo fiscale, occorrendo sempre tenere conto della natura concreta delle attivita svolte (Cassaz. 1521/ /2005).

39 CONTROLLI SOSTANZIALI Sussistenza principi di democraticita / effettivita rapporto associativo INDICI DI COMMERCIALITA DI UN ASSOCIAZIONE PER LA SUPREMA CORTE (4147/2013) Che possono legittimare il disconoscimento della natura istituzionale (dei proventi incassati) E il relativo assoggettamento a tassazione dei corrispettivi percepiti dalle A.S.D. 1) Pubblicita effettuata mediante biglietti stampati 2) Corrispettivi degli associati specifici, variabili e commisurati al tipo di prestazione richiesta;

40 CONTROLLI SOSTANZIALI Sussistenza principi di democraticita / effettivita rapporto associativo 3) Ampiezza dei locali utilizzati, attrezzati con apparecchi per l estetica 4) Entita rilevante e progressivamente crescente delle entrate per quote associative 5) Omessa annotazione delle generalita degli associati ed anche dei nominativi 6) Inesistenza nei fatti dell organo assembleare 7) Automatica rinomina degli organi direttivi nell ambito ristretto dei soci fondatori (riferibili a due famiglie) 8) Composizione del fondo associativo e distribuzione delle cariche sociali in capo a soggetti specifici- Mancato rispetto sovranita

41 CONTROLLI SOSTANZIALI Sussistenza principi di democraticita / effettivita rapporto associativo Tutti indizi che se riscontrati congiuntamente, per la Suprema Corte sufficienti ad integrare i requisiti di gravita, precisione e concordanza necessari a soddisfare l onere in capo all A.D.E. di disconoscere la natura istituzionale dell Associazione.

42 ACCERTAMENTO INDICI DI COMMERCIALITA PRINCIPALI REQUISITI SOSTANZIALI PER NON PERDERE LE AGEVOLAZIONI FISCALI 1) ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO Divieto di distribuzione di utili, anche in forma indiretta 2) DEMOCRATICITA INTERNA Coinvolgimento degli associati nella vita associativa 3) TRASPARENZA NELLA GESTIONE Redazione e pubblicizzazione dei rendiconti economico-finanziari e delle deliberazioni assembleari

43 1) ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO E DIVIETO DI DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI La norma generale impone che non vengano distribuiti utili in modo diretto e indiretto, ed i soggetti verificatori possono controllare la violazione di tale divieto, se necessario, anche tramite specifiche indagini finanziarie. L art. 148 del TUIR non fornisce indicazioni sulla nozione di distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione. Con la circolare n. 124/E del 1998 e stato chiarito che ai fini dell interpretazione di tale nozione possono soccorrere i criteri stabiliti dall art. 10, comma 6, del D.Lgs n. 460/1997. Adempimento contabile: redazione ed approvazione del rendiconto economicofinanziario. Ulteriori precisazioni sono state fornite con: - Ris. Min. n. 294/E del 2002 Ris. Min n. 9/E del 2007

44 ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO La Risoluzione n. 294/E del 10 settembre 2002 precisa che le disposizioni di cui all art. 10, comma 6, del D. Lgs n. 460 del 1997, in quanto finalizzate ad evitare che la disciplina agevolata applicabile alle ONLUS ed agli altri enti non commerciali di tipo associativo possa alimentare abusi e prestarsi ad utilizzi elusivi della normativa di favore in argomento, assolvono ad una funzione interpretativa del concetto di distribuzione indiretta di utili.

45 ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO La Risoluzione n. 9 del 25 gennaio 2007 ribadisce che la citata disposizione, relativa alla disciplina tributaria delle organizzazioni non lucrative di utilita sociale, nell individuare alcune fattispecie che costituiscono in ogni caso distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione, puo, considerarsi come norma di valenza generale.

46 ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO Ai sensi dell art. 10, co. 6, del D. Lgs 460/1997, si considerano in ogni caso distribuzione indiretta di utili o di avanzi di gestione: a) le cessioni di beni e le prestazioni di servizi a soci, associati o partecipanti, ai fondatori, ai componenti gli organi amministrativi e di controllo, a coloro che a qualsiasi titolo operino per l organizzazione o ne facciano parte, ai soggetti che effettuano erogazioni liberali a favore dell organizzazione, ai loro parenti entro il terzo grado ed ai loro affini entro il secondo grado, nonche alle societa da questi direttamente o indirettamente controllate o collegate, effettuate a condizioni piu favorevoli in ragione della loro qualita ; b) l acquisto di beni o servizi per corrispettivi che, senza valide ragioni economiche, siano superiori al loro valore normale; c) la corresponsione ai componenti gli organi amministrativi e di

47 ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO controllo di emolumenti individuali annui superiori al compenso massimo previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1994, n. 645, e dal decretolegge 21 giugno 1995, n. 239, convertito dalla legge 3 agosto 1995, n. 336, e successive modificazioni ed integrazioni, per il presidente del collegio sindacale delle societa per azioni; d) la corresponsione a soggetti diversi dalle banche e dagli intermediari finanziari autorizzati, di interessi passivi, in dipendenza di prestiti di ogni specie, superiori di 4 punti al tasso ufficiale di sconto; e) la corresponsione ai lavoratori dipendenti di salari o stipendi superiori del 20 per cento rispetto a quelli previsti dai contratti collettivi di lavoro per le medesime qualifiche.

48 ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO La Risoluzione 9/2007 ha precisato che l art. 10, comma 6, del D. Lgs n. 460 del 1997 e da considerare norma antielusiva di tipo sostanziale, della quale puo essere chiesta la disapplicazione ai sensi dell art. 37-bis, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n Fuori delle fattispecie individuate dall art. 10 le ipotesi di distribuzione indiretta di utili o avanzi di gestione, e quindi l intento di conseguire finalita lucrative, devono essere verificati caso per caso in relazione agli specifici comportamenti elusivi posti in essere.

49 ASSENZA DELLO SCOPO DI LUCRO In particolare, va accertato se il cumulo di piu compensi in capo allo stesso socio consenta, di fatto, di aggirare i limiti quantitativi previsti da ciascuna fattispecie o eluda comunque, in concreto, il divieto di divisione dei proventi derivanti dall attivita sociale, tenuto conto dell entita delle erogazioni complessivamente corrisposte al socio (compresi i compensi che non concorrono a formare il reddito), in relazione alle attivita svolte dalla societa ed ai redditi percepiti dallo stesso ente.

50 2) PRINCIPIO DI DEMOCRATICITA E L UGUAGLIANZA DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ASSOCIATI ART. 90 COMMA 18 LEGGE 289/2002 Circolare 9/E del 24/04/2013 Agenzia Entrate - L effettivita del rapporto associativo costituisce presupposto essenziale per il riconoscimento alle associazioni sportive dilettantistiche dei benefici fiscali previsti dalla vigente normativa. La circolare richiama la disposizione recata dall articolo 90, comma 18, lettera e), della legge n. 289 del 2002, prevede che nello statuto delle associazioni sportive dilettantistiche debbano essere espressamente previste, fra l altro, le norme sull ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell elettivita delle cariche sociali

51 PRINCIPIO DI DEMOCRATICITA E L UGUAGLIANZA DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ASSOCIATI ART. 90 COMMA 18 LEGGE 289/2002 DEMOCRATICITA : Rispetto delle norme statutarie e dell effettivita del rapporto associativo Lo Statuto deve essere conforme alle clausole obbligatorie previste dall art. 90, co. 18, della Legge 289/2002 ed anche alle clausole di cui all art. 148, co. 8, del DPR 917/1986 (T.U.I.R.) per poter beneficiare della detassazione dei corrispettivi specifici (co. 3). Le previsioni statutarie devono trovare effettivo riscontro nei comportamenti e nelle procedure poste in essere dall associazione; devono cioe tradursi nel coinvolgimento effettivo degli associati nella vita associativa dell ente. Norma statutaria Comportamento effettivo

52 PRINCIPIO DI DEMOCRATICITA E L UGUAGLIANZA DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ASSOCIATI ART. 90 COMMA 18 LEGGE 289/2002 COMPORTAMENTI Alcuni comportamenti che possono far pensare alla violazione della clausola di Democraticita : ü la mancanza assoluta di forme di comunicazione idonee ad informare gli associati delle convocazioni assembleari e delle decisioni degli organi sociali; ü la presenza di diverse quote associative alle quali corrisponda una differente posizione del socio in termini di diritti e prerogative, rispetto alla reale fruizione e godimento di determinati beni e servizi???? ; ü l esercizio limitato del diritto di voto dovuto alla presenza, di fatto, di categorie di associati privilegiati in relazione alle deliberazioni inerenti l approvazione del bilancio, le modifiche statutarie, l approvazione dei regolamenti, la nomina di cariche direttive, etc.

53 PRINCIPIO DI DEMOCRATICITA E L UGUAGLIANZA DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ASSOCIATI ART. 90 COMMA 18 LEGGE 289/2002 ELEMENTI INDICATIVI DI UNA SITUAZIONE IRREGOLARE in caso di controllo fiscale POSSONO QUINDI ESSERE: assenza di effettiva partecipazione alla vita associativa dell associato o assenza di democraticita nella stessa; assenza o mancata compilazione del libro degli associati; totale assenza o inidoneita delle convocazioni delle assemblee e/o svolgimento delle stesse; svolgimento di attivita difformi rispetto a quelle indicate nello Statuto.

54 I CONTROLLO FISCALI SONO MIRATI ALLA PARTECIPAZIONE DEI SOCI ALLA VITA ASSOCIATIVA Possibilita di inviare questionari ad un numero qualificato di persone che risultano o risultavano, dalla documentazione acquisita in fase di accesso, iscritti all associazione: interviste per verificare la sussistenza o meno di un reale vincolo associativo o se si e in presenza di un espediente per mascherare attivita di impresa.

55 ESEMPIO DI DOMANDE RIVOLTE AI SOCI E FREQUENTATORI: Da quanto tempo e iscritto all associazione? Ha mai votato nell Assemblea dei Soci? E mai stato convocato alle Assemblee dei Soci ed attraverso quali modalita? Ha mai letto l atto costitutivo e lo statuto? Ha mai visionato ed approvato i rendiconti economico-finanziari? Ha mai partecipato alla vita sociale dell associazione, se si, in quale modo?

56 ESEMPIO DI DOMANDE RIVOLTE AI MEMBRI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO O RAPPRESENTANTE LEGALE (PRESIDENTE) Sono state svolte manifestazioni da parte dell Associazione e di che natura o disciplina nell anno xxxx? Che tipologia di servizi offrite agli associati? In base a quali elementi si diventa soci dell Associazione? A quali canali siete ricorsi per finanziare l Associazione? Con che cadenza riunite l Assemblea? Con quali modalita viene convocata l Assemblea? Come viene eseguita l iscrizione del socio?

57 Anche dalle risposte fornite sui questionari l amministrazione potrebbe rilevare la totale/parziale assenza della attivita associativa ed il chiaro scopo elusivo ed evasivo della associazione.

58 3) TRASPARENZA: gli aspetti contabili L attuale normativa civilistica non prevede particolari obblighi contabili in capo alle associazioni e altre istituzioni non profit di carattere privato. E previsto un obbligo generico per le associazioni riconosciute, art. 20 c.c., ove l assemblea e chiamata ad approvare il bilancio al termine di ogni esercizio. Per le ONLUS ai sensi dell art. 20 bis del DPR 600/73, inserito dal D.Lgs 460/97, e previsto l obbligo di seguire tutte le operazioni di gestione con una contabilita generale e sistematica che consenta di redigere annualmente il bilancio generale dell azienda, da cui risultino la situazione patrimoniale, economica e finanziaria, dell azienda stessa, distinguendo le attivita istituzionali da quelle direttamente connesse.

59 L IMPORTANZA DEL RENDICONTO ECONOMICO-FINANZIARIO Per gli enti sportivi dilettantistici sono previsti specifici OBBLIGHI di carattere amministrativo: Art. 90 CO. 18, Legge 289/2002 Obbligo di redazione di rendiconti economicofinanziari nonche le modalita di approvazione degli stessi da degli organi statutari. Art. 144, co 2, T.U.I.R. Obbligo di tenere la contabilita separata nel caso in cui l ente non commerciali eserciti anche attivita commerciale. Art. 148, co. 8, T.U.I.R. Obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie. (Per godere delle agevolazioni di cui all art. 148). - Risoluzione Ag. Entrate 16/12/2011 n. 126/E Il rendiconto annuale economico e finanziario e richiesto in ogni caso a prescindere dalle modalita gestionali dell ente non commerciale.

60 L associazioni dovra quindi dotarsi di un idoneo apparato contabile compatibile con il tipo (istituzionale/commerciale) ed il volume delle attivita che vengono esercitate. L impianto contabile deve essere tale da consentire di annotare i fatti amministrativi, supportati da idonea documentazione probatoria, in modo chiaro ed attendibile (ex art c.c. e 22 DPR 600/73). Per quanto riguarda gli aspetti contabili istituzionali, e necessario istituire e tenere almeno un libro cassa (anche in formato elettronico), in modo da poter adeguatamente tracciare le operazioni che di importo non superiore ad euro 516,46, soglia oltre la quale vi e l obbligo di utilizzare strumenti bancari o postali, pena la decadenza dei benefici della legge n. 398/91 (ex art. 25, L. 133/99)

61 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI ACQUISIZIONE E CONTROLLO LIBRI SOCIALI Da un punto di vista civilistico le Associazioni non riconosciute (forma utilizzata per la maggior parte degli enti sportivi) sono regolate dagli art. 36 e segg. del Codice Civile i quali non prevedono alcun obbligo particolare di tenuta. Assume valenza primaria cio che hanno concretamente stabilito gli associati ed il medesimo principio dovra trovare applicazione per individuare, almeno in parte, i libri e le scritture contabili obbligatorie. Pertanto sono obbligatori quei libri la cui tenuta e prevista espressamente dallo Statuto, ovvero in mancanza di una specifica previsione in qual senso; risultera opportuna l istituzione di un adeguato sistema contabile e di registri con il preciso intento di documentare le deliberazioni degli organi dell Associazione così come previsti dal medesimo Statuto.

62 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI In questo modo sara altresì possibile realizzare una forma di trasparenza nei confronti dei soci dell Associazione Dimostrare l esistenza stessa dell Associazione e l esercizio di una attivita senza scopo di lucro (ai fini fiscali). Per verificare il perseguimento degli obiettivi previsti dallo Statuto Sociale

63 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI 1) Libro soci: vanno inseriti in ordine cronologico i nominativi dei soci con i dati anagrafici; i primi soci da iscrivere sono i soci fondatori; vanno iscritti anche le date di eventuali recessi od esclusioni dei soci e le quote sociali di iscrizione all associazione; non sussiste obbligo né di vidimazione né di bollatura, e va compilato secondo le norme di una corretta contabilità, senza abrasioni, cancellature o riporti a margine (nel caso di correzioni deve essere visibile la parte errata e non cancellata).

64 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI 2) Libro delle assemblee dei soci: in questo libro, deve essere obbligatoriamente riportata ogni delibera assembleare riguardante; approvazione del rendiconto annuale da parte dei soci (inserimento anche del rendiconto); approvazione dell eventuale rendiconto preventivo; elezione per rinnovo cariche sociali Materie che per importanza o rilevanza economica esulano dall ordinaria amministrazione L assenza o il mancato aggiornamento e un grave indicatore dell assenza di una dinamica o democratica vita associativa. (Circ. 9/E 24/04/2013)

65 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI 3) Libro adunanze del consiglio direttivo: vanno registrati i verbali del direttivo che di norma si riunisce per l ordinaria amministrazione, per ratificare l ingresso di nuovi soci e per predisporre il rendiconto economico-finanziario da sottoporre all approvazione dell assemblea dei soci

66 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI L OMESSA O INCOMPLETA TENUTA DEI LIBRI SOPRA DESCRITTI PUO ANCHE COMPORTARE LA PERDITA (TOTALE PARZIALE) DELLA QUALIFICA DI ENTE NON COMMERCIALE

67 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI I registri facoltativi (esempio revisori o probiviri) se previsti in statuto devono essere tenuti a norma di legge.

68 L IMPORTANZA DEI LIBRI SOCIALI Tenuta dei libri sociali: - possono essere utilizzati in forma libera - senza bollature o vidimazioni - sia come registri manuali che a fogli mobili che su stampe computerizzate - obbligo di numerazione delle pagine

69 Le metodologie di controllo relativamente agli enti non commerciali e, specificatamente alle associazioni sportive dilettantistiche, mireranno inoltre: 1) al numero dei soci, associati, partecipanti e la relativa iscrizione nel libro soci 2) al numero dei frequentatori non soci desumibile dagli schedari, tessere di frequenza e la relativa documentazione attestante la commercialità delle prestazioni 3) alla potenzialità degli impianti 4) al numero ed il tipo dei corsi organizzati 5) ai contratti esistenti 6) alle tariffe praticate distinguendo tra quote associative e quote relative alla frequenza dei corsi

70 7) alla presenza di attività di ristorazione all interno della sede dell associazione sportiva 8) all esistenza di contratti di sponsorizzazione e pubblicità 9) al numero degli addetti, la loro mansione e la relativa documentazione lavoristica 10) Alla verifica analitica del rendiconto con ricerca di apposita documentazione per ogni voce inserita all interno

71 IPOTESI DI CONTESTAZIONI Alcune ipotesi di contestazione sollevate in caso di verifica fiscale e conseguente perdita dei regimi agevolati : - Mancata tenuta dei libri sociali (libro soci, libro verbali assemblee) - Mancata approvazione del rendiconto - Mancata numerazione progressiva per anno solare delle fatture passive ricevute (Se A.S.D. in L. 398/1991) - Sulla mancata indicazione della finalita dilettantistica nella denominazione sociale - Immagine esterna offerta dalla ASD e pubblicita - Pubblicizzazione delle attivita (rivolta a clienti piu che a soci ) - Sovrafatturazione (sponsorizzazioni) - Mancata/tardiva iscrizione al Registro Coni - Omessa registrazione statuto

72 IPOTESI DI CONTESTAZIONI - Mancata presentazione modello EAS - Mancato svolgimento di attivita agonistica - Sulla temporaneita della partecipazione alla vita associativa - Omessa/irregolare convocazione assemblea soci e pubblicita delle decisioni - Omessa/irregolare procedura di ammissione dei soci - Mancato rispetto del principio di democrazia interna; presenza di soci inconsapevoli (soci sulla carta) - Associazione fittizia caratterizzata dalla presenza di pochi soci/ amministratori dominanti che detengono un effettivo potere decisionale ed amministrativo dietro ad un apparenza formale simulante una realta associativa sostanzialmente inesistente.

73 CONSIGLI UTILI 1 In caso di ammissione di un nuovo socio, renderlo edotto della natura associative del sodalizio e invitarlo a prendere visione dello statuto. 2 Prevedere nel modulo di ammissione a socio la firma per conoscenza dello statuto e accettazione delle clausole contenute all interno dello stesso. 3 Fare firmare al socio anche la normativa relativa alla privacy (legge 30 giugno 2003 n. 196) 4 Se si procede a tesseramento c/o una Federazione/Ente dipromozione Sportiva (consigliabile) consegnare copia del tesseramento e conservare la documentazione federale 5 L iscrizione a libro soci e/o il tesseramento devono essere preventivi rispetto all incasso delle quote di frequenza ai corsi. 6 Esporre una copia dello statuto in bacheca a disposizione dei soci 7 Convocare le assemblee del direttivo e dei soci come da norme statutarie, con esposizione in bacheca, e/o meglio, con comunicazione e/o raccolte di firma per presa visione

74 CONSIGLI UTILI 8 Tenere sempre nella sede i libri sociali aggiornati 9 Riportare sui rispettivi libri i verbali delle assemblee (almeno una volta all anno per l approvazione del bilancio) e del Consiglio Direttivo (almeno con la frequenza prevista dallo statuto) e sottoscrivere i verbali stessi da Presidente e Segretario della riunione. 10 Riportare sul libro dei verbali dell assemblea il bilancio approvato e conservare la contabilita e la documentazione di supporto 11 Rilasciare ricevute non fiscali per le quote di iscrizione (senza marca da bollo indipendentemente dall importo) 12 rilasciare al momento del pagamento della quota mensile una ricevuta per frequenza corsi (oltre 77,46 euro marca da bollo da 2,00 euro ) 13 Conservare ordinatamente i contratti sottoscritti con gli istruttori e gli altri collaboratori

75 CONSIGLI UTILI 14 Pagare i collaboratori sportivi solo previo rilascio dell autocertificazione di mancato supero limite compensi esenti 15 Conservare ricevute pagamento compensi e autocertificazioni 16 Conservare ordinatamente eventuali contratti di sponsorizzazione e pubblicita 17 Numerare progressivamente e conservare ordinatamente le fatture emesse, le fatture ricevute e gli altri documenti di spesa 18 Conservare ordinatamente tutte le dichiarazioni fiscali (redditi, 770 etc...) 19 Inviare il modello EAS in caso di variazione dati e conservare copia del medesimo 20 Qualora la contabilita sia tenuta c/o uno studio commerciale, conservare e produrre in caso di richiesta attestazione tenuta scritture contabili

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