L AUTOMAZIONE al SERVIZIO del PARAFARMACO Stefano Osualdella

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1 IL MAGAZZINO DEL MESE L AUTOMAZIONE al SERVIZIO del PARAFARMACO Stefano Osualdella Una storia logistica intrinsecamente legata alla storia di un azienda da sessant anni sul mercato e che dimostra quanto e come sia cambiata la gestione del magazzino transitando dalla manualità all attuale automazione. Minimo comune denominatore? Anticipare e favorire la crescita, eccellere nel servizio uando si hanno buoni prodotti, idee innovative e quel pizzico di determinazione, tipica spesso più dei titolari che dei manager, crescere è quasi automatico, anche nei momenti in cui l economia sembra tirare i remi in barca. Certo, ogni tanto anche la sensibilità di cogliere la criticità di un momento, di leggere tra le righe e dare un senso ai segnali e alle sensazioni che possono provenire dall interno o dall esterno, può essere la chiave di volta per rilanciare le prospettive di un impresa e del suo business. Semplificando potremmo chiamarla l arte di fare la mossa giusta al momento giusto. Non si tratta della capacità di scegliere sempre la miglior opzione in assoluto, ma Q Una soluzione completa: software, organizzazione e automazione di riuscire, dato il contesto, ad ottenere il miglior risultato possibile. In sintesi potrebbe essere raccontata così la storia di numerose imprese italiane, molte delle quali, pur essendo a proprietà familiare e non avendo ancora superato la soglia critica (qualcuno parla di terza generazione), rappresentano dei veri e propri esempi di lungimiranza e decisionismo. Tra queste può certamente essere annoverata anche Logicor, azienda specializzata nella logistica e nella distribuzione di farmaci OTC, dispositivi medici, elettromedicali e articoli sanitari, la cui storia è legata a doppio filo con quella di un altra impresa, la casa madre Corman, costituita nel 1945 ed attiva nella produzione di articoli in tessuto ad uso sanitario. Visti gli oltre 60 anni di attività, visto il punto di partenza (una ditta individuale dedita alla distribuzione di prodotti farmaceutici) e visto il punto di arrivo (un gruppo che fattura oltre 50 milioni di euro), è logico supporre, pur semplificando, che tutto questo rappresenti il risultato di una serie di scelte e decisioni sostanzialmente corrette. Cerchiamo dunque di ripercorrerle brevemente focalizzando l attenzione sui passaggi importanti. Una storia fatta di decisioni Da sinistra a destra: Alessio Badiali, Logistic and Purchasing Services di Corman, Nicoletta Ognibene, amministratrice delegata della U.T.I.T. di Modena e Rossano Teora, Electronics System Department di U.T.I.T!"#$%$&'(%%)))!" Una prima tappa fondamentale per Corman si è consumata ad appena due anni di distanza dalla sua nascita. Siamo nel 1947, esattamente il 9 settembre, quando il fondatore, Corrado Mantovani, fino a quel momento semplice commerciante, decide di trasformare la * + "+,,))),*&-,

2 TECNOLOGIA 47 La linea automatica di allestimento ordini mediante contenitori composta da due rulliere su due livelli: quella inferiore muove i contenitori verso le postazioni di picking e successivamente verso le zone di controllo e imballo. Quella superiore si muove in senso inverso per riportare i contenitori vuoti al punto di partenza sua creatura in una srl e di iniziare a produrre in proprio alcuni dei prodotti del suo campionario, perlopiù bende e garze. Il binomio si dimostra fin da subito vincente. Le due anime, quella commerciale e quella produttiva, si supportano!"#$%$&'(%%)))!. reciprocamente incrementando il potenziale di crescita dell azienda. Ora, infatti, per ampliare l assortimento proposto ai clienti, Mantovani dispone di due leve. Da un lato, nei propri stabilimenti, può sperimentare e sviluppare nuovi prodotti o metodologie produttive, mixando ingegno, esperienza e un po di ricerca, mentre dall altro, grazie ad una capillare rete di contatti con il mondo delle farmacie e dei negozi di articoli sanitari, può occuparsi, per altre aziende del settore, della distribuzione dei loro prodotti sul territorio nazionale. Ma il Bel Paese, si sa, non è l unico mercato esistente. E questo Mantovani lo sa bene. Non a caso, nel 1980, dopo aver consolidato il suo network italiano, rivolge lo sguardo al di là dei confini nazionali. I prodotti Corman cominciano così a girare in molti Paesi d Europa, per poi sbarcare, a partire dai primi anni 90, nel lontano Giappone e in numerosi mercati medio-orientali. La logistica diventa strategica Nel 2000, però, alcune criticità prima facilmente superabili cominciano a farsi sentire. L allungamento della supply chain e l aumento del numero di referenze gestite impongono infatti precise scelte strategiche. Del resto, a quel punto, produrre in modo efficiente o disporre di un portafoglio prodotti sufficientemente ampio non basta più. Buona parte dell attività di creazione del valore di Corman avviene ormai al di fuori degli stabilimenti e degli uffici dove si siglano accordi distributivi. Dovendo garantire la presenza di un cospicuo numero di referenze in 29 Paesi, il magazzino e il network trasportistico non possono dunque essere più considerati marginali. Dalla loro efficienza dipende una quota crescente della qualità del servizio prestato e, conseguentemente, anche della competitività dell azienda. Mantovani se ne rende conto e, nel dubbio tra esternalizzare le attività di supply chain ad un terzo specializzato, perdendo il controllo su una porzione della

3 IL MAGAZZINO DEL MESE Carta d identità AZIENDA L Ragione sociale: Logicor Srl Proprietà: Gruppo Corman (Famiglia Mantovani) Sito internet: Settore di riferimento: dispositivi medici, elettromedicali e articoli sanitari Numero depositi: 1 Fatturato: 1,5 milioni di euro (2010) Fatturato previsionale 2011: 2,5 milioni di euro Certificazioni: SA Iso 9001/2008 Clienti: Farmacie, depositi intermedi, distributori specializzati e negozi di articoli sanitari MAGAZZINO ILUbicazione: co Centro Commerciale Girasole - Lacchiarella (MI) Data entrata in servizio nell attuale configurazione: novembre 2010 Superficie coperta: mq. Magazzino: mq. Uffici: 600 mq. Numero baie di carico: 4 Altezza sotto trave: 9 m. Turni di lavoro: 1 Persone per turno di lavoro: 15 Posti Pallets: Tipologia magazzino: scaffalature normali e a gravità Sistema di identificazione dei materiali: RF e bar-code Sistema di comunicazione: palmari Metodologie di immagazzinamento: FIFO Caratteristiche linea automatica: Dimensioni: 150m di trasportatori a rulli motorizzati su due livelli Settori di allestimento per picking RF: 4 su 50 metri di trasportatori a rulli folli Tipi UDC: contenitori plastici etichettati 400x600mm, h 300mm, Cartoni (Colli interi) di dimensione variabile Baie automatiche: 3 con baia errori, accumuli di 5 m pilotate da un decision point Postazioni di Packing: 3 composte da PC, Etichettatrice, Lettori Barcode wireless Produzione massima: 900 casse/ora Mezzi di movimentazione: Carrelli: 2 unità Transpallet: 2 unità NUMERI Spedizioni/anno: (dato previsionale 2011) Referenze gestite: 300 I FORNITORI WMS: U.T.I.T. Mezzi movimentazione: frontali BT Cesab transpallet Toyota Scaffalature: Vierre Sistemi (Gruppo Metalsystem) Terminali PDA Wifi: LXE Lettori Barcode: Datalogic Etichettarici: Zebra Infrastruttura WiFi: Cisco La linea automatica, cuore pulsante del magazzino Logicor: l operatore, guidato dalle informazioni riportate sul palmare, assegna all ordine in lavorazione un determinato contenitore leggendo il relativo codice a barre e vi inserisce i prodotti prelevati dagli scaffali a gravità sua catena del valore, o continuare ad occuparsene direttamente, ma in altra forma, non ha dubbi: sceglie la seconda. Fatti due conti, l imprenditore decide infatti di affidare tutte le attività logistiche ad una nuova business unit appositamente costituita come controllata esterna, la Logicor. La nuova società prende casa all interno di quello che era il centro commerciale Girasole di Lacchiarella e da lì comincia ad occuparsi del ricevimento, dello stoccaggio e della distribuzione degli articoli realizzati o commercializzati da Corman. Come ci spiega Alessio Badiali, Logistic and Purchasing Services di Corman, dopo un primo momento di assestamento, il magazzino Logicor entra a pieno regime. Tutte le attività di ricezione, immagazzi- Il Magazzino del Mese visto da Giovanni Mapelli Una razionale suddivisione degli spazi con le diverse aree dedicate ciascuna ad una specifica tipologia di prodotto e a diverse modalità di stoccaggio e picking: cuore tecnologico la linea automatica di allestimento ordini mediante contenitori per ricevere i prodotti di piccole dimensioni che convergeranno nell area di consolidamento e spedizione finale. Il tutto governato da un potente WMS in costante dialogo con l ERP aziendale namento e allestimento ordini sono però ancora gestite essenzialmente su carta. All arrivo dei mezzi, infatti, dopo i necessari controlli di corrispondenza tra il documento di trasporto e quanto effettivamente consegnato, gli addetti allo stoccaggio prelevano i pallet dall area prospiciente le baie di ingresso per depositarli nella prima locazione a scaffale disponibile. Specularmente, anche la fase di allestimento degli ordini in uscita è sostanzialmente cartacea e mnemonica. L ERP di Corman invia a Logicor le richieste dei clienti; le stesse vengono stampate ed affidate agli addetti al picking che, girando tra gli scaffali, senza alcun percorso prestabilito, assemblano i vari ordini. A quel punto la merce viene organizzata per linee di spedizione, posta in prossimità delle baie di carico e contraddistinta con un etichetta che identifica il vettore che si occuperà del trasporto. Dunque nessuna mappatura del deposito Il lay-out interno è stato completamente ridefinito assegnando ad ogni area una specifica tipologia di articoli: prodotti a marchio Corman e merce spedibile su pallet interi. Stoccaggio e picking di prodotti da fornitori esterni. Articoli della linea Omron. Articoli di piccole dimensioni!"#$%$&'(%%)))!/ o ottimizzazione secondo il grado di rotazione della merce. Nessun codice a barre o automazione. Solo tanto lavoro, un bel po di organizzazione e del personale affidabile. Sono infatti i magazzinieri gli unici veri titolari del know how necessario a far funzionare l azienda, portando i prodotti laddove il consumo remunera il lavoro fatto a monte. Tutto sta nella loro testa e questo, prima o poi, potrebbe trasformarsi in un limite. Per il momento, però, la produttività e l efficienza di un siffatto sistema non sono un grosso problema. I risultati lo confermano e, come Copyright by Il Giornale della Logistica 2011

4 TECNOLOGIA 49 recita il detto, squadra che vince non si cambia. Con il passare degli anni, tuttavia, il contesto di riferimento comincia a trasformarsi radicalmente. Corman, liberata dall incombenza di gestire le attività logistiche, torna a concentrarsi sul proprio core business, sviluppando nuove linee di prodotti, come ad esempio gli assorbenti antiallergici in cotone, e siglando numerosi accordi di partnership per la distribuzione di prodotti altrui. La crescita del business spiega Badiali è stata sostanzialmente immediata e con essa, inevitabilmente, anche quella dei volumi. Per!"#$%$&'(%%)))!0 Logicor a quel punto il problema era diventato lo spazio. Dovevamo stoccare molta più merce e per fare questo avevamo bisogno di più metri quadri. Fortunatamente molti capannoni di fianco al nostro magazzino risultavano liberi e così, ad un costo accessibile, siamo riusciti ad allargarci senza troppe difficoltà. Mai dare della scatola a un magazzino Ma un magazzino non è una scatola più o meno capiente dove stivare sine die un determinato quantitativo di merce. La sua funzione è ben altra. Esso rappresenta infatti il trait d union tra produzione e consumo, una sorta di stazione di transito dove i prodotti usciti dalle linee soggiornano per un determinato periodo di tempo, che si spera sempre sia il più breve possibile, per poi essere inviati a chi li ha acquistati. Da ciò ne discende che il suo valore strategico e operativo non è tanto legato ai parametri dimensionali, quanto piuttosto alla sua capacità di riempirsi e svuotarsi rapidamente, ostacolando il meno possibile il flusso merci che lo attraversa, ottimizzando l uso di una risorsa

5 IL MAGAZZINO DEL MESE scarsa come lo spazio e, soprattutto, assecondando le richieste del business a cui presta servizio. Per ottenere un simile risultato, è evidente, il numero di metri quadri a disposizione serve a ben poco. Pur con tutta l attenzione con cui un deposito possa essere riempito fino a saturazione, in mancanza di uno speculare processo che, in sincrono, si occupi dello svuotamento, sarà destinato a trasformarsi in un micidiale collo di bottiglia con conseguenze a monte e a valle. Per questo, sia le attività di immagazzinamento, che trasformano i flussi in-bound in riserve e spazio occupato, sia le attività di allestimento e spedizione degli ordini, che invece rimettono in moto la supply chain, liberando spazio e trasformando gli stock in flussi in uscita, devono necessariamente svolgersi secondo procedure e modelli non lasciati all improvvisazione ma tesi alla ricerca della massima efficienza. Forse condividendo il ragionamento, ma più probabilmente ritenendo di aver dato, con l ampliamento del deposito, soltanto una risposta parziale ai problemi derivanti dall aumento dei flussi, la direzione di Logicor decide di mettere mano alle attività che animano la piattaforma. Non avevamo piena consapevolezza di quale sarebbe stata la soluzione più corretta spiega Badiali, che prosegue: Quello di cui eravamo certi erano i risultati che avremmo desiderato ottenere, non la modalità per ottenerli. Così, dopo un attenta valutazione delle opzioni disponibili sul mercato, abbiamo scelto di affidare il progetto di ristrutturazione logistica alla U.T.I.T. WAGNER Automazioni di Modena, società attiva fin dal 1950 nello sviluppo di soluzioni innovative per il material handling e l automazione di magazzino. Le spedizioni/ mese previste a consuntivo nel 2011 Ultimate le operazioni di imballo i prodotti di piccole dimensioni raggiungono l area di spedizione dove si riuniscono ai flussi provenienti dalle altre aree di magazzino. Qui vengono assemblati i carichi in attesa dei mezzi che si occuperanno del trasporto Un solo interlocutore per una soluzione completa I tecnici dell azienda modenese, dopo aver preso le misure al deposito di Lacchiarella ed analizzato nel dettaglio i quantitativi, la natura e le dimensioni dei prodotti trattati, si mettono subito al lavoro disegnando una soluzione completa in cui software, organizzazione e automazione operano sinergicamente come gli elementi di un orchestra sinfonica. Come prima cosa, infatti, il progetto U.T.I.T. prevede l installazione di un WMS che, in costante collegamento con l ERP di Corman, a monte, e gli operatori di magazzino, a valle, mantenga aggiornata la mappa del magazzino e faccia uso di queste informazioni per coordinare le operazioni di ricezione, stoccaggio, picking e spedizione. A tale scopo ogni prodotto o elemento (posti pallet, contenitori, carrelli ecc.) presente in deposito viene identificato con apposito codice a barre per la cui lettura saranno utilizzati palmari dotati di connessione in radio frequenza. Il progetto ha previsto l installazione di un WMS che, in costante collegamento con l ERP di Corman, a monte, e gli operatori a magazzino, a valle, mantiene aggiornata la mappa del magazzino e fa uso delle informazioni per coordinare le operazioni di ricezione, stoccaggio, picking e spedizione Il secondo passo del programma di lavoro prevede poi la ridefinizione del lay-out interno. Le quattro campate a disposizione, prima utilizzate per stivare prodotti senza una precisa logica, vengono destinate, ognuna, ad una specifica tipologia di articoli: la prima è dedicata ai prodotti marchiati Corman e alla merce spedibile su pallet interi destinati all estero. La seconda è invece destinata allo stoccaggio e al picking dei prodotti di fornitori esterni mentre la terza, in parte occupata dalle postazioni di imballo e dall area spedizioni, è assegnata agli articoli della linea Omron. È tuttavia nella quarta campata che risiede il terzo elemento portante del progetto U.T.I.T.: l automazione. All interno di questa sezione del magazzino, infatti, oltre ad essere accumulate le riserve degli articoli di piccole dimensioni, è stata installata una linea automatica di allestimento ordini mediante contenitori. Il sistema è composto da due lunghe rulliere poste una sopra l altra. La linea automatica Quella più bassa ci spiega Rossano Teora, Electronics System Department di U.T.I.T. muove i contenitori verso le postazioni di picking e, successivamente, verso quelle di imballo e controllo che si trovano nella campata 3 in prossimità dell area di spedizione. La rulliera superiore, invece, si muove in senso inverso e serve a riportare i contenitori vuoti al punto di partenza o, meglio, alle postazioni di picking dove potranno essere utilizzati per allestire gli ordini successivi. Il processo è abbastanza chiaro. Quando il WMS riceve dall ERP il comando di dare avvio alle attività di preparazione delle spedizioni in uscita, ogni spedizione viene suddivisa nei vari ordini che la compongono e, per ognuno di questi, vengono generate diverse liste di prelievo a seconda della tipologia di merce. Il picking delle referenze destinate ad uscire dal magazzino su pallet interi viene assegnato ai carrellisti; quello dei prodotti spedibili in confezioni di medio-grandi dimensioni viene invece svolto dagli addetti al prelievo mediante carrelli a spinta manuale; mentre le righe d ordine dei prodotti di piccole dimensioni vengono indirizzate alla linea automatica. Qui, l operatore, guidato dalle informazioni riportate sul palmare, assegna all ordine in lavorazione un determinato contenitore leggendo il relativo codice a barre. Fatto questo, percorre la rulliera prelevando dagli scaffali a gravità che si trovano alle sue spalle i prodotti indicati per poi inserirli nel contenitore. Una volta esaurite le righe d ordine assegnate alla sua area, ripone il contenitore sulla rulliera automatizzata in modo che possa proseguire il suo percorso e raggiungere, o la stazione successiva perché siano inseriti altri articoli, o direttamente una delle tre postazioni di controllo e confezionamento, dove il personale, fatte le dovute verifiche, preparerà la confezione, la identificherà con un apposita etichetta bar-code e rimetterà il contenitore vuoto sulla rulliera di ritorno. Ultimate le operazioni di imballo, i prodotti di piccole dimensioni raggiungono l area di spedizione dove si riuniscono ai flussi provenienti dalle altre aree di magazzino. Qui vengono assemblati i carichi in attesa dell arrivo dei mezzi che si occuperanno del trasporto. Il patto di ferro tra business e logistica Al momento precisa Badiali mentre iniziamo il nostro giro tra scaffali e carrelli elevatori la linea non è ancora utilizzata completamente. Quando però avremo finito di riorganizzare la distribuzione di tutte le referenze e l impianto sarà utilizzato nel pieno delle sue possibilità, sono certo che potremo apprezzare un significativo incremento delle performance. Già oggi infatti possiamo dirci molto soddisfatti del miglioramento di precisione ottenuto grazie al WMS, alla mappatura del magazzino e all uso dei bar-code. Il tasso di errore, che nel 2000 era pari all 1,5%, oggi è pari allo 0,2% e continua a scendere. Ciò che però a noi più interessa sono le prestazioni da un punto di vista delle quantità di ordini che sapremo gestire. Con il continuo aumento dei clienti, infatti, l azienda, che nel 2010 ha processato più di spedizioni, prevede nel 2011 di doverne gestire oltre ad un ritmo di al mese. Da 10 anni il nostro fatturato cresce a due cifre sottolinea il nostro interlocutore, che precisa: Nonostante questo siamo ancora in una fase di crescita repentina. Il progetto portato a termine con U.T.I.T. nasce proprio in questo contesto. Corman ha di recente acquisito un importante nuovo cliente i cui numeri avrebbero potuto complicare oltremodo le cose. Per questo, ed anche per rispettare alcune norme che prevedono la tracciabilità totale di alcuni nostri prodotti, abbiamo pensato che fosse venuto il momento di investire e innovare. In cuor nostro, però, stiamo già pensando al futuro, a quando cioè, come fissato dalla direzione della nostra capogruppo, la produzione e la logistica saranno riunificate in un solo luogo. Ed anche in quel caso, siamo certi, la scelta sarà fatta con lungimiranza e rapidità.