Del/Pronuncia n.8 /2009
|
|
- Romina Gianni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Logo della Repubblica Italiana CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA Del/Pronuncia n.8 /2009 composta dai seguenti magistrati: Pres. di Sezione Mario G.C. Sancetta Cons. Raffaele Del Grosso Cons. Silvano Di Salvo Cons. Corradino Corrado Cons. Francesco Uccello I Ref. Laura Cafasso Presidente Relatore. ha adottato la seguente deliberazione nell adunanza del 26 giugno 2009 Visto l art. 100, comma 2, della Costituzione; Vista la legge costituzionale 18 ottobre 2001 n 3; Vista la legge 5 giugno 2003 n 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n 3; Visto il r.d. 12 luglio 1934 n 1214 e le successive modificazioni ed integrazioni, recante l approvazione del testo unico delle leggi sulla Corte dei conti; Vista la legge 14 gennaio 1994 n 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Visto il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni riunite con deliberazione n 14/DEL/2000 del 16 giugno 2000 e successive modificazioni; Vista, in particolare, la deliberazione n 229 del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, approvata in data 19 giugno 2008 ai sensi dell art. 3, comma 62, della legge 24 dicembre 2007 n 244; VISTO il Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000 n 267 e successive modifiche e integrazioni; VISTO l art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005 n 266; VISTA la deliberazione n 133/2008 del 22 aprile 2008, con la quale questa Sezione regionale di controllo, nell attuare le Linee guida e relativi questionari per gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali per l attuazione dell art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005 n 266 (legge finanziaria per il 2006) - bilancio di previsione 2008 approvate dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti con delibera n 3 in data 14 marzo 2008, ha definito termini e modalità di trasmissione della relazione al bilancio di previsione 2008; VISTA la nota n 2394 del 6 maggio 2008, con la quale la Sezione ha trasmesso la citata deliberazione n 133 del 2008, per il tramite delle competenti Prefetture della Regione Campania, agli Organi di revisione economico-finanziaria; VISTA la relazione al bilancio di previsione 2008 trasmessa dall Organo di revisione economico-finanziaria del Comune di San Giorgio a Cremano (NAPOLI), acquisita agli atti di questa Sezione col prot. n 18 in data 7 gennaio 2009; VISTA la richiesta formulata, con nota n 346 di prot. in data 15 gennaio 2009, dal magistrato incaricato dell istruttoria; VISTI gli atti e la documentazione inviati a riscontro di detta nota dal Dirigente del Settore Programmazione Economica e dal Ragioniere generale dell Ente; VISTA la richiesta di attivazione della procedura ex art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, formulata dal predetto magistrato; VISTA l ordinanza del Presidente della Sezione regionale di controllo n 18/2009, con la quale la Sezione è stata convocata in adunanza ai fini di una eventuale pronuncia ai sensi dell art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005 n. 266; 1
2 VISTA la documentata nota di chiarimenti trasmessa dal Dirigente Settore Finanziario e dal Collegio dei Revisori dei conti dell Ente in data 19 giugno 2009 ed assunta al protocollo di questa Sezione al n 4222 in data 22 giugno 2009; UDITI, nell adunanza del 26 giugno 2009, il magistrato relatore nonché il Dirigente del Settore Finanziario Dott. Bruno Testa; presenti altresì il Direttore Generale Dott. Alfonso Rao e i componenti del Collegio dei Revisori dei conti dell Ente; PREMESSO: Il Collegio dei revisori dei conti del Comune di San Giorgio a Cremano (NAPOLI) ha inviato la relazione sul bilancio di previsione 2008, come previsto dall art. 1, comma 166, della legge 23 dicembre 2005 n 266, in data 7 gennaio 2009 in ritardo rispetto ai termini assegnati, e previo sollecito ad adempiere- e la stessa è stata assunta al protocollo di questa Sezione al n 18 in pari data. Ad un primo esame del questionario sono emerse necessità istruttorie che hanno determinato l invio all ente della nota n 346 di prot. in data 15 gennaio 2009, concernente le modalità di utilizzo dell avanzo di amministrazione derivante da esercizi precedenti non utilizzato pari a ,00, applicato al bilancio di previsione 2008, la determinazione delle quote di destinazione della spesa relativa alla parte vincolata delle entrate da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione di norme del codice della strada, le partecipazioni societarie, l esposizione dei dati relativi al rispetto del patto di stabilità interno, le spese per il personale e l adozione di eventuali misure correttive suggerite dall Organo di revisione. A riscontro della suindicata nota istruttoria è pervenuta a questa Sezione in data 24 marzo 2009 la nota prot. n del 16 marzo 2009 a firma del Dirigente del Settore Programmazione Economica e del Presidente del Collegio dei Revisori, corredata da documentazione. Sono state affrontate nella suindicata nota tutte le problematiche sollevate in sede istruttoria; tuttavia permanevano perplessità su taluni aspetti gestionali che inducevano magistrato incaricato a richiedere l esame collegiale della Sezione al fine di poter verificare nella pienezza del contraddittorio tra l Ente e la Sezione regionale di controllo le eventuali criticità gestionali e le possibili misure correttive da prospettare sui punti attualmente non definitivamente chiariti, mediante adozione di specifica pronuncia. In particolare il predetto magistrato si è riferito : 1) alle modalità di applicazione dell avanzo di amministrazione alla luce delle prescrizioni di cui all art. 187, comma 3, del d.lgs. 18 agosto 2000 n 267, considerata anche la raccomandazione del Collegio dei revisori dei conti di cui a pag. 7 del Parere dell Organo di revisione sul bilancio di previsione 2008 ; 2) alla necessità di adozione della motivata delibera prevista dall art. 3, comma 28, della legge 24 dicembre 2007 n 244, con particolare riferimento al mantenimento delle attuali partecipazioni; 3) alla necessità di approfondire le ripercussioni sugli equilibri di bilancio e sulla esternalizzazione dei servizi dell Ente delle sopravvenute sentenze dichiarative di fallimento delle società partecipate M.I.T.A. S.p.A. e CITTA SOLIDALI S.p.A., nonché all esigenza di conoscere le iniziative effettivamente intraprese dall ente a fronte del manifestarsi delle rilevate ingenti perdite economico-finanziarie delle predette società partecipate; 4) alla necessità di conoscere i riflessi determinati sul bilancio dell Ente dalle vicende concernenti la compartecipazione alla società consortile IL MIGLIO D ORO Sc.p.A. ; 5) alle modalità di valutazione delle immobilizzazioni finanziarie riferite alle partecipazioni. 6) alla necessità di acquisire dati contabili dai quali sia possibile desumere con sufficiente chiarezza l esatto ammontare della spesa per il personale, necessario al fine di pervenire con la dovuta completezza all accertamento dell effettivo rispetto del vincolo di riduzione posto dall art. 1, comma 557, della legge n 296 del 2006, in quanto risultano discrasie nei dati inizialmente pervenuti alla Sezione regionale. 2
3 Convocata la pubblica adunanza con inoltro all ente di appunto illustrativo concernente i suindicati rilievi, in tale sede il magistrato incaricato svolgeva la relazione sui residui fatti gestionali reputati ancora abbisognevoli di approfondimento, e venivano ascoltati i chiarimenti forniti al riguardo dal Dirigente del Settore Finanziario intervenuto all adunanza stessa. CONSIDERATO : All esito dell istruttoria e della valutazione della documentazione acquisita, la Sezione formula le seguenti considerazioni con riferimento a quei profili gestionali oggetto di approfondimento nel contraddittorio con l ente. 1) Avanzo di amministrazione. All esito dell istruttoria, quale integrata con le precisazioni fornite nel corso dell adunanza, è rimasto chiarito che non sono stati attivati presso l Ente provvedimenti di spesa finanziati con l avanzo di amministrazione presunto applicato al bilancio di previsione 2008 prima della data di approvazione del rendiconto dell esercizio Al riguardo dunque non solo risulta osservata nella fattispecie l inequivoca prescrizione normativa di cui all art. 187, comma 3, del d.lgs. 18 agosto 2000 n 267, ma è stata altresì recepita la raccomandazione formulata ad hoc dal Collegio dei revisori dei conti in sede di parere sul bilancio di previsione 2008 (sulle specifiche limitazioni all utilizzo dell avanzo di amministrazione nell ammontare presunto derivante dall esercizio precedente cfr. amplius Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Liguria, delibera n 173 del 20 novembre 2007). Deve inoltre prendersi atto della riferita composizione di tale avanzo, nel quale predomina la componente fondo di cassa, con conseguente affidabilità del dato esposto. 2) Deliberazione ex art. 3, comma 28, della legge 24 dicembre 2007 n 244. Con riferimento all elenco delle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni quale diffuso sul sito istituzionale del Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione va osservato che l Ente non ha allo stato adottato la motivata delibera prevista dall art. 3, comma 28, della legge n 244 del 2007 anche in caso di mantenimento delle partecipazioni in atto oltre che in caso di assunzione di nuove partecipazioni. Al riguardo va considerato come una sollecita adozione di detta deliberazione, ancorché non risulti elasso il termine finale per l adempimento, consente di esaminare con adeguati margini temporali le prospettive, le modalità e le condizioni stesse della partecipazione in relazione a tutti i profili economicamente rilevanti, consentendo di pianificare le misure idonee a prevenire precauzionalmente eventuali possibili incidenze negative sul bilancio comunale. Ciò è tanto più opportuno nell Ente in argomento in considerazione di quanto verrà appresso osservato con riferimento all andamento pesantemente negativo di due delle società partecipate, oggetto di sentenze dichiarative di fallimento (cfr. punto successivo). 3) CITTA SOLIDALI S.p.A. e M.I.T.A. S.p.A.. Per queste due società partecipate sono emerse in sede istruttoria inveterate vicende di estrema criticità, culminate nelle sentenze dichiarative di fallimento nei confronti di entrambe le compagini societarie. La rilevanza delle predette vicende va valutata alla luce dei servizi affidati alle suindicate società e della cronologia degli eventi contabilmente esiziali, che possono essere sintetizzati come segue : a) Città solidali s.p.a. partecipata dall Ente al 51 % - costituita con la denominazione di San Giorgio solidale s.p.a. come da delibera di consiglio comunale n 110 del 16 dicembre 1998, e poi denominata Città Solidali s.p.a. come da delibera consiliare n 3
4 16 del 6 marzo 2003 già affidataria dei servizi di assistenza domiciliare agli anziani, di assistenza agli alunni disabili, di distribuzione pasti nelle scuole e di assistenza alla refezione, del c.d. Ufficio Europa, nonché della gestione delle aree di sosta a pagamento (oltre che della gestione del servizio tributi, il cui contratto di affidamento del 1 giugno 2006 venne però revocato dal Commissario prefettizio per inadempimento con delibera n 27 del 15 maggio 2007) ; b) M.I.T.A. s.p.a. partecipata dall Ente all 80,49 % costituita con delibera di consiglio comunale n 43 del 29 maggio 2001 già affidataria dei servizi di raccolta differenziata integrata e attività connesse, di illuminazione lampade votive nel cimitero comunale, di pulizia degli uffici comunali nonché di servizi cimiteriali e della manutenzione della segnaletica stradale orizzontale e verticale. In particolare, per quanto concerne Città solidali s.p.a., perdite rilevanti erano emerse sin dall anno 2003, con necessità di interventi ex art del cod. civ., di ripiano delle perdite stesse, di interventi di ricapitalizzazione ecc., sino a pervenire, relativamente all esercizio 2006, all accertamento di perdite per ,00, con ulteriori perdite di ,00 emerse in sede di bilancio infrannuale al 31 ottobre 2007 (con conseguente riduzione del netto patrimoniale al valore negativo di ,00), cui ha fatto seguito la decisione dell ente di non provvedere alla copertura delle perdite stesse, di deliberare la messa in liquidazione e di attivare l azione di responsabilità per mala gestio ex art e ss. del cod. civ. contro gli amministratori e il collegio sindacale della società (deliberazione del consiglio comunale n 79 del 20 dicembre 2007). Avviatasi la gestione liquidatoria, sopravveniva sentenza dichiarativa di fallimento del Tribunale di Napoli n 155 del 10 dicembre 2008, con domanda di insinuazione dell Ente nello stato passivo per complessivi ,14 oltre benefici accessori, con riferimento alla posizione contrattuale. Per la M.I.T.A. s.p.a. la svolta gestionale pesantemente negativa si è verificata nel corso dell esercizio 2006 (chiuso con perdite pari a ,00, poi rettificate dal nuovo c.d.a. in ,00 rispetto all utile di esercizio dell anno 2005, pari a ,00, con ulteriori perdite accertate in sede di bilancio infrannuale al 30 settembre 2007 pari a ,00 e conseguente riduzione del netto patrimoniale al valore negativo pari a ,00). Anche in questo caso il consiglio comunale ha deliberato di non procedere al ripiano delle perdite e alla ricapitalizzazione, proponendo la messa in liquidazione e attivando l azione di responsabilità per mala gestio nei confronti dei precedenti amministratori (nonché del Direttore generale) della società (deliberazione del consiglio comunale n 78 del 13 dicembre 2007). Avviatasi la gestione liquidatoria, sopravveniva sentenza dichiarativa di fallimento del Tribunale di Napoli n 130 del 5 novembre 2008, con domanda di insinuazione dell Ente nello stato passivo per complessivi ,45 oltre interessi con riferimento alla posizione contrattuale. Come può evincersi da quanto innanzi riportato, è mancato un controllo tempestivo e penetrante sulla gestione delle predette società partecipate tale da impedire (o, quanto meno, contenere e fronteggiare efficacemente) la negativa evoluzione economico-finanziaria che ha condotto le stesse alla dichiarazione di fallimento. La decisione di affidare ad una società specializzata l analisi complessiva delle società partecipate, con l obiettivo di studiarne l organizzazione e le prospettive di rilancio e di sviluppo aziendale, in relazione alla normativa, al mercato di riferimento e alla possibilità per il Comune di sostenere i costi di ricapitalizzazione, anche proponendo nuovi strumenti di finanza pubblica applicabili al caso di specie ed eventualmente valutando e proponendo ipotesi di nuova organizzazione del patrimonio azionario dell ente (deliberazione di giunta comunale n 226 del 9 ottobre 2007) -in disparte le valutazioni in ordine alla rispondenza dell affidamento dell incarico alla relativa e restrittiva disciplina normativa- deve ritenersi dunque iniziativa tardiva e di pressoché ovvio esito in considerazione dell epoca di avvio del progetto e dell ormai già realizzatosi profondo stato di crisi delle società in argomento. 4
5 E evidente pertanto che non sia sufficiente (ancorché sia del tutto opportuno e apprezzabile) l avvio di azione di responsabilità nei confronti dei vertici gestionali delle società partecipate (vedansi anche deliberazioni giuntali nn. 28 e 29 del 6 febbraio 2008), in quanto tale iniziativa deve affiancarsi all attivazione di verifiche interne tali da accertare e tempestivamente contestare eventuali ulteriori responsabilità o corresponsabilità che possano aver determinato o, comunque, non doverosamente impedito, la maturazione e la conclamazione dello stato di gravissima crisi in ben due distinte società partecipate, titolari di servizi essenziali e di preminente interesse per la comunità amministrata (cfr. peraltro la deliberazione giuntale di modifica del Regolamento del sistema dei controlli interni n 345 del 4 dicembre 2008), considerato anche che -come già affermato da questa Corte con riferimento ad altre realtà locali- il fenomeno dei servizi svolti da società ed altri organismi partecipati dagli enti locali, costituisce uno degli aspetti di maggiore importanza e delicatezza nello scenario della gestione della finanza locale, in quanto una parte sempre più rilevante dei denari pubblici non passa più attraverso la gestione diretta degli enti, ma attraverso organismi che, pur essendo pubblici sotto il profilo sostanziale, avendo rivestito forme privatistiche, tendono a sfuggire ad ogni controllo. Questo fenomeno, se non governato adeguatamente, può essere fonte di gravi squilibri per le finanze degli Enti proprietari, in quanto i risultati negativi delle gestioni finiscono per riverberarsi a carico dei bilanci degli enti locali. Conseguentemente, appare di primaria importanza in questo settore sia porre in essere misure prudenziali per far fronte ad eventuali sopravvenienze passive, sia adottare iniziative di indirizzo e controllo (Sezione regionale di controllo per l Abruzzo, deliberazione n 537/2007 del 16 ottobre 2007). In tale scenario rientra dunque la deliberazione della giunta comunale n 269 del 7 ottobre 2008, facente seguito a quanto risulta dai verbali delle sedute consiliari nn 42 del 3 ottobre 2008 e n 138 del 9 ottobre 2008) e adottata peraltro con motivato parere sfavorevole di regolarità tecnica e contabile del Dirigente del Settore Programmazione economica e del Segretario generale dell ente, di effettuare pagamenti in favore della partecipata Città solidali s.p.a. per i servizi erogati da luglio 2008, fino a concorrenza di quanto da essa dovuto ai propri lavoratori a titolo di retribuzione, per le prestazioni rese fino al 30 settembre 2008 provvedendo comunque a trattenere a titolo di compensazione sulle somme ancora dovute da Città solidali s.p.a. a questo Comune, una quota pari al 30 % sulle somme a tutt oggi liquidate in favore della medesima, risolvendosi tale iniziativa proprio nella ripercussione sul bilancio dell ente di quello stato di crisi gestionale che, viceversa, i meccanismi decisionali e di controllo degli enti titolari del pacchetto societario avrebbero dovuto prevenire o, quanto meno contenere e ben più tempestivamente monitorare. E per altro verso evidente che la già accennata rilevanza sociale e pubblica dei servizi già affidati alle società in argomento, e l esigenza di salvaguardare quanto più possibile i livelli occupazionali in un territorio colpito da gravissima crisi lavorativa ha posto gli amministratori dell ente di fronte a situazioni di eccezionalità e di straordinarietà del tutto problematiche (vedansi anche le posizioni emerse nel corso della seduta consiliare del 17 febbraio 2009), ma ciò non elide la necessità che le scelte gestionali siano sempre esercitate -privilegiando programmazione e preventive valutazioni rispetto alla ben più ardua ricerca di estemporanee soluzioni per fronteggiare una crisi già conclamata- nell osservanza della normativa giuscontabilistica e degli equilibri di bilancio, che devono costituire il supremo riferimento e l inderogabile limite nell utilizzo delle risorse dell ente stesso. 4) IL MIGLIO D ORO S.c.p.a. All esito dell istruttoria, e in virtù delle documentate precisazioni fornite nel corso della stessa, sono state chiarite le vicende legate all acquisto dell intero pacchetto azionario del Consorzio Il Miglio d Oro da parte della TESS S.p.a., società nella quale il Comune di San Giorgio a Cremano partecipa in virtù dell acquisto di azioni per ,00 (vedansi in particolare deliberazione di Giunta comunale n 35 del 13 febbraio 2007 e deliberazione del Commissario prefettizio n 18 del 10 maggio 2007). In particolare, nella menzionata deliberazione commissariale è stata espressamente e favorevolmente considerata la convenienza dell operazione per il Comune. 5
6 Tuttavia devono essere altresì valutate le ripercussioni di lungo periodo della suindicata operazione in relazione alle finalità dell attività già in corso presso la citata S.c.p.a. e al necessario finanziamento delle stesse, sicché non può che essere ritenuto corretto e prudenzialmente opportuno verificare con continuità, in virtù della posizione di compartecipazione sociale, l andamento delle iniziative nei settori dell industria e del turismo che dovranno trovare attuazione in base ai progetti gestiti dalla TESS S.p.a. dopo il predetto acquisto, alla luce dei principi gestionali già evidenziati nel precedente punto n 3 della motivazione, che vanno anche per questa fattispecie richiamati e confermati. 5) Modalità di valutazione delle immobilizzazioni finanziarie riferite alle partecipazioni. In ordine a tale parte dell istruttoria deve prendersi atto della precisazione fornita congiuntamente dal Dirigente del Settore Finanziario e dal Collegio dei Revisori dei conti con la menzionata nota del 19 giugno 2009, che concerne la avvenuta rettifica del conto del patrimonio a seguito delle perdite conseguite dalle società Mita spa e Città Solidali spa, che ha determinato la totale svalutazione della quota di partecipazione alle predette società, dovendo, per il resto, rinviarsi a tutto quanto già esposto in ordine alle criticità connesse a dette partecipazioni al precedente punto n 3. 6) Spese per il personale. Anche per questa voce l istruttoria ha consentito di chiarire le rilevate discrasie; in particolare, è stato accertato un refuso scritturale concernente il dato relativo alle spese per il rinnovo del CCNL riportato nella relazione a firma dell Organo di revisione, sicché risulta fornito positivo riscontro alle osservazioni già formulate dal magistrato incaricato. PER QUESTI MOTIVI la Sezione Regionale di controllo per la Campania, ai sensi dell art. 1, comma 168, della legge 23 dicembre 2005 n 266, segnala al Presidente del Consiglio comunale di San Giorgio a Cremano quanto innanzi rappresentato, affinché lo stesso ne dia sollecita comunicazione al predetto Consiglio per l adozione delle necessarie misure di vigilanza e correttive, come previsto dalla summenzionata norma. Dispone, altresì, che copia della presente pronuncia venga trasmessa al Sindaco e, per conoscenza, al Presidente del Collegio dei revisori di detto Ente. Le determinazioni che saranno assunte dal Consiglio comunale dovranno essere tempestivamente comunicate a questa Sezione per quanto di ulteriore competenza. Così deliberato in Napoli, nella camera di consiglio del 26 giugno IL RELATORE f.to Cons. Silvano DI SALVO IL PRESIDENTE f.to Pres. Sez. Mario G.C. SANCETTA Depositata in Segreteria in data 23 LUGLIO 2009 Il Dirigente del servizio di supporto f.to dott. Nicola Francioni 6
Deliberazione n. 140 /I C./2007
Deliberazione n. 140 /I C./2007 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia I Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE: CONSIGLIERE:
DettagliREPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA. composta dai magistrati:
Deliberazione n. 95/2009 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CALABRIA composta dai magistrati: Pres. Sez. Martino COLELLA Presidente Cons. Giuseppe GINESTRA Cons.
DettagliDeliberazione n. 28 /III C./2008
Deliberazione n. 28 /III C./2008 REPUBBLICA ITALIANA la CORTE DEI CONTI Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia III Collegio composto dai seguenti magistrati: PRESIDENTE: CONSIGLIERE:
DettagliDel/Par. n.8/2007. SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA nell adunanza del 12 giugno 2007
1 SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA nell adunanza del 12 giugno 2007 Composta dai seguenti magistrati: Pres. Sez. Mario G. C. Sancetta Presidente Cons. Francesco Amabile Cons. Raffaele Del
DettagliDeliberazione n. 6/2008/Par.
Deliberazione n. 6/2008/Par. REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LE MARCHE nell adunanza del 30 aprile 2008 composta da: Giuseppe Ranucci Fabio Gaetano Galeffi Andrea
DettagliR E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I
COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I
DettagliCOMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO
Dettaglinell'adunanza del 20 febbraio 2008
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA Del/Par n. 3 /2008 nell'adunanza del 20 febbraio 2008 Composta dai seguenti magistrati: Pres. di Sezione Mario G. C. Sancetta Presidente Consigliere Francesco
DettagliREPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI
Deliberazione n. 19/2015/VSG REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO composta dai Magistrati: Diodoro VALENTE Gianfranco POSTAL
DettagliDELIBERAZIONE/PRONUNCIA N. 35/2007.
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA DELIBERAZIONE/PRONUNCIA N. 35/2007. nell adunanza pubblica del 9 novembre 2007 composta dai seguenti magistrati: Presidente di Sez. Mario G.C. Sancetta Cons.
DettagliSEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA. composta dai magistrati:
Del. n. 23/2008/F SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L UMBRIA composta dai magistrati: Pres. Sez. Gabriele DE SANCTIS Presidente Cons. Mario BUSCEMI Componente Cons. Romano DI GIACOMO Componente - estensore
DettagliLa Sezione del Controllo per la Regione Sardegna
Parere n. 7/2007 composta dai magistrati: REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI La Sezione del Controllo per la Regione Sardegna prof. Avv. Giuseppe Palumbi dott. Giorgio Longu avv. Nicola Leone avv. Maria
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
DettagliDeliberazione n. 15/pareri/2006
Deliberazione n. 15/pareri/2006 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI IN SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Nicola Mastropasqua dott. Donato Maria Fino dott.
DettagliREGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO
REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013
DettagliRELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL
VALSUGANA SPORT SRL Sede sociale: Borgo Valsugana (TN) Piazza Degasperi n. 20 Capitale sociale: 10.000,00 interamente versato. Registro Imprese di Trento N. 02206830222 C.C.I.A.A. di Trento R.E.A TN -
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento
DettagliRegolamento di contabilità
Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,
DettagliDeliberazione n. 8/2010/PAR. Repubblica italiana. Corte dei Conti. La Sezione del controllo per la Regione Sardegna
Deliberazione n. 8/2010/PAR Repubblica italiana Corte dei Conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: dott. Mario Scano dott. Nicola Leone dott.ssa Maria Paola Marcia
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliCOMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera
DettagliREPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI. Sezione Regionale di Controllo per la Liguria
Pronuncia n. 16/2007 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI Sezione Regionale di Controllo per la Liguria Composta dai seguenti magistrati: dott. Salvatore GRECO dott. Luisa D EVOLI dott. Pietro MALTESE
DettagliModificato con deliberazione C.C. n. 92 del 10.09.2015 I N D I C E
Regolamento per la pubblicità e la trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di incarichi politici e per la disciplina del procedimento sanzionatorio per la applicazione delle sanzioni specifiche
DettagliL anno duemilaquattordici, il giorno otto del mese di aprile nella sede comunale, IL RESPONSABILE DEL II SETTORE RISORSE STRATEGICHE
Albo Pretorio online n. 621 Registro Pubblicazione Pubblicato il 09/04/2014 SETTORE II RISORSE STRATEGICHE Servizio Economico Finanziario UFFICIO SEGRETERIA GENERALE DETERMINAZIONE n. 20 DEL 08/04/2014
DettagliDIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento:
DIREZIONE Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO Decreto N. 163 del 07-09-2015 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente
Dettagli" COPIA CORRISPONDENTE AI DOCUMENTI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA ". ***
" Imposta di bollo assolta in modo virtuale tramite la Camera di Commercio di Reggio Emilia, Autorizzazione n.10/e del 15/02/2001 emanata dall'ufficio delle Entrate di Reggio Emilia ". " COPIA CORRISPONDENTE
DettagliDeliberazione n.98/2015/par. Corte dei conti. Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21 e
Deliberazione n.98/2015/par Repubblica italiana Corte dei conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: Dott. Francesco Petronio Dott. ssa Maria Paola Marcia Dott. ssa
DettagliRelazione. del Revisore Unico al bilancio al 31.12.2014. della Fondazione OAGE. Signori componenti il Consiglio di Amministrazione,
Relazione del Revisore Unico al bilancio al 31.12.2014 della Fondazione OAGE Signori componenti il Consiglio di Amministrazione, il progetto di bilancio che viene sottoposto alla Vostra attenzione è relativo
DettagliDeliberazione n. 133/2009/Par.
Deliberazione n. 133/2009/Par. REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO Nell adunanza del 15 luglio 2009 composta da: Bruno PROTA Diana CALACIURA Aldo CARLESCHI
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio
DettagliREPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI
Deliberazione n. 18/2015/VSG REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE DI CONTROLLO PER IL TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO composta dai Magistrati: Diodoro VALENTE Gianfranco POSTAL Massimo
DettagliOGGETTO: Eventi sismici del 6 aprile 2009 Ulteriori chiarimenti
CIRCOLARE N. 50/E Direzione Centrale Normativa Roma, 10 novembre 2011 OGGETTO: Eventi sismici del 6 aprile 2009 Ulteriori chiarimenti La presente circolare intende fornire alcuni chiarimenti in ordine
DettagliCORTE DEI CONTI. La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nella camera di consiglio del 25
CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE Delibera n. 301/2012/SRCPIE/PAR La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, nella camera di consiglio del 25 settembre 2012, composta
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliRELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO. sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014
RELAZIONE DEL REVISORE LEGALE UNICO sul BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2014 ai sensi dell art. 2429, comma 2 c.c. e dell art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 SOCIETA IPPICA DI CAGLIARI S.R.L. Bilancio al 31 dicembre
DettagliBOZZA. PATTI PARASOCIALI(rev.24/10) Tra. Il Comune di.., con sede in.., in persona di, a questo atto
BOZZA PATTI PARASOCIALI(rev.24/10) Tra. (di seguito definite congiuntamente come Parti e, singolarmente, come Parte ) Premesso che A) FARCOM Srl., con sede in (di seguito la Società ), è interamente partecipata
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 28 NOVEMBRE 2013 544/2013/I RILASCIO DELL INTESA AL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE PER L APPROVAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO 2012 DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 la nostra attività è stata
DettagliL.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.
L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri
DettagliGAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA
GAL DISTRETTO RURALE BMGS SORGONO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31.12.2013 PARTE PRIMA Controllo Contabile Giudizio sul bilancio Signori Soci, Come previsto dall art. 14 del D.lgs 39/2010
DettagliCOMUNE DI MONASTEROLO DI SAVIGLIANO
COMUNE DI MONASTEROLO DI SAVIGLIANO PROVINCIA DI CUNEO A R E A A M M I N IS T R A T IV A Determinazione n. 034 OGGETTO: FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE ANNO 2015. APPROVAZIONE PROSPETTO
DettagliDeliberazione n. 3/2005/P
Deliberazione n. 3/2005/P REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia-Romagna *** Visti i rilievi n. 5 e n. 6, rispettivamente, del 23 e del 28 dicembre 2004,
DettagliRELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012. Il Revisore unico di ATERSIR
RELAZIONE SUL RENDICONTO PER L ESERCIZIO 2012 Il Revisore unico di ATERSIR Preso in esame lo schema di rendiconto per l esercizio 2012 proposto dal Direttore dell AGENZIA composto e corredato dai seguenti
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliCOMI. Direzione Affari Generali e Supporto Organi
COMI Direzione Affari Generali e Supporto Organi Regolamento per la trasparenza e pubblicità della situazione personale, reddituale e patrimoniale dei titolari di cariche elettive del Comune di Venezia,
DettagliAllegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA
Allegato F) Delib. G.C. n. 38/2015 CITTÀ DI SAN MAURO TORINESE PROVINCIA DI TORINO NOTA TECNICA ANNO 2015 BILANCIO DI PREVISIONE 2015 NOTA TECNICA Premessa Il D.Lgs. 118/2011 come modificato ed integrato
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.
DettagliCOMUNE DI CASTENASO. ISTITUZIONE COMUNALE SISTeR SERVIZIO INTEGRATO SCUOLA, TRASPORTO E REFEZIONE RELAZIONE DEL REVISORE UNICO
COMUNE DI CASTENASO ISTITUZIONE COMUNALE SISTeR SERVIZIO INTEGRATO SCUOLA, TRASPORTO E REFEZIONE Verbale n. 3 del 2 aprile 2013 RELAZIONE DEL REVISORE UNICO SUL BILANCIO D ESERCIZIO AL 31.12.2012 Il Revisore
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliProposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013
Proposta di deliberazione del Consiglio Comunale convocato per il giorno 18-12-2013 ADEMPIMENTO DI cui all art 39 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 OGGETTO: ESAME CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI
DettagliOggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio.
Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio. RELAZIONA IL SINDACO: L art. 193 del testo unico, approvato con il D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, dispone
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione
Dettagli(Approvato dall Assemblea dei Sindaci ATI 3 con Deliberazione n. 1 del 19/01/2015)
Atto di indirizzo alla VUS spa sul contenimento dei costi del personale in attuazione dell art. 18 comma 2 bis della legge n. 133 del 2008, come modificato dall art. 19 della l. 102/2009, dall art. 1 comma
DettagliUniversità degli Studi di Palermo
Titolo I Classe 3 Fascicolo N. 50374 del 23/07/2010 Decreto n 2572/2010 UOR AREA 2 CC RPA P. VALENTI Palermo, 23 luglio 2010 IL RETTORE VISTA la legge 9 Maggio 1989 n. 168 ed in particolare l articolo
DettagliLogo della Repubblica Italiana CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA. nell adunanza del 16 Dicembre 2009
Logo della Repubblica Italiana CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA CAMPANIA nell adunanza del 16 Dicembre 2009 Pronuncia n. 20/2010 Composta dai magistrati: Presidente Sez. Mario G. C.
DettagliSERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B. Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. C.F. e P.I. 02683380402 * * * * *
SERVIZI CITTA S.P.A. Sede in Rimini Via Chiabrera n. 34/B Capitale Sociale: 5.461.040= I.V. Iscritta al Registro Imprese al N.02683380402 C.F. e P.I. 02683380402 * * * * * RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
DettagliMinistero dell Interno
Ministero dell Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO di concerto con il Ministero dell Interno DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI VISTO il decreto
DettagliDeliberazione n. 6/2009/PAR
Deliberazione n. 6/2009/PAR REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia - Romagna composta dai Magistrati dr. Mario Donno dr. Carlo Coscioni dr.ssa Rosa Fruguglietti
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliEEMS ITALIA S.p.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 17 E 18 GIUGNO 2013
EEMS ITALIA S.p.A. ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 17 E 18 GIUGNO 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulle proposte concernenti le materie poste all ordine del giorno ai sensi dell articolo 125 -
DettagliVERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
VERBALE DI RIUNIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Oggi 16 aprile 2012, alle ore 9,30, in P.le Principessa Clotilde n.6 si sono riuniti i sindaci: Dott. Pietro Giorgi Presidente Dott. Giacomo Del Corvo Sindaco
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12
REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di
DettagliSEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LIGURIA
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LIGURIA L ART. 9, COMMA 6 DEL DECRETO-LEGGE N. 90 DEL 2014, CONVERTITO DALLA LEGGE N. 114 NON ESCLUDE, SECONDO UNA LETTURA COSTITUZIONALMENTE ORIENTATA, LA POSSIBILITÀ
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliRENDICONTO DI GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 NOTA INTEGRATIVA
Viale Mirabellino 2, 20900 Monza (MB) www.reggiadimonza.it RENDICONTO DI GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 NOTA INTEGRATIVA 1 INVENTARIO Il processo di armonizzazione contabile, impone una corretta gestione
DettagliCOMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013
COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI... 3 Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Sistema
DettagliSezione regionale di controllo per la Toscana
Del. n. 2/2015/PAR Sezione regionale di controllo per la Toscana composta dai magistrati: Gaetano D AURIA Paolo PELUFFO Emilia TRISCIUOGLIO Laura D AMBROSIO Presidente Consigliere, relatore Consigliere
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITA SPORTIVE Visto il decreto legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2006,
DettagliAvvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di
DettagliComune di Torremaggiore PROVINCIA DI FOGGIA
SETTORE II Ufficio RAG. TRIB. CED DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 83 del 28/07/2015 OGGETTO: Costituzione del fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato anno 2015 Area Dirigenti.
DettagliREGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI BALLAO Piazza E. Lussu n.3 ~ 09040 Ballao (Cagliari) ~ 070/957319 ~ Fax 070/957187 C.F. n.80001950924 ~ P.IVA n.00540180924 ~ c/c p. n.16649097 REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI I N D I C E TITOLO
DettagliPrincipio contabile della contabilità finanziaria. 9.3 Il riaccertamento straordinario dei residui
Principio contabile della contabilità finanziaria 9.3 Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui è l attività prevista dall articolo 3 comma 7, del presente
DettagliRoma, 22 ottobre 2001
RISOLUZIONE N. 163/E Roma, 22 ottobre 2001 OGGETTO: Istanza di interpello n..2001, ai sensi dell articolo 11, della legge n. 212 del 2000, presentato dal Signor in ordine all assoggettabilità all imposta
DettagliComitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto
Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto Deliberazione n. 27/2012 ADEMPIMENTI DI CUI AL REGOLAMENTO
DettagliOGGETTO. VARIAZIONE DI RIEQUILIBRIO E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 E DI VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI
OGGETTO. VARIAZIONE DI RIEQUILIBRIO E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015/2017 E DI VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: con delibera del Consiglio
DettagliC O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como
C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
DettagliDELIBERAZIONE N. 31/PAR/2010
CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA PUGLIA La Sezione Regionale di Controllo per la Puglia nella Camera di Consiglio del 26 maggio 2010 ha assunto la seguente DELIBERAZIONE N. 31/PAR/2010
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 367 Prot. n. 22/MaF/ls VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione dei criteri generali e delle modalità per la concessione di
DettagliRoma, 29/05/2015. e, per conoscenza, Circolare n. 112
Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Assistenza e Invalidita' Civile Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/ 7 DEL 5.9.2006
DELIBERAZIONE N. 36/ 7 Oggetto: L.R. n. 8 del 25.11.2004, articolo 1, comma 1. Approvazione del Piano Paesaggistico - Primo ambito omogeneo. Il Presidente della Regione, di concerto con l'assessore della
Dettagli2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie;
Relazione dei Liquidatori sul valore di liquidazione delle azioni per l esercizio del diritto di recesso predisposta ai sensi e per gli effetti dell art. 2437 e dell art. 2437-ter del c.c. Signori Azionisti,
DettagliPROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA
PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliREPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI. Sezione Regionale di Controllo per la Liguria
Pronuncia n. 138 /2007 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI Sezione Regionale di Controllo per la Liguria Composta dai seguenti magistrati: dott. Salvatore GRECO dott. Antonio SCUDIERI dott. Giuliano
DettagliDECRETO DEL DIRETTORE GENERALE - Dott. Arturo Orsini - nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 237 del 29.12.
N. 654 del Reg. Decreti del 29/10/2014 DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE - Dott. Arturo Orsini - nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Veneto n. 237 del 29.12.2012 OGGETTO: Approvazione
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;
Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2012 la nostra attività è stata
DettagliRELAZIONE. Al bilancio consuntivo 2014 dell Associazione sulla strada Onlus
RELAZIONE Al bilancio consuntivo 2014 dell Associazione sulla strada Onlus Il sottoscritto Dott. Mario Guida dirigente del Ministero dell Economia e delle finanze, Revisore contabile iscritto nell apposito
DettagliDeliberazione n. 10/SEZAUT/2010/QMIG
Deliberazione n. 10/SEZAUT/2010/QMIG LA CORTE DEI CONTI In Sezione delle Autonomie nell adunanza del 31 marzo 2010 Visto il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934,
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliNota Integrativa al bilancio chiuso al 31/12/2014 redatta in forma abbreviata ai sensi dell'art. 2435 - bis c.c.
UIL CAMPANIA e NAPOLI Sede in Napoli Piazzale Immacolatella Nuova, 5 Codice Fiscale: 95002620631 Nota Integrativa al bilancio chiuso al 31/12/2014 redatta in forma abbreviata ai sensi dell'art. 2435 -
DettagliArt. 1 (Bilancio di competenza Stato di previsione dell entrata e della spesa)
Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 71 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015. (BUR n. 23 del 17 dicembre 2012, supplemento straordinario
DettagliDeliberazione n. 24/pareri/2008
Deliberazione n. 24/pareri/2008 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER LA LOMBARDIA composta dai magistrati: dott. Nicola Mastropasqua dott. Giorgio Cancellieri dott.
DettagliDelibera del Commissario Straordinario n. 68 del 09/06/2015
ISTITUTO AUTONOMO PER LE CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI BARI Delibera del Commissario Straordinario n. 68 del 09/06/2015 OGGETTO: RENDICONTO DI GESTIONE ANNO 2014 - RICOGNIZIONE STIMA E CANCELLAZIONE
DettagliDeliberazione n. 1/2009/PAR
Deliberazione n. 1/2009/PAR Repubblica italiana Corte dei Conti La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai Signori: dott. Mario Scano dott. Nicola Leone dott.ssa Maria Paola Marcia dott.
Dettagli