Piano triennale dell Offerta formativa. Piano triennale dell offerta formativa Anni scolastici aa.ss pag. 1
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- Casimiro Norberto Forti
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1 Piano triennale dell offerta formativa Anni scolastici aa.ss pag. 1
2 La crescita è un cammino nel divenire, tuttavia [ ] non si cammina solo per arrivare, ma anche per vivere mentre si cammina Romano Guardini In ogni passo del cammino c è la meta Luigi Giussani La scuola cooperativa La Zolla è stata fondata nel 1971 da un gruppo di famiglie che, coscienti della responsabilità educativa nei confronti dei figli, intese offrire a loro e a chiunque una formazione scolastica e umana coerente con l itinerario educativo proposto in famiglia. Questa responsabilità educativa della famiglia si colloca nel solco della grande tradizione della Chiesa. La Zolla infatti, pur gestita interamente da laici, si propone con un identità cristiana, che viene trasmessa non come dottrina, ma come proposta di un senso ultimo che unifica tutto ciò che si incontra nella realtà, con un apertura capace di accogliere tutti i valori umani. La Zolla rappresenta inoltre una possibile attuazione di quanto stabilito nell articolo 30 della Costituzione: «È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli». La famiglia esprime così una dimensione pubblica come soggetto attivo nella società, e assume la propria responsabilità educativa come compito propositivo verso la società civile. Come forma giuridica dell Ente Gestore fu scelta la forma cooperativa in quanto ritenuta la più idonea per rispondere a due esigenze fondamentali: da una parte favorire un maggior coinvolgimento e una corresponsabilità di tutti i membri della comunità educante, dai genitori agli insegnanti alle direzioni; dall altra sottolineare il carattere sociale e senza fini di lucro della scuola. La Cooperativa è amministrata da un Consiglio di amministrazione composto da un numero di consiglieri variabile da tre a nove, eletti dall Assemblea ordinaria dei soci ogni 3 anni. L istituto La Zolla è associato alla Compagnia delle Opere Educative, e docenti e dirigenti partecipano a un lavoro di riflessione sistematico sulle tematiche dell insegnamento in collaborazione con altre scuole e insegnanti aderenti alle associazioni Il Rischio Educativo, Accademia e Diesse. aa.ss pag. 3
3 La Zolla si articola su due Poli didattici: Polo Carcano Milano, Via G. Carcano 53 - Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di I grado 6 classi di Scuola dell infanzia, 3 sezioni di Scuola primaria e 2 sezioni di Scuola secondaria di I grado, per un totale di circa 650 alunni. Aule didattiche e laboratori di arte, ed. tecnica, musica, audiovisivo e informatico Connessione wi-fi in tutte le aule LIM nelle classi della scuola secondaria e nelle classi quinte della scuola primaria Giardino Teatro Palestra coperta Convenzione con il vicino centro sportivo Cappelli (5 min. a piedi) per l educazione fisica dei ragazzi della scuola secondaria (campo di calcio a 11 sintetico, palestra coperta e pista di atletica) Servizio mensa con diete personalizzate e commissione interna formata dai genitori per il monitoraggio del servizio Servizio trasporto con accompagnatore (extra su richiesta) Comunicazioni scuola-famiglia completamente tramite portale Polo Brescia Milano, Via Caccialepori 22/P.le Brescia 3 - Scuola dell infanzia, primaria e secondaria di I grado 4 classi di Scuola dell infanzia, 2 sezioni di scuola primaria e 2 di scuola secondaria di I grado, per un totale di circa 450 alunni. Aule didattiche e laboratori di arte, ed. tecnica, musica, audiovisivo e informatico Connessione wi-fi in tutte le aule LIM in tutte le classi della scuola secondaria Palestra coperta Campi esterni basket/pallavolo e calcio a 7 sintetico Teatro Servizio mensa con diete personalizzate e commissione interna formata dai genitori per il monitoraggio del servizio Servizio trasporti con accompagnatore disponibile per tutti i livelli (extra, su richiesta) Comunicazioni scuola-famiglia completamente tramite portale Milano, Via Bergognone 8 - Scuola dell infanzia 2 sezioni. Cortile esterno Aula nanna e aula laboratori Servizio mensa interno di qualità con diete personalizzate Servizio trasporti con accompagnatore (extra, su richiesta) Comunicazioni scuola-famiglia completamente informatizzate tramite portale pag. 4 aa.ss
4 Sommario 1. Il progetto educativo Scuola e famiglia Organi collegali Forme istituzionali del rapporto scuola-famiglia La scuola dell infanzia Finalità e metodo dell azione educativa e didattica nella scuola dell infanzia L attività educativa e didattica Valutazione e documentazione dell attività svolta Tempi e spazi La scuola primaria Finalità e metodo dell azione educativa e didattica nella scuola primaria I percorsi della scuola primaria Note di metodo didattico La valutazione Quadro orario La scuola secondaria di primo grado Finalità e metodo dell azione educativa e didattica nella scuola secondaria L attività educativa e didattica Valutazione Quadro orario Il RAV e il piano di miglioramento Piano di formazione del personale Il curricolo d istituto aa.ss pag. 5
5 1. IL PROGETTO EDUCATIVO La centralità della persona Cardine della concezione da cui nasce la scuola è il riconoscimento del valore assoluto della persona: ognuno è una persona, unica e irrepetibile, e porta in sé l immagine originaria di chi l ha creata. Lo scopo principale della scuola è dunque promuovere la crescita della persona in tutti i suoi aspetti. L apertura alla realtà Secondo una definizione che fin dagli inizi ha guidato l esperienza della Zolla, «l educazione è introduzione alla realtà totale» 1 : lo sviluppo della persona avviene nell incontro con la realtà in tutte le sue sfaccettature. La realtà è origine e fine dell azione educativa: va scoperta, osservata, interpretata, capita, trasformata. Da questo punto di vista, compito dell insegnante è far segno, indicare la realtà, offrire all allievo gli strumenti per scoprirla, comprenderla, utilizzarla in maniera personale. Il valore dell esperienza Strumento e condizione perché ciò accada è fare esperienza, intesa come fare e riflettere sul fare. La parola esperienza indica un rapporto diretto con la realtà che coinvolge la totalità dell alunno, mente e cuore, intelligenza e affetto. Non è una semplice somma di attività, ma un lavoro all interno del quale l allievo è sollecitato a cercare il significato di ciò che fa e a legarlo alla propria persona e alla propria storia, in modo da accrescere insieme la conoscenza della realtà e la consapevolezza di sé. In tale esperienza sono fattori indispensabili il coinvolgimento personale e attivo nel lavoro scolastico comune, il fare insieme all adulto e ai compagni, l apporto originale di ciascuno. La conquista della libertà La caratteristica distintiva della persona è la libertà. Si tratta di una conquista che un bambino o un ragazzo matura nel tempo: un alunno non diventa libero affermando a priori la propria autonomia, ma seguendo gli adulti e paragonandosi criticamente a loro. È in questo modo che crescono la capacità di iniziativa, di scelta, di azione autonoma e responsabile sulla realtà, che costituiscono, in sintesi, gli obiettivi di un educazione della persona. Il significato della cultura Scopo specifico della scuola è incrementare la capacità di conoscere, ovvero lo sviluppo di una cultura. Con un altra espressione cara all esperienza della Zolla, «abbiamo definito la cultura come sviluppo critico e sistematico di un esperienza» 2 : un azione che tiene continuamente aperto l interrogativo sul senso della vita e il rapporto di sé con la realtà. 1 Luigi Giussani, Il rischio educativo, Rizzoli, Milano 2005, pag Id, Il rischio educativo come costruzione di personalità e di storia, SEI, Torino 1995, pag. 134 aa.ss pag. 7
6 In questa prospettiva imparare non è acquisire un sapere meccanico, ma un apprendimento significativo, che modifica e sostiene il modo di porsi nella realtà: gli alunni sono accompagnati a rendersi conto dell utilità e della positività di quel che apprendono per se stessi. Il compito delle discipline In questo quadro le discipline, le materie di studio, sono la possibilità di conoscere la ricchezza della realtà e della tradizione culturale secondo diverse prospettive. Compito della scuola è allora offrire agli alunni la possibilità di impadronirsi progressivamente del metodo e degli strumenti specifici di ciascuna. L insegnamento parte perciò da ciò che è concreto, percettivo, sensibile, introducendo una progressiva sistematizzazione e astrazione dei contenuti, e chiamando l alunno a una via via maggiore capacità di adesione personale, fatta di azione, autonomia, responsabilità. Il ruolo dell adulto Decisivo in questa esperienza di confronto con la realtà è il ruolo dell adulto (non solo gli insegnanti, ma tutto il personale della scuola e le figure che, a diverso titolo, partecipano al lavoro educativo). Perché ogni adulto, attraverso le modalità specifiche della propria attività, inevitabilmente comunica quell ipotesi di fondo sul significato della realtà che la scuola offre agli allievi perché possano verificarla. La figura del docente I docenti della Zolla si concepiscono come persone in cammino con i propri allievi, forti di una tradizione culturale verificata e quindi ragionevole da proporre e da seguire. Essi considerano il desiderio di conoscenza non solo una dimensione dello spirito da comunicare, ma da coltivare in prima persona, nella consapevolezza che si comunica solo ciò che si possiede; in questo senso, nel cammino con i propri alunni, ciò che desiderano innanzitutto è di cambiare e crescere essi stessi. Il tempo scuola Per tutto questo, il lavoro didattico privilegia una struttura flessibile, cioè disposta a modularsi a orari, metodi e strumenti adeguati alla crescita del bambino e del ragazzo, e l acquisizione di un metodo di studio personale e autonomo. In questo quadro, la lezione è il momento privilegiato per spalancare gli allievi a tutta la realtà, pur guardata attraverso un punto di vista particolare: i campi di esperienza, le materie, le discipline sono la risorsa per allargare gli orizzonti, non il contenitore degli argomenti da trattare. L attività didattica diventa così occasione per collaborare con compagni e insegnanti a un intrapresa di apprendimento e di scoperta. L inclusione La scuola è aperta al bisogno di ogni alunno, certa che l apporto di ciascuno e la valorizzazione del talento individuale siano una ricchezza. Nell accoglienza degli alunni con disabilità, difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali, la scuola predispone percorsi educativi e didattici specifici. Per gli alunni con disabilità viene predisposto, in accordo con la famiglia e gli specialisti di pag. 8 aa.ss
7 riferimento, il PEI; per gli alunni con DSA e/o con BES viene predisposto, sempre in accordo con la famiglia e gli specialisti di riferimento, il PDP. Alla luce di questo lavoro gli insegnanti di sostegno, che lavorano in stretta unità con gli insegnanti curricolari, formano gruppi di lavoro per una periodica attività di confronto e aggiornamento. aa.ss pag. 9
8 1.1. Scuola e famiglia In tutto questo, non bisogna mai perdere di vista il fatto che i bambini e i ragazzi prima che della scuola sono della famiglia: un corretto rapporto tra scuola e famiglia non può che partire da questa evidenza. La famiglia è il luogo naturale della nascita e della crescita di ogni persona; porta perciò la prima responsabilità di predisporre un percorso e guidare un cammino favorevole alla maturazione delle potenzialità di un nuovo essere che entra nella vita. La scuola ha il compito specifico di guidare alla conoscenza. Il compito della scuola non è genericamente educativo, ma è educare dentro il suo scopo particolare, tenendo conto della globalità dei fattori costitutivi di una persona. La diversità dei contesti e dei compiti richiesti in ciascun ambito porta inevitabilmente alla luce elementi diversi della personalità del ragazzo: pertanto, un dialogo costante fra insegnanti e genitori è condizione imprescindibile perché ciascuno abbia sull'alunno uno sguardo più capace di comprenderlo secondo la totalità dei suoi aspetti. Momenti e strumenti ordinari e privilegiati di questo dialogo sono i colloqui periodici individuali e le assemblee di classe, in cui ci si confronta sui passi e sulle difficoltà rispettivamente dei singoli alunni o delle classi; ma anche la partecipazione a vario titolo di genitori a vari aspetti della vita della scuola - lezioni o laboratori in campi in cui hanno una competenza specifica, momenti di convivenza come feste o uscite didattiche, eccetera - che permette ai ragazzi vedere per così dire in atto la collaborazione far gli adulti che li seguono. In estrema sintesi, si potrebbe dire che l alleanza tra scuola e famiglia è un rapporto di continua, reciproca correzione. In primo luogo nel senso etimologico del termine: co-reggere, reggersi insieme, sostenersi l una con l altra perché lo sguardo di ciascuno sia più acuto e perciò più capace di co-reggere, ossia sostenere insieme la crescita del bambino o del ragazzo. E perciò anche nel senso più immediato della parola, ovvero la possibilità di suggerire reciprocamente atteggiamenti e strategie più utili per favorire, in un clima di fiducia e rispetto reciproci, lo sviluppo della persona degli alunni. Per aiutare insegnanti e genitori in quest opera sempre in divenire, una prima serie di incontri con esperti è stata messa in calendario a partire dal mese di gennaio del 2016; a questi faranno seguito ulteriori momenti di lavoro, che verranno strutturati a partire anche dalle esigenze che saranno emerse dai primi incontri. pag. 10 aa.ss
9 2. ORGANI COLLEGALI La scuola è dotata di organi collegiali per la miglior gestione dell attività didattica: - Coordinamento delle direzioni: composto dai dirigenti e dal coordinatore didattico, concerta gli indirizzi educativi e didattici comuni all istituto - Collegi dei docenti: uno per ciascun grado di scuola e per ciascun polo; periodicamente si riuniscono in seduta comune per affrontare questioni relative a ciascun polo o all intero istituto - Consigli di interclasse e di classe: progettano e verificano i criteri delle attività didattiche di ciascuna classe 2.1. Forme istituzionali del rapporto scuola-famiglia Partecipazione diretta alla vita della cooperativa. Per tutti i genitori è possibile diventare soci della Cooperativa chiedendo l'iscrizione mediante apposito modulo e partecipando alle assemblee e alla vita della stessa, collaborando con il Consiglio di amministrazione. Partecipazione agli organi di rappresentanza dei genitori. I genitori eleggono i rappresentanti di classe e indirettamente i rappresentanti nei Consigli di istituto, uno per ciascun polo, composti dai dirigenti scolastici, da un insegante e da due genitori per ogni grado di scuola. aa.ss pag. 11
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