UNESCO Sud Italia PROVINCIA DI SALERNO. La Riqualificazione per la fruizione turistica dei Castelli e dei beni di pregio della Provincia di Salerno
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- Clemente Berardi
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1 La Riqualificazione per la fruizione turistica dei Castelli e dei beni di pregio della Provincia di Salerno 0
2 Il Presidente On. Edmondo Cirielli Settore Presidenza Provincia di Salerno Delegato UNESCO della Presidenza Dott. Claudio Pisapia 1
3 INDICE 1. Introduzione 2. Il Piano di Gestione economico-sociale dei Comuni UNESCO 3. Il prodotto turistico UNESCO 3.1 Circuiti turistici dei Castelli 3.2 Circuiti turistici dei Palazzi Baronali 3.3 Circuiti turistici dei Conventi 3.4 Circuiti turistici dei beni o case di pregio 4. Analisi della domanda attuale 5. Analisi del Modello di Governance 6. Analisi di fattibilità economica e sociale 7. Impatto ambientale 8. Il progetto strategico della Provincia 9. La Conferenza degli stati maggiore del turismo Provinciale 2
4 1. Introduzione Il progetto della Provincia di Salerno, di riqualificazione turistica del patrimonio storico dei siti UNESCO, è finalizzato al recupero ad uso turistico degli immobili di pregio storico localizzati nei Comuni delle province UNESCO del sud Italia (castelli, conventi, monasteri, case padronali, archeologia rurale) mediante una formula innovativa di offerta turistica integrata con i beni culturali. Da un lato la riqualificazione dei centri storici e dall altro la ristrutturazione per la fruibilità turistica dei luoghi di pregio per rimodulare i circuiti turistici della provincia di Salerno. In termini metodologici, il progetto è suddiviso in 5 fasi organizzative da attuarsi in perfetta armonia sinergica con i Comuni: a) Analisi: è una presa d atto delle emergenze da recuperare e/o da risanare per costruire un nuovo ed originale sistema di economia turistica dei siti UNESCO; un vero e proprio Piano di Gestione economico-sociale dei Comuni UNESCO tendente ad analizzare lo stato dell arte nel momento iniziale di redazione del progetto; b) Progettazione: i Comuni devono far pervenire l ipotesi di pianificazione tecnica-economica di progettazione dei beni da voler sottoporre al programma, che individuerà la fonte di finanziamento; si tratta di un vero e proprio progetto di fattibilità economica del sistema della ricettività di pregio storico UNESCO; c) Realizzazione: stabilire tempi certi per la concretizzazione del 3
5 progetto, non più di 24 mesi per la fase esecutiva da concordare al momento della certezza del finanziamento con gli Enti Erogatori; d) Comunicazione: questa fase rappresenta il coronamento del progetto, per il quale occorre una presa d atto degli Enti coinvolti nell utilizzare gli strumenti giusti per la diffusione nazionale e internazionale del nuovo prodotto turistico; gli Enti devono mettere in atto una conferenza organizzativa e programmatica per la pianificazione prospettica delle diffusione del progetto, da qui deve nascere un tavolo permanente che si colleghi alla fase successiva; e) Monitoraggio: rappresenta la fase più importante ed è la vera e propria gestione del progetto con l obiettivo dalla costituzione di una struttura mista pubblico-privata per la gestione dello sfruttamento economico del prodotto turistico generato: il modello di Governance dovrebbe racchiudere tutta la filiera del nuovo prodotto turistico partendo dalle tipicità del luogo fino alla nascita di una vera e propria Scuola di Eccellenza. 4
6 2. Piano di Gestione economico-sociale dei Comuni UNESCO Per rispondere a questa prima richiesta verrà realizzato uno strumento diagnostico di raccolta dati che rappresenterà la fotografia della realtà di riferimento che chiameremo: Piano di Gestione economico-sociale dei Comuni UNESCO. La creazione di un Piano di Gestione economico-sociale, ovvero di una banca dati riguardante i comuni UNESCO, costituisce lo strumento necessario per definire e rendere operativo un processo di tutela e di sviluppo della realtà culturale nella quale sarà inserito il progetto di valorizzazione del territorio. L iniziativa rappresenterà innanzi tutto un occasione per verificare l uniformità dei criteri di raccolta dei dati nei diversi Comuni e, in mancanza di tali standard, fissare i punti essenziali per la definizione di metodologie comuni nella costruzione delle informazioni di carattere quantitativo. La raccolta, l organizzazione e l elaborazione dei dati riguardanti la realtà renderanno disponibile una serie di informazioni quantitative sia sintetiche sia analitiche, che rappresenterà un valido supporto per la pianificazione territoriale, sociale, economica e culturale del territorio, favorendo la corretta valutazione delle strategie e delle azioni mirate che verranno messe in opera. 5
7 I dati quantitativi e qualitativi contenuti nella banca dati informatizzata serviranno a tracciare un quadro conoscitivo di tutti i Comuni. Sarà, infatti, possibile valutarne la qualità della vita, la sicurezza, il benessere, la propensione imprenditoriale, il senso civico, la vocazione alla solidarietà, ecc. Inoltre, si potrà effettuare una valutazione comparativa tra i diversi Comuni, individuando le principali aree che necessitano di interventi migliorativi e di sviluppo e quelle in grado di rappresentare esempi di efficienza replicabili in altre aree della provincia. Il Piano di Gestione così concepito rappresenta un importante occasione per realizzare un sistema interattivo di comunicazione e di informazione tra l Ente Provincia ed i diversi Comuni. La Provincia, in via telematica, metterà il Piano di Gestione a disposizione degli studenti delle scuole medie inferiori, superiori, universitari e delle altre realtà istituzionali diventando così un importantissimo strumento didattico utilizzabile da parte dei docenti e degli allievi, sia per approfondire la conoscenza dei siti UNESCO, sia per dotarle di una banca dati da cui prelevare informazioni di carattere strutturale su qualsivoglia aspetto che contraddistingue il territorio tanto da rappresentare gli elementi sulla base dei quali avviare o fondare una serie di indagini scientifiche. Anche i mass media potranno contare su un sistema informativo vastissimo e molto aggiornato, così da fondare le inchieste svolte su dati certi, dettagliati ed aggiornati e formare così una solida 6
8 piattaforma di notizie da veicolare in modo continuo e contribuire a formare un immagine distinta e specifica del territorio. L obiettivo precipuo di questa attività di collaborazione può sinteticamente essere indicato come strumento tecnico per la salvaguardia del patrimonio, per la promozione culturale e la valorizzazione economica. Il Piano di Gestione economico-sociale verrà strutturato nei seguenti ambiti tematici: Attività ricreative: per ogni Comune si indagherà sulle diverse modalità di fruizione del tempo libero da parte dei cittadini e si analizzeranno le offerte di attività ricreative. Beni culturali e risorse artistiche: è opportuno dimensionare e localizzare il patrimonio esistente, azione investigativa fondamentale per la sua piena valorizzazione. Demografia: verranno dettagliati per ciascun Comune e Circoscrizione i dati riguardanti: tasso di natalità, tasso di mortalità, tasso immigratorio e dinamismo migratorio, ecc. Economia: verranno analizzate in dettaglio le risorse e la produttività settoriale: turismo, industria, servizi, commercio, artigianato e agricoltura. Editoria ed attività culturali: verranno analizzati, per ogni Comune, gli aspetti legati ai consumi culturali; si verificherà pertanto, la diffusione dei quotidiani e il tipo di letture fatte per avere un analisi 7
9 quantitativa e qualitativa del fenomeno. Flussi turistici: saranno analizzati i maggiori flussi turistici dell area; si evidenzieranno i limiti e le potenzialità di ogni Comune nella gestione e nella utilizzazione delle loro risorse turistiche: culturali, ambientali di intrattenimento, ecc. Infrastrutture: sarà analizzata la qualità e la quantità delle infrastrutture presenti nei vari Comuni al fine di effettuare un controllo sulla corrispondenza tra le tipologie dei servizi offerti ed i relativi bacini di utenza. Lavoro: si terrà conto delle dinamiche del mercato del lavoro e di fattori quali il pendolarismo e le migrazioni verso altre zone intra-provinciali o extra-provinciali. Mercato immobiliare: saranno presi in considerazione i dati relativi alle compravendite immobiliari in relazione a ciascun Comune nel suo complesso, in modo da offrire una mappa dei prezzi di tali beni e con le stesse modalità, si analizzerà il mercato degli affitti. Ordine pubblico: verranno analizzati i tassi di criminalità relativi a rapine, omicidi, violenze di vario genere propri di ogni Comune al fine di identificarne il livello di tranquillità sociale, saranno inoltre censiti gli insediamenti territoriali delle forze dell ordine. Risorse ambientali: verranno dimensionate e localizzate le risorse ambientali presenti in ciascun Comune e verrà esaminata la 8
10 possibilità di creare un modello di gestione ambientale del territorio acqua, fonti rinnovabili, inquinamento, tutela, difesa della costa e sviluppo. Scuola: verranno analizzate le caratteristiche delle strutture scolastiche dal punto di vista quantitativo allo scopo di verificare se le scuole presenti sono sufficienti a soddisfare le necessità e se la loro distribuzione è tale da garantire una fruizione agevole da parte degli studenti; questa verifica ha lo scopo di comprendere le motivazioni di una eventuale elevata mobilità territoriale dei giovani di alcuni Comuni. Il settore scolastico verrà analizzato anche dal punto di vista qualitativo valutando le esigenze di un miglioramento delle strutture presenti. Progetti Turistici Locali in itinere: idea progetto, descrizione interventi, progettazione, obiettivi, ente promotore, dimensione, piano tecnico, piano finanziario, benefici richiesti, ammissibilità, cantierabilità, coerenza con il modello di sviluppo della ricettività diffusa. Emergenze turistiche: contesto abitativo, destinazione d'uso, situazione di proprietà, tipologia urbanistica, caratteristiche metriche, tecniche costruttive, elementi tecnologici, manutenzione, qualità urbanistica, età dell'insediamento, rilievo storico, archeologico, artistico monumentale, culturale, folcloristico, etnografico, ambientale. 9
11 Servizi di Ristorazione e Ricettività Alberghiera: sarà effettuata un analisi delle potenzialità di ricettività alberghiera di ciascun Comune; si opererà una mappatura dei servizi di ristorazione, delle infrastrutture alberghiere, ponendo in evidenza i dati relativi all utenza, spesa, afflusso, durata del soggiorno, gestione, ecc. Sistema bancario, finanziario e assicurativo: sarà evidenziato l impatto sulle specifiche realtà locali del sistema bancario, finanziario e assicurativo. Sport e fitness: verrà tracciata una mappatura degli impianti sportivi e delle tipologie delle persone che frequentano questi centri; si tenterà di comprendere quanto, del proprio tempo libero, gli abitanti dei Comuni dedicano alle attività sportive e alla cura del proprio corpo. Trasporto pubblico e viabilità: verrà condotta un approfondita analisi dei mezzi di trasporto e della viabilità attraverso la quale sarà possibile verificare le reti relative ai collegamenti esistenti sia a livello comunale sia a livello provinciale. Questo esame riguarderà non solo l aspetto quantitativo, ovvero il censimento delle linee bus e quelle stradali, evidenziandone anche le caratteristiche in termini di sicurezza e di qualità ma anche il livello d uso dei servizi pubblici da parte degli abitanti, ciò che rappresenta il principale indicatore del livello di soddisfazione dei cittadini. 10
12 Tutela ambientale e smaltimento rifiuti: si considereranno le azioni dei diversi Comuni atte alla tutela ambientale ponendo in primo piano gli effetti conseguiti dalle stesse e individuando dati numerici in grado di garantire la quantificazione della propensione alla salvaguardia della risorsa ambiente di ciascun Comune complessivamente considerata. Associazionismo: saranno analizzati i dati relativi alle realtà associative, con particolare riguardo alle attività di solidarietà e impegno sociale, garantendo una mappatura della presenza delle diverse tipologie di associazioni sul territorio e valutando le finalità e l impegno delle medesime nei rispettivi campi d azione. La comunità Provinciale nel mondo: Lo studio consentirà di porre in essere una originale azione di marketing del territorio per attirare anche l interesse della comunità sparsa nel mondo e proporre la partecipazione al programma di valorizzazione relativo al progetto di riqualificazione dei castelli e dei beni di pregio dell UNESCO. 11
13 3. Il prodotto turistico UNESCO Il Piano di Gestione economico-sociale ci fa prendere atto di uno stato di fatto sul quale s intende intervenire per realizzare ricettività turistica diffusa come espressione del sistema storico, economico, turistico e rurale del luogo di riferimento. I Castelli, il Patrimonio monastico degli antichi feudi e delle grandi proprietà baronali è oggi testimoniato da una serie di edifici, anche a carattere religioso, che segnano la centralità di un lontano mondo produttivo locale ecocompatibile che è purtroppo in pericolo sia in termini fisici che di memoria storica. Lo stato di conservazione precaria e la mancanza di risorse da parte degli enti gestori, li fa apparire spesso come dei ruderi che nulla hanno a che vedere con la memoria storica. Pregevoli monumenti, castelli, strutture ricettizie, conventi, nobili case rurali, rischiano così di essere spazzati via dal progresso dei consumi di massa, per fortuna, non più sovrano nel panorama delle politiche possibili dello sviluppo locale. Lo studio di questi valori, in buona parte già realizzato dall abbondante letteratura storica, offre l occasione di progettare un sistema locale di interventi ed una rete di collegamenti delle iniziative che si posizionano a cavallo tra la pianificazione del recupero, la creazione di nuove attività di archeologia rurale ed il delicato compito di riassunzione dei valori perduti. Il progetto è dunque 12
14 finalizzato alla migliore conoscenza delle realtà, anche dal punto di vista rurale ma con una immediata ricaduta produttiva articolando l offerta in circuiti o itinerari turistici della ricettività diffusa, ovvero: 1. Circuiti turistici dei Castelli 2. Circuiti turistici dei Palazzi Baronali 3. Circuiti turistici dei Conventi 4. Circuiti turistici dei beni o case di pregio 3.1 Circuiti turistici dei Castelli Molti dei Castelli situati nella nostra provincia sono in rovina e probabilmente non recuperabili, altri sono di proprietà privata, ed altri ancora pubblici in abbandono. Una loro puntuale rilevazione tecnica fatta anche con strumenti telematici in 3D consentirà di avere una documentazione sulla loro realtà, attuale e virtuale, sulla quale progettare un loro eventuale recupero basato sulle analisi economiche e finanziarie. Verrano rilevati i Castelli siti nei seguenti Comuni: Sala Consilina, Auletta, Caggiano, Casalbuono, San Rufo, Teggiano, Agropoli, Camerota, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Centola, Cuccaro Vetere, Gioi, Laurino, Laurito, Lustra, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Perdifumo, Pollica, Roccagloriosa, Sacco, Aquara, Battipaglia, Buccino, Campagna, Capaccio, Colliano, Contursi Terme, 13
15 Eboli, Laviano, Oliveto Citra, Palamonte, Postiglione, Ricigliano, Roccadaspide, Sant Angelo a Fasanella, Sicignano degli Alburni, Valva, Olevano sul Tusciano, Eboli, Altavilla Silentina, Angri, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Roccapiemonte, Sarno, Cava Dè Tirreni, Maiori, Mercato San Severino, Montecorvino Rovella, Salerno, San Cipriano Picentino, Scala. 3.2 Circuiti turistici dei Palazzi Baronali Rilevazione con la medesima metodologia delle schede progetto in 3D dei Palazzi Baronali di Caggiano, Laurino, Pollica, Postiglione, Sala Consilina, S.Marina e Celso. 3.3 Circuiti turistici dei Conventi Con i medesimi criteri metodologici verranno infine rilevati i Conventi siti nei seguenti Comuni : Atena Lucana, Camerota, Capaccio, Castelcivita, Gioi, Ispani, Laurino, Lustra, Montesanto S.M., Novi Velia, Ottati, Padula, Perdifumo, Polla, Sala Consilina, Teggiano, Vallo della Lucania, Vibonati. Chiaramente saranno presi in considerazione anche altri beni, case di pregio ritenuti tali dalle Amministrazioni quali Provincia di Salerno, Comuni o dagli altri Enti Gestori come la Sovraintendenza, il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Patti Territoriali ecc.. 14
16 Il carattere diffuso dell offerta turistica così selezionata impone un consistente investimento che sarà tenuto in considerazione nel momento della Costituzione della struttura di Governance la quale dovrà assolvere al compito di integrazione e commercializzazione del prodotto turistico che assumerà la denominazione a marchio Un Castello per la Provincia, la Provincia dei Castelli. Per conseguire questi obiettivi, la struttura di Governance dovrà fungere da integratore dei servizi e raccordarsi con i Centri di Eccellenza presenti sul territorio quali Università, Centri Studi, ecc. svolgendo i compiti di marketing internazionale ma anche quelli di formazione continua e divulgazione dell immagine turistica del marchio Un Castello per la Provincia, la Provincia dei Castelli. Il modello gestionale del centro sarà esplicitato nei suoi elementi progettuali e cioè: - modello giuridico, statuto ed oggetto sociale; - reticolazione sul territorio di competenza; - organizzazione e funzionamento; - il sistema informativo turistico; - il prodotto turistico e la commercializzazione; - le attività di supporto ai pacchetti turistici; - editoria turistica e pannellistica; - servizi di assistenza turistica e di guida; 15
17 - commercializzazione della tipicità; - marketing turistico. 3.4 Circuiti turistici dei beni o case di pregio Indicati direttamente dalla Provincia o dai Comuni o da altri Enti Gestori di riferimento. 16
18 4. Analisi della domanda attuale Occorrerà partire dal presupposto che la domanda turistica sarà sempre più esigente e sofisticata e diversificherà le sue preferenze. Richiederà, comunque, servizi di qualità e non rinuncerà ai livelli di vita e di consumi propri del mondo cittadino. Richiederà una cura puntigliosa dell'ambiente, scenari inconsueti, natura incontaminata, contatti veri con la cultura e le tradizioni locali. Vorrà vivere un esperienza turistica da raccontare perché vissuta all'antica, fuori dall'ordinario, originale, ma con i servizi del turismo internazionale. Un mondo di favola riconoscibile nelle memorie storiche del luogo, nelle tradizioni e nell'ambientazione retta anche dalla tecnologia, elemento da usare e non vedere. Il problema che qui si pone è come identificare questa domanda fra il mercato indistinto. Lo studio utilizzerà una complessa metodologia di segmentazione del mercato turistico con i Cluster e l analisi congiunta finalizzando il tutto all individuazione dei seguenti elementi conoscitivi dei diversi segmenti di mercato: la domanda turistica a medio e lungo termine; l'offerta turistica innovativa ed ecologica; direttrici a fini turistici del patrimonio pubblico in funzione delle esigenze; direttrici per la valorizzazione del patrimonio archeologico; 17
19 direttrici per la valorizzazione del patrimonio artistico - monumentale; direttrici per gli interventi ed il recupero dei centri storici a fini turistico-ricettivi; direttrici per la sistemazione ambientale ed il recupero del degrado; direttrici per la creazione e/o adeguamento di itinerari tematici; direttrici per la promozione dei prodotti tipici; direttrici per lo sviluppo delle aziende agrituristiche; direttrici per la promozione dell'artigianato artistico; direttrici per la creazione dei circuiti e della relativa e infrastrutture; direttrici per la segnaletica, la cartellonistica e le immagini; dimensionamento dello sviluppo turistico sostenibile; impatto economico, sociale, occupazionale. 18
20 5. Analisi del Modello di Governance Per rispondere alla richiesta verranno elaborate le informazioni e verranno costituiti le strutture di Governance partendo dal presupposto dell approvazione da parte delle Regione Campania dei Sistemi Turistici Locali (STL). In alternativa la Governance sarà affidata ai Sindaci dei Comuni maggiormente rappresentativi per l offerta turistica tanto da delineare le possibili azioni sul piano della sensibilizzazione della collettività, per rendere competitivo il prodotto turistico di riferimento. In ogni caso andranno prefigurate tre tipologie di offerta diffusa: 1. Fruibilità turistica dei Castelli e ricettività dello stesso; 2. Fruibilità turistica dei palazzi Baronali o antichi Feudi ricettività in edifici di pregio; 3. Fruibilità turistica dei Monasteri e Conventi ad uso soprattutto del turismo mistico-religioso, ove possibile ricettività degli stessi; Il modello dello sviluppo dell'offerta ricettiva diffusa corre parallelo allo sviluppo dei prodotti tipici ed alle politiche di protezione della loro originalità ed esclusività. Va rimarcato che senza il convinto coinvolgimento delle collettività locali e la presenza di un Ente di Gestione dello Sviluppo non scattano gli automatismi economici del successo. Tutte le scelte, tutte 19
21 le proposte di interventi, tutte le soluzioni vanno discusse ed approfondite a livello locale con gli opportuni strumenti che la ricerca economica e sociale mette a disposizione del progetto. 20
22 6. Analisi di fattibilità economica e sociale I Comuni e gli Enti di riferimento dovranno produrre un progetto attraverso il quale stimare tramite computi metrici e valutazioni tecniche quali sono gli investimenti necessari per riqualificare il bene di riferimento. É importante sottolineare che nel momento della presentazione del progetto agli Enti valutativi: Regione Campania, Governo Nazionale e Unione Europea sarà importante la valutazione che il programma di valorizzazione e riqualificazione turistica produrrà sul piano economico, sociale culturale e turistico. Prendendo in considerazione anche e soprattutto gli elementi di riferimento della zona contestualizzati nell ambito del comune e del sistema turistico locale accennati in precedenza. Nel pieno rispetto delle basi teoriche sull'argomento, un piano imprenditoriale di area non è solo la previsione dell offerta ricettiva da realizzare ma una complessa opera integrata di azioni in grado di realizzare il prodotto turistico globale in cui si mescolano tutte gli elementi naturali ed antropologi che fungono da richiamo. Intervenire con un piano solo sulla ricettività sarebbe come progettare una casa senza le strutture portanti, quindi facilmente destinata a non essere fattibile. La fattibilità dello sviluppo turistico dovrà considerare i tanti oggetti suscettibili di fruizione di un turismo integrato. Centri storici, zone turistiche individuate nell ambito dei PUC o zone 21
23 per amiusament, zone commerciali e parchi tematici, saranno elementi portanti della riqualificazione turistica a cui deve tendere il progetto. Questo rappresenterà oltre che la fattibilità del prodotto turistico una delle prime ipotesi di turismo integrato del sud Italia; pertanto sarà fondamentale soprattutto nelle nostre zone montane che si affacciano sul mare la perfetta interazione sinergica con il mondo rurale e quindi, con il turismo rurale, valorizzandone tutti gli aspetti propedeutici allo sviluppo turistico. Il progetto dovrà rispettare la pianificazione degli Enti che insistono sul territorio, Ente Parco, Regione, Provincia, Comuni e Comunità Montane, Ministero Beni Culturali e Ambientali, Soggetti Consortili Locali. Sempre, nel rispetto del soddisfacimento dei canoni tecnici e le procedure previste dall U.E. 22
24 7. Impatto ambientale A questa richiesta corrisponderà una descrizione delle tecniche di recupero e un disciplinare turistico per contenere gli effetti ambientali indesiderati dalle norme della sostenibilità. Ogni località sulla Costa ha infatti un limite finito fisico e di sopportazione sociale dei flussi turistici in arrivo, mentre le aree interne non hanno una massa critica necessaria a mettere in moto i volani dello sviluppo, saranno pertanto analizzate tutte le questioni relative al binomio turismo / ambiente. 23
25 8. Il progetto strategico della Provincia Il progetto di fruizione e riqualificazione turistica dei Castelli e dei beni di pregio, assume una valenza strategica in quanto la pianificazione territoriale della provincia deve rispettare le peculiarità locali tenendo conto del rapporto tra gli abituali luoghi di lavoro, i luoghi di residenza e i luoghi dove sono ubicati i servizi e quelli che saranno creati dal sistema di turismo integrato che andiamo a costruire, la interconnessione di questi luoghi rappresenterà la strategia di sviluppo della provincia di Salerno. La pianificazione strategica territoriale dovrà puntare allo sviluppo di specifiche realtà locali di eccellenza e sulla base delle informazioni ottenute dai comuni di riferimento, la Provincia in qualità di Ente intermedio dovrà predisporre delle politiche strategiche ad hoc che andranno di volta in volta implementate in base alle esigenze del momento. Il piano strategico nella fase di monitoraggio si potrà avvalere di un sistema di sondaggio di opinione, basato su un confronto tra l idea del cittadino medio e il parere degli opinion leaders che saranno delle testimonianze raccolte tra coloro che a vario titolo occupano dei posti che rappresentano un osservatorio privilegiato quali rappresentanti, responsabili di partiti, sindacalisti, assessori provinciali e comunali, magistrati, docenti universitari, rappresentanti delle Forze dell Ordine, delle Forze Armate, della Chiesa, dirigenti 24
26 bancari, imprenditori, amministratori, presidi, giornalisti e responsabili di emittenti televisive locali. 25
27 9. La Conferenza degli Stati maggiori del Turismo Provinciale Terminata la raccolta delle informazioni prima della presentazione del progetto, la Provincia dovrà provvedere alla convocazione di una conferenza entro la primavera 2011 per il perseguimento delle finalità descritte con lo scopo di realizzare insieme agli attori del territorio il Sistema Turistico Locale (STL) che dovrà essere la Governance del progetto. Il primo elemento necessario è una cosciente e significativa presenza di tutti gli attori del territorio: dalle rappresentanza politiche, sociali, di categoria, ai responsabili della Regione e dei principali Comuni, alla Camera di Commercio, e i consorzi operanti nel territorio. La seconda esigenza riguarda la predisposizione di un chiarimento di base, sufficientemente aperto per lasciare ampio spazio al dibattito, così da fornire un contributo alla verifica ed alla elaborazione di politiche coordinate e condivise. La terza condizione che tende ad assicurare la visibilità può essere garantita da un piano di comunicazione ad hoc concordato con gli operatori dei media locali in modo da integrare la comunicazione con l informazione con il presupposto della tempestività e della puntualità. Il progetto della fruizione turistica e riqualificazione dei Castelli e dei beni di pregio dei Siti UNESCO della Provincia di Salerno, rispettando i parametri esposti nelle linee metodologiche e 26
28 progettuali richieste agli Enti di riferimento, sulla base delle informazioni da loro ricevute, potrà essere inoltrato alla Regione Campania o altri Enti Valutativi solo dopo il parere della Commissione costituita dalla Provincia di Salerno insieme alla Sovraintendenza, Ente Parco, che dovranno giudicare lo studio di fattibilità dei progetti. I parametri per essere ammessi possono essere: La proprietà dei Comuni o della Provincia o di altro Ente Gestore del bene preso in considerazione; I rapporti o i contratti che l Ente instaura con il privato, come: Fitto; Comodato; Associazione in partecipazione, Partenariato Pubblico-Privato. L interesse che ha il Comune o l Ente Pubblico nei confronti di un bene di proprietà di un privato; La comprovata valenza turistica o l importanza del bene stesso tanto da essere volano di Incoming Turistico per il contesto di appartenenza; La concessione del bene; La percentuale di finanziamento (almeno 10%); La quota di impegno a realizzare impianti fotovoltaici a supporto dell investimento; L inserimento del bene in un sito UNESCO. 27
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