Mai più gli orrori della guerra

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1 Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n Copia 1,00 Copia arretrata 2,00 L OSSERVATORE ROMANO GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt Anno CLV n. 199 ( ) Città del Vaticano giovedì 3 settembre All udienza generale dedicata alla famiglia il nuovo appello del Papa Mai più gli orrori della guerra Fermare le persecuzioni dei cristiani, la follia distruttiva e il traffico delle armi Undici migranti annegati al largo della costa libica L Europa discute mentre si continua a morire y(7ha3j1*qsskkm( +\!"!}!"!%! «Mai più la guerra!» ha ripetuto Papa Francesco ricordando la conclusione del secondo conflitto mondiale ed esprimendo l auspicio che «il mondo di oggi non abbia più a sperimentare gli orrori e le spaventose sofferenze di simili tragedie». All udienza generale di mercoledì 2 settembre, in piazza San Pietro, è risuonato il nuovo appello di pace del DA M A S C O, 2. L inviato speciale dell Onu per la Siria, Staffan De Mistura, ha presentato ieri alle autorità e alle opposizioni siriane un piano per la transizione politica e la lotta al terrorismo nel Paese sconvolto da più di quattro anni di violenze. A darne notizia è il quotidiano arabo «Al Hayat», che pubblica in anteprima stralci del documento elaborato da De Mistura. Il piano del diplomatico italo-svedese ricalca le proposte già avanzate nel documento presentato a Ginevra nel 2012, e noto come Ginevra 1. La road map si articola in tre fasi: la formazione di una commissione di transizione, con poteri esecutivi, composta da membri del regime e delle opposizioni; la creazione di un consiglio militare congiunto tra Governo e opposizioni e la chiusura di alcune agenzie governative; la formazione di un Congresso nazionale siriano che prepari la strada per elezioni presidenziali e legislative sotto la supervisione dell Onu. Non solo, il piano prevede anche una lista nera di 120 esponenti del Governo siriano che non potranno avere incarichi ufficiali durante la transizione, e l abolizione di alcuni apparati di sic u re z z a. De Mistura si è recato ieri in missione a Beirut, dove ha incontrato il viceministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian. Sul terreno, intanto, si continua a combattere. La tregua, raggiunta solo pochi giorni fa in tre località chiave della Siria centrale e nord-occidentale, è stata più volte infranta. Fonti locali e media regionali affermano che sono ripresi intensi gli scontri e i bombardamenti di artiglieria attorno a Zabadani, a ovest di Damasco, sotto il controllo di insorti anti-regime ma in parte conquistata da miliziani sciiti Hezbollah a sostegno dei lealisti. Parallelamente, miliziani siriani anti-governativi proseguono il loro Pontefice, che è tornato a condannare «la follia della distruzione» e ha rivolto un pensiero particolare ai cristiani e alle minoranze vittime di persecuzioni in diverse parti del mondo. Da Francesco anche un severo monito contro «quelli che fabbricano e trafficano le armi, armi insanguinate, armi bagnate del sangue di tanti innocenti». In precedenza il Papa si era soffermato sulla responsabilità della famiglia nell ambito dell evangelizzazione e della comunicazione della fede, sottolineando che «la circolazione di uno stile famigliare nelle relazioni umane è una benedizione per i popoli: riporta la speranza sulla terra». Quando infatti «gli affetti famigliari si lasciano convertire alla testimonianza del Vangelo, diventano capaci di cose impensabili, che fanno toccare con mano le opere di Dio, quelle opere che Dio compie nella storia». Per Francesco «la famiglia che risponde alla chiamata di Gesù riconsegna la regìa del mondo all alleanza dell uomo e della donna con Dio». E se «il timone della storia» venisse «consegnato finalmente all alleanza dell uomo e della donna» si è detto convinto «suonerebbe una musica molto diversa» su temi come la terra, la casa, l economia e il lavoro. Da qui l invito a ridare protagonismo alla famiglia nella Chiesa e nella società, anche per «contrastare la desertificazione» che avanza nella civiltà moderna. «Le nostre città ha fatto notare in proposito il Papa sono diventate desertificate per mancanza d amore, per mancanza di sorriso. Tanti divertimenti, tante cose per perdere tempo, per far ridere, ma l amore manca». Invece «il sorriso di una famiglia è capace di vincere questa desertificazione delle nostre città. E questa è la vittoria dell amore della famiglia». La raccomandazione del Pontefice è di «uscire dalle torri e dalle camere blindate delle élites, per frequentare di nuovo le case e gli spazi aperti delle moltitudini, aperti all amore della famiglia». Al termine dell udienza, nel salutare un gruppo di operai toscani, Francesco ha invocato «una rapida ed equa soluzione» alla crisi occupazionale «nel rispetto dei diritti di tutti. PAGINA 8 S interrompe la tregua in tre località del Paese Piano dell Onu per la transizione politica in Siria assedio contro due località sciite nel nord-ovest, Fuaa e Kafraya. Secondo fonti internazionali copncordi, la guerra in Siria ha causato in quattro anni morti, tra i quali civili. Circa 3,8 milioni i rifugiati, la metà dei quali sono bambini. Hanno trovato riparo in diversi Paesi: la Turchia accoglie oltre 1,7 milioni di rifugiati, il Libano 1,2 milioni, la Giordania , il Kurdistan iracheno , l'egitto Oltre 4,8 milioni di siriani vivono in luoghi sotto assedio o in cui l accesso è molto difficile. Più di 12,2 milioni hanno bisogno di aiuti umanitari di emergenza per sopravvivere. Secondo le agenzie specializzate, per il 2015 sono necessari otto miliardi di dollari in aiuti; fino a oggi questa cifra è stata coperta solo per il due per cento. A complicare la situazione siriana c è intanto anche l offensiva del cosiddetto Stato islamico (Is). Secondo fonti citate dal «Washington Post» l Amministrazione Obama avrebbe lanciato, con il supporto della Cia, una campagna volta a fermare i miliziani basata sull utilizzo di aerei senza pilota. BRUXELLES, 2. Mentre l E u ro p a continua a discutere, nel Mediterraneo si continua a morire. Almeno undici migranti, probabilmente siriani, sono annegati e altri cinque risultano dispersi in due naufragi avvenuti nella notte; cercavano di raggiungere l isola greca di Kos dalla penisola di Bodrum, sulla costa turca. A darne notizia, questa mattina, è stata l agenzia di stampa Dogan. Un primo barcone è affondato con sedici persone a bordo: sette sono annegati, quattro si sono stati salvati e cinque sono dispersi. In un secondo naufragio, avvenuto poche ore dopo, sono morti una Il programma sempre secondo il quotidiano statunitense r a p p re - senterebbe un significativo coinvolgimento della Cia nella guerra in Siria. La campagna mirerebbe a «target di alto valore» e rifletterebbe l aumento dei timori dell a n t i t e r ro r i - smo americano sui pericoli posti dall Is. Secondo gli analisti le azioni condotte finora con mezzi convenzionali non sono riuscite a indebolire sostanzialmente i ranghi jihadisti. Per rilanciare il dialogo con i palestinesi Netanyahu pronto al negoziato senza precondizioni TEL AV I V, 2. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, si è detto ieri disposto a riprendere i negoziati con i palestinesi «immediatamente» e «senza precondizioni». Il leader del Likud, secondo un comunicato del suo ufficio, ha precisato quindi di non avere «alcuna precondizione» e di essere pronto ad andare nei Territori palestinesi o in un altra località per negoziati diretti. «Non ho alcuna precondizione per i negoziati: sono disposto ad andare ora a Ramallah o in qualsiasi altro luogo per incontrare Mahmoud Abbas e parlare direttamente». Durante un incontro con un o rg a n i z z a - zione che lavora per la pace, Netanyahu ha precisato di essere ancora impegnato nel tentativo di raggiungere la soluzione dei due Stati, che prevede la nascita di uno Stato palestinese autonomo che possa vivere in pace e sicurezza accanto a Israele. «La soluzione ha spiegato Netanyahu è due Stati per due popoli con uno Stato palestinese smilitarizzato che riconosca lo Stato nazionale del popolo ebraico». I negoziati diretti tra israeliani e palestinesi sono in stallo da almeno due anni. A ostacolare la ripresa del dialogo sono stati anche gli annunci di costruzioni di nuove case ebraiche in Cisgiordania. Gli insediamenti, infatti, rappresentano ancora uno dei punti chiave del contenzioso tra israeliani e palestinesi: questi ultimi considerano l immediato congelamento di tutte le attività edilizie israeliane in Cisgiordania una precondizione fondamentale per la ripresa delle trattative. Israele, dal canto suo, chiede la fine degli attacchi terroristici. L ultimo tentativo della diplomazia statunitense di rilanciare le trattative è avvenuto nell aprile 2014, ma non ha sortito gli effetti sperati. Negli ultimi mesi sono stati soprattutto gli attacchi dei coloni in Cisgiordania a minare il dialogo: il Governo israeliano ha rafforzato le misure di sicurezza in particolare l arresto preventivo per colpire le frange più estreme del movimento dei coloni. Palestinesi nella città cisgiordana di Jenin (Afp) Migranti siriani al confine tra Serbia e Ungheria (Afp) donna e tre bambini, mentre altre due persone sono riuscite ad approdare a nuoto sulla terraferma. «Occorre fare ordine» ha dichiarato in un intervista il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. «Con un meccanismo di protezione temporanea allargata per chi fugge perché non può restare nel proprio Paese. Non possiamo continuare a mettere l i n t e ro flusso sotto il tetto di Dublino». Bisogna differenziare ha aggiunto Schultz: «Ricordiamoci dei libanesi, sono scappati quando c era la guerra, e poi sono tornati a casa. Sono certo che la stragrande maggioranza dei siriani farebbe lo stesso». Un rifugiato di Palmira che arriva in Italia «è trattato secondo le regole di Dublino; non è ragionevole. Serve un sistema di protezione temporanea sulla base di quote solidali». E sul nodo immigrazione è intervenuto oggi anche il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi. «L Europa si dia una bella svegliata ha detto Renzi e faccia la sua parte, su questo tema si gioca la faccia». L Unione europea «se non fa una strategia comune viene sconfitta». Intanto, su richiesta della Germania, l Italia ha comunicato la disponibilità a ripristinare i controlli al confine del Brennero e a sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7. Lo ha reso noto la stessa Provincia di Bolzano. Intanto, resta critica la situazione in Ungheria. A Budapest centinaia di persone hanno trascorso la notte accampate davanti alla stazione ferroviaria Keleti e continuano a non potervi accedere dopo lo sgombero di ieri da parte delle autorità. Altre centinaia di migranti sono inoltre giunti alla stazione questa mattina perché vorrebbero proseguire il viaggio verso l E u ro p a occidentale, ma la polizia, che ha rafforzato la sua presenza sul posto, non li lascia entrare. Fuori dalla fermata della metro della stazione si è formato un vero e proprio accampamento, con centinaia di persone che ricevono aiuti dai volontari di Migration Aid, organizzazione sorta su Facebook per dare assistenza. Ieri sono entrati in Ungheria 2284 migranti, fra cui 353 minorenni. Sono circa 500 in più rispetto all altro ieri e si tratta in gran parte di persone provenienti da Siria, Afghanistan e Pakistan. Sempre nelle ultime 24 ore in Ungheria sono stati arrestati sei trafficanti di esseri umani. Nel cantico di frate Sole Il Francesco riconciliato GI O VA N N I CERRO A PA G I N A 5

2 pagina 2 L OSSERVATORE ROMANO giovedì 3 settembre 2015 Il luogo di un attentato perpetrato dai miliziani di Al Shabaab nei pressi di Mogadiscio (Reuters) MO GADISCIO, 2. I miliziani Al Shabaab hanno preso ieri il controllo di una base militare dell Unione africana in Somalia (Amisom). Lo ha annunciato Abdifatah Abdullahi Hagi, vicegovernatore della regione del Basso Shebelle. La base, che si trova a Janaale, 75 chilometri a sud di Mogadiscio, è stata attaccata da centinaia di militanti. Un ufficiale citato dall agenzia Dpa ha parlato di una situazione caotica e di molte persone che sarebbero state uccise. L attacco è cominciato con l esplosione di un autobomba all i n g re s s o della base, a cui ha fatto seguito l irruzione dei militanti. Testimoni parlano di almeno una ventina di morti. Gli estremisti sostengono invece di aver ucciso decine di soldati ugandesi. Secondo il gruppo jihadista 50 soldati sono morti e altri 30 sono stati catturati. Nella rivendicazione, i terroristi di Al Shabaab hanno anche sostenuto di essersi impossessati di diverse armi all interno della base. L Amisom al momento non conferma le notizie e non ha fornito cifre ufficiali sulle vittime dell attacco. La Somalia da quasi vent anni è dilaniata da una feroce guerra civile. Dal 2012 un nuovo Esecutivo supportato dalla comunità internazionale tenta di ridare stabilità al Paese che negli ultimi anni ha dovuto lottare contro i terroristi di Al Shabaab. L ingresso recente di Etiopia e Kenya sul suolo somalo per lottare contro gli estremisti ha rivelato ancora una volta la fragilità del Paese. Povero, senza strutture, in preda alla I terroristi di Al Shabaab assaltano una base militare dell Unione africana Somalia sotto attacco corruzione. È anche per questo che oltre somali sono minacciati dall insicurezza alimentare. Lo ha reso noto ieri la Fao attraverso una nota. L organizzazione delle Nazioni Unite per l alimentazione e l agricoltura, ha spiegato che l i n s i c u re z z a alimentare persiste in Somalia e 2,3 milioni di persone avranno difficoltà a nutrirsi durante la stagione delle piogge da ottobre a dicembre Alla vigilia della nuova sessione di colloqui in programma a Ginevra Le Nazioni Unite auspicano un dialogo costruttivo in Libia NEW YORK, 2. L inviato speciale dell Onu in Libia, Bernardino León, ha lanciato un appello alle fazioni libiche a «mettere davanti a tutto gli interessi del Paese e a portare avanti un dialogo costruttivo» per arrivare a un accordo nel corso del nuovo round di colloqui in programma domani a Ginevra. Lo ha detto ieri sera il portavoce delle Nazioni Unite, Stephan Dujarric. Bernardino León ha incontrato ieri a Istanbul, in Turchia, rappresentanti del Congresso nazionale generale libico, il Parlamento di Tripoli non riconosciuto dalla comunità internazionale, per discutere del prose- O ffensiva contro Boko Haram ABUJA, 2. L esercito nigeriano ha riconquistato ieri la città di Gamboru Ngala, ai confini con il Camerun, che era caduta nelle mani dei terroristi di Boko Haram. Gamboru Ngala nello Stato di Borno «è oggi libera», recita un comunicato delle forze armate di Abuja. Boko Haram ne aveva preso possesso il mese scorso, poi ne era stato cacciato dalle truppe del Ciad, che avevano fatto una incursione nel territorio confinante, e infine l aveva messa sotto controllo. I residenti della città camerunense di Fotokol, separata solamente da un lungo ponte da Gamboru Ngala, hanno confermato l intervento dell esercito nigeriano. Un caccia dell aviazione di Abuja ha bombardato le postazioni degli estremisti di Boko Haram che negli ultimi sei anni con attacchi a villaggi hanno provocato oltre ventimila morti e più di un milione e mezzo di profughi nel nord-est del Paese. D all inizio dell anno le forze militari di Nigeria, Ciad e Camerun hanno inflitto ingenti perdite agli estremisti islamisti liberando numerosi centri urbani che erano stati conquistati dai terroristi. guimento del processo di dialogo tra le fazioni libiche. León ha parlato di risultati tangibili» nei colloqui di Istanbul, ma non è chiaro se la delegazione di Tripoli parteciperà alla nuova sessione di dialogo per porre fine alla crisi politica e al conflitto. L incontro di Istanbul si è svolto infatti alla vigilia del nuovo round del dialogo politico previsto per giovedì e venerdì a Ginevra. Una nota della Missione delle Nazioni Unite di supporto in Libia (Unsmil) ha chiarito che le consultazioni sono servite per affrontare le «preoccupazioni del Congresso nazionale generale» riguardo la difficile intesa politica per la nascita di un «Governo di accordo nazionale». Il Congresso nazionale generale ha disertato l ultima sessione del dialogo tra le fazioni libiche sotto l egida di Unsmil, quella che si è tenuta la scorsa settimana a Skhirat, in Marocco. I rappresentanti di Tripoli non hanno partecipato ai colloqui dopo le dimissioni del capo della delegazione, Saleh Al Makhzoum. L inviato speciale delle Nazioni Unite ha già sottolineato «l e s t re m a urgenza» di una soluzione per la crisi libica. La scorsa settimana in Il presidente del Governo spagnolo Rajoy (Ansa) un intervista a France24, si è detto «fiducioso che entro il 10 settembre saremo in grado di avere un intesa finale», nonostante le difficoltà. Nel frattempo, però, la Libia resta un Paese nel caos, con due Parlamenti, due Governi, e tribù che si combattono per il contrabbando di petrolio, armi, persone e droga. Inoltre, miliziani del cosiddetto Stato islamico (Is) controllano varie città nell est del Paese, in particolare la località costiera di Sirte. Inoltre, incessanti combattimenti si svolgono a Bengasi, epicentro della rivolta popolare che, con il successivo intervento internazionale, ha fatto crollare il regime di Muammar Gheddafi. E, ieri, un ordigno artigianale ha ucciso cinque membri delle forze speciali libiche nella zona sud-est della città portuale che si affaccia sul golfo della Sirte. Lo ha riferito l agenzia di stampa Lana, legata al Governo di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale. «Due comandanti e tre soldati sono rimasti uccisi», ha riferito il portavoce militare. Bengasi è luogo di consueti combattimenti, da almeno un anno, tra forze fedeli al Governo e gruppi di miliziani islamisti. Le ultime stime fornite dalla Fao hanno fanno notare che la scarsità di precipitazioni in certe zone pastorali e agropastorali, le difficoltà dei commerci in certe aree urbane a sud del Paese e la situazione di estrema insicurezza in tutta la Somalia, con centinaia di migliaia di sfollati, avranno come conseguenza la diminuzione dei raccolti di cereali. La Fao stima in le persone a rischio acuto fame, con un aumento del 17 per cento rispetto al periodo febbraio-giugno L agenzia, inoltre, stima in i bambini con meno di cinque anni che soffrono, attualmente, di malnutrizione acuta, mentre si trovano in una situazione di malnutrizione severa. Queste cifre, sempre secondo le stime della Fao, sono destinate ad aumentare, rispettivamente a e da oggi alla fine dell anno. Intervenuti almeno cento vigili del fuoco Otto morti per un incendio a Parigi L intervento dei pompieri (Afp) PARIGI, 2. Otto persone, tra le quali due bambini, sono morte in un incendio scoppiato nella notte in un condominio a nord di Parigi. L edificio si trova nel 18 arrondissement. L incendio è scoppiato in rue de Myrha, in un appartamento al piano terra e le fiamme si sono poi propagate nell edificio Grazie alle riforme il Paese cresce il doppio della Germania Spagna locomotiva d E u ro p a BE R L I N O, 2. «La Spagna ha tassi di crescita che sono il doppio di quelli della Germania, questo significa che le riforme valgono la pena». Con queste parole si è espressa ieri il cancelliere tedesco, Angela Merkel, incontrando il presidente del Governo spagnolo, Mariano Rajoy. Oggi la Spagna è il simbolo della ripresa economica nel sud dell E u ro p a. Quest anno l economia spagnola ha assistito infatti a una crescita dell un per cento nel periodo che va da aprile a giugno. A livello annuale, l economia è cresciuta del 3,1 per cento dall aprile Si tratta della crescita più alta in Spagna da prima della recessione economica del La norma approvata in prima lettura dal Parlamento ucraino Più autonomia alle regioni russofone WASHINGTON, 2. La Casa Bianca ha elogiato ieri l approvazione in prima lettura da parte della Rada, il Parlamento di Kiev, del disegno di legge costituzionale che punta a concedere maggiori prerogative alle regioni russofone dell Ucraina orientale: un provvedimento il cui varo è da tempo sostenuto dall O c- cidente che vi subordina il proprio sostegno, e che d altra parte è in qualche modo previsto dagli stessi accordi di pace di Minsk 2 sotto la formula del decentramento. La normativa è avversata dai nazionalisti, i cui militanti lunedì scorso hanno dato vita a violenti disordini davanti al Parlamento di Kiev costati la vita ad almeno tre poliziotti e il ferimento di altre 141 persone. Quanto alla Russia, l ha liquidata come una mera «imitazione di ciò che l autentico adempimento delle clausole di Minsk comporterebbe». Non così l Amministrazione Obama, per la quale rappresenta un importante progresso in vista di una riforma complessiva dell ordinamento ucraino, e di attraverso la tromba delle scale. Due persone sono morte gettandosi dalla finestra nel tentativo di salvarsi. Si sospetta intanto l origine dolosa del rogo: questa mattina la polizia francese ha fermato una persona in relazione al caso. Lo riferiscono i media. Madrid si è distinta per aver messo in atto un programma di riforme efficiente, focalizzato sulla liberalizzazione del mercato del lavoro. Anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha elogiato gli sforzi compiuti dal Governo di Madrid. «La Spagna è il miglior esempio che abbiamo fatto molte cose giuste in Europa» ha detto Schäuble in un convegno, aggiungendo di essere ottimista sul futuro sviluppo della Spagna, purché Madrid prosegua nelle politiche di riforma. Il ministro dell Economia spagnolo, Luis de Guindos, ha sottolineato che la Spagna conterrà il deficit sotto il tre per cento il prossimo anno. un potenziamento delle autonomie regionali e locali». A sottolinearlo è stato Ned Price, portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca. Se per ora il testo ha ottenuto il voto favorevole di 265 deputati, in seconda e definitiva lettura da tenersi entro la fine dell anno occorreranno invece la maggioranza qualificata dei due terzi. Nel frattempo, il Partito Radicale di Oleg Liashko ha abbandonato la coalizione di Governo a causa delle divergenze sulla riforma costituzionale che concede una maggiore autonomia all est russofono. Il leader nazionalista ha spiegato ieri sera ai giornalisti che da questo momento il suo partito sarà all opposizione. Lashko ha chiesto inoltre che sia indetto un referendum sullo status del Donbass, ed elezioni locali a ottobre. La coalizione di Governo, formata da altri quattro partiti e da vari parlamentari indipendenti, perde così la maggioranza costituzionale di 300 seggi, ma mantiene quella assoluta, nonostante la perdita dei 22 seggi del Partito Radicale. Il presidente Petro Poroshenko, che ieri ha fatto visita ai feriti negli scontri davanti al Parlamento, ha esaltato i tre agenti morti parlando di «eroi», ha ribadito le accuse già mosse ai nazionalisti e ha avvertito che molti politici appartenenti a tale schieramento saranno convocati dalla polizia per essere interrogati: in particolare diversi esponenti dell ala paramilitare di Svoboda, formazione dell estrema destra, a cominciare dal suo leader Oleg Tiagnyb ok. «Abbiamo già individuato i responsabili materiali», ha annunciato il presidente ucraino, «e presto troveremo anche gli organizzatori, che hanno distribuito mazze da baseball e dato una mano a far affluire le armi». In mezzo ai poliziotti sarebbe addirittura stata scagliata una bomba a mano, la cui esplosione avrebbe causato la maggior parte delle vittime, uccidendo tra l altro la prima guardia, raggiunta alla testa da una scheggia. Riparte il pil italiano ROMA, 2. Segnali di miglioramento per l economia italiana che cresce a un ritmo superiore alle attese. E anche l occupazione sembra ripartire. I dati forniti ieri dall Istat indicano una revisione al rialzo del pil (prodotto interno lordo) nel primo e secondo trimestre di quest anno mostrando che la ripresa si va facendo meno balbettante. I segnali positivi dal mondo del lavoro sono racchiusi nei occupati in più nel secondo trimestre e nel tasso di disoccupazione che scende al 12 per cento. Indicazioni relativamente confortanti anche per i giovani con una percentuale di senza lavoro in calo di oltre due punti. La disoccupazione giovanile rimane comunque attestata al 40 per cento. Nei primi tre mesi dell anno il pil è aumentato dello 0,4 per cento, contro una previsione del più 0,3 per cento. Nel secondo trimestre invece il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,7 nei confronti del secondo trimestre del Si tratta dell aumento tendenziale più alto degli ultimi quattro anni. L OSSERVATORE ROMANO GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum Città del Vaticano o r n e o s s ro m.v a w w w. o s s e r v a t o re ro m a n o.v a POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt GI O VA N N I MARIA VIAN direttore responsabile Giuseppe Fiorentino v i c e d i re t t o re Piero Di Domenicantonio cap oredattore Gaetano Vallini segretario di redazione Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va Servizio culturale: cultura@ossrom.va Servizio religioso: religione@ossrom.va Servizio fotografico: telefono , fax photo@ossrom.va w w w. p h o t o.v a Segreteria di redazione telefono , fax s e g re t e r i o s s ro m.v a Tipografia Vaticana Editrice L Osservatore Romano don Sergio Pellini S.D.B. direttore generale Tariffe di abbonamento Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198 Europa: 410; $ 605 Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665 America Nord, Oceania: 500; $ 740 Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30): telefono , fax , , info@ossrom.va d i f f u s i o n o s s ro m.v a Necrologie: telefono , fax Concessionaria di pubblicità Il Sole 24 Ore S.p.A. 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3 giovedì 3 settembre 2015 L OSSERVATORE ROMANO pagina 3 Cittadini colombiani attendono di oltrepassare il passaggio di confine con il Venezuela (Afp) Le scelte del Cile Bachelet tra austerità e impegno per il sociale SA N T I A G O, 2. La presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha ordinato ieri un netto cambio di linea nella politica economica del Governo, che prevede più attenzione al sociale, con una crescita moderata della spesa pubblica. Già durante la campagna elettorale di due anni fa, in occasione del voto che le consegnò il secondo mandato da presidente, Bachelet aveva annunciato un programma fiscale molto ambizioso, finalizzato a una riforma tributaria volta a destinare più risorse al sistema dell i s t ru z i o - ne e a tutti i settori del welfare. Tale «svolta sociale» come l hanno chiamata fonti della stampa regionale appare tuttavia in netto contrasto con le misure di austerity disposte a seguito del momento negativo vissuto nelle ultime settimane dalla Cina, principale socio commerciale di Santiago. In effetti, la crisi cinese ha duramente colpito i conti cileni, anche se il Governo resta ottimista. «Il Paese è ben preparato ad affrontare questo vento contrario, lo abbiamo fatto in passato e sappiamo come farlo in futuro», ha dichiarato ai giornalisti il ministro delle Finanze, Rodrigo Valdés, al termine di un consiglio dei ministri straordinario. In merito alle previsioni del bilancio del 2016, che l Esecutivo si appresta ad inviare a breve al Congresso, Valdés incontrando la stampa all uscita del Palazzo della Moneda ha sottolineato che le priorità indicate dalla presidente sono l istruzione, la salute e la sicurezza cittadina. «Ritengo ha aggiunto il ministro delle Finanze cileno che ciò rifletta bene quello che vogliono i cittadini: vogliono sentire il Governo più vicino». E l indicazione della presidente ha concluso Valdés «è quella di lavorare per raggiungere questo obiettivo». Oggi sarà divulgato al Senato cileno un nuovo rapporto della politica monetaria della Banca centrale. A giugno, la Banca centrale aveva tagliato le previsioni di crescita per il 2015, aggiornandole fra il 2,25 e il 3,25 per cento. La Nuova Zelanda cambia bandiera WELLINGTON, 2. La Nuova Zelanda si appresta a cambiare la bandiera nazionale, in sostituzione di quella adottata nel 1902, blu con il britannico Union Jack in alto a sinistra e la costellazione della Croce del sud. La commissione di esperti nominata dal Governo ha presentato oggi i quattro disegni selezionati fra gli oltre diecimila proposti dal pubblico, che verranno sottoposti a referendum. Gli elettori potranno infatti scegliere una delle quattro bandiere in un referendum postale fra il 20 novembre e l 11 dicembre. Poi, a marzo 2016, con un secondo referendum, sarà presa la decisione finale fra il preferito dei nuovi disegni e la bandiera esistente, criticata perché quasi identica a quella australiana, che mostra cinque stelle anziché quattro nella Croce del sud. La Nuova Zelanda fa parte del Commonwealth e rimane una monarchia sotto la corona britannica. I sostenitori dell attuale bandiera ricordano che i neozelandesi hanno combattuto e sono morti sotto di essa per generazioni. E affermano che il cambiamento sarebbe un disonore della loro memoria. I critici precisano, invece, che si confonde troppo facilmente con quella di altre ex colonie britanniche, in particolare con quella australiana, e sostengono che la presente bandiera dà esclusivo riconoscimento al retaggio culturale britannico, ignorando i maori e altri gruppi etnici. L Osa non interviene sulla crisi mentre Maduro rafforza lo stato di assedio Caracas e Bogotá ai ferri corti Cinque morti nelle proteste in Nepal KAT H M A N D U, 2. Continua ad alimentare tensioni sociali e violenze la contesa politica in Nepal sulla nuova Costituzione, anche dopo il referendum che il mese scorso ne ha approvato la bozza. Da ieri, nel Terai, la zona pianeggiante che segna il confine con l India e garantisce l unico accesso agevole in Nepal per molti dei beni di cui necessita, a partire dai carburanti, si è riaccesa la rivendicazione della popolazione locale, i madeshi. Cinque i morti negli scontri tra polizia e dimostranti. Secondo fonti della sicurezza, gli agenti hanno aperto il fuoco Disordini a Kathmandu (Ap) CARACAS, 2. Resta molto alta la tensione alla frontiera tra Colombia e Venezuela, dopo la decisione del presidente venezuelano, Nicolás Maduro, di chiudere il confine ed espellere numerosi immigrati colombiani con l obiettivo di frenare attività criminali e di contrabbando portate avanti da bande paramilitari colombiane. E per discutere della crisi, Bogotá aveva auspicato ieri la convocazione di un vertice dei ministri degli Esteri dell Osa, l Organizzazione degli Stati americani. Ma l organismo regionale ha respinto la richiesta con diciassette voti a favore, cinque contro, undici astensioni e un Paese assente. La Colombia aveva poi chiesto di discutere domani della chiusura della frontiera nell ambito dell Unasur (l Unione delle Nazioni sudamericane), ma da Quito, sede dell organismo, hanno precisato che una riunione in tal senso si potrebbe convocare non prima di martedì prossimo. Bogotá ha infine detto che potrebbe ricorrere alle Nazioni Unite. Il Governo colombiano ha denunciato che la decisione di Maduro ha innescato una crisi umanitaria, con migliaia di persone in fuga in questi giorni dal Venezuela. «Stiamo valutando se la questione possa essere discussa dal Consiglio dei diritti umani dell Onu: si tratta di un emergenza umanitaria che non può essere lasciata a margine», ha detto il ministro degli Esteri, María Ángela Holguin. Ma da Caracas è arrivata una secca replica. L ambasciatore Roy Chaderton ha infatti dichiarato che la crisi al confine è dovuta a problemi di violenza interna della Colombia, affermando che la situazione è stata ingigantita «da un complotto della stampa internazionale, guidato dagli Stati Uniti, per diffondere odio e pregiudizi contro il Governo di Caracas». In aggiunta, è stato esteso lo stato d assedio ad altre aree dello Stato del Táchira, a ridosso del confine con la Colombia. Lo hanno confermato i media a Caracas, dove si ricorda che il presidente Maduro si trova in visita ufficiale in Cina. Il rafforzamento dello stato d assedio nel Táchira è stato deciso «per ripristinare l o rd i n e pubblico», ha puntualizzato una nota governativa da Caracas, dove d altra parte il difensore civico della Nazione sudamericana, Tarek Saab, ha smentito le accuse giunte da parte delle autorità di Bogotá di abusi su donne e bambine colombiane da parte dei militari venezuelani. contro manifestanti che avevano violato il coprifuoco e cercavano di assaltare commissariati. Una sparatoria si è registrata anche all esterno dell ospedale di Narayani, dove era stato portato il cadavere di una delle vittime. Nella zona è stato decretato il coprifuoco, ma tutto il Paese asiatico è animato da violente proteste, che stanno colpendo anche imprese, trasporti e fabbriche, contro la nuova Carta costituzionale, che approvata dai principali partiti prevede la creazione di sette province federali. Dalla capitale colombiana, i due partiti tradizionali del Paese, i conservatori e i liberali, hanno chiesto al presidente, Juan Manuel Santos, di interrompere i rapporti diplomatici con Maduro, che nei giorni scorsi ha fatto sapere che non riaprirà la frontiera fino a che non ci saranno le condizioni minime per potere avere una nuova zona di confine «sana, legale e pacifica». Tra Caracas e Bogotá è in corso un aspro confronto diplomatico, che ha portato al richiamo dei rispettivi ambasciatori, dopo uno scambio di accuse sul contrabbando di generi alimentari. Secondo il Venezuela è a opera dei colombiani, mentre la Colombia accusa Caracas di sequestrare le case dei colombiani che vengono espulsi. La chiusura della frontiera ha inoltre provocato una grave crisi nella città di Cúcuta, la cui economia dipende quasi totalmente dal commercio tra i due Paesi. La frontiera tra Venezuela e Colombia è quotidianamente utilizzata da contrabbandieri, trafficanti di esseri umani e narcotrafficanti. Solo nell ultimo anno, le autorità venezuelane hanno arrestato oltre seimila persone per attività di contrabbando e sequestrato circa ventottomila tonnellate di cibo. Te n s i o n e tra Kabul e Islamabad KABUL, 2. Il Pakistan deve una volta per tutte «eliminare dal suo territorio le basi dei terroristi, e in particolare quelle della temibile Rete Haqqani» se vuole intrattenere con l Afghanistan una seria cooperazione e «contribuire a un rafforzamento della pace e della stabilità nella regione». Lo sostiene un comunicato diffuso ieri sera dal portavoce del presidente Ashraf Ghani. Nonostante le assicurazioni delle autorità di Islamabad, si afferma nel comunicato, «ci sono prove evidenti che dirigenza, comando centro di controllo, infrastruttura di sostegno e basi della Rete Haqqani e Immunità revo cata al presidente guatemalteco CITTÀ DEL GUAT E M A L A, 2. A tre giorni dalle elezioni presidenziali anticipate, il Parlamento del Guatemala ha tolto al presidente Otto Pérez, eletto nel 2012, il privilegio costituzionale dell immunità. La decisione apre la strada a un procedimento giudiziario per una vicenda di corruzione, che ha provocato dure proteste negli ultimi mesi. Lo riporta la Bbc online. Hanno votato a favore 132 parlamentari su 158, ben oltre la maggioranza di due terzi necessaria per approvare la mozione. Pérez, generale in congedo, è accusato di avere ideato una frode ai danni del servizio doganale per diversi milioni di dollari. Il capo dello Stato ha sempre negato ogni addebito, confermando che non si dimetterà. Il suo mandato sarebbe comunque scaduto il 14 gennaio prossimo e non si sarebbe potuto r i c a n d i d a re. Polizia ancora al centro di violenze negli Stati Uniti WASHINGTON, 2. Ancora casi di violenza negli Stati Uniti legati al comportamento delle forze dell ordine. L Fbi ha aperto ieri un inchiesta sulla morte di un cittadino ispanico, Gilbert Flores, ucciso dalla polizia venerdì scorso in Texas mentre alzava le mani in segno di resa. Il tutto è stato ripreso con uno smartphone da un passante che ha consegnato poi il video ad una televisione locale. Non è ancora chiaro se l uomo, 41 anni, fosse o meno armato. Stando alle ultime ricostruzioni dei fatti, due agenti di polizia, Greg Vásquez e Robert Sánchez, erano intervenuti a nord di San Antonio dopo una chiamata che segnalava una violenza domestica. Arrivati sul posto, avevano trovano una donna ferita alla testa e un bambinodi18 mesi.floressitrovava all esterno di una abitazione e aveva un coltello. I poliziotti avrebbero quindi cercato di immobilizzarlo con una pistola elettrica, ma l uomo avrebbe opposto resistenza. Nel video trasmesso dall emittente locale Ksat-12 si vedono gli ultimi istanti della disputa. Vásquez e Sánchez sono stati temporaneamente sospesi dal servizio. Negli ultimi cinque mesi Oltre duemila civili uccisi nello Yemen GINEVRA, 2. Sono 2112 i civili uccisi nello Yemen in cinque mesi. Lo ha annunciato l alto commissariato Onu per i Rifugiati. «Dall escalation del conflitto armato, il 26 marzo scorso, fino al 27 agosto, abbiamo documentato 6631 vittime civili, tra cui 2112 uccisi e 4519 feriti», ha detto ieri Cécile Pouilly, portavoce dell agenzia delle Nazioni Unite in una conferenza stampa a Ginevra. Solo nelle ultime due settimane, i civili uccisi sono quasi cento, concentrati nella città meridionale di Taiz, teatro degli scontri tra lealisti e ribelli huthi. «Ci preoccupa il rapido aumento del numero di vittime civili a Taiz nelle ultime settimane ha detto Pouilly così come l insostenibile situazione umanitaria, aggravata dal blocco delle vie di rifornimento da parte dei comitati popolari, affiliati agli huthi». di altri gruppi terroristici si trovano all interno del territorio pakistano». «Le ultime misure intraprese dagli Stati Uniti per condizionare l assistenza militare al Pakistan a una azione di Islamabad contro la Rete Haqqani e altri gruppi terroristici dentro il Paese si sottolinea ancora confermano le convinzioni dell Afghanistan». Kabul, conclude il comunicato, reitera che il diniego di questi fatti indebolisce il terreno della cooperazione fra i due Paesi nella guerra contro il terrorismo e gli sforzi per rafforzare la pace regionale e la stabilità». È dunque allarme per la situazione umanitaria nella città a sud della capitale Sana a, dove secondo fonti dell Onu ci sono tre milioni di persone che hanno difficoltà a ottenere gli aiuti delle organizzazioni internazionali, a causa dei combattimenti in corso: sia i viveri che le medicine inviati dalle agenzie delle Nazioni Unite non riescono ad arrivare a Taiz per mancanza di carburante e quindi non possono essere distribuiti alla popolazione. Il Comitato internazionale della Croce rossa aveva detto nei giorni scorsi che la situazione sanitaria a Taiz, terza città dello Yemen, è «terribile». L organizzazione umanitaria riferisce di aver riscontrato «gravi difficoltà» nell invio di forniture mediche e chirurgiche agli ospedali della zona. L area è considerata strategica per l avanzata dei lealisti appoggiati dai raid aerei della coalizione internazionale a guida saudita verso la capitale Sana a, ancora sotto il controllo delle milizie ribelli fedeli all imam sciita Abdel Malik Al Huthi. Le forze lealiste hanno conquistato nelle scorse settimane il porto meridionale di Aden sconfiggendo i ribelli huthi e costringendoli a ritirarsi verso nord. Il conflitto nello Yemen è precipitato a gennaio quando i ribelli huthi, dopo aver occupato la capitale Sana a, hanno preso il palazzo presidenziale attuando di fatto un colpo di Stato e costringendo il presidente, Abd Rabbo Mansour Hadi, a riparare prima ad Aden e poi in Arabia Saudita. Il 26 marzo sono iniziati i raid della coalizione di Paesi guidata da Riad contro i ribelli huthi.

4 pagina 4 L OSSERVATORE ROMANO giovedì 3 settembre 2015 Raffaello Sanzio, «La battaglia di Costantino contro Massenzio» ( , particolare) A ridosso della battaglia decisiva nei pressi di Ponte Milvio Lattanzio ed Eusebio di Cesarea autori cristiani entrambi vicini al sovrano collocano una visione Con qualche differenza tra loro S Dal 3 ottobre al 7 febbraio Roma e Costantino in mostra nella Nieuwe Kerk di Ams t e rd a m Vi c e n d e di una religione arà presentata il 4 settembre nella Sala conferenze dei Musei Vaticani la mostra «Roma. Il sogno dell imperatore Costantino» che permetterà dal 3 ottobre al 7 febbraio prossimi nella Nieuwe Kerk di Amsterdam di ammirare tesori d arte unici. L esposizione racconterà come Roma intraprese, a partire dai primi decenni del IV secolo, il suo percorso di trasformazione da capitale imperiale, multireligiosa e costellata di templi con statue colossali degli imperatori, a città che diverrà progressivamente cristiana distintivo e in nome del quale Costantino avrebbe ricevuto la vittoria. Si trattava con ogni probabilità del monogramma di Cristo, for- grazie in particolare all impulso di Papa Damaso nella seconda metà del secolo. Si tratta di una storia che spiega come il cristianesimo si sia trasformato nel tempo fino a costituire una religione dominante, capace di esercitare una decisiva influenza su tutto il mondo occidentale. Com è noto, questa svolta fu resa possibile principalmente grazie alla scelta dell imp eratore Costantino e a una sua misteriosa visione: diurna o notturna a seconda delle fonti, riassunte nel brano che pubblichiamo dal libro La donazione di Costantino (Bologna, il Mulino, 2010, pagine 256, euro 12). L idea dell esposizione è quella di mostrare la crescita del cristianesimo nella Roma tardoantica. Punto di partenza è la conversione di Costantino e le conseguenze del suo gesto nella società a lui contemporanea. I curatori Eric Moormann per l a rc h e o - logia classica e Sible de Blaauw per quella cristiana hanno scelto 86 opere, tra le quali 37 provengono dai Musei Vaticani. Di particolare interesse sarà l i n c o n t ro di due statue dell arte paleocristiana. Il cosiddetto Cristo docente del Museo Nazionale Romano, e Il Copia di una pittura della catacomba buon pastore eccezionalmente concesso in dei Santi Pietro e Marcellino: Cristo docente fra Pietro e Paolo prestito per la mostra dai Musei Vaticani e Agnello mistico fra quattro santi saranno presenti ad Amsterdam e verranno sistemati insieme nella galleria iniziale. Il confronto delle due sculture del IV secolo, potrebbe tornare a suscitare il dibattito sull identità, cristiana o pagana, delle persone raffigurate. Altro pezzo notevole è una delle mani di marmo appartenenti a una statua colossale dell imperatore Costantino proveniente dal cortile dei Musei Capitolini. La mostra viene completata con monete e manoscritti poco noti provenienti dai Paesi Bassi, dove raramente si organizzano esposizioni sull epoca paleocristiana (anche perché opere di quel periodo sono rare nei musei locali). Solo negli anni 1962 e 1963 due eventi di questo genere si tenne- di CRISTIANA DOBNER Statua del Buon Pastore (fine III - inizio IV secolo) ro quasi nello stesso tempo in musei di Maastricht e Utrecht. In questa prospettiva l esposizione di Amsterdam è un evento di particolare interesse, che si pone anche il fine di attrarre un largo pubblico in un Paese molto secolarizzato, dove la conoscenza della religione e della tradizione cristiana è limitata, soprattutto nelle ultime generazioni. D altra parte, la tematica trattata si riferisce a radici stesse di una Nazione che in passato ha avuto una forte identità cristiana, ancora culturalmente ben percettibile. L ambizione degli organizzatori e dei curatori è quella di innescare un cortocircuito tra la storia del cristianesimo nella Roma tardoantica e la coscienza della propria storia da parte del popolo olandese. La mostra si terrà alla Nieuwe Kerk ( chiesa nuova ). Edificata dalla fine del Trecento, si trova nel cuore della capitale ed è un ampia costruzione tardogotica che vide nel 1578 l ultima messa di rito cattolico, dopo la quale l edificio passò ai protestanti. Nel 1980 cessò anche il culto protestante e l edificio fu affidato a una fondazione che lo ha destinato a un uso culturale. La statua medievale della santa paleocristiana Caterina di Alessandria, patrona della chiesa nel periodo cattolico, sarà presente nella mostra per sottolineare la connessione tra il mondo paleocristiano e l identità della chiesa principale di Amsterdam. N Creazione e formazione rappresentano il perno attorno al quale ruota il suo pensiero Di uomo sulla soglia Il sognatore ella primavera del 312 Costantino invase l Italia settentrionale e in breve se ne impadronì; arrivato in autunno alle porte di Roma, il 28 ottobre sconfisse nei pressi di ponte Milvio il rivale, che morì nello scontro annegando nel Tevere, e restò così unico signore dell O ccidente. È a ridosso di questa battaglia decisiva che le fonti cristiane Lattanzio ed Eusebio di Cesarea, entrambi vicini all imperatore collocano una visione, con qualche differenza tra loro: notturna o diurna, ricevuta dal sovrano durante il sonno prima dello scontro, o qualche tempo prima nello splendore del meriggio e alla presenza delle sue truppe in marcia e poi confermata da un sogno, questa indicava un simbolo cristiano da innalzare come segno digmatica che esprimeva in pienezza il suo slancio mai dismesso nell indagare. «Buber si è occupato dell ebraismo nei due periodi che corrispondono, parimenti, alle sue fatiche di pensatore in generale. Creazione e formazione rappresentano in entrambi il perno intorno al quale ruota il suo pensiero. Egli cercava i momenti creativi in cui erano nate le grandi forme (Gestalten) e faceva di sé il portavoce di ciò che è vivente, che irrompeva in quei momenti, contro le forme e le configurazioni che stavano lentamente morendo, e che quali reliquie di ore grandiose, rivendicavano il mato dalle due prime lettere greche del nome (la chi e la rho sovrapposte), riprodotto sullo stendardo imperiale (labarum) e presto entrato nella monetazione, quindi destinato a una fortuna simbolica fuori del comune al pari di quella iconografica dell episodio, entrato nell immaginario collettivo cristiano e raffigurato variamente: così Piero della Francesca, nel suggestivo affresco di San Francesco ad Arezzo, rappresenta la visione notturna secondo Lattanzio, mentre in Vaticano la rappresentazione raffaellesca della battaglia nel cui cielo brilla la croce con la scritta greca en tùto nìka ( con questo vinci ) e la statua equestre berniniana dell imp eratore, sul cavallo che s impenna davanti al prodigio, seguono entrambe la versione diurna di Eusebio. Dalla vittoria di ponte Milvio Costantino avvia una politica sempre più nettamente favorevole alla Chiesa cristiana. Al dio dei cristiani l imperatore mostrò senza dubbio di attribuire la sua vittoria sul «tiranno» e in questo quadro più tardi, a torto, Massenzio sarebbe stato presentato per motivi propagandistici anche come persecutore dei cristiani. Quello dunque che era stato l ennesimo episodio della lunghissima guerra civile tra pretendenti al potere nello sfacelo del sistema tetrarchico esito avvolto di prodigi e senza dubbio sorprendente per la sua imprevedibile rapidità venne caricato di significato anche religioso. Entrato il giorno dopo a Roma, Costantino non volle celebrare secondo la tradizione (sulla quale invece Massenzio aveva puntato) il sacrificio a Giove in Martin Buber interprete dell ebraismo Imperativo del creare Gershom Scholem, filosofo e studioso di mistica ebraica con metodo storiografico, aveva conosciuto Martin Buber da universitario, il loro rapporto fu amichevole ma anche contrastato per le diverse ottiche filosofiche e di ricerca sull ebraismo. Martin Buber interprete dell e b ra i - smo (Firenze, Giuntina, 2015, pagine 103, euro 12) presenta la conferenza di Gershom Scholem nel contesto del colloquio Eranos del 1966 «Creazione e formazione» dedicata al filosofo morto pochi mesi prima e ritenuto personalità paranostro timore o la nostra venerazione». Martin Buber legge così la storia dell ebraismo, in cui era stato educato dal nonno Salomon, profondo conoscitore del midrash come sottolinea Francesco Ferrari nella breve ma compiuta introduzione, alla luce «di un vero e proprio imperativo che sostanzia la sua ermeneutica culturale e religiosa: l imp e- rativo del creare». Un chiarimento di linguaggio sonalità di confine, posto sulla soglia, rendendolo esponente di una sintesi fra Deutschtum e Judentum e propugnatore di una visione del Kulturzionismus, del sionismo culturale, portando sulla scena del suo tempo termini e contenuti quali «nuovo ebraismo», «modernità ebraica». Egli avrebbe «instancabilmente affinato, custodito e sviluppato, fino alla fine dei suoi giorni, il Martin Buber Piero della Francesca, «Sogno di Costantino» ( ) Campidoglio, così come a un generico e volutamente ambiguo impulso della divinità (instinctu divinitatis) venne attribuita la vittoria nell arco trionfale dedicato nel 315 dal senato all imperatore in occasione del decennale del regno e tuttora innalzato nei pressi del Colosseo. (g. m. v. ) consentirà di cogliere l accezione dei termini: non si tratta di una creatio ex nihilo quanto un ritornare alla creatività dell origine che plasma, del U rs p r u n g. «Buber cercava la trasformazione creativa dell ebraismo; egli cercava gli elementi, nella sua storia e nel suo presente, in cui il principio creativo spezza le forme e cerca una nuova configurazione». La speculazione del filosofo, «un ebreo polacco, e che fino alla fine della sua vita si sarebbe identificato in quanto tale, ricevette un educazione permeata di rigorosa tradizione ebraica e di illuminismo tedesco», poggiava «sulla distinzione fra religione e religiosità». La fede, individuale, quindi non poteva che essere concepita come «irruzione dell ebreo verso se stesso». Si apre però in questo modo l ambito della libertà religiosa e sospinge Martin Buber «fin da subito, con enfasi, dalla parte degli eretici dell ebraismo, e non di quello che in molti dei suoi primi scritti chiamava ebraismo ufficiale, contrapposto a quello che invece chiamava ebraismo sotterraneo». Il percorso esistenziale di Martin Buber venne formando la sua persenso della trasformazione creativa del fenomeno che era massimamente vicino al suo cuore». Non significa però che Martin Buber fosse un ebreo né ortodosso né praticante, tanto da far sottolineare a Scholem che si era tenuto «a distanza dalle istituzioni del culto ebraico con assoluta radicalità, al punto che in quasi trent anni da lui vissuti in Israele non fu mai visto da nessuno in una sinagoga». Già negli scritti giovanili infatti emerge «una profonda avversione nei confronti della Legge e della Halakhà». Come però non scorgere una frattura fra il primo e il secondo Buber? Scholem ritiene di poter operare la sintesi. «I pensieri del secondo Buber sono intimamente e saldamente legati con quelli del primo periodo. Per comprendere il processo del sorgere delle forme e della configurazioni, Buber cerca sempre e ancora il principio creativo, ed è adesso convinto d aver trovato il suo apriti sesamo nell insegnamento dell I o - Tu e della vita dialogica». A questo filone di riflessione si deve aggiungere la scoperta del chassidismo che avrebbe fatto riconoscere in Buber «il primo pensatore ebraico che vide nella mistica un tratto fondamentale e una tendenza operante continuamente nell ebraismo». Il filosofo nel 1933, anno terribile per gli ebrei che dette il via alla furia nazista, tenne un discorso sull umanesimo biblico. Scholem vi riconosce l interpretazione buberiana dell ebraismo: «L umanesimo biblico non può, a differenza di quello occidentale, elevarsi al di sopra dei problemi dell istante; desidera educare a una resistenza, a una confermazione in essi. Non scappiamo da questa notte di tempesta, dai lampi che balenano, da questa minaccia di rovina nel mondo del Lògos, nel mondo della forma compiuta, prestiamo ascolto alla parola in mezzo ai tuoni, obbediamole! Rispondiamole! Questo terribile mondo è il mondo di Dio. Ti esige. Dai prova di te come uomo di Dio in esso».

5 giovedì 3 settembre 2015 L OSSERVATORE ROMANO pagina 5 La più antica stesura del Cantico che si conosca (Codice 338, foglio 33 recto, XIII secolo, Biblioteca del Sacro Convento di San Francesco, As s i s i ) A essere esaltata non è la natura in sé ma la natura in quanto creazione La fraternità che lega tutte le cose esistenti deriva dalla loro subordinazione a un unico principio creatore di S GI O VA N N I CERRO ull origine del Cantico di frate Sole di san Francesco possediamo due versioni molto diverse, entrambe tramandate dalla Compilazione di Assisi, una raccolta delle memorie di frate Leone, confessore, compagno e segretario del santo negli ultimi anni della sua vita. La prima versione racconta di un Francesco sereno, mosso da un amore contemplativo per la creazione e attento a rispettare tutte le creature di Dio, dalle più piccole alle più grandi: quando cammina fa attenzione a non calpestare in modo maldestro le pietre, raccomanda al frate incaricato della raccolta della legna di non tagliare completamente gli alberi e consiglia al frate ortolano di tenere un piccolo giardino dove far nascere erbe odorose e fiori. È in tale contesto di esaltazione delle meraviglie del mondo che Francesco, poco prima di morire, avrebbe scritto le lodi al Signore per le sue creat u re. La seconda versione, invece, ci restituisce un Francesco tormentato e sofferente: il santo si trova a San Damiano, è gravemente malato e quasi del tutto cieco, trascorre i suoi giorni al buio in una cella infestata dai topi, che sia lui sia i suoi compagni credono inviati dal demonio per disturbarlo. Una notte, dopo aver invocato il Signore affinché lo renda capace di sopportare con pazienza la sua condizione, viene rinfrancato dalla promessa del regno dei cieli. Il mattino successivo comunica così ai compagni un componimento pensato per essere cantato, come è confermato dal manoscritto 338 della Biblioteca comunale di Assisi, in cui sono state lasciate tre righe libere per la melodia. Nel suo ultimo libro tradotto in italiano (Il Cantico di frate Sole. Francesco d Assisi riconciliato, traduzione di Paolo Canali, introduzione di Attilio Bartoli Langeli, Milano, Edizioni Biblioteca Francescana, 2015, pagine 121, euro 16), il medievista francese Jacques Dalarun propende per la seconda versione: il canto servirebbe soprattutto come terapia per alleviare le sofferenze nel momento del congedo dalla vita terre n a. La traduzione italiana del volume non poteva essere pubblicata in un momento più propizio, in cui il Cantico è oggetto di un rinnovato interesse grazie all enciclica Laudato si di Papa Francesco. È lo stesso Dalarun a riconoscere che «a otto Secondo il medievista francese Jacques Dalarun il componimento servirebbe soprattutto come terapia per alleviare le sofferenze nel momento del congedo dalla vita terrena secoli di distanza, i due Francesco parlano della stessa cosa». L a u t o re si cimenta con il commento del testo quasi parola per parola, integrandolo costantemente con altre fonti francescane e corredandolo con un ricco apparato iconografico. Il commento si sviluppa in tre atti, come un dramma in cui strofa dopo strofa entrano in scena le diverse creature in un movimento dall alto verso il basso. Dalarun sottolinea che il poema umbro fa riferimento non solo a fonti bibliche, soprattutto il Cantico dei tre fanciulli nella fornace del libro di Daniele, il salmo 148 e l Apocalisse, ma anche alle conoscenze scientifiche dell epoca diffuse a livello popolare. Se la disposizione dei corpi celesti (il sole, la luna e le stelle) segue il modello di san Paolo nella prima lettera ai Corinzi (15, 40-41), l articolazione del mondo sublunare nei quattro elementi (aria, acqua, fuoco e terra) riprende la fisica medievale di derivazione aristotelica. Le entità del mondo celeste e di quello sublunare vengono personificate e a ognuna sono attribuite virtù proprie, legate al genere di appartenenza: l acqua, femminile, è «multo utile et humile e pretiosa e casta», mentre il fuoco, maschile, è «bello et iocundo e robustoso e forte». Se si confronta il Cantico con l altro scritto di Francesco dedicato alle Lodi di Dio altissimo, giuntoci in forma autografa, si nota che le caratteristiche delle creature ripropongono quelle del Creat o re. Ai due estremi della cosmogonia del Cantico vi sono, da una parte, «messor lo frate Sole», che come ri- Nel cantico di frate Sole Il Francesco riconciliato Un testo tornato di stretta attualità dopo l enciclica «Laudato si» corda la Compilazione di Assisi è la più bella tra tutte le creature e la più simile a Dio, dall altra, «sora nostra matre Terra», che costituisce il fondamento di tutta la costruzione di Francesco. È proprio la terra lo strumento di cui il santo di Assisi si serve, secondo Dalarun, per operare un rovesciamento dei valori sociali dominanti. Mentre nella società bassomedievale i rapporti di potere dipendono fondamentalmente dal possesso della terra e dal suo uso, la rivoluzione francescana consiste nell a f f e r m a re che l uomo non deve dominare e sfruttare la terra, ma che è essa stessa che «ci sustenta e governa». Oltre a essere sorella, la terra è una buona madre che si prende cura amorevolmente dei propri figli, offrendo loro il nutrimento necessario. Questa considerazione non prelude, però, a una celebrazione della natura in senso moderno, termine che del resto non compare mai negli scritti di Fr a n c e s c o. A essere esaltata per Dalarun non è la natura in sé, ma la natura in quanto creazione: la fraternità universale che lega tutte le cose esistenti deriva dalla loro subordinazione a un unico principio creatore, cioè D io. Mentre non vi sono dubbi che il destinatario delle lodi sia il Creatore, non è altrettanto semplice individuare il soggetto da cui proviene il canto. Non sembra essere l uomo, come testimoniano due particolari: anzitutto, la prima strofa, in cui si sostiene che egli non è degno di nominare l Altissimo, secondo una formula tipica della teologia negativa; quindi, l invocazione «Laudato sie, mi Signore», che è impersonale. Non sono nemmeno le creature a tessere l elogio di Dio: secondo l autore, i p er e i cum di cui è disseminato il testo possiederebbero un valore eminentemente strumentale. Il Signore viene lodato per mezzo delle sue creature. Nell interpretazione di Dalarun, il Cantico è dunque il «canto di Dio, potenza estroversa di vita, che crea il mondo nella circolarità di una benedizione che attraversa e trascina con sé tutte le creature». È così che l universo pacificato e solidale cantato da Francesco contiene anche un ammonizione morale: ci ricorda che quando l uomo rifiuta la fraternità tra i viventi e dimentica la misericordia mette a rischio l armonia dell intera creazione. Giotto, «Esequie di san Francesco» (1325 circa, particolare) Dal libro «L arte della città» (Bologna, il Mulino, 2015, pagine 170, euro 18) che tratta di filosofia, natura e architettura pubblichiamo parte dell introduzione scritta dall aut o re. di RA F FA E L E MILANI «La città in me è come un poema di cui non ho ancora trovato le parole» (Jorge Luis Borges, Va n i l o q u i o ). La città, risultato della storia, della cultura e della civiltà, si presenta a noi, a un primo impatto, come un esaltazione dell e d i f i c a re in un gioco di forme e di volumi, o come una glorificazione dell a rc h i t e t t u r a ; in un secondo momento, viene percepita anche come un segno delle comunità e dell appartenenza di cui le forme sono il riflesso. Si profila, a ben ragionare sul suo significato, dall antichità alla modernità, un composito fare umano, il disegno straordinario dell azione collettiva e dei singoli, l effetto di un arte dello spazio esteso. Esso interagisce con l arte del paesaggio, perché propone elementi della dedizione, i segni della fantasia, dell immaginazione e della progettazione e le creazioni della necessità. Similmente a un attività dove l uomo è creatore di L arte della città Come un poema coltivazioni, si può dire infatti che esista un arte della città come prodotto delle comunità e dei singoli, degli architetti e degli artisti, dei progettisti e dei semplici lavoratori, dei cittadini e dei loro rappresentanti politici: risultato di uno sforzo ideale e civile, ma anche di un concreto, sfaccettato manifestarsi delle tecniche dello spazio, modellato anche, volta a volta, da quello o quell altro gruppo sociale o dalle ideologie. Il carattere proprio della storia mondiale, che comprende le nazioni, gli Stati, la politica, tutte le religioni, le arti e le scienze, sta nel fatto che essa è la storia dell uomo costruttore di città. Nelle parole di Otto Spengler: «Il prodigio vero e proprio è la nascita dell anima di una città. (...) Da un insieme di abitazioni da villaggio, ciascuna delle quali aveva una sua storia, si forma un tutto e questo tutto vive, respira, cresce, assume un volto e una forma interna, inizia un altra storia» (Il tramonto dell Occidente, 1981). Procedendo da qui e andando oltre la casa, il tempio, il duomo, il palazzo, l immagine della città nella sua unità si fa oggetto di una lingua delle forme e di una storia dello stile che accompagnano l intero corso di una civiltà. In tempi recenti la storia umana appare sempre più ferita dal rapido sviluppo, improvvisato e sconvolgente, della città; al suo confronto, quasi si annulla il paesaggio esterno, naturale, divorato dall espansione del cemento che s irradia ovunque, non solo massicciamente, ma anche lungo i rivoli intricati delle vie di comunicazione. Inoltre la metà della popolazione vive in immensi habitat territoriali, pedine di una mappa sempre più potente, labirintica, pervasiva della vita e del movimento. Nonostante quest immagine devastante, restiamo però colpiti da alcune opere, per la loro straordinarietà e originalità di esempi d arte architettonica, oggetti prima non immaginabili, che destano grande stupore. E il teatro della rappresentazione, lo spettacolo mediatico del potere: l architetto e il politico si contendono il trofeo del successo. Di fronte a questa prevalenza materiale dell architettura urbana, constatiamo che declinano, all occhio comune, le arti sorelle, come la letteratura, la pittura, la musica. Queste, per tanto tempo regolari e rassicuranti, lasciano il posto, nel tempo del tramonto dell arte, al pulsare errabondo e delirante dello spazio cittadino in crescita, segnato per lo più da una grande confusione nelle forme. Nell era della globalizzazione, l antico, nei suoi vari elementi caratterizzanti, non di rado felicemente sovrapposti nel corso del tempo, viene messo in competizione brutale con l irruenza di un attualità che lo isola o lo mortifica. Avvertiamo inoltre, sempre di più, la supremazia dell arte urbana e dell a rc h i - tettura anche sulla fotografia e sul cinema. Tuttavia alcune città, nel mito contemporaneo della sensibilità e del gusto, appaiono, per l atmosfera che irradiano, sostanzialmente cinematografiche: è il caso di New York, Singapore, Shan- Elementi di enigmatica bellezza si offrono alla vista riportando il ricordo di film o racconti in un eccitante strategia comunicativa tra materialità e immaterialità ghai, Tokyo, Dubai, Kuala Lumpur, Hong Kong, Chengdu, Chicago o Londra. Altre, con una forte notazione evocativa, ci appaiono invece più inclini all immaginazione letteraria o pittorica: Parigi, Roma, Buenos Aires, Madrid, Berlino, Praga, Venezia, Amsterdam, Lisbona, Barcellona, Istanbul. È un piacere controverso quello dell architettura e della città. Elementi di enigmatica bellezza si offrono alla vista riportando infatti il ricordo di film o di descrizioni letterarie in un eccitante strategia comunicativa tra materialità e immaterialità.

6 pagina 6 L OSSERVATORE ROMANO giovedì 3 settembre 2015 Monaci trappisti dell abbazia di Notre-Dame d Aiguebelle in Francia Protestantesimo e vita contemplativa al seminario sul fondatore di Taizé Ritorno al monachesimo TAIZÉ, 2. «Verrà il giorno in cui la supposta incompatibilità fra protestantesimo e vita monastica sarà completamente superata. Allora, per il protestantesimo, sarà stato come un soffio per lungo tempo perduto ma ritrovato. E, su questo cammino, fratel Roger sarà stato pietra miliare determinante, pioniere fecondo, testimone luminoso». Fra i relatori del seminario internazionale in corso a Taizé, dedicato al contributo di fratel Roger al pensiero teologico, il pastore Laurent Schlumberger, presidente del Consiglio nazionale della Chiesa protestante unita di Francia, ha tentato di smontare il cliché che vede, a partire dall avvento della Riforma, fede protestante e comunità monastica su due strade diverse, quasi incompatibili. Il rifiuto della vita monastica come «necessità», addirittura «precondizione» del protestantesimo, ha condotto vita ecclesiale e teologia protestanti a svilupparsi «senza vena Governatorato della Città del Vaticano Ufficio delle poste e del telegrafo Annullo postale speciale in occasione dell emissione della serie filatelica «VIII Incontro Mondiale delle Famiglie» (2 settembre 2015) In occasione dell emissione della serie filatelica «VIII Incontro Mondiale delle Famiglie», le Poste Vaticane porranno in uso uno speciale annullo del quale si riproduce l i m p ro n t a : monastica, senza un ritorno alle fonti di questa forma di vita comunitaria». Tra le principali ragioni, l opposizione di Lutero (e poi di Calvino) ai voti monastici, «a causa del valore meritorio accordato loro davanti a Dio e perché stabilivano una divisione in seno alla Chiesa». Il sospetto è che i monaci volessero ottenere la salvezza mediante disciplina e ascesi proprie. Un eccesso. Ma nel ventesimo secolo, nelle comunità protestanti, si è tornati a pensare a una vita comunitaria che non si opponesse al Vangelo. Il giovane Roger si inserì in questa corrente di pensiero e, più tardi, con la Règle de Ta i z é «sarà particolarmente attento a porsi alla congiunzione fra la tradizione monastica e le affermazioni della Riforma», soprattutto in materia di professione di fede e carità. Schlumberger conferma che tale fenomeno è in espansione. La riscoperta del monachesimo da parte del protestantesimo francofono sarebbe dovuto a tre fattori convergenti: ecclesiale (risveglio della fede e nuovo slancio di radicalismo evangelico), socio-politico (resistenza a tentazioni invasive o totalitarie di realtà sociali o di ideologie), internazionale (urgenza vitale, dopo le due guerre mondiali, di una riconciliazione fra gli Stati e fra i popoli). Sta di fatto che oggi il numero dei membri della Fraternité des Veilleurs aumenta, così come nelle comunità di Pomeyrol e di Reuilly, e a Taizé sempre più pastori vengono sulla collina ad accompagnare gruppi di giovani. «La vita monastica ha affermato il relatore appare come una possibilità reale di vivere concretamente» riconciliazione e unità. «Si offre come alternativa, pedagogia, centro di resistenza: resistenza all accelerazione, non tanto con una lentezza imposta quanto con la regolarità di un ritmo; resistenza all accumulazione, poiché essa invita a una logica del meno e non del più; resistenza all abbandono dell individuo isolato, con l articolazione fra personale e comunitario, individuale e collettivo». La risposta una «all esistenza polverizzata di fronte a istanze differenti che impongono gioghi concorrenti». E alla domanda, angosciante: «Che cosa giustifica la mia vita?». Il teologo Michel Stavrou ha messo in evidenza le convergenze fra Taizé e l Oriente cristiano: «L appello alla semplicità è anche il messaggio di tutta la spiritualità del cristianesimo orientale, da san Isacco il Siro a san Silvano del Monte Athos, passando per i padri del deserto». Fratel Roger «era cosciente dell importanza della povertà e della pace interiore come fonti di gioia. Sottolineava in particolare l imp ortanza, per i monaci, di celebrare la trasfigurazione di Cristo, premessa della nostra trasfigurazione». La gioia spirituale «è un tema centrale nel cristianesimo ortodosso», ha spiegato il teologo citando (per esempio) san Serafino di Sarov. Altra convergenza, la misericordia: Olivier Clément «amava ricordare che l insistenza di fratel Roger sull amore di Dio ha segnato la fine di un epoca in cui, nelle differenti confessioni cristiane, si temeva un Dio che punisce». Per Stavrou, Roger si è rivelato attraverso la sua vita e i suoi scritti come un essere filo calico, «un vero innamorato della bellezza divina che egli scopriva nel mondo e nel volto del p ro s s i m o». Anche Karen Scott, della DePaul University di Chicago, ha sottolineato che nelle parole di fratel Roger troviamo «il riflesso della consapevolezza che egli aveva dell a m o re appassionato e tenero di Gesù risorto per lui e per ciascuno di noi, il calore di Dio, la gioiosa certezza del suo amore e della presenza di Cristo». Poi, due storie di stima e amicizia: l arciprete ortodosso Vladimir Fedorov ha parlato dei rapporti tra Roger e Nikodim, dal 1963 al 1978 metropolita di Leningrado e Novgorod; la teologa Beate Bengard si è soffermata sull arricchimento reciproco vissuto negli incontri fra il priore di Taizé e Paul Ricoeur. «La speranza che ha caratterizzato tutta la vita e l opera di fratel Roger ha spiegato Marguerite Léna, religiosa della comunità apostolica di Saint-François-Xavier non era semplicemente una disposizione virtuale, un attitudine, ma un modo concreto di vivere e di agire: la speranza teologale in tutta la sua piena realtà ed effettività storica, oltre che nella sua più alta tensione escatologica, quell insp erato che ha dato anche il titolo a un suo libro. Era una speranza in atti, più tradotta e manifestata da azioni che dichiarata e insegnata». Amélé Adamavi-Aho Ekué, teologo protestante, ha approfondito il contributo di Roger all etica cristiana, mentre Constantin Sigov, dell Università nazionale di Kiev Mohyla Accademia, si è soffermato sul paradigma della fiducia testimoniato a Taizé, che «amplia il tempo disponibile per le relazioni interpersonali, le libera dallo stress generato dall urgenza, dalla tirannia dei contatti affrettati ed effimeri, condannati a scomparire come piatti usa e getta. Rivelando l orizzonte di rapporti a lungo termine (amicizia, matrimonio)», la fiducia manifesta «il cammino della persona umana nel tempo» e al di là del tempo. Secondo Julija Vidovic, dell Istituto cattolico di Parigi, quella di Roger è stata una vita illuminata dalle Scritture. «Per causa di Cristo e del Vangelo» (cfr. Ma rc o, 10, 29): questa citazione ha spiegato la relatrice «torna a più riprese e dà l impressione che non solo tutta l opera ma anche tutto il pensiero e tutta la vita di fratel Roger si costruivano attorno a essa. È evidente che Roger, come i padri della Chiesa che amava leggere e citare, identificava il Vangelo con il Cristo». L arcivescovo Thomas Menamparampil, amministratore apostolico di Jowai, ha ricordato come fratel Roger abbia visitato più volte l Asia, attingendo alle «vibrazioni religiose» del continente e costruendo un vincolo molto forte con esso. Lo testimoniano l invio di fratelli della comunità in Bangladesh e in Corea, la sua presenza a raduni dei giovani e a incontri di preghiera in India e nelle Filippine, la nomina di fratelli a ministeri itineranti attraverso i Paesi asiatici, compresa la Cina. Il cardinale Ranjith e alcuni vescovi hanno incontrato il nuovo primo minist ro Per la riconciliazione in Sri Lanka In una prospettiva cristiana L oggi della salvezza di MAU R I Z I O GRONCHI La domanda alla quale ci siamo proposti di rispondere era: quale senso ha l oggi della salvezza, nella prospettiva cristiana? Quanto abbiamo rilevato dall agire quotidiano di Gesù come Signore delle relazioni è ciò che si riverbera, per la grazia dello Spirito, nell oggi della Chiesa e del mondo, a contatto con la vulnerabilità della carne di Cristo, che sono i poveri e i più deboli. L odierna tentazione auto-salvifica (neo-gnostica e neo-pelagiana), ai credenti domanda l impegno di considerare la gratuità della salvezza che viene da Dio in Gesù, la cui causalità personale è in grado di raggiungere ogni uomo, nel modo che Dio solo conosce, mediante lo Spirito. Come ai contemporanei di Gesù fu concesso di toccare Dio nella persona del Figlio, analogamente, a noi oggi è donato di toccare Gesù nella carne di ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito, versando sulle sue ferite l olio della consolazione e il vino della speranza (cfr. Prefazio VIII). Nell evento di Cristo, Dio si è messo dalla parte delle sue creature, ha sperimentato la vulnerabilità della carne, «essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato» (E b re i 4, 15). Ha così imparato ad aver fame e sete oltre che saziare, a lasciarsi condurre e non solo a guidare, a servire invece di essere servito. L empatia di Dio viene dall esperienza umana del Figlio, in cui Egli assume un nuovo punto di vista, imparando l obbedienza (cfr. E b re i 5, 8). Qualcosa di analogo avviene nella relazione tra persone normodotate e portatori di deficit, disabilità e handicap. In certo senso, potremmo dire che la mente del normodotato si modifica a contatto col disabile, poiché avviene un aumento di competenza, anziché un semplice adattamento sminuente, tale da accrescere l attenzione a ciò che altrimenti sarebbe portato a trascurare. In altre parole, si tratta di una contaminazione che, lungi dalla sua accezione negativa, permette di vedere con occhi nuovi anche se stessi. Forse qualcosa di simile è avvenuto anche in Gesù, perché è ciò avviene eternamente in Dio quando guarda alle sue creature. Il relazionarsi con le creature fragili trasforma in economia, condiscendenza e clemenza l agire di D io. La Chiesa è testimone credibile della salvezza in cui crede quando vive profondamente immersa nella storia di ogni uomo, cui si fa prossima per lasciare spazio al suo Signore; quando ne proclama gioiosamente la speranza nella celebrazione dei sacramenti, da cui trae energia per vivere in verità la seconda eucaristia, che sono i poveri e tutti coloro che attendono pienezza di vita. Lungo questa strada, la salvezza è accessibile in un già che è pregustazione dell opera perdonante del Padre buono e misericordioso, e in un non ancora che attende la piena eredità, il saldo eterno ove la speranza della felicità si compirà nella comunione e nella gioia senza fine. In conclusione, l oggi della salvezza è insieme dono e compito. Dono da attendere, concesso all umanità intera dalla misteriosa e amante sapienza di Dio, nel modo che lui solo conosce; compito da perseguire insieme con gli altri, nella libertà che ogni uomo ha ricevuto dalla stessa libertà di Dio. E come all amore non si può rispondere che per amore, così la salvezza è dono di amore di Dio e risposta di amore dell uomo. Della salvezza come dono siamo certi, per la fede e la speranza; della salvezza come compito siamo responsabili, nella carità. Te o l o g i a congresso È dedicato al tema «Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! (Luca 3, 6). Sulla soteriologia cristiana», il ventiquattresimo congresso nazionale dell Associazione teologica italiana che si è aperto ad Assisi il 31 agosto e si concluderà il 4 settembre. Nella mattinata di oggi, 2 settembre, si è tenuto un dialogo con l arcivescovo Luis Francisco Ladaria Ferrer, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, su Gesù Cristo salvezza di tutti. Pubblichiamo le conclusioni della relazione di don Maurizio Gronchi, docente presso la Pontificia università Urbaniana. All Expo rappresentanti di fedi diverse hanno benedetto il cibo In segno di pace Nel bozzetto sono raffigurate due famiglie di differenti culture che si sorridono e, tra loro, vi è rappresentato un particolare del logo dell VIII Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Philadelphia (Usa) dal 22 al 25 settembre Completano l annullo le scritte: «VIII INCONTRO MONDIALE DELLE FA M I G L I E DIE EMISSIONIS», «POSTE VA - TICANE 2 SETTEMBRE» e «PHILADELPHIA 2015». Il bozzetto è stato realizzato dall Ufficio Filatelico e Numismatico. Il materiale filatelico da obliterare, debitamente affrancato con il francobollo della serie cui l annullo si riferisce, dovrà pervenire all Ufficio Obliterazioni delle Poste Vaticane entro il 3 ottobre CO L O M B O, 2. La Chiesa in Sri Lanka ribadisce il suo appoggio per la promozione nel Paese di una cultura di pace e di tolleranza, attraverso la collaborazione con le altre comunità religiose e in particolare con i loro leader. Il cardinale Malcolm Ranjith, insieme con alcuni vescovi, ha incontrato nei giorni scorsi Ranil Wickremasinghe, nuovo primo ministro, il quale ha riferito come il Governo e il presidente Maithripala Sirisena si augurano di continuare ad avere il sostegno dei cattolici in questo fondamentale progetto culturale. «Ho chiesto il sostegno di tutti i leader religiosi ha spiegato l esp o- nente politico ai media locali dopo l incontro con il cardinale per far nascere nel Paese una nuova cultura basata sulla riconciliazione e molti leader religiosi e tra questi anche i vescovi della Chiesa locale, mi hanno confermato il loro sostegno». Ranil Wickremasinghe ha ottenuto in particolare la disponibilità della comunità indù durante una speciale Puja (celebrazione) tenutasi presso il tempio Ponnambalam Vaneshwaram Kovil a Kochchikade, nei pressi di Colombo. Il primo ministro si è recato anche alla grande moschea della capitale per un incontro e un momento di preghiera insieme ad alcuni leader musulmani eletti parlamentari nelle elezioni di alcuni giorni fa. In questi ultimi anni, le tensioni createsi tra le varie comunità religiose a causa della crescita di movimenti radicali buddisti sono sfociate spesso in manifestazioni violente, che in alcuni casi hanno portato alla morte di alcune persone, contro le minoranze etniche e religiose causando tensioni sociali e politiche, condannate non solo dai moderati e dagli attivisti locali per i diritti civili e politici ma anche dalla comunità internazionale. Il processo politico di riconciliazione, dopo il lungo conflitto interno, è stato uno dei temi principali della campagna elettorale che ha portato Wickremasinghe e il suo partito al Governo. I prossimi anni saranno cruciali per determinare se, in una società etnicamente eterogenea e multireligiosa ferita da una lunga storia di conflitti, è possibile stabilire una pace inclusiva e duratura. MI L A N O, 2. Utilizzando ciascuno le forme rituali e tradizionali proprie, per poi consumare insieme un pranzo di pace, undici rappresentanti religiosi hanno benedetto, martedì, all Expo di Milano, il cibo proveniente da 80 diversi Paesi. L incontro, «Il cibo dello Spirito nella Carta di Milano», organizzato in concomitanza con la decima giornata per la custodia del creato, ha avuto il suo culmine con la firma della «Carta di Milano» e con la benedizione del cibo. Si è trattato di un evento di grande richiamo, grazie all unicità del contesto e all evidente attualità della questione della convivenza, della tolleranza, del dialogo tra religioni. «È stato un grande evento di pace e anche una prima mondiale. È la prima volta infatti hanno spiegato gli organizzatori che un così alto numero di rappresentanti delle maggiori religioni si incontrano in un esposizione universale per pronunciare ciascuno la propria benedizione sul cibo e la prima volta che viene benedetto cibo portato da tutto il mondo, generosamente offerto da sessantotto Paesi partecipanti a Expo, vestendo abiti tradizionali e portando un loro piatto tipico». All evento erano presenti, monsignor Luca Bressan, della diocesi di Milano, Traian Valdman, archimandrita della Chiesa ortodossa romena, Piergiorgio Acquaviva, presidente del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, Yahya Pallavicini, vice presidente della comunità religiosa islamica Coreis, il presidente della Casa della cultura musulmana di Milano, Mahmoud Asfa, assieme ai rappresentanti evangelici, valdesi e a esponenti delle fedi induista e tibetana.

7 giovedì 3 settembre 2015 L OSSERVATORE ROMANO pagina 7 Pablo Picasso «Colomba della pace» Papa Francesco a San Pietro celebra la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato Tu t t o è carezza di Dio «Laudato sie, mi Signore / cum tucte le tue creature, / spetialmente messor lo frate sole, / lo quale è iorno, et allumini noi per lui...». Le parole dolci e insieme potenti del cantico di Francesco di Assisi risuonano, accompagnate dal suono dell arpa, sotto le volte della basilica di San Pietro, dove nel pomeriggio di martedì 1 settembre Papa Francesco ha presieduto la liturgia della parola per la prima giornata mondiale di preghiera per la cura del c re a t o. La spiritualità del poverello d Assisi ha fatto da cornice all intera celebrazione, raccordo ideale tra gli inni dell antico testamento intonati dal coro della Cappella Sistina diretto da monsignor Massimo Palombella e le parole dell enciclica Laudato si, un brano della quale è stato proclamato come seconda lettura. In una basilica affollata di fedeli, erano presenti alla celebrazione ventotto cardinali, tra i quali il decano Sodano e il segretario di Stato Parolin, una trentina di vescovi e arcivescovi, canonici vaticani e prelati della Curia romana. A lato della sede del celebrante ha partecipato alla liturgia anche l arcivescovo Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia. A Siracusa celebrazione presieduta dal cardinale Baldisseri Il grande fiume della misericordia «In questa stagione sinodale» è «necessario riscoprire la bellezza della famiglia» e, al contempo, è «giusto, evangelico e impellente chinarsi sulle tante famiglie ferite che vivono situazioni drammatiche, irreversibili, soprattutto per i figli vittime innocenti, affinché il grande fiume della misericordia le guarisca e si integrino pienamente nella comunità ecclesiale». Lo ha sottolineato il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, celebrando a Siracusa, martedì sera, 1 settembre, la festa della Madonna delle lacrime. In particolare il porporato si è rivolto ai giovani «per dir loro di non aver paura di formare una famiglia. Le difficoltà sono tante ha detto ma non scoraggiatevi. È un avventura, formare una famiglia! Sì, una bella avventura che vale la pena intraprendere con forza e determinazione. Non ci sono sconti per nessuno. Non crediate che i vostri genitori o nonni non abbiano avuto difficoltà e problemi. Loro hanno creduto nella famiglia e voi ne siete il frutto. Loro hanno scommesso nel futuro e soprattutto hanno creduto in Dio». Alla presenza dell a rc i v e s c o v o Salvatore Pappalardo e del rettore della basilica santuario don Luca Saraceno, il cardinale ha ricordato con i numerosi fedeli intervenuti il sessantaduesimo anniversario del giorno in cui, in una piccola casa siracusana, da un quadretto di gesso raffigurante il Cuore immacolato di Maria sgorgarono lacrime. Una storia particolarmente legata al tema della famiglia: la Madonnina infatti era sopra il letto matrimoniale di una giovane coppia di sposi in attesa del primo figlio. Il porporato all omelia ha anche evidenziato la concomitanza della festa con la liturgia della parola presieduta dal Papa nella giornata per la cura del creato. «La Madonna delle lacrime ha commentato in proposito ci fa comprendere ancor più quanto sia necessario g e m e re per la creazione, quanto sia indispensabile curarla, custodirla e consegnarla alle future generazioni come un bene prezioso di cui non siamo padroni, ma servitori». Infine il segretario generale del Sinodo ha esortato a imparare a piangere, soprattutto accanto a chi soffre. «In un mondo che pretende di avere una spiegazione per tutto e si ritrova senza risposta davanti a esperienze tanto dolorose come l uccisione di bambini innocenti ha concluso le lacrime della Vergine sono conforto e sicura speranza. Non sono lacrime di disperazione, è il pianto di chi accoglie in sé il dolore dell a l t ro». Al l udienza generale di mercoledì 2 settembre, in piazza San Pietro, erano presenti i seguenti gruppi: Dall Italia: Seminaristi partecipanti al corso per il sostegno economico alla Chiesa; Figlie di Santa Maria di Leuca; Suore di Carità di Santa Maria; Partecipanti al pellegrinaggio della vita consacrata della Diocesi di Imola, con il Vescovo Tommaso Ghirelli; Pellegrinaggio dei Cresimati della Diocesi di Lucca, con l Arcivescovo Italo Castellani; Cresimandi delle Parrocchie di San Vendemiano, Zoppè, Saccon. Gruppi di fedeli dalle Parrocchie: San Giovanni Battista, in Vallonara di Marostica; San Valentino, in Salara; Don Bosco, in Padova; Santo Stefano, in Isola della Scala; San Pietro, in Trescore Balneario; Santa Maria Nascente e San Giorgio, in Bodio Lomnago; San Pietro, in Samolaco; Beata Vergine della Bozzola, in Garlasco; San Petronio, in Castel Bolognese; San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino, in Montoro; San Giacomo, in San Valentino Torio; Santa Maria dell Idria, in Barcellona Pozzo di Gotto; Santissimo Nome di Maria, in Cagliari; San Cassiano, in Prata Camportaccio; San Leone, in Assoro; Santa Maria Assunta e San Michele Arcangelo a Castel Romano di Trigoria, in Roma. Cresimandi del Vicariato di Villafranca; Vicariato di Mede Lomellina; Comunità pastorale Santa Caterina, di Besana in Brianza; Comunità pastorale di Chiuso-Maggianico; Unità pastorale Va l Adige; Unità pastorale di Magrè e Monte Magrè. Gruppi dagli Oratori di Gandino, Merate, Montappone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Centro storico di Lucca; Parrocchia di San Martino in Strada; Federazione nazionale suonatori di campane; Fondazione Santa Lucia, di Medesano; Associazione Aus e r, di Novara; Associazione nazionale Idraulici; Associazione sportiva, di Monopoli; Associazione Polizia di Stato, di Foggia; Associazione italiana stomizzati, di Bari; Associazione nazionale autieri d Italia, di Porto Viro; Associazione bambino emopatico oncologico, di Con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede erano gli arcivescovi Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, i monsignori Wells, assessore, Camilleri, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, e Bettencourt, capo del Protocollo. Alle 17 in punto, la processione con Papa Francesco si è snodata lungo la navata centrale della basilica, dando inizio a una liturgia sobria e intensa, aperta dalla preghiera del Pontefice ripresa dalle conclusioni dell enciclica e caratterizzata dall ascolto della Parola e dall omelia di padre Raniero Cantalamessa. Il predicatore della Casa pontificia, interrompendo il suo discorso, ha invitato più volte i fedeli presenti a pregare ad alta voce: «O Signore nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra». Al termine della liturgia, il gesto che ha caratterizzato la giornata, istituita lo scorso 6 agosto da Papa Francesco per essere celebrata ogni anno nella stessa data il 1 settembre scelta dal 1989 dalla Chiesa ortodossa. Dopo la benedizione e il canto del Salve Regina, il Pontefice si è fermato a salutare, una a una, le personalità ecumeniche erano presenti rappresentanti del patriarcato ecumenico, della Chiesa ortodossa bulgara, della Chiesa ortodossa romena in Italia, della Chiesa copta ortodossa egiziana, della Chiesa anglicana, della Chiesa metodista mondiale e della Società biblica in Italia che avevano partecipato alla liturgia. Insieme avevano riconosciuto che «suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio», avevano chiesto la grazia «di sentirsi uniti con tutto ciò che esiste» e avevano pregato perché tutti «amino il bene comune, promuovano i deboli e abbiano cura di questo mondo che abitiamo». Il presidente di Iustitia et pax a Rio de Janeiro Per una cultura della pace «In questo 2015 nel mondo circa miliardi di dollari vengono investiti in spese militari. Se di questi si riuscisse a destinarne solo il 10 per cento ai bisogni umanitari, il finanziamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile potrebbe essere raggiunto. Non mancano le risorse intellettuali né quelle materiali». È quanto affermato dal cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, nel corso di un simposio internazionale svoltosi il 1 settembre a Rio de Janeiro. Nella città brasiliana il porporato ha tenuto un articolato intervento sul tema dei lavori «La promozione della cultura della pace in un mondo in conflitto» organizzati dalla locale Pontificia università cattolica. Il presidente di Iustitia et pax ha riproposto il magistero pontificio sull argomento a partire da Giovanni XXIII fino ai giorni nostri, soprattutto attraverso un approfondita rilettura dell enciclica di Papa Francesco Laudato si. Riflettendo sulle nuove forme di conflitto che investono l umanità, il relatore si è soffermato in particolare sulle cause, alla base delle quali ha individuato ancora una volta il dramma della povertà, soprattutto quando essa assume il volto della fame e della malnutrizione. E sebbene a partire dal 1990 il numero delle persone che soffrono di fame cronica sia calato del 17 per cento con una diminuzione che indicherebbe una certa efficacia negli sforzi compiuti non si può comunque tacere che «ci sono ancora quasi 850 milioni di persone che soffrono di fame acuta». Una cifra di per sé sconvolgente; ma, ha avvertito, «la cosa che deve sconvolgere ancor di più è che dietro a questi numeri ci sono persone reali, con la loro dignità e i loro diritti». Del resto, ha fatto notare, «non è per mancanza di cibo che tali persone soffrono la fame, giacché i livelli attuali di produzione alimentare sono sufficienti per sfamare tutti». Sulla scia di Papa Francesco il porporato ha quindi ricordato che un altra sfida alla pace è rappresentata dal cambiamento climatico. Dinanzi al preoccupante riscaldamento Gruppi di fedeli all udienza generale Verona; Associazione Perrone, di Cologno Monzese. Operai della Smith Bits Saline, con il Vescovo di Volterra Alberto Silvani; Bersaglieri del 67 Fagarè; Moto club Fiamme del Polesine; Comitato Badinelli, di Chiavari; Gruppo Luce di Rosa, di Viterbo, con il Vescovo Lino Fumagalli; Gruppo allievi karate, di San Pietro Samolaco; Gruppi di fedeli da Vigevano, San Vito dei Normanni, Casale Monferrato, Capurso, Gambolò, Vigasio, Villafranca. Coppie di sposi novelli Gruppi di fedeli da: Slovacchia, Lituania, C ro a z i a. I polacchi: Zesp ół muzyczny Anioły Nadziei z parafii św. Katarzyny w Bytowie; grupy pielgrzymkowe z Łodzi i Bydgoszczy; pielgrzymi indywidualni. De France: Groupes de pèlerins. Du Sénégal: Groupe de pèlerins avec S.Exc. Mgr Paul Abel Mamba, évêque de Ziguinc h o r. Du Gabon: groupe de pelerins de l Arquidiocese de Libreville, From various Countries: Participants in a Renewal Course of the Missionary Sisters Servants of the Holy Spirit, From England: Students and staff from Loyola School Dioceses of Brentwood. From the Netherlands: Pilgrims from Christ the Light Parish, Archdiocese of Utrecht; A delegation from the Catholic Federation for E l d e r l y, From Sweden: Pilgrims from Klosterresor. From Nigeria: A group of pilgrims. From Japan: Participants in the «World Peace Art Exhibition». From Malaysia: Pilgrims from the Cathedral of the Holy Spirit, Penang, From the United States of America: Pilgrims from the Archdiocese of Chicago, Illinois, accompanied by Archbishop Blase Cupich; Pilgrims from the following parishes: Our Lady of the Sierra, Oakhurst, California; St Mary, Gran Rapids, Michigan; Students and faculty from Benedictine College, Atchison, Kansas. Aus der Bundesrepublik Deutschland: Pilgergruppen aus den Pfarrgemeinden; Unsere Liebe Frau, Feichten; St. Antonius, Georgsmarienhütte; St. Bonifatius, Hamburg-Eimsbüttel; St. Gerhard, Heiligenstadt; St. Nikolaus, Mitteleschenbach; St. Johannes, Neumarkt; St. Benno von Meißen, Oelsnitz; Maria Himmelfahrt, Pilsting; Pfarrverband Rotthalmünster; St. Michael, Rimbach; St. Ägidius, Schmidmühlen; St. Bartholomäus, Schwarzenholz; Pilgergruppe aus dem Bistum Speyer; Pilgergruppen aus: Dinkelscherben; Esslingen; Schwabenverlag/Osservatore Romano; Hl. Martin, Rottenburg; Borkener Zeitung, Borken; Die Weltenbummler, Erfurt; Stipendiaten der Konrad-Adenauer- Stiftung, Sankt Augustin; Schülerinnen, Schüler und Lehrer folgender Schu;: Kath. Jugendreferat, Kassel; Italienische Gesamtschule Francesco Petrarca, Köln; Gymnasium Johanneum, Ostbevern; Erasmus von Rotterdam-Gymnasium, Viersen; Matthes-Enderlein-Gymnasium, Zwönitz;Ministranten; Bottwartal, St. Pius X., Großbottwar; Expositur Zenching, St. Ägidius, Zenching; Pfarrei zur Hl. Dreifaltigkeit, Gößweinstein; aus der Pfarreiengemeinschaft St. Walburga, Monheim; aus der Pfarreiengemeinschaft Völklingen und der Pfarrei Freisen. Aus der Republik Österreich: Diözesanwallfahrt der Diözese Innsbruck anlässlich des 50- jährigen Jubiläums in Begleitung S.E.R. Manfred Scheuer. Pilgergruppen aus den Pfarrgemeinden; Hl. Ägidius und Leonhard, Peilstein; Hl. Ulrich, Tarrenz in Tirol; Benediktinerstift Kremsmünster mit seinen Pfarren in Begleitung des Hwst. Herrn Abt Ambros Ebhart, OSB; Pilgergruppe der Caritas Kärnten, Hl. Martha, Klagenfurt am Wörthersee; Kirchenchor Bruckmühl; Katholische Jugend della terra, che negli ultimi decenni è stato accompagnato dal costante innalzamento del livello dei mari e dall aumento di eventi meteorologici estremi, il cardinale Turkson ha invitato a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo. In proposito ha sottolineato come l anno 2015 presenti «una grande opportunità per un simile sforzo. Alla fine di settembre, infatti, i 193 membri delle Nazioni Unite adotteranno un agenda di trasformazione», attraverso i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile declinati in 169 t a rg e t correlati, per sostituire gli obiettivi del millennio (in scadenza proprio quest anno) con un nuovo programma che da qui al 2030 impegnerà la comunità internazionale. «Questi obiettivi ha spiegato collegheranno la crescita economica con l inclusione sociale e il rispetto per l ambiente». Essi reclamano, tra l altro, la fine dell estrema povertà in tutte le sue forme, l accesso all assistenza sanitaria, all istruzione e all energia per tutti, la riduzione delle disparità di reddito, uno sviluppo economico inclusivo, la promozione di un occupazione piena e produttiva e di un lavoro dignitoso, consumi e produzioni sostenibili e protezione degli oceani e degli ecosistemi. In particolare, ha fatto notare, «uno degli obiettivi chiede la promozione di società pacifiche e inclusive». Di conseguenza, ha concluso, «se le nazioni del mondo trasformeranno questa retorica in realtà e faranno uno sforzo serio per attuare tali obiettivi, allora andremo davvero verso società più giusta e quindi più pacifica». Durante la permanenza il porporato ha anche tenuto una conferenza per i laici, i consacrati e i diaconi permanenti e ha incontrato il clero e i religiosi dell arcidiocesi carioca. Mürztal; Katholische Jugend Vorau; Ministranten und Pilger aus dem Pfarrverband Passail, Arzberg und Fladnitz; Ministranten, Pfarrei St. Andreas, St. Andreas, Kitzbühel. Aus der Schweizerischen Eidgenossenschaft: Chor der Benediktinerabtei Disentis. De España: Parroquia Ntra. Sra. de la Asunción, de El Romeral; Centro de educación especial «Santa Teresa», de Ávila. De Ecuador: peregrinación salesiana, de Cuenca. De Argentina: Bachillerato Humanista Moderno, de la Arquidiócesis de Salta; grupos de p eregrinos. De Portugal: Corpo nacional de Escutas, Agrupamento 510 Cacilhas; Paróquia Santo André e Santa Marinha à Graça, de Lisboa; grupo de Jovens a Caminho; grupo de Matosinhos. Do Brasil: grupo do Navio «Corveta Barroso».

8 pagina 8 L OSSERVATORE ROMANO giovedì 3 settembre 2015 «Il sorriso di una famiglia è capace di vincere questa desertificazione delle nostre città». Lo ha detto Papa Francesco all udienza generale di mercoledì 2 settembre, in piazza San Pietro. Cari fratelli e sorelle, buongiorno! In questo ultimo tratto del nostro cammino di catechesi sulla famiglia, apriamo lo sguardo sul modo in cui essa vive la responsabilità di comunicare la fede, di trasmettere la fede, sia al suo interno che all esterno. In un primo momento, ci possono venire alla mente alcune espressioni evangeliche che sembrano contrapporre Marc Chagall, «Sposi nel villaggio» ( ) All udienza generale il Papa invoca un nuovo protagonismo sociale per la famiglia Il sorriso nel deserto della città i legami della famiglia e il seguire Gesù. Per esempio, quelle parole forti che tutti conosciamo e abbiamo sentito: «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me» (Mt 10, 37-38). Naturalmente, con questo Gesù non vuole cancellare il quarto comandamento, che è il primo grande comandamento verso le persone. I primi tre sono in rapporto a Dio, questo verso in rapporto alle persone. E neppure possiamo pensare che il Signore, dopo aver compiuto il suo miracolo per gli sposi di Cana, dopo aver consacrato il legame coniugale tra l uomo e la donna, dopo aver restituito figli e figlie alla vita famigliare, ci chieda di essere insensibili a questi legami! Questa non è la spiegazione. Al contrario, quando Gesù afferma il primato della fede in Dio, non trova un paragone più significativo degli affetti famigliari. E, d al- Le ha chieste il Pontefice salutando un gruppo di operai toscani Soluzioni eque alla crisi occupazionale tra parte, questi stessi legami familiari, all interno dell esperienza della fede e dell amore di Dio, vengono trasformati, vengono riempiti di un senso più grande e diventano capaci di andare oltre sé stessi, per creare una paternità e una maternità più ampie, e per accogliere come fratelli e sorelle anche coloro che sono ai margini di ogni legame. Un giorno, a chi gli disse che fuori c erano sua madre e i suoi fratelli che lo cercavano, Gesù rispose, indicando i suoi discepoli: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre» (Mc 3, 34-35). La sapienza degli affetti che non si comprano e non si vendono è la dote migliore del genio famigliare. Proprio in famiglia impariamo a crescere in quell atmosfera di sapienza degli affetti. La loro grammatica si impara lì, altrimenti è ben difficile impararla. Ed è proprio questo il linguaggio attraverso il quale Dio si fa comprendere da tutti. L invito a mettere i legami famigliari nell ambito dell obbedienza della fede e dell alleanza con il Signore non li mortifica; al contrario, li protegge, li svincola dall egoismo, li custodisce dal degrado, li porta in salvo per la vita che non muore. La circolazione di uno stile famigliare nelle relazioni umane è una benedizione per i popoli: riporta la speranza sulla terra. Quando gli affetti famigliari si lasciano convertire alla testimonianza del Vangelo, diventano capaci di cose impensabili, che fanno toccare con mano le opere di Dio, quelle opere che Dio compie nella storia, come quelle che Gesù ha compiuto per gli uomini, le donne, i bambini che ha incontrato. Un solo sorriso miracolosamente strappato alla disperazione di un bambino abbandonato, che ricomincia a vivere, ci spiega l agire di Dio nel mondo più di mille trattati teologici. Un solo uomo e una sola donna, capaci di rischiare e di sacrificarsi per un figlio d altri, e non solo per il proprio, ci spiegano cose dell amore che molti scienziati non comprendono più. E dove ci sono questi affetti famigliari, nascono questi gesti dal cuore che sono più eloquenti delle parole. Il gesto dell amore... Questo fa p ensare. La famiglia che risponde alla chiamata di Gesù riconsegna la regìa del mondo all alleanza dell uomo e della donna con Dio. Pensate allo sviluppo di questa testimonianza, oggi. Immaginiamo che il timone della storia (della società, dell economia, della politica) venga consegnato finalmente! all alleanza dell uomo e della donna, perché lo governino con lo sguardo rivolto alla generazione che viene. I temi della terra e della casa, dell economia e del lavoro, suonerebbero una musica molto diversa! Se ridaremo protagonismo a partire dalla Chiesa alla famiglia che ascolta la parola di Dio e la mette in pratica, diventeremo come il vino buono delle nozze di Cana, fermenteremo come il lievito di Dio! In effetti, l alleanza della famiglia con Dio è chiamata oggi a contrastare la desertificazione comunitaria della città moderna. Ma le nostre città sono diventate desertificate per mancanza d a m o re, per mancanza di sorriso. Tanti divertimenti, tante cose per perdere tempo, per far ridere, ma l amore manca. Il sorriso di una famiglia è capace di vincere questa desertificazione delle nostre città. E questa è la vittoria dell amore della famiglia. Nessuna ingegneria economica e politica è in grado di sostituire questo apporto delle famiglie. Il progetto di Babele edifica grattacieli senza vita. Lo Spirito di Dio, invece, fa fiorire i deserti (cfr. Is 32, 15). Dobbiamo uscire dalle torri e dalle camere blindate delle élites, per frequentare di nuovo le case e gli spazi aperti delle moltitudini, aperti all amore della famiglia. La comunione dei carismi quelli donati al Sacramento del matrimonio e quelli concessi alla consacrazione per il Regno di Dio è destinata a trasformare la Chiesa in un luogo pienamente famigliare per l incontro con Dio. Andiamo avanti su questa strada, non perdiamo la speranza. Dove c è una famiglia con amore, quella famiglia è capace di riscaldare il cuore di tutta una città con la sua testimonianza d a m o re. Pregate per me, preghiamo gli uni per gli altri, perché diventiamo capaci di riconoscere e di sostenere le visite di Dio. Lo Spirito porterà lieto scompiglio nelle famiglie cristiane, e la città dell uomo uscirà dalla depressione! «Una rapida ed equa soluzione» alla crisi occupazionale è stata invocata dal Papa al termine dell udienza generale. Salutando i gruppi di fedeli presenti in piazza San Pietro, Francesco ha anche rinnovato l appello «Mai più la guerra!» nel ricordo della conclusione del secondo conflitto mondiale. Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i fedeli venuti dal Senegal, accompagnati da Mons. Paul Mamba, Vescovo di Ziguinchor, e i pellegrini dell Arcidiocesi di Libreville. Care famiglie, che lo Spirito Santo vi conceda di far brillare sempre il Vangelo intorno a voi. La società ha bisogno della vostra testimonianza di fede e della vostra generosità. Che Dio vi protegga e vi benedica! Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Svezia, Paesi Bassi, Nigeria, Giappone, Malesia e Stati Uniti d America. Rivolgo un saluto particolare alla Catholic Extension Society statunitense. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore. Dio vi benedica! Con affetto do il benvenuto ai fratelli e alle sorelle di lingua tedesca. Saluto in modo particolare i pellegrini della Diocesi di Innsbruck, venuti a Roma insieme con il Vescovo Mons. Manfred Scheuer in occasione del cinquantesimo anniversario della Diocesi, nonché i benedettini dell Abbazia di Kremsmünster e i fedeli delle parrocchie a loro affidate. L incontro con il Papa e l esperienza della Chiesa universale durante il vostro pellegrinaggio vi confermino nella fede e nell impegno per il Vangelo. Di cuore benedico voi e i vostri cari. Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Que el Señor nos ayude a que las familias sean fermento evangelizador de la sociedad, ese vino bueno que lleve la alegría del Evangelio a todas las gentes. Muchas gracias. Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare agli scouts e fedeli del Portogallo e ai marinai brasiliani. Ricordate sempre che avete, insieme alle vostre famiglie, un ruolo essenziale nella missione evangelizzatrice della Chiesa: bisogna uscire dagli spazi di comodità e dare al mondo la testimonianza dell amore cristiano che supera ogni barriera e pregiudizio. Dio vi benedica! Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, la famiglia è il luogo dove tutti impariamo che cosa significa comunicare nell amore ricevuto e donato, e soprattutto essa è il luogo privilegiato per trasmettere la fede. Vivete questa vostra missione e siate nella società come il vino buono delle nozze di Cana. Il Signore vi b enedica. Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. Carissimi, la famiglia, come espressione dell alleanza dell uomo e della donna con Dio, è un luogo privilegiato, in cui si sperimenta la sua presenza e il suo amore. Preghiamo gli uni per gli altri, perché diventiamo capaci di riconoscere nelle famiglie questa particolare presenza di Dio e di sostenerle nella loro testimonianza di fede e di amore. Dio vi benedica! In questi giorni anche in Estremo Oriente si ricorda la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Rinnovo la mia fervida preghiera al Signore di tutti affinché, per intercessione della Vergine Maria, il mondo di oggi non abbia più a sperimentare gli orrori e le spaventose sofferenze di simili tragedie Ma le sperimenta!. Questo è anche il permanente anelito dei popoli, in particolare di quelli che sono vittime dei vari sanguinosi conflitti in corso. Le minoranze perseguitate, i cristiani perseguitati, la follia della distruzione, e poi quelli che fabbricano e trafficano le armi, armi insanguinate, armi bagnate del sangue di tanti innocenti. Mai più la guerra! È il grido accorato che dai nostri cuori e dai cuori di tutti gli uomini e donne di buona volontà sale al Principe della pace. Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i seminaristi partecipanti al Campus sul sostegno economico alla Chiesa; i chierichetti del Vicariato di Mede Lomellina; i nuovi cresimati della Diocesi di Lucca con l Arcivescovo Mons. Castellani e i partecipanti al Pellegrinaggio della vita consacrata della Diocesi di Imola, guidato dal Vescovo Mons. Ghirelli. Saluto l Associazione Bambino Emopatico Oncologico; la Federazione Nazionale Suonatori di campane e i fedeli di San Valentino Torio. A tutti auguro che questo incontro alimenti la fede e renda feconda la carità. Un saluto speciale rivolgo agli operai della Smith Bits Saline, accompagnati dal Vescovo di Volterra, Mons. Silvani, ed auspico che la grave congiuntura occupazionale possa trovare una rapida ed equa soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente per riaccendere la speranza nelle loro famiglie e la speranza nei giovani. Saluto infine i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. Domani celebreremo la memoria liturgica di San Gregorio Magno. Cari giovani, la grandezza morale di questo Papa vi spinga a scelte coraggiose per il bene; la sua fortezza nella malattia sostenga voi, cari ammalati, nel portare la croce in spirituale unione con il cuore di Cristo; il suo legame con la Chiesa aiuti voi, cari sposi novelli, a unire nell amore la vostra famiglia. Per ridare speranza al mondo del lavoro Una «rapida ed equa soluzione» per «la grave congiuntura occupazionale, nel rispetto dei diritti di tutti», specialmente per riaccendere la speranza dei giovani e delle famiglie: il forte appello del Papa, unito a quelli contro la guerra e per i cristiani perseguitati, ha davvero riacceso la speranza negli operai licenziati venuti stamani da Volterra. Nel giro di pochi mesi si sono ritrovati senza lavoro: la ditta Smith Bits Saline, una multinazionale presente in Toscana da ottantacinque anni, il 30 aprile di punto in bianco ha deciso il licenziamento di 193 operai. «Per la nostra zona, molto estesa ma con pochi abitanti, si è creata una situazione senza vie di uscita: l esito di serrate trattative, col Governo e la politica locale, è stata la riassunzione di novanta operai, ma resta ancora il dramma per cento persone»: a spiegarla così è il vescovo di Volterra, monsignor Alberto Silvani. Il presule ha voluto accompagnare personalmente da Francesco una folta delegazione di lavoratori proprio per riaccendere in loro la speranza. E il Papa si è avvicinato a loro per esprimere tutta la sua vicinanza. «È per noi una gran cosa dicono r i c e v e re dal Papa una benedizione, una parola di conforto e di incoraggiamento, un segno di attenzione, comprensione e considerazione». «Siamo venuti affermano ancora per rivendicare il diritto al lavoro e denunciare la prepotenza delle multinazionali che abbandonano al loro destino i lavoratori e le loro famiglie solo in nome del profitto e dei dividendi per gli azionisti». La ditta produce trivelle petrolifere e ha motivato i licenziamenti con la diminuzione degli scavi per l estrazione. «La nostra vicenda aggiungono è significativa e può insegnare molto, anche a chi governa. Le multinazionali arrivano e fanno ciò che vogliono. E quando se ne vanno lasciano il deserto. Nel nostro caso, qualcosa è rimasto in piedi. Ma a che prezzo? E soprattutto, per quanto tempo?». Francesco ha abbracciato in piazza San Pietro anche tanti bambini colpiti da leucemie e tumori. Accompagnati dai loro genitori, sono venuti su iniziativa dell Associazione italiana bambino emopatico oncologico. «La nostra realtà spiega il presidente Pietro Battistoni nasce da un gruppo di genitori che, dopo aver vissuto questa devastante esperienza, hanno scelto di impegnarsi per far sì che intorno alla malattia si possa creare una rete di solidarietà e di sostegno concreto, sotto il profilo della prevenzione, della cura, della riabilitazione e del reinserimento nella quotidianità». Particolarmente festoso l incontro del Papa con quattrocento rappresentanti della Federazione italiana che riunisce le diverse realtà dei suonatori di campane. «Siamo un esercito di pace dice la presidente Eles Belfontali al servizio della Chiesa con il suono delle campane che fa parte della nostra tradizione». A donare una piccola campana al Papa è stata Stefania, una ragazza veronese con la sindrome di D own. Da Chicago, anche nella prospettiva del prossimo viaggio del Papa negli Stati Uniti d America, sono venuti i rappresentanti della Catholic Church extension society, che in novantaquattro diocesi lavora concretamente in ogni tipo di periferia esistenziale. Da Buenos Aires sono venuti i rappresentanti del gruppo della parrocchia di Sant Antonio di Padova che si occupa dell assistenza ai più poveri. Accanto a loro, la delegazione ufficiale della Cappellania della polizia di Córdoba, che sta visitando, in questi giorni, anche gli uffici della Guardia svizzera pontificia e del corpo della Gendarmeria vaticana. C erano inoltre Rodolfo D Onofrio e Matias Patanian, presidente e vicepresidente della squadra di calcio del River Plate, vincitrice della Copa Libertadores. Infine con particolare affetto Francesco ha voluto salutare Ines, una donna novantenne di San Donà di Piave.

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