CITTÀ DIGITALE Un Agenda digitale per il Comune

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1 CITTÀ DIGITALE Un Agenda digitale per il Comune Il progetto DI UN AGENDA DIGITALE per il Comune rappresenta un vero e proprio piano regolatore dell innovazione della città, come strumento di crescita del territorio metropolitano, per rendere la città competitiva, elevando la qualità e le potenzialità del territorio e offrendo una migliore qualità di vita, grazie ad un efficace sistema ICT (nuove tecnologie della comunicazione e dell'informazione) di pubblica utilità altamente efficiente e innovativo. Nel 2013 per assicurare lo sviluppo economico e civile ai propri cittadini, un Comune deve essere in grado di sfruttare in pieno i benefici del digitale, con l avvento dell era di Internet, partendo dal presupposto che la città digitale è molto più di una mera questione di cavi e di computer connessi, bensì un progetto innovativo che considera l infrastruttura di rete un elemento indispensabile dello sviluppo generale della città. In primo luogo, la città digitale è costituita da cittadini consapevoli a loro agio con il digitale indipendentemente da età e classe sociale (punto 1: rimozione digital divide e alfabetizzazione informatica). Questo è senza dubbio l obiettivo principale che l amministrazione comunale deve affrontare: perché in assenza di un reale e concreto processo di alfabetizzazione informatica che rimuova gradualmente il digital divide esistente tutto il resto è in larga parte inutile. La città digitale è costituita da cittadini e visitatori in grado di accedere alla Rete a casa, in albergo, in biblioteca e in piazza, grazie a effettive iniziative pubbliche dirette a stimolare progetti basati sull infrastruttura di rete. La città digitale deve essere in grado di erogare servizi online, (dall anagrafe alla sanità, servizi in generale particolarmente utili e/o indispensabili per chi fa fatica a muoversi o per chi lavora). La città digitale deve realizzare servizi via Web alle imprese sulle quali la burocrazia pesa di più. La città digitale deve offrire memoria e cultura fruibili e disponibili online: un archivio storico digitale concretamente accessibile ai cittadini. La città digitale è integrazione: con molti nuovi cittadini provenienti da altre culture, la Rete è in questo senso uno straordinario strumento di inserimento nella vita della città (punto 2: generale erogazione di servizi di e-government). La città digitale è partecipazione democratica: massima apertura e trasparenza da parte dell amministrazione comunale, forme nuove di coinvolgimento della cittadinanza nel progettare il futuro comune e arrivare a scelte condivise (punto 3: realizzazione di progetti di e-democracy).

2 La città digitale è «open data», ovvero tutti i dati prodotti dall apparato amministrativo comunale sono resi disponibili online gratis affinché chiunque li possa usare per idee innovative, sia imprenditoriali sia civiche (dati sui trasporti, sull ambiente, sui rifiuti, sui parcheggi, sugli orari degli esercizi commerciali e molto altro ancora). La città digitale si dota di infrastrutture di rete a banda larga e le usa per ridurre i consumi, per migliorare i trasporti, per contenere la spesa, per abbattere l inquinamento. La città digitale facilita la creazione dei migliori posti di lavoro del futuro, che, come confermano autorevoli esperti in materia, sono quasi tutti legati al mondo del digitale. Sapendo che per farlo non occorrono colate di cemento o capitali immensi, perché il digitale ha bisogno soprattutto di cervelli, di bit e di ambienti congeniali - inclusi adeguati spazi pubblici moderni. La città digitale è quella che favorisce l applicazione del digitale a tutti i settori produttivi, anche quelli apparentemente più lontani dai bit, come l artigianato o la moda: in questo modo si determinano prospettive di sviluppo importanti per l Italia. Insomma, cultura, infrastrutture, economia, alfabetizzazione, inclusione, democrazia, lavoro: la città digitale è trasversale, tocca tutte le attività. Ecco perché occorre subito lanciare e concretizzare l obiettivo di definire un ampia agenda digitale per ogni Comune, individuando obiettivi concreti per promuovere la cittadinanza digitale. Non sarà facile: in un recente rapporto dell Università di Oxford, infatti, non c era neanche una città italiana tra le prime 36 città più connesse al mondo (soltanto il Comune di Venezia ha di recente intrapreso un percorso di innovazione in tal senso). Bisogna intraprendere una storica opportunità: rendere ogni Comune una vera e propria città digitale, contribuendo così non poco al rilancio dell Italia nel suo complesso.

3 City ConneCTed 10 PUNTI PER MIGLIORARE LA CITTÀ 1- L'accesso ad Internet e' un diritto da riconoscere espressamente tra le norme dello Statuto comunale; 2- La banda larga e' una delle principali infrastrutture indispensabili per lo sviluppo generale e l occupazione; 3- Nei luoghi pubblici il wi-fi deve essere libero, gratuito e disponibile a tutti; 4- Bisogna intraprendere attivamente concrete iniziative politiche per la diffusione della banda larga; 5- Entro il successivo quinquennio ( ) occorre promuovere una totale informatizzazione della PA; 6- La conoscenza e' un patrimonio comune che la PA deve rendere accessibile alla generalita' degli utenti; 7- E' necessario promuovere una campagna di alfabetizzazione informatica per la rimozione del digital divide; 8- Valorizzare l'utilizzo consapevole delle applicazioni informatiche per la riduzione della spesa pubblica; 8- Realizzare un processo di graduale fatturazione elettronica della PA per migliorare l efficienza amministrativa; 9- Offrire incentivi per le Pmi che investono in innovazione digitale per contribuire alla crescita economica; 10- Investire nella valorizzazione del OpenGov per migliorare la trasparenza e la partecipazione dei cittadini;

4 Alla cortese attenzione del: Sindaco Comune di Catania Avv. Enzo Bianco Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Catania Dott.ssa Francesca Raciti Associazione Culturale, Giovanile e Ricreativa PROPOSTA DI MODIFICA STATUTO COMUNALE DELLA CITTÀ DI CATANIA Oggetto: Proposta modifica Statuto comunale mediante l introduzione del nuovo articolo 6- bis (ad integrazione dell originario art. 6) dello Statuto recante norme dirette a garantire il riconoscimento del diritto di accesso ad Internet nell ambito delle norme statutarie vigenti. PREMESSO CHE Con l avvento della Società dell Informazione che ha sancito il primato dell era digitale della Rete, espressione della rivoluzione digitale, l accesso ad Internet identifica un diritto fondamentale di tutti i cittadini, dal momento che esso rappresenta un indispensabile strumento di partecipazione alla vita politica e istituzionale che consente ad ogni individuo di contribuire al processo decisionale della comunità in cui vive, nonché un efficace strumento di diffusione delle informazioni che circolano nel cyberspazio favorendo la promozione del valore globale della conoscenza grazie alla straordinaria quantità di risorse digitali disponibili a tutti. Per tale ragione il tema dell accesso ad Internet assume una rilevanza significativa nella vita quotidiana di un crescente numero di persone, imprese, amministrazioni pubbliche e della società in generale. Internet rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la cittadinanza attiva e la partecipazione dei cittadini alla vita politica e istituzionale della comunità, ragion per cui occorre un impegno formale volto al superamento del digital divide che consenta il graduale sviluppo della cittadinanza digitale, intesa come naturale estensione della cittadinanza tradizionale.

5 In tale prospettiva, l accesso alla Rete Internet costituisce un fattore indispensabile per il corretto e regolare esercizio dei diritti che si manifestano nel cyberspazio, grazie al formale ed esplicito riconoscimento del diritto di accesso ad Internet nell ambito dei valori primari dello Statuto della Città di Catania, prendendo atto degli straordinari benefici derivanti dall uso generalizzo e consapevole della Rete. Non a caso, il Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite, con l approvazione della risoluzione A/HCR/20/L.13, ha qualificato espressamente Internet alla stregua di un diritto fondamentale dell uomo, da ricomprendere nell art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell uomo e del cittadino. Nel documento si attribuisce alla Rete «una forza significativa nell accelerazione del progresso verso lo sviluppo nelle sue varie forme» e si chiede a tutti gli Stati «di promuovere e facilitare l accesso a Internet». Sempre L ONU, nel Rapporto sulla promozione e la protezione del diritto di opinione ed espressione (dell agosto 2011) ha affermato che «gli Stati hanno un obbligo positivo a promuovere o facilitare il godimento del diritto alla libertà di espressione e dei mezzi di espressione necessari per esercitare questo diritto, compreso Internet», considerando «l accesso ad Internet un mezzo indispensabile per la realizzazione di una serie di diritti umani, combattendo l ineguaglianza e accelerando lo sviluppo e il progresso dei popoli», con la conseguenza che «l accesso ad Internet è uno degli strumenti più importanti di questo secolo per aumentare la trasparenza, per accedere alle informazioni e per facilitare la partecipazione attiva dei cittadini nella costruzione delle società democratiche». In occasione del G8 del maggio 2011 è stato presentato il rapporto McKinsey in cui si paragona la rivoluzione di Internet a un vero e proprio evento epocale in grado di accelerare lo sviluppo dell umanità incidendo sull evoluzione del progresso al punto tale da modellare le economie su scala globale. Secondo il Rapporto «due miliardi di persone sono collegate a Internet. Circa ottomila miliardi di dollari si scambiano ogni anno via e-commerce. In tutti i mercati sviluppati quasi due terzi del business coinvolge Internet e un terzo delle piccole e medie imprese usa intensivamente la Rete. Internet ha trasformato il nostro modo di vivere, il nostro modo di lavorare, il modo in cui ci incontriamo e socializziamo e lo stesso modo in cui i Paesi si sviluppano e crescono. In due decadi Internet si è trasformato da una rete per ricercatori e smanettoni in una realtà quotidiana per miliardi di persone».

6 In base ad autorevoli ricerche statistiche lo straordinario impatto di Internet sulla società è confermato dai seguenti dati: 2,5 miliardi circa di utenti Internet nel mondo; 3,5% di PIL dipende da Internet nei Paesi più sviluppati; 21% è la crescita determinata da Internet nelle economie moderne; 26% sono i posti di lavoro in più che si creano con la rete Internet rispetto alle prospettive occupazionali tradizionali; 30% di produttività per le piccole e medie imprese deriva dall uso di Internet; 2 volte di più è il tasso di crescita delle PMI che usano concretamente le tecnologie web; La Commissione europea, già in occasione del Piano d azione eeurope 2005 (Europe 2005: una società dell informazione, 28 maggio 2002), ricollega espressamente allo sviluppo della Rete e della tecnologia una serie di obiettivi finalizzati alla promozione dei servizi, delle applicazioni e dei contenuti basati su un infrastruttura a banda larga diffusamente e facilmente disponibile ai cittadini europei; al miglioramento dei servizi pubblici online erogati dalle amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell Unione europea in funzione dell esigenza di rendere compatibili con l economia digitale le politiche comunitarie volte alla creazione di uno spazio unico europeo dell informazione, per favorire la crescita, l occupazione, il miglioramento dei servizi e la qualità della vita del cittadino europeo, evidenziando che le nuove tecnologie rendono possibile il cambiamento dei tradizionali modi di produrre, di organizzarsi, di condividere sapere, di cooperare attraverso l utilizzo di strumenti più efficienti che garantiscono maggiore interazione e trasparenza nel rapporto tra cittadini e pubblici poteri. Con la Raccomandazione del Parlamento Europeo del 26 marzo 2009 (2008/2160 INI) viene confermato il valore primario della Rete, evidenziando che Internet comincia ad assumere le caratteristiche univoche e insostituibili di uno strumento indispensabile per promuovere iniziative democratiche [ ], uno strumento a livello mondiale per esercitare la libertà di espressione, per sviluppare attività commerciali e la diffusione della conoscenza (e-learning); Internet ha anche apportato un numero crescente di vantaggi per persone di ogni età [ ], facilitando la possibilità di aumentare la comprensione di popoli e culture diverse; Internet ha ampliato la gamma delle fonti di notizie a disposizione dei singoli [ ], così da dare pieno significato alla definizione di libertà di espressione sancita all art.11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell Unione europea [ ]».

7 Inoltre, l ex Garante per la Privacy, il noto professore costituzionalista Stefano Rodotà, in occasione dell IGF del 29 novembre 2010, ha presentato una proposta di modifica della Costituzione italiana, mediante l introduzione di un nuovo articolo 21-bis, per sancire il diritto all accesso ad Internet a tutti i cittadini, partendo dal presupposto irrinunciabile secondo cui l accesso alla rete Internet costituisce una componente fondamentale della cittadinanza attiva. In modo analogo, il Presidente dell Associazione GY Angelo Alù ha lanciato recentemente il Manifesto ufficiale Cyberlaw-#dirittodiaccesso (disponibile al sito avente ad oggetto nuove norme recanti l introduzione del diritto di accesso ad Internet nell ambito dei principi fondamentali dell ordinamento italiano ed europeo, mediante l elaborazione di due nuovi articoli: articolo 3-bis del Trattato sull Unione europea ( diritto di accesso ad Internet nella Società europea dell Informazione ) e articolo 3-bis della Costituzione della Repubblica Italiana ( diritto di accesso ad Internet e Uguaglianza digitale ), confermando la rilevanza attuale del tema. CONSIDERATO CHE Secondo i dati del recente Rapporto Banda Larga e Reti di Nuova Generazione, predisposto dalla Cassa depositi e prestiti, allo stato attuale il 4,8% della popolazione italiana (circa 2,9 milioni di cittadini) si trova in una situazione di digital divide assoluto: una percentuale particolarmente significativa di individui non è, dunque, nelle condizioni di accedere alla Rete Internet e non può fruire dei servizi telematici disponibili online con gravi conseguenze negative che alimentano le nuove diseguaglianze sociali, confermando i rischi di esclusione digitale attualmente esistenti. In Sicilia il divario digitale regionale è pari a circa il 2,6% della popolazione residente, facendo emergere un preoccupante ritardo tecnologico che alimenta le disuguaglianze sociali e rende sempre più elevato il tasso di analfabetizzazione digitale esistente nell isola. Secondo il report realizzato da The Web Index (un iniziativa del noto Tim Berners-Lee, autore dell invenzione del World Wide Web) per analizzare lo stato di salute di Internet sul pianeta, in base alla classifica che giudica ogni singolo Stato, tenendo conto di alcuni criteri (adeguatezza delle infrastrutture, utilizzo del Web da parte degli utenti, contenuti generati, impatto economico, politico e sociale), l Italia si piazza solamente al 23esimo posto con un punteggio complessivo pari a 56,4, dopo Egitto, Kazakistan, Qatar e poco prima di Filippine o Indonesia, con un gap al momento incolmabile che la separa dalle realtà più meritevoli: Svezia (100), Stati Uniti (97,3) e Regno Unito (93,8). Dati che confermano il grave fenomeno del digital divide, con rilevanti implicazioni negative dal punto di vista politico, culturale, economico e sociale.

8 Naturalmente anche Catania risente di queste percentuali negative, delineandosi un tipico panorama di esclusione digitale che non consente ad un numero elevato di cittadini la possibilità di fruire dei servizi di connessione alla Rete, con gravi ricadute negative in termini di effettivo esercizio di fondamentali diritti configurabili online. Oggi, in considerazione del progressivo incremento di importanti e sempre più numerosi processi sperimentali di e-democracy e di e-government, è indispensabile che i cittadini dispongano concretamente della possibilità di accesso veloce ad Internet mediante la cd. banda larga per ottenere in modo efficace l erogazione di fondamentali servizi telematici diffusamente accessibili a tutti. La garanzia del diritto alla connessione ad alta velocità (tramite tecnologia a banda larga, in fibra ottica e mediante il sistema di Next Generation Networking) consiste nella pretesa irrinunciabile di ogni persona a che lo Stato a livello centrale/periferico estenda diffusamente su tutto il territorio nazionale la banda larga e gli ulteriori servizi efficienti di connessione per assicurare l effettivo utilizzo delle nuove tecnologie e favorire il corretto esercizio dei fondamentali diritti che si manifestano nel cyberspazio. I vantaggi derivanti dal riconoscimento del diritto d accesso ad Internet sono valutabili in termini di effettiva inclusione della persona al processo sociale e politico che si realizza con l avvento della Rete Internet per favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla Società dell Informazione. L accesso veloce alla rete tramite banda larga in cui si sostanzia il riconoscimento del diritto di accesso ad Internet nell ambito dei principi fondamentali dello Stato e del Comune di Catania è espressione attuale del valore inderogabile dell uguaglianza sostanziale che si manifesta nella nuova forma dell eguaglianza digitale strettamente connessa al fenomeno del digital divide portatore di gravi discriminazioni tra coloro che hanno accesso ad Internet e coloro che non dispongono di tale opportunità, dovendo rinunciare all esercizio di fondamentali diritti e libertà costituzionali configurabili online. La rivoluzione digitale impone la necessità di predisporre una nuova, inedita e creativa tessitura normativa dei principi fondamentali per assicurare un effettiva protezione delle situazioni soggettive che si manifestano nello spazio virtuale della Rete e per garantire il diritto di accesso ad Internet in termini di valore assoluto e inderogabile.

9 EVIDENZIATO CHE La città di Catania deve configurarsi a tutti gli effetti come una vera e propria città digitale alla stregua di esperienze sperimentali già attuate in altri Comuni tecnologicamente virtuosi, sostenendo il processo culturale tipico dell era digitale che favorisca il superamento di distanze fisiche e barriere sociali ed economiche con l obiettivo di rendere fruibili ai cittadini e alle imprese le numerose informazioni veicolate dalla Rete, intraprendendo un concreto progetto di Amministrazione Digitale, con lo scopo di migliorare ulteriormente i servizi offerti ai cittadini; nonché di rendere ancora più trasparente l operato della P.A. e di favorire la partecipazione dei cittadini tramite lo strumento informatico. Oggi è sempre più importante che i cittadini dispongano della possibilità di accesso veloce ad Internet (la cd. banda larga), in quanto la velocità del modem analogico non consente di usufruire adeguatamente di importanti servizi (es. scarico veloce di documenti elettronici, invio/ricezione mail di grandi dimensioni, cloud computing, download/upload foto/video, telefonia IP etc.). Tutto ciò premesso, GY PROPONE DI: - realizzare un concreto progetto di amministrazione digitale e di effettiva riduzione del digital divide strutturale, nonché favorire, nel rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale previsto dall art.118 ultimo comma della Costituzione, il processo di alfabetizzazione digitale dei propri cittadini; - adottare efficaci procedure atte a favorire la partecipazione dei cittadini all azione politica e amministrativa tramite la Rete Internet, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali; - adoperarsi attivamente per favorire la crescita della cultura digitale con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione digitale; - dichiarare Catania comune tecnologicamente connesso, per formalizzare il valore generale della Rete Internet e garantire la fruizione generale delle risorse digitali disponibili nel cyberspazio. - Impegnarsi a promuovere le finalità e gli obiettivi del Manifesto un Agenda digitale per Catania e CityConneCTed, costituenti parte integrante della presente proposta;

10 Pertanto, è indispensabile pianificare e predisporre iniziative programmatiche dirette a realizzare gli obiettivi sopraindicati a partire dalla revisione dello Statuto comunale, prendendo in considerazione un percorso di modifica dello Statuto mediante l introduzione di un nuovo articolo 6-bis tra principi programmatici diretti a formalizzare le finalità delle norme statutarie vigenti affinché si possa sancire il diritto all accesso alla rete Internet in favore di tutti i cittadini per: 1. affermare le best practices di un amministrazione virtuosa 2.0; 2. realizzare un concreto piano generale di contenimento della spesa pubblica mediante economie virtuose derivanti dallo sfruttamento efficiente delle nuove tecnologie,; 3. potenziare l erogazione di servizi telematici disponibili ai cittadini; 4. rendere più vivibile, sostenibile e accessibile Catania grazie allo sfruttamento generalizzato delle nuove tecnologie.

11 Proposta di introduzione del nuovo articolo Art. 6-bis Diritto di accesso ad Internet : «Il Comune di Catania: - considera la Rete Internet un infrastruttura essenziale per l esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza che si manifestano nel cyberspazio; - concorre a garantire ai cittadini e a chi visita la città l accesso alla Rete Internet in condizione di parità e di uguaglianza digitale, con modalità tecnologicamente adeguate e a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che favoriscono l aggravamento del digital divide, in modo da promuovere attivamente la cittadinanza digitale che si manifesta con l avvento della Società dell Informazione; - adotta procedure atte a favorire la partecipazione dei cittadini all azione politica e amministrativa tramite la Rete Internet, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali degli individui e si adopera per favorire la crescita della cultura digitale con particolare riguardo alle categorie a rischio esclusione digitale, favorendo concretamente l accesso alle nuove tecnologie di informazione e comunicazione della Società dell Informazione, per garantire a tutti i cittadini, compresi coloro che si trovano in svantaggiate condizioni economiche, sociali e geografiche, una reale accessibilità alla Rete mediante la progressiva disponibilità di infrastrutture a banda larga». Angelo Alù Presidente GY - Ideatore della proposta di revisione dello statuto mediante l elaborazione del nuovo articolo; A supporto dell iniziativa Consiglio direttivo GY: Gianluca D Alessandro Davide Mercurio Giovanni Vinci Alessandro Milia Sottoscrittori

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