PARTE QUINTA. Attività dei Comitati Provinciali di Coordinamento nell anno 2014

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1 PARTE QUINTA Attività dei Comitati Provinciali di Coordinamento nell anno 2014

2 PROVINCIA DI PADOVA 1. ORGANIZZAZIONE DEL COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO Il D.P.C.M. 21 dicembre 2007 avente ad oggetto Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha definito la struttura e le funzioni del Comitato Regionale di Coordinamento (CRC) ed ha individuato le sue componenti interne e periferiche. In particolare l art. 2, comma 3, del predetto D.P.C.M. ha previsto che i piani operativi individuati dagli Uffici preposti all uopo dal Comitato Regionale di Coordinamento, siano attuati da organismi provinciali composti da: servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro delle ASL, Direzione provinciale del lavoro, INAIL, ISPESL, INPS e Comando provinciale Vigili del fuoco. In attuazione del citato D.P.C.M. 21 dicembre 2007, la Giunta Regionale del Veneto, con deliberazione n del 30 dicembre 2008, nell istituire il Comitato Regionale di Coordinamento (CRC), ha previsto, altresì, la costituzione degli Organismi Provinciali di coordinamento per gestire a livello territoriale i piani operativi. In particolare, la deliberazione di Giunta Regionale citata ha stabilito che detto Organismo provinciale, denominato Comitato Provinciale di Coordinamento (CPC), ha il compito di dare attuazione ai piani operativi definiti dall Ufficio operativo del Comitato Regionale di Coordinamento mediante: lo sviluppo di piani di attività e di progetti operativi, individuati dalle Amministrazioni sovraordinate e dal CRC, tenuto conto delle specificità territoriali; lo svolgimento di funzioni di indirizzo e di programmazione delle attività di prevenzione e vigilanza a livello provinciale. La promozione di attività di comunicazione, formazione ed assistenza, operando il necessario coordinamento tra le Istituzioni e le Parti sociali; l utilizzo dei dati epidemiologici locali e la conoscenza storica del territorio per trovare le soluzioni migliori atte a ridurre gli infortuni e le malattie professionali e a migliorare le condizioni di lavoro; la tempestiva risposta alle istanze provenienti dal territorio per supportare le aziende con riferimento agli obblighi previsti dalle norme, anche attraverso interventi propositivi e di stimolo su tematiche da affrontare a livello regionale. Il Comitato provinciale di coordinamento di Padova è stato costituito con Deliberazione del Direttore Generale dell ULSS 16 di Padova n del 22 dicembre ANALISI PROVINCIALE DEL CONTESTO DEMOGRAFICO ED ECONOMICO, DEI DANNI E DEI RISCHI 2.1 Il contesto demografico ed economico Al 1 gennaio 2014 risultano risiedere in provincia di Padova persone 1, ovvero il 19% dei residenti in Regione Veneto ( ). Si evidenzia un importante percentuale di persone anziane, anche se in misura leggermente inferiore rispetto al Veneto e all Italia. Tabella 1. Popolazione residente al 1 gennaio 2014 per età e sesso in Provincia di Padova. Provincia di Padova M F Totale Totale Dati ricavati dal sito: 2

3 L indice di vecchiaia infatti, ovvero il grado di invecchiamento di una popolazione, attesta che in provincia di Padova ci sono 149 persone con più di 64 anni ogni 100 bambini fino a 14 anni. Inoltre, più di un quarto degli ultrasessantacinquenni ha più di 80 anni, i cosiddetti grandi anziani (25,9%). L indice di dipendenza strutturale è un altro indicatore che esprime, teoricamente, il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni): in provincia ci sono quasi 54 persone a carico per ogni 100 persone in età lavorativa. Infine, sempre esaminando i dati di popolazione, si nota che la popolazione in età lavorativa è sbilanciata su età elevate, quindi prossime all uscita dal mondo del lavoro: l indice di ricambio della popolazione attiva ha valore 134,5%, cioè ci sono quasi 135 persone in età anni per ogni 100 giovani di anni, che costituiscono il ricambio lavorativo. Questo è l unico indicatore più elevato per la provincia di Padova rispetto al Veneto e all Italia, tuttavia i valori sono sostanzialmente allineati nei tre territori. Tabella 2. Indicatori demografici su popolazione residente al 1 gennaio Provincia di Padova, Veneto e Italia. Indicatori demografici PROV. PD VENETO ITALIA Indice vecchiaia (popolazione 65+/popolazione 0-14) Indice dipendenza strutturale (popolazione 0-14 e 65+/popolazione 15-64) % grandi anziani (popolazione 81+/popolazione 65+) Indice ricambio pop. attiva (popolazione 55-64/popolazione 15-24) 148,7% 150.6% 154,1% 53,5% 54,7% 54,6% 25,9% 26,0% 26,3% 134,5% 133,3% 126,7% Gli indicatori sopra riportati si basano sulla popolazione residente, danno quindi delle indicazioni di massima sulla composizione demografica dei cittadini. Per avere un dato più preciso sui reali lavoratori, si ricorre all indagine sulle Forze di lavoro condotta dall Istat 2. Secondo questa rilevazione, nel 2014 gli occupati medi totali della provincia di Padova ammontano a circa 393 mila unità (pari al 19% del totale regionale), collocando Padova al 2 posto nel Veneto e al 10 in Italia (Figura 1). Figura 1. Occupati: prime 15 provincie d Italia - Anno Roma Milano Torino Napoli Brescia Bergamo Bologna Firenze Verona Padova Monza e della Brianza Bari Treviso Varese Vicenza Nella provincia di Padova al 2014 gli addetti nel commercio-servizi costituiscono la parte prevalente dell occupazione con quasi 250 mila unità pari al 63,4% del totale, seguiti dall'industria con oltre 136 mila 2 Fonte dei dati: I.Stat: Occupati: Occupati - livello provinciale, 3

4 unità (delle quali quasi 30 mila unità nelle costruzioni) il cui peso è del 34,7% e dall'agricoltura con addetti per un 1,8% del totale. Tabella 3. Occupati per macrosettori in valore assoluto e in % sul totale occupati in Provincia di Padova - Anni in decenni e Anno Agricoltura Industria Terziario Totale ,7% ,1% ,2% ,0% ,9% ,1% ,0% ,0% ,9% ,8% ,3% ,0% ,1% ,5% ,4% ,0% ,0% ,9% ,2% ,0% ,7% ,5% ,8% ,0% ,0% ,9% ,1% ,0% ,8% ,7% ,4% ,0% Nel 2014 in provincia di Padova il tasso di occupazione (Figura 2), che si calcola come rapporto tra occupati e popolazione residente nella fascia di età anni, è del 62,9%, inferiore di circa 1 punto rispetto al Veneto (63,7%). 70,0 68,0 66,0 Figura 2. Tasso di occupazione (15-64 anni). Provincia di Padova, Veneto e Italia. - Anni Tasso di occupazione % 64,0 62,0 60,0 58,0 56,0 54,0 52,0 50,0 Italia Veneto Padova Padova si colloca al terzo posto in regione dopo Belluno e Verona e al 39 tra le province italiane, con un valore superiore alla media nazionale (55,7%) su cui, come è noto, influiscono i valori particolarmente bassi delle regioni meridionali. Il tasso di disoccupazione (Figura 3), che si calcola come rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro nella classe di età 15-64, nel 2014 a Padova risulta del 7,8%, valore al di sotto di quello dell Italia (12,7%), pur essendo in parte più elevato rispetto al Veneto (7,5%). 4

5 14,0 12,0 Figura 3. Tasso di disoccupazione (15 anni e più). Provincia di Padova, Veneto e Italia. - Anni Tasso di disoccupazione % 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Italia Veneto Padova La ricchezza prodotta nella provincia, misurata dall indicatore del reddito lordo (valore aggiunto), riferita all ultima stima disponibile per il , è pari a 26,5 miliardi di euro. Nella graduatoria delle province italiane Padova è al 9 posto (con una quota del 1,9% del totale nazionale) e al 1 nel Veneto con il 20% del totale regionale. La provincia è all' 11 posto in Italia per entità del valore aggiunto procapite con un valore di euro, al di sopra quindi del dato nazionale (23.333) e regionale (26.992). L export provinciale nel 2013 è pari a 8,7 miliardi di euro, collocando la provincia la 4 posto nel Veneto per dimensioni assolute, con la quota del 16,5% sul totale regionale (52,6 miliardi); l export incide per circa un terzo sul reddito lordo (32,9%), in difetto rispetto al valore regionale che si attesta al 40% circa. Tabella 4. Indicatori economici. Provincia di Padova Anno Indicatori Provincia di Padova Veneto Proporzione % Provincia di Padova su Veneto Reddito lordo - miliardi di euro 26, % - Reddito lordo pro-capite - in euro Commercio - Importazioni - miliardi di euro 5,2 37,3 14,0% - Esportazioni - miliardi di euro 8,7 52,6 16,5% - Incidenza export su reddito lordo (%) 32,9% 39,8% Dal 2013 al 2014 il numero di imprese attive è diminuito complessivamente di 298 unità dalle unità del 2013 alle unità nel 2014 pari al -0,3%. La diminuzione è sensibilmente più contenuta rispetto al -2,4% del Camera di Commercio di Padova. Conoscere Padova. I numeri dell economia provinciale. Edizione giugno 2014, 5

6 1,5% 1,0% 0,5% 0,3% 0,5% 0,5% 0,5% Figura 4. Variazione % imprese attive - Provincia di Padova. Variazione % 0,0% -0,5% -1,0% -1,5% 0,0% -0,6% -0,1% -1,3% -0,8% -0,3% -2,0% -2,5% -3,0% -2,4% Per il totale delle imprese attive Padova si conferma al primo posto nel Veneto con il 20,4% del totale regionale ( unità) e al 9 posto in Italia con una incidenza del 1,7% sul totale nazionale ( unità). Tabella 5. Imprese attive. Prime 15 province italiane, Veneto, Italia - Variazione Variazione n % su Italia n % su Italia n % 1 ROMA ,5% ,7% ,6 2 MILANO ,5% ,6% ,1 3 NAPOLI ,4% ,4% ,7 4 TORINO ,9% ,9% ,2 5 BARI ,5% ,5% ,3 6 BRESCIA ,1% ,1% ,6 7 SALERNO ,9% ,9% ,3 8 FIRENZE ,8% ,8% ,1 9 PADOVA ,7% (20.3%)* ,7% (20.4%)* ,3 10 VERONA ,7% ,7% ,5 11 BOLOGNA ,7% ,7% ,7 12 BERGAMO ,7% ,7% ,2 13 TREVISO ,6% ,6% CATANIA ,6% ,6% ,6 15 PALERMO ,5% ,5% ,3 Veneto ,5% ,5% ,5% Italia ,0% ,0% ,5% *(%) su Veneto La diminuzione del numero di imprese si verifica soprattutto in agricoltura (-2,8%), ma interessa anche l industria con un saldo negativo del -1,9% (in particolare -2.6% del settore costruzioni). Nel terziario si conferma invece un andamento positivo con un +1% rispetto al 2013: nel dettaglio la crescita nei servizi destinati alle imprese è dell 1,2%, mentre nell ambito delle attività commerciali- 6

7 turistiche emerge una tenuta dell insieme del commercio-alloggio-ristorazione (+0.9%). I servizi alle persone aumentano il numero delle imprese dell 1,1%. Tabella 6. Imprese attive per macrosettori. Provincia di Padova Variazione Macrosettori Variazione n % A Agricoltura ,8% B-S Industria e terziario ,1% G-S Terziario ,0% B-F Industria ,9% -F costruzioni ,6% G-I Commercio-alloggio-ristorazione ,9% H-N Servizi alle imprese ,2% P-S Servizi alle persone ,1% 2.2 Il fenomeno infortunistico in provincia di Padova In questo documento si utilizza la definizione di infortuni sul lavoro 4 come quelli definiti positivamente dall INAIL escludendo gli infortuni in itinere (salvo diversa specificazione), quelli accaduti a studenti, sportivi e collaboratori domestici. Sono compresi, invece, gli infortuni stradali in orario di lavoro. In provincia di Padova il numero degli infortuni sul lavoro è diminuito in modo consistente negli ultimi 10 anni (Figura 5): rispetto al 2004 infatti gli infortuni sono diminuiti del 46,2% e nel 2013 (dato più recente) il decremento è stato del 6,4% rispetto all anno precedente. Var% (ultimi 10 anni) Var% (ultimo anno) Figura 5. Infortuni definiti positivamente in occasione di lavoro. Variazioni e Provincia di Padova, Veneto e Italia. 0,0% -5,0% -10,0% -15,0% -20,0% -25,0% -30,0% -35,0% -40,0% -45,0% -50,0% -55,0% Padova Veneto Italia -2,1% -6,4% -9,2% -42,9% -46,2% -46,3% La diminuzione riscontrata in provincia di Padova si osserva anche a livello regionale e nazionale: per quanto riguarda la variazione negli ultimi dieci anni i valori sono paragonabili (-46,3% per il Veneto e -42,9% per l Italia), mentre si osservano valori piuttosto diversi relativamente alla variazione nell ultimo anno (-2,1% per il Veneto e -9,2% per l Italia). Osservando tutti gli infortuni in occasione di lavoro (esclusi itinere) in provincia di Padova nel 2013 si sono verificati eventi, corrispondenti al 17,8% di tutti gli infortuni regionali, mentre in Veneto si sono verificati eventi, pari al 10,4% del totale nazionale (Figura 6). 4 Fonte dei dati: Flussi informativi INAIL Regioni aggiornati a dicembre

8 ITALIA Figura 6. Infortuni definiti positivamente in occasione di lavoro. Proporzione Provincia di Padova sul Veneto, Veneto su Italia. - Anno VENETO 10,4% VENETO PADOVA 17,8% Come riportato in tabella 7, se si considerano tutti gli infortuni, compresi quelli in itinere, si evidenzia come tale dinamica in provincia di Padova rappresenta circa il 21% dei tutti gli eventi, una percentuale molto maggiore rispetto al Veneto (il 17.0%) e all Italia (circa 14.7%). Anche considerando i soli infortuni in occasione di lavoro (escludendo quindi gli itinere) la proporzione degli infortuni stradali è maggiore in provincia di Padova con quasi il 9% degli eventi, mentre in Veneto e in Italia tale proporzione oscilla intorno al 7%. Tabella 7. Infortuni definiti positivamente: infortuni in itinere e stradali. Provincia di Padova, Veneto e Italia. - Anno totale infortuni (n) Tutti gli infortuni (compresi itinere) in itinere (%) in occasione di lavoro (no itinere) (%) totale infortuni (n) In occasione di lavoro (no itinere) stradali (%) non stradali (%) PADOVA ,8% 79,2% ,8% 91,2% VENETO ,0% 83,0% ,1% 92,9% ITALIA ,7% 85,3% ,7% 93,3% Dal 2005 (Tabella 8) la riduzione del numero di infortuni stradali è stata di circa il 25% a fronte, tuttavia, di una diminuzione di quasi il 42% degli infortuni non stradali; nell ultimo anno si assiste invece ad un lieve aumento (+2,6%) di questo tipo di eventi. È evidente la rilevanza della circolazione stradale come fattore di rischio per la provincia di Padova, sia per la posizione geografica che si colloca al centro delle principali vie di comunicazione del Nordest, sia per la presenza di importanti (e pericolose) arterie stradali. Tabella 8. Infortuni definiti positivamente in occasione di lavoro: dinamica infortuni stradali in Provincia di Padova - Anni Modalità di accadimento (esclusi itinere) Infortuni stradali non Var% Var% ,6% -7,2% Infortuni stradali ,8% 2,6% 8

9 In Figura 7 si riporta la distribuzione degli infortuni nei principali comparti: in provincia di Padova il terziario è il settore produttivo tivo dominante e questo si riflette nella numerosità degli infortuni, con oltre il 35% del totale. Seguono la metalmeccanica (14.8%), le costruzioni (10.6%), l agricoltura (5.6%) ed i trasporti (4.0%). Nell ultimo decennio (escludendo gli eventi in Conto Stato), l entità della diminuzione degli infortuni è stata pressoché la stessa nell Agricoltura e nell Industria e Servizi con un calo in entrambe le gestioni di oltre il 46% (Tabella 9); nell ultimo anno, tuttavia, sembra esserci stato un rallentamento della riduzione nell Agricoltura (-2.1%) rispetto quella all Industria (-6.8%). Nel dettaglio della gestione dell Industria e Servizi, in tutti principali comparti si osserva una notevole diminuzione di infortuni, in particolare nelle costruzioni con il 162,1% 1% di infortuni in meno nell ultimo decennio ed il 17,8% in meno solo nell ultimo anno; nel terziario invece il calo di infortuni è stato più contenuto: sicuramente influiscono le dinamiche occupazionali ali e produttive viste nel capitolo precedente. Figura 7. Infortuni definiti positivamente in occasione di lavoro per i principali comparti. Provincia di Padova. - Anno Tabella 9. Infortuni definiti positivamente in occasione di lavoro: dinamica in Provincia di Padova Anni Gestione (esclusi itinere) Agricoltura Industria e servizi ,9% -6,8% -Terziario ,3% -3,6% -Metalmeccanica ,1% -1,9% -Costruzioni % -17,8% -Trasporti Altri comparti ,7% -6,7% Conto stato Var% Var% ,3% -2,1% ,7% -15,4% ,1% -3,2% Totali ,2% -6,4% Il numero assoluto di infortuni non è sufficiente per cogliere la complessità del fenomeno, perciò vengono calcolati anche alcuni indicatori, quali l incidenza di infortuni, la durata media e la proporzione di gravi (permanenti e mortali). Il tasso grezzo di incidenza di infortuni indica quanti infortuni si sono verificati ogni addetti delle aziende di un determinato territorio (Figura 8): in provincia di Padova il tasso nell ultimo decennio è sempre stato leggermente inferiore a quello Veneto, anche per via di una maggiore presenza del terziario, che è un comparto a rischio inferiore. Rispetto all Italia, l incidenza in provincia di Padova è sempre stata superiore, ma il divario si è andato attenuando nel corso del decennio. In tutti i territori considerati, in ogni caso, 9

10 l incidenza di infortuni si è notevolmente ridotta: quasi 15 punti in provincia di Padova, segno che la contrazione degli occupati non è l unico motivo di riduzione degli infortuni. Padova Veneto Italia 36,0 34,0 Figura 8. Tasso grezzo di incidenza di infortuni 5. Provincia di Padova, Veneto, Italia - Anni Tasso grezzo infortuni (x1,000) 32,0 30,0 28,0 26,0 24,0 22,0 20,0 18,0 16, La prognosi media per infortunio (Figura 9) è costantemente aumentata nel corso del periodo esaminato. Se per l indice di incidenza si era osservata una situazione più favorevole per il territorio nazionale rispetto a Padova e al Veneto, la durata media rovescia la situazione. 40, Figura 9. Durata media per infortunio 2. Provincia di Padova, Veneto, Italia - Anni in trienni. Durata media infortuni (gg) 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 31,0 31,7 30,3 31,0 28,0 28,0 32,0 33,3 34,0 0,0 Padova Veneto Italia Analoghe osservazioni si possono trarre a riguardo della proporzione di infortuni gravi, cioè quelli con lesioni permanenti o mortali (Figura 10): dal 2004 è aumentata di oltre due punti percentuali ed è nettamente maggiore a livello nazionale. Il fenomeno dell aumento della gravità degli infortuni nonostante la loro minore frequenza è spiegabile con la tendenza a denunciare l infortunio solo quando è particolarmente grave. 5 Esclusi infortuni in itinere, apprendisti, lavoratori interinali, lavoratori iscritti a polizze speciali, sportivi professionisti, colf. Infortuni di aziende con sede nel territorio indicato, indipendentemente dal luogo di accadimento dell infortunio. 10

11 Padova Veneto Italia 8,0% Figura 10. Percentuale di infortuni 2 permanenti e mortali sul totale infortuni. Provincia di Padova, Veneto, Italia - Anni % infortuni gravi 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% Gli infortuni mortali in provincia di Padova anno 2014 (dati degli SPISAL) Nel 2014, analogamente al 2013, sono pervenuti all osservazione degli SPISAL della provincia di Padova 4 casi di infortuni mortali verificatisi nell ULSS 15 e nell ULSS17. Come si può osservare nel dettaglio nella tabella 10, tre di questi sono avvenuti in agricoltura, due per schiacciamento del conducente per ribaltamento del trattore e l altro per folgorazione durante la potatura di una siepe. Un caso ha riguardato un manutentore nel settore produzione di calce viva investito di una nube di polvere di legno proveniente da un silos che si è incendiato I lavoratori interessati erano 3 italiani ed 1 cittadino comunitario. Si riconferma la grande attenzione che richiede il settore dell agricoltura. Tabella 10. Infortuni mortali indagati dagli SPISAL in Provincia di Padova, anno ULSS ETÀ GENERE NAZIONALITÀ COMPARTO MANSIONE DINAMICA M Italiana Agricoltura Agricoltore M Italiana Produzione calce viva Manutentore M Italiana Agricoltura Coltivatore diretto M Comunitaria Agricoltura Lavoratore agricolo con macchine conto terzi Schiacciato dal ribaltamento del trattore in un fossato Investito da una nube di polvere di legno proveniente da un silos, subito incendiatosi Folgorato mentre potava una siepe Schiacciato dal ribaltamento del trattore 11

12 2.4 Le malattie professionali in provincia di Padova anno 2014 (dati degli SPISAL) Le malattie professionali nella provincia di Padova, dopo la fase di sostanziale stabilità nel periodo ed il rilevante aumento nel biennio , 2011, registrano un calo e si mantengono abbastanza costanti negli ultimi tre anni. Nel 2014 sono state denunciate agli SPISAL della provincia di Padova 353 malattie professionali, a fronte delle 341 denunciate nel 2013 (+3,5%) (tabella 11). Nella figura 11 sono riportati gli andamenti delle due categorie di malattia più frequentemente denunciate: ipoacusie e patologie muscolo-scheletriche. scheletriche. Come si può osservare nella la figura, nel 2004 le ipoacusie rappresentavano quasi la metà delle malattie denunciate (41%), mentre le patologie muscolo-scheletriche erano il 24% (86 casi). Nel corso del tempo però le ipoacusie sono diminuite, mentre le malattie muscolo- scheletriche sono diventate decisamente più numerose delle prime. Nel 2014 le malattie muscoloscheletriche sono rimaste pressoché invariate rispetto all anno precedente mentre le ipoacusie sono leggermente diminuite (69 nel 2014 e 80 nel 2013). La distribuzione percentuale delle malattie denunciate è analoga al 2013 (figura 12): le malattie muscolo- scheletriche rappresentano il 56% delle malattie denunciate e le ipoacusie il 20%. Al terzo posto per numerosità si collocano i mesoteliomi: considerando insieme mesoteliomi e altri tumori, essi costituiscono il 12% delle denunce del Le malattie dell apparato respiratorio e le dermatiti, frequenti in passato ed oggi molto diminuite, rappresentano rispettivamente il 5% e il 2% delle malattie professionali. Nel 2014 sono aumentate le patologie da disagio lavorativo: sono stati denunciati 12 casi in provincia di Padova a fronte dei 2 del Figura 11. Malattie denunciate agli SPISAL della provincia di Padova per anno, anni Tabella 11: Malattie denunciate agli SPISAL della provincia di Padova per tipo di malattia e anno dal 2004 al MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE SPISAL PROVINCIA DI PADOVA Ipoacusie Dermatiti Pat. apparato respiratorio Pat. apparato muscolo-scheletrico Mesoteliomi Altri tumori Pat. da disagio lavorativo Altre patologie TOTALE Figura 12: Distribuzione percentuale delle malattie denunciate agli SPISAL in provincia di Padova, anno

13 3. MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ EFFETTUATE NEL 2014 Nei paragrafi di seguito riportati viene presentato un consuntivo delle attività di prevenzione svolte dai vari enti che fanno parte del Comitato. 3.1 Attività svolte dagli SPISAL L obiettivo 2014 assegnato dalla Regione agli SPISAL con DGR n del Art. 7 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, pianificazione delle attività di prevenzione, formazione e assistenza anni e delle attività di vigilanza negli ambienti di lavoro anno Report delle attività di vigilanza, prevenzione, formazione e assistenza anno 2013 prevedeva per la provincia di Padova interventi in unità locali, corrispondenti al 5% delle unità locali presenti sul territorio, di cui 839 cantieri e 161 aziende agricole. Come si evince dalla tabella 12, l obiettivo complessivo delle unità locali da ispezionare è stato completato al 106%; l obiettivo di 161 aziende agricole da ispezionare è stato raggiunto e superato, con 204 aziende fatte (127%). È stato altresì superato il numero obiettivo di cantieri (839), dato che i cantieri controllati sono stati 981 (117%), cioè circa il 24% dei cantieri notificati agli SPISAL (tabella 13). Le aziende ispezionate appartenevano per il 56% al comparto edilizia, per l 8% all agricoltura e per il 36% ad altri comparti. In tutte le aziende agricole ispezionate sono stati effettuati controlli su trattori e attrezzature agricole, come previsto nel progetto: Contrasto del rischio infortuni in agricoltura per un totale di trattori e attrezzature agricole. Mediamente circa un quarto delle unità locali/lavoratori autonomi oggetto di ispezione è stato sanzionato; la percentuale aumenta nel comparto agricoltura (36,7%; tabella 12). In edilizia il 21,8% delle aziende è stato sanzionato; nato; complessivamente in quasi la metà dei cantieri sono state riscontrate violazioni (tabella 13). Tabella 12. Attività di vigilanza effettuata dagli SPISAL della provincia di Padova nel 2014 ATTIVITA' DI VIGILANZA Altri Edilizia Agricoltura Totale SPISAL PROVINCIA DI PADOVA Comparti N aziende con dipendenti + lavoratori autonomi oggetto di ispezione N sopralluoghi complessivamente effettuati N di verbali di prescrizione % aziende e lavoratori con verbale di 21,8% 36,7% 25,1% 24,2% prescrizione 13

14 Tabella 13. Attività ispettiva nel comparto edilizia effettuata dagli SPISAL in provincia di Padova, periodo ATTIVITA' IN EDILIZIA SPISAL PROVINCIA DI PADOVA N cantieri notificati (D.Lgs 81/2008 art. 99) N totale di cantieri ispezionati di cui non a norma al 1 sopralluogo % cantieri ispezionati su notificati 19,3% 18% 20,1% 23,9% % cantieri ispezionati non a norma 50,5% 45,3% 44,5% 48,8% N di cantieri ispezionati per amianto Oltre alla vigilanza, un obiettivo fondamentale, che costituisce un Livello Essenziale di Assistenza e va garantito dal Servizio Sanitario Regionale, è condurre indagini per gli infortuni mortali, gravi e gravissimi. In tabella 14 si riporta l attività svolta dagli SPISAL della Provincia di Padova. Il numero di infortuni indagati ai sensi degli artt. 583, 589, 590 c.p. è pari a 249 e tra essi circa un quinto si conclude con evidenza di violazioni. Rispetto al 2013, il numero di infortuni indagati è leggermente aumentato (+6%), ma è diminuito il riscontro di violazioni. Tabella 14. Inchieste infortuni effettuate dagli SPISAL in provincia di Padova, periodo INCHIESTE SPISAL PROVINCIA DI PADOVA INFORTUNI Infortuni selezionati ed indagati ai sensi degli artt. 583, 589, 590 c.p. N inchieste infortuni concluse con riscontro di violazione correlata all evento % inchieste con violazioni 32,7% 29,6% 28,8% 21,3% Infine si citano in tabella 15 alcuni dati relativi all attività di formazione e informazione svolta dagli SPISAL della Provincia di Padova: si intende qui solo l attività istituzionale svolta in orario di servizio. Nel corso del 2014 sono stati organizzati 50 eventi formativi/informativi con le figure aziendali per la prevenzione (RSPP, Medici Competenti, Coordinatori per la sicurezza, ecc.) e sono state formate persone. Tabella 15: Attività di assistenza e formazione erogate dagli SPISAL in provincia di Padova, 2014 ATTIVITA' DI ASSISTENZA E FORMAZIONE SPISAL PROVINCIA DI PADOVA N iniziative di confronto (incontri, seminari, ecc.) con le figure aziendali per la prevenzione (RSPP, Medici Competenti, Coordinatori per la sicurezza, ecc.) N ore di formazione 347 N persone formate Attività svolte da Direzione Territoriale del Lavoro Nel 2014 sono state ispezionate complessivamente aziende, di cui 104 congiunte con SPISAL: 63 nel settore edilizia, 7 nel settore agricoltura, 8 presso siti confinati e 26 presso altri settori. 3.3 Attività svolte da INPS 14

15 Nel 2014 nell ambito provinciale sono state effettuate 553 ispezioni, di cui 85 in edilizia (28 in congiunta con lo SPISAL), 26 in agricoltura (una in congiunta con lo SPISAL) e 442 in altri settori produttivi (6 in congiunta con lo SPISAL). Sono stati rilevati 160 lavoratori irregolari, di cui 152 in nero. I contributi evasi sono stati di euro e l importo delle sanzioni di euro. Si rappresentano nelle tabelle di seguito riportate i risultati raggiunti dalla Sede INPS di Padova nell anno SETTORI INTERVENTO DI INPS SPISAL INPS INAIL INPS DTL INPS DTL SPISAL INPS DTL INAIL GDF SPISAL INPS DTL INAIL EDILIZIA AGRICOLTURA SITI CONFINATI AZIENDE ETNICHE ALTRO * 77 INPS GDF TOTALE TOTALE *di cui 30 INPS/GDF/INAIL (operazione volantinaggio) Riepilogo vigilanza effettuata e vigilanza coordinata con SPISAL in Provincia di Padova nel 2014 PROVINCIA PADOVA Edilizia Agricoltura Altro Numero cantieri Di cui coordinati con SPISAL Numero U.L. Di cui coordinati con SPISAL Numero U.L. Di cui coordinati con SPISAL INPS Attività svolte da INAIL L organizzazione dell ente prevede una direzione territoriale per Padova e Rovigo e una per Treviso e Belluno. L organico conta 8 ispettori per un totale di 490 accertamenti. Per quanto riguarda le attività di vigilanza congiunte, nel 2014 sono state visitate 45 aziende, 37 delle quali nell ambito del progetto Marco Polo riferito alle aziende di etnia cinese. Tale progetto ha coinvolto INAIL, DTL e mediatori culturali. 3.5 Attività svolte da ARPAV Il Servizio Controlli Impiantistici esegue, su tutto il territorio della Regione Veneto, verifiche periodiche relative alla sicurezza impiantistica di attrezzature ed impianti. L'attività viene svolta principalmente presso stabilimenti ed attività produttive. Una parte riguarda anche la sicurezza negli ambienti di vita. Le verifiche sono regolamentate da specifiche disposizioni di Legge: Per gli apparecchi a pressione: R.D. 824/27, D.M. 329/04 D.Lgs 81/08 e s.m.i Decreto 11 Aprile 2011 Legge 9 Agosto 2013 Per gli impianti di riscaldamento: D.M. 01/12/75 Per gli apparecchi di sollevamento, piattaforme D.M. 12/09/1959, DPR 459/96, 15

16 aeree ed idroestrattori: Per gli impianti elettrici: D.Lgs 17/2010,D.Lgs 81/08 e s.m.i Decreto 11 Aprile 2011 Legge 9 Agosto 2013 DPR 462/01, D.M. 37/08; D.Lgs 81/08 e s.m.i Per gli ascensori: DPR 1497/63, DPR 162/99 I controlli effettuati comportano un attività di verifica tecnica che varia in funzione della tipologia dell impianto; generalmente si procede alla verifica della funzionalità di tutti i dispositivi di sicurezza e alla valutazione dello stato di conservazione. Nel 2014 tecnici ARPAV hanno eseguito circa verifiche in tutto il territorio regionale; in particolare nella provincia di Padova sono stati verificate circa attrezzature e impianti, così suddivise a seconda della tipologia: Tipo impianto 2014 Apparecchi a pressione 1050 Impianti di riscaldamento 160 Apparecchi di sollevamento 4150 Impianti elettrici 480 Ascensori 465 Totale Attività svolte da CPT (Comitato Paritetico Territoriale) Il Comitato Paritetico Territoriale svolge attività di consulenza, informazione e controllo per le Imprese e i lavoratori iscritti alla Cassa Edile Provinciale. L attività viene sviluppata sui seguenti aspetti principali: SPORTELLO INFORMATIVO per le imprese e i lavoratori; CONVEGNI E SEMINARI rivolti a tutti i soggetti operanti nel mondo dell edilizia; VERIFICHE DI CANTIERE con visite nei cantieri del territorio della Provincia di Padova; VERIFICHE DI CANTIERE attuate con il nuovo strumento di rilevazione coordinato con i CPT regionali; CONFERENZE DI CANTIERE rivolte ai lavoratori ed alle imprese; PROGETTI sviluppati in collaborazione con INAIL. Il CPT svolge le propria attività senza fine di lucro grazie al finanziamento della Cassa Edile e con finanziamenti pubblici, in particolare attraverso progetti in collaborazione con INAIL. Per quanto riguarda l anno 2014 le attività svolte sono di seguito riportate. ATTIVITÀ GENERALE Riunioni di comitato provinciale (C.d.A.): 5 Riunioni di coordinamento regionale: 3 Riunioni di coordinamento nazionale: 3 Partecipazioni al CPC (coordinamento con lo SPISAL) e relative commissioni: 4 FORMAZIONE E DIVULGAZIONE Convegni organizzati dal CPT-PD: 2 Conferenze di cantiere: 4 conferenze di 2 ore ciascuna Pubblicazioni su riviste tecnico-scientifiche: 3 Aggiornamento continuo del sito e della pagina facebook ORGANIZZAZIONE DELLE VISITE IN CANTIERE Segnalazioni dei cantieri, richiesta di visite: potenziato il sistema di segnalazione da parte di terzi Mappatura dei cantieri con applicativo google maps 16

17 Visite ordinarie: 385, di cui 176 anche con check list regionale CONVENZIONI Verifiche periodiche attrezzature con l ente accreditato VEM ASSEVERAZIONE Completato il corso per il tecnico asseveratore Fatta la giornata di formazione obbligatoria a Milano per i membri della commissione paritetica provinciale Costituita la commissione paritetica provinciale Iniziate le prime attività di asseverazione: nel 2014 svolte 4 giornate di visite dal tecnico asseveratore FORMAZIONE INTERNA Incontri di coordinamento e formazione dei tecnici: 3 incontri di 3 ore ciascuno Corso formazione RLS per il dipendente: 32 ore RSPP Aggiornamento del documento di valutazione dei rischi DVR Aggiornamento del piano di evacuazione Redazione del mansionario CONDIVISIONI INAIL FIPIT Sono state fatte 10 condivisioni COLLABORAZIONE CON INAIL Progetto INAIL SICUREZZA IN CANTIERE: fase finale: erogazione del premio formativo Progetto INAIL SISTEM(f)ARE: iter di richiesta di approvazione Nel corso del 2014 sono state compiute 385 visite ordinarie, da confrontare con le 361 dell anno precedente e le 325 del 2012, per un totale di 190 diversi cantieri visitati e 175 imprese considerate nelle visite. Il 6,75 % delle visite hanno dato esito complessivamente insufficiente, rispetto al 13,30 % del 2013 e il 17,54 % del 2012; si veda nelle tabelle di sintesi l andamento negli ultimi anni del giudizio complessivo. Si tratta del dato complessivo migliore in assoluto da quando il CPT di Padova elabora queste statistiche. Numero di cantieri e visite effettuate e giudizio complessivo 2014 Per quanto riguarda l esito dei riscontri sulle varie macroaree di valutazione, si segnalano in particolare le macroaree 2.5 Opere provvisionali e Formazione. Il dato sulle opere provvisionali viene sempre tenuto particolarmente in considerazione, essendo la caduta dall alto la principale causa di morte sul lavoro in Italia, e nel 2014 si è avuto il 15,56% di risultanze insufficienti, contro il 34,80 % dell anno 2013, e il 31,47 % per il 2012, denotando un netto miglioramento del dato rilevato. Il CPT-PD si impegna a intensificare i controlli su tale punto di verifica, al fine di contribuire a diminuire il più possibile il rischio nei cantieri. 17

18 Opere provvisionali Per quanto attiene al dato sulla formazione, si rileva il 23,56 % di valutazioni insufficienti, contro il 38,10 % del 2013 e il 22,88 % del Questo andamento dimostra che le imprese stanno progressivamente adeguandosi al considerevole aumento degli obblighi di formazione dei lavoratori, dei preposti e degli addetti alle attrezzature che deve essere messa in atto dall impresa, con particolare riferimento all attuazione dei dettami dell Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011, pubblicato G.U. 11/01/2012, relativo alla formazione di lavoratori e preposti e dell Accordo Stato-Regioni, Rep. Atti n. 53/CSR del 22 febbraio 2012 relativo all utilizzo di attrezzature particolari quali la gru, la piattaforma aerea auto sollevante, la pompa per calcestruzzo e le macchine per movimento terra. Il CPT-PD intensificherà i controlli al fine di promuovere l elevazione professionale, la qualificazione e la formazione sulla sicurezza da parte di tutti gli addetti del cantiere. Per quanto riguarda la collaborazione con INAIL, il PROGETTO SICUREZZA IN CANTIERE è terminato nel 2013 con un totale di 176 visite effettuate in cantiere in 35 diversi cantieri, per conto di 14 imprese che hanno aderito al progetto; in questa fase il CPT sta erogando il premio formativo alle imprese aderenti. È già stato presentato a INAIL un nuovo progetto per il 2015, denominato SISTEM(f)ARE, in continuità con il progetto portato a conclusione, e si è in attesa di approvazione. Per quanto attiene all attività di informazione e formazione, il CPT-PD ha attuato nel 2014 alcune attività formative per un totale di 274 persone formate, come mostrato nelle tabelle allegate, da confrontarsi con le 183 persone formate nel 2013 e 156 nel Le principali attività svolte sono stati due convegni tecnici, uno sulle verifiche periodiche delle attrezzature, l altro sulla certificazione e l asseverazione delle imprese edili. L attività di formazione del CPT-PD è limitata a pochi eventi specifici in quanto l attività principale viene svolta dall altro ente bilaterale Scuola Edile CPIPE. Formazione 2014 CPT Padova 3.7 Attività svolte dal SIRVESS Di seguito viene presentata la rendicontazione dell attività di formazione realizzata dalla rete di Padova. 18

19 Si ritiene importante il lavoro fin qui svolto in quanto ha consentito alle scuole padovane di mettersi in regola con le normative vigenti per quanto riguarda la formazione del personale di sistema da adibire alla sicurezza. La rete ha inoltre contribuito a sviluppare la cultura della sicurezza nelle scuole. La tabella contiene nella prima parte, i dati relativi all attività svolta dal 2007, anno della nascita della rete, al Tipologia di Corsi/iscritti Totale RSPP-ASPP RLS Antincendio 8 ore Antincendio rich. 5ore Primo Soccorso 12 ore Primo Soccorso 4 ore DS-DSGA-Vicari Esami VVFF Docenti Didattica SIC Farmaci Somministr Aggiornamento RSPP-RLS- ASPP Stress lavoro correlato Dirigenti Scolastici ASPP modulo A Totale I corsi sono stati realizzati, mediamente, con trenta persone iscritte. Quindi in totale sono stati fatti circa 200 corsi nel periodo considerato. Ad oggi aderiscono alla rete 70 istituti provinciali su un totale di 130. In 6 anni di attività la rete ha formato persone. Altre iniziative formative ed educative realizzate nel 2014 nelle scuole in collaborazione con SPISAL e INAIL sono state: a) ITG Belzoni - corso per i ragazzi sulla sicurezza nei cantieri edili b) ITIS Marconi - preparazione sui temi della sicurezza per gli studenti in alternanza scuola lavoro c) FISM - La sicurezza nelle scuole dell infanzia d) modulo ASPP-A corso ITS Severi (post diploma) e) produzione e distribuzione volume: Gestione sistema sicurezza e cultura prevenzione nella scuola f) stampa e del volume precedente da parte di INAIL nazionale. g) diffusione di copie in tutte le scuole in Italia nel 2014 Altre attività svolte nel 2014: 1) Supportare i gruppi di lavoro provinciali su: a) Formazione: coordinato dal prof. Walter Gusella b) Didattica: coordinato dal prof Giuseppe Cutrì c) Sistema Gestione Sicurezza: coordinato dal prof. Davide Riccardi Obiettivo di questi gruppi di lavoro è produrre materiali di lavoro sulla sicurezza utili alle scuole. Hanno anche una funzione di allargare il numero di persone del sistema provinciale sicurezza; tali gruppi sono costituiti con 4-5 RSPP o RLS che operano nelle scuole. 19

20 2) Si ritiene importante attivare corsi di formazione per docenti per sensibilizzarli all importanza di inserire nella loro programmazione delle Unità Didattiche di Apprendimento che contengano elementi attinenti alla sicurezza. Questo è particolarmente importante per gli insegnanti che hanno laboratori. Sulla tematica della sicurezza si possono individuare spazi di collaborazione interdisciplinare. 3) Nel si prevede di continuare l attività avviata e di supportare gli istituti nella formazione del personale previsto dall accordo Stato-Regioni. 4) Il lavoro di rete è stato apprezzato dai singoli istituti e ha contribuito a rendere omogenea la formazione in una dimensione importante e di responsabilità per i Dirigenti Scolastici. 5) Nel decreto del fare si parla di riconoscere la formazione sulla sicurezza impartita ai ragazzi e attestare la formazione fatta per offrire ai ragazzi una formazione richiesta dal mondo del lavoro. 3.8 Attività svolte dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Nella tabella di seguito riportata si presentano i dati relativi all attività di controllo Valutazione progetti (procedure di cui al DPR 151/2011) n. 705 Sopralluoghi (procedure di cui al DPR 151/2011) n Controlli di polizia giudiziaria (presso varie attività) n. 50 Commissioni comunali/provinciali di vigilanza nei locali di pubblico spettacolo n. 240 Commissioni varie (carburanti, materiali esplosivi, materie ionizzanti, ambiente, gas tossici) n. 70 Controlli congiunti con altri enti in locali di pubblico spettacolo o in luoghi vari di lavoro n. 25 Vigilanze durante attività di pubblico spettacolo n. 390 Formazione di addetti alla sicurezza antincendio Accertamento di idoneità addetti alla sicurezza antincendio n formati n. 751 esaminati 3.9 Attività svolte da Confesercenti Padova CONSUNTIVO ATTIVITÀ DI CONSULENZA 2014 Supporto ai Datori di Lavoro per la verifica degli adempimenti e la pianificazione degli interventi mediante Sopralluogo e Check list aziendale gratuita Supporto ai Datori di Lavoro per la redazione dei Documenti di Valutazione dei Rischi Supporto ai Datori di Lavoro per la redazione dei Piano di Emergenza Campagna di Sensibilizzazione via mail sul tema della presenza del rischio non proporzionale al numero di dipendenti Conclusione del Progetto Commercio Sicuro per la definizione di un Sistema di Gestione sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro dedicato al settore Servizi, Turismo e Terziario in collaborazione con EBV-Ente Bilaterale Veneto e INAIL Regionale CONSUNTIVO ATTIVITÀ DI FORMAZIONE 2014 Corsi per Datori di Lavoro che intendono assumere il ruolo di RSPP e relativi aggiornamenti Corsi per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e relativi aggiornamenti Corsi per Lavoratori Base e su rischi Specifici e relativi aggiornamenti Corsi per Addetti Antincendio Basso e Medio Rischio e relativi aggiornamenti Corsi per Addetti Primo Soccorso e relativi aggiornamenti Altri corsi a richiesta 3.10 Attività svolte dal CPC nel 2014: iniziative di promozione della salute, iniziative di informazione, documenti prodotti Nel corso del 2014 il Comitato si è riunito due volte, il 28 febbraio e il 25 luglio. Si riportano di seguito gli Ordini del giorno degli incontri. 20

21 OdG dell incontro del CPC del 28 FEBBRAIO 2014: - Consuntivo delle attività di vigilanza e delle attività svolte in Coordinamento Provinciale, anno Pianificazione delle attività per il 2014: i. Attività formative e di promozione della salute. ii. Attività di prevenzione e di vigilanza. - Varie ed eventuali OdG dell incontro del CPC del 25 LUGLIO 2014: - La formazione in materia di igiene e sicurezza del lavoro - Il Registro Informatizzato Sicurezza della Regione Veneto Dipartimento Formazione Istruzione Lavoro (dr. Fabio Menin) - Stato dell arte delle attività di assistenza e vigilanza nelle imprese - Varie ed eventuali Nelle attività di vigilanza a livello provinciale, anche su richiesta della Procura, è iniziata la valutazione dei sistemi di gestione della sicurezza ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 81/08. In relazione al tema Formazione dei lavoratori e sua tracciabilità, nell ambito del Comitato si è ritenuto utile approfondire il tema Registro Informatizzato Sicurezza, strumento nato a livello regionale per tracciare la formazione in tema di sicurezza sul lavoro. Tale strumento diventa l occasione per ripensare al progetto sul libretto formativo per il lavoratore. Il sottogruppo formazione si è continuato ad occupare della tematica confrontandosi con quanto proposto a livello regionale, attivando iniziative per l implementazione del suddetto registro ed affrontando l argomento dell effettività/efficacia della formazione. Per quanto riguarda le iniziative di promozione della salute gli ambiti oggetto di interesse sono stati: 1) promozione della salute per lavoratori di comparti esposti a rischio cancerogeno (industrie galvaniche, gomma, ecc.) in collaborazione con Università di Padova, SPISAL e INAIL allo scopo di definire un profilo di rischio e promuovere l utilizzo, da parte delle aziende, del registro degli esposti tramite il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei medici competenti; 2) promozione della salute nel comparto bancario in particolare in relazione ai rischio stress lavoro-correlato, al rischio ergonomico e alla valutazione del microclima; 3) promozione della salute per lavoratori del comparto autofficine. Nell ambito dell attività di vigilanza sul REACH, come programmato, è stata effettuata la vigilanza in un azienda della provincia di Padova nel comparto formulatori di deodoranti e profumi. Il 31 ottobre 2014 gli SPISAL della provincia di Padova, in collaborazione con Direzione Territoriale del Lavoro e INAIL, hanno organizzato a Padova un Convegno dal titolo Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato: esperienze e progetti regionali e locali: Campagna Europea Il Convegno rivolto ai componenti del Comitato Provinciale di Coordinamento sopracitato e ai soggetti/enti rappresentati, in particolare associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, ordini professionali, pubblica amministrazione aveva l obiettivo di diffondere il messaggio della Campagna Europea, promuovendo la sensibilizzazione sulla tematica dei rischi psicosociali e dello stress, e di presentare le iniziative condotte a livello regionale e locale. I partecipanti sono stati circa 100. Per il dettaglio delle iniziative di in-formazione svolte dai vari enti che compongono il CPC si rimanda alla specifica parte descrittiva. Riepilogo vigilanza effettuata in provincia di Padova L attività di vigilanza e prevenzione in edilizia, considerando sia le ispezioni degli enti di vigilanza, sia le visite del CPT, ha coinvolto complessivamente 1343 cantieri, pari al 33% dei cantieri notificati in provincia di Padova. 230 sono le aziende agricole oggetto di intervento; 2855 le unità locali di altri comparti. 21

22 Riepilogo vigilanza effettuata e vigilanza congiunta con SPISAL in Provincia di Padova nel 2014 PROVINCIA PADOVA Numero cantieri Edilizia Agricoltura Altro Di cui Di cui congiunti Numero U.L. congiunti Numero U.L. con SPISAL con SPISAL Di cui congiunti con SPISAL ULSS- SPISAL 981* DTL ** 34 INAIL 45** INPS CPT 190 Totale * Complessivamente 1359 U.L. oggetto di ispezione in edilizia ** Il dato comprende il totale degli interventi in tutti i comparti 4. PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ PER IL Obiettivi SPISAL 2015 Gli obiettivi di attività per gli SPISAL per l anno 2015 sono coerenti con le previsioni della pianificazione regionale in via di definizione con riferimento comunque al Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di lavoro (DPCM ), al Piano Nazionale Edilizia e al Piano Nazionale per l Agricoltura e Selvicoltura. Attualmente gli obiettivi di coordinamento sono in discussione nell ambito del Comitato Regionale di Coordinamento. Il numero di cantieri da ispezionare è ripartito per ULSS secondo i criteri del Piano Nazionale Edilizia (distribuzione percentuale degli infortuni gravi e delle notifiche di cantiere). Il numero di aziende agricole da ispezionare è ripartito per ULSS secondo i criteri del Piano Nazionale Agricoltura (distribuzione percentuale degli infortuni gravi e del numero degli addetti) e della percentuale di presenza di aziende agricole nel territorio di competenza dell ULSS. In sede di valutazione del raggiungimento degli standard assegnati si potrà tener conto di una diversa ripartizione per ULSS purché sia stato garantito il totale stabilito per la provincia di appartenenza nell ambito della pianificazione del Comitato Provinciale di Coordinamento. Per la provincia di Padova, gli obiettivi sono riportati nella seguente tabella: Provincia PADOVA ULSS Unità Locali complessive Aziende agricole Cantieri edili TOTALE Altri comparti in cui si effettueranno interventi di prevenzione e promozione della sicurezza e della salute sono: i servizi bancari, le autofficine, i panifici, industria galvanica. 4.2 Obiettivi DTL 2015 La programmazione per il 2015 prevede ispezioni, di cui si è convenuto, in prima battuta, la seguente ripartizione come vigilanza locale congiunta: 40 nel settore edilizia; 9 siti confinati distribuiti tra i tre SPISAL; 2 nelle aziende etniche; 22

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