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1 sintesi dei risultati 14

2 il campione L'universo di riferimento <imprese farmaceutiche con 20 addetti e oltre> è riportato in figura 1; la sua distribuzione per classi dimensionali (20-49, , 250 addetti e oltre) e nei 18 aggregati regionali è fornita in coda al capitolo (tabella 1). fig. 1 universo di riferimento: 309 imprese addetti addetti 250 e oltre addetti 43,4% 35,9% 20,7% Il campione, riportato in figura 2, si riferisce alle unità produttive locali. Questa scelta risponde a precise esigenze di rilevazione dei fabbisogni che possono variare in maniera consistente a seconda della localizzazione delle aziende 1. La distribuzione del campione per classi dimensionali e aggregati regionali è fornita in tabella 2. fig. 2 campione: 74 imprese addetti addetti 250 e oltre addetti 25,7% 47,3% 27,0% A rigore non è possibile un diretto raffronto tra le tabelle 1 e 2, in particolare per lo strato 250 addetti e oltre, dove la presenza di imprese plurilocalizzate è più elevata. Con questa cautela si può tuttavia ragionevolmente sostenere che il campione rappresenti circa il 24% dell'universo. Un'analisi della significatività statistica 2 induce ad assumere i risultati relativi a questo settore con una certa cautela, in particolare quelli relativi agli strati dimensionali (20-49 addetti; addetti; 250 addetti e oltre). 1 Nell'impostazione del piano di campionamento si è tenuto conto di questa condizione. 2 Probabilità che lo scarto tra le risposte date dalle aziende del campione e le risposte che si sarebbero ottenute dall'universo non superi i 10 punti percentuali. 15

3 1. il contesto produttivo 16

4 1.1 tipologie di prodotti/produzioni La distribuzione delle tipologie di prodotti delle imprese intervistate è riportata in tabella 3. Se ci riferiamo al complesso delle 74 unità produttive locali del campione (fig. 3) si può osservare come i prodotti generici, OTC e diagnostici, siano tutt altro che marginali (20-35% delle unità locali). fig. 3 tipologie di produzione (% unità produttive locali): 20 addetti e oltre et ici sop generici otc (over the counter) diagnost ici La figura 3a mostra la ripartizione dei prodotti etici in termini di destinazione. fig. 3a prodotti etici, (% unità produttive locali) 20 addetti e oltre cardiovascolare gast r oint est inale sist ema nervoso dermat ologico muscolo-schelet rico respiratorio uro-genit ale immunitario epatobiliare endocrino

5 La figura 3b propone la ripartizione dei prodotti etici in termini di funzioni terapeutiche. Si può facilmente constatare come più un impresa su due si occupi di prodotti antivirali, e un terzo delle unità locali campionate produca farmaci oncologici. fig. 3b prodotti etici, (% unità produttive locali) 20 addetti e oltre ant ivirali oncologici anest esiologici emodialisi ant inf iammat ori ansiolit ici/ ant idepressivi

6 1.2 ciclo produttivo La distribuzione delle attività caratteristiche del processo è riportata in figura 4. fig. 4 attività caratteristiche (% unità produttive locali) ricerca di base sviluppo clinico processi di t rasf ormazione conf ezionament o distribuzione Si può osservare come la ricerca di base e lo sviluppo clinico interessino oltre un terzo delle imprese del campione. Su queste fasi (cfr. tab. 4) ha una notevole incidenza la variabile dimensionale. 19

7 1.3 mercato In figura 5 è riportata la ripartizione delle quote di mercato (espresse in termini di percentuale di fatturato). fig. 5 tipologie di mercato (% fatturato) Regionale Nazionale Comunitario (UE) Extra UE Si può notare (cfr. tabella 5) come la quota di fatturato all estero si attesti, per il complesso delle aziende intervistate, attorno al 30% 20

8 1.4 struttura degli organici In figura 6 è riportata la struttura degli organici del campione di aziende intervistate e un confronto col complesso dei 14 settori manifatturieri sottoposti a indagine. fig. 6 struttura degli organici (%) Titolare e soci che operano in azienda Addetti a tempo indeterminato Addetti a tempo determinato farmaceutica settori manifatturieri Il confronto evidenzia, per le imprese farmaceutiche, un più consistente ricorso ai contratti a tempo indeterminato. Nello specifico (tabella 6), gli addetti a tempo indeterminato rappresentano circa il 92,9% del totale (contro il 91,8%). Gli addetti a tempo determinato il 6,6% (valore equivalente al dato di media), di questi il 3,5% è dato dai CFL, lo 0,1% dagli apprendisti. Si può quindi ipotizzare che all'epoca della rilevazione (2 semestre 1999) le altre forme di tempo determinato incidessero per il restante 3%. 21

9 2. i fabbisogni professionali 22

10 2.1 diffusione e incidenza delle figure di riferimento In tabella 7 sono riportati: - il tasso di presenza: percentuale di unità produttive locali in cui sono presenti persone che svolgono attività assimilabili alla figura di riferimento; - il ricorso a risorse esterne: percentuale di unità produttive locali che, per quel tipo di figura, utilizzano risorse esterne; - l'incidenza: peso della figura rispetto all'organico diffusione Se prendiamo in considerazione l'insieme della presenza e del ricorso a risorse esterne, si può notare come la diffusione delle figure oscilli tra un minimo di circa il 44% e un massimo di oltre il 97%, con una media pari al 78,3%. I tassi di diffusione meno elevati (fig. 7) riguardano in particolare le figure di ricerca/sviluppo. fig. 7 figure meno diffuse: presenza+ricorso a risorse esterne (% unità produttive locali) ricercatori indirizzo chimico informatori scientifici del farmaco progett isti elet tro-elett ronici ricercatori biologici/biotecnologici tecnici di analisi biometriche medici di area terapeutica incidenza = (q f / q f x a i / a i ) x 100 Dove: q f = quante persone svolgono attività assimilabili alla figura di riferimento; a i = n addetti unità produttiva locale. 23

11 Circa il ricorso a risorse esterne, si può osservare (fig. 8) l'elevato grado di esternalizzazione, oltre che delle figure di progettazione impianti, delle figure di manutenzione e dell informatica. fig. 8 figure più "esternalizzate" (% unità produttive locali) tecnici di diritto aziendale tecnici di informatica industriale manutentori impianti progettisti di impianti proget tist i elett ro-elet tronici tecnici sistema informativo aziendale tecnici di comunicazione e immagine manutent ori elett ro-elet tronici tecnici di analisi biometriche incidenza In figura 9 è riportato un confronto tra la struttura professionale delle aziende del settore farmaceutico e quella relativa ai 14 settori manifatturieri sottoposti a indagine. I dati sono stati ricavati aggregando l incidenza delle figure nelle aree di attività individuate nel corso della definizione delle anagrafi settoriali (v. premessa). fig. 9 incidenza delle aree di attività amminist rat iva commerciale logist ica proget tazione qualità manut enzione produzione farmaceutica settori manifatturieri Si può notare come l area commerciale, assuma per il settore farmaceutico un peso nettamente al di sopra della media. Di converso l area della trasformazione (produzione) risulta sensibilmente più contenuta. 24

12 2.2 bacino di reclutamento In tabella 11 è riportata la distribuzione (percentuale di aziende in cui la figura è presente) degli ambiti di reclutamento (locale, regionale, nazionale, UE, altri paesi esteri). Era prevista la possibilità di risposte multiple. Si può notare (fig. 10) come una quota non marginale del reclutamento superi i confini locali. 4 fig. 10 bacino di reclutamento (% unità produttive locali): media sulle 32 figure locale regionale nazionale comunitario (UE) altro Nello specifico, si può osservare (cfr. tabella 11) che il reclutamento "extra-regionale" riguarda principalmente le figure delle aree di ricerca/progettazione 5 e dell area commerciale 6. Quanto al reclutamento "extra-ue" assumono particolare rilievo le figure dei medici di area terapeutica e dei ricercatori di indirizzo biologico/biotecnologico e di indirizzo chimico. 4 Il reclutamento in ambito: locale, oscilla tra 30,4 e 79,5% (manutentori polivalenti), con un valore medio pari a 59,6%; regionale, tra 16,7 e 45,3% (tecnici sistema qualità), con una media pari a 31,4%; nazionale, tra 14,5 e 77,8% (informatori scientifici del farmaco), con una media pari a 31,6%. All estero, si attesta in media sull 1,7% nell UE, sullo 0,7% negli altri paesi. 5 progettisti di impianti, medici di area terapeutica, tecnici di analisi biometriche, ricercatori indirizzo chimico, ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico, tecnologi di processo-impianti, progettisti elettro-elettronici e di sistemi di automazione. 6 informatori scientifici del farmaco, tecnici di comunicazione e immagine, tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager). 25

13 2.3 livelli di istruzione ideali La tabella 15 riporta il livello di istruzione ideale per le 32 figure proposte dall indagine: percentuali di aziende che assegnano alla figura un determinato livello di istruzione (dall obbligo scolastico al post-laurea). Considerando l incidenza delle singole figure (cfr. 2.1) si ricava un idea della struttura dell organico ideale del settore. Nel grafico che segue (fig. 11) è riportato il confronto tra il settore della farmaceutica e il complesso dei 14 settori manifatturieri sottoposti ad indagine. fig. 11 struttura (%) ideale dell'organico farmaceutica settori manifatturieri obbligo qualifica diploma specializ.ne p.d. laurea breve laurea post-laurea Si può notare come per il settore in esame assuma una notevole rilevanza la laurea. Complessivamente il livello di istruzione universitario (laurea breve, laurea e post-laurea) incide sulla struttura professionale ideale per poco meno dell 50%. Per quanto riguarda l obbligo scolastico va osservato che esso incide essenzialmente su due figure: l operatore di produzione e servizi vari e il magazziniere 7. 7 Per la prima figura, il 20% ritiene sufficiente l obbligo scolastico, circa la metà indica la qualifica professionale, il 25% il diploma. Per il magazziniere, meno del 20% ritiene sufficiente l obbligo, del restante 80%, circa la metà indica la qualifica professionale, l altra metà un istruzione non inferiore al diploma. 26

14 Per il rilievo che hanno assunto nelle riforme del sistema formativo, si riportano (figg. 12, 13, 14) i risultati relativi a: qualifica professionale, specializzazione post-diploma, diploma universitario (laurea breve) 8. fig. 12 qualifica professionale (% unità produttive locali) operatori di produzione manut entori impianti manutent ori polivalenti manutentori meccanici magazzinieri conduttori sistemi aut omat izzati fig. 13 specializzazione post diploma (% unità produttive locali) tecnici sistema informativo aziendale tecnici di informatica industriale tecnici ambiente/sicurezza tecnici program.ne della produzione manutentori impianti tecnici di produzione tecnici progr.ne/ gestione manut. tecnici acquisti/approvvigionamenti manutentori elettro-elettronici tecnici comunicazione/immagine Le figure segnalate sono quelle per cui sono state registrate frequenze nettamente superiori alla media relativa alla fascia di istruzione considerata. Si può notare come alcune figure (es. tecnici di informatica industriale) risultino di interesse tanto nell ambito della specializzazione post-diploma, quanto nell ambito del diploma universitario ( laurea breve ). 27

15 fig. 14 laurea breve (% unità produttive locali) tecnici di informatica industriale tecnici sistema qualita' tecnici svilup p o co mm.le p ro d o tto tecnici di comunicazione e immag ine tecnici di progr.ne/gestione manut. tecnici program.ne della produzione tecnici gestione/sviluppo personale tecnici amministrazione progettisti elettro-elettronici In tabella 19 sono riportate le risposte delle aziende che dichiarano la presenza nel proprio organico di personale assimilabile alla figura di riferimento. Il confronto con le risposte date da tutte le imprese (fig. 15) porta alle seguenti considerazioni: - complessivamente il quadro non risulta sensibilmente modificato; - in generale le aziende che dichiarano di possedere le figure indicano livelli di istruzione più elevati, con un apprezzabile aumento del peso della laurea e del post-laurea. fig. 15 livelli di istruzione: media sulle 32 figure (% unità produttive locali) obbligo scolastico qualifica prof.le diploma speci.ne postdipl. laurea breve laurea post -laurea aziende in cui sono presenti tutte le aziende 28

16 2.4 trend dei fabbisogni La tabella 20 riporta le tendenze dei fabbisogni (incluso il ricorso a risorse esterne) per i prossimi anni (percentuali di unità produttive locali che per quella figura prevedono un fabbisogno in crescita, in diminuzione, invariato). Se si ponderano i dati con l'incidenza delle singole figure 9 e li si confronta con quelli relativi alla media dei 14 settori manifatturieri, si osserva (fig. 16) che nella farmaceutica le dinamiche dei fabbisogni risultano sensibilmente più sostenute. fig. 16 trend dei fabbisogni ponderato 59,1 58,5 f armaceut ica settori manifatturieri 31,6 25,2 16,2 9,3 previsioni di crescita previsioni di calo previsioni di stabilità All'interno di questo quadro, si può notare (fig. 17) come le prospettive più favorevoli riguardino le figure dell'area commerciale, della qualità e della produzione. Le dinamiche meno sostenute si registrano nell area amministrativa. fig. 17 trend dei fabbisogni nelle aree di attività (saldi % crescita-calo) amminist rat iva commerciale logistica progett azione qualità manut enzione produzione 9 somma su tutte le aziende del sub-universo e su tutte le figure di [risposta (zero o 1) x incidenza della figura]. 29

17 In particolare se prendiamo in considerazione i saldi tra le previsioni di crescita e le previsioni di diminuzione dei fabbisogni, le figure di riferimento per le quali si registrano dinamiche sensibilmente al di sopra della media sono: saldo tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 31,9 tecnici di laboratorio 28,8 informatori scientifici del farmaco 27,1 conduttori processi di trasformazione 25,8 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 25,6 ricercatori indirizzo chimico 25,0 ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico 22,4 conduttori sistemi automatizzati 20,6 tecnici amministrazione/finanza/controllo di gestione 20,5 Con le cautele dovute alla scarsa significatività statistica degli strati campionari, le tabelle 21, 22, 23 consentono di apprezzare l influenza della variabile dimensionale sui trend dei fabbisogni. Nelle imprese di minori dimensioni (20-49 addetti) le figure per le quali le dinamiche dei fabbisogni risultano sensibilmente più elevate della media sono: saldo conduttori processi di trasformazione 43,7 tecnici di laboratorio 38,8 conduttori sistemi automatizzati 35,3 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 31,6 operatori di produzione e servizi vari 31,6 tecnici di comunicazione e immagine 29,4 tecnici programmazione della produzione/logistica 26,3 ricercatori indirizzo chimico 23,5 manutentori polivalenti (meccanico-elettro-elettronici) 22,2 tecnici di produzione (gestione reparto/unita' operativa) 22,2 Nelle aziende intermedie ( addetti) le figure per le quali le dinamiche dei fabbisogni risultano sensibilmente più elevate della media sono: saldo tecnici di laboratorio 31,4 tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 29,4 informatori scientifici del farmaco 27,2 ricercatori indirizzo chimico 25,8 conduttori processi di trasformazione 24,2 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 22,8 ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico 22,6 tecnici di informatica industriale 21,2 30

18 Nelle aziende di maggiori dimensioni (250 addetti e oltre) le figure per le quali le dinamiche dei fabbisogni risultano sensibilmente più elevate della media sono: saldo tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 50,0 informatori scientifici del farmaco 35,0 tecnici amministrazione/finanza/controllo di gestione 30,0 tecnici sistema informativo aziendale 30,0 tecnici di informatica industriale 27,8 ricercatori indirizzo chimico 25,0 ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico 25,0 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 25,0 La tabella 24 propone le previsioni sui fabbisogni relativamente alle sole imprese che dichiarano la presenza nel proprio organico di personale assimilabile alla figura di riferimento. Se si confrontano questi dati con le risposte di tutte le imprese del campione, si può osservare (fig. 18) come i trend dei fabbisogni risultino positivamente correlati con la presenza, nel senso che chi possiede le figure tende a prevederne un fabbisogno più sostenuto. fig. 18 trend dei fabbisogni: media sulle 32 figure (% u.p. locali) crescita calo stabile tutte le aziende aziende in cui sono presenti 31

19 2.5 difficoltà di reperimento delle figure sui mercati del lavoro locali La tabella 25 fornisce il quadro delle tensioni sul mercato del lavoro locale, in termini di percentuali di unità produttive 10 che dichiarano che, nell area in cui è insediata l azienda, nel reperire una determinata figura: non si incontrano difficoltà; si incontra qualche difficoltà; si incontrano notevoli difficoltà. Se si ponderano i dati con l'incidenza delle singole figure (cfr. 2.4), si osserva (fig. 19) che per il settore della farmaceutica le difficoltà di reperimento riguardano oltre il 38% degli organici. fig. 19 difficoltà di reperimento ponderate 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 non comporta difficolta' comporta qualche difficolta' comporta notevoli difficolta' Le maggiori difficoltà (fig. 20) si registrano nelle aree del commerciale e dell innovazione/sviluppo del prodotto/processo (progettazione); le più deboli nell area amministrativa. fig. 20 difficoltà di reperimento: medie sulle figure dell'area 10 0 % 80% 60% nessuna difficoltà notevoli difficoltà qualche difficoltà 40% 20% 0% 10 La domanda è stata rivolta a tutte le aziende del campione, anche a quelle che, per diversi motivi, dichiaravano di non annoverare nel loro organico personale assimilabile alla figura di riferimento. 32

20 Se si analizzano le frequenze delle risposte, le figure per le quali si registrano tensioni 11 al di sopra della media sono: IT tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 100,0 tecnologi di processo-impianti 97,7 medici di area terapeutica 89,3 progettisti elettro-elettronici e di sistemi di automazione 85,9 tecnici di informatica industriale 80,8 tecnici di diritto aziendale 80,4 tecnici di programmazione/gestione manutenzioni 77,3 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 75,1 manutentori polivalenti (meccanico-elettro-elettronici) 73,6 manutentori elettro-elettronici e di sistemi di automazione 72,2 ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico 71,4 tecnici di produzione (gestione reparto/unita' operativa) 69,4 informatori scientifici del farmaco 68,4 progettisti di impianti 68,3 manutentori meccanici 66,5 tecnici programmazione della produzione/logistica 64,0 tecnici di comunicazione e immagine 64,0 Al contrario si registrano tensioni sensibilmente al di sotto della media per gli operatori di segreteria e di contabilità, i magazzinieri e gli operatori di produzione e servizi vari. Con le cautele già segnalate circa la scarsa significatività statistica degli strati campionari, le tabelle 26, 27, 28 consentono di valutare l influenza della variabile dimensionale. Nelle imprese di minori dimensioni (20-49 addetti) le figure per le quali le difficoltà di reperimento risultano sensibilmente più elevate della media sono: IT progettisti elettro-elettronici e di sistemi di automazione 100,0 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 93,9 tecnici di comunicazione e immagine 93,1 informatori scientifici del farmaco 88,6 tecnologi di processo-impianti 84,8 ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico 80,2 tecnici di informatica industriale 76,3 manutentori polivalenti (meccanico-elettro-elettronici) 76,2 tecnici ambiente/sicurezza 72,4 tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 67,8 tecnici di programmazione/gestione manutenzioni 65,6 tecnici di produzione (gestione reparto/unita' operativa) 65,2 tecnici di diritto aziendale 63,4 conduttori sistemi automatizzati 63,0 11 A tale scopo è stato calcolato un indice di difficoltà di reperimento, di seguito indicato IT (indice di tensione). IT= [a i / media(a) + b i / media(b)] normalizzato a 100 dove: a i = % unità produttive locali che indicano per la figura qualche difficoltà ; b i = % unità produttive locali che indicano per la figura notevoli difficoltà. 33

21 Nelle aziende intermedie ( addetti) le figure per le quali le difficoltà di reperimento risultano sensibilmente più elevate della media sono: IT tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 100,0 progettisti di impianti 79,1 tecnici di programmazione/gestione manutenzioni 73,3 tecnici di diritto aziendale 72,5 tecnici di informatica industriale 72,1 progettisti elettro-elettronici e di sistemi di automazione 67,4 tecnologi di processo-impianti 65,1 tecnici programmazione della produzione/logistica 58,4 manutentori elettro-elettronici e di sistemi di automazione 56,7 tecnici di produzione (gestione reparto/unita' operativa) 56,4 manutentori polivalenti (meccanico-elettro-elettronici) 56,2 manutentori meccanici 53,0 Nelle aziende di maggiori dimensioni (250 addetti e oltre) le figure per le quali le difficoltà di reperimento risultano sensibilmente più elevate della media sono: IT medici di area terapeutica 100,0 tecnologi di processo-impianti 94,1 manutentori elettro-elettronici e di sistemi di automazione 75,4 tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) 70,0 manutentori meccanici 62,2 tecnici sistema informativo aziendale 61,5 tecnici di diritto aziendale 58,7 ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico 58,7 manutentori polivalenti (meccanico-elettro-elettronici) 53,3 manutentori impianti (termoidraulici, caldaie, condizionamento) 53,1 progettisti elettro-elettronici e di sistemi di automazione 52,6 tecnici di informatica industriale 52,5 tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) 52,3 tecnici di produzione (gestione reparto/unita' operativa) 50,2 34

22 In tabella 29 sono riportate le risposte delle aziende che dichiarano la presenza nel proprio organico di personale assimilabile alla figura di riferimento. Se si confrontano questi dati con le risposte di tutte le imprese del campione, non si registrano (fig. 21) apprezzabili variazioni. fig. 21 difficoltà di reperimento (medie sulle 32 figure) 10 0 % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 49,6 9,7 49,5 8,9 nessuna difficoltà notevoli difficoltà qualche difficoltà 30% 20% 10 % 40,6 41,6 0% aziende in cui sono presenti tutte le aziende 35

23 3. Conclusioni I risultati dell indagine scontano la scarsa significatività statistica del campione e in particolare degli strati campionari, per cui risulta difficile apprezzare l influenza della variabile dimensionale che, stando ai dati raccolti, è molto consistente. Quanto alla struttura del sistema professionale, le attività dell area commerciale assumono per il settore della farmaceutica un rilievo decisamente più elevato rispetto alla media dei 14 settori manifatturieri sottoposti a indagine. Di converso l area della produzione risulta nettamente più contenuta. Circa i livelli di istruzione, si registrano forti aspettative per la fascia più elevata (laurea e postlaurea). Una quota rilevante (30%) del mercato del lavoro supera i confini regionali. L analisi dei trend dei fabbisogni evidenzia, rispetto alla media intersettoriale, dinamiche nettamente più sostenute; i trend più sostenuti si registrano nell area commerciale, nella qualità e nella produzione. Le difficoltà di reperimento possono essere stimate in circa il 38% degli organici. Combinando i trend dei fabbisogni 12 con gli indici di tensione (cfr. 2.5) è possibile costruire una mappa (fig. 22) di primo orientamento circa il grado di interesse delle aziende verso le figure proposte dall indagine Allo scopo è stato calcolato un indicatore del trend, di seguito indicato con IF (Indice dei Fabbisogni). IF = [ (f c f d) i ] normalizzato a 100 dove: f c = % unità produttive locali che prevedono per la figura iesima una crescita dei fabbisogni; f d = % unità produttive locali che prevedono per la figura iesima un decremento dei fabbisogni. 13 Queste indicazioni hanno un carattere puramente orientativo e scontano situazioni regionali fortemente differenziate. Solo verifiche locali (cfr. rapporti regionali) possono consentire di stabilire l effettivo grado di interesse. 36

24 fig. 22 IT (indice tensione) figure rare figure forti figure incerte figure deboli figure instabili IF (indice fabbisogni) In questa mappa le figure vengono aggregate in cinque campi: indice fabbisogni indice tensione forti superiore alla media superiore alla media rare non superiore alla media superiore alla media incerte non superiore alla media non superiore alla media instabili superiore alla media inferiore alla media deboli inferiore alla media inferiore alla media Di seguito vengono riportate le collocazioni delle 32 figure nel complesso delle imprese intervistate e nelle tre dimensioni prese in considerazione, con l avvertenza che le valutazioni relative alle fasce dimensionali (20-49 addetti; addetti; 250 addetti e oltre) vanno assunte con particolare cautela. 37

25 3.1 figure di riferimento dell'area amministrativa 20 e oltre e oltre tecnici amministrazione/finanza/controllo di gestione instabile instabile instabile instabile operatori di contabilita' debole debole debole debole tecnici gestione/sviluppo personale debole debole debole instabile tecnici sistema informativo aziendale forte incerta instabile forte operatori di segreteria debole debole debole debole tecnici di diritto aziendale rara incerta rara rara 3.2 figure di riferimento dell'area commerciale 20 e oltre e oltre tecnici promozione sviluppo commerciale prodotto (product manager) forte forte forte forte informatori scientifici del farmaco forte forte forte forte tecnici di comunicazione e immagine rara forte incerta incerta 3.3 figure di riferimento dell'area logistica 20 e oltre e oltre tecnici programmazione della produzione/logistica forte forte forte forte tecnici acquisti/approvvigionamenti incerta incerta incerta incerta magazzinieri (accettazioni/spedizioni) debole debole debole debole 3.4 figure di riferimento dell'area progettazione 20 e oltre e oltre ricercatori indirizzo chimico forte forte forte forte ricercatori indirizzo biologico/biotecnologico forte forte instabile forte tecnici di analisi biometriche incerta incerta incerta incerta medici di area terapeutica rara rara rara forte progettisti di impianti rara incerta rara incerta progettisti elettro-elettronici e di sistemi di automazione rara incerta rara rara tecnologi di processo-impianti rara rara rara forte 3.5 figure di riferimento dell'area qualità 20 e oltre e oltre tecnici sistema qualita' (processi e prodotti) forte forte forte forte tecnici di laboratorio instabile instabile instabile instabile tecnici ambiente/sicurezza incerta rara incerta incerta 38

26 3.6 figure di riferimento dell'area manutenzioni 20 e oltre e oltre tecnici di programmazione/gestione manutenzioni rara rara rara rara tecnici di informatica industriale forte rara forte forte manutentori meccanici rara incerta rara forte manutentori elettro-elettronici e di sistemi di automazione rara incerta rara forte manutentori polivalenti (meccanico-elettro-elettronici) forte forte incerta forte manutentori impianti (termoidraulici, caldaie, condizionamento) debole debole debole forte 3.7 figure di riferimento dell'area produzione 20 e oltre e oltre tecnici di produzione (gestione reparto/unita' operativa) rara forte rara rara conduttori processi di trasformazione instabile forte instabile incerta conduttori sistemi automatizzati instabile forte instabile incerta operatori di produzione e servizi vari instabile instabile incerta incerta 39

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