CAPITOLO 5 PP
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- Giuditta Fantini
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1 CAPITOLO 5 PP
2 Il Secondo dopoguerra L Italia esce sconfitta dalla 2ª G.M. ma profondamente rinnovata: Passa da una strategia di sviluppo c.d. ISI, ISI = Industrializzazione Sostitutiva di Importazioni; Ad una strategia di sviluppo caratterizzata da grande apertura al commercio internazionale; Questa nuova strategia si basa su 3 pilastri: Ritorno al Gold Exchange Standard, Liberalizzazione del commercio, Cooperazione internazionale.
3 Ritorno al Gold Exchange standard: Con un cambio sottovalutato che favorisce le esportazioni; Liberalizzazione del commercio: Adesione al GATT (1947), Adesione alla CEE (1957); Cooperazione internazionale ERP (piano Marshall), Grants : Beni ceduti gratuitamente allo Stato che a sua volta li rivende, Loans : Prestiti; Banca Mondiale (BIRS): Aiuto allo sviluppo del Mezzogiorno.
4 L Economia italiana fece registrare una eccellente performance a partire dagli anni 50; Cause: Apparato industriale ispirato a logiche di standardizzazione (fordismo); Liberalizzazione del commercio con Accesso ai mercati, Economie di scale dovute a: Manodopera a basso costo (Emigrazione interna), Alto tasso di investimento del capitale.
5 L Agricoltura nel Secondo dopoguerra Presenta grandi differenze tra regioni; Si avvale dell impiego di concimi chimici; Utilizza macchine: Che aumentano la produttività del lavoro; Beneficia di una legislazione favorevole: Con la Riforma Agraria vengono espropriati terreni che saranno poi valorizzati.
6 L elevato tasso di investimento dipendeva da: Politica monetaria Elevata inflazione ereditata dal periodo di guerra: Si richiede una stabilizzazione della lira => Svolta monetaria del 1947, Calo dell inflazione; Politiche fiscali Obbligo annuale della dichiarazione dei redditi (ministro Ezio Vanoni, 1951), Le entrate aumentano dal 13% al 21% del PIL per maggiori introiti dovuti a tasse pagate dai dipendenti; Intervento pubblico Piano Fanfani => piano per l edilizia popolare ( ).
7 L elevato tasso di investimento è favorito da: 1) Rendimento basso dei titoli di Stato, Favorisce investimenti in attività produttive; 2) Limitazione degli investimenti speculativi all estero, Capitali convogliati verso il mercato interno; 3) Crescita e contenimento dei salari, Che favoriscono gli investimenti degli imprenditori.
8 4) Politica fiscale: Aumento della tassazione sui dipendenti, ma non su imprenditori e autonomi: Grande tolleranza verso l evasione fiscale, Concessione di sgravi fiscali, Entrambi questi elementi erano finalizzati ad ottenere consenso elettorale; 5) Intervento pubblico A sostegno dei settori strategici, Es.: Siderurgia; Per la realizzazione di infrastrutture Acquedotti, Autostrade (che favoriscono la diffusione delle automobili).
9 Negli anni 50 lo sviluppo dell economia italiana si fonda su: Crescita delle esportazioni, Bassi salari, Elevati investimenti; Nel 1962 la DC al governo apre al PSI: Ne deriva una politica economica: maggiormente inclusiva, più attenta alle esigenze dei ceti meno abbienti.
10 Piena Occupazione Tra 1962 e 1963 si raggiunge la piena occupazione: Con l allargamento del governo a Sinistra e con le politiche attuate si hanno però, Aumenti dei salari, Inflazione, Perdita di competitività all estero, Fuoriuscita di capitali; Per restare nel Gold Exchange Standard l Italia riduce la base monetaria: Deflazione, Riduzione del PIL, Calo degli Investimenti.
11 Negli anni successivi: Tra 1962 e 1963 si procede alla nazionalizzazione dell energia elettrica: Nasce l ENEL Acquisto impianti da aziende elettriche, Conseguente immissione di ingenti capitali nel sistema economico; L obbligo scolastico viene elevato da 6 a 8 anni; Viene avviata la programmazione economica per il quinquennio
12 La programmazione economica per il quinquennio Si basa su tre cardini: Riduzione del divario Nord-Sud, Sostegno all agricoltura, Sviluppo dei consumi pubblici; La programmazione si rivela un fallimento Le riforme più importanti sono: L approvazione dello Statuto dei Lavoratori; La riforma dell Istruzione; La riforma delle pensioni (che però si basa sul sistema retributivo); La riforma della sanità (che però non prevede la copertura totale della popolazione).
13 Il divario Nord-Sud Il fallimento più importante lo si registra però dal punto di vista del recupero del Divario Nord-Sud: L industrializzazione del Sud è infatti affidata alle imprese pubbliche e non ai privati, La Cassa per il Mezzogiorno viene sottoposta a controllo e direzione politica, Vengono erogati finanziamenti a pioggia Per ottenere consenso politico.
14 Il percorso di crescita economica attuato dal Paese sembrava durare a lungo, Per questo non si ritenne opportuno effettuare una riforma della Pubblica Amministrazione; Nel 1968 si apre in Italia una stagione di contestazione: Si chiedono aumenti salariali per i lavoratori, Riduzione dell orario di lavoro, La crescita economica rallenta, L inflazione ricomincia ad aumentare; Nel periodo che va dal 1968 al 1973 Si affermano le produzioni di beni intermedi Macchinari, acciaio, cemento.
15 In generale negli anni 60: Si sviluppano: Il settore dell Energia (ENI 1953), Il settore dell acciaio (Finsider), L Industria automobilistica (Fiat, Alfa, Lancia), L industria meccanica avanzata (Finmeccanica), L industria degli elettrodomestici.
16 Le occasioni mancate In questo periodo tra le occasioni mancate per l industria italiana abbiamo: Il mancato sviluppo dell industria chimica Montecatini ed Edison costituiscono nel 1966 la Montedison; Il mancato sviluppo del settore dell elettronica e l incapacità a tenere il passo con la rivoluzione tecnologica e informatica.
17 La struttura del capitalismo italiano Per comprendere la struttura del capitalismo italiano bisogna dare risposta a tre domande: Da dove provengono i capitali? Come si produce l innovazione? Qual è il grado di concorrenza nel sistema?
18 Da dove provengono i capitali? I capitali provengono in parte dall autofinanziamento, In parte dall azione di nuovi istituti coordinati dallo Stato, es. Mediobanca, Mediobanca si procaccia nuovi capitali, li assicura nelle tasche dell imprenditoria storica italiana, consentendo a quest ultima di mantenere il controllo di importanti industrie chiave (quelle più grandi).
19 Il nuovo modello finanziario si basa inoltre sull apporto delle piccole e medie imprese: Mediocrediti regionali, Istituti speciali che erogano agevolazioni; Si sviluppa una fitta rete produttiva Fatta di piccole e medie imprese, Che a loro volta si riuniscono in distretti ad alta specializzazione.
20 Come si produce l innovazione? L innovazione fa riferimento a processi importati dall estero: Migliora la capacità brevettuale; Qual è il grado di concorrenza del sistema? Esistono aziende monopoliste; Viene riformato il diritto societario (creazione della CONSONB); L impresa pubblica assume un peso molto importante nello sviluppo economico italiano.
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