CORSO IPRASE REFERENTI ISTITUTI PER ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. L alternanza in Trentino: stato dell arte prospettive di sviluppo
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- Michelina Biondi
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1 CORSO IPRASE REFERENTI ISTITUTI PER ALTERNANZA SCUOLA LAVORO L alternanza in Trentino: stato dell arte prospettive di sviluppo Daniela Carlini Trento 14 marzo 2016
2 DA DOVE PARTIAMO IN TRENTINO La costruzione del sistema di alternanza scuola lavoro in Trentino, valorizza le esperienze e le pratiche didattiche già realizzate Il nuovo impianto obbligatorio previsto per tutti gli indirizzi dell istruzione secondaria di secondo grado a partire dal terzo anno, si fonda sulle metodologie didattiche acquisite e favorisce l'integrazione nel curricolo scolastico tra gli apprendimenti in aula e nel contesto lavorativo. OBIETTIVO DI LEGISLATURA e AZIONE STRATEGICA NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO PROVINCIALE (PSP) Rafforzamento del raccordo tra scuola-formazionelavoro.
3 Obiettivo di legislatura Rafforzare il ruolo delle scuole nell attività di placement e nell orientamento in uscita dal secondo ciclo, così da accompagnare sia le transizioni scuola-lavoro, sia le transizioni scuola-università fornire ai ragazzi quelle competenze trasversali e comportamentali promuovendo esperienze di alternanza rivolti a tutti i ragazzi dei trienni (liceali e tecnici). Questa alternanza può essere sia di tipo curriculare, sia di tipo estivo e può prevedere anche periodi all estero Deliberazione Giunta provinciale n.858 del che prevede ampliamento delle misure di transizione al lavoro quali tirocini curricolari ed extra-curricolari anche in periodi estivi, periodi di alternanza, corsi specialistici di accompagnamento ai tirocini per: - contribuire alla piena valorizzazione delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento; - fornire conoscenze e abilità per la costruzione di competenze effettive sul piano personale, di cittadinanza e professionale; - raccordare in modo organico e sistematico la scuola e la formazione con i contesti lavorativi di riferimento, in particolare per garantire una maggiore correlazione tra l'offerta formativa e lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
4 AZIONE STRATEGICA NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO PROVINCIALE (PSP) CAPITALE UMANO L istruzione e la formazione rispondono alla volontà di formare una popolazione dotata di competenze e conoscenze adeguate, in grado di affrontare i processi di innovazione e internazionalizzazione, in grado di sostenere l esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza attiva e responsabile, così come di raggiungere e mantenere un adeguato livello di sviluppo economico del territorio provinciale. I percorsi devono aumentare le possibilità di accesso alla vita lavorativa, favorire una transizione più veloce all impiego e un miglior incontro fra domanda e offerta di lavoro, nonché garantire il mantenimento nel tempo delle condizioni di occupabilità. OBIETTIVO rafforzare nei ragazzi l acquisizione di competenze spendibili sul lavoro, anche tramite modelli di apprendistato di qualità a elevato contenuto formativo e innovando profondamente gli strumenti di transizione scuola-lavoro, coinvolgendo le imprese nella costruzione di specifiche competenze e abilità spendibili su base settoriale
5 DOVE SI E REALIZZATA L alternanza è un ESPERIENZA DIFFUSA e ARTICOLTA in DIVERSI contesti del secondo ciclo SI E REALIZZATA nei percorsi di Istruzione e formazione e professionale in forma obbligatoria e strutturata: - nel terzo anno di qualifica (120 ore di tirocinio curriculare) - nel quarto anno di diploma professionale (almeno il 30% fino al 50% della durata del percorso di alternanza scuola-lavoro) nell istruzione professionale ante riforma nell area di professionalizzazione (terza area) nell istruzione tecnica, durante l anno scolastico e in tirocinio estivo nei licei prevalentemente con il tirocinio estivo mediante progettualità condivise con - Confindustria Trento - Cooperazione trentina
6 PROGETTUALITA ATTIVE Progetto Tu sei (giunto nel 2015/16 all'ottava edizione). Nasce da un Protocollo d'intesa siglato per la prima volta nel 2008, tra la Provincia e Confindustria Trento per promuovere la collaborazione tra istituzioni scolastiche, istituzioni formative e imprese. Le attività previste riguardano un menù di proposte: Tu sei accolto (visite guidate alle aziende e testimonianze di figure aziendali), Tu sei coinvolto (incontri personalizzati dove gli studenti vivono una giornata tipo in azienda in affiancamento all'imprenditore), Tu sei globale (esperienze internazionali in fiere, manifestazioni aziendali, ecc.), Tu sei creativo (commissione di progetti di innovazione o di sviluppo di un prodotto, servizio o modello organizzativo da parte dell'impresa), Tu sei imprenditore (progetti e idee per sviluppare l'imprenditorialità e la creazione d'impresa).
7 PROGETTUALITA ATTIVE (2) Progetto FEDERAZIONE TRENTINA della COOPERAZIONE per la promozione dell educazione cooperativa nelle istituzioni scolastiche e formative (Protocollo del 10 marzo 2012 ) INIZIATIVE LEGATE a: - consulenza e supporto alle Associazioni cooperative scolastiche (ACS) già costituite e di nuova costituzione; - raccordo con le ACS e le cooperative presenti sul territorio; - predisposizione di materiali didattici per l educazione cooperativa; - organizzazione e gestione esercitazioni pratiche - ricerche individuali o di gruppo, simulazioni ed elaborazione di progetti imprenditoriali cooperativi; - attività di orientamento in ambito cooperativo, visite presso imprese cooperative e testimonianze..
8 ATTIVITA AVVIATE PER SUPPORTARE L OBBLIGATORIETA dell ASL Attivazione del gruppo scuola lavoro (settembre 2015); Realizzazione di incontri con i dirigenti scolastici; Predisposizione di una proposta di lavoro da parte dei dirigenti scolastici per assicurare la partenza delle attività di alternanza scuola-lavoro; Richiesta di designazione dei referenti dell alternanza scuola-lavoro; Incontri con tutti i dirigenti rispetto alla propria proposta di pianificazione; Incontri su temi specifici (sicurezza, progettualità ); Raccordo con la commissione provinciale per l impiego per confronto con le parti sociali
9 STRUMENTAZIONE ATTIVATA Il processo di confronto avviato ha portato alla DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE n. 211 del 26 febbraio 2016 Attua a livello provinciale l obbligatorietà dell alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti del terzo anno a partire da quest anno scolastico nelle misure indicate dalla Legge 107/2015; Individua alcuni strumenti - lo schema tipo di convenzione per l attivazione dei tirocini curriculari; - lo schema tipo di intesa da sottoscrivere dalla PAT per la promozione dei tirocini curriculari con le diverse associazioni di riferimento (datoriali, sindacali, ordini professionali, enti di ricerca e Università, enti che si riferiscono al patrimonio artistico culturale e ambientale, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, altri,.); impegna il Dipartimento dell Istruzione a fornire alle istituzioni scolastiche e formative le indicazioni operative per ridurre gli oneri a carico dei soggetti ospitanti ( vedi sicurezza e sorveglianza sanitaria, dispositivi individuali di sicurezza,..); coinvolge tutte le istituzioni pubbliche provinciali e quelle collegate funzionalmente alla PAT nella realizzazione dei tirocini curriculari, designando i singoli Dipartimenti a sottoscrivere le convenzioni; Subordina la realizzazione del tirocinio estivo, anche su domanda individuale e che pertanto permane, dopo l espletamento o l avvenuta programmazione del periodo previsto per il tirocinio curriculare obbligatorio; abroga la deliberazione n. 676 del 27 aprile 2015 e s.m. e i. rinvia a successivo provvedimento la definizione della convenzione tipo per il tirocinio estivo
10 STRUMENTAZIONE ATTIVATA (2) COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE A TUTTE LE STRUTTURE PUBBLICHE per l attivazione del tirocinio curriculare chiedendo di individuare un referente per stabilire i contatti con la scuola IN FIERI INTESE con i diversi soggetti, LINEE guida per argomenti -
11 TIPOLOGIE DI ATTIVITA di alternanza scuola-lavoro L alternanza scuola-lavoro si può realizzare attraverso diverse attività tra cui, a titolo d'esempio: l Visite aziendali guidate; l Testimonianze da parte dei diversi soggetti dell'impresa; l Tirocini curriculari; l Impresa formativa simulata; l Impresa didattica; l Progetti realizzati su commissione da parte delle imprese pubbliche o private; l Partecipazioni a challenge (competizioni) internazionali, in team con ricercatori universitari e delle fondazioni di ricerca del territorio oa bisogni concreti delle aziende e delle amministrazioni; l Preparazione e accompagnamento al tirocinio; l Project work; l Elaborazione delle esperienze maturate.
12 CARATTERISTICHE dell alternanza scuola-lavoro L ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO è definita una metodologia didattica che valorizza l apprendimento nel contesto di lavoro: Ø si svolge sotto la responsabilità dell istituzione scolastica o formativa Ø il giovane rimane giuridicamente uno studente Ø l inserimento in azienda non costituisce rapporto lavorativo Ø le competenze apprese nella formazione in azienda integrano e sviluppano i risultati di apprendimento in esito al percorso di studi dello studente Ø l azienda diventa un contesto di apprendimento complementare a quello dell aula e del laboratorio ed ha valore equivalente.
13 STRUMENTAZIONE UTILE guida operativa per la scuola per le attività di alternanza scuola lavoro del MIUR, che fornisce orientamenti e strumentazioni per realizzare l alternanza e la valutazione e certificazione delle competenze in esito ai percorsi (8 ottobre 2015), valorizzando le buone pratiche e contesti come la bottega-scuola e la scuola impresa
14 STUDENTI COINVOLTI NELL ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Anno scolastico Iscritti al terzo anno Istituti Tecnici Licei Istituti Professionali 136 Totale complessivo 4.105
15 SITO PAT ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN VIVO SCUOLA Vivoscuola.it/alternanza-scuola-lavoro l Che cos è l A cosa serve l Da dove partiamo l Il tirocinio curriculare l I soggetti coinvolti l Approfondimenti l Accordi e intese l Normativa di riferimento l Modulistica l Documentazione degli incontri l Contatti
16 DEDICATA
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