LOTTO COMMESSA 00 F E10Q
|
|
- Fabia Antonini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 1 di 26 Sommario 1 PREMESSA ANALISI DEI TRAFFICI ATTUALI E FUTURI Traffici attuali Traffici futuri ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE CONFIGURAZIONE DI PROGETTO PROPOSTA POSSIILE IPOTESI DI SUCCESSIONE DEGLI INTERVENTI Razionalizzazione dell attuale Molo Vespucci Collegamento col nuovo Terminal Container e la anchina Nuovo fascio Arrivo/Partenze a nord della stazione di Civitavecchia Attivazione della zona franca e realizzazione della relativa bretella di collegamento Realizzazione del collegamento diretto fra il Terminal Container ed il nuovo fascio Arrivi/Partenze INDICE DELLE FIGURE Figura 1 - Layout funzionale attuale... 8 Figura 2 - Layout funzionale ex invasatura FS... 8 Figura 3 - Layout funzionale Molo Vespucci... 9 Figura 4 - Layout funzionale stazione di Civitavecchia... 9 Figura 5 - Layout di progetto (scenario completo) Figura 6 - Layout nuovo fascio operativo del Porto Figura 7 - Layout bretella (lunetta) di collegamento alla nuova zona franca Figura 8 - Stazione di Civitavecchia intervento propedeutico di allungamento del modulo dei binari di stazionamento Figura 9 - Nuovo fascio Arrivo/Partenze Figura 10 - Razionalizzazione della configurazione attuale del Molo Vespucci e adeguamento del modulo dei binari di stazionamento in ambito stazione di Civitavecchia Figura 11 - Attivazione dei collegamenti col nuovo Terminal Container e la anchina Figura 12 - Nuovo fascio Arrivi/Partenze Figura 13 - Attivazione della zona franca e della relativa bretella di collegamento Figura 14 - Attivazione del collegamento diretto del Terminal Container con il fascio Arrivi/Partenze pag. 1
3 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 1 PREMESSA Il porto di Civitavecchia è un nodo logistico a servizio sia del traffico passeggeri sia di quello merci, consentendo la movimentazione di Ro-Pax, crociere, traghetti, diporto, Ro-Ro, container, rinfuse liquide e solide. Dal punto di vista dell'accessibilità ferroviaria, il porto è raccordato alla linea Torino - Genova - Civitavecchia e Roma - Napoli - Reggio Calabria ed alla linea Civitavecchia - Capranica - Orte, parzialmente dismessa e che una volta riattivata consentirà il collegamento diretto tra le aree portuali e quelle interportuali. Allo stato attuale, la maggior parte delle merci in arrivo al porto è trasportata su gomma. Questo forte squilibrio nella ripartizione modale a favore della strada piuttosto che alla ferrovia, di norma più conveniente per trasporti di grandi volumi e su lunga distanza, si giustifica con una serie di carenze a livello di servizi ferroviari presenti e, più in generale, nelle condizioni di accesso all infrastruttura nazionale. 2 di 26 2 ANALISI DEI TRAFFICI ATTUALI E FUTURI La progettazione del nuovo assetto della rete ferroviaria del Porto di Civitavecchia è stata eseguita al fine garantire la coerenza tra le prestazioni attese dalla configurazione di progetto e le tipologie e volumi dei traffici che saranno movimentati in futuro. 2.1 Traffici attuali Attualmente, l impianto ferroviario del Porto di Civitavecchia è utilizzato per la movimentazione delle seguenti tipologie di merci trasportate su ferro: treni di ferro cromo verso le acciaierie di Terni e dei semilavorati dell acciaio, di ritorno verso il porto di Civitavecchia trasportati in coils; treni di autovetture provenienti dallo stabilimento Fiat di Melfi e destinate all imbarco per il mercato americano con ritorno a vuoto. Alla luce dei nuovi accordi commerciali, tale traffico è in rapida crescita proprio in questi ultimi tempi. I treni da/verso le acciaierie di Terni hanno una lunghezza che varia tra 365 e 405 m, locomotore incluso, carri di tipo casse mobili ed un carico massimo di 1414t. Si tratta di una coppia di treni con programmazione giornaliera, la cui effettiva circolazione dipende delle produzioni dell acciaierie. Si sono, infatti, riscontrate nei periodi di osservazione, delle soppressioni anche fino a 2/3 coppie di treni a settimana. I treni da/verso lo stabilimento Fiat di Melfi hanno una lunghezza che varia tra 450 e 536 m, locomotore incluso, con carri atti al trasporto auto e con un carico massimo di 928 t. Il traffico è rappresentato da 1 2 coppie di treni al giorno con ritorno dei treni vuoti. Di recente sono state attivate delle nuove relazioni commerciali da/per gli interporti di ologna e Verona per il trasporto su ferro di generi alimentari da/per la banchina 25. pag. 2
4 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI Il Porto, inoltre, movimenta un modesto traffico di container trasportato interamente su gomma. Tale traffico è destinato ad aumentare a seguito dell attivazione della Nuova Darsena Energetica Grandi Masse (in corso di realizzazione), con la conseguente generazione di una quota modale su ferro non trascurabile. Il progetto di sviluppo della Darsena prevede, infatti, la realizzazione di un Terminal Container ferroviario dedicato per le attività di carico/scarico e composizione dei treni, che dovrà essere collegato alla restante parte dell infrastruttura ferroviaria portuale ed alla rete nazionale. 3 di Traffici futuri Per quanto concerne lo sviluppo futuro dei traffici, in base ai dati di base disponibili ed alle indicazioni forniti dalla Committenza, sono stati individuati due scenari temporali di riferimento: scenario di breve termine (a 2-5anni); scenario di regime (>5 anni). Per ogni scenario temporale sono stati stimati gli incrementi di traffico previsti sia per i flussi merci già gestiti su ferro (ferro cromo/coils e autovetture), sia per quelli futuri derivanti dall entrata in funzione della nuova Darsena Energetica Grandi Masse, che movimenterà un traffico di tipo containerizzato. Si riportano di seguito le previsioni, espresse in termini di treni/giorno, stimate per ciascuna componente di traffico merci e per ciascun scenario temporale, compreso quello attuale. Treni merci ferro cromo/coils da/per acciaierie Terni ORIGINE/DESTINAZIONE Attuale (treni/gg) SCENARIO reve termine (treni/gg) Regime (treni/gg) per acciaierie Terni (ferro cromo) da acciaierie Terni (coils) Treni merci auto FIAT da/per Melfi SCENARIO ORIGINE/DESTINAZIONE Attuale (treni/gg) reve termine (treni/gg) Regime (treni/gg) per Melfi (vuoti) da Melfi (autovetture) Per quanto concerne le previsioni sulla crescita del numero di treni container, queste sono state ricavate a partire dalle stime sui volumi di traffico containerizzato fornite dalla Committenza. Per lo scenario di reve periodo si stima un volume totale di / TEU annui che pag. 3
5 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI saranno movimentati dalla Darsena Energetica, mentre per lo scenario di regime si stimano fino a TEU annui. Successivamente, in maniera condivisa con la Committenza, sono stati definiti parametri necessari alla definizione della composizione del treno tipo necessaria per la stima del numero di servizi giornalieri che dovranno essere gestiti negli scenari futuri. Questi sono: 4 di 26 percentuale modale su ferro del 30%; giorni effettivi di circolazione dei treni 260 (5 giorni/settimana per 52 settimane/anno); modulo massimo dei treni ipotizzato 450m (comprensivo del locomotore); numero di carri per treno 20; numero di TEU per carro 3; coefficiente di riempimento carri (% di slot pieni rispetto a quelli disponibili) 0,8. Sulla base delle stime sui volumi di traffico e dei parametri suddetti, è stato stimato il seguente numero di servizi giornalieri. SCENARIO REVE TERMINE TEU/anno split modale ferro TEU su ferro numero carri [carro Sgns] lunghezza carro (m) tara (ton) Peso medio TEU (ton) COMPOSIZIONE TIPO TEU/carro %carri pieni TEU/treno lunghezza treno (m) peso treno (ton) giorni eserc./anno treni/giorno PREVIS % , ,6 PREVIS % , ,8 SCENARIO DI REGIME TEU/anno split modale ferro TEU su ferro numero carri lunghezza carro (m) tara (ton) Peso medio TEU (ton) COMPOSIZIONE TIPO TEU/carro %carri pieni TEU/treno lunghezza treno (m) peso treno (ton) giorni eserc./anno treni/giorno PREVIS % , ,0 Ai fini della successiva attività di pre-dimensionamento del fascio di presa e consegna e della progettazione/verifica del fascio di arrivo/partenza, sono state assunte, in via cautelativa, le seguenti previsioni di traffico container su ferro. Treni container da/per Nuova Darsena Energetica ORIGINE/DESTINAZIONE Attuale (treni/gg) SCENARIO reve termine (treni/gg) per Nuova Darsena Energetica da Nuova Darsena Energetica Regime (treni/gg) pag. 4
6 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 5 di 26 Per quanto concerne i treni di generi alimentari da/per gli interporti di ologna e Verona, considerato che le previsioni per il futuro sono in fase di affinamento, si è ipotizzato in accordo con il Cliente un numero di 2 treni/giorno, per lo scenario di regime. Treni generi alimentari da/per da/per interporti di ologna e Verona ORIGINE/DESTINAZIONE per gli interporti di ologna e Verona da gli interporti di ologna e Verona Attuale (treni/settimana) SCENARIO reve termine (treni/settimana) Regime (treni/gg) ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE Il Porto è dotato di un fascio operativo di carico/scarico denominato Molo Vespucci costituito da tredici binari di modulo variabile da un minimo di 240 m ad uno massimo di circa 470 m, più due aste (poste all interno del fascio) di 160 m. Sul primo binario è collocata la deviata per la darsena utilizzata per la movimentazione del ferro cromo e dei coils. Quest area è attrezzata con tre binari, due di modulo utile di 290 m ed uno di 380 m. Sono presenti, lato stazione di Civitavecchia, anche due aste per le manovre in retrocessione da 125 e 310 m. Il fascio non è elettrificato e non centralizzato il che comporta l ingresso dei materiali all interno del Porto come manovra provenendo dalla stazione di Civitavecchia, con un inevitabile aggravio dei tempi di movimentazione. Il resto dell originale infrastruttura ferroviaria del Porto che arrivava fino all invasatura per l imbarco sui treni FS è in corso di dismissione, dal momento che tale invasatura non è più utilizzata dal gestore RFI. Lo scalo Molo Vespucci, la cui giurisdizione è del GI (RFI), è collegato con la stazione di Civitavecchia attraverso un binario dedicato ed attualmente i movimenti da e per il porto avvengono in regime di manovra. L immissione dei treni su l infrastruttura nazionale avviene con l invio dei convogli alla stazione di Civitavecchia in regime di manovra (con una predisposizione di invio come treno), per una percorrenza di circa 5 km. La stazione di Civitavecchia presenta 4 binari adibiti al trasporto merci (non serviti da marciapiede) in cui è possibile espletare le funzioni di fascio A/P a servizio del Porto. pag. 5
7 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI Dal punto di vista funzionale, l attuale configurazione del nodo presenta alcune criticità: Il fascio operativo (Molo Vespucci) presenta dei binari di modulo utile massimo di circa 460 m, non espandibili a meno di una completa riorganizzazione del fascio stesso. I due soli binari che hanno un modulo superiore ai 550 m (I e II binario) inibiscono l ingresso alla darsena ferro cromo/coils. L attuale procedura di gestione dei treni Fiat (presi in consegna sui primi 2 binari del fascio) prevede la rottura convoglio in due tronchi sia per creare due possibili punti di scarico contemporanei, sia per non ostacolare l immissione dei treni nel raccordo per la darsena ferro cromo/coils. L attuale procedura di gestione dei treni da/per le acciaierie prevede il taglio e l inoltro verso la darsena su più riprese, dopo le operazioni di pesatura che avvengono su apposito binario attrezzato (binario 3), con un consistente aggravio dei tempi di movimentazione del carico; L area deputata alla raccolta temporanea delle auto scaricate dal treno Fiat prima dell invio all area di deposito/imbarco è collocata a monte del fascio (al di sopra del tredicesimo binario), producendo un incremento dei tempi dei cicli di scarico delle squadre impiegate nella procedura. La promiscuità tra l infrastruttura ferroviaria e le viabilità stradali pubblica ed operativa del porto, ne determina la reciproca interferenza che attualmente è gestita con un impianto semaforico stradale. Tale soluzione, tuttavia, appare poco efficace sia dal punto di vista operativo, sia della sicurezza. La distanza non trascurabile della stazione di Civitavecchia (circa 5 km) che svolge le funzioni di fascio A/P comporta un aggravio dei tempi di manovra e, quindi, dei relativi costi di trasporto della merce. Per i futuri traffici di container provenienti da nord (ad oggi assenti), inoltre, ciò rappresenterebbe un ulteriore penalizzazione, poiché i treni sarebbero costretti a superare l area del Porto e proseguire fino a Civitavecchia per poi ribattere verso il Porto stesso. Per quanto riguarda la stazione di Civitavecchia il vincolo principale ad un possibile sviluppo dei traffici è rappresentato dal modulo di ricevimento dei treni merci che varia da un minimo di 430 m ad un massimo di 510 m. Allo stato attuale l invio all area retro-portuale è possibile solo ammettendo la circolazione dei rotabili in regime di manovra con una ribattuta alla stazione di Civitavecchia per l immissione sul binario del raccordo DE.CAR.. Tale gestione delle circolazioni oltre ad essere inefficace dal punto di vista funzionale e prestazionale per l incremento dei tempi, costituisce una criticità per il fascio di binari merci della stazione di Civitavecchia, considerato che questo è e sarà utilizzato come fascio A/P per i treni destinati al Porto. 6 di 26 pag. 6
8 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 7 di 26 Per quanto riguarda la stazione di Civitavecchia il vincolo principale al possibile sviluppo dei traffici è rappresentato dal modulo dei binari di stazionamento dei treni merci. Al momento, infatti, i moduli variano da un minimo di 430 m ad un massimo di 515 m. I binari sono più che sufficienti a garantire lo sviluppo delle attuali categorie di traffico gestite dal Porto. È stata, infatti, eseguita una verifica con la teoria delle code che non ha evidenziato particolari criticità. pag. 7
9 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 8 di 26 Raccordo Decar Raccordo Decar Deposito locomotive Raccordo Decar Deposito locomotive Grosseto Opera Disponibile Opera Attuale Raccordo De. Car. Raccordo De. Car. FV Civitavecchia Roma R Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo FV Civitavecchia Zona di accumulo Viabilità pubblica Impianto semaforico Area di deposito/imbarco Viabilità pubblica Viabilità pubblica Figura 1 - Layout funzionale attuale Viabilità pubblica Viabilità pubblica Figura 2 - Layout funzionale ex invasatura FS pag. 8
10 l Raccordo Decar Deposito locomotive Opera Disponibile STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI Raccordo De. Car. Opera Attuale 9 di 26 Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo CIVITAVECCHIA FS Viabilità pubblica Impianto semaforico Area di deposito/imbarco Viabilità pubblica Figura 3 - Layout funzionale Molo Vespucci Raccordo Decar Raccordo De. Car. Deposito locomotive ROMA Roma GROSSETO FV Civitavecchia Zona di accumulo Figura 4 - Layout funzionale stazione di Civitavecchia pag. 9
11 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 10 di 26 4 CONFIGURAZIONE DI PROGETTO PROPOSTA Al fine di eliminare o mitigare l incidenza delle criticità rilevate, sono state sviluppate alcune alternative progettuali. Tali alternative sono state concepite al fine di perseguire i seguenti obiettivi: in ambito Porto o razionalizzazione ed ottimizzazione del fascio operativo del porto, in modo tale da garantire i moduli necessari per lo stazionamento dei treni merci in composizione massima e specializzare ed eliminare le interferenze tra le diverse aree operative di carico; o mitigazione delle interferenze tra l infrastruttura ferroviaria e le viabilità stradali pubblica ed operativa; o realizzazione di un collegamento tra il Terminal Container ed il fascio operativo del Porto e con la Linea Tirrenica; in linea o riduzione dei perditempo nella procedure di presa in consegna dei treni in manovra e della congestione in ambito stazione di Civitavecchia ed in linea a causa del passaggio e lo stazionamento dei treni merci; o realizzazione di un nuovo collegamento alla Zona di espansione retroportuale per la gestione delle attività in regime di zona franca extra doganale. Per quanto riguarda gli interventi in ambito portuale, al fine di razionalizzare ed ottimizzare il fascio operativo del porto, è stato proposto un nuovo layout con l obiettivo di cercare di separare quanto più possibile le varie funzioni gestite all interno del fascio stesso. Rispetto alla configurazione attuale, il nuovo fascio operativo del Porto è stato riconfigurato e suddiviso in due fasci operativi indipendenti: Il primo fascio è costituito da due binari di modulo di 550 e 615 m. È presente un terzo binario atto alla circolazione dei locomotori di manovra. I tre binari sono collocati in prossimità della zona di accumulo delle auto in modo tale da eliminare eventuali interferenze con altri movimenti di manovra contemporanei durante le operazioni di scarico delle auto ed ottimizzare il tempo dei cicli di scarico. Il secondo fascio è costituito da tre binari di modulo variabile tra 470 ai 500 m circa. È presente un quarto binario atto alla circolazione dei locomotori di manovra. Tale fascio sarà a servizio prevalentemente del futuro traffico terminal container e dei treni di generi alimentari destinati alla anchina 25. Il primo dei quattro binari potrà attrezzato con una pesa dinamica per consentire la pesatura a treno completo dei treni coils/ferro cromo. Il nuovo fascio di presa e consegna sarà centralizzato in modo da velocizzare i movimenti di manovra e ridurre il personale addetto alla manovra stessa. Sarebbe opportuno che la futura gestione operativa del fascio sia a carico dell Autorità Portuale o comunque di un ente terzo rispetto al Gestore dell Infrastruttura. pag. 10
12 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI Per quanto concerne l interferenza tra ferrovia, viabilità pubblica e viabilità operativa, la soluzione proposta prevede la realizzazione di un sovrappasso che eleva la viabilità pubblica rispetto alla viabilità operativa, eliminando di fatto due interferenze su tre e lasciando al Porto la gestione dell interferenza rimanente tra ferrovia e viabilità operativa. Inoltre, in questa prima soluzione funzionale si è ipotizzata una classica richiusura del fuso lato Sud. Tale configurazione della radice è ovviamente funzionale allo svincolo delle macchine di manovra e consentire, pertanto, le manovre sempre in traino (con locomotore in testa). Al fine di consentire un ulteriore ottimizzazione su l utilizzo delle aree portuali, la soluzione proposta potrebbe essere modificata inserendo due fasci di binari tronchi e prevedendo per le manovre l utilizzo di mezzi bimodali che non necessitano della radice di svincolo. Tali mezzi possono essere utilizzati in coppia per aumentarne la capacità di traino e/o la velocità. La soluzione con binari tronchi, inoltre, permetterebbe di sfruttare tutti i binari dei fasci e garantire anche un modulo di binario più ampio, soprattutto per quanto attiene al fascio a servizio del Terminal Container. La nuova radice del fascio è collegata sia al corretto tracciato del raccordo esistente con la stazione di Civitavecchia, sia con il nuovo fascio A/P situato a Nord, di cui si tratterà nel seguito del paragrafo. Ciò dà la possibilità di considerare la configurazione progettuale come risultato di uno sviluppo per fasi ovvero consentendo, in un primo tempo, di mantenere l operatività del Porto come avviene attualmente con manovre da/per Civitavecchia, e successivamente migliorarla attraverso la realizzazione del nuovo fascio A/P. La deviata per i treni di ferrocromo/coils è stata arretrata al fine di eliminare le interferenze con i due fasci e con la viabilità stradale ed in modo tale da poter garantire una manovra a treno completo. Nei successivi approfondimenti progettuali si valuterà la possibilità di posizionare la pesa dinamica su tale binario che presenta una lunghezza utile, prima dell ingresso in darsena superiore, a 450 m, in conseguenza del suddetto arretramento. La banchina 25 si innesterà con un binario al primo dei due tronchini di manovra che si richiuderà poi sul raccordo esistente. Il nuovo Terminal Container sarà collegato al Porto con un binario che riprende, in prossimità del fascio, il tracciato del secondo tronchino di manovra esistente per poi confluire nel fascio dedicato. Il Terminal potrà, inoltre, essere direttamente collegato al nuovo fascio A/P attraverso un raccordo dedicato, in modo da evitare in futuro l ingresso al porto per i treni container. Anche questa soluzione può essere vista secondo un approccio di sviluppo per fasi. La realizzabilità dovrà essere investigata nel corso delle successive fasi progettuali. Per quanto riguarda gli interventi in linea, quindi in ambito extra portuale, al fine di limitare i perditempo e decongestionare la stazione di Civitavecchia, si è proposta la realizzazione di un fascio Arrivi/Partenze collocato a nord dell area portuale, lato Grosseto. Il fascio A/P, formato da quattro binari di modulo variabile da un minimo di 560 m ad un massimo di 640m, è in grado di ricevere tutte la tipologie di treni attesi (anche i futuri treni container) in composizione massima. L accesso al fascio è consentito per i treni provenienti sia lato Grosseto, sia lato Civitavecchia. 11 di 26 pag. 11
13 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI Per creare lo spazio sufficiente all inserimento del fascio A/P è necessario realizzare una variante di tracciato sulla Linea Tirrenica di circa 2,5 km sfruttando la presenza di una galleria artificiale attualmente inutilizzata. Inoltre, è prevista la realizzazione di una bretella di collegamento (lunetta) che consentirà l accesso alla zona extra portuale dove saranno compiute le operazioni extra doganali in regime di zona franca. La bretella in questione si stacca dal collegamento Porto Stazione di Civitavecchia a circa 1,5 km dal fascio operativo portuale. Il collegamento è accessibile dal Terminal Container tramite manovra di retrocessione con ribattuta dal fascio operativo del Porto. La progettazione della lunetta sarà oggetto di approfondimenti nell ambito del TASK di 26 pag. 12
14 Nuovo Fascio A/P STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 13 di 26 AREA RETROPORTUALE (ZONA FRANCA) AREA RETROPORTUALE (ZONA FRANCA) Possibili interventi di adeguamento del modulo Variante Linea Tirrenica Deposito locomotive Grosseto nuovo Fascio A/P modulo disponibile m Opera Disponibile Opera Attuale Raccordo De. Car. Roma FV Civitavecchia Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione modulo minimo 470 m Fascio binari treni FIAT Possibili interventi o Variante Linea Tirrenica nuovo Fascio A/P modulo disponibile m Terminal Container Viabilità pubblica Opera Disponibile Opera Attuale Nuovo cavalcaferrovia Area di deposito/imbarco anchina 25 Generi alimentari Fascio binari treni ferro cromo/coils Viabilità pubblica Raccordo De. Car. Deposito locomotive Figura 5 - Layout di progetto (scenario completo) Viabilità operativa del Porto modulo minimo 470 m Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione Fascio binari treni FIAT Terminal Container Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia Area di deposito/imbarco anchina 25 Generi alimentari Fascio binari treni ferro cromo/coils Viabilità pubblica Figura 6 - Layout nuovo fascio operativo del Porto pag. 13
15 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 14 di 26 AREA RETROPORTUALE (ZONA FRANCA) Variante Linea Tirrenica Grosseto Civitavecchia FS Deposito locomotive Possibili interventi di adeguam nuovo Fascio A/P Opera Disponibile Raccordo De. Car. modulo disponibile m Opera Attuale Figura 7 - Layout bretella (lunetta) di collegamento alla nuova zona franca Deposito locomotive Possibili interventi di adeguamento del modulo Viabilità operativa del Porto modulo minimo 470 m Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione Fascio binari treni FIAT Raccordo De. Car. Grosseto Terminal Container Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia FV Civitavecchia Area di deposito/imbarco Fascio binari treni ferro cromo/coils Viabilità pubblica Roma Figura 8 - Stazione di Civitavecchia intervento propedeutico di allungamento del modulo dei binari di stazionamento pag. 14 Viabilità pubblica
16 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 15 di 26 Grosseto Variante Linea Tirrenica Civitavecchia Grosseto nuovo Fascio A/P modulo disponibile m Opera Disponibile Opera Attuale Figura 9 - Nuovo fascio Arrivo/Partenze Fascio operativo/ Terminal Container pag. 15
17 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 16 di 26 5 POSSIILE IPOTESI DI SUCCESSIONE DEGLI INTERVENTI Al fine di consentire una efficace ripartizione degli investimenti nel corso del tempo, in funzione soprattutto degli reali sviluppi del traffico merci, legati principalmente all operatività della nuova Darsena Energetica Grandi Masse, gli interventi infrastrutturali contenuti nella soluzione progettuale proposta possono essere intesi secondo un approccio di implementazione per fasi. In questa ottica, si riporta di seguito una possibile successione degli interventi da implementare in funzione del reale sviluppo dei traffici e delle conseguenti necessità operative, ma anche della risoluzione di alcune interferenze esistenti soprattutto con le viabilità stradali pubbliche attualmente presenti in ambito portuale. In generale, sono state individuate cinque fasi infrastrutturali cui corrisponde una diversa operatività del Porto, regolate per la gestione di traffici nel tempo crescenti. Queste sono: razionalizzazione del fascio operativo del Porto e adeguamento dei moduli di stazionamento di Civitavecchia; realizzazione ed attivazione del collegamento con il nuovo Terminal Container; realizzazione ed attivazione del collegamento con la anchina25; realizzazione del nuovo Fascio Arrivo/Partenze a nord della stazione di Civitavecchia; attivazione della zona franca e realizzazione della bretella di collegamento (lunetta); realizzazione del collegamento diretto del Terminal Container al nuovo Fascio Arrivi/Partenze. Di seguito si riporta la descrizione e l analisi funzionale per ciascuna delle fasi suddette. 5.1 Razionalizzazione dell attuale Molo Vespucci Il primo intervento da realizzare riguarda la razionalizzazione dell attuale configurazione del Molo Vespucci. L intervento consentirà di: eliminare le interferenze tra il servizio di trasporto auto e quello ferro cromo/coils; eliminare le interferenze con la viabilità pubblica a margine del fascio Molo Vespucci. In questa fase è ancora possibile gestire l impianto a terra, senza l implementazione di un Apparato, che potrà, piuttosto, essere attivato nel momento in cui entrerà in servizio la nuova Darsena Energetica Grandi Masse. A questa fase sarebbe opportuno associare un intervento minimo di adeguamento dei moduli dell impianto di Civitavecchia FS, almeno per due dei quattro binari adibiti al servizio merci. pag. 16
18 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI Da questa fase la gestione operativa del fascio non sarà più competenza del Gestore dell Infrastruttura, ma sarà attribuita all Autorità Portuale o ad un ente terzo. Nella figura successiva è rappresentato il layout funzionale che rappresenta la situazione descritta. Tale fase può essere considerata un invariante per il progetto, ovvero la sua realizzazione è necessaria alla risoluzione di alcune delle criticità esistenti e prescinde, pertanto, dai futuri sviluppi dei traffici del porto. 17 di 26 pag. 17
19 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 18 di 26 Raccordo Decar Possibili interventi di adeguamento del modulo Deposito locomotive Grosseto Opera Disponibile Opera Attuale Raccordo De. Car. Roma FV Civitavecchia Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione modulo minimo 470 m Fascio binari treni FIAT Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia Area di deposito/imbarco Fascio binari treni ferro cromo/coils Viabilità pubblica Figura 10 - Razionalizzazione della configurazione attuale del Molo Vespucci e adeguamento del modulo dei binari di stazionamento in ambito stazione di Civitavecchia pag. 18
20 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 19 di Collegamento col nuovo Terminal Container e la anchina 25 Il secondo intervento da realizzare è l attivazione del collegamento tra il nuovo Terminal Container e la anchina 25 col fascio operativo del Porto già predisposto nella fase precedente. L intervento consentirà di gestire le nuove componenti di traffico. In questa fase l inoltro sull infrastruttura nazionale dei treni container e dei treni di generi alimentari avverrà sempre con una manovra di ribattuta a treno completo nel fascio operativo del Porto. Per migliorare i tempi di manovra e ridurre il personale addetto, sarà opportuno centralizzare il fascio operativo. In questa fase il fascio Arrivi/Partenze di Civitavecchia stazione FS consente di servire tutto il traffico di breve periodo del servizio ferro cromo/coils e i treni per il trasporto auto. È inoltre possibile assicurare anche tutto il traffico proveniente dalla nuova Darsena ed i treni di generi alimentari. Nella figura successiva è rappresentato il layout funzionale che rappresenta la fase descritta. pag. 19
21 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 20 di 26 Raccordo Decar Possibili interventi di adeguamento del modulo Deposito locomotive Grosseto Opera Disponibile Opera Attuale Raccordo De. Car. Roma FV Civitavecchia Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione modulo minimo 470 m Fascio binari treni FIAT Terminal Container Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia Area di deposito/imbarco anchina 25 Generi alimentari Fascio binari treni ferro cromo/coils Viabilità pubblica Figura 11 - Attivazione dei collegamenti col nuovo Terminal Container e la anchina 25 pag. 20
22 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 21 di Nuovo fascio Arrivo/Partenze a nord della stazione di Civitavecchia In funzione dell effettiva crescita del traffico di treni container, al fine di decongestionare l impianto di Civitavecchia, sarà opportuno realizzare il nuovo fascio Arrivi/Partenze sito a nord rispetto alla stessa stazione di Civitavecchia. Il nuovo fascio, a tutti gli effetti una nuova stazione, sarà collegato al Porto attraverso una bretella di collegamento. L impianto consentirà principalmente di ricevere i traffici proveniente da Nord, con una predisposizione per intercettare anche quelli provenienti da sud e diretti alla zona portuale. I treni per il trasporto delle auto e quelli di ferro cromo/coils continueranno ad essere gestiti dalla stazione di Civitavecchia, come nella situazione attuale. Nella figura successiva è rappresentato il layout funzionale che rappresenta la fase descritta. pag. 21
23 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 22 di 26 Raccordo Decar Possibili interventi di adeguamento del modulo Variante Linea Tirrenica Deposito locomotive Grosseto nuovo Fascio A/P modulo disponibile m Opera Disponibile Opera Attuale Raccordo De. Car. Rom FV Civitavecchia Viabilità operativa del Porto modulo minimo 470 m Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione Fascio binari treni FIAT Terminal Container Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia Area di deposito/imbarco anchina 25 Generi alimentari Fascio binari treni ferro cromo/coils Viabilità pubblica Figura 12 - Nuovo fascio Arrivi/Partenze pag. 22
24 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 23 di Attivazione della zona franca e realizzazione della relativa bretella di collegamento Per seguire gli sviluppi del zona Portuale, al momento dell attivazione della zona franca, è opportuno inserire la bretella di collegamento (lunetta) in modo da consentire il possibile inoltro dalla Darsena Energetica dei treni container, sempre attraverso la manovra di ribattuta nell apposito fascio operativo del Porto. Nella figura successiva è rappresentato il layout funzionale che rappresenta la situazione descritta. pag. 23
25 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 24 di 26 AREA RETROPORTUALE (ZONA FRANCA) Raccordo Decar Possibili interventi di adeguamento del modulo Variante Linea Tirrenica Deposito locomotive Grosseto nuovo Fascio A/P modulo disponibile m Opera Disponibile Raccordo De. Car. Roma Opera Attuale FV Civitavecchia Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione modulo minimo 470 m Fascio binari treni FIAT Terminal Container Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia Viabilità pubblica Area di deposito/imbarco anchina 25 Generi alimentari Fascio binari treni ferro cromo/coils Figura 13 - Attivazione della zona franca e della relativa bretella di collegamento pag. 24
26 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 25 di Realizzazione del collegamento diretto fra il Terminal Container ed il nuovo fascio Arrivi/Partenze In funzione dello sviluppo dei traffici della Nuova Darsena, per ridurre i tempi di manovra, è ipotizzabile realizzare un collegamento diretto tra la Nuova Darsena Energetica ed il nuovo fascio Arrivi/Partenze. Tale collegamento diretto, il cui inserimento sul territorio portuale appare possibile solo con impatti consistenti sia sulla viabilità sia su alcune preesistenze, permetterebbe anche un ulteriore aumento del modulo dei treni, sempre a treno completo. Nella figura successiva è rappresentato il layout funzionale che rappresenta la fase descritta. pag. 25
27 STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 26 di 26 AREA RETROPORTUALE (ZONA FRANCA) Possibili interventi di adeguamento del modulo Variante Linea Tirrenica Deposito locomotive Grosseto nuovo Fascio A/P modulo disponibile m Opera Disponibile Opera Attuale Raccordo De. Car. Roma FV Civitavecchia Viabilità operativa del Porto Zona di accumulo inario di circolazione modulo minimo 550 m inario di circolazione modulo minimo 470 m Fascio binari treni FIAT Terminal Container Viabilità pubblica Nuovo cavalcaferrovia Area di deposito/imbarco anchina 25 Generi alimentari Viabilità pubblica Figura 14 - Attivazione del collegamento diretto del Terminal Container con il fascio Arrivi/Partenze pag. 26
Indice. Indice delle figure
STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 1 di 23 Indice 1 PREMESSA... 2 2 ANALISI DEI TRAFFICI ATTUALI E FUTURI... 3 3 ANALISI FUNZIONALE DELLA SITUAZIONE ATTUALE... 5 4 CONFIGURAZIONE DI PROGETTO...
DettagliIndice. Indice delle figure
STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 1 di 17 Indice 1 PREMESSA... 2 2 MODELLO DI ESERCIZIO DI RIFERIMENTO... 3 3 DESCRIZIONE DELLA CONFIGURAZIONE ATTUALE... 4 4 DESCRIZIONE DELLA CONFIGURAZIONE
DettagliIndice. Indice delle figure
STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 1 di 31 Indice 1 PREMESSA... 3 2 MODELLO DI ESERCIZIO DI RIFERIMENTO... 4 2.1 Modello di esercizio attuale... 4 2.2 Modello di esercizio di progetto...
DettagliCOMMESSA LOTTO E10Q 1 PREMESSA MODELLO DI ESERCIZIO DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELLE ALTERNATIVE DI PROGETTO PROPOSTE...
STUDIO DI FATTIILITÀ RELATIVO AGLI INTERVENTI DI 1 di 19 Indice 1 PREMESSA... 2 2 MODELLO DI ESERCIZIO DI RIFERIMENTO... 3 3 DESCRIZIONE DELLE ALTERNATIVE DI PROGETTO PROPOSTE... 4 3.1 Alternativa 1...
DettagliLA VERIFICA DI FATTIBILITA DEI TERMINALI INTERMODALI Agostino Nuzzolo. Esempio di Studio di Pre-Fattibilità Terminale di Battipaglia
LA VERIFICA DI FATTIBILITA DEI TERMINALI INTERMODALI Agostino Nuzzolo Esempio di Studio di Pre-Fattibilità Terminale di Battipaglia 1 Idea di partenza Realizzare una infrastruttura nodale al servizio del
DettagliAndamento traffici porto di Genova
Andamento traffici porto di Genova Composizione traffici porto di Genova 2012 32% 1% 1% 6% 2% 40% Traffico containerizzato Traffico convenzionale Rinfuse solide Oli minerali Oli vegetali, vino 16% Prodotti
DettagliINDICE. RFI ITALFERR NODAVIA s.c.p.a.
INDICE INDIRIZZO DEL PROGETTO... 3 Generalità... 3 Operatività... 4 CARATTERISCHE DEGLI IMPIANTI... 6 Impianti ferroviari interessati... 6 Impianto di Firenze Campo Marte (origine trasporto treno)... 6
DettagliINDICE 1 PREMESSA SCOPO DEL DOCUMENTO SITUAZIONE DI RIFERIMENTO DEL NODO DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE DI PROGETTO...
2/15 INDICE 1 PREMESSA... 3 2 SCOPO DEL... 5 3 SITUAZIONE DI RIFERIMENTO DEL NODO... 5 4 DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE DI PROGETTO... 9 5 OFFERTA FUTURA... 13 2 3/15 1 PREMESSA Nell ambito dell intervento
DettagliI2 Simplification of Rail Transit Procedures
I2 Simplification of Rail Transit Procedures Giorgio Mainardi Direzione Sviluppo Innovazione Sistemi logistici portuali, intermodali, interportuali mainardi@porto.livorno.it 1 OBIETTIVO DELL'INIZIATIVA
DettagliALLEGATI. O s s e r v a t o r i o. di lavoro. Valutazioni preliminari sul Nodo
UADERNI O s s e r v a t o r i o collegamento ferroviario Torino-Lione ALLEGATI Documenti di lavoro Valutazioni preliminari sul Nodo Torino DOCUMENTI DI LAVORO Quadro generale Tavola sinottica dei documenti
DettagliGennaio Proposte di interventi infrastrutturali nel Veneto
Gennaio 2010 Proposte di interventi infrastrutturali nel Veneto Legenda acronimi: ACEI: CTC: PdB: SCC: SCMT: SSE: Tbo: apparato centrale elettrico ad itinerari controllo del traffico centralizzato personale
DettagliINDICE. RFI ITALFERR NODAVIA s.c.p.a.
INDICE INDIRIZZO DEL PROGETTO... 3 Generalità... 3 Operatività... 4 CARATTERISCHE FUNZIONALI DEGLI IMPIANTI... 6 Impianti ferroviari interessati... 6 Corridoio attrezzato... 6 2 scalo Firenze Rifredi (origine
DettagliIl prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico nell'ambito della strategia Macroregionale
Il prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico nell'ambito della strategia Macroregionale Ancona, 11 maggio 2012 Roberto Pesaresi, Presidente Interporto Marche spa L ITALIA NEL NETWORK INFRASTRUTTURALE
DettagliLO SVILUPPO DEL TRASPORTO FERROVIARIO: IL CASO TRENTO RONCAFORT
IL TRASPORTO FERROVIARIO DELLE MERCI E LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE Verona, 22 novembre 2013 LO SVILUPPO DEL TRASPORTO FERROVIARIO: IL CASO TRENTO RONCAFORT Flavio Maria Tarolli Direttore
DettagliINDICE 1 PREMESSA SCOPO DEL DOCUMENTO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO LIMITI DELL INTERVENTO... 5
SISTEMAZIONE DEL NODO AV/A DI VERONA RELAZIONE TENIA DI ESERIZIO OMMESSA ODIFIA DOUMENTO 2/13 INDIE 1 PREMESSA... 3 2 SOPO DEL DOUMENTO... 5 3 DOUMENTI DI RIFERIMENTO... 5 4 LIMITI DELL INTERVENTO... 5
DettagliFabrizio Bugliani Responsabile Ufficio MKT & Rapporti con l Estero GENNAIO 2016
TRAFFICO MERCANTILE 2015 Fabrizio Bugliani Responsabile Ufficio GENNAIO 2016 1 PORTO della SPEZIA Traffico 2015 Traffico contenitori Il porto della Spezia ha archiviato positivamente l anno appena trascorso,
DettagliLa Gronda di Genova. DIBATTITO PUBBLICO 1 febbraio - 30 aprile Quaderno degli attori
La Gronda di Genova DIBATTITO PUBBLICO 1 febbraio - 30 aprile 2009 Quaderno degli attori Presentato da 26 gennaio 2009 NOTA SUL TEMA DELLA GRONDA DI GENOVA Nelle note che seguono vengono sintetizzate alcune
DettagliDINAZZANO PO s.p.a. Le merci su ferro: un esperienza pilota. Gino Maioli. 26 novembre Dinazzano Po spa
DINAZZANO PO s.p.a 26 novembre 2016 Le merci su ferro: un esperienza pilota Gino Maioli Dinazzano Po spa L'azienda La società nata nel 1985 è oggi una delle principali realtà logistiche e del trasporto
DettagliIl porto di Genova: assetto ed evoluzione dell interfaccia marittima del Nord-Ovest
Il porto di Genova: assetto ed evoluzione dell interfaccia marittima del Nord-Ovest Enrico Beretta-Alessandra Dalle Vacche-Andrea Migliardi Genova, 23.10.2012 Lo scalo genovese: caratteristiche Primo porto
DettagliArea Logistica integrata Tavolo Tecnico del Polo Logistico di Gioia Tauro
Area Logistica integrata Tavolo Tecnico del Polo Logistico di Gioia Tauro Ing. Andrea Esposito Rete Ferroviaria Italiana Direzione Commerciale ed Esercizio Rete Direttrice Tirrenica Sud Reggio Calabria,
DettagliLogistica Territoriale A. A I NODI MERCI
Logistica Territoriale A. A. 2016-2017 http://didattica.uniroma2.it I NODI MERCI DOCENTI Agostino Nuzzolo (nuzzolo@ing.uniroma2.it) Antonio Comi (comi@ing.uniroma2.it) Antonio Comi Nodi/Centri merci Aree
DettagliEsempio di Studio di Pre-Fattibilità Interporto di Battipaglia
Corso di LOGISTICA TERRITORIALE http://didattica.uniroma2.it DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Esempio di Studio di Pre-Fattibilità Interporto di Battipaglia 1 Idea di partenza Realizzare una infrastruttura
DettagliPrimo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana. Napoli, 12 Aprile 2017
Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana Napoli, 12 Aprile 2017 Ing. Andrea Esposito Rete Ferroviaria Italiana Direzione Commerciale ed Esercizio
DettagliEsempio di Studio di Pre-Fattibilità Interporto di Battipaglia
Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lot_2012 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Esempio di Studio di Pre-Fattibilità Interporto di Battipaglia 1 Idea di partenza Realizzare una infrastruttura
DettagliPotenziamento infrastrutturale linea Pontremolese (Parma La Spezia) Stato di attuazione del Progetto Quadro Finanziario Aspetti commerciali
Potenziamento infrastrutturale linea Pontremolese (Parma La Spezia) Stato di attuazione del Progetto Quadro Finanziario Aspetti commerciali 10 settembre 2014 Inquadramento territoriale della linea Milano
DettagliLINEA PESCARA - BARI PROGETTO LI00 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLE MACROFASI REALIZZATIVE... 5
LINE PESCR - BRI RDDOPPIO DELL TRTT FERROVIRI TERMOLI- LESIN: Lotto 1: Ripalta Lesina PROGRMMZIONE LVORI PER 2 DI 8 INDICE 1. PREMESS... 3 2. DESCRIZIONE DELLE... 5 2.1 Macrofase 1... 5 2.2 Macrofase 2...
DettagliTERZO VALICO DEI GIOVI. Carrosio, 8 febbraio 2014
TERZO VALICO DEI GIOVI Carrosio, 8 febbraio 2014 Importanza dell'opera Il Terzo Valico dei Giovi e' una nuova linea ferroviaria che consente di potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con
DettagliMUOVIAMO IL FUTURO /
MUOVIAMO IL FUTURO / OGNI GIORNO METTIAMO IN CAMPO LA NOSTRA PROFESSIONALITÀ ED ESPERIENZA NEL SETTORE DELLA LOGISTICA MULTIMODALE E DEI TRASPORTI ECCEZIONALI. DAL TRASPORTO DI PRODOTTI SIDERURGICI AL
DettagliDimensionamento dell area di stoccaggio di un terminale intermodale
Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lt2010 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo Dimensionamento dell area di stoccaggio di un terminale intermodale Dimensionamento delle singole aree
DettagliLe grandi infrastrutture. Loggia di Banchi. Gennaio 2012
Le grandi infrastrutture Loggia di Banchi Gennaio 2012 Premessa La metropolitana: oggi e domani Le interconnessioni con le altre modalità di trasporto Il nodo ferroviario genovese Il trasporto verticale
DettagliScenari ed opportunità per la nuova logistica La mobilità delle merci nell ambito del PRIIM
Scenari ed opportunità per la nuova logistica La mobilità delle merci nell ambito del PRIIM Adriano Poggiali Regione Toscana Settore Programmazione, Porti Interporti Lucca - 23 Luglio 2013 Il Piano Regionale
DettagliCORSO DI LOGISTICA TERRITORIALE A. A
CORSO DI LOGISTICA TERRITORIALE A. A. 2015-16 NODI MERCI PROF. AGOSTINO NUZZOLO Nodi/Centri merci Aree attrezzate per consentire la movimentazione e la sosta delle UC e della merce Funzioni e servizi Interscambio/Trasbordo
DettagliAutorità Portuale di Messina Sistema Portuale di Messina e Milazzo
INTERVENTO N ME 01 OGGETTO: Porto di Messina Lavori di costruzione della piattaforma logistica di Tremestieri con annesso scalo portuale. BENEFICI ATTE: Nuovo scalo portuale: si tratta dell insieme delle
DettagliNapoli Shipping Week 2018
Napoli Shipping Week 2018 27.09.2018 1 Il Ruolo di una impresa ferroviaria privata del sud Italia per lo sviluppo dell economia regionale 2 Il Distretto di Nola 3 Il Distretto Napoli Business Park F I
DettagliUN POLO TRIMODALE A VADO
PROGETTI VADO UN POLO TRIMODALE A VADO L interporto di Vado Ligure si distingue per la sua posizione favorevole, a diretto contatto con il nuovo porto di Vado, che permette l integrazione in un unico polo
DettagliLa manovra ferroviaria nel Porto di Venezia
La manovra ferroviaria nel Porto di Venezia Convegno Propeller Club Port of Venice NORD EST: Quale futuro per il sistema infrastrutturale ed i porti dell'alto Tirreno? Venezia, 27/3/2018 Antonio Tieri
DettagliTraffico merci lungo i corridoi europei: inizio dell utilizzazione delle linee AV/AC in Italia
Traffico merci lungo i corridoi europei: inizio dell utilizzazione delle linee AV/AC in Italia 20.04.2018 1 Servizi di trasporto ferroviari merci Verona-Sud Italia: il sistema storico ed il progetto AV
DettagliZONE INDUSTRIALI, TRASPORTI FERROVIARI E FUNZIONE LOGISTICA
RIFORMA DEI CONSORZI INDUSTRIALI Riorganizzare i territori per favorire una crescita di qualità ZONE INDUSTRIALI, TRASPORTI FERROVIARI E FUNZIONE LOGISTICA Maurizio Ionico Amministratore Unico Fuc srl
DettagliProgettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento
Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento DOCENTI prof. ing. Agostino Nuzzolo prof. ing. Antonio Comi ing. Antonio Polimeni Progettazione funzionale Da un punto di vista
DettagliProposte per la linea ferroviaria Cuneo Breil sur Roya Ventimiglia/Nizza ed il traffico ferroviario in Provincia
CONVEGNO ITE A CUNEO DEL 4 GIUGNO 2010-06-02 Dopo Copenhagen: Le scelte da fare su trasporti ed infrastrutture Proposte per la linea ferroviaria Cuneo Breil sur Roya Ventimiglia/Nizza ed il traffico ferroviario
DettagliSOLUZIONI PER L INTEGRAZIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO AL TRASPORTO MARITTIMO NELLA CATENA INTERMODALE
SOLUZIONI PER L INTEGRAZIONE DEL TRASPORTO FERROVIARIO AL TRASPORTO MARITTIMO NELLA CATENA INTERMODALE Dr. Fabrizio Camisetti Marketing & Sales Manager GENOVA, Porto Antico Centro Congressi 11 Novembre
DettagliINDICE 1 PREMESSA
1 di 13 INDICE 1 PREMESS -------------------------------------------------------------------------------------------- 2 2 ------------------- 3 2.1 DESCRIZIONE GENERLE ----------------------------------------------------------------
DettagliPotenzialità, prestazioni e criticità della linea storica Torino-Lione
Potenzialità, prestazioni e criticità della linea storica Torino-Lione Documento presentato da Rfi ed Ltf nella riunione del 22 dicembre 2006, con corografie e schemi funzionali della linea e dati sui
DettagliINDICE. RFI ITALFERR NODAVIA s.c.p.a.
INDICE INDIRIZZO GENERALE... 3 Generalità... 3 Smaltimento per il Passante e Stazione AV... 4 Obiettivo specifico... 5 Opere comprese in appalto :... 6 Principali opere ed interventi non compresi in appalto...
DettagliSISTEMA AV/AC: CONFRONTI ED EVOLUZIONI EFFETTI INTRODUZIONE AV SU ALTRE RETI EUROPEE
Nota per la stampa SISTEMA AV/AC: CONFRONTI ED EVOLUZIONI Bologna, 16 dicembre 2007 IL RAFFRONTO CON FRANCIA E GERMANIA FS AV DB ICE SNCF TGV Velocità max 300 km/h 300 km/h 320 km/h kmq 331.336 357.030
DettagliLO SVILUPPO DEL TRASPORTO MERCI TRANSALPINO
LO SVILUPPO DEL TRASPORTO MERCI TRANSALPINO Paolo Ciochetta NORDCARGO S.r.l. Roma, 13 dicembre 2011 IL TRAFFICO TRANSALPINO Evoluzione delle condizioni operative: - 2002: accordo UE Svizzera (armonizzazione
DettagliREGOLAMENTO COMPRENSORIALE DELLA MANOVRA FERROVIARIA (ReCoMaF) di NOVARA BOSCHETTO PREMESSA
REGOLAMENTO COMPRENSORIALE DELLA MANOVRA FERROVIARIA (ReCoMaF) di NOVARA BOSCHETTO PREMESSA In ottemperanza alle Misure di regolazione di cui alla Delibera ART n. 18/2017, di seguito Delibera, a valle
DettagliProgettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento
Progettazione Funzionale dei Terminali Intermodali: primo dimensionamento DOCENTI prof. ing. Agostino Nuzzolo prof. ing. Antonio Comi ing. Antonio Polimeni Variabile di progetto: numero di binari: operativi,
Dettagli9.4.2 Interventi per il traffico ferroviario delle merci (L.R. 15/09 e L.R. 10/14)
9.4.2 Interventi per il traffico ferroviario delle merci (L.R. 15/09 e L.R. 10/14) La Regione nel 2009 ha deciso di adottare disposizioni per contrastare il forte calo del traffico ferroviario prodotto
DettagliIl ripristino della tratta Valle Aurelia Vigna Clara. 1 dicembre 2015
Il ripristino della tratta Valle Aurelia Vigna Clara 1 dicembre 2015 Inquadramento territoriale: collegamento ferroviario Valle Aurelia Vigna Clara Vigna Clara 1940 1980 costruzione in diverse fasi della
DettagliIng. Francesca Pace Dirigente Sezione Infrastrutture Regione Puglia
Ing. Francesca Pace Dirigente Sezione Infrastrutture Regione Puglia I grandi corridoi di trasporto La rete italiana Assi ferroviari e marittimi corridoio I La visione regionale: Trasporto passeggeri Il
DettagliI principali sistemi portuali italiani. Febbraio 2015
I principali sistemi portuali italiani Febbraio 2015 I principali porti nel mondo e in Europa Mondo: Volumi di traffico nei primi 20 porti (Mln tonn) Europa: Volumi di traffico nei primi 20 porti (Mln
DettagliCommittente Principale Alta Sorveglianza Contraente Generale INDICE
INDICE INDIRIZZO DEL PROGETTO... 3 Generalità... 3 Modello di esercizio... 3 CONFERIMENTO MATERIALI... 5 Sistema di conferimento materiali... 5 Tipologia e quantità di materiale... 6 Metodologia operativa...
DettagliIl sistema infrastrutturale della macroregione Piemonte-Lombardia- Veneto-Emilia Romagna Dotazione, traffici, copertura digitale.
Il sistema infrastrutturale della macroregione Piemonte-Lombardia- Veneto-Emilia Romagna Dotazione, traffici, copertura digitale. Rete stradale e nodi di trasporto A27 A28 A8 A9 A31 A36 A5 A4 MILANO A58
DettagliSERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO PIACENTINO
SERVIZIO FERROVIARIO METROPOLITANO PIACENTINO Castel San Giovanni Sarmato Rottofreno San Nicolò Caorso Monticelli d Ongina Castelvetro SFM3 Cremona Piacenza Voghera Stradella Pontenure SFM1 Voghera Piacenza
DettagliTratta AV/AC Verona-Padova: 2 Lotto Funzionale "Attraversamento di Vicenza" 31 ottobre 2017
Tratta AV/AC Verona-Padova: 2 Lotto Funzionale "Attraversamento di Vicenza" 31 ottobre 2017 Tratta AV/AC Verona - Padova La Tratta AV/AC Verona-Padova si inserisce nel Corridoio Mediterraneo della rete
DettagliInvestimenti per elettrificazione e potenziamento della rete ferroviaria regionale in provincia di Reggio Emilia.
Investimenti per elettrificazione e potenziamento della rete ferroviaria regionale in provincia di Reggio Emilia. Contesto di riferimento Estensione totale rete ferroviaria regione in concessione a FER:
DettagliFuoriMuro Sviluppo del trasporto ferroviario nel nord ovest: il treno per la competitività del sistema portuale e logistico e per il rilancio dell
FuoriMuro Sviluppo del trasporto ferroviario nel nord ovest: il treno per la competitività del sistema portuale e logistico e per il rilancio dell industria. Milano, 2 febbraio 2017 Guido Porta Costituzione
Dettagli1. ZES e politiche di sviluppo
PRESENTAZIONE CINQUE OBIETTIVI STRATEGICI 1. ZES e politiche di sviluppo 2. Gateway 3. Hub Transhipment 4. Sistema portuale 5. Ricerca e formazione 1.1 Contesto e criticità 1. ZES e politiche di sviluppo
DettagliONLY ITALIA Logistics
Landbridge China ONLY ITALIA Logistics http://www.customs.only-italia.it/ Only Italia Logistics è una società specializzata nel settore della logistica integrata. Grazie ad una presenza capillare sul territorio
DettagliRAPPORTO UIR SISTEMA DEGLI INTERPORTI ITALIANI NEL 2011
RAPPORTO UIR SISTEMA DEGLI INTERPORTI ITALIANI NEL 2011 Presentazione principali risultati Ancona, 28 maggio 2013 Fondazione OSSERVATORIO Fondazione Cassa Cassa UIR dei Risparmi SULLA dei Risparmi LOGISTICA
DettagliI primi effetti della Cura del ferro Il contributo di RFI
I primi effetti della Cura del ferro Il contributo di RFI Ing. Gianpiero Strisciuglio Direttore Commerciale ed Esercizio Rete di RFI Roma, 27 giugno 2017 Highlights Il mercato: trend e prospettive Il potenziamento
DettagliConvegno BESTFACT Sustainable and efficient supply strategies and practices for food and consumer goods
Convegno BESTFACT Sustainable and efficient supply strategies and practices for food and consumer goods Milano, Palazzo delle Stelline, 4 dicembre 2014 Saluto di apertura dr.ssa Adriana Pontecorvo Presidente
DettagliInterporto di Trieste
Interporto di Trieste Interporto di Trieste è situato sul confine italo-sloveno, all incrocio di due corridoi europei, quello Adriatico-Baltico e quello Mediterraneo opera da più di 30 anni nell interscambio
DettagliINDICE 1 PREMESSA
POTENZIMENTO DELL LINE RHO-RON. TRTT RHO - GLLRTE PROGRMMZIONE LVORI PER MCROFSI RELIZZTIVE ES0002 0 1 di 11 INDICE 1 PREMESS--------------------------------------------------------------------------------------------2
DettagliPreservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti
Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti Obiettivo specifico: Migliorare i collegamenti su scala regionale: rete regionale
DettagliRaccolta dati trasporto ferroviario
Raccolta dati trasporto ferroviario 2016-2017 Nota metodologica Dal 2014 l Autorità di Regolazione dei Trasporti è membro dell Independent Regulators Group (IRG)-Rail, che raggruppa i Regolatori indipendenti
DettagliAutorità Portuale di Napoli IL PORTO DI NAPOLI AUTORITÀ PORTUALE DI NAPOLI
Autorità Portuale di Napoli IL PORTO DI NAPOLI La circoscrizione dell Autorit Autorità Portuale di Napoli Il porto di Napoli Alcune informazioni generali sul porto di Napoli Porto di Napoli Posizione:
DettagliProgetto Treni Alta Capacità
Progetto Treni Alta Capacità Convegno Fercargo: I primi effetti della Cura del ferro Inizio di una svolta Copyright Interporto Servizi Cargo SpA Roma 27.06.17 Indice 1. SCOPO DEL PROGETTO o Trailers P400
DettagliINTERPORTO PADOVA SPA CENTRO AVANZATO DI LOGISTICA SOSTENIBILE.
INTERPORTO PADOVA SPA CENTRO AVANZATO DI LOGISTICA SOSTENIBILE www.interportopd.it INTERPORTI DEL NORD EST Trento Pordenone Cervignano Verona Padova Rovigo Venezia Portogruaro Parma Bologna Nodo «core»
DettagliMercintreno. Il ferroviario merci come valore aggiunto nelle aree portuali e retro-portuali
Mercintreno Il ferroviario merci come valore aggiunto nelle aree portuali e retro-portuali Serfer nel Polo Mercitalia TerAlp Il ferroviario merci come valore aggiunto nelle aree portuali e retro-portuali
Dettagli- I servizi logistici del Porto di Venezia -
La nuova Autostrada del Mare tra la Sponda Nord e Sud del Mediterraneo: Venezia Alessandria d Egitto Tartus - I servizi logistici del Porto di Venezia - Milano, 30 aprile 2010 Il mercato locale I traffici
DettagliPremessa - 0- Pagina 0. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Premessa Il PON è stato adottato dalla CE con Decisione C(2015)5451 del 29 luglio 2015 La dotazione finanziaria è pari a 1.843.733.334: 1.382.800.000 finanziati FESR e 460.933.334 % dal Fondo di Rotazione
DettagliAUTORITA DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO SETTENTRIONALE. Interventi e progetti nel Porto di Livorno
Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale AUTORITA DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO SETTENTRIONALE Interventi e progetti nel Porto di Livorno LAVORI DI COSTRUZIONE DI UN CUNICOLO PER
DettagliPORTI, TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE: Possibili impatti economici del progetto Darsena Europa del Porto di Livorno
PORTI, TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE: Possibili impatti economici del progetto Darsena Europa del Porto di Livorno Leonardo Piccini, Patrizia Lattarulo, Giuseppe Gori XXVIII Conferenza AISRE - Cagliari,
DettagliIndicatori - Orientamento: Le tre dimensioni dello sviluppo
Indicatori - Orientamento: Le tre dimensioni dello sviluppo Ambiente territoriali per: Ridurre e ottimizzare l'uso di risorse naturali (energia, suolo, acqua, combustibili, etc.) Preservare la configurazione
DettagliCAPACITA DEL NODO FERROVIARIO DI TORINO PROPOSTA ORARIO 2012
ALLEGATO 08 CAPACITA DEL NODO FERROVIARIO DI TORINO PROPOSTA ORARIO 2012 12 maggio 2008 1 MANDATO AGENZIA Esplorare, avvalendosi del modello CapRes, la potenzialità del nodo di Torino nei vari scenari
DettagliPrincipali investimenti di RFI nella Regione Basilicata APRILE 2018
Principali investimenti di RFI nella Regione Basilicata APRILE 2018 Basilicata: infrastruttura e tecnologie 2 Basilicata: principali investimenti Importi in milioni di euro n intervento Costo Risorse Fabbisogni
DettagliStudio servizio ferroviario linea [Asti] Casale Mortara. Versione 1.2 [27/10/2016]
Studio servizio ferroviario linea [Asti] Casale Mortara Versione 1.2 [27/10/2016] 1. PREMESSA La linea Asti Casale Mortara è stata costruita nel 1870 come parte della linea ferroviaria Castagnole Asti
DettagliMILANO - BOLOGNA La linea, 182 km, è operativa dal 14 dicembre 2008, con un collegamento tra i due capoluoghi regionali in 65 minuti.
Nota stampa IL SISTEMA AV/AC TORINO MILANO NAPOLI - SALERNO l entità dei lavori i nodi urbani e le stazioni AV le tecnologie le linee in cifre Salerno Torino Milano, 5 dicembre 2009 Con l attivazione dei
DettagliA relazione dell'assessore Bonino: Premesso che:
REGIONE PIEMONTE BU17 26/04/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 marzo 2012, n. 10-3611 Comune di Chivasso - Accessibilita' allo stabilimento produttivo a rischio di incidente rilevante ex d.lgs
DettagliPolo funzionale 7 Stazione ferroviaria di Faenza
Polo funzionale 7 Stazione ferroviaria di Faenza Comune: Faenza Tav.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Polo n. 7-1 Tav.2 INQUADRAMENTO URBANO Scala 1:10.000 ELENCO UNITÀ DEL POLO FUNZIONALE: Famiglia attività
DettagliAutorità Portuale della Spezia Fabrizio Bugliani Resp. Ufficio MKT & Rapporti con l Estero GENNAIO 2104
TRAFFICO MERCANTILE 2013 Fabrizio Bugliani Resp. Ufficio MKT & Rapporti con l Estero GENNAIO 2104 1 Traffico 2013 Traffico contenitori Cresce del 4,3% il porto della Spezia, nonostante la perdurante difficoltà
DettagliING. STEFANO GIOVENALI : LA MOBILITÀ NELLA CITTÀ METROPOLITANA
ING. STEFANO GIOVENALI : LA MOBILITÀ NELLA CITTÀ METROPOLITANA L Area metropolitana di Roma Capitale Il 1 gennaio del 2015 viene istituita la Città Metropolitana di Roma Capitale popolazione di 4.321.244
DettagliCall for inputs. Sulla base dei requisiti indicati e per gli aspetti richiesti, esprimiamo come ASSOFERR, di seguito le nostre osservazioni:
Allegato alla Delibera n. 86 del 18 dicembre 2014 Definizione di criteri per la determinazione del pedaggio per l utilizzo delle infrastrutture ferroviarie Procedimento di cui alla Delibera n. 70/2014
DettagliINDICE. RFI ITALFERR NODAVIA s.c.p.a.
INDICE INDIRIZZO DEL ROGETTO... 3 Generalità... 3 Operatività... 6 CARATTERISCHE DEGLI IMIANTI... 8 Impianti ferroviari interessati... 8 Impianto di Firenze Campo Marte... 8 Impianto di Firenze Castello...
DettagliDIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI. Tecnica e gestione dei trasporti. Indicatori. Corso di. Prof. Francesco Murolo. Prof.
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI TRASPORTI Corso di Tecnica e gestione dei trasporti Prof. Luigi Biggiero Prof. Francesco Murolo Indicatori Organizzazione aziendale T.P.L. AZIENDE FERROVIARIE LOCALI Amministratore
DettagliDIRETTRICE ORTE- CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli
DIRETTRICE ORTE- CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli Viterbo, 8 giugno 2018 Sopralluogo dell AD Anas Gianni Vittorio Armani e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti Inquadramento
DettagliPrimo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata del Quadrante della Sicilia Sud Orientale
Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata del Quadrante della Sicilia Sud Orientale L INTERPORTO DI CATANIA ING. VINCENZO ASSUMMA Gela, 11 luglio 2017 L
DettagliALLEGATO STATISTICO Anno 2015
ALLEGATO STATISTICO Anno 2015 Tabella n.1 Principali indicatori di traffico Porto di Livorno - Prinicipali indicatori di traffico Gennaio - Dicembre Var. % Totale movimentazione del porto (ton) 32.712.473
DettagliPORTA SUD INTERVENTI RFI NEL NODO DI BERGAMO E SULLE LINEE AFFERENTI IN CORSO E PROGRAMMATI
PORTA SUD INTERVENTI RFI NEL NODO DI BERGAMO E SULLE LINEE AFFERENTI IN CORSO E PROGRAMMATI Allegato sub. 2 al Protocollo di Intenti per la rigenerazione e riqualificazione delle aree dello scalo ferroviario
DettagliVelocizzazione della linea ferroviaria Bologna-Rimini Nuovi ponti ferroviari per treni più veloci. I corridori intermodali europei della rete Ten-T
Velocizzazione della linea ferroviaria Bologna-Rimini Nuovi ponti ferroviari per treni più veloci I corridori intermodali europei della rete Ten-T Ing. Eugenio Fedeli Direzione Territoriale Produzione
DettagliPIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TPL
Programmazione, esercizio e gestione di reti di trasporto pubblico di interesse regionale e locale: esperienze europee a confronto PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TPL NELLA CITTÀ DI GENOVA Comune di Genova
DettagliRAPPORTO STATISTICO 2014
RAPPORTO STATISTICO 2014 A cura del Ufficio Sviluppo, Promozione e Statistica 1. TRAFFICO MERCI 1.1 Inquadramento generale Nel 2014 sono stati complessivamente 4.496 i movimenti (arrivi e partenze) delle
DettagliSviluppo del territorio ed efficienza della catena logistica: Quali soluzioni per il trasporto delle merci a Milano?
Sviluppo del territorio ed efficienza della catena logistica: Quali soluzioni per il trasporto delle merci a Milano? Mobility Conference 2008 Mario CASTALDO, Responsabile Commerciale Divisione Cargo Assolombarda
DettagliRegione Piemonte Provincia di Alessandria Studio di Fattibilità P.T.I. della Piana Alessandrina Novi Ligure Strada Castel Gazzo - Carpeneto
Provincia di Alessandria Studio di Fattibilità P.T.I. della Piana Alessandrina Novi Ligure Strada Castel Gazzo - Carpeneto Figura 8 P.T.P Tavola A Gli obiettivi prioritari di governo del territorio 16
DettagliDIRETTRICE ORTE-CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli
DIRETTRICE ORTE-CIVITAVECCHIA Tratto Monte Romano Est - Cinelli Sopralluogo del Presidente Anas Gianni Vittorio Armani e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti L Italia si fa strada L Italia
Dettagli