GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6
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- Martino Giglio
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1 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo precedente. La Direzione del DSU Toscana, attraverso l'approvazione del Manuale della qualità, delle procedure gestionali e delle istruzioni operative individua i mezzi e le risorse necessarie per attuare e tenere aggiornato il Sistema di gestione per la qualità, per migliorare in modo continuo la sua efficacia e accrescere nel tempo la soddisfazione dei propri clienti. Le attività incluse nel Sistema di gestione per la qualità vengono assegnate a personale adeguatamente addestrato, secondo quanto descritto nel paragrafo successivo. L Azienda ha intrapreso un percorso di implementazione del Sistema di Gestione della Qualità con le Procedure rivolte a garantire la Salute e la Sicurezza dei Lavoratori secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n 81/ RISORSE UMANE Per quanto riguarda lo sviluppo delle risorse umane, l Azienda svolge una serie di attività mirate ad assicurare al personale impiegato la competenza e la professionalità necessarie per lo svolgimento delle proprie mansioni. Tali attività comprendono: individuazione delle competenze e delle necessità di addestramento, pianificazione ed attuazione dei programmi formativi, addestramento introduttivo per eventuali nuovi assunti, verifica dell efficacia dell addestramento, coinvolgimento del personale sull attività dell Azienda, documentazione e registrazione dell'addestramento effettuato. L'addestramento riguarda in genere: aspetti di carattere tecnico specifici della mansione svolta, aspetti operativi legati al campo di attività dei dipendenti, aspetti riguardanti la sicurezza, temi legati alla qualità, sistema informativo, struttura, responsabilità e prescrizioni del Sistema di gestione per la qualità aziendale. L addestramento può essere definito a livello di Azienda o internamente a ciascuna Area, previo coordinamento col Responsabile della formazione. Questi, in collaborazione con la Direzione, organizza periodicamente attività di formazione al fine di garantire il massimo aggiornamento professionale a tutto il personale.
2 Le attività di formazione possono essere: 1. Formazione esterna: erogata da un soggetto esterno, normalmente di tipo specialistico, al fine di accrescere la competenza professionale specifica del personale. 2. Formazione interna: a cura di Personale interno all Azienda, intende offrire un percorso formativo fortemente legato all organizzazione e alle attività aziendali. 3. Formazione on the job: direttamente collegata alle singole realtà operative dei Servizi, consente di addestrare direttamente i partecipanti durante l epletamento della mansione. 4. Formazione in collaborazione: attraverso la collaborazione con gli stakeholders più prossimi all Azienda possono essere realizzate attività di formazione congiunte su materie comuni. 5. Partenariati: le attività di scambio con altri organismi ed enti nazionali e internazionali mirano ad una reciproca conoscenza delle modalità adottate per affrontare tematiche comuni. 6. Formazione a distanza (FAD): attraverso i percorsi di formazione a distanza viene favorita la flessibilità nello svolgimento di alcune attività formative. Il Coordinatore dei Servizio Sviluppo Organizzativo si occupa della rilevazione dei fabbisogni formativi interfacciandosi con i Coordinatori dei vari Servizi, cui viene chiesto di avanzare proposte che tengano conto delle esigenze e delle priorità formative e delle criticità. Sulla base della rilevazione e dei risultati dei questionari di valutazione compilati con riferimento alle precedenti esperienze formative, il Coordinatore del Servizio Sviluppo Organizzativo, individua il fabbisogno formativo complessivo. La Programmazione viene effettuata su base triennale e annuale. La proposta di Piano Formativo è valutata in sede di Comitato di Direzione e successivamente trasmessa alla RSU aziendale in sede di delegazione trattante. Il Piano Formativo è approvato con Provvedimento del Direttore. A seguito dell'approvazione il Piano è attivato dando avvio alla realizzazione delle attività formative previste. Il Piano Formativo è reso poi esecutivo dal Servizio Sviluppo Organizzativo che si occupa della ricerca, comparazione e scelta delle offerte formative e procede a comunicare ai vari Servizi il programma di formazione esecutivo ed a elaborare e trasmettere il relativo calendario dei corsi previsti, unitamente all'elenco delle classi individuate. Al termine della formazione sia le ore di frequenza che l'eventuale attestato rilasciato sono acquisiti nei fascicoli personali dei dipendenti Per quanto riguarda la verifica l efficacia della formazione, il Coordinatore del Servizio Sviluppo Organizzativo valuta le iniziative realizzate attraverso: un questionario di valutazione di fine corso; una scheda di valutazione dell'efficacia compilata, quando previsto dal Responsabile del partecipante al corso,; verifica/test di fine corso, ove prevista. In questo caso la valutazione è inserita nella cartella personale del Dipendente.
3 3. INFRASTRUTTURE Il Servizio Tecnico, in collaborazione con la Direzione, stabilisce le necessità relative alle infrastrutture (edifici, locali, impianti, macchine e attrezzature) e alla loro manutenzione, al fine di mantenere in stato di efficienza e sicurezza gli edifici e i locali di cui l azienda dispone, ciascuno con la relativa dotazione di impianti, macchinari, attrezzature e arredamenti. Le modalità operative per la gestione della manutenzione delle infrastrutture prevedono: la Manutenzione straordinaria; la Gestione richieste di intervento; la Manutenzione ordinaria programmata; la Gestione manutenzioni macchinari di cucina. Inoltre, per gli aspetti relativi alla gestione della privacy e dei dati informatici sono previste apposite attività di Backup e Restore, curate dal Servizio Informatico e dal Servizio Gestione Apllicativi e Tariffe. Tutti gli interventi di manutenzione vengono registrati e documentati con modalità diverse a seconda del tipo di intervento. Un altro aspetto importante riguarda le attività relative alla gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi e quelle relative all elaborazione e gestione degli atti amministrativi interni (Delibere, Determinazioni e Provvedimenti). Le attività di gestione degli archivi correnti si riferiscono esclusivamente ai documenti che transitano attraverso il Protocollo informatico. Le modalità di archiviazione di tutti gli altri documenti vengono stabilite dai Responsabili dei vari Servizi/Uffici. 4. Ambiente Di Lavoro Gli ambienti di lavoro di DSU Toscana rispondono alle caratteristiche di sicurezza, di ergonomia e di igiene necessarie per la corretta esecuzione dei servizi e delle attività di lavoro connesse. Le condizioni di lavoro cui si presta particolare attenzione riguardano il rumore, la temperatura, la salvaguardia della privacy, l illuminazione dell ambiente di lavoro in cui opera il Personale dell Azienda. Questo aspetto vale sia per gli uffici del personale che soprattutto per i locali utilizzati per l erogazione dei servizi (ad es. front office, sale comuni, ecc.), dove la coibentazione, l illuminazione e il condizionamento climatico sono stati accuratamente studiati per il benessere del personale e degli utenti. A tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti DSU Toscana e degli utenti che, all interno delle strutture dell Azienda, fruiscono dei servizi erogati dall Azienda stessa l Azienda applica quanto prescritto dal Decreto Legislativo
4 n 81/2008 e promuove l implementazione del Sistema di Gestione della Qualità con le Procedure rivolte a garantire la sicurezza in tutte le attività svolte.
5 In particolare sulla base dei rispettivi ambiti di responsabilità vengono effettuate le seguenti attività: valutazione dei rischi per ogni sede aziendale, predisposizione di procedure/istruzioni operative finalizzate a prevenire e fronteggiare situazioni di emergenza, investimenti per il miglioramento della sicurezza, sorveglianza sanitaria al personale e verifica degli ambienti di lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, in ogni punto di ristoro il servizio è svolto nel pieno rispetto degli standard igienici, ambientali e sanitari previsti dalle normative di legge, con particolare riguardo al Reg. CE 852/04 in materia di norme igieniche e sanitarie, al fine di garantire la sicurezza e la salubrità dei prodotti alimentari offerti. Ai sensi della stessa normativa il Responsabile dell Autocontrollo effettua, presso le mense a gestione diretta, l autocontrollo alimentare secondo il piano HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points), così come vengono espletati appositi sopralluoghi presso le mense affidate in appalto ed in convenzione. 5. PROCEDURE Maggiori dettagli relativi alle attività descritte e alle responsabilità relative sono contenuti nelle procedure: P03 Erogare servizi di ristorazione P08 Gestire il personale P09 Mantenere le Infrastrutture P11 Gestire il Protocollo, i flussi documentali, gli atti e i relativi archivi P20 Gestire la Sorveglianza Sanitaria In affiancamento alle Procedure sono stati definiti e condivisi tramite intranet aziendale i manuali/disciplinari: - Disciplinare dei ruoli e delle responsabilità in materia di sicurezza - Documento di Valutazione del rischio - Disciplinare di gestione delle emergenze - Piani di Emergenza relativi alle singole strutture con i comportamenti da adottare e la lista del personale formato - Manuali di Autocontrollo per la gestione delle Mense
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