L integrazione degli archivi ambientali
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- Pietro Ferrante
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1 CORSO DI FORMAZIONE mercoledì 30 gennaio ore Camera di Commercio di Milano MUD 2008: IL MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE COME STRUMENTO DI MONITORAGGIO NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI L integrazione degli archivi ambientali Sergio Padovani - Dirigente U.O. Rifiuti 1
2 L integrazione degli archivi ambientali A.I.A.P. Archivio Integrato Attività Produttive 2
3 A.I.A.P. - Obiettivi di diprogetto - INTEGRAZIONE DELLE FONTI DI INFORMAZIONE - Univocità dell Unità Locale / Attività Produttiva unica anagrafica di riferimento (fonte: Registro Imprese) - Interoperatività: unico accesso a dati della stessa azienda localizzati in database diversi - Valorizzazione delle risorse/dati preesistenti (conoscenza, analisi, organizzazione) - Verifica e completamento del patrimonio di dati, maggiori garanzie di consistenza e correttezza - GEOREFERENZIAZIONE UNIVOCA DELL UNITA LOCALE (elementi puntuali, lineari, poligonali) - PORTALE WEB-GIS - Controllo sulle fonti di pressione ambientali - Analisi territoriali - Cartografia tematica interdisciplinare - Interrogazioni, selezioni, estrazione dati, reportistica 3
4 A.I.A.P. - Archivio Integrato Attività Produttive Aziende a Rischio di Incidente Rilevante Aziende IPPC Autorizzazio ni Emissioni in Atmosfera Aziende Bollino Blu Aziende EMAS Catasto Cave Oracle Sql Server Excel ANAGRAFICA AIAP = RI normalizzato Georeferenziazione degli indirizzi delle Unità Locali (aggiornamento periodico) Access e georeferenziato Impianti trattamento acque e scarichi in acque superficiali Impianti Trattamento Rifiuti Smaltimento Fanghi Industriali in Agricoltura MUD Aziende SME 4
5 A.I.A.P. - Archivi ARPA con condati datisulle attività produttive Impianti Trattamento RIFiuti (ITRIF) Aziende a rischio rilevante (RIR) Sistemi di monitoraggio emissioni Aria (SME) IPPC (GAIA) INEMAR EMAS MUD (MUDRIF) Bollino Blu (BBLU) Autorizz. Emissioni Atmosfera (STARNET) Impianti Osservatorio Rifiuti (ORSO) Siti Contaminati (SISCO) Visite Ispettive (VISPO) Impianti trattamento e scarichi (RIAL) Catasto Cave Protocollo generale Db dipartimenti, Fanghi Industriali in Agricoltura, PUA/PUAS, LIMS, sorgenti radioattive, rumore dati aggiornati a MARZO 06 dati aggiornati a MARZO 07 dati aggiornati a GENNAIO 06 dati aggiornati a OTTOBRE 07 censimento 2003 dati aggiornati a MARZO 07 dati 2005 (dichiarazioni 2006) dati aggiornati a SETTEMBRE 07 ultimi dati disponibili dati aggiornati a OTTOBRE 07 IMMINENTE da definire da definire da definire da definire da definire 5
6 A.I.A.P. Interfacce Web-Gis (Ricerca/consultazione) 6
7 A.I.A.P. Interfacce Web-Gis (Cartografia) 7
8 Attività dell Osservatorio Regionale Rifiuti e della Sezione Regionale del delcatasto Rifiuti Dal 2000 presso ARPA Lombardia, Settore Rifiuti e Bonifiche UO Rifiuti Riferimenti normativi: art. 18 della l.r. 26/2003 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale ; art. 11 del Decreto Ronchi e d.m. 372/98 ora d.lgs. 152/06 Compiti generali: raccolta, bonifica, validazione, elaborazione e divulgazione dei dati sui rifiuti Coordinamento e collaborazione con gli Osservatori Provinciali Rifiuti Coordinamento e collaborazione con i Dipartimenti Territoriali di ARPA Supporto e collaborazione a Comuni, Regione Lombardia, APAT, ONR 8
9 L applicativo web per perla laraccolta e gestione dei deidati datisui suirifiuti urbani Comuni Consorzi-Unioni Impianti Amministratori (ORR, OPR) SINANet? 9
10 RACCOLTA DATI Regione Lombardia - Rifiuti Urbani abitanti produzione totale t raccolte differenziate t pari al 43,9% recupero di materia + energia 75,3% avvio a recupero di materia 42,4% percentuale rifiuti destinati al recupero di materia, al netto degli scarti e delle RD avviate a smaltimento in sicurezza andamento produzione totale rifiuti urbani ( ) andamento pro-capite totale, RD e indiff. ( ) RD RU Indiff. Prod. tot recupero energia 32,9% percentuale rifiuti indifferenziati destinati direttamente a termoutilizzazione (% calcolata sulla produzione totale di RU) rifiuti indiff. direttamente a discarica t pari a 5,4% * 1996* 1997* 1998* 1999* 2000* 2001*
11 Andamento della Raccolta Differenziata in in Lombardia obiettivo 2012 obiettivo 2008 obiettivo 2006 Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese REGIONE 1999* 2000* 2001*
12 Rifiuti Urbani anno Impiantistica Termovalorizzatori (13) Nel 2006 sono state trattate tonnellate di rifiuto urbano e quasi tonnellate di CDR. Tutti gli impianti sono dotati di recupero energetico: l energia elettrica prodotta nel 2006 è stata pari a circa MWh. Tre di questi impianti hanno sviluppato anche energia termica pari a MWh. Discarica (8) In discarica sono state smaltite poco più di tonnellate di rifiuti di cui tonnellate di RU non differenziati (frazione residuale, CER ). Compostaggio (78) La potenzialità autorizzata in Lombardia per gli impianti di compostaggio attivi è attualmente di tonnellate/anno. Nel 2006 sono state trattate tonnellate di rifiuti di cui tonnellate di frazione organica da raccolta differenziata (CER ), pari al 38%, e tonnellate di verde (CER ), pari al 53%. Trattamento meccanico (9) I rifiuti urbani non differenziati (CER ) ritirati nel 2006 dagli impianti di trattamento meccanico-biologico sono tonnellate. 12
13 recupero di energia Recupero di dienergia 2006 Dati relativi ai rifiuti trattati e all energia prodotta dagli inceneritori di rifiuti (urbani) in Lombardia Rifiuti trattati (tonnellate) Energia prodotta (MWh) 2006 totale elettrica termica 1 BAS POWER Bergamo BG REA DALMINE Dalmine BG ASM BRESCIA Brescia BS ACSM COMO Como CO A.E.M. CREMONA Cremona CR SILEA Valmadrera LC B.E.A. (ex Consorzio Nord Milano) Desio MI AMSA - Silla 2 Milano MI CORE Sesto San Giovanni MI PRIMA Trezzo d Adda MI ECOENERGIA Corteolona PV LOMELLINA ENERGIA Parona PV ACCAM Busto Arsizio VA TOTALE 2006 Regione Lombardia (dati ARPA - Osservatorio Regionale Rifiuti) 13
14 La Laconoscenza della situazione impiantistica sul sulterritorio regionale - ITRIF 14
15 Distribuzione Inceneritori 15
16 Distribuzione Impianti di digestione rifiuti 16
17 Rifiuti Speciali - elaborazione dei deidati MUD 17
18 Rifiuti Speciali anno 2005 produzione totale t pericolosi t il 34,2% dei rifiuti speciali NON PERICOLOSI è prodotto dal comparto produttivo della lavorazione dei metalli il 28,3% dei rifiuti speciali PERICOLOSI è prodotto dall industria di fabbricazione di prodotti chimici
19 Considerazioni finali sui suidati MUD Attualmente il MUD è l unica fonte di dati elaborabile, per quanto concerne la produzione e gestione dei rifiuti speciali ( dichiarazioni MUD con schede) E però affetto da numerosi errori, che obbligano ad una attenta e prolungata fase di bonifica (oltre il 50% delle dichiarazioni con correzioni) Dati disponibili alla Sezione Regionale del Catasto con oltre un anno di ritardo Nonostante, sono escluse parecchie attività Mancano comunque informazioni circa gli effettivi quantitativi di materia ed energia recuperati L aggiunta del modulo impianti nell applicativo web intende ovviare a queste problematiche, anche per ottemperare ai nuovi obiettivi di recupero previsti dalla l.r. 26/
20 Grazie per l attenzione Ing. Sergio Padovani - Dirigente U.O. Rifiuti 20
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