PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI ANNO Direzione centrale risorse ambientali

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1 PRODUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI ANNO Direzione centrale risorse ambientali

2 SOMMARIO PRESENTAZIONE 3 INTRODUZIONE E ANALISI DEI DATI 5 TABELLE RIEPILOGATIVE E SCHEDE COMUNALI 37 RIEPILOGO DEGLI ULTIMI 4 ANNI 41 RIEPILOGO DEGLI ULTIMI 4 ANNI, ESCLUSO IL CAPOLUOGO 42 RACCOLTA DIFFERENZIATA 43 RIEPILOGO PER COMUNE 45 RIEPILOGO COSTI PER COMUNE 49 SCHEDE COMUNALI 53

3 Coordinamento generale Cristina Melchiorri - Direttore Centrale Risorse Ambientali Coordinamento tecnico - operativo Virginio Pedrazzi Coordinatore Settore Rifiuti e Bonifiche Verifica ed elaborazione dei dati: Sezione dati quantitativi - Roberta Satta Sezione costi Maria Pia Scavone Elaborazione e restituzione grafica dei dati Giorgio Re Analisi dei dati - Oikos Progetti Srl - Milano Stampa a cura di A. Scotti srl Cornate d Adda MI Provincia di Milano Direzione Centrale Risorse Ambientali Servizio Rifiuti Urbani e Osservatorio Corso di Porta Vittoria 27, Milano Tel Fax osservatorio_rifiuti@provincia.milano.it c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 2

4 La pubblicazione annuale dei dati relativi alla produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani è un importante e tradizionale appuntamento del Settore Rifiuti della Provincia di Milano. Serve ad analizzare ed evidenziare gli obiettivi raggiunti dai Comuni della Provincia di Milano e a pianificare le strategie future. I dati elaborati si riferiscono alla produzione dei rifiuti urbani, alla qualità degli stessi, allo stato di attuazione della raccolta differenziata, alle sue modalità di gestione, ai costi sostenuti. Nel la produzione complessiva di rifiuti della Provincia di Milano è stata pari a tonnellate, di cui , il 44,6, raccolte in modo differenziato e destinate al recupero. Questo è stato possibile grazie all impegno dei cittadini e delle cittadine e delle Amministrazioni comunali, che con il loro contributo hanno reso possibili risultati che fanno della provincia di Milano un territorio all avanguardia nella raccolta differenziata e nella gestione dei rifiuti. L Amministrazione Provinciale, da parte sua, ha adottato il nuovo Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, attualmente in attesa di approvazione definitiva da parte della Regione Lombardia che ne deve verificare la congruità con il programma regionale di gestione. E un Piano che darà un nuovo volto allo scenario ambientale della provincia dei prossimi dieci anni e incarna la volontà di questa Amministrazione di conseguire i obiettivi precisi: - contenimento della produzione, - recupero materia ed energia, - annullamento fabbisogno discarica, - contenimento dei costi di gestione, - distribuzione territoriale dei carichi ambientali, - consapevolezza dei cittadini verso una gestione sostenibile dei rifiuti - autosufficienza del sistema. Obiettivi che si basano, dunque, sulla valorizzazione del rifiuto come fonte di materia ed energia, e sulla riduzione della sua produzione. Per fare questo è necessaria, anche per il futuro, la massima collaborazione di tutti. Per garantirci insieme una miglior qualità della vita e un maggior benessere nell area metropolitana milanese. Bruna Brembilla Assessora all Ambiente della Provincia di Milano c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 3

5 c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 4

6 INTRODUZIONE E ANALISI DEI DATI c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 5

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8 1.1. L attuale quadro della produzione di rifiuti urbani e dei flussi dalle raccolte La produzione complessiva La produzione complessiva di rifiuti della Provincia di Milano dell anno è stata pari a tonnellate, di cui il 44,6, ovvero t, raccolte con modalità differenziata e avviate al recupero (tale valore comprende il quantitativo di ingombranti avviati al recupero di materia, che contribuisce all incremento della percentuale di per poco più dell 1,2). Gli ingombranti totali raccolti nel ammontano a t, ovvero il 5 della produzione totale, con un quantitativo avviato al recupero di materia pari a t e la restante quota (.128 t/a) avviata allo smaltimento. Il flusso residuo è quindi costituito dalle terre da spazzamento stradale (3,7). : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia La produzione specifica relativa alla popolazione residente ( abitanti nel ) è stata pari a poco più di 510 kg/abxa. La raccolta differenziata pro-capite è stata di 227 kg/abxa (compreso il flusso di ingombranti a recupero), mentre complessivamente sono stati avviati a smaltimento 283 kg/abxa. Considerata la specificità del Comune di Milano, è interessante valutare la produzione del capoluogo, in cui risiede il 33,6 della popolazione e nel quale si produce il 37,1 dei rifiuti prodotti nella Provincia, separatamente dal restante territorio provinciale. In particolare si può osservare che sia la produzione annua pro-capite del capoluogo che la quota di rifiuti indifferenziati destinata a smaltimento sono superiori rispettivamente di circa 50 e 100 kg rispetto ai valori medi provinciali, mentre la percentuale di raccolta differenziata è stata nel pari al 31,4, a fronte del 52,3 rilevabile per la provincia escluso il capoluogo. Produzione di rifiuti e flussi delle raccolte in Provincia di Milano (anno ) c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 7

9 Provincia di Milano t kg/abxa Produzione Totale ,5 di cui Indifferenziato ,7 47,9 Raccolte Differenziate* ,4 44,6 a smaltimento ,3 3, ,0 3,7 (abitanti) (100) Comune di Milano t kg/abxa Produzione Totale ,0 di cui Indifferenziato ,1 63,1 Raccolte Differenziate* ,1 31,4 a smaltimento ,1 2, ,7 3,3 (abitanti) (33,6) Provincia Esclusa Milano t kg/abxa Produzione Totale ,5 di cui Indifferenziato ,4 39,0 Raccolte Differenziate* ,9 52,3 a smaltimento ,0 4, ,2 4,0 (abitanti) (66,4) : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 8

10 Una migliore comprensione delle dinamiche di produzione dei rifiuti urbani può essere ottenuta considerando la struttura demografica del territorio in esame, con il raggruppamento dei comuni in classi omogenee per numero di abitanti. Come indicato nella seguente tabella, i Comuni sono stati suddivisi in 6 classi di ampiezza demografica; l 80 circa dei Comuni ha meno di abitanti e in essi risiede il 30 della popolazione. Il 70 della popolazione risiede pertanto in Comuni con dimensioni da medie a grandi, ovvero con più di abitanti. La produzione annua di rifiuti per abitante risulta sostanzialmente crescente con l aumentare della dimensione dei Comuni, passando dai kg/abxa per i Comuni fino a abitanti, a kg/abxa nei Comuni da a abitanti, per incrementarsi fino a 512 kg/abxa nei grandi Comuni, eccetto il Capoluogo nel quale si registrano 564 kg/abxa. Produzione di rifiuti per classe dimensionale del Comune in Provincia di Milano (anno ) Classe dimensionale Comuni Abitanti Produzione di RU Abitanti n. n. t/a kg/abxa < , , ,8 468, , , ,7 456, , , ,6 482, , , ,4 483, , , ,4 511,9 > , , ,1 564,0 Totale ,5 600 Produzione pro capite di rifiuti urbani per classi dimensionali dei comuni (anno ) 500 kg/abxanno a smaltim Indifferenziato Raccolte Differenziate* < > Dimensione comune : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 9

11 L analisi della distribuzione territoriale della produzione di rifiuti urbani, valutata in particolare con riferimento al parametro quantitativo di rifiuti/ estensione territoriale, evidenzia come, a fronte di un valor medio provinciale di t/km 2, si abbia una forte differenziazione tra il valore relativo al Comune capoluogo, in cui all elevata densità di popolazione (7.168 Ab/km 2 ) corrisponde una altrettanto elevata densità di produzione di rifiuti (pari a t/km 2 ) ed il resto del territorio (densità territoriale di produzione rifiuti pari a 693 t/km 2 ). Considerando la futura suddivisione amministrativa nelle due Province, si osserva che i valori medi sono nella futura Provincia di Monza e Brianza inferiori rispetto al dato del resto del territorio, pur in misura più contenuta rispetto a quanto caratterizzante la produzione di rifiuti pro capite. Densità territoriale di produzione di rifiuti per area territoriale in Provincia di Milano (anno ) Superficie Densità Densità popolazione produzione RU km 2 Ab/ km 2 t/ km 2 Provincia di Milano 1.984, , ,1 Comune di Milano 182, , ,5 Provincia esclusa Milano ,8 692,7 Provincia Milano , ,5 Provincia Monza e Brianza ,7 958,4 Fonte: elaborazione su dati Osservatorio Rifiuti Provincia di Milano La suddivisione per Comuni in classi di ampiezza demografica evidenzia il parallelismo tra la densità di popolazione e la densità di produzione di rifiuti per unità territoriale. Si può infatti osservare che al crescere della dimensione dei Comuni crescono entrambi i valori. Densità territoriale di produzione di rifiuti per classe dimensionale del Comune in Provincia di Milano (anno ) Classe dimensionale Superficie Densità Densità produzione popolazione RU Abitanti km 2 Ab/ km 2 t/ km 2 < ,9 20,4 446,1 209, ,9 23,5 824,2 376, ,3 19, ,2 744, ,9 20, , , ,3 6, , ,8 > ,1 9, , ,5 Totale , ,1 c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 10

12 Le raccolte differenziate I rifiuti intercettati dalle raccolte differenziate in Provincia di Milano nel sono stati pari a t, ovvero il 44,6 della produzione totale di rifiuti (tale percentuale considera anche la quota di rifiuti ingombranti avviati a recupero). Le principali frazioni che costituiscono le raccolte differenziate sono la carta e cartone, l organico, il verde e il vetro, che compongono il 77 di tutte le ; se si considerano anche il legno e la plastica si supera il 90 dei quantitativi raccolti. La carta costituisce la frazione maggiormente intercettata tramite raccolta differenziata, con quantitativi annuali pro-capite di 57 kg, seguita dalla frazione organica (circa 49 kg/abxa) e dal vetro (circa 42 kg/abxa). Contributi alla raccolta differenziata per frazione in Provincia di Milano (anno ) Frazione merceologica t kg/abxa Carta e cartone ,9 57, ,0 48, ,9 41, ,6 23, ,1, ,7 14, ,0 8,8 Metalli ,5 5, ,0 2,2 Pericolosi ,5 1,1 Altro ,0 2,2 a recupero ,8 6,4 Totale ,4 c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 11

13 L analisi della diversa rilevanza assunta dalle singole frazioni nel determinare il complesso dei rifiuti differenziati, in funzione del livello complessivo di raccolta differenziata evidenzia chiaramente come i più elevati livelli di recupero siano conseguiti in presenza di servizi dedicati alla raccolta differenziata di organico e verde particolarmente efficaci. Nei Comuni con livelli di differenziazione inferiori al risulta invece più accentuato il contributo delle diverse frazioni secche (e prime fra queste la carta e il vetro). Nota: la quota assegnata alla carta include anche una stima di quanto intercettato con le raccolte multimateriali; la voce altre comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia. F Considerando l obiettivo di raccolta differenziata del previsto dal Decreto Ronchi già per il, si può osservare che solamente 5 Comuni su 189 non lo raggiungono (meno del 3 dei Comuni); tra di essi è incluso il Comune di Milano, con il 31,4 di. I Comuni che superano il 50 di raccolta differenziata (obiettivo della Legge Finanziaria vigente per il 2009) sono già ben 148, corrispondenti al 43 della popolazione residente in Provincia. Classificazione dei Comuni per di raccolta differenziata in Provincia di Milano (anno ) Raccolta Differenziata* Comuni Abitanti n. n. < 5 2, , , , , , , ,7 > , ,7 Totale : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 12

14 In generale, sono i Comuni di minori dimensioni a conseguire i maggiori livelli di recupero. L analisi per classe dimensionale del Comune evidenzia infatti una progressiva diminuzione della di raccolta differenziata all aumentare della dimensione del Comune; si passa quindi dal 60,5 dei comuni con meno di abitanti al 46,5 per quelli con più di abitanti, fino al 31,4 nel comune di Milano. Raccolta differenziata per classe dimensionale del Comune in Provincia di Milano (anno ) Classe dimensionale Raccolte Differenziate* * Ab. t kg/abxa < ,1 283,5 60, ,4 260,0 57, ,2 268,0, ,2 242,5 50, ,0 237,9 46,5 > ,1 177,1 31,4 Totale ,4 44,6 : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia L analisi dei flussi delle raccolte riferita ai territori delle future Province di Milano e Monza e Brianza evidenzia le più elevate quote di raccolta differenziata conseguite nel territorio di Monza e Brianza, con il 56 di, a fronte di un livello del 42 che caratterizza quella che sarà la futura Provincia di Milano. Raccolta differenziata nelle future Province di Milano e Monza e Brianza (anno ) Provincia di Milano 2009 t kg/abxa Produzione Totale ,4 di cui Raccolte Differenziate* ,3 42,1 Provincia di Monza e Brianza t kg/abxa Produzione Totale ,6 di cui Raccolte Differenziate* ,2 56,0 : il dato delle comprende il flusso di rifiuti ingombranti a recupero di materia Aspetto di particolare interesse legato allo sviluppo delle raccolte differenziate e al conseguimento degli obiettivi di legge è rappresentato dall effettivo avvio a recupero di materia dei rifiuti differenziati. L Osservatorio Regionale, sulla base dei risultati di alcune campagne di analisi merceologiche effettuate in Lombardia e degli indici di purezza relativi ai Consorzi di filiera del CONAI, ha redatto una tabella di conversione, unica per tutta la Lombardia, che consente di valutare in via generale gli scarti presenti in ogni singola raccolta. Su questa base, l effettivo avvio a recupero dei rifiuti differenziati nel in Provincia di Milano è stimato pari al 40,8 rispetto ai rifiuti prodotti, a fronte di un valore di raccolta differenziata pari al 44,6. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 13

15 Stima dell effettivo avvio a recupero dei rifiuti differenziati in Provincia di Milano (anno ) Frazione (t) scarti () scarti (t) recupero (t) Carta e cartone Metalli Pericolosi Altro a recupero Totale su produzione rifiuti 44,6 40, Il confronto con i livelli di produzione rifiuti e raccolta differenziata caratterizzanti il quadro regionale e nazionale I dati relativi alla produzione di rifiuti dell anno della Provincia di Milano possono essere confrontati con i valori più aggiornati riscontrati sul territorio regionale e nazionale, riportati nell ultimo Rapporto Annuale dell Osservatorio Nazionale Rifiuti e relativi all anno. In termini demografici, la Provincia di Milano rappresenta il 41 della popolazione della Regione Lombardia, il 14,6 della popolazione del Nord Italia e il 6,6 della popolazione nazionale. In termini di produzione pro-capite, il valore medio provinciale risulta superiore al valore medio regionale di circa 10 kg/abxa), mentre è inferiore ai valori medi di area Nord Italia e nazionale (di ca kg/abxa). L elevata densità insediativa di attività commerciali, di servizio e produttive presenti nel territorio milanese non comporta quindi la definizione di livelli di produzione pro-capite di rifiuti urbani particolarmente elevati, rispetto agli altri contesti. Per quanto concerne la raccolta differenziata, i valori sia in termini pro-capite che in termini di percentuali raggiunte sono lievemente superiori a quelli medi lombardi (44,6 e 227 kg/abxa per la Provincia di Milano e 42,5 e 213 kg/abxa per la Regione Lombardia). Tali valori risultano poi significativamente superiori sia alle medie del Nord Italia che, con differenze ancora più rilevanti, alle medie nazionali. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 14

16 Confronto livelli di produzione rifiuti e provinciali (anno ), regionali e nazionali (anno ) Provincia di Lombardia Nord Italia Italia Milano Abitanti coperta da Prov. MI Produz. Totale RU t/a coperta da Prov. MI pro capite kg/abxa Racc. Differenziata t/a coperta da Prov. MI pro capite kg/abxa su produzione Le dinamiche stagionali della produzione di rifiuti Nel grafico seguente è rappresentato l andamento mensile delle principali frazioni di raccolta differenziata e della frazione indifferenziata per un campione di 124 comuni per cui il dato risulta disponibile, riferito all anno ed espresso in termini pro capite giornalieri (il campione non comprende il comune di Milano). Si può osservare come la produzione di rifiuto indifferenziato presenti un picco negativo particolarmente accentuato nel mese di agosto, mantenendosi su livelli piuttosto costanti nel resto dell anno (si segnala un picco nel solo mese di maggio). c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI

17 Un andamento analogo, sebbene meno accentuato, è riscontrabile anche per la frazione organica, per la carta e cartone, per il vetro e, anche se molto smorzato, per la plastica. Per quanto riguarda il legno, la variazione mensile non sembra significativa, con un picco nel solo mese di aprile, mentre per la frazione verde si rileva un andamento in controfase, con un picco di produzione in maggio, valori circa costanti fino a un secondo picco relativo in agosto e novembre e valori crescenti dal minimo di gennaio fino al massimo di maggio. Relativamente al Comune di Milano non si hanno dati mensili disponibili per il ; si riporta di seguito il grafico dell andamento mensile della produzione di rifiuti indifferenziati relativo al, già riportato nel Piano Provinciale di recente adozione, che mostra per tale frazione una tendenza analoga a quella già evidenziata nel resto del territorio. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 16

18 1.2. Il destino dei rifiuti urbani prodotti in ambito provinciale Il quadro dettagliato dei destini dei flussi di rifiuti urbani raccolti nei Comuni e avviati a trattamento e smaltimento è disponibile per il, sulla base delle dichiarazioni pervenute all Osservatorio Provinciale Il destino dei rifiuti urbani indifferenziati Il flusso di rifiuti indifferenziati complessivo ammonta nel in Provincia di Milano a t. L 85,2 di questi rifiuti ( t) è stato sottoposto a trattamento nei seguenti impianti provinciali: t sono state pretrattate e quindi termovalorizzate (fatta eccezione per il sottovaglio dal pretrattamento) presso l impianto di termovalorizzazione di AMSA Silla 2, in comune di Milano; t sono state pretrattate presso l impianto AMSA Maserati Light, in Comune di Milano, con successivo avvio del sopravaglio all impianto di termovalorizzazione AMSA di Silla 2 e del sottovaglio a smaltimento in altri impianti; t sono state termovalorizzate presso l impianto Prima di Trezzo sull Adda; t sono state termovalorizzate presso l impianto CORE di Sesto San Giovanni; t sono state termovalorizzate presso l impianto BEA di Desio; t sono state pretrattate presso l impianto di Mediglia, essendo il rifiuto pretrattato destinato quindi ad altri impianti per lo smaltimento; t sono state trattate presso l impianto Fertilvita di Lacchiarella, con produzione di bioessiccato o CDR destinato a smaltimento o termovalorizzazione in altri impianti. Il 13,2 dei rifiuti indifferenziati ( t) è stato direttamente esportato fuori provincia, essendo così destinato: t sono state avviate a pretrattamento e termovalorizzazione presso l impianto di Lomellina Energia (Parona - PV); c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 17

19 t sono state avviate al polo impiantistico di ACCAM (Busto Arsizio - VA), essendo destinate direttamente a termovalorizzazione, con ulteriori t avviate alla stazione di trasferenza e successivamente avviate a termovalorizzazione anch esse; t/a sono state conferite agli impianti Fertilvita di Corteolona e Giussago (PV), per essere trattate con produzione di bioessiccato o CDR destinato a smaltimento o termovalorizzazione in altri impianti; t sono state pretrattate presso l impianto Econord (Como), essendo il rifiuto pretrattato destinato quindi ad altri impianti per lo smaltimento; t sono state conferite all impianto di Bellisolina (Montanaso - LO), per essere trattate con produzione di bioessiccato o CDR destinato a smaltimento o termovalorizzazione in altri impianti; t sono state a termovalorizzazione presso l impianto AEM Gestioni (Cremona); t sono state conferite all impianto di ASM in Brescia (termovalorizzatore); t sono state avviate a termovalorizzazione presso l impianto SILEA (Valmadrera - LC). L 1,6 dei rifiuti indifferenziati (.8 t) è stato conferito in stazioni di trasferimento (quali l impianto CEM di Mezzago) o ulteriori impianti di trattamento vocati alla gestione e al recupero di flussi di rifiuti assimilati (quali l impianto Poliricuperi di Cornaredo) situati in ambito provinciale, generando flussi di rifiuti in uscita avviati a smaltimento in impianti sia provinciali sia extraprovincia. In base alla tipologia di impianto di destino, considerando anche gli effettivi sbocchi dei flussi derivanti da trattamenti preliminari di selezione o simili (ad es. sottovaglio dagli impianti AMSA o rifiuti derivanti dall impianto di Mediglia), si possono evidenziare le seguenti ripartizioni dei flussi: - il 79,8 dei rifiuti indifferenziati (1.319 t) è stato destinato, come tal quale o come secco da selezione, ad impianti di trattamento termico (provinciali: AMSA Silla 2, Prima, CORE, BEA; extraprovinciali: Lomellina Energia, ACCAM, AEM Gestioni, ASM Brescia, REA Dalmine, SILEA); - l 8,3 dei rifiuti indifferenziati ( t) è stato destinato a impianti di trattamento di bioessiccazione, con eventuale produzione di CDR (impianto provinciale: Fertilvita Lacchiarella; extraprovinciali: Fertilvita Giussago e Corteolona, Bellisolina); - il 7 dei rifiuti indifferenziati ( t) è andato a costituire un flusso di sottovaglio umido da selezione (proveniente dagli impianti AMSA di Maserati Light e Silla 2), destinato come rifiuto speciale a trattamento in impianti extraprovinciali (localizzati prevalentemente in Emilia Romagna), con produzione di Frazione Organica Stabilizzata, destinabile a operazioni di recupero ambientale o a smaltimento in discarica, in funzione del suo livello di qualità; - il 4,8 dei rifiuti indifferenziati ( t) è andato a costituire un flusso di sovvallo originato da processi di trattamento e destinato come rifiuto speciale a discarica in impianti extraprovinciali (localizzati in Lombardia o anche fuori Regione). La ripartizione dei destini finali vede una quota complessiva del ca. coperta da impianti situati in Provincia di Milano (prevalentemente, impianti di trattamento termico, con una quota minore rappresentata da un unico impianto di bioessiccazione). Il trattamento e smaltimento extraprovincia interessa quindi il restante 25, risultando distribuito tra processi di trattamento termico, processi di stabilizzazione con produzione FOS, smaltimento in discarica e trattamenti di bioessiccazione. Destino finale dei rifiuti indifferenziati raccolti in Provincia di Milano (anno ) q.tà in t/a trattamento bioessiccazione FOS produzione termico discarica totale a trattamento in ambito provinciale a trattamento/smaltim. extra provincia c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 18

20 Totale su totale trattamento bioessiccazione FOS produzione termico discarica totale a trattamento in ambito provinciale 70,4 4,8 0,0 0,0,2 a trattamento/smaltim. extra provincia 9,4 3,5 7,0 4,8 24,8 Totale 79,8 8,3 7,0 4,8 Nota: il lieve scarto (ca t, ovvero l 1 del totale) tra il totale dei destini indicati in tabella e il totale di rifiuti indifferenziati raccolti è da ricondursi a stoccaggi temporanei di rifiuti presso gli impianti, perdite di umidità o altre limitate variazioni di peso nel passaggio da stazioni di trasferenza, flussi minori separati e destinati a recupero (es. metalli) o altri destini, altri simili fattori. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 19

21 Il destino della frazione organica Il quadro dettagliato dei flussi di rifiuti organici da raccolta differenziata provenienti dai Comuni e destinati a compostaggio è disponibile per il, sulla base delle dichiarazioni pervenute all Osservatorio Provinciale. Il flusso di frazione organica da raccolta differenziata complessivo ammonta nel in Provincia di Milano a t, di cui il 26 (ovvero t) sono state destinate ad impianti provinciali e il 74 (ovvero t) ad impianti extraprovincia. I conferimenti in impianti operanti in provincia nel sono stati in particolare i seguenti: t all impianto Fertilvita di Lacchiarella; t all impianto Econord di Cologno Monzese. I conferimenti ad impianti fuori provincia hanno interessato 27 impianti, così localizzati: t a 3 impianti in Provincia di Bergamo; t a 4 impianti in Provincia di Lodi; t a 3 impianti in Provincia di Mantova; t a 2 impianti in Provincia di Brescia; t a 2 impianti in Provincia di Pavia; t ad 1 impianto in Provincia di Como; t a 6 impianti in Veneto; t a 4 impianti in Emilia Romagna; t a 1 impianto nel Lazio; - 59 t ad un impianto nelle Marche; con ulteriori t destinate a impianti fuori Provincia, con scorporazione dei destini non puntualmente individuabile, causa commistione con flussi di rifiuti organici di altra provenienza nell ambito di transiti per stazioni di trasferimento. La logistica dei conferimenti a destino dei rifiuti organici si è infatti avvalsa, per parte del territorio provinciale, del supporto di impianti o stazioni di trasferenza (quali impianti CEM Ambiente, Mediglia, AMSA, BEA Desio). c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 20

22 Il destino delle altre principali frazioni Nei seguenti riquadri è riportato il dettaglio degli impianti che nel hanno ricevuto conferimenti delle altre principali frazioni provenienti dalla raccolta dei rifiuti nel territorio milanese. Gli impianti in questione sono particolarmente numerosi, in particolare per il metallo (59 impianti), la carta (48), la plastica (45) e i rifiuti ingombranti (36). Minore, ma pur sempre decisamente consistente il numero di impianti che hanno ricevuto legno (32), rifiuti da spazzamento e la raccolta multimateriale (23) ed il vetro (23). L analisi dei quantitativi associati ai diversi destini evidenzia come una parte consistente dei rifiuti abbiano trovato sbocco, almeno iniziale, in impianti presenti in ambito provinciale. La quota di conferimenti interessanti operatori milanesi copre in particolare le seguenti delle diverse frazioni: - carta: 88,4; - plastica: 53,2; - vetro: 76,2; - metalli: 96,2; - legno: 60,5; - multimateriale: 73,9; - ingombranti: 93,2; - spazzamento: 67,6. Tali quote possono in realtà includere anche semplici operazioni di stoccaggio e travaso preliminari all avvio a recuperatori finali e non sono quindi da assumere come un indice di quota effettivamente pienamente recuperata nel contesto provinciale. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 21

23 1.3. I costi di gestione dei rifiuti La valutazione dei costi di gestione dei rifiuti è compiuta innanzitutto con riferimento al costo totale sostenuto dai singoli Comuni, valutato al netto dei ricavi derivanti dai contributi Conai o altri ricavi legati alla cessione di materiale recuperabile e dall eventuale recupero energetico di rifiuti termovalorizzati. Tale dato è disponibile per 188 Comuni sui 189 facenti parte della Provincia di Milano (con esclusione del Comune di Bellinzago Lombardo), per un totale di abitanti, ovvero il 99,9 del totale provinciale. Il costo complessivo sostenuto dai Comuni della Provincia di Milano per cui è disponibile il dato è pari a /a, che corrisponde a un costo medio per abitante di 1,7 /abxa e ad un costo medio per tonnellata di rifiuto prodotto di 226,6 /t. Si può osservare, suddividendo i Comuni per classi omogenee di ampiezza demografica, che il costo procapite tende ad aumentare all aumentare della dimensione dei Comuni considerati, passando da /abxa per i Comuni con meno di abitanti, fino a 122 /abxa per quelli aventi dimensioni superiori a abitanti, per arrivare al valore di 138 /abxa nel Comune capoluogo. Tale incremento è solo in parte riconducibile al maggior quantitativo di rifiuti prodotti procapite nei Comuni maggiori. Anche i costi specifici riferiti all unità di rifiuto prodotto ed espressi in per tonnellata di rifiuto risultano infatti aumentare al crescere della dimensione dei Comuni, passando da circa 200 /t, fino a 245 /t nel Comune di Milano. Costi di gestione dei rifiuti per classe dimensionale del comune in Provincia di Milano () Classe Costo procapite specifico Costo Comuni Abitanti Costo totale RU totali dimensionale Abitanti n. n. /a /abxa t/a /t < , , , , , ,9 > , ,8 Totale , ,6 Costi del servizio di gestione dei rifiuti per classe dimensionale () 300,0 250,0 costo procapite (Euro/ab) costo specifico (Euro/t) 200,0 0,0 50,0 0,0 < > dimensione comuni c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 22

24 Suddividendo i Comuni in funzione della macro-area territoriale di appartenenza, si può osservare che l area nella quale si registrano i più bassi valori di costo procapite è quella costituita dai Comuni che andranno a formare la futura Provincia di Monza e Brianza (103 /abxa), seguita poi dalla futura Provincia di Milano con esclusione del Comune di Milano (105 /abxa) e con inclusione del Comune di Milano (119 /abxa). Il Comune capoluogo si contraddistingue per i più elevati valori di costo procapite. Relativamente al costo specifico, l area contraddistinta dai più bassi valori di costo è la futura Provincia di Milano con escluso il Comune capoluogo (211,0 /t), seguita dalla futura Provincia di Milano con inclusione del Comune capoluogo (226,2 /t) e poi dalla futura Provincia di Monza e Brianza (228,6 /t). Il Comune capoluogo è contraddistinto anche dal più elevato costo specifico. Costi di gestione dei rifiuti per macro-area in Provincia di Milano () Macro-area Costo procapite specifico Costo Comuni Abitanti Costo totale RU totali territoriale n. n. /abxa t/a /t Comune di Milano , ,8 Prov. Milano futura (incluso Milano) , ,2 Prov. Milano futura (escluso Milano) , ,0 Prov. Monza e Brianza futura , ,6 Totale , ,6 Costi del servizio di gestione dei rifiuti per macro-area territoriale () 300,0 250,0 costo procapite (Euro/ab) costo specifico (Euro/t) 200,0 0,0 50,0 0,0 Comune di Milano Prov. Milano futura (incluso Milano) Prov. Milano futura (escluso Milano) Prov. Monza e Brianza futura macro-aree territoriali c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 23

25 Se si ricerca una relazione tra il livello di raccolta differenziata conseguito dai Comuni e il costo per il complesso della gestione dei rifiuti, si può osservare ad una analisi preliminare come tanto è maggiore la percentuale di raccolta differenziata raggiunta, tanto più si riducono i costi medi. Si può infatti osservare che per i Comuni caratterizzati da livelli di minori del (escluso Milano) i costi si attestano su 114 /abxa e 228 /t; per Comuni con percentuali di maggiori del 50, i costi scendono rispettivamente a 99,5 /abxa e a 213 /t. Il Comune di Milano, con un livello di pari a circa il 31, ha valori di costo molto elevati. Tali andamenti devono comunque essere letti anche alla luce di quanto già evidenziato in merito alle tendenze a un aumento della produzione procapite, della raccolta differenziata e dei costi all aumentare della dimensione del Comune. Costi di gestione dei rifiuti per livelli di raggiunti in Provincia di Milano () Comuni Abitanti Costo totale Costo procapite specifico Costo RU totali n. n. /abxa t/a /t Comune di Milano ( = 31,4) , ,8 < (escluso Milano) , , , ,6 > , ,2 Totale , ,6 Nota: la percentuale di raccolta differenziata include gli ingombranti Costi del servizio di gestione dei rifiuti per percentuale di () 300,0 250,0 costo procapite (Euro/ab) costo specifico (Euro/t) 200,0 0,0 50,0 0,0 Comune di Milano ( = 31,4) < -50 > 50 Un analisi ad un maggior dettaglio, per singolo Comune, evidenzia peraltro indici di correlazione statistica molto ridotti tra costi della gestione dei rifiuti e percentuali di raccolta differenziata. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 24

26 Costi procapite di gestione rifiuti e livelli di raccolta differenziata per comune () 300 Costo di gestione rifiuti (Euro/ab) R 2 = 0, di raccolta differenziata Costi specifici di gestione rifiuti e livelli di raccolta differenziata per comune () 0 Costo di gestione rifiuti (Euro/t) R 2 = 5E di raccolta differenziata c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 25

27 Un confronto con i costi di gestione dei rifiuti registrati nelle altre province lombarde e nel contesto sovraprovinciale è possibile attraverso l esame dei dati, relativi all anno, pubblicati nel Rapporto Rifiuti a cura di APAT-ONR. In realtà, il confronto tra i dati riportati nel Rapporto APAT e l analisi condotta sulla banca dati disponibile per la Provincia di Milano ha evidenziato un fattore di sostanziale disomogeneità interpretativa nei due diversi set di dati, pur aventi la medesima origine. In effetti, gli approfondimenti condotti sulla banca dati provinciale hanno portato a far emergere come i costi totali dichiarati dai Comuni (e ripresi nel Rapporto APAT) non siano generalmente da intendersi come costi al netto dei ricavi da contributi CONAI, cessione materiali e recupero energetico, pur essendo questa la modalità con cui i Comuni dovrebbero provvedere alla compilazione del MUD ed essendo quindi questo il criterio con cui APAT li valuta e li interpreta. Per i Comuni milanesi, in realtà, tali costi totali sono infatti risultati generalmente essere al lordo dei suddetti ricavi. Pertanto, per la definizione del costo complessivo effettivo (al netto dei ricavi) si è provveduto a sottrarre al costo totale indicato gli eventuali ricavi dichiarati separatamente dai Comuni. Il costo di gestione dei rifiuti al lordo dei ricavi risultante per il dalla banca dati provinciale è mediamente pari a 141,2 /abxa e 276,5 /t, in linea con quanto risultante dai dati presentati da APAT per il. In realtà, il costo di gestione dei rifiuti al netto dei ricavi è per i Comuni milanesi nel mediamente pari a 1,7 /abxa e 226,6 /t. Fatta questa premessa, assumendo che la medesima criticità interpretativa interessi in ugual modo sia il contesto milanese che il resto del territorio, si ritiene che i dati forniti da APAT possano comunque essere letti come una indicazione di massima della tendenza alla differenziazione dei costi nelle diverse aree territoriali. I maggiori costi che possono quindi valutarsi per la Provincia di Milano rispetto agli altri contesti possono essere ragionevolmente ricondotti all effetto di più fattori, quali: - i costi elevati per la gestione dei servizi di raccolta e per quelli di spazzamento in una realtà complessa quale quella della città di Milano e la loro forte incidenza sui costi medi provinciali; - gli elevati costi da sostenersi per lo smaltimento dei rifiuti in un contesto fortemente dipendente da impianti fuori provincia, in relazione anche al conferimento in discarica dei rifiuti residui; - gli oneri legati alla realizzazione di moderni impianti a tecnologia complessa. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 26

28 Costi procapite di gestione del rifiuto in Lombardia e in Italia () BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA Lombardia Nord Italia Italia 74,6 90,9 92,7 71,5 78,9 76,3 86,7 87,8 101,9 103,4 108,4 107,5 1,4 134, costo procapite (euro/abxa) Fonte: Elaborazione su dati APAT-ONR relativi all anno Costi specifico di gestione del rifiuto in Lombardia e in Italia () BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA Lombardia Nord Italia Italia 168,1 2,7 189,8 139,9 166,6 176,6 162,1 186,5 183,4 214,4 206,0 213,0 244,0 266, costo specifico (euro/t) Fonte: Elaborazione su dati APAT-ONR relativi all anno c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 27

29 Analisi di maggior dettaglio, relative alle diverse voci di costo che vanno a costituire il costo totale di gestione dei rifiuti, possono essere sviluppate a partire dai dati disponibili nella banca dati dell Osservatorio Provinciale per 161 Comuni. I Comuni considerati coprono un totale di abitanti, ovvero il 93,7 del totale provinciale. Le voci di costo considerate, in linea con quanto previsto dal metodo normalizzato per la definizione della tariffa, sono le seguenti: Costi di gestione (CG) Sono gli importi relativi ai servizi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti oggetto del servizio di igiene urbana, suddivisi in: - CGIND: costi di gestione dei servizi che riguardano i RU indifferenziati, articolati in: - CSL: costi di spezzamento e lavaggio strade; - CRT: costi di raccolta e trasporto; - CTS: costi di trattamento e smaltimento; - AC: altri costi; - CGD: costi di gestione del ciclo di Raccolta Differenziata, articolati in: - C: costi raccolta differenziata; - CTR: costi trattamento e riciclo. Costi comuni (CC) Sono gli importi riferibili ai servizi non direttamente attinenti all esecuzione della raccolta dei rifiuti, composti da: - CARC: costi amministrativi e di accertamento, riscossione e contenzioso; - CGG: costi generali di gestione; - CCD: costi comuni diversi; Costi d uso del capitale (CK) Riguardano le spese per ammortamenti, accantonamenti e remunerazione del capitale investito, come indicato di seguito: - Amm: ammortamenti per gli investimenti; - Acc: accantonamenti; - R: remunerazione del capitale. I costi dettagliati, relativi ai 161 comuni esaminati, suddivisi per classi omogenee di ampiezza demografica, per macro-area territoriale di appartenenza e infine per livello di raccolta differenziata raggiunto, sono mostrati nelle seguenti tabelle. I costi sono espressi in /a, /ab, /t e sul costo totale al netto dei ricavi. Le tabelle riportano anche i ricavi dovuti al recupero di energia e ai contributi CONAI (Ra+Rb). c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 28

30 A livello provinciale si può osservare che, sul totale dei costi al lordo dei ricavi, le voci con una maggiore incidenza sono quelle relative ai costi di gestione del rifiuto indifferenziato e ai costi di gestione del rifiuto differenziato: CGIND e CGD rappresentano infatti, rispettivamente, circa il 53 e il 22 del costo totale. I costi comuni (CC) rappresentano invece circa il 18 dei costi totali, i costi d uso del capitale (CK) solo il 7, mentre i ricavi rappresentano circa il 18. Relativamente ai costi di gestione del rifiuto indifferenziato, emerge che la voce di costo con maggior peso è quella che riguarda il trattamento e smaltimento (CTS=37,7 di CGIND), seguita poi dallo spazzamento e dal lavaggio delle strade (CSL=,8 di CGIND) e dalla raccolta e trasporto (CRT=21,1 di CGIND), mentre sul costo di gestione del rifiuto differenziato incide maggiormente la raccolta (C=70 di CGD) rispetto al trattamentoriciclo (30 di CGD). Analizzando l andamento dei costi per classi omogenee di ampiezza demografica, per macro-area territoriale di appartenenza e per livello di raccolta differenziata raggiunto, emergono le seguenti considerazioni. Il costo totale di gestione del rifiuto indifferenziato (CGIND), così come CRT e CTS, diminuisce all aumentare del livello di conseguito dai Comuni, sia in termini di /ab che di /t. Ad esempio, il costo totale di gestione dell indifferenziato (CGIND) passa da 87,9 /ab e 1,2 /t, per comuni con una percentuale di minore del, a 54,0 /ab e 1,5 /t, per Comuni con livelli di maggiori del 50. Al contrario, il costo relativo alla gestione del rifiuto differenziato (CGD), così come C e CTR, tende ad aumentare al crescere della percentuale di raccolta differenziata, passando da 23,0 /ab e 45,9 /t ( < ) a 40,6 /ab e 86,9 /t ( > 50). Anche la dimensione dei Comuni sembra avere una influenza sui costi esaminati. Il costo relativo alla gestione del rifiuto indifferenziato (CGIND) tende ad aumentare all aumentare della classe dimensionale considerata, passando da 40,9 /ab e 84,9 /t, per Comuni con meno di abitanti, a 101,6 /ab e 180,2 /t, per il Comune di Milano ed è in particolare la voce relativa al costo di spezzamento/lavaggio strade (CSL) a subire le variazioni più significative. Il costo legato alla gestione del rifiuto differenziato al contrario si riduce, passando da 39,9 /ab e 82,8 /t (Comuni con meno di abitanti) a 23,6 /ab e 41,8 /t (Comune di Milano). Infine, i costi di gestione del rifiuto indifferenziato (CGIND totale e in particolare CSL) nei Comuni della futura Provincia di Milano risultano più elevati, sia in /ab che in /t, di quelli registrati nei Comuni della futura Provincia di Monza e Brianza; quest ultima presenta invece più elevati costi di gestione del rifiuto differenziato (CGD totale, C, CTR). c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 29

31 Dettaglio costi di gestione dei rifiuti ( /a) in Provincia di Milano () Nota: La percentuale di raccolta differenziata include gli ingombranti Totale costi = CGIND+CGD+CC+CK-(Ra+Rb) Dettaglio costi di gestione dei rifiuti ( /ab) in Provincia di Milano () Nota: La percentuale di raccolta differenziata include gli ingombranti Totale costi = CGIND+CGD+CC+CK-(Ra+Rb) Dettaglio costi di gestione dei rifiuti ( /t) in Provincia di Milano () c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 30

32 Nota: La percentuale di raccolta differenziata include gli ingombranti Totale costi = CGIND+CGD+CC+CK-(Ra+Rb) Dettaglio costi di gestione dei rifiuti ( sul totale al netto dei ricavi) in Provincia di Milano () Nota: La percentuale di raccolta differenziata include gli ingombranti Totale costi = CGIND+CGD+CC+CK-(Ra+Rb) c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 31

33 Ulteriori analisi possono essere effettuate accorpando le singole voci di costo dei 161 comuni in tre macrocategorie: - costi di raccolta: CRT+C; - costi di smaltimento: CTS+CTR- (Ra+Rb); - altre voci di costo: CSL+AC+CC+CK. I costi legati alla raccolta dei rifiuti, a livello provinciale, rappresentano circa il 33 dei costi totali al netto dei ricavi. Tali costi tendono a diminuire all aumentare della dimensione dei Comuni; rappresentano infatti circa il 45 del costo totale nei Comuni con meno di abitanti, mentre nel Comune di Milano, scendono ad appena il 22 circa. Il costo di raccolta tende invece ad aumentare all aumentare del livello di raccolta differenziata raggiunto: si passa dal sul totale dei costi, per Comuni con minore del (escluso Milano) al 39 sul totale, per Comuni con maggiore del 50. Nella futura Provincia di Monza e Brianza il costo di raccolta rappresenta circa il 40 del costo totale, contro il 31 circa della futura Provincia di Milano. Il costo di smaltimento al netto dei ricavi, a livello provinciale, rappresenta il 9 circa dei costi totali. Tale valore è indubbiamente influenzato dal Comune di Milano che si contraddistingue addirittura per un valore pari a -19,47. Il Comune capoluogo è infatti caratterizzato da un valore molto elevato dei ricavi: (Ra+Rb) = /a sui /a relativi al complesso della Provincia (circa il 90 dei ricavi totali della Provincia). Il dato del Comune di Milano è ragionevolmente influenzato dalla contabilizzazione all interno dei ricavi dei benefici derivanti dalla cessione di energia elettrica e termica prodotti dall impianto di termovalorizzazione di Silla 2, in un contesto in cui è la medesima azienda (AMSA) che effettua i servizi di raccolta sul territorio a gestire anche l impianto di destino. Relativamente ai costi di smaltimento non si segnalano particolari trend legati alla dimensione dei Comuni o ai livelli di raccolta differenziata raggiunti. Le altre voci di costo complessivamente rappresentano circa il 58 dei costi totali della Provincia, dato influenzato pesantemente da quanto dichiarato dal Comune di Milano, per il quale le altre voci di costo rappresentano circa il 95 del totale dei costi, in funzione degli elevati valori dei costi comuni (CC) e del costi d uso del capitale (CK) che lo caratterizzano. Ripartizione dei costi per macrocategorie ( /a) c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 32

34 Ripartizione dei costi per macrocategorie ( /ab) Ripartizione dei costi per macrocategorie ( /t) Ripartizione dei costi per macrocategorie ( sul totale al netto dei ricavi) c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 33

35 Ripartizione dei costi nelle 3 macrovoci, in funzione della classe dimensionale < ab ab ab. > ab. totale provincia Costi di raccolta Costi di smaltimento voci di costo Ripartizione dei costi nelle 3 macrovoci, in funzione dell'area territoriale Comune di Milano Prov. Milano futura (incluso MI) Prov. Milano futura (escluso MI) Prov. Monza e Brianza futura totale provincia Costi di raccolta Costi di smaltimento voci di costo Ripartizione dei costi nelle 3 macrovoci, in funzione del livello di Comune di Milano (=31,4) < (escluso MI) -50 > 50 totale provincia Costi di raccolta Costi di smaltimento voci di costo Nota: nei tre grafici soprastanti, per il Comune di Milano è rappresentata solo la ripartizione dei costi nelle due macrovoci costi di raccolta e altre voci di costo, in quanto la percentuale sul totale relativa alla macrovoce costi di smaltimento assume un valore negativo. La percentuali relative alle voci di costo rappresentate sono state ridistribuite al netto dei costi di smaltimento. c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 34

36 TABELLE RIEPILOGATIVE E SCHEDE COMUNALI c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 34

37 c PROVINCIA DI MILANO DIREZIONE CENTRALE RISORSE AMBIENTALI PRODUZIONE RIFIUTI 36

38 RIEPILOGO DEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI Dati provinciali - Rd - 44, PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI DATI - Spazz - 3,73 - Indiff - 47,95 VALORI IN TONNELLATE INDIFFERENZ SPAZZAMENTO INGOMBRANTI TOTALE Il totale comprende gli ingombranti a recupero - Ing - 3,78 - Rd - 43,57 PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI DATI - Spazz - 3,64 - Indiff - 49,04 VALORI IN TONNELLATE INDIFFERENZ. SPAZZAMENTO INGOMBRANTI TOTALE Il totale comprende gli ingombranti a recupero - Ing - 3,76 - Rd - 41,58 PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI DATI - Spazz - 3,82 VALORI IN TONNELLATE INDIFFERENZ SPAZZAMENTO INGOMBRANTI TOTALE Indiff - 49,80 - Ing - 4,79 - Rd - 40,52 PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI DATI - Spazz - 3,96 VALORI IN TONNELLATE INDIFFERENZ SPAZZAMENTO INGOMBRANTI TOTALE Indiff - 50,23 - Ing - 5,28 PRODUZIONE RIFIUTI 37

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