LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1

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2 LA PIANTA E LA SEZIONE

3 Toyo Ito, U House_ Tokyo

4 Nel disegno architettonico le tecniche di rappresentazione sono impiegate in funzione delle esigenze specifiche. Per comunicare l articolazione spaziale di un edificio ci si avvale dell assonometria o della prospettiva. Per studiare, analizzare, definire la strutturazione del complesso o dei particolari il disegnatore tecnico utilizza essenzialmente le proiezioni ortogonali. Sia per il rilievo sia per la progettazione le proiezioni ortogonali sono uno strumento indispensabile dell architetto, che se ne avvale mediante tre fondamentali elaborati grafici: il prospetto, la pianta e la sezione. Il prospetto è una vista su un piano verticale, che consente di controllare forma e dimensioni delle facciate. È un elaborato abbastanza prossimo a una percezione visiva, specialmente se arricchito di ombre; infatti la rappresentazione in prospetto coincide con l immagine percepita da un osservatore posto a distanza infinita. Invece gli elaborati in pianta e sezione sono ottenuti con un operazione tecnica di taglio (sezione) che li rende estremamente astratti, lontani da qualsiasi percezione visiva; questa componente astratta li rende adatti a comunicare con persone esperte nella rappresentazione tecnica. La pianta e la sezione sono infatti finalizzate all analisi di progetto o di rilievo da parte del disegnatore stesso, oppure alla descrizione dell edificio rivolta a tecnici (maestranze di cantiere, uffici tecnici, ecc.).

5 LA PIANTA

6 Franco Albini, Casa Olivetti a Ivrea_ _ Schizzi di progetto

7 Nella geometria descrittiva, proiezione ortogonale, effettuata sul piano orizzontale, di un oggetto, un fabbricato, un terreno o una città. In particolare, in architettura, rappresentazione grafica, in scala ridotta, di un edificio sezionato a un determinato livello, completata dalla proiezione di tutte le parti sottostanti o sovrastanti il piano di sezione e dalle quote relative alle dimensioni dei singoli elementi: viene utilizzata nella progettazione di nuove costruzioni o nel rilievo di strutture esistenti; analoga rappresentazione grafica può essere limitata ai singoli ambienti di un edificio

8 La pianta La pianta è la vista dall alto di un edificio sezionato con un piano orizzontale; il piano di sezione viene normalmente disposto a cm dal piano di calpestio per far sì che esso passi sopra i davanzali di eventuali finestre e che queste appaiano quindi sezionate e leggibili in pianta. Per ogni piano dell edificio si disegna una diversa pianta, che porta il nome del piano stesso (per esempio Pianta Piano Terra, Pianta 1 Piano). Le parti sezionate vengono evidenziate con linee spesse, con eventuale riempimento a tratteggio o in nero (nel caso di spessori molto ridotti). Le parti non sezionate vengono disegnate con linee sottili. Talvolta si indicano anche elementi soprastanti il piano di sezione con linee a tratto e due punti; in questo modo, per esempio, si segnala la presenza di costoloni di volte o altri elementi di copertura. Le piante possono essere disegnate in scale comprese tra 1:200 e 1:20. Ovviamente i dettagli forniti da una pianta in scala 1:200 sono molto ridotti; si può solo leggere la distribuzione e le dimensioni di massima degli ambienti. Invece le piante a scale più dettagliate permettono di descrivere elementi sempre più particolareggiati (materiali, tipo di infissi, dimensioni, caratteristiche dei muri o dei pilastri, ecc.). In sostanza la pianta è uno strumento tecnico fondamentale per analizzare e descrivere gli ambienti, la loro distribuzione, le loro caratteristiche dimensionali e tecniche. Non a caso la progettazione secondo una concezione funzionalista (come nel Razionalismo) nasceva dalla pianta.

9 LA SEZIONE

10 sezióne s. f. [dal lat. sectio -onis «taglio» (der. di sectus, part. pass. di secare «tagliare»), attraverso il fr. section, di cui, in alcune accezioni più recenti (per es. in quella di «reparto, ripartizione»), è un calco semantico].

11 In geometria, operazione fondamentale (insieme alla proiezione) nella geometria proiettiva, che consiste nell intersecare una figura con una retta o con un piano, detti retta, piano di sezione; anche, il risultato di tale operazione: s. piana (o semplicemente sezione) di una superficie o di un solido nello spazio, insieme dei punti comuni alla superficie (o al solido) e ad un piano dato, cioè figura che si ottiene intersecando con un piano la superficie (o il solido); s. coniche (v. conica); s. normale di un angolo diedro, angolo piano intersezione dell angolo diedro con un piano perpendicolare ai due semipiani che limitano l angolo diedro (per determinare l ampiezza di un diedro, si misura una sua sezione normale)

12 Nel disegno tecnico e architettonico, rappresentazione grafica della costituzione di una struttura, che ha lo scopo di illustrare le caratteristiche di strutture già esistenti (disegni di rilievo), o di fornire la guida necessaria all esecuzione di nuove strutture (disegni di progetto); può essere ottenuta sia mediante piani di sezione verticali (e in tal caso è detta anche spaccato, quando mostra in prospetto le parti interne della struttura sezionata, giacenti dalla medesima parte rispetto al piano di sezione stesso), sia mediante piani orizzontali (e in tal caso è più comunemente detta pianta o sezione in pianta); si parla inoltre di s. trasversale o s. longitudinale, relativamente a strutture di forma allungata in pianta, secondo che il piano verticale di sezione interessi la dimensione minore, e rispettivamente maggiore, della pianta. Talvolta il termine è usato come sinonimo improprio di profilo, quando indica il disegno del contorno della sola superficie esterna della struttura

13 La sezione Comunemente in ambito architettonico il termine sezione indica una proiezione ortogonale di un edificio sezionato con un piano verticale. Essa quindi consente un controllo sulla distribuzione verticale degli ambienti nei diversi piani, degli elementi di collegamento (scale, ascensori), delle strutture (solai, muri, pilastri). Il piano di sezione deve essere scelto attentamente, per fornire il massimo di informazioni utili; sarà pertanto vantaggioso che esso attraversi porte e finestre. La traccia del piano di sezione deve essere chiaramente indicata in pianta con linea mista a punto e tratto, frecce e lettere. Anche in questo caso, come in pianta, si ricorre a linee di diverso spessore per differenziare le parti sezionate dalle altre; i rapporti di scala vengono scelti adeguatamente per descrivere lo sviluppo generale dell edificio, oppure dettagli costruttivi (particolari). I particolari in sezione possono riguardare scale, finestre, coperture, ecc. I diversi tratteggi delle parti sezionate forniscono informazioni sui materiali. Nel caso di edifici che presentino un piano di simmetria verticale (come nel caso di templi o chiese), la sezione può essere limitata a una metà (semisezione), affiancata dall altra metà in prospetto, in modo da unire in un solo disegno due diverse rappresentazioni.

14 Auditorium di Chicago di Dakmar Adler e Louis Sullivan (1888): sezione longitudinale lungo il palcoscenico.

15 Fonti Dizionario Treccani Dizionario Zanichelli (corsi di disegno di Sergio Sammarone) Il Nuovissimo Manuale dell Architetto, a cura di Luca Zevi, Mancosu Editore; , 2007.

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