Area Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Torino e Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo

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1 Area Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Torino e Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo Progetto INNOVAZIONE NEI BIENNI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO DELLA PROVINCIA DI TORINO A.S. 2006/ /08 1

2 PREMESSA Il riferimento per l innovazione è rappresentato dai D.M. n. 46 e 47 del 13 giugno 2006, della Nota di indirizzo per l avvio dell anno scolastico ( ), dalla legge Finanziaria 2007 (Legge /12/06), dalla C.M. n. 74 del 21/12/06 e dai decreti sull istruzione tecnicoprofessionale. Come azione di avvio del processo che dovrà promuovere il miglioramento dei risultati scolastici e di conseguenza la riduzione della dispersione nell istruzione deve essere intensificato l impegno di far convergere gli interventi dei diversi soggetti istituzionali (Provincia di Torino, Ministero, USR, USP, Regione Piemonte, Scuole, reti di Scuole, Enti pubblici e privati) nel sostegno all incremento della qualità della scuola, assunta come centralità del processo innovativo: la riforma profonda del sistema dell educazione è fortemente legata con il miglioramento dei risultati di apprendimento. Particolare attenzione deve essere rivolta allo sviluppo di un rapporto efficace tra la scuola e le strutture formative (con particolare riferimento alla formazione professionale e al mondo del volontariato) nel riconoscimento delle rispettive specifiche funzioni e competenze. OBIETTIVI GENERALI Progettazione e avvio, nel rispetto dell autonomia delle scuole, di interventi finalizzati al successo nell istruzione di ragazzi tra i 14 e i 16 anni attraverso azioni innovative relativamente alle variabili e agli snodi che maggiormente determinano la qualità dei risultati di apprendimento: - ridisegnare gli impianti curricolari e i relativi risultati, anche in termini di competenze, da raggiungere alla conclusione del biennio; - rilanciare la qualità del curricolo orizzontale e verticale, delle relazioni educative; - valorizzare il raccordo con la scuola media e con il triennio della scuola superiore sulle tematiche dell orientamento e della continuità curricolare; - definire modelli di sostegno per il successo scolastico e di recupero della dispersione scolastica dei drop out, grazie all avvio di attività extra curricolari in relazione con le associazioni presenti sul territorio; - riflettere sui rapporti con altri enti formativi presenti nel territorio, con particolare attenzione alla formazione professionale; - ripensare il clima in cui avviene l insegnamento/apprendimento (spazi e loro gestione, protagonismo degli studenti finalizzato ad incrementare l intenzionalità ad apprendere, coordinamento); - rivedere il lavoro e le funzioni degli organismi di progettazione; - costruire modelli di assetti e strumenti organizzativi coerenti; - costruire un sistema di relazioni con carattere di rete tra istruzione e formazione professionale. DESTINATARI Il progetto prevede nell anno scolastico 2006/07 e 2007/08 il coinvolgimento di sei scuole secondarie di secondo grado (3 Istituti tecnici e 3 Istituti professionali) della provincia di Torino disponibili a ridisegnare impianti curricolari, sperimentali e innovativi, finalizzati al successo formativo nel primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. I materiali prodotti sono destinati, nei successivi anni scolastici, a tutti gli Istituti tecnici e professionali interessati a contribuire al processo innovativo legato all innalzamento dell obbligo di istruzione. 2

3 Verranno inoltre coinvolti alcuni istituti professionali con progetti di sostegno e recupero extra curricolare finanziati dalla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008: anche in questo caso modelli, metodi e materiali messi a punto verranno messi a disposizione di tutte le scuole della provincia interessate a contribuire al processo innovativo legato all innalzamento dell obbligo di istruzione. STRUTTURA ORGANIZZATIVA Il progetto verrà coordinato da un responsabile (coordinatore scientifico) che curerà l organizzazione e la gestione complessiva del progetto e le attività dei gruppi di lavoro. Per la realizzazione del progetto saranno istituiti un gruppo di coordinamento e sette gruppi di lavoro. Il gruppo di coordinamento del progetto avrà il compito di curare la regia della singole attività e, presieduto dal coordinatore scientifico, sarà costituito dal Direttore dell Area Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Torino, dal Direttore della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, da 5 esperti nei diversi ambiti curricolari (italiano, matematica, scienze, indirizzo meccanico, commerciale e sociale; 2 di essi anche con esperienze di tipo dirigenziale) e da 5 esperti di progetti di recupero dei drop out. Sei gruppi di lavoro di ricerca-azione curricolare (uno per istituto), costituito da docenti di italiano, scienze, matematica, indirizzo meccanico, commerciale, sociale con il compito di progettare e implementare l innovazione curricolare all interno della propria area disciplinare, supportati dagli esperti del gruppo di coordinamento: questi gruppi saranno costituiti da un minimo di 7 docenti fino ad un massimo di 13. Un gruppo di lavoro di ricerca-azione extra curricolare, costituito da 5 consulenti esperti, con il compito di mettere a punto modelli di recupero extra curricolare e di supportare metodologicamente e operativamente 5 istituti professionali con progetti di recupero e sostegno dei drop out finanziati dalla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa per il 2007/2008. Il progetto si sviluppa in 4 macrofasi: MACROFASI Fase A Avvio del progetto Fase B Progettazione attività di ricerca-azione Fase C Implementazione delle attività di ricerca-azione Face D Diffusione dei risultati Le attività si svilupperanno a partire da marzo 2007 e si concluderanno a dicembre

4 Fase A Avvio del progetto FASI, TEMPI DI ATTUAZIONE E RISULTATI ATTESI In questa fase si costituisce il Gruppo di Coordinamento del progetto e si mette a punto il progetto nella sua dimensione operativa. Attività e obiettivi specifici Il Gruppo di Coordinamento avrà la regia del progetto nel suo complesso, da un punto di vista metodologico e organizzativo, oltre ad avere la funzione di monitorare le attività dei singoli gruppi di lavoro istituiti presso le scuole coinvolte. In particolare avrà il compito di: definire nel dettaglio modalità di attuazione, tempi di sviluppo e linee guida del progetto; definire metodi e strumenti per il monitoraggio delle attività; costituire i gruppi di lavoro sulla ridefinizione dei curricoli scolastici presso le scuole disponibili a partecipare alla sperimentazione (3 Istituti tecnici e 3 1 Istituti professionali) con la partecipazione di docenti di italiano, scienze, matematica, indirizzo meccanico, commerciale, sociale; costituire gruppi di lavoro presso gli istituti professionali (massimo 5) disponibili a partecipare alla sperimentazione dei progetti di sostegno e recupero extra curricolare 2 ; promuovere attività di co-progettazione, confronto e scambio tra i diversi gruppi di lavoro istituiti per la sperimentazione di innovazione curricolare e di attività di sostegno e recupero extra curricolare; riflettere su nuove ed efficaci modalità di collaborazione tra il mondo della scuola e il mondo della formazione professionale, per lo sviluppo di un sistema per competenze nell istruzione secondaria superiore; definire gli obiettivi specifici dei singoli gruppi di lavoro; coordinare le attività e fornire un supporto metodologico e scientifico ai gruppi di lavoro costituiti presso le scuole coinvolte nel progetto; monitorare da un punto di vista qualitativo le attività dei gruppi di lavoro istituiti presso i singoli istituti. Risultati attesi fase A Piano delle attività definito per ogni singola fase. Milestones per la verifica dei risultati raggiunti e dei materiali prodotti nelle singole fasi concordati. Gruppi di lavoro per la sperimentazione di nuovi curricoli costituiti presso le 6 scuole coinvolte. Gruppi di lavoro su progetti di sostegno extra curricolari costituiti presso 5 istituti professionali coinvolti. Modalità di collaborazione tra scuola e formazione professionale individuate per lo sviluppo di un sistema per competenze nell istruzione secondaria superiore. Obiettivi dei gruppi di lavoro condivisi. Modalità definite e strumenti di monitoraggio e coordinamento delle attività predisposti. 1 Con progetti finanziati sulla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/ Con progetti finanziati sulla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/

5 Tempi di attuazione Marzo Maggio 2007 Fase B Progettazione attività di ricerca-azione In base al piano di lavoro definito nella fase precedente verranno attivati i singoli gruppi di lavoro di ricerca-azione sull innovazione curricolare sugli ambiti tematici previsti e sui modelli di recupero extra curricolare. Attività e obiettivi specifici I sei gruppi di ricerca-azione sull innovazione curricolare delle discipline (italiano, scienze, matematica, indirizzo meccanico, commerciale, sociale) istituiti presso le singole scuole lavoreranno, anche in collaborazione con i dirigenti scolastici, per la progettazione di possibili nuovi impianti curricolari, metodologie e materiali didattici innovativi da sperimentare nei 6 istituti coinvolti nell anno successivo (a.s. 2007/08), con particolare attenzione ai contenuti di pre-professionalità in esse presenti, alla ricerca del rapporto con la formazione professionale sia come risorsa per la qualità del percorso di istruzione, sia come possibile sbocco formativo dopo il biennio. In particolare i gruppi di lavoro avranno il compito di: mettere a punto attività di ricerca-azione per definire nuovi percorsi curricolari efficaci, nell ottica della lotta all insuccesso scolastico e volte ad esplorare possibili innovazioni curricolari, nell ambito di quanto previsto dal DPR 275/99 e dal D.M. 47/06, e finalizzati a ripensare le mediazioni culturali, le relazioni interpersonali e comunicative e la pratica disciplinare nella logica dell approccio laboratoriale e in riferimento ai bisogni formativi dei ragazzi nell adolescenza; progettare/costruire percorsi innovativi per le diverse aree curricolari con particolare attenzione allo sviluppo della dimensione laboratoriale nelle discipline maggiormente rilevanti nella dispersione scolastica, avendo come elemento di priorità il collegamento con la scuola media e il successivo biennio; predisporre materiali da utilizzare nelle attività laboratoriali; discutere e ridefinire le funzioni degli organismi di programmazione di classe. Trasversalmente un piccolo gruppo di lavoro svilupperà attività di sensibilizzazione a sostegno di una revisione dei curricoli scolastici anche in collaborazione con la formazione professionale, nell ottica di un sistema per competenze nell istruzione secondaria superiore e di un reciproco riconoscimento di crediti per i passaggi tra il sistema dell istruzione e il sistema della formazione professionale. Il gruppo di esperti sui modelli di recupero extra curricolare lavorerà sulle linee guida da fornire ai progetti finanziati sulla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008 e sulle modalità di monitoraggio e sostegno agli istituti coinvolti nella sperimentazione di attività di sostegno e rimotivazione extra curricolare. Il gruppo di esperti sui modelli di recupero extra curricolare in questa fase avrà il compito di: fare una ricognizione sui progetti e sulle sperimentazioni in atto con modelli di sostegno per il successo scolastico e di recupero della dispersione scolastica dei drop out con attività extra curricolari, con particolare attenzione alle esperienze in atto nel Comune di Torino; definire le linee guida da proporre ai progetti di sostegno extra curricolari finanziati sulla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008; 5

6 individuare e prendere contatti con alcuni istituti professionali su progetti di recupero extra curricolare finanziati dalla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008 che prevedono la collaborazione di associazioni, scuole medie inferiori e Centri provinciali di educazione degli adulti (ex CTP), in cui istituire gruppi di lavoro e con cui collaborare in modo privilegiato mediante un sostegno metodologico e un monitoraggio qualitativo sulle attività in atto. Risultati attesi fase B Nuovi impianti curricolari progettati e condivisi con il dirigente scolastico. Nuovi impianti curricolari inseriti nel POF per le discipline italiano, scienze, matematica, indirizzo meccanico, commerciale, sociale. Materiali didattici innovativi predisposti. Revisione dei curricoli scolastici in collaborazione con la formazione professionale realizzata nell ottica di un sistema per competenze all interno della scuola secondaria superiore. Mappatura delle buone prassi di progetti e sperimentazioni in atto con modelli di sostegno per il successo scolastico e di recupero della dispersione scolastica dei drop out con attività extra curricolari conclusa. Linee guida su modelli di sostegno extra curricolare definite. Gruppi di lavoro su modelli di sostegno per il successo scolastico e di recupero della dispersione scolastica dei drop out con attività extra curricolari istituiti presso le scuole coinvolte. Attività di supporto, monitoraggio e verifica da parte del gruppo di coordinamento sulle attività di progettazione effettuati. Tempi fase B Maggio Settembre 2007 Fase C Implementazione delle attività di ricerca- azione In questa fase verranno implementate da parte dei gruppi di lavoro le azioni innovative curricolari sui 6 ambiti disciplinari previsti e verranno messe in atto le attività di supporto ai progetti di recupero extra curricolare finanziati dalla Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008. Attività e obiettivi specifici I gruppi di ricerca-azione sull innovazione curricolare di italiano, scienze, matematica, indirizzo meccanico, commerciale, sociale nel primo biennio sperimenteranno all interno dei singoli istituti i nuovi impianti curricolari inseriti nel POF mediante l utilizzo delle metodologie e dei materiali didattici innovativi predisposti nella fase precedente. In particolare i gruppi di lavoro dei 3 Istituti tecnici e dei 3 Istituti professionali 3 sulle azioni innovative curricolari avrà il seguente obiettivo: implementare gli interventi di innovazione relativi alle competenze di base e all area di indirizzo (compreso il concorso che la formazione professionale può offrire nel 3 Per gli Istituti professionali le azioni si collocano come supporto metodologico e didattico ai progetti finanziati con la Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008, mentre gli Istituti tecnici si collocano all interno di una sperimentazione pilota dato che non sono previsti finanziamenti messi a bando per questi istituti. 6

7 processo di istruzione e nel raccordo con la fase successiva al biennio) finalizzati al miglioramento della qualità del processo di insegnamento-apprendimento. In particolare i gruppi di lavoro sui modelli di sostegno extracurricolari, indirizzati ad allievi italiani e stranieri frequentanti il primo biennio, avranno i seguenti obiettivi: sperimentare interventi di sostegno nelle scuole e sul territorio, con la partecipazione di associazioni, scuole medie inferiori e CTP, anche mediante la predisposizione di materiali di supporto e la definizione di metodologie e di modalità di collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti. Il gruppo di coordinamento, secondo le modalità operative definite nella fase A, avrà il compito di: realizzare interventi di sostegno sui singoli gruppi di lavoro istituiti presso le scuole coinvolte nella sperimentazione mediante predisposizione di materiali di supporto, divulgazione delle linee guida, attività di formazione formatori, supporto metodologico ai singoli gruppi di lavoro; promuovere una proposta per un reciproco riconoscimento di crediti per i passaggi tra il sistema dell istruzione e il sistema della formazione professionale; promuovere il confronto tra gli istituti coinvolti nella sperimentazione nell ottica della diffusione delle buone prassi e di reciproco sostegno nella messa a punto di interventi innovativi trasferibili a livello provinciale; monitorare i risultati attraverso l utilizzo degli strumenti di monitoraggio predisposti dal gruppo di coordinamento nella fase A per verificare il raggiungimento degli obiettivi definiti. Risultati attesi fase C Nuovi impianti curricolari, metodologie e materiali didattici innovativi sperimentati nelle discipline italiano, scienze, matematica, indirizzo meccanico, commerciale, sociale. Linee guida per un reciproco riconoscimento di crediti per i passaggi tra il sistema dell istruzione e il sistema della formazione professionale definite. Interventi di sostegno extra curricolari sperimentati. Monitoraggio, sostegno metodologico e organizzativo realizzato dal gruppo di coordinamento. Primi risultati delle sperimentazioni raccolti. Tempi fase C Ottobre Giugno 2008 Fase D Disseminazione dei risultati In questa fase verranno discussi, elaborati e sistematizzati i risultati delle sperimentazioni nell ottica della diffusione delle buone prassi sul territorio provinciale, in particolare negli istituti tecnici e professionali. Attività e obiettivi specifici Il gruppo di coordinamento, con l ausilio dei docenti che hanno partecipato alla sperimentazione, utilizzeranno i dati raccolti con i seguenti obiettivi: selezionare materiali, strumenti e metodologie maggiormente significativi; elaborare linee guida in un ottica di disseminazione sul territorio provinciale delle buone prassi, anche nell ottica del passaggio tra i sistemi; 7

8 rendere pubblici i materiali di lavoro elaborati dalle scuole nelle attività, le valutazioni e le considerazioni sull esperienza svolta sia con la pubblicazione di volumi sia mediante la pubblicazione di materiali sui siti della Provincia di Torino e della Fondazione per la Scuola; disseminare le proposte e le pratiche innovative sperimentate mediante seminari e l organizzazione di un convegno di rilevanza non solo regionale. Risultati attesi fase D Materiali raccolti e sistematizzati. Volumi (uno per ambito disciplinare) pubblicati. Materiali pubblicati on line sui siti della Provincia di Torino e della Fondazione per la Scuola. Tempi fase D Luglio Dicembre 2008 COSTI La Provincia di Torino e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo cofinanzieranno il progetto nella misura del 50% su base biennale per le annualità 2007 e 2008 per un totale di ,00. 8

9 COMPOSIZIONE dei GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI COORDINAMENTO Coordinatore scientifico del progetto Fondazione per la Scuola Provincia di Torino Esperto disciplinare area linguistica Esperto disciplinare area matematica Esperto disciplinare area scientifica Esperto disciplinare area di indirizzo amministrativo-economico e di modelli extra curricolari Esperto disciplinare area di indirizzo sociale e di modelli extra curricolari Esperto disciplinare area di indirizzo industriale Domenico Chiesa Claudia Mandrile Altri da definire Laura Forneris Stefania Massara Mario Ambel Maria Rosa Bertotto Vittorio Baritello Carlo Zanzottera Marco Masuelli Giuseppe Pipitone Alessandro Scanavino Silvana Rasello Alberto Badini GRUPPO DI ESPERTI negli ambiti disciplinari curricolari Area Nominativi N istituti tecnici (*) N istituti professionali (**) Esperto disciplinare area linguistica Mario Ambel 3 3 Esperto disciplinare area matematica Maria Rosa Bertotto 3 3 Esperto disciplinare area scientifica Vittorio Baritello 3 3 Esperto disciplinare area di indirizzo Carlo Zanzottera 1 1 amministrativo-economico- commerciale Esperto disciplinare area di indirizzo sociale Marco Masuelli 1 Esperto disciplinare area di indirizzo meccanico industriale Giuseppe Pipitone 2 1 (*) Sella, Pininfarina, Avogadro (**) da definire in base ai progetti sperimentali curricolari finanziati con la Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008 GRUPPO DI ESPERTI in modelli di recupero, rimotivazione e sostegno extra curricolare Area Nominativi N Istituiti professionali (*) enti Alessandro Scanavino locali Silvana Rasello formazione professionale 5 parti Alberto Badini sociali Marco Masuelli sistemi educativi rapporto scuola/formazione Carlo Zanzottera (*) Da definire in base ai progetti di sostegno extra curricolare finanziati con la Direttiva relativa alle attività sperimentali afferenti le attività di formazione iniziale assolventi l Obbligo di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008 di Istruzione, la prevenzione dell abbandono scolastico e la lotta alla dispersione scolastica e formativa 2007/2008 9

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