REGOLE DELL ARIA EUROPEE
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- Giancarlo Fusco
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1 REGOLE DELL ARIA EUROPEE Le nuove norme in vigore dall 11 dicembre 2014
2 Regole dell aria europee Introduzione Principali differenze Riferimenti normativi
3 Introduzione Il 13 ottobre 2012 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n. 923/2012 del 26 settembre 2012, comunemente denominato SERA, dall acronimo Standardised European Rules of the Air, ovvero regole dell aria europee standardizzate
4 Introduzione Il regolamento SERA permette a ciascuno Stato membro un certo grado di flessibilità nell applicazione di alcuni requisiti specifici L introduzione dei requisiti SERA nello spazio aereo italiano è affiancata dall emanazione del regolamento nazionale Regole dell Aria Italia (RAIT) Esso riunisce in un unico documento tutte le norme locali di carattere integrativo del regolamento SERA, applicabili al solo spazio aereo italiano.
5 Introduzione I contenuti del regolamento SERA sono stati inseriti in AIP Italia con il ciclo AIRAC 11/2014
6 Introduzione Dall 11 dicembre 2014: viene abolito il regolamento ENAC Regole dell Aria Edizione 2 entrano in vigore ü il regolamento SERA, regole dell aria europee standardizzate ü il regolamento nazionale Regole dell Aria Italia RAIT -, applicabile al solo spazio aereo italiano
7 Introduzione Il Regolamento (UE) N. 923/2012 SERA- e il regolamento nazionale Regole dell Aria Italia (RAIT) sono applicabili a tutti gli utenti dello spazio aereo, i piloti, i fornitori di servizi e il personale di terra pertinente impegnato in operazioni con gli aeromobili Marco Vinci
8 Principali differenze LIVELLI DI CROCIERA I voli VFR in volo di crociera condotti al di sopra di 3000 ft dal suolo o dall acqua, o da un riferimento più alto di quello specificato dall ENAC, devono essere effettuati ad un livello di crociera appropriato alla rotta così come prescritto nella tabella dei livelli di crociera I livelli di crociera nazionali appropriati per la rotta volata rimangono quelli già in vigore in Italia, come specificato in AIP Italia e pertanto non si applicano quelli contenuti nell Appendice 3 di SERA. SERA RAIT
9 Principali differenze LIVELLI DI CROCIERA SERA RAIT Marco Vinci
10 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR Non è richiesto il piano di volo per i voli che operano fuori dagli spazi aerei controllati E invece necessario un piano di volo per quelle porzioni di volo relative a ingressi, uscite o attraversamenti di spazi aerei controllati Il FLT PLAN deve essere presentato almeno 60 minuti prima dell EOBT Viene inoltre introdotto il piano di volo ridotto, i cui contenuti sono riferibili alle cd notifiche di volo.
11 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR Come annunciato dai NOTAM A7756/14 e C1081/14, a partire dal 5 dicembre 2014 è possibile la presentazione del piano di volo online Marco Vinci
12 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR Nella compilazione del piano di volo, ogni cosa al posto giusto.
13 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR
14 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR Il regolamento SERA consente la presentazione di piani di volo durante il volo (Piani AFIL). Non è possibile assegnare un limite minimo di orario alla presentazione di un piano AFIL, ma in generale il piano di volo dovrà giungere all ente del controllo del traffico aereo almeno dieci minuti prima dell arrivo stimato dell aereo ai punti previsti di ingresso o di attraversamento dello spazio aereo interessato Ai piloti è raccomandato di astenersi dal trasmettere piani di volo in frequenza quando il piano di volo puo essere trasmesso prima della partenza. La tempestiva accettazione di tali piani è infatti subordinata al carico di lavoro dell Unità dei Servizi di Traffico Aereo.
15 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR Marco Vinci
16 Principali differenze PIANI DI VOLO VFR In italia è consentita la presentazione di un piano di volo ridotto anche per i voli che originano e terminano sullo stesso aeroporto e che: si svolgono all interno del CTR/ATZ; si svolgono in aree anche esterne, ma adiacenti al CTR/ATZ a scopo addestrativo o di collaudo Esso può essere presentato al momento della messa in moto, direttamente in fonia
17 Principali differenze ALTEZZE MINIME E MASSIME PER IL VDS Gli apparecchi rientranti tra quelli di cui al DPR n.133 del 9 luglio 2010 possono volare ad un altezza massima di 1000 ft al di sopra dell ostacolo più alto nel raggio di 5 chilometri $ 500 $ Essi devono operare ad un altezza minima di 500 ft sugli ostacoli, a parte decollo ed atterraggio
18 Principali differenze ALTEZZE MINIME E MASSIME PER IL VDS Nel caso di zone per attività VDS esistenti all entrata in vigore del regolamento SERA, nelle quali non sia possibile elevare la quota massima oltre il limite di 500 piedi, la quota minima per l attività VDS può essere ridotta a 300 piedi 1000 $ Eccetto quando necessario per il decollo e l atterraggio su aeroporti costieri, dal 1 giugno al 30 settembre compresi non è consentito il sorvolo delle spiagge nel tratto compreso entro 100 m da entrambi i lati della linea di costa ad un altezza inferiore ai 1000 ft (anche per il VDS).
19 Principali differenze DEFINIZIONE DI NOTTE Il regolamento SERA riporta la seguente definizione di notte : ü le ore comprese tra la fine del crepuscolo serale civile e l inizio del crepuscolo mattutino civile. La definizione di notte utilizzata da SERA si riferisce alla durata del crepuscolo civile, che è pubblicata per ogni aeroporto dove sono forniti i servizi di traffico aereo (EFFEMERIDI). Differisce da quella relativa alla precedente definizione di notte, che faceva riferimento alle effemeridi di alba e tramonto più o meno 30 minuti
20 Principali differenze DEFINIZIONE DI NOTTE VOLO VFR DIURNO: ü dall alba ü al tramonto Marco Vinci
21 Principali differenze MINIME VMC Il RAIT.5001 pone specifiche disposizioni sui minimi di visibilità VMC e distanza dalle nubi in Italia che non differiscono nella sostanza dalle precedenti Rivediamo le Minime di Visibilità VMC e distanza dalle nubi per volare col VDS
22 Verticale 1000 ft Visibilità 5 km Orizzontale 1500 mt Verticale 1000 ft
23 Spazi Aerei B C D E Verticale 1000 ft Visibilità 5 km Orizzontale 1500 mt Spazi Aerei F G Verticale 1000 ft Visibilità 5 km Fuori dalle nubi
24
25 VDS/A Ala Fissa 1500 mt Spazi Aerei B C D E Verticale 1000 ft Visibilità 5 km Orizzontale 1500 mt Spazi Aerei F G Verticale 1000 ft Visibilità 1500 mt Fuori dalle nubi
26 VDS/A Ala Rotante 800 mt Spazi Aerei B C D E Verticale 1000 ft Visibilità 5 km Orizzontale 1500 mt Spazi Aerei F G Verticale 1000 ft Visibilità 800 mt Fuori dalle nubi
27 " I voli VFR NON devono decollare o atterrare su un aeroporto ubicato in una zona di controllo, o entrare nella zona di traffico di aeroporto o nel suo circuito di traffico quando: " La visibilità al suolo è inferiore a 5 km " Il ceiling è inferiore a 1500 ft VDS Avanzato
28 " I voli VFR NON devono decollare o atterrare su aeroporti non controllati in spazi aerei di classe G, nè su aeroporti controllati siti in ATZ di classe G quando: " La visibilità al suolo è inferiore a 1500 mt " Il ceiling è inferiore a un altezza che consenta di mantenersi al di sotto delle nubi e in contatto visivo col suolo VDS basico
29 Principali differenze Trasponder Mandatory Zone TMZ Devono essere equipaggiati con un transponder che abbia capacità minima di Modo A e di Modo C: tutti gli aeromobili che operano nelle FIR Italiane spazio aereo italiano di Classe A,B, C, D, ed E; tutti i velivoli gli elicotteri e gli apparecchi VDS avanzati che operano nello spazio aereo italiano in qualunque classe di spazio aereo.
30 Principali differenze Trasponder Mandatory Zone TMZ Il transponder deve essere tenuto acceso e operante, rispondendo alle interrogazioni con gli appropriati codici e l'indicazione della quota.. Per i voli VFR, In mancanza di specifiche istruzioni da parte dell ente dei servizi di traffico aereo, deve essere usato il codice 7000
31 Principali differenze Radio Mandatory Zone RMZ Sono istituite le RMZ (Zone Radio Obbligatoria) in tutte le ATZ degli aeroporti dove vengono forniti servizi di traffico aereo diversi dal servizio di controllo.
32 Riferimenti Normativi SERA (Standardized European Rules) TXT/?uri=CELEX:32012R0923 RAIT (Regole dell Aria Italia) Normativa_Enac/Regolamenti/ Regolamenti_ad_hoc/index.html AIP (Aeronautical Information Pubblication)
Le Regole dell Aria trovano la loro origine negli annessi ICAO, il n. 2, emanati alla nascita della stessa Organizzazione.
Dalla data del 4 Dicembre 2012 è applicabile il REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 923/2012 DELLA COMMISSIONE del 26 settembre 2012 che stabilisce regole dell aria comuni e disposizioni operative concernenti
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